A sostegno dell’iniziativa “Insieme per l’Aiuto alimentare” che dal 2012 raggruppa: Associazione Banco Alimentare di Roma Associazione Sempre Insieme per la Pace Caritas Italiana Croce Rossa Italiana Comunità di S. Egidio Fondazione Banco Alimentare Onlus Fondazione Compagnia delle Opere di Carità Federazione nazionale conferenze San Vincenzo de Paoli si annuncia la visita del Presidente del Senato Pietro Grasso all’ Associazione Centro Astalli Conferenza stampa – Sala dell’Assunta - Via degli Astalli, 17 -00186 ROMA Martedì 26 novembre 2013 – ore 15,00 allo scopo di sostenere l’appello in favore di oltre 4 milioni di persone costrette a vivere al di sotto della soglia di povertà (assoluta o relativa) che non potranno più beneficiare di aiuti alimentari distribuiti da oltre 15.000 strutture caritative dislocate su tutto il territorio nazionale. In prossimità della conclusione (31 dicembre 2013) del Programma di Aiuti Alimentari dell’UE (PEAD) in favore dei indigenti, gli Enti Caritativi Nazionali che promuovono l’iniziativa “Insieme per l’Aiuto alimentare” sono impegnati in un’azione di sensibilizzazione rivolta a Senatori e Parlamentari affinché vengano sottoscritti gli emendamenti che permettano di ottenere un incremento sensibile – e necessario - del Fondo Nazionale per gli aiuti alimentari agli indigenti. Riteniamo inoltre fondamentale che in Ministeri del Welfare, che gestirà i nuovi fondi del FEAD, non solo si impegni a destinare gran parte di questi fondi agli aiuti alimentari, come previsto dallo spirito del Fondo stesso, ma coinvolga urgentemente, in un auspicabile lavoro comune, i soggetti che nel settore operano da altre 20 anni per la stesura dei programmi Operativi. Così come definito nelle linee guida del FEAD. Sottolineiamo, infine, che l’a attività di recupero di alimenti non più commerciabili – praticato da tutti gli Enti – permette di incrementare il sostegno alle persone e famiglie bisognose, ma non è sufficiente a garantire i quantitativi sufficienti a sostituire gli attuali aiuti comunitari (latte, biscotti, pasta, riso, formaggio, confetture, legumi e derivati del pomodoro in scatola). Ulteriori sgravi fiscali potrebbero comunque favorire questa pratica soprattutto da parte di quelle Aziende della filiera Agroalimentare e della Distribuzione tutta, che ancor oggi non partecipano, per varie ragioni, alla facilitazione di questo recupero. Se quanto auspicato non si verificasse, l’opera di numerosi centri ascolto e di accoglienza (tra i quali il Centro Astalli si distingue nell’offrire più servizi di assistenza ad immigrati e rifugiati politici) verrebbe seriamente compromessa ed in molti ne pregiudicherebbe la sopravvivenza. Gli Enti Caritativi attualmente uniti nell’iniziativa “Insieme per l’Aiuto alimentare” hanno sottolineano al Presidente Pietro Grasso: la massima urgenza nel prendere atto che dal 1 gennaio 2014 con la chiusura del Programma di Aiuti alimentari dell’UE (PEAD) ed i ritardi e le incertezze del nuovo Programma (FEAD), non saranno più disponibili derrate alimentari da distribuire in qualità di aiuti in favore degli indigenti (in povertà assoluta o relativa) del nostro Paese. Questo potrebbe provocare una vera e propria emergenza alimentare e sociale che coinvolgerebbe oltre 4 milioni di poveri. Che oltre 15.000 strutture caritative oggi attive in Italia sul fronte degli aiuti alimentari non saranno in grado di fronteggiare questa emergenza, e questo potrebbe avere conseguenti ricadute sociali imprevedibili. Venuta meno la possibilità di offrire supporto alimentare la vastissima Rete del volontariato italiano che offre anche servizi suppletivi come il sostegno economico (in casi di massima emergenza), legale, amministrativo, sanitario e soprattutto di ascolto, sarebbe fortemente indebolita. A scapito soprattutto della propria capacità di accogliere e sostenere le persone più fragili, quelle maggiormente in difficoltà e spesso non in grado di accedere ad altri servizi di carattere inclusivo e di assistenza. Gli Enti Caritativi, che da anni offrono la loro massima collaborazione alle istituzioni nazionali e a tutti enti locali, chiedono con forza che venga finanziato in misura adeguata e quindi attivato quanto prima il Fondo Nazionale di aiuti alimentari agli indigenti (previsto dalla legge 134/2012) allo scopo di garantire continuità nella distribuzione di pacchi alimentari e di pasti a persone costrette alla povertà. Confidano, infine, nella Responsabilità delle Istituzioni di recepire le necessità più elementari, come quella di potersi nutrire, come un diritto essenziale in un Paese come l’Italia che si fonda sui principi costituzionali dell’uguaglianza e della solidarietà.