Prostatectomia radicale retro pubica per carcinoma prostatico nei

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Prostatectomia radicale retro pubica per carcinoma prostatico nei pazienti
trapiantati renali.
Scopo del lavoro
I dati della letteratura non offrono certezze terapeutiche sul trattamento del carcinoma prostatico nel
trapiantato renale non avendo ancora individuato il gold standard terapeutico per questa neoplasia.
La prostatectomia radicale nel paziente trapiantato presenta difficoltà tecniche legate alla presenza del
graft e alla terapia immunosoppressiva che determina un rischio maggiore di sviluppare complicanze post
chirurgiche.
Scopo del lavoro è valutare la fattibilità e la sicurezza della prostatectomia radicale retro pubica nei pazienti
trapiantati renali, valutandone l’outcome oncologico e funzionale
Materiali e metodi
Abbiamo sottoposto a prostatectomia radicale retro pubica 12 pazienti trapiantati renali affetti da Carcinoma
prostatico diagnosticato mediante ago biopsia prostatica eseguita per sospetto clinico di Pca. La
prostatectomia è stata sempre eseguita da un chirurgo con esperienza nel trapianto di rene.
Tutti i pazienti al momento della diagnosi di PCa presentavano graft funzionante.
L’età media è risultata pari a 62,1 anni (range 50-70),il PSA medio alla diagnosi è stato pari a 8,2(range 5,312,5). Il gleason bioptico è stato il seguente: in 6 casi 3+3, in un caso 3+4., poi in uno 4+3, in uno 3+5, in
uno 2+3 infine in un caso è stato segnalato un basso grado di differenziazione.
Risultati
Nei 12 pazienti sottoposti a prostatectomia radicale con follow up medio di 55.3 mesi(range 16-179) non
sono state registrate complicanze maggiori, né danni iatrogeni al rene trapiantato e all’uretere trapiantato.
2/12 pazienti hanno richiesto antibiotico terapia prolungata per febbre e 1/12 paziente è stato sottoposto a
emotrasfusione dopo l’intervento.
In 1 paziente è stata eseguita radioterapia post operatoria associata a terapia ormonale, in due pazienti si è
verificata ripresa biochimica di malattia,una solo paziente ha presentato ripresa clinica di malattia che ha
portato a decesso.
Durante il follow up abbiamo registrato tre decessi, uno cancro specifico ,due per cause non correlate.
Un solo paziente sottoposto a prostatectomia è tornato alla terapia dialitica per nefropatia da rigetto cronico
già in essere al momento della chirurgia.
E’ stato possibile eseguire linfectomia iliaca otturatoria bilaterale in 2/12 pazienti mentre in 6/12 la linfectomia
è stata eseguita controlateralmente alla sede di trapianto.
Discussione
In corso di prostatectomia retro pubica nel trapiantato sono presenti alcune criticità che impongono al
chirurgo attenzione particolare e conoscenza della chirurgia trapiantologica: la linfectomia iliaco otturatoria
omolaterale al graft risulta estremante complicata e spesso infattibile, la preparazione del Retzius deve
essere eseguita con cautela per evitare danni iatrogeni all’uretere del graft, il posizionamento dei divaricatori
può essere causa di danno del rene trapiantato.
Conclusioni.
La prostatectomia radicale retro pubica nel paziente trapiantato renale è risultata sicura e fattibile mostrando
risultati soddisfacenti sia in termini di outcome oncologico che funzionale del graft.
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