Investire nel Qatar e in Libano
Pubblichiamo un abstract del saggio di Mustapha El Horr - Ceo dell'Integrated Project
Solution del Qatar - contenuto nel libro di prossima uscita "Med-Golfo, la terra promessa
del business" (Mondadori Università).
Il Qatar anche se è stato colpito dalla ripercussioni della crisi globale come altri vicini
paesi del Golfo, è riuscito a raggiungere una stabilità economica sostenuta principalmente
dalle prestazioni dei settori del gas e del petrolio che si riflette sul PIL con un indice di
crescita del 16% secondo il Fondo monetario internazionale.
Questo piccolo Stato con una popolazione nativa di meno di un milione di persone,
possiede il 15% delle riserve mondiali di gas conosciuto. Il suo gigantesco campo
North Field contiene riserve accertate di oltre 900 trilioni di metri cubi, il che lo rende il
terzo proprietario al mondo di gas dopo la Russia e l'Iran. Già oggi il Qatar è il più grande
esportatore di gas naturale liquefatto e si prevede che entro il 2012 l'esportazione verrà
triplicata.
Immerso nel cuore del Golfo Persico, il Qatar negli ultimi anni ha apportato notevoli
cambiamenti economici e migliorato le istituzioni educative e i programmi sociali. Un
particolare interesse ha avuto, ha ed avrà lo sport, che ha ripagato in modo significativo
gli investimenti con il settore turistico (vedi Giochi Asiatici 2006 e Gp F1).
Oltre a investire pesantemente nel settore energetico e petrolchimico, il governo ha
finanziato la costruzione del nuovo Aeroporto Internazionale di Doha, e quattro nuove
città, che rappresentano un numero considerevole di opportunità di business, tenendo
conto della costante ricerca dell'eccellenza, di cui il Made in Italy è da sempre portatore.
Il settore industriale rappresenta il 64% del prodotto interno lordo e ha raggiunto una
crescita del 17% negli ultimi 12 mesi. Il settore manifatturiero rappresenta il 7,4% del PIL
e circa il 17% del totale della forza lavoro in Qatar. L'ndustria petrolchimica rappresenta
da sola circa il 60% del settore industriale seguita dall'industria siderurgica e dei
fertilizzanti.
Il governo del Qatar ha anche molti progetti nell'industria manifatturiera, di alluminio, di
cracking dell'etilene, nella plastica e nel legno agevolando gli imprenditori con la fornitura
di energia a bassi costi.
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Incentivi agli investimenti esteri in Qatar
Il governo agevola i progetti che comportano il trasferimento di competenze e tecnologia
straniera per l'economia del Qatar. L'entrata in vigore della nuova legge sugli investimenti
stranieri conferma l'impegno del governo per attirare nuovi investitori. Oltre ad ampliare la
zona all'interno della quale gli investitori stranieri possono partecipare all'economia
nazionale e avvalersi di proprietà al 100% in alcuni settori dell'economia, la nuova legge
sugli investimenti stranieri conferisce agli stessi numerose agevolazioni:
* non è prevista alcuna imposta sugli utili aziendali
* è possibile importare macchinari, attrezzature e alcune materie prime necessarie per il
progetto, senza pagare i dazi doganali
* i dazi doganali non sono applicati nemmeno su materiali e semilavorati che non sono
disponibili sul territorio nazionale
* per periodi predeterminati anche le esportazioni sono esenti da dazi.
La Qatar Development Bank concede prestiti e finanziamenti ai progetti con buone
garanzie di risultato e si possono rimpatriare liberamente i profitti del progetto e il
capitale in caso di liquidazione.
Libano
Il Libano, crocevia di Africa, Asia ed Europa, rappresenta un punto di convergenza
delle vie commerciali e un centro regionale e internazionale per la finanza, i servizi, la
cultura e il turismo.
La situazione politica è migliorata dopo le elezioni parlamentari che hanno avuto luogo nel
2009 e il governo che è stato costituito ha dato un impulso agli investimenti.
Il Paese offre un ambiente ideale per le imprese e per gli investitori più esigenti: ha una
lunga tradizione pro liberalismo, un sofisticato sistema bancario, uno sviluppato
framework giuridico, una forza lavoro qualificata e uno stile di vita avanzato.
In qualità di membro della Lega Araba, l'economia libanese è fortemente integrata con i
paesi arabi confinanti, e con i paesi del Medio Oriente.
Gli investitori del Golfo sono i più grandi investitori immobiliari in Libano, dove i permessi
di costruzione sono andati alle stelle negli ultimi anni.
Altro settore che è in costante crescita nella Lega araba è quello delle
telecomunicazioni. In meno di un decennio, le imprese locali, come Orascom e Etisalat
sono riusciti a competere con successo a livello internazionale.
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Il Libano è riuscito a evitare gli effetti più negativi della crisi internazionale grazie alla
presenza di più variabili:
* la già citata posizione geografica strategica
* una lunga tradizione di politiche di investimento liberale
* la libertà d'impresa e di iniziativa privata
* un capitale umano competente, a costi sicuramente inferiori agli standard occidentali,
flessibile, multilingua e altamente qualificato.
Oneri fiscali e business climate
Gli oneri fiscali del Libano sono tra i più bassi di tutto il mondo e gli investitori ricevono per
i primi anni temporanee esenzioni fiscali. Per le imprese le aliquote al massimo
raggiungono il 15% e il 20% per le persone fisiche.
Un ben sviluppato quadro giuridico protegge la proprietà privata e consente un facile
ingresso in un'area più complessa e di norma meno aperta agli investimenti esteri.
Il settore bancario in Libano ha proseguito performance interessanti anche nel corso del
2009, in contrasto con il rendimento del resto dei settori bancari nel mondo (i depositi dei
clienti hanno registrato nel 2009 un incremento del 17,2%).
Anche le attività del settore immobiliare e il movimento di costruzione hanno mantenuto
la loro vitalità nel corso del 2009 (la vendita di immobili agli stranieri è aumentata del
6,3%). Il numero di richieste presso la Direzione per gli Affari Immobiliari non è diminuito
in un anno in cui si è registrato un calo generale nel settore immobiliare in gran parte del
pianeta cosi come nei paesi arabi circostanti.
In questo periodo storico molto particolare, in cui è necessario trovare nuovi sbocchi per
uscire dai mercati saturi come quello italiano e più in generale europeo, questi due esempi
di Libano e Qatar aprono prospettive molto interessanti.
Mustapha El Horr
Ceo dell'Integrated Project Solution del Qatar
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Med-Golfo, la terra promessa del business
La pubblicazione (pag. 139, 12 €) curata da Maurizio Guandalini (docente, giornalista e
organizzatore di eventi internazionali per la Fondazione ISTUD) e da Victor Uckmar
(avvocato, professore emerito dell'Università di Genova e Presidente del Centro Ricerche
Tributarie dell'Impresa dell'Università Bocconi di Milano, docente di diritto tributario
comunitario nella Università Luiss) - è organizzata in due sezioni: l'education e il business.
La prima parte è scritta dai rappresentanti delle organizzazioni di supporto alle imprese,
istituti di rappresentanza all'estero, Camere di commercio e Centri studi (Francesca
Brigandi di Castelbarco, Presidente di Comedit; Giovanni Castellaneta, Presidente SACE;
Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea;
Massimo D'Aiuto, Amministratore delegato SIMEST; Piero Fagone, Responsabile ufficio
stampa Coppem; Umberto Vattani, Presidente ICE; Paolo Zegna, Vicepresidente per gli
Affari Internazionali di Confindustria).
La seconda parte raccoglie una serie di testimonianze operative (Hatem Abou Said,
Economics & International Banking Expert, EU Advisor to the CEO, Al Baraka Banking
Group; Giovanni Ajassa, Responsabile del Servizio Studi di BNL Gruppo BNP Paribas;
Gianluca Lauria, Responsabile Internazionalizzazione presso la Divione Corporate di BNL
Gruppo BNP Paribas; Michele Appendino, Presidente e Amministratore Delegato di Solar
Ventures; Vincenzo De Luca, Responsabile Rapporti Istituzionali Direzione Relazioni
Istituzionali e Comunicazione ENI; Mustapha El Horr, Ceo dell'Integrated Project Solution
del Qatar; Biagio Matranga, Direttore Generale di Banca UBAE; Giovanni Roncucci,
Presidente Roncucci&Partners; Guido-Maria Solari, Solicitor of England and Wales,
Responsabile Italian desk Qatar - Studio Legale Rdl & Partner).
Newsletter n. 104 - 11 novembre 2010
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