Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi Scolastici e Educativi Civico Polo Scolastico “Alessandro Manzoni” COD. Progr.Prev. Data: 17/06/2015 PAGINA: 1 Revisione: Rev.2 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2016/2017 SCUOLA Civico Liceo Linguistico A. Manzoni DOCENTE: Roberto Galimberti MATERIA: Fisica a Classe 5 Sezione D FINALITÀ DELLA DISCIPLINA Il corso di fisica proposto ha come obiettivo principale l’acquisizione del valore della disciplina nella comprensione dei fenomeni naturali. Tale acquisizione non può prescindere dall’uso corretto del linguaggio disciplinare e dall’utilizzo di un metodo di lavoro efficace e sempre più autonomo, che utilizzi gli strumenti a disposizione, in particolare la lettura critica del libro di testo. Nella trattazione degli argomenti, si cercherà di educare ai processi di astrazione e di formazione dei concetti, anche inquadrando storicamente la loro evoluzione. Si cercherà di sviluppare curiosità, facoltà intuitive e logiche mediante il ragionamento induttivo e deduttivo. L’allievo, alla fine del triennio, dovrà essere in grado di affrontare semplici problemi di carattere scientifico utilizzando le capacità di analisi e sintesi sviluppate nel corso di studi. OBIETTIVI: COGNITIVI (Conoscenze, competenze) • Conoscere i termini, i concetti, i principi, le leggi. • Conoscere i fenomeni e gli esperimenti che hanno convalidato o messo in dubbio i vari modelli. • Conoscere le dimostrazioni di alcune semplici leggi fisiche. • Conoscere come il pensiero scientifico si sia evoluto seguendo un processo aperto a revisioni e modificazioni (in relazione ad alcuni degli argomenti trattati). Operativi (Capacità) • Saper usare in modo adeguato il linguaggio della fisica. • Saper descrivere alcuni fenomeni naturali tramite i modelli atti a rappresentarli. • Saper distinguere il fenomeno dal modello che lo rappresenta. • Saper cogliere le connessioni e le analogie tra problematiche diverse. • Saper rappresentare le grandezze fisiche e le loro relazioni tramite grafici e saper interpretare grafici. • Saper affrontare problematiche di varia natura applicando l’opportuno modello. METODOLOGIE DI LAVORO STRUMENTI DIDATTICI L’intervento educativo si struttura, di norma, in tre momenti fondamentali: - la lezione frontale, durante la quale si presenta l’argomento; Via Deledda, 11 – 20127 Milano tel. 02884. 46224/ 41393/ 41394 www.comune.milano.it www.lamanzoni.it Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi Scolastici ed Educativi Civico Polo Scolastico “Alessandro Manzoni” COD. Progr.Prev. Data: 17/06/2015 PAGINA: 2 Revisione: Rev.2 - il momento di sistematizzazione, in cui si puntualizzano i concetti emersi; un momento applicativo, in cui, attraverso esercizi e l’analisi critica di semplici casi reali, viene consolidato l’apprendimento dei concetti affrontati. - il momento di verifica, (in itinere o/e al termine di una o più unità didattiche) in cui viene verificato l’apprendimento dei concetti mediante opportuni esercizi scritti o esposizioni orali. Lo studio autonomo sia a casa che in classe servirà a consolidare le nozioni apprese dagli allievi, ha sviluppare capacità rielaborative oltre che ad evidenziare eventuali criticità. Strumenti utilizzati. Lo strumento principale sarà il libro di testo: “Il linguaggio della fisica - Parodi, Ostili, Mochi Onori Ed. Pearson”. A secondo degli argomenti trattati e della disponibilità delle attrezzature, si prevede di integrare i classici strumenti didattici quali lavagna, libri di testo, fotocopie, ricorrendo a opportuni supporti multimediali (eBook, filmati, slides) e/o a semplici esperimenti (effettivi o virtuali); quindi, ogniqualvolta sarà possibile accedere alle aule in tal senso attrezzate, si farà uso di tutte le “nuove tecnologie” che la scuola mette a disposizione (LIM, SmartTV e/o videoproiettori). Filmati, eBook e specifici software di simulazione saranno utilizzati sia per incuriosire gli studenti che per approfondire le tematiche trattate. STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche scritte e/o orali (che concorreranno per un'unica valutazione) saranno così strutturate: - numero minimo, due a quadrimestre; - tipologia, esercizi, domande di teoria e prove strutturate. A queste si andrà, eventualmente, ad aggiungere: - una verifica per il recupero dei debiti del primo quadrimestre. - verifiche di recupero per gli studenti assenti e, a discrezione del docente, per gli studenti gravemente insufficienti. Per quanto riguarda i criteri di valutazione ci si attiene al Documento di valutazione di Istituto. CONTENUTI DISCIPLINARI E ATTIVITA’ DI RECUPERO L’attività di recupero è costantemente effettuata in itinere. Al termine del primo quadrimestre, di norma, vengono attivati corsi di recupero per le materie con insufficienze particolarmente gravi. Unità didattiche TERMODINAMICA - Introduzione e richiami: o Passaggi di stato, stati di aggregazione della materia e teoria cinetica dei gas (cenni). o Calore latente. o Atomi e molecole (cenni ai modelli atomici). o La mole e il numero di Avogadro. o Modalità di trasmissione calore (conduzione, convezione e irraggiamento). o La pressione, definizione e unità di misura. - Le leggi dei gas. - La prima legge di Gay-Lussac (p costante). - La seconda legge di Gay-Lussac (V costante). - La legge di Boyle (T costante). - Il modello del gas perfetto (ideale). - L’equazione di stato del gas perfetto. - Le trasformazioni termodinamiche. Via Deledda, 11 – 20127 Milano tel. 02884. 46224/ 41393/ 41394 www.comune.milano.it www.lamanzoni.it Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi Scolastici ed Educativi Civico Polo Scolastico “Alessandro Manzoni” ” - COD. Progr.prev. Data: 05/11/2013 PAGINA: 3 Revisione: Rev.2 Isobare. Isocore (isovolumiche). Isoterme. Gli scambi di energia. Le trasformazioni di energia meccanica in energia interna. Il lavoro nelle trasformazioni termodinamiche. Le trasformazioni di calore in energia meccanica. L’esperimento di Joule (il mulinello di Joule). Il primo principio della termodinamica. Applicazioni del primo principio. Il secondo principio della termodinamica secondo Kelvin e Clausius. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Trasformazioni cicliche. Le macchine termiche. La macchina a vapore. La potenza di una macchina. Schema generale delle macchine termiche. Il rendimento delle macchine (terza formulazione del secondo principio). Il rendimento di una macchina termica reale e ideale (ciclo di Carnot). Il motore a scoppio (cenni). Concetto di entropia (cenni). LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE DI COULOMB - Modalità di elettrizzazione dei corpi (elettrizzazione per strofinio, per contatto, per induzione). - Conduttori ed isolanti. - La carica elettrica e l’elettroscopio. - Il principio di conservazione della carica. - La legge di Coulomb tra le cariche elettriche nel vuoto. - Le verifiche di Coulomb con la bilancia di torsione. - Il principio di sovrapposizione. - Analogie e differenze tra forza gravitazionale e forza elettrica. IL CAMPO ELETTRICO E IL POTENZIALE ELETTRICO - Campi scalari e campi vettoriali. - Dal campo gravitazionale a quello elettrico. - Definizione di campo elettrico e vettore campo elettrico. - Il campo elettrico di una carica puntiforme. - Le linee di forza: semplici esempi di rappresentazione grafica del campo elettrico (campo generato da una carica, da due cariche, campo uniforme). - Ripresa del concetto di forza conservativa. - Lavoro della forza elettrica ed energia potenziale elettrica. - Il potenziale elettrico e la differenza di potenziale (limitatamente a un campo uniforme). - Energia di un campo elettrico. - I conduttori in equilibrio elettrostatico. - Campo elettrico e potenziale in un conduttore. - Distribuzione della carica in un conduttore carico. - Induzione elettrostatica. Via Deledda, 11 – 20127 Milano tel. 02884. 46224/ 41393/ 41394 www.comune.milano.it www.lamanzoni.it COD. Progr.Prev. Data: 17/06/2015 PAGINA: 4 Revisione: Rev.2 Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi Scolastici ed Educativi Civico Polo Scolastico “Alessandro Manzoni” IL MODELLO ATOMICO - I modelli dell’atomo (cenni): o modello di Thomson; o gli esperimenti di Rutherford, il modello planetario; o modello di Bohr. - Quantizzazione della carica: l’esperimento di Millikan. LA CONDUZIONE ELETTRICA - La corrente elettrica continua - L’intensità di corrente elettrica. - I conduttori metallici. - La corrente elettrica nei metalli, interpretazione mediante modello a reticolo ionico. - Gli elettroni di conduzione. - I generatori di forza elettromotrice. - I circuiti elettrici. - Resistenza e resistività, la prima legge di Ohm. - La dipendenza della resistività dalla temperatura. - La seconda legge di Ohm. - Resistenze in serie e in parallelo. - Energia e corrente, l'effetto Joule e la potenza elettrica. - Generatori di corrente. - Cenni alla conduzione nei liquidi e nei gas. LA FORZA MAGNETICA E I FENOMENI MAGNETICI - L'esperimento di Oersted . - L'esperimento di Faraday. - L'esperimento di Ampere. - Vettori. prodotto vettoriale. - La forza magnetica e le linee del campo magnetico. - Intensità del campo magnetico. - La forza magnetica su un filo percorso da corrente. - Il campo magnetico di un filo percorso da corrente, legge di Biot-Savart. - Il motore elettrico. INDUZIONE ELETTROMAGNETICA - La corrente indotta. - La legge di Faraday-Neumann. - Il verso della corrente indotta. - L'alternatore. - Le centrali elettriche. LA FORZA NUCLEARE - La struttura del nucleo dell'atomo, evidenza dell'esistenza della forza nucleare. Data 12/11/2016 Firma docente Via Deledda, 11 – 20127 Milano tel. 02884. 46224/ 41393/ 41394 www.comune.milano.it www.lamanzoni.it