L’adolescente “chiede aiuto” “Pronto soccorso” per riconoscere i disagi dell’adolescenza Quaderno n° 1 A cura del Gruppo C.I.C. “Duca degli Abruzzi” di Treviso 1 Introduzione Le pagine che seguono vogliono essere una prima guida al riconoscimento di alcuni problemi dell’adolescenza che tutti possono trovarsi ad affrontare come genitori o come docenti. Non forniscono quindi tutte le risposte necessarie né soluzioni preconfezionate ma suggeriscono alcuni elementi di comprensione di segnali di disagio “lanciati” dai ragazzi in difficoltà. Ringraziamo le dott.sse Barbara Bonomo e Monica De Coppi e l’AIDD-Associazione Trevigiana contro la diffusione delle tossicodipendenze per aver contribuito con diversi stimoli e documenti alla stesura di questo piccolo “vademecum”. Il Gruppo CIC 2 Quali disturbi? I principali disturbi derivanti da disagi negli adolescenti possono essere ricondotti a: Disturbi della condotta Disturbi dell’alimentazione Abusi e Dipendenze 3 Disturbi della condotta Cosa sono? Sono delle modalità di comportamento ripetitive e persistenti in cui i diritti fondamentali degli altri o le principali regole e norme societarie appropriate per l’età vengono violati per un certo periodo di tempo. Come vengono definiti in psicologia? Disturbo della condotta socializzato (può sfociare in comportamenti di gruppo di tipo bullistico) o iposocializzato (l'adolescente agisce da solo senza dare alcuna importanza alle conseguenze del suo atto) Disturbo oppositivo provocatorio (l'adolescente contesta in modo astioso tutto quello che l'altro dice e fa) Disturbi del comportamento dirompente (l'adolescente non riesce a controllare le proprie reazioni emotive eccessive) Qualche esempio di comportamento Aggressioni a persone o animali Distruzione della proprietà Frode o furto Gravi violazioni delle regole (famiglia, scuola, ecc.) 4 Disturbi della condotta: bullismo Cos’è? Il Bullismo è il desiderio deliberato di fare male, minacciare o impaurire qualcuno con parole o azioni da parte di una o più persone e può differire nel grado di gravità. Può includere minacce, dispetti, insulti, impedire agli altri di andare dove vogliono o fare ciò che vogliono, aggressioni o botte e tutte le forme dell'abuso fisico. Non è un problema solo per la vittima ma anche per tutte le persone che sanno che questi comportamenti avvengono nella scuola o che vi assistono. Se i comportamenti prepotenti vengono lasciati continuare possono avere un effetto molto negativo su chi sta subendo le prepotenze (la vittima). Se ai bambini è permesso di compiere episodi di bullismo è molto probabile che cresceranno compiendo prepotenze o picchiando il partner ed i propri figli. Essere oggetto di bullismo è molto inquietante per la vittima ed è una questione che deve essere affrontata. Un ambiente scolastico molto competitivo può contribuire a provocare bullismo. Chiunque sia testimone di atti di prevaricazione a scuola o ne venga a conoscenza è tenuto ad avvisare tempestivamente la Dirigenza o il coordinatore di classe o un docente CIC. 5 Disturbi della condotta: bullismo Possibili segnali (vittime) rifiuto di andare a scuola scuse per non andare a scuola, ad esempio sentendosi malato richiesta di andare a scuola con modalità diverse dagli altri, per evitare di incontrare chi fa prepotenza essere molto teso, piagnucoloso ed infelice dopo la scuola parlare manifestando odio per la scuola lividi o graffi raccontare di non avere nessun amico rifiutarsi di dire ciò che avviene a scuola. 6 Disturbi dell’alimentazione Cosa sono? Sono patologie caratterizzate da un’alterazione del rapporto che una persona ha con il cibo e con il proprio corpo. Insorgono prevalentemente nel corso dell’adolescenza e sono diffusi soprattutto nel sesso femminile, anche se dati recenti indicano un aumento dei casi tra i maschi. Sono riconoscibili per la presenza di particolari comportamenti collegati a questa alterazione. I più comuni sono: il rifiuto del cibo e il digiuno le abbuffate il vomito l’uso improprio di lassativi e diuretici l’intensa attività fisica allo scopo di dimagrire Non c'è una sola causa per un disturbo alimentare. In genere dipendono da una combinazione di fattori diversi. Per esempio: i cambiamenti chimici o ormonali nell'organismo di un adolescente, preoccupazioni o stress, la rottura di una relazione, la morte di una persona amata, la pressione di altre persone che dicono che per essere attraente devi essere magro... 7 Disturbi dell’alimentazione: L’anoressia nervosa Cos’è? Si tratta di un grave disturbo alimentare nel quale chi ne soffre ha la paura di essere o di diventare grasso. Le persone scelgono di non mangiare malgrado la fame e nonostante appaiano agli altri molto magre. Spesso credono di essere in sovrappeso, anche se in realtà sono sottopeso. Possono pensare sempre al cibo ma non mangiano perché per loro mangiare normalmente porta a un terrificante aumento di peso. La paura di ingrassare può superare qualunque sensazione di fame così loro finiscono per non saper più quando hanno fame o negano la sofferenza per la fame. Questi malati limitano l'ingestione di cibo, sono molto schizzinosi e possono non mangiare molti alimenti. Parecchi fanno molto esercizio per perdere peso, o fanno in modo di mantenere un peso corporeo molto basso. Non tutti coloro che hanno l'anoressia nervosa sono continuamente magri. A seconda del tipo di comportamento messo in atto, si può parlare di anoressia restrittiva o di anoressia purgativa. La prima implica il digiuno o la forte limitazione dell'ingestione del cibo, la seconda mette in atto tutti quei meccanismi che consentono di "buttare via" il cibo (compresa un'attività fisica eccessiva). Il digiuno, nell’anoressia, compromette seriamente le funzioni vitali. 8 Disturbi dell’alimentazione: L’anoressia nervosa Meccanismi psicologici connessi Perfezionismo Mancanza di autostima Difficoltà interpersonali Paura di crescere Depressione Protesta e sfida Situazioni familiari e sociali negative Sintomi e conseguenze Perdita di peso rilevante Scomparsa delle mestruazioni Paura di ingrassare che non diminuisce con la perdita di peso Alterazioni del modo di vivere il proprio corpo Incapacità di pensare in maniera razionale e di concentrarsi. Osteoporosi precoce. Cosa osservare ossessione per il cibo e/o giocare con esso ossessione per il corpo o la forma fisica una grande preoccupazione nella preparazione del cibo per far sì che gli altri mangino evitare di mangiare con altre persone segretezza sul cibo paura di perdere il controllo sul mangiare irritabilità e sbalzi d'umore 9 Disturbi dell’alimentazione: La bulimia Cos’è? Si tratta di un grave disturbo alimentare nel quale chi ne soffre ha la paura di diventare grasso, analoga a quella dell’anoressia. Le persone che sperimentano la bulimia spesso hanno un peso corporeo normale o possono essere leggermente in sovrappeso. In questo disturbo alimentare la persona si impiglia in un ciclo abbuffata, eliminazione, digiuno. L'abbuffata è l'ingestione incontrollata di una grande quantità di cibo, di solito in un breve periodo di tempo e in genere fatta in segreto. La più comune condotta di eliminazione è provocarsi il vomito. Purgarsi è un altro modo per liberarsi del cibo mangiato in una abbuffata. Altre condotte compensatorie sono i lassativi, le pillole dietetiche, l'esercizio esagerato e il digiuno, lo stare senza cibo volontariamente o rifiutarlo costantemente in occasioni sociali. La bulimia insorge spesso in un’età più avanzata rispetto all’anoressia. Può essere collegata anche ad un uso di sostanze ed insorgere come conseguenza di un’anoressia non risolta. La gravità della bulimia è ancora trascurata e sottostimata, anche perché spesso non è visibile come l’anoressia. 10 Disturbi dell’alimentazione: La bulimia Sintomi e conseguenze Abbuffate almeno due volte la settimana. Presenza di comportamenti finalizzati al controllo del peso. Alterazione del modo di vivere del proprio corpo. Depressione. Ossessione per il cibo e/o giocare con esso. Danni allo smalto dentale a causa del vomito. Complicanze Cardio-vascolari Gastro-intestinali Renali Ematologiche Dermatologiche A livello osseo 11 Disturbi da alimentazione incontrollata e obesità Cosa sono? Presentano alcuni sintomi in comune con anoressia e bulimia ma non le condotte di eliminazione del cibo (vomito, lassativi, attività fisica eccessiva, ecc.) . Sono strategie utilizzate per affrontare conflitti emotivi interni (per esempio ansia, carenza di autostima, difficoltà relazionali …) L’adipe costituisce una sorta di barriera che sembra proteggere dalle emozioni e dalle relazioni. Il bambino o l’adolescente obeso possono essere oggetto di derisione da parte dei compagni, dai quali non riescono a difendersi. Questo causa depressione e un conseguente aumento dell’obesità. Comportamenti e conseguenze Abbuffate almeno due volte la settimana. Assenza di comportamenti finalizzati al controllo del peso. Cibo come risposta ad uno stato emotivo sottostante. Aumento del rischio di patologie osteo-artro-muscolari e diabete. 12 cardio-circolatorie, Disturbi dell’alimentazione Sia l'anoressia che la bulimia sono problemi gravi e necessitano di cure in centri specializzati . Familiari ed amici non possono curare da soli chi è affetto da disturbi dell’alimentazione. È importante però offrire un ascolto non giudicante, che rispetti gli spazi e i tempi di chi soffre ma soprattutto non accanirsi a fare sollecitazioni sull'alimentazione. Per saperne di più su anoressia, bulimia e altri disturbi: FAVARO-SANTONASTASO, Anoressia e bulimia. Quello che i genitori e altri) vogliono sapere, Positive Press. Il medico di base, i consultori, il centro di salute mentale, l’ospedale di zona o un "Centro per i disturbi del comportamento alimentare". A Treviso, Ospedale Ca’ Foncello, Neuropsichiatria, responsabile dott.ssa Fontana. Altri centri a Conegliano, Vicenza (Villa Margherita), Palmanova, Thiene, Genova. ABA - Associazione per lo studio e la ricerca su anoressia, bulimia, obesità e disordini alimentari, numero verde 800.16.56.16, www.bulimianoressia.it MOIGE - Movimento Italiano Genitori, www.genitori.it, www.anoressiaebulimia.info 13 Disturbi da uso di sostanze Esistono due modalità di approccio alle sostanze: da una parte le persone limitano i loro comportamenti all'abuso, dall'altra l'uso continuo può portare alla dipendenza. Nel caso di disturbi da uso di sostanze, si è soliti pensare immediatamente all'uso delle droghe. In realtà, in questa categoria bisogna inserire anche i disturbi legati all'alcool, al tabacco e alle sostanze medicinali 14 Abuso di sostanze e Dipendenza Cosa sono? L’abuso è una modalità patologica che conduce ad una menomazione o a un disagio clinico significativo manifestato da: Uso ricorrente della sostanza Difficoltà a compiere le normali attività Ricorrenti problemi legali correlati all’uso delle sostanze Uso continuativo nonostante la persistenza di problemi sociali e interpersonali connessi. La dipendenza è una modalità patologica che conduce ad una menomazione o a un disagio clinico significativo manifestato da: Tolleranza Astinenza Incapacità di controllo dell’assunzione Incapacità di ridurre l’uso Molto tempo dedicato a reperire la sostanza Riduzione e perdita di attività Uso continuativo nonostante la consapevolezza del problema 15 Classificazione delle sostanze psicoattive CATEGORIA SOSTANZE EFFETTI STIMOLANTI Alcool, nicotina, cannabis, Aumentano i livelli di cocaina, amfetamine, performance, anche ecstasy, steroidi relazionale, rendono infaticabili, brillanti, vigili, energici DEPRIMENTI Oppio e suoi derivati, eroina, morfina. Alcool. Abbassano il tono psichico e nervoso, fanno dimenticare i problemi e le preoccupazioni, spengono la consapevolezza delle difficoltà. Barbiturici, tranquillanti. Placano l’ansia e sono prescritte come sedativi. IPNOTICI Es.: Valium ALLUCINOGENI Lsd, mescalina, funghi 16 Provocano allucinazioni e sensazioni forti. Alcool e Tabacco L’ alcool è pericoloso perché è possibile procurarselo facilmente e perché il suo uso è socialmente accettato. In effetti, è sostenuto da numerose false credenze (scalda, dà sicurezza, dà forza, aumenta le performances sessuali, è curativo, ecc.). I giovani lo usano per ottenere piacere, trascorrere una serata, contrastare la timidezza, superare un insuccesso. Un quarto di litro a pasto è la dose massima compatibile con il benessere dell’organismo umano. Conseguenze dell’alcoolismo Modifica il funzionamento del nostro cervello Intacca la funzionalità di molti organi. L’uso del tabacco è per alcuni simbolo di trasgressione, per altri un modo di entrare nel gruppo o di esservi accettati, per altri ancora un modo per sentirsi adulti. Conseguenze del tabagismo Numerosi e riconosciuti danni a carico dei vari organi e sistemi. Aumento considerevole del rischio di cancro ai polmoni. 17 Quando preoccuparsi? Alcuni fattori risultano determinanti : La ripetizione di una condotta (assenteismo scolastico, calo del rendimento, litigi frequenti, condotte bulimiche o anoressiche, ubriachezza, sbalzi di umore, .) La durata di una stessa condotta per un periodo di tempo dai 3 ai 6 mesi: la durata nel tempo si contrappone alle caratteristiche tipiche adolescenziali della variabilità e del cambiamento. Il cumulo delle manifestazioni di sofferenza e/o di devianza con la comparsa di nuove condotte che si aggiungono a quelle già esistenti. La presenza di eventi di vita stressanti sia per l'adolescente che per il suo ambiente circostante (traslochi, malattie, incidenti, disoccupazione, separazioni, ...). Nell’adolescente gli elementi di emotività, razionalità e attività (le azioni e i comportamenti) sono "scombinati": è compito dell'adulto aiutarlo a trovare un equilibrio. 18 Riferimenti e links C.I.C. (Centro Informazione e Consulenza): presenti nelle scuole superiori del territorio. Al “Duca degli Abruzzi”, docenti referenti CIC ed Educazione alla Salute: prof.sse Rosalia Lo Piccolo e Donatella Saccardi. Siti web: Sito del Duca degli Abruzzi: www.ducaontheweb.it, da cui è possibile arrivare direttamente alle pagine web del CIC dell'Istituto. [email protected] , e-mail del CIC dell'Istituto. Siti esterni all’Istituto: www.ulss.tv.it - sito dell’Azienda ULSS 9 di Treviso. www.csa.tv.it - sito dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso (ex C.S.A., ex Provveditorato agli Studi ). www.istruzioneveneto.it - sito dell’Ufficio Scolastico Regionale. www.istruzione.it - sito del Ministero dell’Istruzione. www.regione.veneto.it - sito della Regione Veneto. www.ministerosalute.it - sito del Ministero della salute 19