MATRICE PROGETTUALE
Etica nei mass – media e nella pubblicità
La vita e le sue domande
Viviamo nella società della comunicazione mass – mediale, dove la quantità rilevante di messaggi condiziona abitudini,
linguaggi, stili di vita. L’informazione dei mass – media sembra dominata dalle regole del mercato e della concorrenza,
a scapito della qualità della comunicazione.
Riferimenti culturali
Contenuti specifici
Un problema che la diffusione dei mass – media oggi pone
ad un’attenta osservazione è quello di riformulare ed
integrare i messaggi nella cultura creata da tali nuovi
mezzi.
La profonda rivoluzione dell’asse spazio – tempo
modifica i principi – guida del reale, moltiplicando codici
e linguaggi. Necessita un costante sforzo di riorientamento
che salvaguardi la dimensione metafisica dell’esistenza.
L’identità dei mass – media risulta segnata da una forte
ambivalenza: quella di essere al servizio dell’informazione
e, contemporaneamente, di svolgere un ruolo
propagandistico e pubblicitario.
Ne consegue un non sempre facile compito di mediazione
e discernimento nello svolgimento di un ruolo socialmente
utile e significativo.
Ciò comporta anche che i destinatari siano educati a
valutare correttamente i messaggi ricevuti.
In una società sempre più soggetta a poteri oligarchici
globali è a rischio il pluralismo dell’informazione, ed
emerge la transizione da una comunicazione come
“funzione” ad una comunicazione “condizionante”.
I mass – media odierni propongono una concezione
pressocchè materialistica della vita. Per la Chiesa si pone
la sfida e l’esigenza culturale di conoscere ed assumere i
nuovi “linguaggi” di una cultura in rapida trasformazione,
pur valutando rischi ed opportunità. Ha scritto Giovanni
Paolo II: “Non basta usarli per diffondere il messaggio
cristiano e il magistero della Chiesa, ma occorre integrare
il messaggio cristiano in questa nuova cultura creata dalla
comunicazione moderna” (Redemptionis Missio, 37).
La pubblicità è un fenomeno che solleva problemi sul
piano etico: gli effetti sui destinatari, l’influenzabilità dei
minori, pericoli e benefici. Essa condiziona potentemente
la mentalità e i comportamenti collettivi, la stessa cultura, i
valori, la vita.
A fronte degli eccessi invasivi e pervasivi della
multimedialità, che mette in pericolo l’identità soggettiva e
la relazionalità interpersonale, occorre elaborare un
adeguato modello etico. Prima di tutto la coscienza
individuale deve valutare criticamente i messaggi che
riceve. A livello etico generale è auspicabile un’opera di
sintesi fra la cultura classica e i suoi valori da una parte, e
gli apporti della moderna civiltà scientifico – tecnologica.
In secondo luogo occorrono “regole” che, limitando gli
effetti negativi di tali mezzi, garantiscano un’etica
professionale degli operatori della comunicazione, per
giungere infine ad una comunicazione realmente
democratica, implicante la possibilità - da parte degli
utenti – di vigilare sul sistema informativo. Al potere
politico spetta di garantire il pluralismo dell’informazione,
a garanzia di una società effettivamente libera.
Sintesi fondamentale
L’uso dei mezzi di comunicazione di massa consente all’uomo di comunicare e ricevere informazioni in tempo reale ed
è uno dei più formidabili fenomeni dell’attuale globalizzazione. E’ necessario però un loro responsabile utilizzo,
maturando la consapevolezza etica dello scarto esistente fra rappresentazione ed interpretazione della realtà, al confine
tra verità e fantasia, minimizzando i lati negativi e potenziando quelli positivi.