Contributo dell'imaging Roberto Nicoletti Istituto di Radiologia Istituto Scientifico San Raffaele Via Olgettina 60 Milano E-mail: [email protected] Nel 1914 Kappis per primo ha dimostrato l’efficacia del blocco del plesso celiaco attraverso la procedura di neurolisi con alcool. Uno studio di meta-analisi dei diversi lavori presentati successivamente in letteratura ha dimostrato che una remissione del dolore da parziale a completa si è ottenuta nel 90% dei pazienti dopo 3 mesi dal trattamento e nel 70-90 % fino al decesso. Alla luce di questi risultati [1, 2], la neurolisi del plesso celiaco deve essere considerata la procedura di prima scelta per il controllo del dolore nel tumore pancreatico non operabile. Per tale ragione, la diagnostica per immagini ed in questo caso la radiologia interventistica giocano un ruolo essenziale, poiché il successo di questa strategia terapeutica dipende dal corretto trattamento dell’organo target (gangli celiaci) e necessita pertanto di una guida precisa come l’imaging. Le metodiche utilizzate per il blocco neurolitico dei gangli celiaci sono la fluoroscopia, l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e l’ecoendoscopia [3-8]. Fluoroscopia. Con paziente in decubito prono ed approccio percutaneo posteriore, 7 cm lateralmente all’apofisi spinosa da ambo i lati viene posizionato ed avanzato sotto guida fluoroscopica fino al margine antero-laterale di L1. Quindi, dopo averne controllato la posizione mediante l’inoculazione di modesta quantità di mezzo di contrasto, si procede al blocco neurolitico. Ecografia. Il maggior vantaggio dell’ecografia è quello di utilizzare un approccio anteriore, che consente al paziente il decubito supino, riduce il tempo di procedura, prevede una singola puntura ed una quantità minore di alcool e riduce infine i rischi di complicanze neurologiche. TC. Il blocco neurolitico dei gangli celiaci sotto guida TC è oggi considerata la tecnica più 1/4 Contributo dell'imaging affidabile perché consente di raggiungere il target in modo estremamente preciso e di evitare punture degli organi adiacenti (vasi, pleura, midollo e organi addominali) (Figura 1). Con tale guida è possibile usare un approccio anteriore unico o posteriore più frequentemente doppio paravertebrale o in alternativa unico transaortico o transvertebrale, in questi casi con più elevato rischio di emorragia retroperitoneale o di puntura di midollo spinale. Ecoendoscopia. Questa procedura è stata descritta per la prima volta da Wiersema nel 1996. Una volta visualizzati l’aorta ed il tripode celiaco dal lume dell’esofago distale, viene posizionato l’ago 22 Gauge in tempo reale e si procede alla neurolisi (Figura 2). Procedura di neurolisi. Si posiziona l’ago 22 Gauge a livello dei gangli celiaci, si procede alla somministrazione di un anestetico locale (Bupivacaina) diluito con mezzo di contrasto iodato per confermare la corretta posizione dell’ago e per ridurre il dolore da introduzione dell’alcool e quindi si procede alla somministrazione dell’alcool stesso (25–50 ml di alcol 50–100%). La complicanza più frequente della neurolisi del plesso celiaco è l’ipotensione arteriosa ortostatica. Il trattamento della stessa consiste nella somministrazione di soluzione salina fisiologica durante e dopo il trattamento per 4-6 ore. 2/4 Contributo dell'imaging Conclusioni Dai risultati presentati nei diversi lavori presenti in letteratura, pur variando gli approcci e le tecniche di guida, la neurolisi del plesso celiaco in pazienti con tumori pancreatici ha dimostrato essere eccellente procedura di controllo del dolore. La neurolisi sotto guida TC è considerata una procedura semplice e sicura con alto successo e bassa percentuale di complicanze e pertanto potrebbe essere utilizzata in modo più efficace nei casi di invasione precoce e limitata dei gangli celiaci, oltre che nei casi di tumore avanzato che non risponde alla analgesia con oppiacei. Bibliografia 1. Yan BM, Myers RP. Neurolytic celiac plexus block for pain control in unresectable pancreatic cancer. Am J Gastroenterol 2007;102:430-8. 2. Devrim A, Okan A. Celiac ganglia block. EJR 2005: 55: 355-361. 3. Gangi A, Dietemann JL, Schultz A, Mortazavi R, Jeung MY, Roy C. Interventional radiologic procedures with CT guidance in cancer pain management. Radiographics 1996;16:1289-304 4. Noble M, Gress FG. Techniques and results of neurolysis for chronic pancreatitis and pancreatic cancer pain. Current Gastroenterology Reports 2006, 8:99-103. 5. Ischia S, Polati E, Finco G, Gottin L. Celiac block for the treatment of pancreatic pain. Curr Rev Pain 2000;4:127-33. 3/4 Contributo dell'imaging 6. Wong GY, Schroeder DR, Carns PE, Wilson JL, Martin DP, Kinney MO, Mantilla CB, Warner DO. Effect of neurolytic celiac plexus block on pain relief, quality of life, and survival in patients with unresectable pancreatic cancer. JAMA. 2004;291:1092-1099. 7. Zhang CL, Zhang TJ, Guo YN, Yang LQ, He MW, Shi JZ, Ni JX. Effect of neurolytic celiac plexus block guided by computerized tomography on pancreatic cancer pain. Dig Dis Sci. 2007 Aug 4. 8. Michaels AJ, Draganov PV. 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