METODI DI ANALISI PER LA DETERMINAZIONE DELLE AFLATOSSINE NEGLI ALIMENTI Elena Pannunzi Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari Reparto OGM e Xenobiotici di Origine Fungina AFLATOSSINE NUCLEO BIS-FURANO CUMARINICO SERIE B: ANELLO PENTENONICO SERIE G: ANELLO LATTONICO A SEI TERMINI AFM1: METABOLITA OSSIDRILATO DELLA AFB1 SCALA DI TOSSICITÁ: AFB1 >AFM1≥ AFG1>AFB2 >AFG2 ALIMENTI SUSCETTIBILI DI CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINE ARACHIDI, PISTACCHI, FRUTTA SECCA SPEZIE CEREALI MANGIMI ALIMENTI PER L’ INFANZIA LATTE E FORMAGGI Metodi ufficiali AOAC e CEN Micotossina Matrice Riferimento Metodo Aflatossine (AFB1 e AFtot) Cereali, frutta a guscio e prodotti derivati AOAC - 991.31 CEN–EN 12955:1999 IAC-HPLC con derivatizzazione post colonna e rivelazione fluorimetrica Mais AOAC-993.16 ELISA AOAC–2003.02 IAC-HPLC con derivatizzazione post colonna e rivelazione fluorimetrica Aflatossine (AFB1, AFB2, AFG1, AFG2) Aflatossina B1 Aflatossina B1 Mangimi Baby foods CEN–EN ISO 17375:2006 AOAC–2000.16 IAC-HPLC con derivatizzazione post colonna e rivelazione fluorimetrica Metodi ufficiali AOAC e CEN Micotossina Matrice Riferimento Metodo Aflatossine (AFB1, AFB2, AFG1, AFG2) Burro di arachidi, pasta di pistacchio, pasta di fichi, paprika AOAC-999.07 IAC-HPLC con derivatizzazione post colonna e rivelazione fluorimetrica CEN–EN 14123:2003 HPLC con derivatizzazione fotochimica post colonna Aflatossine Nocciole e prodotti AOAC–2005.08 derivati Aflatossine Mandorle, arachidi, pistacchi, nocciole brasiliane AOAC-994.08 Mycosep-HPLC Aflatossine Burro di arachidi AOAC-991.45 ELISA Aflatossine Arachidi e mais AOAC-993.17 TLC Metodi ufficiali AOAC e CEN Micotossina Matrice Riferimento AOAC– 2000.08 Metodo IAC-HPLC con rivelazione fluorimetrica Aflatossina M1 Latte e latte in polvere Aflatossina M1 Latte e latte in polvere CEN–EN ISO 14675:2003 ELISA Aflatossina M1 Latte e formaggio AOAC-980.21 TLC CEN–EN ISO 14501:1999 VANTAGGI SVANTAGGI HPLC •Eccellenti performance •Bassi livelli di rivelabilità •Sicurezza per l’operatore •Costoso •Richiede addestramento dell’operatore •Tempi di analisi ELISA •Risultati rapidi •Alto numero di campioni •Non richiede attrezzature costose •Semplice da utilizzare dopo un breve training dell’operatore •Fase di automatizzazione •Permette determinazioni precise (per livelli superiori a 2ng/g) •Costi limitati •Possibilità di falsi positivi •Reazioni collaterali •Interferenza della matrice •Precisione meno attendibile rispetto ai metodi di laboratorio jn HPLC •Universale •Altamente sensibile e selettiva •Possibilità di determinare diverse micotossine contemporaneamente •Possibilità di ridurre ed eliminare la fase di clean-up •Costi elevati •Richiede addestramento dell’operatore •Elevati costi di manutenzione TLC MS •Uso di solventi considerati pericolosi per l’ambiente SAGGI ELISA IMMUNO-ENZIMATICI Preparazione del campione Saggio immunoenzimatico con kit Lettura al colorimetro SAGGIO DIRETTO ANTICORPO SAGGIO COMPETITIVO ENZIMA CONIUGATO TOSSINA ALLA TOSSINA TOSSINA ANTICORPO-ENZIMA ANTICORPO CONCENTRAZIONE TOSSINA INTENSITÁ COLORAZIONE INTENSITÁ COLORAZIONE SUBSTRATO CROMOFORO SUBSTRATO CROMOFORO CONCENTRAZIONE TOSSINA KIT ELISA QUANTITATIVI IN COMMERCIO FORNITORE Test Kit Range di quantificazione Limite di rivelabilità Tempo di incubazione Aflatossine Totali 1-20ppb 1ppb 20min 4-40ppb 3ppb 20min Aflatossina M1 5-100ppt 5ppt 130min Aflatossine Totali 1-20ppb 1ppb 15-20min Aflatossina M1 5-100ppt 5ppt 120min Aflatossine Totali 5-40,5ppb 5ppb 60min 1,7-45ppb 1,7ppb 15min Aflatossina M1 5-80ppt 5ppt (latte) 50ppt (form.) 60min 250-2000ppt <3670ppt 15min KIT ELISA QUANTITATIVI IN COMMERCIO FORNITORE Test Kit Aflatossine Totali Range di quantificazione Limite di rivelabilità Tempo di incubazione 2-80ppb (cereali) 2ppb 15min 3-100ppb (cereali) 3ppb 40min 1-16ppb (paprica) 1ppb 50min - (qualitativo) 5ppb 3min - <20ppb o >20ppb 20min (qualitativo Charm Toxi-Test Transia Diagnostix Tepne Neogen Diffchamb Strategic Diagnostics Inc International Diagnostic Systems Elisa-Tek Vicam Idexx DETERMINAZIONE SIMULTANEA LC-ESI-MS/MS DI 39 MICOTOSSINE IN CEREALI SENZA CLEAN-UP API 4000 Q trap LC-MS/MS M. Sulyok, F. Berthiller, R. Schuhmacher, R. Krska Rapid Commun. Mass Spectrom. 2006; 20: 2649–2659 IN GENERALE GLI STEPS TIPICI PER L’ANALISI DELLE AFLATOSSINE SONO: ESTRAZIONE CLEAN-UP RIVELAZIONE METODO PER LA DETERMINAZIONE DI AFB1 E TOTALI IN MAIS E MANGIMI METODO INTERNO VALIDATO ESTRAZIONE: Pesare 50.0g di campione in blender + 5.0g di NaCl Estrarre con 250ml MeOH:H2O 80:20 (v:v) Filtrare su filtro di carta Prelevare 20ml di filtrato Diluire con 20ml di PBS* Filtrare su filtro a microfibra di vetro *Phosphate Buffered Saline pH=7.4 0.20g di cloruro di potassio 0.20g di di-idrogenofosfato di potassio 1.16g di idrogeno fosfato disodico anidro 8.00g di cloruro di sodio in 900 mL di acqua bidistillata Portare a pH 7.4 con HCl (0,1 mol/L) o con NaOH (0,1 mol/L). Portare ad un litro con acqua bibistillata. CLEAN-UP: Colonnine di immuno-affinità (IAC) INTERAZIONE ANTIGENE-ANTICORPO L’estratto viene fatto passare attraverso la colonnina. La micotossina si lega al sito specifico dell’anticorpo. Il materiale estraneo viene eliminato tramite lavaggio con acqua. Il legame aflatossina-anticorpo è rimosso mediante eluizione con opportuno solvente. Condizionare la colonnina di immunoaffinità con 5.0ml di PBS Passare in IAC 20ml di campione Lavare la IAC con 10ml di H2O Eluire con 1000 l + 1000 l di MeOH per HPLC Portare a volume in matraccio da 5ml con H2O bidistillata CLEAN-UP COLONNINE DI IMMUNO AFFINITÀ (IAC) ESTRAZIONE IN FASE SOLIDA (SPE) VANTAGGI SVANTAGGI Alta selettività accuratezza e sensibilità (anticorpi specifici) Costi elevati Monouso Rapido Possibilità di analisi multimicotossina Minore selettività RIVELAZIONE: HPLC/FLUORIMETRICA Le aflatossine B1 e G1 non hanno gruppi che diano elevata fluorescenza naturale alla molecola. È necessaria la formazione di un derivato stabile PBPB POST/COLONNA Derivatizzatore elettrochimico Soluzione sovrasatura di iodio cristallino UV PRE/COLONNA Acido Trifluoro Acetico (TFA) Brominazione del doppio legame Iodurazione del doppio legame Derivatizzazione fotochimica Idratazione del doppio legame furanico RIVELAZIONE: HPLC/FLUORIMETRICA Corsa cromatografica senza agente derivatizzante Corsa cromatografica con agente derivatizzante PBPB (pyridine hydrobromide perbromide) : Una soluzione di PBPB 50mg/L è pompata a 0.4ml/min da una pompa esterna nella valvola a T Si fa passare nel derivatizzatore la fase mobile contenente bromuro di potassio (precursore DERIVATIZZATORE dell’agente derivatizzante). Si genera bromo : ELETTROCHIMICO ELETTROCHIMICAMENTE applicando un potenziale costante agli elettrodi di lavoro I2: Una soluzione satura di I2 è pompata a 0,7ml/min in tubo di Teflon a 60°C UV: TFA: Si irradia il campione mediante lampada UV a 254nm Formazione dell’emiacetale per addizione di acqua al doppio legame furanico SISTEMI DI DERIVATIZZAZIONE PBPB/I2 TFA COLONNA CROMATOGRAFICA POMPA ANALITICA VALVOLA AT T POMPA DERIVATIZZANTE VALVOLA DI INIEZIONE FASE MOBILE/ F.M. + KBr UV/DERIV. ELETTROCH. RIVELATORE VANTAGGI PBPB DERIVATIZZATORE ELETTROCHIMICO I2 UV TFA •Attendibilità e ripetibilità •T ambiente •Brevi tempi di analisi •Non è necessaria una seconda pompa •Assenza di agenti derivatizzanti •Attendibilità e ripetibilità •Automatizzazione •Non necessita di preparazione di soluzioni •Non è necessaria una seconda pompa •Richiede una sola pompa per HPLC SVANTAGGI •Richiede seconda pompa •Manutenzione e pulizia delle linee •Preparazione della soluzione •Costo per uno strumento dedicato •Manutenzione •Richiede seconda pompa e bagno termostatico •Manutenzione •Preparazione della soluzione di fresco •Aumento dei tempi di ritenzione •Leggera perdita in sensibilità •Pericolosità dell’acido trifluoroacetico •Scarsa ripetibilità METODO PER LA DETERMINAZIONE DI AFB1, G1, B2, G2 IN BURRO DI ARACHIDI, PASTA DI PISTACCHIO, PASTA DI FICHI, PAPRIKA (CEN–EN 14123:2003) Pesare 50.0g di campione in blender o in beuta da 500ml + 5.0g di NaCl Estrarre con 200/300ml MeOH:H2O 80:20 (v:v) + 100ml n-esano in blender per 3 min o con agitatore a braccia per 30 min (paprika) Filtrare su filtro di carta Prelevare 15ml di filtrato Diluire con 90ml di PBS (Phosphate Buffered Saline pH=7.4) Filtrare su filtro a microfibra Condizionare la colonnina di immunoaffinità (I.A.C.) con 5.0ml di PBS Passare in IAC 70ml di campione Lavare la IAC con 15ml di H2O Eluire con 500 l + 750 l di MeOH per HPLC Portare a volume in matraccio da 5ml con H2O bidistillata CONDIZIONI CROMATOGRAFICHE Fase mobile AcCN : MeOH : H2O 17 : 29 : 54 Flusso: 1 ml/min Derivatizzazione post colonna con PBPB Flusso pompa derivatizzante 0.4 ml/min Vinj= 150 l Colonna C18 250x4.6 mm 5 La colonna termostatata a 40°C 1°C em = 435nm Spettrofluorimetro: ecc = 365nm Cromatogramma mais AFB1≈ 20µg/Kg Cromatogramma pistacchi AFB1≈ 2µg/Kg PARAMETRI DEI METODI Campo di applicazione 0,10 - 20 µg/Kg Calibrazione e linearità 0,10 - 6,60 µg/Kg MAIS 0,10 - 4,80 µg/Kg PISTACCHI Limite di rivelabilità 0,03 µg/Kg Limite di quantificazione 0,10 µg/Kg Incertezza espansa 0,76 µg/Kg (AFB1 liv. 1,58 µg/Kg) Recupero (n=10) Livello di contaminazione g/Kg RSD(r)% Recupero % 1 40 50-120 1-10 20 70-110 > 10 15 80-120 PISTACCHI AFB1 88% AFB2 93% AFG1 92% AFG2 93% MAIS AFB1 87% AFB2 91% AFG1 90% AFG2 70% Criteri di rendimento per le aflatossine (REG. (CE) N. 401/2006) FATTORE DI RECUPERO BIANCO SPIKE PROCEDURA ANALITICA Contaminazione spike Contaminazione bianco Livello di contaminazione X 100 METODO PER LA DETERMINAZIONE DI AFM1 IN LATTE E LATTE IN POLVERE (CEN–EN ISO 14501:1999) Latte in polvere: ricostituire 15g con 75 ml di acqua a 50°C Latte: preriscaldare il campione a 37°C Centrifugare per 15 min a 10000rpm Eliminare lo strato superiore di grasso Filtrare e raccogliere 50 ml Passare in IAC 50 ml di filtrato CLEAN-UP: Lavare la IAC con 15 ml di H2O Eluire con 1000 l + 1000 l di AcCN per HPLC Portare a secco Riprendere con 1 ml di AcCN:H2O 90:10 (v/v) METODO PER LA DETERMINAZIONE DI AFM1 NEL FORMAGGIO ESTRAZIONE: CLEAN-UP: Pesare 10.0g di campione in blender + 5g di celite Estrarre con 80ml di CH2Cl2 Lavare con 40ml di CH2Cl2 Filtrare su filtro di carta Evaporare il filtrato al Rotavapor Sciogliere con 1ml di MeOH, 30ml H2O, 50ml n-esano Trasferire in imbuto separatore Recuperare la fase acquosa sottostante Lavare la fase organica 2 volte con 10ml H2O e riunire le fasi acquose Passare in IAC un volume noto di fase acquosa Lavare la IAC con 15ml di H2O Eluire con 500 l + 500 l + 500 l di AcCN per HPLC Portare a secco Riprendere con 500 l di AcCN:H2O 90:10 (v/v) METODO ENZIMATICO PER LA DETERMINAZIONE DI AFM1 NEL FORMAGGIO* ESTRAZIONE: Pesare 5.0g di campione in beuta Estrarre con 50ml di soluzione di pepsina allo 0,2% in HCl 0,1N Porre in stufa o bagno ad acqua a 42°C per tutta la notte (16 ore) sotto continua agitazione Centrifugare a 10000 rpm per 10 min Eliminare il grasso Filtrare su filtro di carta a pieghe Neutralizzare con NaOH 5N Passare in IAC un volume noto di filtrato CLEAN-UP: Lavare la IAC con 5ml di H2O Eluire con 1000 l + 1000 l di MeOH per HPLC Portare a secco Riprendere con 1000 l di AcCN:H2O 25:75 (v/v) *UNIVERSITÁ CATTOLICA DEL S. CUORE DI PIACENZA A. PIETRI, T. BERTUZZI, P. FORTUNATI, G. PIVA CONDIZIONI CROMATOGRAFICHE Fase mobile AcCN : H2O 25 : 85 Flusso: 1 ml/min Vinj= 150 l Colonna C18 150x4.6 mm 5 La colonna termostatata a 40°C 1°C Spettrofluorimetro: ecc = 360nm Cromatogramma di un campione di latte ≈ 50ng/L em = 435nm Cromatogramma di un campione di formaggio ≈ 300ng/Kg PARAMETRI DEI METODI LATTE 7 - 200 ng/L FORMAGGIO 100 – 2000ng/Kg Campo di applicazione LATTE 10 – 160 ng/L FORMAGGIO 70 – 1600 ng/Kg Calibrazione e linearità LATTE 3 ng/L FORMAGGIO 30ng/Kg Limite di rivelabilità LATTE 7 ng/L FORMAGGIO 100 ng/Kg Limite di quantificazione Recupero (n=10) AFM1 Livello di contaminazione (ng/Kg) Recupero % 10-50 60-120 > 50 70-110 LATTE: 89% FORMAGGIO: 88% Criteri di rendimento per la Aflatossina M1 (REG. (CE) N. 401/2006) PREPARAZIONE DELLE SOLUZIONI DI RIFERIMENTO PER DILUIZIONE DI UNA SOLUZIONE DI RIFERIMENTO CERTIFICATA PORTANDO A VOLUME NOTO UNA QUANTITÁ NOTA DI POLVERE CON TOLUENE: ACETONITRILE 90:10 PER AFB1, AFB2, AFG1, AFG2 E CON CLOROFORMIO PER AFM1 Il titolo esatto di tale soluzione è determinato mediante lettura allo spettrofotometro UV Amax M C.C. d 100 ρ= concentrazione delle aflatossine in μg/ml Amax= assorbanza alla lunghezza d’onda di massimo assorbimento M= peso molecolare dell’aflatossina ε = coefficiente di estinzione molare dell’ aflatossina d= cammino ottico in centimetri C.C. = fattore di correzione Le soluzioni di riferimento di lavoro si preparano portando a secco sotto flusso di azoto una quantità nota di soluzione di riferimento a titolo noto e riprendendo con opportuno solvente INIEZIONI DI 5 LIVELLI DI STD DI AFLATOSSINA B1, B2, G1, G2 INIEZIONI DI 5 LIVELLI DI STD DI AFLATOSSINA M1 CURVA DI CALIBRAZIONE AFB1 Numero minimo di punti dalle norme ISO: 5 Livello μg/Kg (MAIS) μg/Kg (PISTACCHI) 1 0.10 0,10 2 1,10 0.80 3 2,10 1.60 4 5,50 4.00 5 6,60 4.80 Coefficiente di correlazione r2 = 0,999 CURVA DI CALIBRAZIONE M1 LATTE - FORMAGGIO Livello ng/L (LATTE) ng/Kg(FORMAGGIO) 1 7 70 2 20 170 3 30 340 4 90 900 5 160 1600 MASSIMO FATTORE DI CONVERSIONE LATTE FORMAGGIO = 9 Coefficiente di correlazione r2 = 0,999 PROCEDURA DI DECONTAMINAZIONE Rif. JAOAC Vol.48, 681 (1965) American Ind.Hyg.Assoc.J., 42, 398 (1981) IARC Sci.Publ. N. 37 (1980) La vetreria, il materiale monouso e qualsiasi utensile sia stato a contatto con matrici alimentari possibilmente contaminate o con standard, DEVE essere decontaminato con una soluzione di IPOCLORITO di SODIO allo 1% PER TUTTA LA NOTTE. Gocce accidentali sulle mani o parti del corpo devono essere trattate con la stessa soluzione di ipoclorito di sodio 1% per 10’, successivamente trattate con una soluzione acquosa di acetone al 5%, infine sciacquate con abbondante acqua. I quantitativi di matrici alimentari superiori ai 2 Kg (p.e. slurry), vengono decontaminati nella stessa maniera (2L almeno di soluzione NaClO 1%);in più per facilitare il successivo smaltimento si aggiunge una quantità di segatura sufficiente per assorbire il liquido. CONFERMA DELL’IDENTITÀ DELL’AFLATOSSINA B1 Spettro di assorbimento della AFB1 Spettro di emissione della AFB1