Monitoraggio dei lattati quale indice prognostico negativo - Siti-Isic

Azienda Ospedaliero Universitaria
“Policlinico - VE” di Catania
UCO Anestesia e Rianimazione
Dir. Prof. A. Gullo
Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania
Scuola di Specializzazione di
Anestesiologia e Rianimazione
Direttore: Prof.ssa M. Astuto
Monitoraggio dei lattati quale indice
prognostico negativo nei pazienti in
Terapia Intensiva
Di Marco Pierfilippo, Grasso Danilo Carmelo, Bonsignore Christian,
Akhshik Dario, Palmieri Laura, La Camera Giuseppa,
Stimoli Fortunato, Astuto Marinella
Lattato/Lac
Rappresentano la forma ionica dell'acido lattico prodotto dai
tessuti tramite il metabolismo anaerobio.
Unità
Range
rilevabile
mmol/L
mg/dl
Range di riferimento
Arterioso
Venoso
0,30 - 20,00
0,36 - 1,25
0,90 - 1,70
2,7 - 180,2
3,2 - 11,3
8,1 - 15,3
Iperlattatemia e Lattacidosi
Iperlattatemia: Valori di lattati superiori a 2 mmol/L
a causa di una sofferenza tissutale da
alterato rapporto tra offerta e consumo
di O2
Lattacidosi: associazione di iperlattemia e acidosi
metabolica (pH< 7.35)
Cause
 Aumento di produzione dei lattati

Malattie renali

Malattie epatiche

Diabete

Metaboliche/iatrogene
 Inadeguata ventilazione e/o perfusione dei tessuti

Traumi

Emorragie

Insufficienza cardiaca

Edema polmonare

Shock

Sepsi
Obiettivo dello studio
Studiare la correlazione tra:
Aggravamento
Aumento valori
dei lattati
delle condizioni
cliniche
Materiali e metodi
Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Catania
 Periodo di osservazione: Gennaio – Ottobre 2013
 11 pazienti
 4 uomini, 7 donne
 Età compresa tra 25 e 85 anni
 Postoperatorio di chirurgia addominale maggiore
 Non settici
 Ricovero in UTI postoperatorio, seguito da exitus
Materiali e metodi
Prelievi ematici arteriosi per EGA e calcolo della
lattatemia
T0
Ingresso in UTI
T1
24 ore dopo l’ingresso
T2
48 ore prima dell’exitus
T3
24 ore prima dell’exitus
T4
immediatamente precedente all’exitus
Analisi dei dati
20
18
16
P
1
P
2
P
3
P
4
P
6
P
7
P
8
P
9
P
10
P
11
Lattati - mmol/L
14
12
10
8
6
4
Tempo
Conc. mediana
T0
2,1 mmol/L
T1
1,2 mmol/L
T2
3,3 mmol/L
T3
4,1mmol/L
T4
5,2 mmol/L
2
0
T0
T1
T2
T3
Tempi prelievi campione
T4
Andamento della concentrazione plasmatica dei lattati
ai tempi: T0, T1, T2, T3, T4
Analisi dei dati
100%
90%
80%
Tempo
%. paz. con
iperlattemia
T0
54,5%
T1
27,2%
T2
72,7%
T3
90,9%
T4
100%
% Pazienti
70%
60%
50%
Lattati nella norma
Iperlattatemia
40%
30%
20%
10%
0%
T0
T1
T2
T3
Tempi prelievi campione
T4
Variazione percentuale di pazienti con iperlattatemia
nei tempi presi in esame.
Risultati
 Pur trattandosi di un campione esiguo l’andamento dei lattati è stato univoco;
 All'ammissione solo la metà circa dei ricoverati presentava valori dei lattati
superiore alla norma (>2 mmol/L); dato che risulta particolarmente
significativo se paragonato alla prevalenza di iperlattatemia al momento
dell'exitus, che raggiunge il 100%;
 Si evidenzia, inoltre, nel giorno seguente all'ammissione una leggera
diminuzione della concentrazione mediana, probabilmente da ricollegare
all'instaurarsi della terapia, dunque il peggioramento sembra connesso
all’aggravarsi delle condizioni cliniche.
Conclusioni
Il monitoraggio dei lattati può dare indicazioni
sull’evoluzione prognostica durante il ricovero in
UTI, al fine di identificare precocemente quei
pazienti che necessiteranno di maggior cura ed
interventi, per meglio indirizzare risorse e decisioni
terapeutiche.