il medio oriente - Istituto Comprensivo Statale 1

IL MEDIO ORIENTE
ASPETTI GEOGRAFICI
Il Medio Oriente è la regione dove si incontrano l’Asia, l’Africa e l’Europa. Gli
stati che attualmente formano il Medio Oriente possono essere divisi in quattro
gruppi: Africa nord orientale (Libia, Egitto); I paesi della fertile mezzaluna (Siria,
Libano, Giordania, Iraq e Israele); Le nazioni della Penisola Arabica (Arabia
Saudita, Yemen, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti, e Oman) e il Tier
settentrionale (Turchia e Iran). Questo territorio ha una superficie di 9 milioni di
chilometri quadrati e circa 246 milioni di abitanti.
TERRITORIO
Il paesaggio è dominato da montagne, aridi altipiani e deserti. La fascia
montuosa che si estende lungo il Tier settentrionale, in Turchia si divide in due
catene, il Pontos lungo il mar Nero e il Tauro lungo il Mediterraneo. Queste
montagne circondano l’Altopiano Anatolico della Turchia centrale e si
congiungono nella Turchia orientale dove è situato il massiccio dell’Ararat.
Questa fascia montuosa si divide nuovamente in Iran formando l’arido altipiano
Iraniano. Lungo la costa della Siria, del Libano e di Israele si estende una fascia
di montagne minori. Più a ovest ci sono le pianure con grandi distese sabbiose
dei deserti del Libano e dell’Egitto occidentale. I grandi fiumi più importanti
sono il Nilo, Tigri e l’Eufrate che sono permanenti, gli altri fiumi più piccoli
hanno un corso periodico. . È chiamato con questo nome perché l'acqua è
talmente salata da non consentire alcuna forma di vita (eccezion fatta per alcuni
tipi di batteri). È un mare chiuso che ha come immissari le acque del fiume
Giordano, del fiume Arnon e di altri corsi d'acqua di minore importanza, senza
avere però alcun emissario.
TIPOLOGIA DI TERRITORIO
Il terreno più comune è il deserto rosso che copre tutta la Libia, l’Egitto e la
pianura centrale. Il deserto grigio (ha un contenuto inferiore di argilla rispetto al
deserto rosso) copre la maggior parte dell’Iran. Il terreno adatto all’agricoltura
copre una parte molto limitata della regione, le zone più importanti sono quelle
delle valli alluvionali del Nilo, del Tigri e dell’Eufrate. Praterie, castagneti e
distese di terra scura favoriscono l’agricoltura in alcune zone della Siria e
dell’Iraq, mentre distese di terra rossa garantiscono una buona coltivazione
lungo le coste mediterranee.
CLIMA
Il clima è in generale piuttosto arido, la regione comprende zone desertiche e
semidesertiche, con piccole oasi ben irrigate. Gran parte del Medio Oriente ha
un clima mediterraneo con estati calde e asciutte e piogge limitate alla stagione
invernale che è più fredda.
ECONOMIA
La risorsa più importante è costituita dalle grandi riserve di petrolio concentrate maggiormente nei
paesi del Golfo Persico, qui infatti vi è il 60% delle riserve mondiali. Il Medio Oriente è uno dei paesi
più importanti per l’esportazione di petrolio. Vi sono anche oro, argento, rame e ferro estratti fin dai
tempi più remoti, oggi i minerali più importanti sono ferro, cromo, rame, fosfati e salgemma. Di
estrema importanza per l’economia sono il suolo e l’acqua che in alcune zone permettono
l’agricoltura. Una parte preponderante della popolazione pratica l’agricoltura benché solo il 14% della
superficie sia arabile e il 6% del terreno sia coltivato. I principali prodotti agricoli delle zone
settentrionali sono frumento, orzo e segale, mentre nelle zone meridionali abbondano granoturco e le
oasi producono soprattutto datteri. Nella zona mediterranea si produce una grande varietà di frutta
tra cui arance, uva e olive. I prodotti più economicamente vantaggiosi sono però cotone, tabacco e
caffè. Nelle zone di confine gruppi di nomadi allevano cammelli, capre e pecore. Oggi l’artigianato
tradizionale e l’industria su piccola scala non hanno importanza che avevano in passato. Le attività
industriali moderne si concentrano sulla lavorazione dei prodotti agricoli, sulle industrie collegate al
petrolio e sulla produzione tessile. La presenza di molte foreste ha avviato la produzione di legname.
L’attività peschereccia è sviluppata nelle zone costiere. La posizione centrale della regione permette
da sempre importanti trasporti intercontinentali. I trasporti tra le regioni interne del Medio Oriente non
sono altrettanto sviluppati. Il commercio ha sempre avuto un ruolo importante sull’economia.
POPOLAZIONE
La società è costituita da un complesso mosaico di genti e culture. Tutta la
storia della regione è caratterizzata dall’incessante movimento di popoli arrivati
dalle zone circostanti e integratesi nella società già esistente pur mantenendo
una propria identità caratteristica. Le condizioni del territorio con i suoi deserti
e rilievi sono stati favorevoli per la costituzione di ambienti protetti in cui
piccole comunità conducono un’esistenza indipendente le une dalle altre. I tre
principali gruppi etnici sono: i Semiti (soprattutto arabi ed ebrei), i Turchi (la
maggior parte della popolazione) e gli Indo-europei (soprattutto persiani). Le
lingue principali sono l’arabo, il persiano e il turco. La religione dominante
attualmente è l’Islam, in minoranza sono il cristianesimo e l’ebraismo.
POLITICA
La storia più recente del Medio Oriente è caratterizzata da forti tensioni politiche
che spesso sono sfociate in feroci guerre, violente rivoluzioni e numerosi
attentati terroristici. L’instabilità politica è dovuta ad una serie di fattori: la
divisione politica del territorio, frutto, in molti casi, dell’eredità del dominio
coloniale di alcune potenze europee, non sempre risponde alle caratteristiche
etniche, religiose e culturali delle diverse popolazioni; inoltre, le immense
ricchezze petrolifere del sottosuolo hanno fatto di questa regione il teatro degli
interessi delle grandi potenze mondiali.
REGIONE PIU’ RICCA
QATAR
Il QATAR è uno dei principali esportatori di Petrolio e Gas Naturale. Con un Pil pro-capite di 88,222$
si colloca al primo posto della classifica. Da sottolineare però che la distribuzione della ricchezza è
pessima (pochi ricchi - molti poveri). Si affaccia sul Golfo Persico, il territorio è totalmente
pianeggiante e desertico, le coste si sviluppano su una lunghezza complessiva di 550 chilometri e
presentano alcune insenature e golfi. La penisola del Qatar è orlata da alcune isole, tutte di
modeste dimensioni ed in taluni casi trasformate e modificate da opere di ingegneria umana.
Circa 2/3 degli abitanti vive nell'area urbana della capitale Doha. L'imponente flusso migratorio di
inizio secolo per la grande richiesta di manodopera, soprattutto nel settore edile, ha fatto sì che vi
siano molti stranieri, in prevalenza indiani, nepalesi e filippini. Il settore agricolo ha rilevanza solo a
livello locale e impiega circa il 3% della forza lavoro, Il settore più importante resta comunque
quello della pastorizia, di rilievo è inoltre la pesca che riesce a soddisfare completamente il
fabbisogno interno, garantendo anche eccedenze per l'esportazione. Oltre a effettuare la
raffinazione del petrolio, le industrie manifatturiere più importanti producono cemento, fertilizzanti
e acciaio. Il Qatar sta investendo ingenti quantità di denaro nello sviluppo del settore turistico, in
special modo nell'edificazione di lussuosi hotel, resort e centri di divertimento vari. Si possono
trovare nel Paese diversi siti di discreto interesse storico, culturale o ambientale.
REGIONE PIU’ POVERA
YEMEN
Lo YEMEN è uno Stato posto all'estremità meridionale della Penisola araba,
Economicamente lo Yemen è tra i Paesi più poveri del mondo, con condizioni di
sottosviluppo diffuso e dipendenza pressoché totale da aiuti esterni, nonostante
indubbi progressi siano stati fatti dal 1990, anno della riunificazione. Lo Yemen, dal
punto di vista geografico, si può dividere in quattro regioni principali: le pianure
costiere ad occidente, gli altopiani occidentali, quelli centrali e il deserto ad est. Le
pianure costiere sono molto aride. Nonostante ciò sono presenti diverse lagune,
anche malsane, risultando infestate da insetti portatori della malaria. Il paese è uno
dei meno sviluppati del pianeta con il PIL all'87º posto tra quelli mondiali, La
corruzione dilagante è il primo ostacolo allo sviluppo del paese, e limita gli
investimenti locali ed internazionali. Il settore primario è incentrato soprattutto
sull'agricoltura, la pesca viene praticata con successo. Riguardo al settore
secondario, lo Yemen offre anche giacimenti minerari, da cui si estraggono petrolio e
gas naturale, in quantità però molto minore rispetto agli altri paesi della penisola
arabica. Il settore terziario si sta gradualmente sviluppando, ma non ha ancora
raggiunto livelli soddisfacenti. Il governo yemenita ha investito molto per migliorare il
sistema stradale, Nel paese sono totalmente assenti le ferrovie.