UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Ingegneria dell’Informazione II Appello di Fisica Generale 2 – 13 Febbraio 2017 Cognome _____________________ Nome _________________________ Matricola _______________ Problema 1 Un filo isolante, rettilineo, indefinito, carico con densità di carica λ1 = 30 nC/m è posto in direzione uscente dal piano (x,y) con origine su di esso. Nella posizione x2 = 10cm si trova un secondo filo isolante, rettilineo, indefinito, parallelo all’asse y, carico con densità di carica λ2. Un elettrone transita nel punto P ≡ ( −4,0 ) cm e successivamente nel punto Q ≡ ( 0,3) cm. Sapendo che la variazione di energia cinetica dell’elettrone fra i due punti è ∆ Ec = Ec (Q ) − Ec ( P ) = −50eV, determinare 1) la densità di carica sul secondo filo λ2 2) il modulo della forza subita dall’elettrone nel punto Q FQ 3) il lavoro esterno fatto per spostare un dipolo elettrico di momento di dipolo elettrico p = pu x con p = 10-9 Cm da P a Q mantenendo costante la sua direzione W y λ2 Q v Pe + λ1 x 1) Conservazione dell’energia meccanica yQ ⎛ λ λ x2 ⎞ ∆ Ec = − ∆U e = e∆V = e ⎜ − 1 ln − 2 ln xP 2πε 0 x2 − xP ⎟⎠ ⎝ 2πε 0 λ2 = yQ ⎞ ⎛ ∆ Ec λ1 2πε 0 ⎜ e + 2πε ln x ⎟ = −33.9nC/m x − xP ⎝ 0 P ⎠ ln 2 x2 2) Il campo elettrostatico in Q è EQ = E1 + E2 = λ1 λ2 uy − ux 2πε 0 yQ 2πε 0 x2 il cui modulo è 2 2 ⎛ λ1 ⎞ ⎛ λ2 ⎞ EQ = ⎜ + ⎟ ⎜⎝ 2πε x ⎟⎠ = 18.98kV/m ⎝ 2πε 0 yQ ⎠ 0 2 per cui il modulo dela forza sul’elettrone è 2 2 ⎛ λ1 ⎞ ⎛ λ2 ⎞ FQ = eEQ = ⎜ +⎜ = 3.04 × 10 −15 N ⎟ ⎟ ⎝ 2πε 0 x2 ⎠ ⎝ 2πε 0 yQ ⎠ 3) Il lavoro necessario per lo spostamento è W = ∆U e = − pi E f − pi Ei = p EP, x − EQ, x ( ) dove λ1 λ2 ⎧ ⎪ EP, x = − 2πε x − 2πε ( x − x ) ⎛ λ1 λ2 λ2 ⎞ ⎪ 0 P 0 2 P −5 ⇒ W = p⎜− − + ⎨ ⎟ = −1.52 × 10 J ⎝ 2πε 0 xP 2πε 0 ( x2 − xP ) 2πε 0 x2 ⎠ ⎪ E = − λ2 ⎪⎩ Q, x 2πε 0 x2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Ingegneria dell’Informazione II Appello di Fisica Generale 2 – 13 Febbraio 2017 Cognome _____________________ Nome _________________________ Matricola _______________ Problema 2 Un circuito contiene una sbarretta conduttrice che può scorrere su fili paralleli distanti a = 4cm. Il circuito contiene una resistenza R = 160Ω, un generatore di forza elettromotrice E = 24V ed è immerso in un campo magnetico di modulo B = 8T, orientato come in figura. La sbarretta all’istante iniziale t = 0 si muove con velocità di modulo v0 = 20 m/s orientata come in figura. Posta la direzione positiva dell’asse x verso destra, calcolare: 1) la forza che agisce sulla sbarretta per t = 0 (con segno) F0 v∞ 2) la velocità a regime della sbarretta (con segno) P∞ 3) la potenza erogata dal generatore a regime y B E v0 a x R 1. Scegliendo per convenienza l’orientazione oraria della maglia del circuito (e quindi coincidente col verso positivo della corrente per il generatore), si osserva che il moto iniziale tende a diminuire il flusso del campo magnetico nel circuito. Per la legge di Lenz questo implica una forza elettromotrice indotta concorde con quella del generatore. Più precisamente Ei = − dΦ B = v0 aB = 6.4V dt da cui risulta una corrente i= Ei + E = 0.19A R circolante in senso orario, ovvero verso il basso nella sbarretta. Questa corrente elettrica genera una forza nella sbarretta, F0 = i0 aB = 60.8mN orientata contro il moto, cioè con segno positivo. 2. A regime il moto è rettilineo uniforme e quindi la corrente si annulla. Questo avviene se Ei = −E e cioè se la sbarretta si muove verso destra con velocità tale che E = v0 aB ⇒ v0 = E = 75m/s aB 3. Visto che a regime la corrente deve essere nulla, P∞ = Ei∞ = 0 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di Laurea in Ingegneria dell’Informazione II Appello di Fisica Generale 2 – 13 Febbraio 2017 Cognome _____________________ Nome _________________________ Matricola _______________ Problema 3 Un’onda monocromatica, armonica, piana investe ortogonalmente una fenditura di ampiezza b = 96µm. Su uno schermo a distanza L = 2.5m dalla fenditura e di larghezza y = 10cm (con y/2 a destra dell’asse del sistema), il minimo di ordine m = 3 della figura di diffrazione cade sul bordo dello schermo. Calcolare: 1) la lunghezza d’onda della luce λ0 2) il rapporto tra l’intensità sul bordo dello schermo e quella al centro, se si immerge il sistema in un dielettrico con indice di rifrazione n = 1.1 Ibordo/I0 3) il numero di massimi secondari visibili alla destra di quello principale, nel caso con il dielettrico, N 1. La tangente dell’angolo uscente dalla fenditura e passante per il bordo dello schermo è tan θ 3 = y 2 = 0.02 L Essendo piccola, tan θ 3 θ 3 sen θ 3 e si può porre sen θ 3 = 3 λ0 b da cui λ0 = sen θ 3 b = 640 nm 3 2. Nel dielettrico la lunghezza d’onda diventa λ= λ0 = 582 nm n e la fase sul bordo diventa α = 2π b sen θ 3 = 20.73 rad λ Quindi I bordo ⎡ sen (α 2 ) ⎤ =⎢ ⎥ = 0.0061 I0 ⎣ α 2 ⎦ 2 3. Essendosi accorciata di poco la lunghezza d’onda, potrebbe entrare nello schermo il massimo secondario del 3o ordine. Per verificare, cerchiamo m tale che b sen θ 3 ≥ ( m + 1 2 ) 2π λ 1 b m ≤ − + sen θ 3 = 2.8 2 λ 2π rimangono quindi ancora solo N = 2 massimi secondari a destra di quello principale.