NUTRIRSI IN ADOLESCENZA TRA CUORE, MENTE E CORPO Relatore Stefania Visonà AffettivaMente Equipe Multidisciplinare di liberi Professionisti Psicologi - Psicoterapeuti - Psichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza Bambini - Adolescenti - Adulti Coppie - Genitori - Famiglie - Insegnanti I GENITORI E FIGLI : CRESCERE INSIEME Scuola Secondaria di primo grado paritaria Leone XIII Montecchio Maggiore aprile 2016 NUTRIRSI IN ADOLESCENZA TRA CUORE, MENTE E CORPO Relatore Stefania Visonà DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) 1 Cosa sono? I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell'alimentazione oppure da comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale (l’obesità non è inclusa come disturbo mentale) 2 Quali sono? ➤ pica ➤ disturbo da ruminazione ➤ disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo ➤ Anoressia nervosa ➤ Bulimia nervosa ➤ Disturbo da alimentazione incontrollata (binge-eating) IDENTITA’: IO CHI SONO? significati sociali collettivi auto narrazione etero narrazione SINTOMO O MALATTIA? ➤ L’adolescente esprime attraverso il corpo la propria identità ancora in fase di costruzione, quindi il corpo diventa il mezzo attraverso cui si manifestano le proprie intollerabili imperfezioni ➤ Specchio: luogo simbolico di costruzione della propria identità che significa integrazione e riconoscimento del sé ➤ chi soffre di DCA ed in particolare di anoressia possiede uno specchio interiore deformato che gli rimanda una trasformazione dello schema corporeo in negativo, come pure i sentimenti a ciò connessi, la propria identità e il modo di porsi al mondo ➤ guardandosi con occhio deformato non si ha l’immagine di un’armonica ri-flessione, perché la disarmonia sentimentale interiore impedisce di pensare in modo corretto L’autostima dell’adolescente è fortemente connessa alla forma e al peso del corpo QUALI SONO LE CAUSE? INTERNE DCA ESTERNE RELAZIONALI FATTORI INTERNI ➤ Fattori biologici neuroendocrini, ormonali e metabolici ➤ Fattori individuali- psicologici sesso, età, problemi legati al vissuto corporeo, autostima fragile, instabilità dell’umore, senso di inquietudine, insicurezza FATTORI RELAZIONALI ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ Semantica del POTERE, la polarità è vincente/perdente. Il confronto competitivo guida le relazioni sia interne al nucleo sia con la parentela. La lotta per la definizione della relazione è argomento costante della conversazione. Sovrainvestimento narcisistico dei genitori nei confronti dei figli Necessità di approvazione Difficoltà nell’avere spazi individuali in famiglia (invischiamento) Figura centrale di accudimento che tende ad imporre i propri stili di vita e conseguente dipendenza Patologia psichiatrica di un genitore (depressione) Storia di problemi alimentari spesso lungo la linea materna (es. mamma anoressica, nonna anoressica..) FATTORI ESTERNI Fattori socio-culturali ➤ Modelli proposti dai media che enfatizzano la perfezione estetica Eventi scatenanti ➤ Fallimento scolastico ➤ Fine di un amore ➤ Dieta ➤ Perdita persona cara ➤ Malattia ADOLESCENTE UNIFORMARSI AL GRUPPO DIFFERENZIARSI PER AFFERMARE SE STESSI COSTRUIRE RAPPRESENTAZIONE MENTALE DEL PROPRIO CORPO ANORESSIA Dal greco “anorexia” “an”= senza “orexis”= appetito SENZA APPETITO ➤ ➤ ➤ E’ una malattia prevalentemente femminile Età di esordio principalmente fra i 12 e i 25 anni con picco fra i 15 e i 19 (anche se si riscontrano esordi a età inferiori o tardivi) Dalle ultime statistiche diminuzione età esordio alle scuola secondaria inferiore COME SI MANIFESTA IL PROBLEMA ➤ Magrezza estrema con rifiuto di mantenere il peso al di sopra di una soglia minima ritenuta normale ➤ Forte paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso ➤ Preoccupazione estrema per il peso e l’aspetto fisico di cui si è insoddisfatti ➤ Rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche ➤ Amenorrea (sospensione del ciclo mestruale) da almeno 3 cicli consecutivi e altri sintomi fisici quali: cute secca, ipotensione, ipotermia, alterazioni cliniche ed enzimatiche del sangue ➤ Dalla diminuzione dell’apporto di cibo si può arrivare al totale rifiuto IL CONTESTO FAMILIARE ➤ ➤ ➤ In genere i pasti con la famiglia diventano l’occasione di forti conflitti e tensioni Il doppio legame dell'anoressia alterna due momenti: quando un familiare è dolce e si prendi cura dell'anoressica, allora sta mentendo, è un ipocrita; quando la critica per i suoi comportamenti verso il cibo e per la drammatica perdita di peso, anche lui è contro di lei e non la capisce. Viceversa il familiare sostiene che la figlia anoressica è insopportabile perché non le va mai bene niente perché mente a se stessa negando la propria drammatica realtà. Per questi motivi spesso l'anoressica finisce con l'isolarsi in cucina per preparare e mangiare da sola. SPESSO…. ➤ ragazze ➤ bravissime a scuola, perfezioniste ➤ sportive (danza,…) ➤ difficoltà nelle relazioni amorose (il coinvolgimento emotivo e sessuale è in genere temuto) ANORESSIA COME SE FOSSE UNA RISPOSTA AL FATTO DI … ➤ Tentativo disperato di essere unici e speciali ➤ “Non sentirsi al posto giusto” “Non sentirsi a proprio agio” ➤ Richiesta pressante di aiuto per scuotere il genitori da un loro possibile atteggiamento distratto e renderli consapevoli delle proprie sofferenze ➤ bisogno di CONTROLLO SEGNALI DI PERICOLO ➤ Controllo ossessivo delle calorie da assumere con ogni pasto ➤ Controllo ossessivo del peso corporeo ➤ Ossessività per il mondo “light” ➤ Sminuzzare il cibo e giocare con il cibo nel piatto senza ingerirlo ➤ Attività sportiva svolta con intensità e ossessività ➤ Rendimento scolastico eccellente ➤ Sentimenti di inadeguatezza, insicurezza e disagio sociale ➤ Confronto ossessivo con modelli ineguagliabili proposti dai mass media ➤ Amenorrea ➤ Indice di massa corporea sotto la soglia POSSIBILI CONSEGUENZE Amenorrea ➤ Gastriti ➤ Danni ai reni ➤ Danni permanenti ai denti ➤ Osteoporosi ➤ Debolezza del sistema immunitario ➤ Infarto ➤ Depressione ➤ Morte ➤ BULIMIA ➤ Questa patologia viene da molti considerata come l’altra faccia dell’Anoressia, tanto che spesso i due disturbi si intrecciano, oppure uno segue l’altro (spesso Bulimia dopo Anoressia). ➤ Il termine "bulimia" deriva dal greco bous che significa "bue" e limos "fame", quindi letteralmente “fame da bue” ➤ La sindrome bulimica colpisce prevalentemente adolescenti di sesso femminile soprattutto in età compresa tra i 12-14 anni e i 18-19 anni. ➤ Essa è caratterizzata da un irresistibile e incontrollabile voglia di mangiare grandi quantità di cibo; ciò suscita il timore di aumentare di peso con il rischio di compromettere la propria immagine corporea e questo spesso induce ad attuare manovre come il vomito autoindotto, l’assunzione di diuretici, lassativi o altri farmaci, il digiuno,l’iperattività fisica e le diete. ➤ Solitamente l’adolescente è consapevole del fatto che si tratti di un comportamento patologico. COME SI MANIFESTA IL PROBLEMA? Per abbuffata (o crisi bulimica) si intende: mangiare in un periodo di tempo limitato (di solito meno di due ore), una quantità di cibo molto maggiore rispetto a ciò che la maggioranza degli individui mangerebbe nello stesso periodo di tempo. ➤ L’abbuffata può anche iniziare in un luogo (ristorante) e continuare in un altro (a casa). Inoltre è presente la sensazione di perdere il controllo durante l'abbuffata, rispetto alla quantità di cibo ingerito, rispetto a cosa si sta mangiando e per quanto tempo. ➤ ➤ Le abbuffate e i tentativi compensatori si verificano almeno due volte alla settimana, per almeno tre mesi. ➤ livelli di autostima sono strettamente legati alla forma e al peso corporei (sintomo questo in comune con l’anoressia); è presente una estrema paura di ingrassare e il desiderio di dimagrire, uniti a un’insoddisfazione verso il proprio corpo ➤ Questi pazienti (in genere donne) non si piacciono, in particolare pensano di essere grassi nel complesso oppure di avere delle parti del corpo esagerate (pancia, glutei, gambe ecc) anche se sono normopeso. ESISTONO 2 SOTTOTIPI DI BULIMIA ➤ Con Condotte di Eliminazione: l’individuo ricorre spesso al vomito autoindotto o fa abuso di lassativi, diuretici o enteroclismi. ➤ Senza Condotte di Eliminazione: l’individuo utilizza spesso condotte di compensazione, come digiuno o attività fisica esagerata ma non quelle descritte in precedenza (vomito autoindotto o abuso di lassativi, diuretici o enteroclismi). PENSIERI NELLA TESTA ➤ Sono gonfia, grassa e brutta ➤ Aiuto! ➤ Devo ➤ Ho Sono ingrassata di mezzo kilo assolutamente fare ginnastica le gambe grosse …. faccio schifo! ➤ Non valgo niente ➤ Non sopporto la mia immagine allo specchio ➤ La bilancia è il giudice che mi condanna ➤ Chi sono io con questo corpo? EMOZIONI (COSA SENTO?) ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ Sono un disastro, un fallimento! Mi vergogno tanto Sono un’incapace …. Ho paura che gli altri mi lascino sola e di perdere il loro amore Sono tanto arrabbiata ma non posso concedermi di esprimerlo Ho paura di perdere il controllo se mi lascio andare alle emozioni IL RUOLO DELLE EMOZIONI ➤Frustrazioni ➤Rabbia ➤Senso e delusioni di colpa ➤Senso di vergogna (vorrei essere perfetta …..e non lo sono) ➤Senso di inferiorità (gli altri sono meglio di me) ➤Forte autocritica (non sono stata sufficientemente brava) ➤Bisogno di controllare (per sentirsi capaci) ➤Diffidenza (nei confronti di se stessi, del proprio corpo, e degli altri) ➤Paura del giudizio (cosa penseranno di me?) ➤Solitudine ed isolamento COME SI FA AD USCIRNE? Innanzi tutto è fondamentale riconoscere ed ammettere la presenza di un problema…. CHE FARE? La prima azione può essere l’informazione e la consulenza dal proprio medico di famiglia (spesso dimenticato!) E’ fondamentale quindi per una buona riuscita di un trattamento, che questo sia multidisciplinare e integrato e che coinvolga tutte le figure presenti: ➤ la persona con DCA ➤ la famiglia ➤ ➤ il medico di base le agenzie educative (scuole, gruppi sportivi) ➤ cliniche specializzate ➤ servizi di consulenze TRATTAMENTI ➤ Ambulatoriale dove il paziente concorda con il medico un graduale recupero del peso corporeo e viene costantemente seguito nel tornare ad avere un regime alimentare corretto. ➤ Psicologico dove viene dato sostegno sia al paziente singolarmente che all’intero del nucleo famigliare con opportuni strumenti. ➤ Psicoterapeutico dove attraverso un percorso terapeutico la persona può rivedere le proprie mappe mentali, le proprie premesse e le modalità relazionali che governano il proprio sistema di riferimento. ➤ Trattamento farmacologico integrato con gli altri interventi ➤ Ricovero presso cliniche specializzate in caso di necessità “ L’anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L’anoressia è un sintomo che porta allo scoperto quello che fa male dentro. La paura, il vuoto, l’abbandono, la violenza, la collera. È un modo per proteggersi da tutto ciò che sfugge al controllo. Anche se a forza di proteggersi si rischia di morire. Io non sono morta. Oggi ho quarant’anni e tutto va bene. Perché sto bene. Cioè…sto male, ma male come chiunque altro. Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere. Michela Marzano Volevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere