Si rammenta che - Liceo Scientifico Michelangelo

LICEO SCIENTIFICO STATALE “MICHELANGELO”
Via dei Donoratico s.n.
09131 - CAGLIARI P.I. 80010550921
Tel. 070/41917 Fax 07042482 a-mail [email protected]
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI DI ISTRUZIONE
SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE
QUINTA SEZ. D
COORDINATORE DI CLASSE
INDIRIZZO ORDINARIO
Prof. FILIPPO LIPPI
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
MATERIE
Collu
Davide
Religione
Mussone
Armandina
Italiano
Sanna
Giovanna Anna Maria
Latino
Marini
Marcellina
Filosofia e Storia
Murru
Pasqualetta
Lingua Inglese
Uda
Antonello
Matematica e Fisica
Lippi
Filippo
Scienze
Giordano
Sandro
Disegno e Storia dell’Arte
Pinna
Antonella
Educazione Fisica
1
ELENCO DEGLI ALUNNI
Cognome
Nome
1.
Barella
Eleonora
2.
Biancu
Rocco Jacopo
3.
Cuccu
Giulia
4.
Cuccu
Stefania
5.
D’Aniello
Giulia Elena
6.
Durzu
Federica
7.
Garofalo
Alessandro
8.
Grazietti
Francesco
9.
Kuqi
Lauretta
10. Losengo
Luca
11. Mancini
Eleonora
12. Marrocu
Matteo
13. Mascia
Francesca
14. Moi
Alessandro
15. Molia
Michele
16. Montaldo
Federico
17. Peddis
Andrea
18. Perra
Elisabeth
19. Piras
Gabriele
20. Pretta
Ludovica
21. Puddu
Francesco Nicola
22. Puddu
Urania
23. Scordo
Daniele
24. Spiga
Ilaria
25. Zedda
Matteo Fabio
Eventuali note di interesse
Proveniente da altra classe dell’Istituto
Proveniente da altra classe dell’Istituto
Proveniente da altra classe dell’Istituto
2
1) Presentazione sintetica della classe
a) Storia del triennio conclusivo del corso di studi
b) Continuità didattica nel triennio
c) Situazione di partenza della classe nell’anno scolastico in corso
La classe Quinta D e composta da 25 alunni frequentanti (13 ragazzi e 12 ragazze) dei quali solo 10
hanno frequentato insieme il biennio e 17 hanno frequentato insieme tutto il triennio. Nella quarta si
sono aggiunti 2 alunni provenienti da un altro corso dello stesso Liceo e 3 alunni provenienti da un
altro Liceo, mentre in quinta si sono aggiunti 3 alunni provenienti da un altro corso dello stesso Liceo. Tutti questi studenti si sono da subito integrati all’interno della classe. Durante il corso di questo anno scolastico si è ritirato un alunno proveniente da una scuola privata.
Gli alunni hanno sempre evidenziato un comportamento idoneo all’ambiente scolastico, manifestando sin dal biennio disponibilità nei confronti dei docenti e buone capacità relazionali che hanno
favorito una loro crescita sia sul piano didattico che su quello disciplinare. Questo atteggiamento
positivo, per il nucleo originario della classe, è stato anche favorito dalla continuità didattica di cui
ha goduto nel corso del triennio, fatta eccezione per le discipline Italiano e Latino che hanno visto
l’alternanza di più docenti nel corso dei due anni precedenti.
Un gruppo di ragazzi si è impegnato con costanza nel lavoro in classe e nello studio individuale
raggiungendo un buon livello di conoscenza generale, altri non sono andati oltre una preparazione
sufficiente, e altri ancora presentano conoscenze lacunose o ancora frammentarie orientandosi con
fatica tra gli argomenti studiati.
All’impegno e alla partecipazione sufficientemente continui non si è parallelamente sviluppato un
processo di maturazione collettivo, in quanto alcuni alunni nell’arco del corso di studi, continuano a
manifestare difficoltà nell’affrontare determinati argomenti, mentre altri sin dall’inizio del triennio,
hanno espresso un livello di apprendimento e competenze decisamente positivi. Soprattutto nelle
materie prettamente scientifiche questa diversa capacità di apprendimento si è maggiormente evidenziata.
2) Obiettivi generali (Educativi e formativi)
Il Consiglio di Classe della 5a D si è prefissato di raggiungere i seguenti obiettivi educativi e formativi aderenti a quelli espressi nel P.O.F.:

sviluppare le capacità linguistiche espressive e comunicative, di rielaborazione critica degli argomenti proposti nelle varie discipline;

potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, lo spirito di osservazione e di analisi, di collaborazione e di interscambio collettivo;
3

stimolare una comprensione critica e propositiva che rientri nello sviluppo di una cultura armonica dell’allievo al fine di permettere un inserimento consapevole e responsabile dell’alunno
nel mondo del lavoro o nell’università;

rendere solido l’intreccio tra aspetti cognitivi e aspetti socio-emotivi;

migliorare il livello culturale e operativo degli alunni che presentano particolari lacune e/o difficoltà;
e, più in particolare, quelli del triennio, che consistono in:

portare l’alunno ad esercitare una riflessione critica sulle diverse forme del sapere, portarlo a
problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità, in
una visione tesa all’unità del sapere, attraverso una sistemazione in un quadro coerente;

condurre l’alunno a saper individuare analogie e differenze fra concetti, metodi e fatti dei diversi campi conoscitivi, imparando a formulare ipotesi e a progettare esperienze e affinando la
sensibilità alle differenze;

acquisire appropriati linguaggi di comunicazione verbale e non verbale, associati a capacità logico-espressive, di analisi e di sintesi ed un atteggiamento critico positivo e creativo.
3) Conoscenze, competenze e capacità
Conoscenze:
Conseguire nelle discipline padronanza degli argomenti trattati
Saper distinguere e analizzare in maniera completa le varie tematiche
Saper collegare i vari contenuti in un ragionamento logico
Saper cogliere le tematiche trasversali
Competenze
Organizzare un discorso seguendo un ordine logico-temporale.
Selezionare lessico e registro in relazione alle diverse situazioni comunicative.
Riferire in forma chiara e comprensibile i contenuti.
Intervenire in modo appropriato in una discussione.
Utilizzare le conoscenze pregresse in maniera pertinente, ricollegandole ai contenuti richiesti.
Utilizzare lessici specifici.
Comprendere le informazioni principali e quelle secondarie di un testo.
Organizzare un testo rispettandone coesione e coerenza.
Produrre un testo che rispetti i principi di chiarezza e organicità.
Motivazione allo studio.
Acquisizione di un metodo di studio autonomo e critico.
4
4) Attività extra, para, inter curricolari
(Visite guidate, scambi, mostre, conferenze, teatro, cinema, attività sportive, ecc.)
L’attuale classe 5a D ha svolto, nel corso del triennio che va dall’anno scolastico 2010-11 all’anno
scolastico 2012-13, diverse attività in orario curricolare ed extra curricolare, che hanno contribuito,
insieme con il normale svolgimento del programma ministeriale, ad elevare il grado culturale ed il
bagaglio di esperienza di ciascun alunno.
Anno scolastico 2010-11
Partecipazione al progetto “L’attività mineraria in Sardegna” tenuto dalla Prof.ssa Marcellina
Marini e dalla Prof.ssa Luciana Serra.
Viaggio d’istruzione a Praga accompagnati dalle Prof.sse M. G. Putzolu e M. Marini. Durante i
giorni di permanenza nella capitale ceca gli alunni hanno avuto modo di visitare il Castello di
Praga, il Ghetto Ebraico e i quartieri storici della città.
Anno scolastico 2011-12
Partecipazione al progetto della Telecom “Navigare Insieme” coordinati dal Prof. Filippo Lippi.
Orientamento universitario:
-
Giornata alla Cittadella Universitaria di Cagliari durante la quale ogni alunno poteva seguire
le conferenze tenute dai docenti delle varie facoltà;
Anno scolastico 2012-13
Adesione alla stagione lirica e di balletto presso il Teatro Lirico di Cagliari;
Orientamento universitario:
Partecipazione a incontri di Orientamento organizzati dalla Università di Cagliari progetto POR
FSE 2007/2013 attività per il raccordo con le scuole – Linea di intervento B- Attività 3 presso le
Facoltà di Ingegneria e Architettura, Medicina, Biologia e Farmacia e Studi Umanistici;
-
Giornata alla Cittadella Universitaria di Cagliari durante la quale ogni alunno poteva seguire
le conferenze tenute dai docenti delle varie facoltà;
-
Partecipazione alla conferenza tenuta da alcuni docenti della Facoltà di Ingegneria e Architettura;
-
Partecipazione alla conferenza tenuta da alcuni docenti della Nuova Accademia di Belle Arti
NABA;
-
Partecipazione alla conferenza tenuta da alcuni docenti dell’Università Luiss;
5
5) Criteri e strumenti della misurazione (punteggi e livelli) e della valutazione (indicatori e descrittori adottati per la formulazione di giudizi e/o per l’attribuzione dei voti) approvati dal
Consiglio di Classe
5.1
Strumenti di Verifica:

Interrogazioni

Compiti scritti in classe

Relazioni e ricerche

Prove strutturate e semi-strutturate
Valutazione:
Per quanto riguarda le valutazioni, il Consiglio di Classe ha condiviso gli stessi criteri generali in
tutte le discipline per consentire omogeneità di giudizio, nel rispetto delle peculiari caratteristiche
delle materie specifiche.
Il Consiglio di Classe ha elaborato la seguente griglia di valutazione che ricalca sostanzialmente
quella espressa nel P.O.F.
6
Scala numerica
10
9
8
7
6
5
4
3
2-1
Descrittori
L’alunno deve dimostrare:
una conoscenza e capacità di comprensione completa;
un’applicazione efficace di conoscenze in ambiti interdisciplinari;
una capacità di operare approfondimenti personali offrendo spunti innovativi;
un utilizzo di linguaggi settoriali e registri linguistici appropriati con stile personale e
creativo.
L’alunno deve dimostrare:
una conoscenza e capacità di comprensione completa;
un’applicazione efficace di conoscenze in ambiti interdisciplinari;
una capacità di operare approfondimenti personali offrendo spunti innovativi;
un utilizzo di linguaggi settoriali e registri linguistici appropriati con stile personale.
L’alunno deve dimostrare:
una conoscenza e capacità di comprensione completa;
un’applicazione delle conoscenze in ambiti interdisciplinari ancora non del tutto autonomo;
una capacità di effettuare approfondimenti personale;
utilizzo di un bagaglio lessicale chiare e specifico.
L’alunno deve dimostrare:
un’adeguata conoscenza dei contenuti, frutto di un lavoro intelligente, esposto in maniera corretta e capacità di collegamento seppur opportunamente guidato.
L’alunno deve dimostrare:
una conoscenza e comprensione almeno dei contenuti minimi;
un’applicazione delle conoscenze parziale e non ancora del tutto autonoma;
un utilizzo del linguaggio di solito corretto anche se non sempre specifico.
L’alunno dimostra:
limitate, frammentarie quindi non sufficienti conoscenze e livelli di comprensione
dei contenuti minimi;
possiede un limitato linguaggio con improprietà formali.
L’alunno dimostra:
insufficienti - scarse conoscenze e difficoltà di comprensione dei contenuti;
presenta un’estrema povertà di linguaggio tanto da compromettere la comprensione
del messaggio.
L’alunno dimostra di non possedere alcuna conoscenza.
L’alunno rifiuta in parte o totalmente l’attività.
7
Sistema di numerazione
Descrittori del
Punteggio
sistema di
decimi
valutazione
1
1
2
3
2
4
5
3
6
7
4
8
9
5
10
Livello
quindicesimi
1-2
3-4
5
6-7
8-9
10
11
12
13-14
15
Descrittori
CONOSCENZA
1-3
(Contenuti, termini, concetti, procedimenti)
COMPETENZA
1-3
(Padronanza di termini, Applicazione di processi logicodeduttivi, Risoluzione di problemi o questioni)
CAPACITÀ
1-3
(Analisi-Sintesi, Rielaborazione, Applicazione di conoscenze al mondo esterno, Orientamento anche interdisciplinare)
Scarso
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Indicatori
4-5
6
7-8
9-10
4-5
6
7-8
9-10
4-5
6
7-8
9-10
LEGENDA:
1-3:
4-5:
6:
7-8:
Assente o gravemente lacunosa.
Insufficiente o incompleta.
Conosce i punti fondamentali, coglie i nessi principali, si esprime in maniera lineare.
Conosce in maniera omogenea i contenuti, coglie pienamente i nessi, si esprime con linguaggio appropriato.
9-10: Conosce in maniera ricca e completa i contenuti, rielabora personalmente, si esprime con
linguaggio preciso ed efficace.
La simulazione di terza prova scritta si è svolta con le seguenti modalità:
Data svolgimento
Tempo
08/03/2013
2.00 h
17/04/2013
2.00 h
Materie coinvolte
Educazione Fisica, Inglese,
Scienze e Storia
Filosofia Letteratura Latina
Scienze e Storia dell’Arte
8
Tipologia
A
A
Il Consiglio di classe della 5a D propone per la terza prova pluridisciplinare d’esame la tipologia A.
L’indicazione scaturisce dal fatto che la simulazione effettuata era di tale tipo, e inoltre i docenti,
nelle rispettive discipline, hanno fatto svolgere questionari in base a detta tipologia, con riferimento,
per la valutazione, alla seguente griglia:
Punteggio
1-4 su 15
5-9 su 15
10 su 15
11-13 su 15
14-15 su 15
Descrittori
Mancanza di conoscenze o conoscenze gravemente lacunose, conseguente assenza delle conseguenti competenze e capacità
Conoscenze incomplete, insufficiente padronanza dei termini e insufficiente capacità di sintesi
Conoscenze sostanzialmente corrette, espresse in forma lineare e sufficientemente sintetica
Conoscenze approfondite espresse con linguaggio specifico, efficacemente collegate tra loro
Argomentazioni personalmente rielaborate e sicura padronanza della terminologia
In allegato, che ne costituiscono parte integrante:
n. nove All. A Relazione finale del docente
n. due simulazioni della terza prova effettuate
Data 15 – 05 - 2013
Firma dei componenti il consiglio di classe
Prof. Collu Davide
__________________________________
Prof.ssa Mussone Armandina
__________________________________
Prof.ssa Sanna Giovanna Anna Maria
__________________________________
Prof.ssa Marini Marcellina
__________________________________
Prof.ssa Murru Pasqualetta
__________________________________
Prof. Uda Antonello
__________________________________
Prof. Lippi Filippo
__________________________________
Prof. Giordano Sandro
__________________________________
Prof.ssa Pinna Antonella
__________________________________
9
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
RELIGIONE CATTOLICA
Prof.
COLLU DAVIDE
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Svolta la programmazione annuale prevista sono stati raggiunti in termini di conoscenze i seguenti
obiettivi specifici:
- conoscenza dei principali fondamenti dell’antropologia teologica cristiana.
- conoscenza dei valori umani che sono alla base dell’insegnamento morale dottrina della chiesa
cattolica e non.
COMPETENZE
-
saper affrontare un tema antropologico sviluppando capacità di comprensione e riflessione.
saper contestualizzare con gli strumenti della teologia un determinato aspetto antropologico.
saper individuare i principi che animano una determinata impostazione teologica assunta
nell’ambito dell’insegnamento odierno della dottrina religiosa.
saper contestualizzare le problematiche e le eventuali evoluzioni storiche riguardanti società e
chiesa.
sapersi confrontare con la diversità degli altri e saper esporre la propria visione ricercando valide e robuste motivazioni.
ABILITÀ
Gli argomenti, abbondantemente trattati e verificati, hanno reso gli alunni capaci di comprendere le
caratteristiche peculiari della visione che il cristianesimo propone nel quadro sociale e umano.
1.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento
Introduzione al programma.
Periodo
Ottobre 2012
Inchiesta sul confronto tra Fede e Scienza. Questioni di bioetica. Co- Novembre-Dicembre 2012
me comunicare al giorno d’oggi. Rapporto tra Chiesa e Stato nel quadro della crisi attuale.
Questioni di attualità: criteri per affrontare le scelte del proprio futuro Gennaio-Febbraio-Marzo
con accenni al senso e responsabilità della famiglia. Situazione politi- 2013
ca-sociale italiana ai giorni nostri. La storia del papato alla luce delle
ultime vicende.
10
Apertura alla solidarietà, alla diversità dell’altro e alla sensibilità ver- Aprile-Maggio 2013
so i più deboli. Discussione sul senso del male e del peccato; visione
del film “Seven”.
Questioni finali di sintesi, confronto e valutazione a partire da tutto il
percorso svolto nel quinquennio.
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
28
2.
METODOLOGIE
Lezioni frontali, lavori di gruppo e utilizzo di strumenti quali video, film, internet etc.
3.
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: AA.VV. Confronti, LDC, Volume secondo.
4.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Le verifiche sono state effettuate esclusivamente secondo due modalità: orali e test oggettivi.
Firma del docente
DAVIDE COLLU
Data 15 maggio 2013
11
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
ITALIANO
Prof.ssa
MUSSONE ARMANDINA
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Conoscenza della storia della Letteratura Italiana, cioè del contesto storico (nelle sue componenti
economiche, politiche e sociali) di ciascun autore, quale premessa per l'analisi dei testi.
Conoscenza della funzione degli intellettuali nelle differenti epoche storiche.
COMPETENZE
Competenze nel cogliere il rapporto dialettico tra contesto storico – culturale e i testi analizzati.
Competenza nell'uso del linguaggio disciplinare.
Competenza nell'analizzare i testi nei loro aspetti contenutistici e formali.
CAPACITÀ
Capacità di contestualizzare i testi.
Capacità di riconoscere le componenti ideologiche presenti nelle opere dei singoli autori.
Capacità di operare confronti tra le opere dei singoli autori o di autori differenti.
Capacità di rielaborare in modo critico i contenuti appresi e di attualizzarli.
Capacità di analisi e sintesi.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed Eventuali approfondimenti
U.D. - Modulo - Percorso Formativo - approfondimento
FOSCOLO: caratteri del Neoclassicismo e anticipazioni sul Romanticismo.
ROMANTICISMO italiano e confronti con quello europeo, (romanticismo negativo e positivo e rapporti col Risorgimento).
Anticlassicismo. Ruolo degli intellettuali. Ideologie politiche. Problema
della lingua.
MANZONI: nuova concezione della storia e funzione della letteratura.
Liberalismo e cristianesimo. Narratore onnisciente.
LEOPARDI: pessimismo storico e cosmico. Classicismo e romanticismo
in Leopardi.
POSITIVISMO: Ideologie politiche, strutture economiche e sociali dell'
Italia post-unitaria.
Ruolo degli intellettuali. Problema della lingua.
VERISMO: confronti col Naturalismo francese.
12
Periodo
VERGA: Darwinismo sociale. Tecnica dell'impersonalità e problema della lingua.
DECADENTIDMO: premesse politiche, economiche e sociali. Rifiuto
del positivismo. Funzione degli intellettuali.
PASCOLI: Simbolismo.
D'ANNUNZIO: superomismo ed estetismo.
SVEVO: rapporto tra letteratura e psicanalisi.
PIRANDELLO: relativismo assoluto. Concetto di “maschera”.
MONTALE: opposizione alla cultura dannunziana.
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale con continuo coinvolgimento degli allievi durante l'analisi dei testi, facendo riferimento anche alle loro conoscenze ed esperienze individuali, al fine di ottenere un'elaborazione critica ed un'attualizzazione dei contenuti.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,
biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Prevalentemente il testo in adozione.
Articoli di giornali.
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.)
Questionari sul modello della terza prova d'esame ed elaborati conformi alle tipologie della prima
prova dell'Esame di Stato.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Firma del docente
ARMANDINA MUSSONE
Data 15 maggio 2013
13
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
LATINO
Prof.ssa
SANNA GIOVANNA ANNA MARIA
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Una parte della classe possiede un livello di conoscenze adeguato della letteratura latina e dei testi
antologici più significativi e delle loro implicazioni linguistiche, ne comprende il lessico e i messaggi ed espone in modo adeguato la storia letteraria di Roma.
Nel complesso della classe sono emerse lacune riguardanti i programmi dei primi due anni del triennio dovuta alla mancanza di continuità didattica.
COMPETENZE
Alcuni alunni sono in grado di gestire le conoscenze operando un’utile analisi intratestuale e collegamenti intertestuali ed extratestuali. Altri, pur con qualche difficoltà, se opportunamente guidati
riescono a operare analisi e collegamenti in forma semplice ma pertinente.
CAPACITÀ
Alcuni alunni con l’impegno profuso nel corso dell’anno,interesse,applicazione allo studio e, con
lavoro di approfondimento personale, riescono ad operare:analisi dei testi, contestualizzazione, rielaborazione critica delle conoscenze acquisite fornendo utili collegamenti interdisciplinari.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed
Eventuali approfondimenti
U.D. - Modulo - Percorso Formativo - approfondimento
LA PRIMA ETA’ IMPERIALE: da TIBERIO a TRAIANO
ORIGINI DEL CRISTIANESIMO; POTERE E INTELLETTUALI;
QUADRO DEI GENERI E AUTORI.
FEDRO e la favola.
SENECA La vita e “I trattati”, “Epistulaemorales ad Lucillium”, tragedie,
“Apokolochintosis”.
LUCANO La vita e l’opera Bellum Civile
I POETI SATIRICI: PERSIO e GIOVENALE.
PETRONIO e il Satyricon.
MARZIALE e gli Epigrammi.
QUINTILIANO L’Institutio Oratoria. PLINIO IL GIOVANE. Panegirico a
Traiano e l’Epistolario.
14
Periodo
TACITO. L’Agricola, la Germania, Dialogus de Oratoribus. Le opere storiografiche: Historiae e gli Annales.
L’APOGEO DELL’IMPERO: da TRAIANO AI SEVERI.
APULEIO “Le Metamorfosi”.
AUTORI: SENECA: “Epistulaemorales ad Lucilium”: Epistola 1 “Vindica
te tibi”; “La solidarietà” Epistola 60; Epistola 7 (1-5) (6-9); Epistola 9 (812), Epistola 47 (1-5).Lucano:ProemioBellum Civile
PLINIO IL VECCHIO Naturalis Historia: la natura matrigna VII, (1-2-3-5)
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
87
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale, trattazione dei singoli autori inseriti nel contesto storico culturale, ponendo al centro la lettura del testo per una migliore comprensione della poetica dell’autore e del contesto in cui
opera.
Le attività di recupero, finalizzate a colmare le lacune, sono state condotte in orario curricolare. Le
verifiche hanno costituito il punto di partenza per dare indicazioni sui punti di forza e di debolezza
della preparazione dei ragazzi.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,
biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
E’ stato usato soprattutto il libro di testo in adozione.
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.)
Prove scritte: analisi testuali di brani scelti tra gli autori studiati nell’ambito della letteratura latina
Colloquio, test a risposta sintetica, trattazione sintetica di argomento
Il criterio di valutazione è stato fornito agli alunni attraverso la tabella inserita nel P.O.F.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Trattazione sintetica di argomenti (massimo 20 righe per argomento)
Firma del docente
GIOVANNA ANNA MARIA SANNA
Data 15 maggio 2013
15
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
FILOSOFIA
Prof.ssa
MARINI MARCELLINA
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
La classe risulta piuttosto disomogenea, in quanto il gruppo di alunni che proviene dalla classe terza
ha mantenuto sempre un profitto più che sufficiente, mentre i nuovi alunni inseriti hanno manifestato uno scarso interesse per la disciplina, di aver acquisito una insufficiente conoscenza dei contenuti
ed una scarsa padronanza di linguaggio.
COMPETENZE
La classe ha maturato una quasi sufficiente capacità di adottare un approccio adeguato sul piano
metodologico e comportamentale all'attività didattica, pur non manifestando una particolarmente
spiccata attitudine a parteciparvi in modo proficuo e soddisfacente, mantenendo, in taluni casi, un
atteggiamento passivo e, talvolta, distaccato. Questo significa che i risultati conseguiti e di seguito
riportati, sono piuttosto variabili in funzione dell'interesse personale del singolo studente, oltre che
dell'impegno profuso: risulta acquisita, sia pure in grado differente da ogni alunno e, comunque, in
maniera mediamente sufficiente, la padronanza delle procedure metodologiche relative alle principali operazioni cognitive; per la maggior parte della classe risultano quasi sufficienti la preparazione di base, l'acquisizione organizzata sul piano logico delle nozioni; risultano assimilate, sia pure in
maniera mediamente quasi sufficiente e, comunque, piuttosto differenziata, le abilità relative alla
partecipazione all'attività didattica, come la stesura di appunti, l'utilizzazione del manuale, la pianificazione dell'azione di studio a casa, l'utilizzazione dei vari tipi di materiale didattico; acquisita, in
maniera non completamente sufficiente, risulta l'abitudine allo studio come attività costitutiva
dell'azione didattica.
CAPACITÀ
Una parte della classe manifesta di aver acquisito adeguate capacità di analisi e di sintesi, mentre un
altro gruppo, avendo un’insufficiente preparazione di base, non è riuscito ad organizzare le conoscenze in maniera soddisfacente.
1.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed
Eventuali approfondimenti
U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento
Il Criticismo: Kant.
16
Periodo
Il Romanticismo.
L’Idealismo: Hegel.
Il Positivismo Sociale :Considerazioni generali
Il positivismo Evoluzionistico: Darwin.
La Sinistra hegeliana: K. Marx.
Schopenhauer. Nietzsche. Freud: la psicoanalisi.
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
2.
71
METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Il metodo più impiegato è stato la lezione frontale seguita da chiarificazioni concettuali e problematiche, da risposte a domande ed obiezioni poste dagli allievi e corredata dalla lettura - analisi - spiegazione ed interpretazione di testi (brani tratti dall'opera di un autore).
3.
MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Manuale adottato: Abbagnano, Fornero, vol 2/ 3 - Itinerari di Filosofia, ediz. Paravia
4.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.):
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Firma del docente
MARCELLINA MARINI
Data 15 maggio 2013
17
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
STORIA
Prof.ssa
MARINI MARCELLINA
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Durante il corso del triennio, il processo formativo è stato fondato sui saperi indispensabili per la
formazione di individui attivi in una società improntata su principi democratici, procedendo per un
orizzonte cognitivo che, dalle tematiche nazionali ed europee, giungesse a conoscenze culturali
internazionali.
Quasi tutti gli alunni, in seguito allo studio svolto durante il corso dell’ultimo triennio scolastico,
hanno acquisito discrete conoscenze sugli aspetti fondamentali della storia europea ed
internazionale, dell’Ottocento e del Novecento.
Alcuni alunni hanno affrontato con serietà la comprensione delle varie tematiche prese in esame,
approfondendone anche taluni aspetti, a) collegando concezioni politiche e scientifiche in una contestualizzazione di processi storico-culturali generali; b) cogliendo relazioni funzionali tra fenomeni
storici, fatti economici,politici, culturali e religiosi; mentre un altro gruppo di alunni si è fermato ad
un’acquisizione insufficiente delle vicende storiche
COMPETENZE
Al termine di un percorso di apprendimento, quasi tutti gli alunni, come accertato da varie prove di
verifica, hanno raggiunto una discreta attitudine ad effettuare uno studio attento, interrelato da una
serie di conoscenze, abilità e capacità, che permettono loro, a) di comprendere e conoscere fatti e
problematiche storiche, collocandoli in un contesto spazio-temporale ben determinato; b) individuare concetti e tesi fondamentali, e stabilire le relazioni fra essi; c) comprendere i processi di sviluppo
attraverso i quali si è realizzata, nel tempo, la trasformazione della vita associata d) saper ricostruire
fatti e concetti storico-culturali, attraverso opportune argomentazioni, espresse con un lessico appropriato. Un altro gruppo di alunni non ha raggiunto questi livelli a causa di un’applicazione insufficiente e saltuaria.
CAPACITÀ
La maggior parte degli allievi hanno ottenuto un buon grado di interpretazione dei fatti storici, nel
loro contesto e sviluppo e buone capacità di cogliere le dinamiche che li hanno determinati; inoltre
hanno raggiunto la capacità di rapportarsi con spirito critico a modi di sentire, di pensare, propri del
passato, riconoscendone la continuità col presente, sapendo cogliere le differenze tra le varie epoche
storiche. Gli allievi, nel corso del triennio, hanno raggiunto padronanza del lessico e buone capacità
di comprensione delle categorie storiche, attraverso un potenziamento delle capacità logiche e critiche di analisi, sintesi e di rielaborazione personale.
18
1.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed
Eventuali approfondimenti
U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento
Periodo
I moti del ’48 in Europa
Le figure di G. Mazzini, G. Garibaldi e la loro epopea storica. Gli Statuti del
1848. Le guerre per l’Indipendenza dell’Italia. Papa Pio IX. I Re di Casa Savoia e la figura del conte C. Benso di Cavour. L’unificazione d’Italia e la
“piemontesizzazione”. La “questione” meridionale. Brigantaggio e condizioni socio-sanitarie al sud- Italia.
La presenza francese a Roma. Napoleone III: La Battaglia di Sedan e fine
dell’Impero francese. La Comune parigina. La breccia di Porta Pia. Roma
Capitale. Legge delle Guarentigie. La “questione Romana”. La seconda Rivoluzione Industriale in Europa. Nuove forme economiche e di lavoro; spostamenti dalle campagne verso le città.
La Destra e la Sinistra storiche. Situazione politica – economica coloniale, a
livello europeo, in particolare l’Italia. Le nuove forme di economia capitalistica: monopoli. Politica interna ed estera ad opera di F. Crispi, De Pretis e di
G. Giolitti.
1914:La Prima Guerra mondiale. L’entrata in guerra dell’Italia nel 1915. La
Rivoluzione Russa. Fine della dinastia Romanoff. L’uscita della Russia dal
conflitto mondiale. Le figure di Lenin, Trotscki, Stalin e la politica comunista. La riorganizzazione dello Stato. L’Italia ancora in guerra: sconfitta di
Caporetto e destituzione del gen. Cadorna; lo sostituisce il gen. A. Diaz che
attuerà una nuova strategia vittoriosa.
Entrata in guerra dell’America. Fine del conflitto. Proposta di pace in 14
punti, del presidente Wilson. Le Paci punitive.
Il dopoguerra in Italia: il rientro dei reduci ed il loro reinserimento nel
lavoro.
Conflitti tra lavoratori e governo e capitalisti; nascita dei partiti e dei sindacati “rossi”. Il “Biennio rosso”. Concetto di “vittoria mutilata”. Le vicende di
Fiume ed il D’Annunzio.
La Germania durante la Repubblica di Waimar. Ascesa di Hitler e del partito
Nazista. Rafforzamento del Nazismo e del potere di Hitler; il terzo Reich in
Germania. Il Fascismo in Italia: dallo squadrismo alla Marcia su Roma. Re
Vittorio Emanuele III e Mussolini. Formazione del nuovo governo e dal
1925 la dittatura fascista; opposizioni antifasciste. 1929: crollo della Borsa di
Wall Street, la crisi mondiale.
Hitler e il nazismo. Politica d’alleanza tra Mussolini ed Hitler.
La Seconda Guerra Mondiale.
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
19
73
2.
METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale e partecipata. Letture dai volumi di testo. Ricerche su temi specifici.
Durante le lezioni si è dato spazio alle discussioni critiche, senza ostacolare i pensieri divergenti,
ma favorendo l’abitudine all’ascolto e alla tolleranza degli altri, riconoscendo il valore della “persona” e dei diritti e doveri di ognuno, con consapevolezza, nel ripudio di barriere ideologiche, di razza, culturali, sociali e religiose, al fine di far emergere i puri valori democratici, per una società improntata su un’autentica humanitas.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spa-
zi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Testo: Il Mosaico e gli specchi
Autori: A.Giardina G.Sabbatucci V.Vidotto
Si è fatto uso di materiali audio-visivi e multimediali.
4.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.):
Per saggiare, in itinere, l’acquisizione dei contenuti e dei risultati conseguiti, relativamente agli obiettivi prefissati, sono state effettuate verifiche orali e scritte; inoltre si è dato luogo a discussioni
critiche e costruttive.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e
delle verifiche effettuate:
•
Compiti svolti in classe.
Firma del docente
MARCELLINA MARINI
Data 15 maggio 2013
20
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
INGLESE
Prof.ssa
MURRU PASQUALETTA
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2013/2013
CONOSCENZE
I ragazzi possiedono le conoscenze che rappresentano il raggiungimento delle seguenti finalità educative:
La competenza comunicativa che consente un’adeguata interazione in contesti diversificati;
La comprensione interculturale;
La consapevolezza della matrice comune che lingue e culture appartenenti allo stesso ceppo
conservano attraverso il tempo pur nella diversità della loro evoluzione;
L’educazione linguistica che coinvolga anche la lingua italiana in un rapporto comparativo
sistematico;
La consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di autonomia nella scelta e nell’organizzazione delle proprie attività di studio;
La acquisizione di appropriati linguaggi, associati a capacità logico-espressive, di analisi e
sintesi ed un atteggiamento critico propositivo e creativo.
COMPETENZE
In relazione al Quadro di riferimento europeo per l’insegnamento linguistico nei paesi dell’U.E. si
indica come competenza finale minima il livello B1, auspicabilmente il livello B2.
Acquisizione di un lessico ricco e specifico, nonché strutture grammaticali complesse.
Acquisizione degli strumenti analitici e critici necessari per arrivare a comprendere in maniera adeguata un testo letterario.
Produzione di testi sia orali che scritti, dotati di coerenza, sia da un punto di vista morfo-sintattico
che semantico, con particolare riferimento alla funzione argomentativa.
Conoscere e saper riferire sui caratteri fondamentali della tradizione letteraria del paese di cui si
studia la lingua, con i suoi autori più rappresentativi.
Graduale passaggio dalla dipendenza espressiva all’autonomia comunicativa.
CAPACITÀ
Uso della terminologia tecnica, specifica e comunque appropriata alle tematiche analizzate
Uso delle strutture grammaticali e morfo –sintattiche
Capacità di comprensione orale e scritta
Capacità d’espressione guidata e autonoma.
Padronanza del codice linguistico
Conoscenza e competenza riferite agli argomenti richiesti
Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari
Capacità di sintesi e di analisi
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe solo parzialmente ha acquisito un adeguato metodo di lavoro ma ha sempre mostrato interesse verso la disciplina, accogliendo con impegno ogni attività proposta.
21
Bisogna evidenziare all’interno della classe circa tre livelli di conoscenza della lingua di base e altrettanti rispetto alla costanza verso lo studio della materia.
Una parte degli alunni ha riportato giudizi discreti, avendo raggiunto un discreto livello di competenza, nonostante permangano lacune di base, ed essendosi sempre impegnati con costanza e dedizione nello studio degli argomenti trattati.
Un secondo gruppo, di livello di base carente, ha riportato giudizi tra il mediocre, il sufficiente e il
più che sufficiente, avendo dimostrato difficoltà di esposizione orale e, soprattutto, carenze allo
scritto, ma, con impegno costante, sono riusciti a migliorare il loro livello di partenza.
Un terzo gruppo, inoltre, di base molto carente, ha mostrato un impegno incostante durante l’anno,
non presentandosi in modo puntuale alle verifiche e non migliorando, perciò, rispetto al livello di
partenza.
1.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed
Eventuali approfondimenti
U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento
Edgar Allan Poe: “The Tell-tale Heart”
Mary Shelley: “Frankenstein”
The Early Romantic Age:
Jane Austen: “Pride and Prejudice”
The historical context: The Age of Revolutions;
The Literary Context: Characteristics of Romanticism;
William Blake (“The Lamb”; “The Tyger”).
The Romantic Age: The Literary Context: Reality and Vision; The
Typical, the Outcast, the Rebel; Man and Nature.
S.T. Coleridge (The Rime of the Ancient Mariner (Extracts 1 più brano
in fotocopia).
The Victorian Age: The social context: The Age of Empire: Economy
and Society; Poverty and the Poor Laws; The Victorian Compromise.
The Literary Context: The Victorian Novel: A mirror of Life;
Charles Dickens: “Oliver Twist”
*Aestheticism and Decadence. Art for art’s Sake: The aesthetic movement.
*Oscar Wilde: Life and Works; The Picture of Dorian Gray: The Plot,
The exchange of art and life, Truth and Beauty, Text: “I would give my
soul for that!”
*The Modern Age: Cultural Transformation in the Early 20th Century
George Orwell: Nineteen Eighty-Four Text: Big Brother is watching
you.
Periodo
Settembre-Ottobre
Novembre
Dicembre-Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Maggio
Maggio
*Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio 2013
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15 maggio 2013
22
100
2.
METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale, presentazione del materiale in classe, presentazioni Power Point, analisi dei testi,
spiegazione e se necessario traduzione di parte dei brani affrontati.
Esercitazioni orali e scritte individuali sulle tematiche affrontate.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spa-
zi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Testo adottato: Only Connect –New Directions vol 2 e vol.2 Blu.
Il testo è stato integrato con letture tratte da altri testi vari.
Uso saltuario del Laboratorio Linguistico di via Belgrano per la visione di presentazioni Power
Point e film sulle opere studiate.
4.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.):
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Prove scritte strutturate secondo la tipologia A e B previste per la terza prova scritta dell’esame
conclusivo di stato.
Prove orali: colloquio individuale (due per quadrimestre)
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
Tutti i compiti in classe eseguiti durante l’intero anno scolastico.
Le simulazioni della terza prova scritta d’esame effettuate attinenti le varie discipline.
Firma del docente
PASQUALETTA MURRU
Data 15 maggio 2013
23
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
MATEMATICA
Prof.
UDA ANTONELLO
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
La classe si è presentata ad affrontare questo quinto anno con una preparazione mediamente labile e
frammentaria. Diversi alunni hanno dovuto rafforzare la preparazione durante la pausa estiva. Questo ha indotto a programmare obiettivi meno ambiziosi ma più facilmente perseguibili dalla maggior parte della classe. Nel corrente anno scolastico, soprattutto negli alunni più motivati, la consapevolezza dei rischi di un esame senza prova d’appello, ha dato origine ad apprensioni e ansie legate al timore di non riuscire. Le conoscenze acquisite sono molto diversificate. Dopo una iniziale difficoltà, presumibilmente per l'impianto fortemente teoretico dei primi argomenti (limiti), la classe
ha mostrato maggior interesse per la parte più applicativa riguardante il calcolo differenziale e lo
studio di funzione. Un gruppo di ragazzi si è impegnato con costanza nel lavoro in classe e nello
studio individuale raggiungendo un sufficiente livello di conoscenza generale, altri non sono andati
oltre gli argomenti basilari, e altri ancora presentano conoscenze lacunose o ancora frammentarie
orientandosi con fatica tra gli argomenti studiati.
possedere il concetto di intervallo e di intorno
saper individuare il dominio di una funzione algebrica o trascendente, razionale o irrazionale.
possedere il concetto di continuità e discontinuità di una funzione: correlazione fra definizione
formale e rappresentazione grafica
conoscere alcuni limiti notevoli
conoscere la definizione di derivata come limite del rapporto incrementale
conoscere l’interpretazione geometrica della derivata
conoscere i teoremi sulle derivate
conoscere le proprietà degli integrali indefiniti
conoscere i metodi di integrazione
conoscere la relazione fra integrale indefinito e integrale definito
COMPETENZE
Un limitato numero di alunni ha raggiunto sufficienti competenze nel calcolo e nell’ applicazione
delle conoscenze apprese. Spesso la qualità del sapere si esaurisce, però, nei meccanismi formali
senza che vi sia la capacità di organizzazione autonoma nella parte applicativa. Molti alunni, infatti,
pur conoscendo gli argomenti e sapendoli utilizzare in maniera appropriata, tuttavia sono carenti
nelle conclusioni e nell’unificazione organica dei risultati.
Alcuni studenti, pur conoscendo il procedimento di calcolo ne fanno un uso improprio o non adeguato.
saper risolvere equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche;
saper individuare il dominio di una funzione algebrica o trascendente, razionale o irrazionale;
saper calcolare il limite di una funzione
saper individuare i vari tipi di discontinuità
saper calcolare la derivata di una funzione
saper studiare il segno della derivata
24
saper calcolare punti di massimo e di minimo
saper calcolare la retta tangente ad una funzione in un determinato punto
saper eseguire studi di funzione
saper utilizzare i metodi di integrazione
saper utilizzare gli integrali per il calcolo di semplici aree
CAPACITÀ
Solo pochi alunni, i più inclini allo studio, hanno lavorato sistematicamente riuscendo ad acquisire
la capacità di totale autonomia di ragionamento, mentre la maggior parte di loro non evidenzia capacità di rielaborazione personale dei contenuti. Infatti gran parte della classe, pur essendo in grado
di individuare differenze fra concetti, non sempre invece è in grado di utilizzare gli adeguati metodi
di risoluzione. Le trattazioni non sempre sono sostenute da una adeguata efficacia argomentativa e
proprietà di linguaggio.
Capacità di analisi e di sintesi nella scelta e nelle applicazioni dei procedimenti dell’analisi matematica
Motivare logicamente ogni affermazione sulla base di contenuti adeguati
Scegliere autonomamente il modello più efficace per la soluzione di un problema
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o Moduli e/o
Percorsi formativi ed Eventuali approfondimenti
U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento
LOGARITMI
- Definizione di logaritmo di un numero.
- La funzione logaritmica.
- Proprietà e teoremi sui logaritmi.
- Logaritmi decimali e logaritmi naturali.
- Equazioni logaritmiche.
- Disequazioni logaritmiche.
INSIEMI
- Concetto di insieme.
- Definizione di intervallo e di intorno e di punto di accumulazione.
FUNZIONI DI UNA VARIABILE
- Funzioni: definizioni e generalità.
- Insieme di esistenza di una funzione.
LIMITI DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE
- Definizione di limite finito per x tendente ad un valore finito o a infinito.
- Limite destro e limite sinistro.
- Definizione di limite infinito per x tendente ad un valore finito o a infinito.
- Teoremi fondamentali sui limiti: teorema dell’unicità del limite, teorema della
permanenza del segno, teorema del confronto.
- Operazioni sui limiti.
- Limiti di funzioni fondamentali.
- Limiti di funzioni razionali intere che si presentano sotto forma indeterminata
- Limiti di funzioni razionali fratte che si presentano sotto forma indeterminata
e
0
0
25
Periodo
Settembre
Ottobre
Ottobre
Novembre
x
senx
1
- Limiti notevoli: lim
con dimostrazione; lim 1
; lim 1 x
x
x 0
x 0
x
x
FUNZIONI CONTINUE
- Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo.
- Proprietà delle funzioni continue.
- Teorema di esistenza degli zeri.
- Teorema di Weierstrass.
- Teorema di Darboux.
- Punti di discontinuità per una funzione.
- Asintoti.
1
x
DERIVATE
- Rapporto incrementale di una funzione.
- Derivata: definizione; derivata destra e derivata sinistra.
- Significato geometrico della derivata.
- Teoremi sulle derivate.
- Derivata di alcune funzioni elementari.
- Derivata di una funzione di funzione.
- Derivate di ordine superiore.
- Equazione della tangente ad una curva.
TEOREMI FONDAMENTALI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
- Teorema di Rolle.
- Teorema di Lagrange o del valor medio.
- Teorema di Cauchy.
- Forme indeterminate e teorema di De L'Hospital.
MASSIMI E MINIMI
- Funzioni crescenti e decrescenti in un punto e in un intervallo.
- Massimi e minimi relativi ed assoluti.
- Ricerca dei massimi e dei minimi con l’uso della derivata prima.
- Concavità, convessità e flessi delle curve piane.
- Massimi e minimi con lo studio della derivata seconda e delle successive.
- Studio di funzione.
INTEGRALI INDEFINITI
- Definizione di integrale indefinito.
- Integrali indefiniti immediati.
- Proprietà degli integrali indefiniti.
- Integrazione per decomposizione.
- Integrazione per sostituzione.
- Integrazione per parti.
INTEGRALI DEFINITI
- Definizione di integrale definito.
- Significato geometrico e fisico dell’integrale definito.
- Proprietà dell’integrale definito.
- Relazione fra l’integrale indefinito e l’integrale definito.
- Calcolo dell’area di una figura mistilinea.
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15 maggio 2013
2. METODOLOGIE:
Lezione frontale
Esercizi svolti e commentati dall’insegnante
26
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
93
Esercizi svolti dagli studenti sotto la guida dell’insegnante
Lezione dialogata
Discussioni guidate
Controllo e correzione dei compiti assegnati
Frequenti ritorni sui contenuti affrontati
Raccomandazioni su come affrontare un problema, come organizzare la risoluzione di un
problema, come affrontare un tema matematico
3. MATERIALI DIDATTICI:
Libri di testo adottati
Testi di consultazione, dispense, fotocopie
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.):
verifiche orali, individuali con esposizione argomentata, dimostrazioni e risoluzione di esercizi;
verifiche scritte collettive in forma tradizionale articolate sotto forma sia di esercizi che di problemi.
verifiche con test di diversa specie (scelta multipla, risposta aperta, vero- falso)
Le verifiche scritte sono state depositate a scuola
Firma del docente
ANTONELLO UDA
Data 15 maggio 2013
27
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
FISICA
Prof.ssa
UDA ANTONELLO
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Per quanto riguarda la conoscenza del programma svolto la situazione della classe appare non omogenea e divisa il varie fasce di livello. Circa un terzo della classe è composto da ragazzi che mostrano una sufficiente ed in taluni casi discreta dimestichezza con le tematiche trattate. Un secondo
gruppo di ragazzi, maggioritario, presenta delle lacune dovute prevalentemente ad uno studio affrettato e discontinuo e le conoscenze si limitano ai concetti di base. Infine il terzo gruppo più ristretto
è composto da alunni che, a causa di un sostanziale disimpegno nello studio della disciplina, presentano un livello di conoscenza insufficiente.
Conoscere la differenza tra conduttori elettrici e isolanti.
Conoscere la legge di Coulomb.
Possedere il concetto di campo elettrico.
Conoscere il significato di potenziale elettrico.
Conoscere le leggi di Ohm.
Possedere il concetto di campo magnetico
Conoscere le interazioni tra correnti e campi magnetici
COMPETENZE
Solo la parte più diligente che ha acquisito i contenuti fondamentali della disciplina, è in grado di
descrivere un fenomeno individuandone le variabili che lo caratterizzano.
Per molti le modeste conoscenze non consentono che si vada oltre i meccanismi formali senza che
vi sia capacità di rielaborazione personale.
Non tutti hanno acquisito la padronanza del linguaggio specifico della disciplina.
Capacità di comunicazione e dell’uso della terminologia scientifica
Saper utilizzare la legge di Coulomb
Saper utilizzare le leggi di Ohm.
Sapere riconoscere e calcolare resistenze in serie e in parallelo.
Saper descrivere e analizzare le interazioni tra correnti e campi magnetici
CAPACITÀ
Gli alunni manifestano, nella maggior parte, una certa difficoltà nel saper argomentare e ragionare
in maniera consequenziale tuttavia gli allievi dotati di maggior intuizione riescono ad operare una
adeguata analisi del fenomeno e a darne una sufficiente spiegazione, mentre per la maggior parte le
capacità si limitano all’applicazione meccanica delle leggi studiate.
In pochi riescono ad utilizzare una corretta terminologia e ad essere in grado di formulare ipotesi
critiche nei confronti delle teorie studiate.
Capacità di analisi e di sintesi nella nelle procedure di ricerca scientifica
Individuare analogie e differenze tra leggi fisiche
28
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o Moduli e/o
Percorsi formativi ed Eventuali approfondimenti
U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento
ELETTRICITÀ
- Corpi elettricamente neutri e corpi elettrizzati.
- Un modello per le molecole e gli atomi.
- Conduttori e isolanti.
- Induzione elettrostatica.
- La legge di Coulomb.
- La costante dielettrica assoluta e relativa.
- Il campo di forze.
- Il campo elettrico.
- Rappresentazione mediante linee di forza del campo elettrico di particolari distribuzioni di cariche.
- Flusso di un vettore attraverso una superficie piana.
- Flusso del campo elettrico di una carica attraverso una superficie sferica.
- Il teorema di Gauss.
- Densità di carica.
- Distribuzione della carica elettrica sulla superficie di un conduttore.
- Potere dispersivo delle punte.
- Energia potenziale.
- Potenziale elettrico.
- Unità di misura del potenziale elettrico.
- La differenza di potenziale.
- La corrente elettrica continua: differenza di potenziale e corrente elettrica.
- Elementi di un circuito elettrico.
- Strumenti di misura: Amperometro e Voltmetro.
- La prima legge di Ohm: la resistenza di un conduttore.
- La seconda legge di Ohm: la resistività di un conduttore.
- La resistività.
- L’unità di misura della resistenza elettrica.
- Collegamenti di conduttori in serie e in parallelo.
- Generalità sulla conduzione elettrica nelle soluzioni elettrolitiche.
- Lavoro e potenza elettrica.
- Effetto Joule.
FENOMENI MAGNETICI
- Generalità sui fenomeni magnetici.
- Magneti naturali.
- Le linee del campo magnetico.
- Il campo magnetico terrestre.
- Il campo magnetico descritto mediante le linee di forza di un filo rettilineo percorso da corrente.
- Il campo magnetico di una spira percorsa da corrente descritto mediante le linee
di forza e di un solenoide.
- Forze che si esercitano tra magneti e corrente e tra correnti e correnti.
- Intensità del campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente.
- Intensità del campo magnetico al centro di una spira e di un solenoide percorsi da
corrente.
29
Periodo
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
- Momento torcente di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente.
- Principio di funzionamento del motore elettrico.
- Amperometro a bobina mobile.
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
Maggio
52
1. METODOLOGIE:
Lezione frontale
Lezione dialogata
Discussioni guidate
Illustrazione di fenomeni e strumenti di laboratorio
Frequenti ritorni sui contenuti affrontati
2. MATERIALI DIDATTICI:
Libri di testo adottati
3. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,
ecc.):
verifiche orali, individuali con esposizione argomentata, dimostrazioni e risoluzione di semplici
esercizi;
verifiche scritte collettive articolate sotto forma sia di test sia di esercizi che di problemi.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove e delle verifiche scritte effettuate.
Firma del docente
ANTONELLO UDA
Data 15 maggio 2013
30
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
SCIENZE
Prof.
LIPPI FILIPPO
CLASSE 5C
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Gli obiettivi prioritari che ci si prefigge di raggiungere con lo studio delle scienze nel corso dell’ ultimo anno del liceo scientifico sono:
la conoscenza dei contenuti disciplinari proposti nell’anno scolastico;
l’acquisizione delle conoscenze culturali indispensabile per la comprensione dei fenomeni
naturali nella loro totalità.
Per quanto riguarda i contenuti disciplinari proposti, la classe ha raggiunto livelli di conoscenze in
generale accettabili e in alcuni casi anche ottimi, anche se un certo numero di alunni ha raggiunto
un livello di conoscenze solo sufficiente. Per quanto riguarda l’acquisizione delle conoscenze culturali interdisciplinari in ambito scientifico, che hanno richiesto un maggior impegno e maggiori difficoltà, solo alcuni alunni hanno raggiunto delle conoscenze adeguate.
COMPETENZE
Sono state richieste agli alunni le seguenti competenze:
saper utilizzare il lessico proprio delle varie discipline scientifiche sia nell’ esposizione orale
che nella produzione scritta;
saper mettere a confronto i vari fenomeni naturali;
saper formulare ipotesi.
La classe, nonostante un regolare impegno della maggior parte degli alunni, ha incontrato difficoltà
ad acquisire le competenze richieste sia a causa di una percezione ancora frammentaria delle singole
discipline scientifiche affrontate nel corso degli anni di studio sia per l’estrema limitatezza delle ore
a disposizione soprattutto nell’ultimo anno.
Nonostante ciò, una parte degli alunni ha raggiunto le competenze richieste. Questo ha consentito
proficui apporti al dialogo educativo e sono stati spesso di stimolo per la partecipazione dell’intera
classe.
ABILITÀ
Nello svolgimento dell’attività didattica si è cercato di sviluppare negli alunni le seguenti abilità:
apprendimento ragionato e autonomo della disciplina;
rielaborazione analitica e sintetica degli argomenti trattati;
risoluzione personale di quesiti e problemi proposti;
analisi di un fenomeno in rapporto all’ambiente entro cui nasce e si sviluppa;
31
interpretazione di un qualsiasi processo con connessioni interdisciplinari.
Solo una parte degli alunni ha dimostrato di possedere completamente le abilità sopra elencate, e
cioè di essere in grado di individuare i concetti fondamentali della disciplina e di stabilire rapporti
in una organica visione della stessa, di utilizzare, inoltre, un metodo di dimostrazione deduttiva e
formulare ipotesi, verificarle e collegarle in modo logico, mentre la restante parte della classe ha
dimostrato di possederne solo alcune.
1.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Unità didattiche e/o macroargomenti
Contenuti per macroargomenti
Periodo
La crosta terrestre: Minerali e Rocce
Ottobre/Novembre
La terra e lo spazio. I movimenti della Terra
Dicembre
La rappresentazione della superficie terrestre
Gennaio
La giacitura e la deformazione delle rocce
Febbraio
La tettonica delle placche
Marzo
I fenomeni endogeni (vulcanesimo e sismicità)
Marzo/Aprile
Il modellamento del rilievo terrestre
Maggio
Ore effettivamente svolte dal docente fino al 15-maggio-2013
58
2.
METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
La disciplina è stata affrontata con un approccio sistemico nel tentativo di dare uno sviluppo unitario ai grandi temi affrontati sfoltendo notevolmente la parte nozionistica e cercando di entrare nelle
problematiche dei tempi attuali. Particolare attenzione è stata prestata ai necessari riferimenti e ai
collegamenti con le discipline scientifiche di base, quali la fisica e la chimica. In tal modo l’esame
dei vari fenomeni fisici e biologici è stato condotto in maniera integrata, dando il massimo rilievo
alla identificazione delle loro reciproche connessioni. Le lezioni sono state frontali e dialogate o
comunque impostate in modo tale da sollecitare l’intervento degli alunni per individuare le connessioni pluridisciplinari.
3.
MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Lavagna luminosa. Sussidi audiovisivi. Carte geologiche e topografiche. CD Rom. Materiale multimediale. Libro di testo in adozione e altri testi specifici.
Testo in adozione: E. Lupia-Palmieri, M. Parotto “Il Globo Terrestre e la sua evoluzione” Zanichelli
32
4.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove di laboratorio, ecc.):
La valutazione del lavoro svolto dagli alunni ha tenuto sempre conto delle conoscenze, competenze
e capacità sopra riportate. Gli strumenti utilizzati per la verifica sono stati sia i test oggettivi strutturati o semi strutturati sia le verifiche orali, sia prove oggettive seguendo le tipologie della terza prova dell’esame di stato.
Tutti gli studenti hanno raggiunto livelli soddisfacenti di conoscenza e alcuni si sono attestati su risultati ottimi che hanno conseguito con costanza durante tutto il corso dell’anno scolastico.
Firma del docente
FILIPPO LIPPI
Data 15 maggio 2013
33
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Prof.
GIORDANO SANDRO
CLASSE 5D
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
PROFILO DELLA CLASSE
Dotata di elementi con sufficienti capacità la classe ha manifestato interesse e partecipazione nei
confronti della materia, e dello studio. Per Storia dell’Arte si è ritenuto opportuno oltre alla verifica
orale, somministrare una verifica scritta con domande a risposta singola i cui risultati si sono attestati mediamente tra il sufficiente e il discreto; in linea con la reale preparazione.
Da segnalare il buon interesse e la partecipazione di alcuni alunni nei confronti della progettazione
architettonica mentre l’intera classe presenta una soddisfacente preparazione negli argomenti relativi alla Storia dell’Arte
CONOSCENZE
- Principali aspetti della geometria descrittiva - principali aspetti delle Avanguardie artistiche del
‘900 - formazione ed evoluzione di un progetto architettonico - formazione ed evoluzione delle correnti artistiche del Novecento
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Moduli
Modulo
Periodo
GEOMETRIA DESCRITTIVA Uso di carte planimetriche: calcolo metrico delle scale di rappresentazione –nuova distribuzione planimetrica e
progetto di arredo di un giardino (elaborati in scala 1:100-1:50)
STORIA DELL’ARTE
esposizione alla classe da parte di singoli gruppi di studenti di presentazioni su Power Point inerenti i seguenti argomenti d’arte: POSTIMPRESSIONISMO, ESPRESSIONISMO, FUTURISMO, CUBISMO,
METAFISICA, SURREALISMO, ASTRATTISMO, DADAISMO E
RELATIVI PROTAGONISTI
GEOMETRIA DESCRITTIVA– ipotesi di distribuzione planimetrica e
progetto di arredo di un monolocale di 40mq (elaborati in scala 1:501:20)
STORIA DELL’ARTE
Architettura Organica e Razionale (Le Courbusier – F.L.Wrigt) Schedatura di un elaborato artistico
Ripasso attraverso il commento delle immagini e i caratteri stilistici delle correnti artistiche trattate nel primo quadrimestre.
Ore effettivamente svolte al 15/5/2013
27/9/2012-22/1/2013
27/9/2012-22/1/2013
05/2/2013-giugno 2013
05/2/2013-giugno 2013
48
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METODOLOGIE (lezione frontale, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale e dialogata.
Ricerche su internet.
Sostegno in itinere.
MATERIALI DIDATTICI (testo adottato, materiale di laboratorio, tecnologie audiovisive e/0
multimediali, ecc.):
Libro di testo.
Ricerche in biblioteca.
Internet.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche orali e scritta.
Elaborati grafici.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi e prove delle verifiche effettuate:
- Elaborati grafici.
Firma del docente
SANDRO GIORDANO
Data 15 maggio 2013
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ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA
EDUCAZIONE FISICA
Prof.
PINNA ANTONELLA
CLASSE 5C
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
CONOSCENZE
Conoscenze, nelle linee essenziali, dei contenuti della disciplina.
In generale, memorizzazione dei gesti motori, selezione utilizzo appropriato delle regole di gioco.
Comprensione dei gesti arbitrai e tecniche sportive.
Conoscenza delle fasi di una lezione tipo.
Conoscere i processi fisiologici che stanno alla base del movimento.
Conoscere le problematiche legate alla salvaguardia e al mantenimento di un buono stato di salute.
COMPETENZE
Essere in grado di:
Valutare ed analizzare criticamente il gesto motorio eseguito ed il suo esito.
Gestire capacità di adattamento a situazioni motorie differenziate (cambio di ruoli).
Riutilizzare gli apprendimenti motori in situazioni simili.
Utilizzare il linguaggio tecnico e specifico della disciplina.
CAPACITA'
La classe è capace di organizzare in forma autonoma e responsabile sequenze motorie semplici e
complesse.
Di comprendere regole e contenuti della disciplina.
Teorizzare partendo dall’esperienza.
In generale il gruppo classe ha raggiunto capacità di gesti arbitrali e di attività tecnico sportive individuali e di squadra.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Percorsi formativi
U.D. – Modulo – Percorso Formativo – approfondimento
Periodo
Potenziamento fisiologico: incremento delle capacità cardiocircolatorie respiratorie Intero anno
quindi potenziamento e miglioramento di tutte le capacità condizionali (resistenza,
scolastico
forza, flessibilità) e coordinative (velocità, senso del ritmo, equilibrio)
Consolidamento e rielaborazione degli schemi motori di base con uso appropriato di Intero anno
giochi sportivi e di squadra.
scolastico
Conoscenze pratiche e teoriche dell’attività sportive: pallavolo, tennis tavolo, calcio Intero anno
a 5, aerobica, basket.
scolastico
Conoscenze toriche: Struttura e funzione della colonna vertebrale- con approfon- Primo quadimenti riguardo i Paramorfismi e Dismorfismi a carico della colonna e degli arti indrimestre
feriori.
Principi generali sull’allenamento sportivo - Capacità condizionali e coordinative
Secondo
(forza, velocità, resistenza, mobilità articolare, coordinazione).
quadrimestre
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Traumi più frequenti dell’apparato osteoarticolare e muscolare. Primo soccorso.
Secondo
quadrimestre
Alimentazione: alimenti e nutrienti, fabbisogno energetico, metabolismo e dieta eSecondo
quilibrata.
quadrimestre
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico
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2. METODOLOGIE
Lezioni frontali e lezioni di gruppo.
Lezioni pratiche e teorico pratiche.
Lavori di gruppo con assegnazioni di compiti (organizzazione e arbitraggio).
Approccio globale e interventi di tipo analitico in situazioni più complesse.
3. MATERIALI DIDATTICI
Testo adottato: In Movimento - “Fiorini-Coretti e Bocchi” – Editore Marietti.
Ore settimanali n° 2.
Spazi: palestra e campo polivalente esterno.
Materiale a disposizione in palestra: palloni, step, tappeti, racchette, tavolo da tennis tavolo, rete di
pallavolo, canestri e porte da calcetto, impianto stereo con lettore CD, tecnologie audiovisive.
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Osservazione sistematica sulla partecipazione alle attività proposte ,interesse dimostrato, rispetto
delle regole e collaborazione con i compagni.
Valutazione delle prove pratiche: test di abilità motorie.
Valutazione dei contenuti teorici: verifica orale – prove scritte - prove tipologia A
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
1 simulazione terza prova tipologia A (trattazione sintetica di un argomento).
Firma del docente
ANTONELLA PINNA
Data 15 maggio 2013
37