Scheda 2 – Farmaci modificatori del metabolismo dei lipidi (ATC C10AA) La malattia cardiovascolare su base aterosclerotica (atherosclerotic cardiovascular disease “ASCVD”) rappresenta la prima causa di morte e la principale causa di disabilità non solo nei paesi ad alto grado di sviluppo socio economico, ma anche in quelli a basso-medio reddito. L’ipercolesterolemia, ed in particolare l’aumento della concentrazione plasmatica di colesterolo LDL, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di cardiopatia ischemica e si associa ad un eccesso di morbilità e mortalità cardiovascolare. Pertanto, tutte le strategie terapeutiche sottolineano la necessità di abbassare il colesterolo LDL attraverso uno stile di vita appropriato e l’uso di farmaci ipolipemizzanti, in particolare le statine. Il Rapporto Osmed 2015 evidenzia come l’Italia presenti la più alta spesa per farmaci cardiovascolari (22,3%) dopo la Grecia (27,7%) ed il Portogallo (24,2%). Nel contesto più generale dei farmaci cardiovascolari, gli inibitori della HMG CoA reduttasi (statine non associate) si pongono al primo posto in termini di spesa (10,5 euro pro capite) e la rosuvastatina si conferma la molecola con più alta spesa procapite (4,4 euro) nonché la principale voce di spesa per la categoria dei farmaci cardiovascolari (7,9%). Sul versante dei consumi, sempre a livello nazionale, dal 2007 al 2015 i farmaci ipocolesterolemizzanti (statine ed ezetimibe da sola o in associazione) hanno registrato un aumento di oltre il 101%, passando da 37,4 DDD/1000 ab. die nel 2007 a 75,3 DDD/1000 ab die nel 2015. Prescrivibilità SSN La prescrizione di farmaci ipolipemizzanti a carico del S.S.N. è disciplinata dalla Nota AIFA 13. Va sottolineato che le Note limitative prodotte dall’Agenzia Italiana del Farmaco, pensate prevalentemente come strumento di governo della spesa farmaceutica, sono progressivamente diventate un mezzo per favorire l’appropriatezza nell’impiego dei farmaci, orientando, in alcuni casi, le scelte terapeutiche a favore di molecole più efficaci e sperimentate, rappresentando pertanto uno strumento normativo volto a definire gli ambiti di rimborsabilità di alcuni medicinali. Le versione della Nota 13 attualmente in vigore è aggiornata al luglio 2014 con l’introduzione dei criteri per la prescrizione dei farmaci ipolipemizzanti nei pazienti di età superiore ai 65 anni. In accordo alle raccomandazioni delle linee guida, in considerazione dei risultati dello studio PROSPER, nonché delle metanalisi in cui è stata valutata l’efficacia delle statine nei pazienti anziani, il trattamento con farmaci ipolipemizzanti nei pazienti con età > 65 anni con aumentato rischio cardiovascolare è da considerarsi rimborsabile dal SSN. Nota AIFA 13 La prescrizione a carico del SSN è limitata ai pazienti affetti da: Classificazione dei pazienti Target terapeutico (Colesterolo-LDL mg/dl) Farmaci prescrivibili a carico del SSN in funzione del raggiungimento del target terapeutico Trattamento di 1° livello Categoria di rischio* Pazienti con rischio medio: Score 2-3 % Colesterolo LDL <130 Modifiche dello stile di vita per almeno 6 mesi Pazienti con rischio moderato: score 4-5% Colesterolo LDL <115 Simvastatina Pravastatina Fluvastatina Lovastatina Atorvastatina** Trattamento di 2° livello Simvastatina Pravastatina Fluvastatina Lovastatina Atorvastatina** Simvastatina Rosuvastatina Pravastatina Ezetimibe + statine Fluvastatina (in associazione estemporanea o Lovastatina precostituita**) Atorvastatina** Preferenzialmente atorvastatina se necessaria riduzione del colesterolo > 50% LDL<70 Atorvastatina § Ezetimibe + Statine (in Pazienti con rischio (riduzione di almeno Pravastatina associazione alto: molto ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta, seguita per almeno 3 mesi°, e ipercolesterolemia poligenica secondo i Fluvastatina estemporanea o scorespecificati ≥10% criteri al relativo paragrafo.il 50% del colesterolo LDL) Lovastatina precostituita**) Simvastatina**§ Pazienti con rischio alto: score > 5% <10% Colesterolo LDL <100 Rosuvastatina nei pazienti in cui ci sia stata evidenza di effetti collaterali severi nei primi 6 mesi di terapia con altre statine PARTICOLARI CATEGORIE DI PAZIENTI Pazienti in trattamento con statine con HDL basse (<40 mg nei M e 50 nelle F) e/o trigliceridi elevati (>200mg/dl) Fibrati^ ° La terapia dovrebbe essere intrapresa contemporaneamente alla modifica dello stile di vita nei pazienti a rischio molto alto con livelli di C-LDL >70 mg/dL e in quelli a rischio molto alto con livelli di C-LDL> 100 mg/dL * Per i pazienti con rischio basso (score0-1%) e indicata solamente la modifica dello stile di vita **Nei pazienti che siano intolleranti alle statine, per il proseguimento del target terapeutico e rimborsato il trattamento con ezetimibe in monoterapia. § Nei pazienti con sindromi coronariche acute o in quelli sottoposti a interventi di rivascolarizzazione percutanea e indicata atorvastatina a dosaggio elevato (≥40mg) ^ Il farmaco di prima scelta e il fenofibrato per la maggiore sicurezza di uso nei pazienti in terapie con statine; la combinazione di statine e gemfibrozil e invece associata ad un aumentato rischio di miopatia ATS della Val Padana Dislipidemie familiari secondo i criteri specificati al relativo paragrafo Dislipidemia Trattamento di 1° livello Ipercolesterolemia Familiare monogenica (fh) Iperlipidemia familiare Combinata Disbetalipoproteinemia Iperchilomicronemie e Gravi ipertrigliceridemie Simvastatina Pravastatina Fluvastatina Lovastatina Atorvastatina Rosuvastatina ** Simvastatina Pravastatina Fluvastatina Lovastatina Atorvastatina** Simvastatina Pravastatina Fluvastatina Lovastatina Atorvastatina** Fibrati Fibrati PUFA n3 Farmaci prescrivibili a carico del SSN Trattamento di 2° livello Ezetimibe + Statine (in associazione estemporanea o precostituita**) Rosuvastatina PUFA-N3 Ezetimibe + Statine (in associazione estemporanea o precostituita**) Rosuvastatina Ezetimibe + Statine (in associazione estemporanea o precostituita**) Trattamento di 3° livello Aggiunta di resine sequestranti gli acidi biliari Aggiunta di resine sequestranti gli acidi biliari Fibrati in associazione a PUFA- N3 Iperlipidemie in pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) moderata e grave Farmaci prescrivibili a carico del SSN per livelli di trigliceridi ≥500 mg/dL PUFA-N3 per livelli di LDL-C ≥130 mg/dL I scelta: Simvastatina+Ezetimibe II scelta: altre statine a minima escrezione renale (**) Nei pazienti che siano intolleranti alle statine, per il conseguimento del target terapeutico è rimborsato il trattamento con ezetimibe in monoterapia Iperlipidemie indotte da farmaci non corrette dalla sola dieta secondo i criteri esplicativi Farmaci prescrivibili a carico del SSN Farmaci immunosoppressori, antiretrovirali e inibitori della aromatasi STATINE: considerando con la massima attenzione l’interferenza con il trattamento antiretrovirale altamente attivo(HAART) FIBRATI: nel caso sia predominante l’iperTG EZETIMIBE in monoterapia: per i pazienti che non tollerano il trattamento con statine o non possono eseguirlo . L’uso dei farmaci ipolipemizzanti deve essere continuativo e non occasionale così come il controllon degli stili di vita (alimentazione, fumo, attività fisica, etc.) La Nota 13 classifica i pazienti in diverse categorie, sulla base dell’entità del rischio cardiovascolare (medio, moderato, alto e molto alto) ed orienta le opzioni terapeutiche verso trattamenti di primo e secondo livello, al fine di garantire il più favorevole rapporto costo efficacia. Il grafico (graf. 1) seguente, rappresenta l’entità della riduzione del colesterolo LDL ottenibile con le diverse statine ai diversi dosaggi disponibili in commercio. ATS della Val Padana Grafico 1 - Grafico della riduzione percentuale del colesterolo LDL adattato dal documento del NHS Foundation Trust “Guidelines on statin prescribing in the prevention of cardiovascular disease” (2006). F 20 P 10 F 40 L 20 S10 P 20 L40 F80 -10 P40 S20 A10 S40 A20 S80 R10 A40 R20 A80 R40 0 R - Rosuvastatina 40mg - 20 mg - 10 mg A – Atorvastatina 80 mg - 40 mg - 20 mg - 10 mg S – Simvastatina 80 mg - 40 mg - 20 mg - 10 mg F – Fluvastatina 80 mg - 40 mg- 20 mg P – Pravastastina 40 mg - 20 mg - 10 mg L – Lovastatina 40 mg - 20 mg % riduzione LDL -20 -30 -40 -50 -60 statine a diverse dosi Nell’ultima versione della Nota sono invece rimaste invariate le limitazioni relative alla prescrizione di alcune molecole, in considerazione anche delle rilevanti differenze di costo tra statine ancora coperte da brevetto (rosuvastatina e lovastatina) e dall’associazione statine-ezetimibe rispetto a quelle a brevetto scaduto. Aree di inappropriatezza La Nota 13 considera come trattamenti di secondo livello, in funzione del raggiungimento del target terapeutico, sia rosuvastatina che l’associazione simvastatina-ezetimibe: solo nei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare monogenica è consentito l’utilizzo di rosuvastatina come terapia di 1° livello, mentre nei pazienti a rischio molto alto il trattamento con rosuvastatina è praticabile a condizione che vi sia stata evidenza di effetti collaterali severi nel corso dei primi sei mesi di terapia con altre statine. Per quanto riguarda invece l’associazione simvastatina-ezetimibe, essa è da considerare di 1° scelta solo nei pazienti portatori di iperlipidemie con insufficienza renale cronica moderata o grave con livelli di LDL-C >= 130 mg/dl. Pertanto eventuali trattamenti di primo livello con rosuvastatina o con simvastatina-ezetimibe, ad eccezione delle situazioni sopra menzionate, sono da considerare di fatto inappropriati. A questo proposito, è opportuno segnalare che nell’ATS Valpadana nel periodo gennaio-ottobre 2016, rosuvastatina ha rappresentato il principio attivo a maggior incidenza di spesa (30,9%) pur facendo registrare il 18% del consumo in DDD sul totale del gruppo; ezetimibe in associazione con simvastatina ha costituito un’altra importante voce di spesa (18,79%), con un consumo in DDD pari al 5,07% del totale del gruppo ed anche ezetimibe monocomposto ha raggiunto il 13,18% della spesa, con un consumo in DDD pari al 4,2% del totale. La rimborsabilità si intende estesa, in prevenzione primaria, fino agli 80 anni. Oltre tale età, invece, non esistono evidenze sufficienti a sostegno dell’opportunità del trattamento. Nei pazienti con età > 65 anni ma con evidenza di malattia coronarica, vascolare o diabete mellito, la rimborsabilità dei farmaci ipolipemizzanti è a carico del SSN per definizione, dovendosi considerare questi pazienti in prevenzione secondaria”. Altra evidente criticità, come sottolinea il rapporto Osmed 2015, è rappresentata dall’aderenza al trattamento: la percentuale di soggetti aderenti alla terapia con statine è risultata del 45,8%, leggermente in aumento rispetto al 2014. L’aderenza varia in relazione alle caratteristiche cliniche dei soggetti trattati: raggiunge il 51,5% in prevenzione secondaria e nei pazienti diabetici, mentre si limita al 44,1% in prevenzione primaria. Permane consistente anche la percentuale di soggetti occasionali al trattamento con statine, pari al 7,8% dei pazienti esposti: l’occasionalità è più elevata nelle fasce di età più giovani, nei soggetti nuovi al trattamento ed in quelli senza pregresso evento CV o diabete. E’ evidente che la scarsa aderenza e l’occasionalità del trattamento rappresentano importanti aree di inappropriatezza e di inadeguata allocazione delle risorse. ATS della Val Padana Stime costo-terapia Nell’ultima versione della Nota sono rimaste invariate le limitazioni relative alla prescrizione di alcune molecole, in considerazione anche delle rilevanti differenze di costo tra statine ancora coperte da brevetto (rosuvastatina e lovastatina) e dall’associazione statine-ezetimibe rispetto a quelle a brevetto scaduto. La tabella seguente riporta i costi di terapia per i diversi principi attivi, ai diversi dosaggi disponibili, calcolati secondo le dosi giornaliere previste dalle DDD e coi prezzi aggiornati ad ottobre 2016. Grafico 2 – Costo* terapia/anno € 800,00 730,24 785,36 760,78 640,82 € 600,00 561,71 539,16 € 400,00 356,53 301,39 293,17 197,71197,71 € 200,00 158,17 116,31 114,98 96,85 137,97 78,11 156,43 136,15 90,52 52,93 51,47 114,84 73,26 34,86 atorvastatina fluvastatina lovastatina pravastatina simvastatina rosuvastatina 30 u. 10 mg+40 mg 30 u. 10 mg+20 mg 30 u. 10 mg 30 u. 10 mg+10 mg 28 u. 40 mg 28 u. 20 mg 28 u. 5 mg 28 u. 10 mg 28 u. 40 mg 28 u. 20 mg 20 u. 10 mg 10 u. 40 mg 10 u. 20 mg 14 u. 40 mg 10 u. 20 mg 30 u. 40 mg 30 u. 20 mg 14 u. 40 mg 28 u. 80 mg 30 u. 80 mg 30 u. 40 mg 30 u. 20 mg 30 u. 10 mg 10 u. 20 mg 10 u. 10 mg € 0,00 ezetimibe ezet.+simva. *Prezzi Bancadati Farmadati agg. 11.2016 e Prezzi Lista di trasparenza agg. 10. 2016 Indicatori regionali Regione Lombardia ha individuato tra gli obiettivi di promozione dell’appropriatezza prescrittiva per il 2017, il raggiungimento di una quota percentuale di statine a brevetto scaduto pari all’82% del totale del gruppo. Va peraltro sottolineato che i dati a tutt’oggi disponibili, relativi al mese di settembre 2016, mostrano per la ATS della Val Padana una quota di statine a brevetto scaduto pari al 77,26%. Indicatore Percentuale statine a brevetto scaduto sul totale del gruppo Obiettivo 2017 82% Situazione al 2016 77,26% Conclusioni Si raccomanda pertanto di porre la maggiore attenzione possibile alle scelte prescrittive, privilegiando in senso generale le statine a brevetto scaduto, ovviamente in assenza di motivazioni specifiche che ne controindichino l’utilizzo nel singolo paziente. Le statine a brevetto scaduto rappresentano, nell’immediato, la strategia più efficace a disposizione di tutti gli operatori sanitari per coniugare efficacia della terapia e contenimento dei costi: anche da una maggiore sensibilità alle scelte prescrittive potranno infatti derivare le risorse necessarie alla sostenibilità del sistema. Bibliografia Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale 2015. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2016. European Association for Cardiovascular Prevention & Rehabilitation, Reiner Z,Catapano AL, De Backer G, Graham I, Taskinen MR, Wiklund O, Agewall S, Alegria E,Chapman MJ, Durrington P, Erdine S, Halcox J, Hobbs R, Kjekshus J, Filardi PP, Riccardi G, Storey RF, Wood D; ESC Committee for Practice Guidelines (CPG) 2008-2010 and 2010-2012 Committees. ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: the Task Force for the management of dyslipidaemias of the European Society of Cardiology (ESC) and the European Atherosclerosis Society (EAS). Eur Heart J. 2011 Jul;32(14):1769-818. European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice (version 2012). The Fifth Joint Task Force of the European Society of Cardiology and Other Societies on Cardiovascular Disease Prevention in Clinical Practice (constituted by representatives of nine societies and by invited experts). Developed with the special contribution of the European Association for Cardiovascular Prevention & Rehabilitation (EACPR). Atherosclerosis 223 (2012) 1-68. The Pharmacological Basis of Therapeutics, 1996 “Guidelines on statin prescribing in the prevention of cardiovascular disease” NHS Foundation Trust (2006). ATS della Val Padana