Giraldi_buone prassi - Università degli Studi di Firenze

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Coordinamento Donne
Coordinamento donne
CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA DI FIRENZE
RACCOLTA ACCORDI E PIATTAFORME SU “BUONE PRATICHE” E CONTRATTAZIONE INNOVATIVA
L’idea di creare un “archivio delle buone pratiche” dal punto di vista del genere, nasce nell’ambito di un
processo di sensibilizzazione di coloro che partecipano alle trattative rispetto al tema delle pari opportunità,
avendo ben presente che la conoscenza e la condivisione sono il primo passo da compiere.
In un territorio come il nostro dove le donne rappresentano oltre il 45% degli iscritti alla CGIL, la
contrattazione sia aziendale che territoriale non può essere portata avanti senza la necessaria attenzione al
tema delle disuguaglianze di genere; la promozione, durante tutti i momenti di trattativa, di azioni positive
volte a eliminare le discriminazioni esistenti deve diventare un modo “naturale” di fare sindacato, nella
consapevolezza che i rapporti giuridici e sociali che si vanno a regolare nella contrattazione non sono neutri
ma riguardano uomini e donne, con esigenze dunque diversificate.
L’archivio raccoglie, in ordine temporale a cominciare dai più recenti, i cosiddetti “buoni accordi” siglati
dalle categorie e dalla Camera del Lavoro Metropolitana nella nostra Provincia, oltre alle piattaforme che
contengono o rivendicano norme specifiche migliorative degli accordi nazionali e della Legge in materia di
pari opportunità. L’archivio andrà ad ampliarsi in modo progressivo e servirà così a condividere le buone
prassi fornendo al tempo stesso dei modelli per le future contrattazioni. Il livello di contrattazione analizzato
è sia territoriale che aziendale.
I contenuti degli accordi (ma anche delle proposte e delle piattaforme condivise con le altre sigle sindacali
e in fase ancora di discussione) riguardano:
- norme migliorative a tutela della maternità (maggiore retribuzione dell’aspettativa, permessi per i padri,
interventi che favoriscono la riqualificazione professionale al rientro)
- modifica degli orari di lavoro (job sharing, estensione del part time, ampliamento dei permessi, banca
delle ore)
- servizi (creazione di asili nido, di servizi per la famiglia e la persona, di coordinamento degli orarie dei
negozi/uffici e dei mezzi di trasporto sul territorio)
- politiche di azioni positive di genere (creazione di comitati paritetici interni all’azienda, promozione di un
codice di condotta contro le molestie, eliminazione di discriminazioni all’accesso al lavoro e alla carriera,
formazione specifica)
12 settembre 2008 – Accordo Sindacale Aziendale fra la Federazione Italiana Lavoratori Tessili
Abbigliamento Calzaturieri FILTEA CGIL FIRENZE e l’Azienda BRACCIALINI SPA in tema di
genitorialità (asilo nido) e conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro – Lavoratrici e lavoratori
interessati circa 140 di cui circa 90 donne 10 luglio 2008 – Accordo Sindacale Aziendale fra la la Federazione Italiana Lavoratori
TessiliAbbigliamento Calzaturieri FILTEA CGIL FIRENZE e l’Azienda GUCCIO GUCCI SPA E GUCCI
LOGISTICA SPA in tema di conciliazione tempi di vita e di lavoro – Lavoratrici e lavoratori
interessati circa 900
14 aprile 2008 – Verbale di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale tra le RSU
con l’assistenza tecnica della Federazione Impiegati Operai Metallurgici FIOM CGIL FIRENZE e
l’Azienda TARGETTI SANKEY S.P.A. in tema di genitorialità e orari di lavoro – Lavoratori
interessati 404 di cui 160 donne
21 dicembre 2007 – Accordo contrattuale tra la Federazione Italiana Lavoratori Commercio
Turismo e Servizi FILCAMS CGIL Firenze e l’Azienda TI FORMA S.C.R.L. in tema di conciliazione
tempi di vita e di lavoro, formazione e genitorialità – Lavoratrici e lavoratori interessati 15
19 ottobre 2007 – Contratto Integrativo Aziendale tra Federazione Italiana Sindacato Credito e
Assicurazioni FISAC CGIL FIRENZE e l’Azienda CENTRO FACTORING SpA in tema di genitorialità e
conciliazione fra tempi di vita e di lavoro ( permessi e provvidenze per lo studio) – Lavoratrici e
lavoratori interessati circa 108
5 ottobre 2007 – Accordo sindacale progetto di azioni positive “Mamme in Giosi 2” fra le RSU
coadiuvate dalla Federazione Impiegati Operai Metallurgici FIOM CGIL FIRENZE e l’Azienda
GIOSI 2 SRL (a seguito di un accordo quadro sottoscritto il 1° febbraio 2007) in tema di
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ex art. 9 L. 53/2000 – Lavoratori interessati 45 di cui
35 donne - Il progetto è stato finanziato ai sensi della sopracitata legge con autorizzazione
ministeriale del 28 luglio 2008
2 maggio 2007 – Verbale di accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale tra la
Federazione Italiana Sindacato Credito e Assicurazioni FISAC CGIL FIRENZE e l’Azienda CENTRO
LEASING SpA in tema di genitorialità ( congedi parentali/permessi, maternità) - Lavoratrici e
lavoratori interessati circa 284 di cui 125 donne
24 aprile 2007 – Contratto integrativo aziendale tra la Federazione Italiana Sindacato Credito e
Assicurazioni FISAC CGIL FIRENZE e l’Azienda FINDOMESTIC BANCA SPA in tema di
maternità/congedi parentali e in tema di genitorialità – Lavoratrici e lavoratori interessati circa
2100
1° maggio 2006 - Accordo fra il Sindacato Pensionati Italiani SPI CGIL Firenze e la SOCIETA'
DELLA SALUTE di FIRENZE in tema di sostegno alla non autosufficienza e formazione rivolto a
cittadini ultrasessantacinquenni e alle/agli assistenti familiari
12 settembre 2008 – Accordo Sindacale Aziendale fra
la Federazione Italiana Lavoratori Tessili Abbigliamento Calzaturieri FILTEA CGIL FIRENZE e
l’Azienda BRACCIALINI SPA in tema
di genitorialità (asilo nido) e conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro –
Lavoratrici e lavoratori interessati circa 140 di cui circa 90 donne
In merito allo spostamento dello stabilimento da Pontassieve
a Scandicci, l'Azienda ha sollecitato l'amministrazione del
Comune di Scandicci affinchè venisse realizzato, in area
limitrofa allo stabilimento, un asilo in cui ospitare anche i
figli dei propri dipendenti, in coerenza con l'obiettivo della
diffusione degli asili di prossimità. L'opportunità della
realizzazione di un asilo nido assume particolare rilevanza in
un contesto produttivo a prevalente presenza femminile.
Al momento in cui diventerà operativo il nuovo stabilimento
sarà istituito un servizio collettivo di trasporto. A tale
riguardo saranno messi a disposizione dei lavoratori due
automezzi con capienza di circa 60 posti ciascuno per un costo
complessivo quantificato in circa Euro 120.000,00 (Euro
60.000,00 per automezzo). Il servizio di trasporto effettuato
sarà a totale carico dell'azienda e verrà mantenuto fino al
momento in cui gli utenti che usufruiranno del servizio
saranno non inferiori al 30% della capienza dei mezzi messi a
disposizione.
In considerazione della consistente presenza di lavoratrici, (…)
saranno, ove possibile, adottati idonei accorgimenti per
favorire lo sviluppo del part time per consentire la
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
“Isole del tempo”
Una risposta a questa esigenza di flessibilità,
in grado di mettere d’accordo lavoratori e azienda,
è stata data da un accordo tra la Filcams e l’ipermercato di Montecatini di concerto
con la Regione Toscana
e su proposta dell’azienda interessata
.
Le “isole del tempo” sono un sistema di autogestione
collettiva dei turni
da parte delle lavoratrici.
Vengono formati piccoli gruppi di lavoratrici (“le isole”)
con esigenze ed età diverse
(chi studia,chi ha figli,chi abita lontano)
Ogni lavoratrice posiziona su quello
che viene chiamato foglio dei desideri l’orario che vorrebbe fare
per le prossime 5 settimane
L’animatrice, a turno scelta tra le lavoratrici,
fa da collegamento tra i membri dell’isola
e aggiusta i turni per fare
combaciare i “desideri” con il carico di lavoro dato dall’azienda,
sempre di concerto con le lavoratrici dell’isola.
Alla fine del mese
le ore in più saranno conteggiate come lavoro straordinario,
quelle in meno come ferie o permessi.
Il regolamento interno delle isole prevede inoltre
che una lavoratrice
non possa accumulare più di una settimana consecutiva di non lavoro:
questo per evitare pericolosi accumuli di ore
Nel primo anno di sperimentazione
era previsto un incentivo concesso dall’azienda
per le lavoratrici che accettavano di partecipare al progetto.
Alla fine della sperimentazione, l’incentivo è stato tolto
ma nessuna delle lavoratrici ha lasciato l’organizzazione ad isole per questo
Elemento centrale dell’organizzazione
è la solidarietà tra le lavoratrici,
per questo le isole non possono essere imposte.
E questo è uno dei motivi per cui la realtà di un altro ipermercato (Auchan di Roma)
è totalmente diversa dall’ipermercato di Montecatini
anche se con una base simile di partenza.
Mentre il progetto di Montecatini Terme è stato realizzato
attraverso l’intesa Filcams -Regione Toscana-Azienda,
quello di Roma è stato imposto dall’azienda stessa
senza consultazione (o “intromissione”dal punto di vista aziendale) del sindacato
Sempre nel commercio, un obiettivo raggiunto dalla FILCAMS
è stato quello di riuscire
a stabilizzare i rapporti di lavoro nei bacini della grande distribuzione attraverso clausole
negli accordi integrativi
L’accordo siglato dalla Filcams con l’outlet di Barberino
prevede l’assunzione a tempo indeterminato
dopo 15 mesi di lavoro con contratto a termine.
Anche in questo intervento è stato fondamentale
il ruolo giocato dalla Regione Toscana,
che ha dato al sindacato la possibilità di negoziare
al momento dell’apertura
di questi grandi bacini attraverso le politiche regionali.
In Banca Toscana è stato invece siglato un accordo (unico nel suo caso)
per la flessibilità di orario
nel consorzio operativo (la parte informatica della Banca Toscana).
Rispettando le 37,30 ore settimanali, è presente
una flessibilità di entrata e di uscita nell’intervallo
che va dalle 7.45 alle 9.00 (entrata) e dalle 16.00 alle 18.00 (uscita)
con mezz’ora di comporto
Nel settore della FIOM (metalmeccanici) la contrattazione nazionale
prevede le pari opportunità e la non discriminazione tra i sessi
ma il resto è lasciato alla discrezionalità delle aziende
a livello di contrattazione integrativa.
Diversi accordi integrano a livello economico
il congedo parentale (30% della retribuzione).
Così è ad esempio nell’azienda “Piana”
dove un accordo di 2°livello tra rappresentanze sin dacali e azienda, integra
la percentuale del 30% data dall’INPS con un ulteriore 30% corrisposto dall’azienda.