MATEMATICA a.a. 2014/15 1.d FUNZIONI: Funzioni base (II parte) Funzioni potenza Dati due numeri reali a e b, con a>0, una scrittura del tipo: c=a b c=6 0.75 75 100 =6 ≃ 3.83 sta a significare che c è la potenza di base a ed esponente b. Si ricordano le principali regole di calcolo con le potenze (in cui si assumono a e b numeri reali positivi, m e n numeri reali arbitrari): a =1 0 a =a 1 (a ) m n = am⋅n am ⋅ an = am+ n n a −n 1 = n a m a m−n = a an ( a ⋅ b) n = a n ⋅ bn a an = n b b Funzioni potenza La funzione potenza ha legge generale: y = xb con x (base) variabile e b (esponente) costante. Se l’esponente b non è un numero intero, si impone per la base la limitazione x ≥ 0. I. Se b è un intero positivo (b=1,2,3,+) si ricade nel caso delle funzioni polinomiali: y=x y = x2 y = x3 y = x4 Soffermandoci sul caso b (intero) >0, distinguiamo b pari e b dispari. Funzioni potenza b (intero) >0: pari La funzione ha campo di esistenza coincidente con tutto R, ma assumendo solo valori non negativi ha per immagine R+. Non è iniettiva, pertanto non è invertibile. Il grafico di tutte le funzioni f(x)=xn con n pari è simile a quello della parabola f(x)=x2, con una apertura che si restringe all’aumentare di n. La funzione è pari: ha quindi grafico simmetrico rispetto all’asse delle ordinate. b (intero) >0: dispari La funzione in questo caso mantiene il segno della variabile indipendente x. L’insieme di definizione è ancora R, l’immagine è R. La funzione è continua e strettamente crescente, dunque è invertibile su tutto l’asse reale. E’ una funzione dispari. y = x3 y = x5 y = x7 y = x9 y = x2 y = x4 y = x6 y = x8 Funzioni potenza II. Se b è un intero negativo (b=-1,-2,-3,+) si ottengono le reciproche delle funzioni già introdotte al punto I.: y = x−1 = 1 x y = x−2 = 1 x2 y = x−3 = 1 x3 In questo caso la funzione f è una particolare funzione razionale ed è definita per x≠ ≠0 III. Se b è della forma b=1,1/2, 1/3,+si ottengono le inverse funzionali delle funzioni introdotte al punto I. y=x 1 2 y=x = x 1 3 y=x = x 3 1 4 y=x =4 x Funzione identità: la funzione inversa è uguale a se stessa. Funzioni radice L’inversa della funzione potenza è la funzione radice: 1 n y=x =n x L’esistenza della funzione radice va distinta a seconda di n dispari o n pari: n dispari: la funzione radice esiste su tutto l’asse reale, pertanto il campo di esistenza corrisponde ad R n pari: la funzione radice esiste solo se x è non negativo, ossia ha campo di esistenza [0, +∞). In altri termini, se n è pari, per costruire la funzione inversa occorre restringere la funzione in modo che diventi iniettiva. Si ottiene questo risultato considerando come dominio solo il semiasse positivo, x≥0. Sotto queste condizioni esiste la funzione inversa. Ancora, in generale: Funzioni radice Determinare il campo di esistenza delle seguenti funzioni: x − 3x + 2 f ( x) = 3− x 2 f ( x) = x − 1 2 C.E. R ( −∞; −1] ∪ [1; +∞) 7 C.E. R \ {3} Funzioni radice x2 − 4 x f ( x) = 1 − x2 C.E. ( −1,0] ∪ (1, 4] C.E. x2 − 4x ≥0 2 1− x 1 − x2 ≠ 0 x2 − 4 x ≥ 0 x ( x − 4) ≥ 0 x = 0; x = 4 1 − x2 > 0 x2 − 1 < 0 x = ±1 -1 - -1 0 + - 4 + - Funzioni radice x2 − 4 x f ( x) = 1 − x2 C.E. x2 − 4x ≥0 2 1− x 1 − x2 ≠ 0 -1 0 C.E. 1 4 ( −1,0] ∪ (1, 4] Funzioni esponenziali Si chiama funzione esponenziale, una funzione del tipo: y=a x con a>0 (detto base della funzione esponenziale) e x variabile in R. Base della funzione esponenziale >1: il grafico della funzione y=ax «sale»; se la base è un numero positivo <1 il grafico della funzione y=ax «scende»; se infine a=1, la funzione esponenziale y=ax si riduce alla funzione costante y=1. La scelta della base influisce sulla rapidità con cui il grafico della funzione esponenziale sale o scende. Campo di esistenza: una funzione esponenziale a base costante esiste purché esiste l’esponente variabile L’importanza delle funzioni esponenziali (e poi vedremo logaritmiche) deriva dal fatto che esse sono in un certo senso i prototipi utili a descrivere fenomeni frequenti in natura quali il decadimento radioattivo, il processo di raffreddamento di un corpo, il diffondersi di un’infezione o il moltiplicarsi di una colonia di batteri. Funzioni esponenziali Proprietà dell’esponenziale a a =a x y x+ y ( prodotto), (a ) x y = a xy (composizione), a − x = a >1 1 (reciproco) x a 0 < a <1 La funzione è strettamente crescente La funzione è strettamente decrescente Funzioni esponenziali La funzione esponenziale per antonomasia è quella di base e il numero di Nepero (Napier) e=2.718. y = exp ( x ) = e x Funzioni esponenziali Determinare il campo di esistenza delle seguenti funzioni: 1. y = e − x2 C.E. R x e 2. y = x e −1 3. y = e x−2 x C.E. R \ {0} C.E. R \ {0} Funzioni esponenziali x e 2. y = x e −1 C.E. ex −1 ≠ 0 e ≠e x 0 C.E. ex ≠ 1 x≠0 R \ {0} Funzioni logaritmiche La funzione inversa dell’esponenziale f(x)=ax (a numero reale positivo, a≠1) si denota col simbolo: x = log a y e si chiama logaritmo di y in base a. Scambiando, secondo l’usanza, il ruolo delle variabili x e y, scriveremo abitualmente: y = log a x Qualunque sia la base a, la funzione logaritmo risulta definita solo per valori positivi della variabile x. In altre parole il dominio della funzione loga x è costituito dall’insieme dei numeri reali >0. Ancora più in generale si dice che le funzioni logaritmo sono definite solo per valori positivi dell’argomento. I valori y assunti dalla funzione logaritmo variano invece da –∞ a + ∞. In altre parole il codominio della funzione log a x è tutto R. Funzioni logaritmiche Alcune proprietà dei logaritmi: log a b = c a = b c log a 1 = 0 log a a = 1 log a ( b ⋅ c ) = log a b + log a c log a ( b c ) = loga b − log a c log a bn = n loga b (n numero reale qualsiasi) Funzioni logaritmiche Alcune proprietà dei logaritmi: log a ab = b a loga b =b (b numero reale qualsiasi) (b numero reale qualsiasi >0) Le basi più frequenti per i logaritmi sono: Base 10: logaritmo decimale log Base e: logaritmo naturale ln Funzioni logaritmiche Poiché il grafico dell’inversa di una funzione f si ottiene scambiando ascisse e ordinate, cioè prendendo il simmetrico del grafico di f rispetto alla retta y=x, dalle proprietà delle funzioni esponenziali deduciamo le seguenti proprietà delle funzioni logaritmiche: - Se a>1 allora loga è strettamente crescente, negativa in (0,1) e positiva in (1,+∞) - Se 0<a<1 allora loga è strettamente decrescente, positiva in (0,1), negativa in (1,+ ∞) Funzioni logaritmiche Determinare il campo di esistenza delle seguenti funzioni : 1. f ( x) = log x C.E. x > 0 (0, +∞) x +1 3. f ( x) = ln x − 1 C.E.(−∞, −1) ∪ (1, +∞) 2. f ( x) = log x2 C.E. R \ {0} 4. f ( x) = ln ( x + 1) − ln ( x − 1) C.E. (1, +∞) Funzioni logaritmiche 3. C.E. x +1 f ( x) = ln x − 1 x +1 >0 x −1 x − 1 ≠ 0 x +1 >0 x −1 -1 x +1 > 0 x > −1 x −1 > 0 x >1 -1 1 + 0 - 1 - + C.E.(−∞, −1) ∪ (1, +∞) Funzioni logaritmiche Determinare il campo di esistenza delle seguenti funzioni : 4. f ( x) = ln ( x + 1) − ln ( x − 1) C.E. x > −1 x > 1 x +1 > 0 x −1 > 0 -1 1 C.E. (1, +∞) Funzioni logaritmiche Considerando le seguenti funzioni: determinare il campo di esistenza, simmetrie, positività e incontro con gli assi: 5. y = ln ( x2 − 4) x 6. y = ln 2 x +1 3x + 5 7. y = ln 2 x + 5x + 6 5. y = ln ( x2 − 4) 1. CAMPO DI ESISTENZA x2 − 4 > 0 -2 2 x2 − 4 = 0 C.E. (−∞; −2) ∪ ( 2; +∞ ) x = ±2 2. SIMMETRIE f ( −x) = f ( x) : ( ) f ( − x ) = ln ( − x ) − 4 = ln ( x2 − 4) 2 PARI 5. y = ln ( x2 − 4) 3. STUDIO DEL SEGNO (POSITIVITÀ) ln ( x 2 − 4 ) ≥ 0 ln ( x 2 − 4 ) ≥ ln1 x2 − 4 ≥ 1 x2 − 5 ≥ 0 x=± 5 − 5 + 5 -2 + - +2 - + 5. y = ln ( x2 − 4) 4. INCONTRO ASSI y = ln ( x2 − 4) y = 0 ln ( x2 − 4) = 0 y = 0 ( P( P1 − 5; 0 2 5; 0 Poiché x=0 non è nel dominio non ha senso studiare l’intersezione con l’asse delle ordinate ) ) x 6. y = ln 2 x +1 1. CAMPO DI ESISTENZA x >0 2 x +1 0 x>0 x2 + 1 > 0 - 2. SIMMETRIE f ( −x) = f ( x) : −x f ( − x ) = ln 2 ( −x ) +1 NO PARI x − f ( x ) = − ln 2 x +1 NO DISPARI + C.E. (0, +∞) 3. STUDIO DEL SEGNO (POSITIVITÀ) x ln 2 ≥0 x + 1 x 6. y = ln 2 x +1 x ln 2 ≥ ln1 x +1 x ≥1 2 x +1 x −1 ≥ 0 2 x +1 x − x2 − 1 ≥0 2 x +1 NUMERATORE: − x2 + x −1 ≥ 0 x2 − x + 1 ≤ 0 1± 1− 4 → MAI 2 DENOMINATORE: x1,2 = x2 + 1 > 0 sempre positivo - x 6. y = ln 2 x +1 4. INCONTRO ASSI x y = ln 2 x +1 y = 0 x ln 2 = 0 x +1 y = 0 MAI Poiché x=0 non è nel dominio non ha senso studiare l’intersezione con l’asse delle ordinate 1. CAMPO DI ESISTENZA 3x + 5 7. y = ln 2 x + 5 x + 6 3x + 5 >0 2 x + 5x + 6 x2 + 5x + 6 ≠ 0 3x + 5 > 0 5 x>− 3 x2 + 5x + 6 > 0 −5 ± 25 − 24 −2 x1,2 = = 2 −3 -3 - -2 + -5/3 - + 1. CAMPO DI ESISTENZA x2 + 5x + 6 ≠ 0 −5 ± 25 − 24 −2 x1,2 = = 2 −3 -3 -2 -5/3 5 3 C.E. (−3; −2) ∪ (− ; +∞) 3x + 5 7. y = ln 2 x x + 5 + 6 2. SIMMETRIE f ( −x) = f ( x) : 3( − x ) + 5 −3x + 5 = ln 2 f ( − x ) = ln 2 ( −x ) + 5( −x) + 6 x − 5 x + 6 3x + 5 − f ( x ) = − ln 2 x + 5x + 6 NO DISPARI NO PARI 3. STUDIO DEL SEGNO (POSITIVITÀ) 3x + 5 7. y = ln 2 x x + 5 + 6 3x + 5 ln 2 ≥0 x + 5x + 6 3x + 5 ln 2 ≥ ln1 x + x + 5 6 3x + 5 −1 ≥ 0 2 x + 5x + 6 3x + 5 − x 2 − 5 x − 6 ≥0 2 x + 5x + 6 − x2 − 2x −1 ≥0 2 x + 5x + 6 NUMERATORE: − x2 − 2x −1 ≥ 0 x2 + 2x + 1 ≤ 0 ∆ = 0 ( x + 1) 2 -3 -2 -1 -5/3 ≤0 DENOMINATORE: x2 + 5x + 6 > 0 + - 4. INCONTRO ASSI 3x + 5 y = ln 2 x + 5x + 6 y = 0 3x + 5 ln 2 =0 x + 5x + 6 y = 0 P1 ( −1; 0 ) 3x + 5 y = ln 2 x + 5x + 6 x = 0 3x + 5 ln 2 =0 x + 5x + 6 x = 0 5 P2 0;ln 6