Modelli neuro-computazionali di sistema per studiare il tremore nel morbo di Parkinson e testare terapie alternative Daniele Caligiore, Francesco Mannella, Gianluca Baldassarre I disturbi motori nel morbo di Parkinson sono tradizionalmente associati ad una progressiva morte dei neuroni della substantia nigra, una regione del cervello che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, influenza un’altra area cardine per il controllo dei movimenti, i gangli della base. Dati recenti suggeriscono che anche cervelletto, talamo e corteccia sono coinvolti nel Parkinson, lavorando in sinergia con i gangli della base. Questa nuova prospettiva di sistema e’ tuttavia ancora poco studiata, in parte perche' gli strumenti di ricerca tradizionali (principalmente brain imaging e test comportamentali), non consentono lo studio degli effetti dell'interazione dinamica tra le aree del cervello coinvolte. I modelli neuro-computazionali di sistema potrebbero essere lo strumento adatto per affrontare questo problema poiche’ riescono a simulare tale interazione. Questo lavoro propone un modello neuro-computazionale del sistema gangli-della-basetalamo-corteccia per studiare il tremore parkinsoniano. Il modello riproduce dati sull’attivita’ neurale registrata su pazienti reali e consente di studiare come gli squilibri nei gangli della base si ripercuotono nel circuito gangli-della-base-talamo-corteccia influenzando il tremore. Questo cambio radicale di prospettiva – da singola area a multi-area – supporta l’ideazione di tecniche innovative per il trattamento del tremore che agiscono sull'intero sistema gangli-della-base-talamocorteccia piuttosto che, come spesso accade, solo sui gangli della base.