INDAGINI STRUMENTALI • • • • • • • • SIEROLOGIA RX TORACE ECG ECO TRANSTORACICO / TRANSESOFAGEO HOLTER ERGOMETRIA SCINTIGRAFIA MIOCARDICA CATETERISMO CARDIACO: – INDICAZIONI – PREPARAZIONE DELL’ASSISTITO – PROCEDURA – COMPLICANZE – ASSISTENZA • INTERVETI PERCUTANEI (PTCA, STENT, ecc) • STUDIO ELETTROFISIOLOGICO TRANSESOFAGEO/ENDOCAVITARIO Esami sierologici • Routine – Valutazione dei fattori di rischio coronarico Ædislipidemia (colesterolo, HDL, trigliceridi, Lp(a)…) Æipertensione ÆDiabete • Urgenti – danno miocardico (Troponine, enzimi cardiospecifici…) – equilibrio idro-elettrolitico – equilbrio acido-base – glicemia – proteina C reattiva, fibrinogeno,... • Monitoraggio – terapia anticoagulante, antiaggregante ECG Registrazione grafica dell’attività elettrica del cuore. Attraverso elettrodi di superficie, posti in specifiche posizioni, consente di rilevare e registrare l’attività elettrica miocardica che fornisce al clinico informazioni • di tipo morfologico (struttura, forma, dimensioni, orientamento e integrità del miocardio) • di tipo funzionale (modalità e sequenza temporale con cui avvengono depolarizzazione e ripolarizzazione miocardica; lettura del ritmo e della frequenza cardiaca.) Nodo del seno Atrio destro Atrio sinistro Regione AV elettricamente inerte Branca sinistra Nodo atrioventricolare Ventricolo destro Ventricolo sinistro Fascicolo anteriore sinistro Fascicolo posteriore sinistro Branca destra Onda di depolarizzazione Onda di ripolarizzazione 30 secondi Registrazione delle derivazioni unipolari sul piano frontale (di Wilson) Velocità 25 mm/s Calibrazione: 10 mm/mV Media Limiti (sec) Eventi cardiaci (sec) Onda P 0.08 fino a 0.10 depolarizzazione atriale Intervallo PR 0.18 0.12÷0.20 depolarizzazione atriale e conduzione AV complesso QRS 0.08 fino a 0.10 depolarizzazione ventricolare segmento ST-onda T 0.32 ripolarizzazione ventricolare intervallo QT 0.40 fino a 0.43 depolarizzazione e ripolarizzazione ventricolari Sede dell'infarto (Ventricolo sin.) Derivazioni esploranti inferiore DII, DIII, aVF (onda Q) anteriore o antero-settale V1, V2, V3 (onda Q o scarsa progressione onda R) inferiore + anteriore DII, DIII, aVF, V1, V2, V3 (come sopra) anteriore esteso o anterolaterale V1 - V6 (come sopra) infero-laterale DII, DIII, aVF, V5, V6 (onda Q) laterale basso V5, V6 (onda Q) laterale alto DI, aVL (onda Q) posteriore V1, V2 (onda R alta) ECG • Può essere effettuato presso il Servizio Cardiologia o al letto del paziente. • E’ ripetibile e relativamente poco costoso. • I tempi di esecuzione sono brevi. • E’ indolore • Si esegue a paziente supino. • Non è richiesta alcuna preparazione particolare. di Alterazioni qualitative nella registrazione possono essere causate da movimenti muscolari involontari o volontari (brivido, temperatura ambientale, ipercinesia motoria) o da inadeguatezza nella tecnica di esecuzione. RX Torace Consiste nella fissazione su lastra, attraverso i raggi X delle immagini delle strutture intratoraciche. Solitamente richiesto in due proiezioni (anteroposteriore e laterale). Consente di acquisire informazioni rispetto a: ⇒Posizione e morfologia del cuore e delle sue camere ⇒calcificazioni o anomalie morfologiche dei grossi vasi ⇒presenza di congestione polmonare di origine cardiogena, o di patologie interstiziali concomitanti (tromboembolia polmonare, neoplasia, ecc.) Arco aortico Art. polmonare Auricola Atrio sin. Curvatura Ventricolo sin. Aneurisma aorta toracica Situs inversus Destrocardia Aneurisma ventricolare sinistro inferiore Rx Torace • Può essere effettuato presso il Servizio di Radiologia o al letto del paziente. • E’ ripetibile ed indolore. • Non richiede alcuna preparazione. • Può essere effettuato anche a paziente in posizione supina obbligata. ECG Dinamico sec. Holter Consiste nella registrazione continua su nastro magnetico o supporto elettronico, dell’attività cardiaca durante un ciclo completo di sonno- veglia (24 ore). Indicazioni maggiori: ⇒valutazione e studio delle alterazioni del ritmo cardiaco, sospette o certe, prima e dopo terapia antiaritmica ⇒valutazione e studio delle alterazioni del tratto ST e dell’onda T in soggetti con cardiopatia sospetta o nota, prima e dopo terapia antiischemica ⇒valutazione dell’intervallo R-R nei pazienti ischemici noti ECG Dinamico sec. Holter • Al paziente viene applicato un piccolo apparecchio (peso di circa 200 g) costituito da un registratore ed un decodificatore di segnali, che vengono trasmessi attraverso più elettrodi posti sulla cute. • Per ridurre il rischio di artefatti è consigliata adeguata preparazione della cute, che va depilata e sgrassata prima dell’applicazione degli elettrodi. ECG Dinamico sec. Holter • Sono da evitare trazioni e dislocazioni dei cavi di monitoraggio, che vengono fissati alla cute con cerotto anallergico. • All’inizio della procedura si sincronizzano gli orologi del paziente e del rilevatore. • Il paziente può svolgere le proprie attività di vita quotidiana, sia in ospedale che a domicilio, ed è invitato a tenere un “diario” delle principali azioni svolte, descrivendole e riportando gli eventuali sintomi avvertiti. Deve, inoltre, evitare bagno o doccia durante le 24 ore della registrazione. • L’esame è indolore. Diario: “vertigine” Sinusale TPSV Sinusale ABP: caduta della pressione sistolica Sinusale TV polimorfa Seduto In piedi Test da Sforzo • Serve a valutare la risposta cardiovascolare ad un lavoro muscolare opportunamente graduato. • Permette di rilevare tempi e modi di insorgenza di una eventuale ischemia miocardica secondaria. • Ci sono diversi tipi di test da sforzo, ma il più frequentemente usato è quello al cicloergometro. (bicicletta fissa, con pedali regolati da un freno elettromagnetico che determina il grado di sforzo da compiere) Test da Sforzo E’ indicato : ♥ per diagnosticare la natura del dolore toracico ♥ per valutare la soglia ischemica nei soggetti con cardiopatia ischemica nota o sospetta ♥ per valutare l’efficacia della terapia antiischemica ♥ per una valutazione prognostica nel paziente con recente infarto miocardico ♥ nel soggetto con scompenso cardiaco, assieme alla valutazione della funzione respiratoria, per una stratificazione prognostica e per la valutazione dell’efficacia della terapia Diversi aspetti di sottoslivellamento del tratto ST ascendente orizzontale discendente Test da Sforzo Possibili complicanze: • crisi anginose • aritmie cardiache (anche gravi) • lipotimie Il test viene interrotto: [ per comparsa di angor e/o alterazioni elettrocardiografiche o della pressione arteriosa e/o dispnea [ per esaurimento muscolare Criteri di sospensione della prova da sforzo • Raggiungimento della FC massimale • Angina progressiva • Altri sintomi limitanti (dispnea, astenia, vertigine, claudicatio) • Sopraslivellamento del tratto ST >2 mm (in derivazioni senza un’onda Q a riposo) • Grave sottoslivellamento del tratto ST • Tachicardia Ventricolare non sostenuta (≥ 3 BPV consecutivi) • Insorgenza di FA, Flutter Ariale, o TPSV • Blocco AV II o III grado • Nuovo BBS • Riduzione della pressione sistolica di 10 mm Hg • Ipertensione grave sistolica o diastolica • Caduta progressiva della FC Test da Sforzo • Si effettua presso il Laboratorio di Ergometria. Durante la procedura sono costantemente monitorizzati ritmo e frequenza cardiaca, elettrocardiogramma del paziente e pressione arteriosa. • Durante l’esame sono presenti un operatore medico ed un infermiere professionale opportunamente preparati a far fronte alle possibili complicanze. Nel laboratorio sono sempre presenti e facilmente accessibili le risorse atte ad affrontare le emergenze. • Tempo di esecuzione dell’esame: non standadizzabile Test da Sforzo E’ richiesto: Êconsenso informato Êrimozione delle protesi dentali mobili Êabbigliamento e calzature adeguate Êcolazione leggera A prova ultimata: ♥ controllo dei parametri vitali ♥ osservazione del paziente (in caso di test positivo o complicato) NB: su indicazione medica specifica, prima o dopo l’esame, può essere interrotta o modificata la terapia. Ecocardiogramma Transtoracico • Consiste nella visualizzazione diretta dell’immagine e dell’attività cardiaca, ottenuta attraverso l’utilizzo di una fonte di ultrasuoni, i cui echi rifrangenti vengono indirizzati in tempo reale su un monitor. • E’ effettuabile presso il Servizio di Cardiologia od al letto del paziente (se l’impianto elettrico è adeguato). • E’ ripetibile e registrabile. • E’ indolore. • Non richiede alcuna preparazione particolare. • E’ chiesta la collaborazione del paziente nell’assumere e mantenere la posizione laterale e nell’effettuare, al bisogno, profonde inspirazioni. Ecocardiogramma Transtoracico Consente al clinico di valutare: < le dimensioni delle camere cardiache (volumetrie) < la morfologia ed il movimento delle valvole cardiache < la morfologia ed il movimento delle strutture muscolari (cinetica segmentaria) < la presenza di trombi/masse endocavitarie/aneurismi di parete < il flusso ematico endocavitario < la presenza di versamento pericardico < la misurazione delle dimensioni delle varie strutture, dei gradienti di pressione, della frazione di eiezione < l’esplorazione dell’aorta nella parte ascendente e nell’arco Ecocardiogramma Transesofageo Metodica ecocardiografica dotata di maggiore “sensibilità” rispetto all’eco transtoracico. Consiste nell’introduzione per via orale di una sonda ad ultrasuoni (diametro 0.7 - 0.8 mm), opportunamente lubrificata, che una volta raggiunto l’esofago, consente una migliore analisi delle strutture cardiache, proprio grazie alla particolare posizione anatomica, che bypassa l’eventuale impedenza che le strutture anatomiche toraciche e l’aria possono provocare nella tecnica transtoracica. Esofago Esofago Trachea Tronco anonimo Aorta ascend. Aorta discend. Ecocardiogramma Transesofageo E’ indicato: • qualora l’eco transtoracico risulti di pessima qualità tecnica o non sia chiaramente diagnostico. • qualora si desideri valutare con accuratezza l’aorta toracica (ricerca di flap intimali), le cavità interne (ricerca di trombosi endocavitarie), la presenza di endocardite valvolare. • qualora si voglia quantificare con esattezza il grado dell’insufficienza mitralica Complicanze possibili: •perforazione esofagea (rara) •aritmie cardiache •reazioni vasovagali •broncospasmo • • • • • • • Ecocardiogramma Transesofageo Si effettua presso il laboratorio di eco o, in casi eccezionali, al letto del paziente critico. Durante l’esame, sono sempre presenti: 1 operatore medico ed 1 infermiere di Cardiologia e sono sempre attivate le risorse materiali necessarie ad affrontare le eventuali complicanze. Viene effettuata anestesia locale con xilocaina spray. La procedura è spesso poco tollerata dal paziente che riferisce sensazione di soffocamento, nausea o conati di vomito. Solitamente si effettua a paziente in decubito laterale sinistro. Prima dell’inizio e’ utile approntare una pervietà venosa periferica stabile. Il tempo di esecuzione dell’indagine non è standardizzabile. Ecocardiogramma Transesofageo Sono richiesti: consenso informato digiuno da almeno 6 ore rimozione e conservazione delle protesi dentali mobili profilassi antibiotica su indicazione medica blanda sedazione con Benzodiazepine os. cartella clinica, termografica e radiografia del torace A procedura ultimata digiuno per almeno 1 ora anche per i liquidi controllo dei parametri vitali Eco-Stress E’ un indagine che serve a valutare le variazioni della funzione ventricolare sinistra, associate o meno alle variazioni ischemiche dell’elettrocardiogramma, durante un aumento del lavoro cardiaco provocato in vario modo. Eco-Stress Esistono vari tipi di eco-stress: ♥ durante test da sforzo al cicloergometro (monitoraggio ecocardiografico in corso di normale test al cicloergometro, è spesso invalidato dalla presenza di artefatti, non viene praticato presso il Servizio di Cardiologia) ♥ eco-pacing. L’aumento del lavoro cardiaco viene indotto aumentando la frequenza cardiaca attraverso una stimolazione elettrica guidata, che si ottiene posizionando in sottile sondino (3 mm), per via nasale, in esofago (attualmente non viene eseguito presso il Servizio di Cardiologia) ♥ eco-dobutamina (ad alti dosaggi) ed ecodipiridamolo. La dobutamina ad alti dosaggi e il dipiridamolo aumentano il lavoro del muscolo cardiaco, permettendo di svelare possibili aree ischemiche del ventricolo sinistro. Eco-Stress L’eco-stress richiede il monitoraggio della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Viene eseguito presso il laboratorio di ecocardiografia e richiede la presenza di un operatore medico e di un infermiere professionale. Prima della procedura viene incannulata una vena periferica. Nel laboratorio sono sempre presenti e facilmente accessibili le risorse atte ad affrontare le emergenze. Eco-Stress Indicazioni: • in presenza di controindicazioni al test da sforzo al cicloergometro (impossibilità o incapacità a pedalare, presenza di un blocco di branca sinistra all’ECG di base, ecc.) • per valutare la sede dell’ischemia miocardica e correlarla all’anatomia coronarica Le possibili complicazioni dipendono dal tipo di test eseguito. Comprendono angor, aritmie, brusche variazioni della pressione arteriosa, cefalea, cardiopalmo, sudorazione, brividi, ecc. (effetti collaterali farmaco dipendenti: es. Dipiridamolo + Atropina) Eco-Stress Sono richiesti: digiuno per l’eco-pacing e pasto leggero per i test farmacologici consenso informato scritto rimozione delle protesi dentali mobili Al termine dell’esame è consigliabile riposo a letto per 1 ora, controllo dei parametri vitali, osservazione del paziente Eco-dobutamina a bassi dosaggi E’ un’indagine che serve a svelare la possibile esistenza di aree di muscolo cardiaco ischemico, ma ancora vitale, all’interno di aree necrotiche. E’ di fondamentale importanza per la strategia terapeutica da scegliere in pazienti con infarto miocardico di notevoli dimensioni, solitamente a sede anteriore e complicato spesso da scompenso cardiaco. Le modalità di esecuzione dell’esame sono le stesse dell’eco-stress. Eco-dobutamina a basse dosi Aumento progressivo della risposta contrattile della parete inferiore Cine-NMR telediastole telesistole Aumento della intensità miocardica nell’infarto miocardico acuto Scintigrafia miocardica E’ un indagine in passato utilizzata prevalentemente per lo studio dell’estensione dell’area infartuale; attualmente viene utilizzata anche per la valutazione della funzione contrattile del ventricolo sinistro, del flusso e del metabolismo miocardico, della perfusione polmonare, delle disfunzioni valvolari e degli shunt intracavitari. La scintigrafia può essere associata all’esecuzione di un test da sforzo convenzionale. Modalità di cardiologia nucleare • Tecniche di perfusione miocardica – Thallium-201 chloride – Tc-99m sestamibi – PET (nitrogen-13 NH3, oxygen-15 H2O, rubidium82) • Angiografia nucleare – First-pass – Blood pool (multiple-uptake gated acquisition) • Infarct-avid imaging (“hot spot”) – Tc-99m pyrophosphate – Indium-111 antimyosin antibody • Metabolic imaging – Fatty acids (iodine-123 IPPA, iodine-123 BMIPP) – Fluorine-18 (PET or SPECT) – Carbon-11 acetate (PET) SPECT Orizzontale asse lungo Proiezioni Asse corto Verticale asse lungo SPECT Stress Riposo Diastole Asse corto Asse corto Lungo vertic Lungo vertic Sistole Lungo Orizz. Lungo Orizz. Perfusione Funzione