PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DOCENTE PROF./ PROF.SSA …R. PRIVITERA MATERIA DI INSEGNAMENTO SCIENZE CLASSE TERZA C SCIENZE APPLICATE piano di lavoro • Conoscere nelle linee generali i meccanismi di funzionamento del mondo biologico nelle dimensioni spaziale e temporale e a diversi livelli di organizzazione. • Acquisire consapevolezza dell’importanza delle ipotesi per spiegare fatti e fenomeni naturali e per organizzare correttamente l’osservazione. • Acquisire consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche e delle conoscenze scientifiche. • Coniugare la conoscenza dei problemi ambientali con comportamenti adeguati. • Saper utilizzare le reti informatiche nelle attività di studio e di ricerca. • Saper approfondire autonomamente le conoscenze scientifiche e controllare l’attendibilità delle fonti d’informazione. • Saper utilizzare il linguaggio della biologia, chiarendo il significato dei termini. • Acquisire un atteggiamento collaborativo che permetta di confrontarsi positivamente con gli altri. STRUMENTI Lezione frontale sia tradizionale che partecipata, facendo uso della l.i.m. Attività laboratoriali manipolative volte al miglioramento della comprensione; Lavoro di gruppo Sussidi e supporti didattici: Libro di testo integrato da spunti presi da altre pubblicazioni specifiche sull’argomento. Filmati Verifica e valutazione delle competenze: Quesiti V/F; quesiti a scelta multipla; esercizi di completamento; risposte aperte; esercizi applicativi , interrogazioni orali. Durante lo svolgimento dell’unità si terrà conto dei diversi ritmi e tempi di apprendimento al fine di ottimizzarli e personalizzarli. Le interrogazioni saranno un momento estemporaneo di verifica utili a far emergere eventuali bisogni formativi. CONTENUTI CAPITOLO 9: Mitosi: le cellule si duplicano Paragrafi Conoscenze Competenze 9.1 1. Cromosoma batterico 2. Processo di divisione cellulare nei procarioti a. Descrivere il processo di duplicazione del materiale genetico di un batterio 1. Funzione della divisione cellulare negli organismi pluricellulari 2. Organizzazione del materiale genetico negli eucarioti 3. Significato dei termini «mitosi» e «citodieresi» a. Descrivere le funzioni della mitosi negli organismi pluricellulari b. Descrivere le differenze tra i cromosomi delle cellule procariote ed eucariote c. Spiegare la funzione del processo mitotico 1. Fasi del ciclo cellulare 2. Dipendenza dall’ancoraggio e inibizione da contatto 3. Fattori di crescita: interleuchine ed eritropoietine a. Interpretare il ciclo cellulare come un processo fondamentale che consente la continuità della vita di tutti gli organismi eucarioti b. Distinguere tra fase G1, S e G2 c. Descrivere le peculiarità delle cellule staminali del midollo osseo d. Mettere in relazione l’azione dei fattori di controllo del ciclo cellulare con la possibilità di insorgenza di un tumore e. Spiegare le differenze tra la dipendenza dall’ancoraggio e l’inibizione da contatto, facendo esempi degli effetti prodotti dal mancato funzionamento di questi sistemi di regolazione 1. Fuso mitotico 2. Strutture che fanno parte dei cromosomi duplicati 3. Eventi che caratterizzano le quattro fasi della mitosi 4. Caratteristiche delle cellule prodotte dalla mitosi a. Descrivere l’origine e la funzione del fuso mitotico b. Spiegare perché i cromosomi, all’inizio della mitosi, hanno una forma a X c. Spiegare i motivi della scomparsa della membrana nucleare all’inizio della mitosi d. Descrivere in modo preciso gli eventi di ognuna delle quattro fasi mitotiche e. Evidenziare la precisione con cui il processo mitotico porta a una corretta distribuzione del materiale genetico tra le due cellule figlie f. Spiegare perché interfase e mitosi sono processi consecutivi e tra loro dipendenti g. Motivare, attraverso lo studio del processo mitotico, l’uguaglianza genetica delle due cellule figlie 1. Funzione della citodieresi 2. Processo di citodieresi nelle cellule animali e vegetali a. Descrivere gli eventi della citodieresi b. Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule vegetali c. Ipotizzare che cosa potrebbe accadere a una cellula se, dopo la mitosi, non attuasse la citodieresi 1. Relazione tra mitosi e cancro 2. Tumore benigno e maligno; le metastasi a. Distinguere tra tumore benigno e tumore maligno b. Spiegare che cos’è una metastasi c. Distinguere tra chemioterapia e radioterapia La divisione cellulare negli organismi procarioti 9.2 La divisione cellulare negli organismi eucarioti 9.3 Il ciclo cellulare 9.4 La mitosi 9.5 La citodieresi 9.6 Mitosi e cancro 9.7 Mitosi e riproduzione asessuata 3. Principali terapie per la cura del cancro d. Descrivere lo stile di vita grazie a cui si potrebbe prevenire il cancro 1. Ruolo della mitosi nella riproduzione 2. Esempi e svantaggi della riproduzione asessuata a. Mettere in relazione la mitosi con la riproduzione asessuata b. Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata CAPITOLO 10: Meiosi e riproduzione sessuata Paragrafi Conoscenze Competenze 10.1 1. 2. 3. 4. a. Spiegare la differenza tra cellule somatiche e gameti b. Comprendere la differenza tra aploide e diploide c. Spiegare perché non è possibile una fecondazione che non sia preceduta da meiosi d. Descrivere le analogie tra cromosomi omologhi, spiegando anche la loro diversa origine Aploide e diploide 10.2 Fasi della meiosi 10.3 Meiosi e ciclo vitale 10.4 La meiosi nella specie umana 10.5 Errori nel processo meiotico 10.6 Malattie genetiche dovute a errori durante la meiosi Definizione di gamete e di zigote Ciclo vitale (meiosi e fecondazione) Cellule aploidi e diploidi Cromosomi omologhi 1. Principali eventi della prima divisione meiotica 2. Processo di crossing over 3. Seconda divisione e la conclusione del processo meiotico a. Analizzare le fasi della meiosi I individuando gli eventi che portano alla formazione di due nuclei aploidi b. Comprendere il meccanismo del crossing over e la sua importanza per una maggiore variabilità genetica c. Evidenziare le differenze tra le fasi della prima divisione meiotica con quelle della mitosi d. Descrivere le fasi della meiosi II, sottolineando le analogie con il processo mitotico e spiegare perché è indispensabile una seconda divisione meiotica, nonostante i nuclei siano aploidi già dopo la meiosi I e. Confrontare il contenuto genetico dei nuclei formatisi al termine della prima divisione meiotica con quelli della seconda divisione meiotica 1. Importanza della mitosi e della meiosi nei cicli vitali 2. Diversi tipi di cicli vitali negli organismi unicellulari, nei protisti, nei funghi, nelle piante e negli animali 3. Processo di alternanza di generazioni a. Interpretare i cicli vitali come il risultato evolutivo dei processi di riproduzione sessuata b. Individuare nei cicli vitali degli organismi i processi mitotici e quelli meiotici e distinguere la fase aploide da quella diploide c. Descrivere il ciclo vitale delle piante, specificando le differenze con quello degli animali d. Descrivere il ciclo vitale umano 1. Formazione dei gameti nell’uomo: spermatociti primari e secondari, spermatidi e spermatozoi 2. Formazione dei gameti nella donna: spermatociti primari e secondari, corpuscoli polari e ovuli a. Descrivere i processi di gametogenesi maschile e femminile e motivare le cause della loro differente durata b. Confrontare un oocita secondario con un corpuscolo polare c. Sottolineare analogie e differenze nei due processi di gametogenesi maschile e femminile d. Spiegare perché, in gran parte dei casi, nelle donne non avviene la seconda divisione meiotica 1. Autosomi e cromosomi sessuali 2. Differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y 3. Particolarità delle trisomie 4. Non-disgiunzione e traslocazione come causa di trisomie 5. Delezione e sue conseguenze 6. Duplicazione di segmenti di cromosoma a. Distinguere tra autosomi e cromosomi sessuali b. Descrivere quali conseguenze si possono verificare nei gameti in seguito a errori del processo meiotico c. Determinare le fasi meiotiche in cui possono aver luogo i fenomeni di non-disgiunzione e di traslocazione d. Specificare le anomalie che si possono osservare nei 4 gameti prodotti in seguito a non-disgiunzione e traslocazione e. Descrivere le conseguenze dei processi di delezione e duplicazione cromosomica 1. Caratteristiche dei portatori della sindrome di Down 2. Trisomie negli autosomi: sindromi di Patau ed Edwards 3. Trisomie nei cromosomi sessuali: individui XXX, XYY; sindromi di Klinefelter e Turner a. Spiegare le cause genetiche della sindrome di Down e descrivere gli aspetti dei portatori di tale sindrome b. Mettere in relazione la presenza di un cromosoma in più con le caratteristiche morfologiche e genetiche delle persone affette da sindrome di Down c. Spiegare le caratteristiche delle sindromi di Patau ed Edwards d. Collegare il cariotipo delle principali anomalie numeriche dei cromosomi sessuali con gli aspetti distintivi delle relative sindromi e con la loro incidenza sulla popolazione umana e. Spiegare perché possono sopravvivere individui con un cromosoma in più, ma mai con un cromosoma in meno, tranne nel caso della sindrome di Turner CAPITOLO 11: Mendel e la genetica classica Paragrafi 11.1 Nascita della genetica 11.2 La legge della segregazione 11.3 Legge dell’assortimento indipendente 11.4 Malattie genetiche umane 11.5 La genetica classica Conoscenze 1. 2. 3. 4. Importanza del lavoro di Mendel Elemente e geni Tappe del metodo sperimentale Linee pure Competenze a. Elencare i dati a disposizione di Mendel agli inizi dei suoi lavori di ricerca b. Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel che ha portato alla formulazione della legge della segregazione c. Spiegare le linee pure in termini di genotipo 1. Caratteri delle piante di pisello scelti da Mendel 2. Concetto di generazione P, F1 e F2 3. Caratteri dominanti e recessivi 4. Enunciato della legge della segregazione 5. Definizione di allele 6. Genotipo omozigote ed eterozigote 7. Concetto di genotipo e di fenotipo 8. Trasmissione dei caratteri umani 9. Costruzione del quadrato di Punnett 10. Rapporti genotipici e fenotipici 11. Testcross a. Conoscere l’enunciato della legge della segregazione di Mendel b. Mettere in relazione i dati espressi dalla legge della segregazione con l’esistenza degli alleli c. Distinguere tra dominante e recessivo, tra genotipo e fenotipo, e tra omozigote ed eterozigote d. Costruire un quadrato di Punnett conoscendo i genotipi degli individui che si incrociano e. Elencare alcuni caratteri umani dominanti e recessivi f. Distinguere, nella F2 di un incrocio tra due eterozigoti, il rapporto fenotipico da quello genotipico g. Applicare un testcross per determinare il genotipo relativo a un fenotipo dominante 1. Trasmissione ereditaria di due caratteri 2. Enunciato della legge dell’assortimento indipendente 3. Legge dell’assortimento indipendente espressa in termini di geni a. Costruire il quadrato di Punnett per due caratteri scelti da Mendel b. Ricavare dall’incrocio tra due eterozigoti per due caratteri il rapporto fenotipico 9:3:3:1 c. Leggere in termini fenotipici il rapporto 9:3:3:1 d. Costruire un quadrato di Punnett per due caratteri diversi da quelli scelti da Mendel 1. Malattie umane autosomiche trasmesse con gli alleli recessivi: la fenilchetonuria, il morbo di Tay-Sachs, l’anemia falciforme e quella mediterranea, la fibrosi cistica, l’albinismo 2. Malattie umane autosomiche causate da alleli dominanti: la corea di Huntington e il nanismo acondroplastico a. Elencare alcune delle malattie genetiche umane recessive portate dagli autosomi b. Descrivere, per ogni malattia umana recessiva studiata, i sintomi e le modalità di trasmissione c. Spiegare come in un individuo possa manifestarsi una malattia recessiva se genitori e nonni sono sani d. Descrivere i sintomi e le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche umane dominanti e. Spiegare perché non può nascere un bambino affetto da una malattia dominante da genitori sani f. Definire i genotipi e i fenotipi di individui portatori di malattie umane trasmesse con gli alleli dominanti e recessivi, conoscendo i genotipi dei loro genitori 1. Mutazioni e loro importanza nel processo evolutivo 2. Interazioni alleliche, fenomeni di dominanza incompleta e di codominanza; gli alleli multipli 3. Interazioni tra più geni: epistasi, variazione continua ed eredità poligenica 4. Pleiotropia 5. Influenza dell’ambiente sui geni a. Mettere in evidenza come le mutazioni abbiano notevolmente ampliato la possibilità di rendere gli organismi più adatti al loro ambiente b. Mettere a confronto in che modo Mendel e De Vries spiegano la comparsa di variabilità nella prole c. Distinguere, ipotizzando i possibili fenotipi della prole, tra dominanza incompleta, codominanza e alleli multipli d. Spiegare perché possano comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei genitori e. Spiegare come mai alcuni caratteri appaiono in una popolazione con una notevole gradazione di effetti allelici differenti f. Sapere cogliere le interazioni tra espressione genica e ambiente CAPITOLO 12: Geni e cromosomi Paragrafi Conoscenze Competenze 12.1 1. Ipotesi di Sutton 2. Relazione tra il processo meiotico e le leggi di Mendel a. Comprendere in che modo gli studi di citologia abbiano avuto un ruolo importante nello studio della genetica b. Mettere in relazione la segregazione degli alleli con la separazione dei cromosomi omologhi durante la meiosi I 1. Particolarità dei cromosomi sessuali 2. Determinazione del sesso negli esseri umani e in altri animali 3. Esperimenti di Morgan sui moscerini della frutta a. Distinguere tra il cromosoma X e il cromosoma Y b. Dimostrare che è il padre, e non la madre, a determinare il sesso dei figli c. Spiegare che cosa si intende per carattere legato al sesso e descrivere le modalità della sua trasmissione d. Fornire una spiegazione dei dati ottenuti da Morgan incrociando i moscerini «occhi rossi» con quelli «occhi bianchi» 1. Particolarità della trasmissione dei caratteri ereditari legati al sesso 2. Malattie umane dovute ad anomalie presenti nei cromosomi sessuali: daltonismo, emofilia, distrofia muscolare di Duchenne, sindrome dell’X fragile e favismo a. Costruire quadrati di Punnett che permettano di prevedere i genotipi dei figli i cui genitori siano portatori di caratteri legati al sesso b. Definire, per quanto riguarda i caratteri legati al sesso, il genotipo dei genitori conoscendo il fenotipo dei figli c. Descrivere i sintomi e le modalità di trasmissione delle malattie genetiche umane causate da un’anomalia del cromosoma X d. Definire genotipo e fenotipo di una donna portatrice sana di emofilia o di daltonismo e. Spiegare le condizioni necessarie perché una donna sia malata di emofilia 1. Gruppi di associazione e ricombinazione genica 2. Mappe cromosomiche 3. Studi sui cromosomi giganti di Drosophila a. Spiegare che due geni possono segregare indipendentemente solo se si trovano su cromosomi diversi b. Descrivere l’importanza della definizione dei loci ipotizzando un loro utilizzo nella manipolazione genica c. Spiegare quali effetti potrebbe generare il crossing over se i geni non fossero posti sui cromosomi in modo ordinato e lineare d. Ipotizzare i risultati di un incrocio in cui due caratteri ereditari siano posti sullo stesso cromosoma Una conferma delle teorie di Mendel 12.2 Esistenza concreta del gene 12.3 Malattie genetiche umane legate al sesso 12.4 Studi sulla localizzazione dei geni CAPITOLO 13: Le basi chimiche dell’ereditarietà Paragrafi Conoscenze Competenze 13.1 1. Ipotesi di un materiale genetico di natura proteica 2. Componenti dei nucleotidi 3. Esperimento di Hershey e Chase 4. Principali ipotesi sulla struttura e sulle funzioni del DNA a. Ripercorrere le tappe che hanno portato a individuare nel DNA la sede dell’informazione ereditaria b. Descrivere l’esperimento di Hershey e Chase c. Interpretare i risultati delle ricerche condotte da Mirsky e da Chargaff sul DNA 1. Differenze tra purine e pirimidine 2. Dati e osservazioni di partenza utilizzati per la costruzione della molecola di DNA 3. Modello di Watson e Crick a. Elencare quali dati sulla struttura del DNA erano già noti verso la metà del XX secolo b. Spiegare in che modo i risultati delle ricerche innovative sul DNA contribuirono alla scoperta della sua struttura c. Descrivere in linea generale il modello di DNA proposto da Watson e Crick 1. Processo di duplicazione del DNA 2. Meccanismi di autocorrezione della lettura delle sequenze di DNA 3. Processo di reazione a catena della polimerasi a. Illustrare il meccanismo mediante cui un filamento di DNA può formare una copia complementare di se stesso b. Evidenziare in che cosa la duplicazione del DNA di una cellula eucariote differisce da quella di una cellula procariote c. Descrivere l’azione degli enzimi coinvolti nel processo di proofreading d. Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di una catena nucleotidica Sulle tracce del DNA 13.2 Il modello di Watson e Crick 13.3 La duplicazione del DNA CAPITOLO 14: Codice genetico e sintesi proteica Paragrafi Conoscenze Competenze 14.1 1. Relazione tra geni e proteine 2. Conclusioni dell’esperimento di Beadle e Tatum 3. Tecnica dell’elettroforesi 4. Esperimento di Pauling: relazione tra emoglobine difettose e anemia falciforme a. Mettere in relazione i risultati degli esperimenti di Beadle e Tatum con l’assioma «un gene –un enzima» b. Spiegare su quali principi si basa l’elettroforesi c. Descrivere l’esperimento condotto da L. Pauling sull’emoglobina delle persone affette da anemia falciforme 1. Confronto tra i nucleotidi di DNA e di RNA 2. Ruolo dell’RNA nelle cellule 3. RNA messaggero 4. Processo di trascrizione del DNA a. Evidenziare le differenze tra la struttura dell’RNA e quella del DNA b. Spiegare quali osservazioni hanno portato a determinare la funzione dell’RNA nelle cellule c. Spiegare in che cosa consiste il processo di trascrizione mettendo in evidenza la funzione dell’RNA messaggero 1. Concetto di codice genetico 2. Relazione tra codoni e amminoacidi, e determinazione del numero minimo di triplette 3. Esperimento di Nirenberg e Matthaei 4. Precisione e universalità del codice genetico a. Spiegare che cosa si intende per codice genetico b. Spiegare perché un codone è formato da tre nucleotidi c. Descrivere l’esperimento condotto da Nirenberg e Matthaei d. Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell’mRNA con i rispettivi amminoacidi e. Spiegare in che cosa consiste l’universalità del codice genetico 1. Struttura dei ribosomi 2. Funzione dell’RNA di trasporto 3. Localizzazione e ruolo degli anticodoni 4. Traduzione: le tre fasi del meccanismo di sintesi proteica a. Descrivere la funzione dei ribosomi e dell’RNA di trasporto b. Mettere in evidenza la particolare struttura del tRNA c. Illustrare dettagliatamente le varie fasi del processo di traduzione che avviene a livello dei ribosomi 1. Cause genetiche dell’anemia falciforme 2. Mutazioni puntiformi 3. Mutazioni spontanee o provocate da agenti esterni 4. Cause e conseguenze di uno spostamento del sistema di lettura a. Spiegare perché uno scambio di basi azotate può essere così importante da causare gravi malattie b. Definire il termine mutazione e spiegare che cosa si intende per puntiforme c. Distinguere tra mutazione di senso, non senso e silente d. Illustrare le conseguenze della delezione o dell’aggiunta di una base azotata in un gene Geni e proteine 14.2 Dal DNA alla proteina: ruolo dell’RNA 14.3 Il codice genetico 14.4 La sintesi proteica 14.5 Mutazioni puntiformi e loro conseguenze CAPITOLO 15: Regolazione dell’espressione genica Paragrafi Conoscenze Competenze 15.1 1. Geni strutturali e regolatori del cromosoma procariote 2. Trascrizione nei batteri 3. Regolazione della trascrizione nei procarioti: l’operone a. Individuare le parti strutturali più importanti di un cromosoma batterico b. Descrivere le fasi della trascrizione nei procarioti c. Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone d. Distinguere tra la funzione di un induttore e di un corepressore 1. Tipi di sequenze presenti nel DNA eucariote 2. Importanza del DNA microsatellite 3. Sequenze ripetitive e DNA a copia unica 4. Famiglie geniche 5. Introni ed esoni a. Prendere in considerazione la quantità di DNA presente nelle cellule di varie specie b. Distinguere tra sequenze codificanti e intergeniche c. Mettere in relazione il DNA microsatellite con il DNA profiling d. Spiegare l’origine di una famiglia genica e. Evidenziare l’importanza vitale dell’attività di appena l’1% del DNA totale della cellula f. Distinguere tra introni ed esoni 1. Regolazione dell’espressione dei geni eucarioti 2. Esperimento di J.B. Gurdon 3. Eucromatina ed eterocromatina 4. Corpi di Barr 5. Puff cromosomici 6. Controllo dell’espressione genica mediante fattori di trascrizione a. Spiegare il significato del termine «espressione genica» b. Individuare le analogie geniche presenti tra cellule che discendono da una medesima cellula madre c. Spiegare l’importanza dell’esperimento di J.B. Gurdon d. Mettere in relazione il grado di condensazione di un cromosoma con la sua capacità di esprimersi e. Spiegare la comparsa dei puff cromosomici e la presenza dei corpi di Barr nei nuclei delle cellule eucariote f. Descrivere la funzione dei fattori di trascrizione mettendoli a confronto con gli induttori procarioti g. Sottolineare le differenze tra l’azione di enhancer e silencer 1. Elaborazione delle molecole di mRNA durante la trascrizione (splicing) 2. Meccanismo e conseguenze dello splicing alternativo 3. Controllo dell’espressione genica a livello di traduzione a. Spiegare i meccanismi con cui avviene la maturazione dell’mRNA attraverso operazioni di taglio e ricucitura degli esoni b. Descrivere uno spliceosoma e la sua funzione c. Spiegare in che cosa consiste lo splicing alternativo d. Descrivere i meccanismi di controllo di espressione genica nel momento della traduzione 1. Patrimonio proteico delle cellule 2. Tipi di proteine 3. Tecniche per lo studio dei proteomi: elettroforesi bidimensionale su gel e spettrometria di massa a. Distinguere la proteomica dalla genomica b. Spiegare l’utilità di conoscere il patrimonio proteico di una cellula c. Sottolineare l’importanza della proteomica nello studio delle malattie genetiche d. Elencare i tipi di proteine presenti in una cellula e. Descrivere le tecniche mediante cui è possibile studiare il proteoma di una cellula Regolazione genica nei procarioti 15.2 Il DNA del cromosoma eucariote 15.3 Regolazione genica negli eucarioti 15.4 Elaborazione dell’mRNA nelle cellule eucariote 15.5 Proteomica CAPITOLO 16: Genetica di virus e batteri Paragrafi Conoscenze Competenze 16.1 1. Definizione di elemento genetico mobile 2. Processi mediante cui i geni possono cambiare posizione a. Elencare i cinque processi con cui i geni si possono spostare b. Distinguere tra trasferimento dei geni verticale e orizzontale 1. 2. 3. 4. a. Descrivere le peculiarità strutturali del plasmide F b. Spiegare i meccanismi che sono alla base della coniugazione c. Evidenziare l’importanza del gruppo di geni che conferiscono la resistenza ai farmaci d. Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e la trasduzione nei batteri Elementi genetici mobili 16.2 La genetica dei batteri 16.3 La genetica dei virus 16.4 I trasposoni Tipi di plasmidi Plasmidi F e coniugazione batterica Plasmidi R e resistenza ai farmaci Processo di trasformazione nei batteri 1. 2. 3. 4. Struttura e caratteristiche dei virus Fagi temperati e ciclo lisogeno Ciclo litico Processo di trasduzione generalizzata e specializzata 5. Struttura e meccanismo d’infezione dei retrovirus a. Descrivere la struttura generale dei virus mettendo in evidenza la loro funzione di vettori nei batteri e nelle cellule eucariote b. Mettere a confronto un ciclo litico con un ciclo lisogeno c. Distinguere tra trasduzione generalizzata e trasduzione specializzata d. Illustrare il meccanismo d’azione dei retrovirus a RNA 1. Caratteristiche dei trasposoni 2. Struttura dei trasposoni semplici e dei trasposoni complessi a. Descrivere le caratteristiche dei trasposoni evidenziando quali conseguenze può comportare la mobilità di questi elementi genetici b. Distinguere tra trasposoni semplici e complessi c. Mettere a confronto le caratteristiche dei vari vettori cellulari CAPITOLO 24: I sistemi muscolare e scheletrico Paragrafi Conoscenze Competenze 24.1 1. Principali cavità del corpo umano e organi presenti al loro interno 2. Organismi ectotermi ed endotermi 3. Organizzazione strutturale degli esseri viventi a. Elencare le principali cavità del corpo umano specificando gli organi in esse contenuti b. Spiegare come fanno gli organismi ectotermi ed endotermi a procurarsi energia c. Motivare la maggiore efficienza del corpo degli endotermi rispetto a quello degli ectotermi d. Descrivere l’organizzazione gerarchica della struttura corporea degli animali 24.2 1. Tessuto epiteliale: struttura e utilità 2. Tipi di tessuto epiteliale 3. Tessuto connettivo: sostanza fondamentale e tipi di fibre 4. Tessuto muscolare: scheletrico, cardiaco e liscio 5. Tessuto nervoso: composizione 6. Struttura di un neurone motorio a. Elencare le diverse tipologie di tessuto epiteliale specificandone le rispettive funzioni b. Spiegare la funzione della lamina basale c. Fare esempi di tessuto epiteliale, mono e pluristratificato, e di tessuto squamoso, cubico e cilindrico d. Spiegare la funzione della matrice extracellulare del tessuto connettivo e. Elencare i principali tipi di tessuto connettivo descrivendone le funzioni f. Distinguere tra muscolo liscio, striato e cardiaco, mettendo ogni tipo di muscolo in relazione alla sua efficienza e al tipo di controllo g. Descrivere la struttura di un neurone h. Elencare le diverse tipologie di neuroni 1. 2. 3. 4. Concetto di omeostasi Metabolismo corporeo Sistemi di integrazione e controllo Meccanismo a feedback a. Spiegare perché gli organismi di piccole dimensioni hanno maggiori difficoltà nell’attuare l’omeostasi b. Spiegare il significato di metabolismo c. Descrivere le differenti azioni regolatrici del sistema nervoso e di quello endocrino d. Spiegare come funziona un meccanismo a feedback negativo 1. Tendini e legamenti 2. Proteine presenti nei muscoli: actina e miosina 3. Struttura del muscolo scheletrico: fibre, miofibrille e sarcomeri 4. Processo di contrazione muscolare 5. Giunzioni neuromuscolari a. Distinguere tra tendini e legamenti specificando le loro rispettive funzioni b. Descrivere nei dettagli la struttura delle fibre del muscolo scheletrico, spiegando anche le varie parti che costituiscono un sarcomero c. Spiegare con precisione il processo della contrazione muscolare, esplicitando il consumo di ATP d. Descrivere, anche dal punto di vista chimico, il sistema di comunicazione tra cellula nervosa e fibra muscolare 1. Scheletro assile e appendicolare 2. Tipi di ossa del corpo umano a. Descrivere la struttura dello scheletro umano b. Spiegare le differenze strutturali tra le ossa lunghe, piatte e brevi c. Mettere in relazione i tre tipi di ossa dello scheletro umano con le rispettive funzioni L’organizzazione corporea dei mammiferi I tessuti del corpo umano 24.3 Alcune importanti funzioni dell’organismo 24.4 Il sistema muscolare 24.5 Il sistema scheletrico CAPITOLO 25: Il sistema digerente Paragrafi Conoscenze Competenze 25.1 1. Principali organi del sistema digerente 2. Tessuti che formano il canale digerente e loro caratteristiche 3. Peristalsi 4. Ruolo degli sfinteri a. Elencare le parti costitutive del canale digerente b. Descrivere le fasi del processo digestivo c. Spiegare la struttura e la funzione di mucosa, sottomucosa, tonaca muscolare e sierosa d. Spiegare il significato del termine peristalsi e la funzione degli sfinteri 1. Cavità orale: denti e lingua 2. Ghiandole ed enzimi salivari 3. Faringe, epiglottide ed esofago: la deglutizione a. Descrivere la cavità orale, specificando la funzione delle diverse tipologie di denti b. Descrivere le funzioni digestive che avvengono nella bocca c. Spiegare come avviene la corretta deglutizione del cibo senza che si rischi il soffocamento 1. 2. 3. 4. a. Descrivere la struttura dello stomaco spiegando perché questo organo non digerisce le proprie pareti b. Elencare i principali componenti dei succhi gastrici, motivando l’importanza della loro elevata acidità c. Individuare le sostanze che vengono digerite nello stomaco d. Descrivere le principali patologie che colpiscono lo stomaco e le modalità della loro cura e prevenzione Il sistema digerente: un’introduzione 25.2 Masticazione e deglutizione del cibo 25.3 Lo stomaco: demolizione del cibo Struttura e funzioni dello stomaco Succhi gastrici Processi digestivi nello stomaco Patologie a livello gastrico: gastrite e ulcera 25.4 1. Struttura dell’intestino tenue 2. Digestione e assorbimento nell’intestino tenue 3. Ghiandole annesse all’intestino tenue: fegato e pancreas 4. Epatiti virali 5. Regolazione dei processi digestivi e principali ormoni coinvolti 6. Assorbimento delle sostanze nutritive a. Descrivere le sostanze che partecipano ai processi digestivi a livello dell’intestino tenue b. Giustificare la presenza di villi e microvilli nell’intestino tenue c. Mettere in relazione la struttura dei villi con la loro funzione d. Distinguere tra enzimi e ormoni digestivi, individuando per ciascuno le sedi di produzione e le modalità d’azione e. Spiegare la funzione della vena porta epatica f. Seguire il percorso e le trasformazioni delle sostanze che compongono gli alimenti fino al momento del loro passaggio nella corrente sanguigna 25.5 1. Struttura e funzioni dell’intestino crasso 2. Intestino cieco: l’appendice 3. Assorbimento dell’acqua a livello del colon a. Distinguere tra le diverse modalità di assorbimento delle sostanze nutritive b. Descrivere le cause che possono portare all’infiammazione dell’appendice c. Spiegare le conseguenze di un anomalo riassorbimento di acqua 25.6 1. Controllo della glicemia quale importante processo omoestatico 2. Ruolo del fegato nel regolare la concentrazione di glucosio nel sangue a. Motivare l’immagazzinamento del glucosio operato dal fegato b. Individuare le molecole coinvolte a livello epatico nel mantenimento di una glicemia costante c. Saper comprendere i diversi fenomeni che interagiscono per il mantenimento di una glicemia corretta 1. Molecole nutritive indispensabili 2. Amminoacidi essenziali 3. Classificazione e funzione delle vitamine 4. Caratteristiche di una alimentazione varia e adeguata al proprio organismo a. Descrivere il valore energetico delle diverse classi di composti organici b. Spiegare che cosa si intende per amminoacidi essenziali c. Mettere in evidenza l’utilità delle vitamine e delle sostanze inorganiche nell’alimentazione d. Spiegare l’importanza per il benessere fisico di ingerire le sostanze che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e. Mettere in relazione alcune malattie del sistema digerente con un errato stile alimentare f. Comprendere che il benessere fisico e psichico dell’uomo dipende da una alimentazione sana e adeguata alle proprie necessità L’intestino tenue: digestione e assorbimento del cibo L’intestino crasso: assorbimento ed eliminazione Regolazione del glucosio ematico 25.7 Una dieta corretta CAPITOLO 26: Il sistema respiratorio Paragrafi Conoscenze Competenze 26.1 1. Trasporto per diffusione e per flusso di massa 2. Concetto di pressione atmosferica 3. Pressione parziale dell’ossigeno 4. Pressione dell’aria ed embolia a. Applicare il concetto di diffusione e flusso di massa al trasporto dei gas respiratori b. Definire i termini pressione atmosferica e pressione parziale dell’ossigeno c. Spiegare in che modo si calcola la pressione atmosferica d. Analizzare le cause che possono provocare embolia nei sommazzotori 1. Localizzazione e funzione degli organi che compongono il sistema respiratorio umano: faringe, laringe, trachea, bronchi, bronchioli e polmoni 2. Principali malattie del sistema respiratorio 3. Meccanica respiratoria: inspirazione ed espirazione a. Descrivere le diverse parti del sistema respiratorio umano e le rispettive funzioni b. Spiegare l’importanza del muco e delle ciglia nelle prime vie respiratorie c. Descrivere le principali malattie del sistema respiratorio d. Descrivere come avviene la dilatazione dei polmoni nonostante questi organi siano quasi privi di tessuto muscolare e. Correlare l’inspirazione e l’espirazione con i relativi eventi 1. Funzione dell’emoglobina 2. Trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti 3. Processi mediante cui viene eliminata l’anidride carbonica a. Descrivere la struttura e la funzione dell’emoglobina b. Saper trovare connessioni logiche e funzionali tra il sistema respiratorio e il sistema circolatorio c. Collegare il trasporto di ossigeno da parte dell’emoglobina con le pressioni parziali di questo gas nei tessuti e nei capillari degli alveoli polmonari d. Seguire il percorso dell’anidride carbonica dai tessuti all’esterno del corpo 1. Localizzazione dei neuroni responsabili del controllo del respiro 2. Cellule chemiocettrici presenti nei corpi carotidei 3. Condizioni chimiche del sangue che determinano una respirazione più lenta o veloce a. Descrivere la funzione dei neuroni cerebrali che controllano la respirazione b. Individuare collegamenti tra sistema respiratorio e sistema nervoso c. Spiegare l’effetto di alcuni farmaci sul ritmo respiratorio d. Mettere in relazione le modificazioni del ritmo respiratorio al variare delle concentrazioni dell’anidride carbonica e dello ione H1 e. Spiegare perché i chemiocettori per il controllo della concentrazione di ossigeno nel sangue sono posti proprio nelle carotidi Diffusione e pressione atmosferica 26.2 Il sistema respiratorio 26.3 Trasporto e scambi di gas 26.4 Il controllo della respirazione CAPITOLO 27: Il sistema circolatorio Paragrafi Conoscenze Competenze 27.1 1. Struttura generale del sistema cardiovascolare 2. Circolazione polmonare e circolazione sistemica a. Elencare le parti costitutive del sistema cardiovascolare b. Distinguere tra circolazione sistemica e polmonare c. Spiegare che tipo di sangue viene trasportato nelle vene e nelle arterie polmonari 1. Principali cellule e sostanze organiche trasportate nella corrente sanguigna 2. Plasma 3. Caratteristiche e funzioni delle varie componenti del sangue: eritrociti, leucociti e piastrine 4. Coagulazione del sangue 5. Esami del sangue: emocromo, ematocrito a. Spiegare l’origine degli elementi figurati del sangue b. Spiegare la funzione del plasma ed elencare le sostanze in esso disciolte c. Descrivere i globuli rossi e mettere in relazione la loro funzione con il sistema respiratorio d. Spiegare la funzione dei globuli bianchi e. Elencare gli eventi che partecipano alla coagulazione del sangue f. Descrivere i principali esami che vengono effettuati sul sangue specificando l’importanza di ciascuno di essi 1. Struttura dei diversi vasi sanguigni e relative caratteristiche funzionali 2. Scambi di sostanze tra capillari e liquidi circostanti 3. Principali malattie che colpiscono i vasi sanguigni: aterosclerosi, aneurismi e vene varicose a. Descrivere la struttura e la funzione di arterie, vene e capillari b. Spiegare come avvengono, a livello dei capillari, gli scambi delle sostanze utili alle cellule e dei rifiuti metabolici c. Descrivere le malattie che colpiscono i vasi sanguigni con particolare riferimento agli aneurismi 1. 2. 3. 4. 5. Struttura e funzione del cuore umano Flusso del sangue attraverso il cuore Funzione delle valvole cardiache Gittata cardiaca Regolazione del battito cardiaco: il nodo senoatriale, il nodo atrioventricolare e il fascio di His 6. Principali malattie che determinano un’insufficienza cardiaca: aritmie, infezioni cardiache, soffio al cuore, ischemia e infarto del miocardio a. Descrivere nei dettagli la struttura del cuore umano usando la terminologia specifica b. Descrivere il ciclo cardiaco evidenziando il ruolo delle valvole durante la diastole e la sistole c. Spiegare le modalità di propagazione dello stimolo che provoca la contrazione delle cavità cardiache d. Descrivere cosa è possibile individuare mediante un elettrocardiogramma e. Descrivere le principali malattie che riguardano il cuore e la frequenza del suo battito f. Evidenziare l’influenza che hanno sul sistema cardiovascolare il tipo di alimentazione, il fumo e l’esercizio fisico 1. Pressione sanguigna e la sua regolazione 2. Misurazione della pressione del sangue 3. Meccanismi che controllano il battito cardiaco a. Mettere a confronto la pressione sistolica con quella diastolica b. Mettere in relazione le variazioni del flusso sanguigno con le diverse esigenze dell’organismo c. Evidenziare l’influenza del sistema nervoso e ormonale sul battito cardiaco d. Spiegare i meccanismi della regolazione del battito cardiaco e il rapporto tra frequenza dei battiti e pressione sanguigna 1. Struttura e funzioni del sistema linfatico 2. Linfonodi a. Spiegare le funzioni del sistema linfatico b. Associare la struttura e la funzione dei vasi linfatici alla loro localizzazione c. Descrivere i punti di interrelazione tra il sistema circolatorio e quello linfatico Il sistema circolatorio 27.2 Il sangue 27.3 I vasi sanguigni 27.4 Il cuore 27.5 La pressione sanguigna 27.6 Il sistema linfatico CAPITOLO 28: Il sistema escretore e la termoregolazione Paragrafi Conoscenze Competenze 28.1 1. Organi del sistema escretore umano: reni, ureteri, vescica e uretra 2. Struttura del nefrone 3. Cistite a. Descrivere la struttura del rene umano e delle vie urinarie b. Descrivere nel dettaglio l’unità funzionale del sistema escretore: il nefrone c. Spiegare le possibili cause della cistite e le conseguenze per le persone che ne sono colpite 1. Funzione dei reni nella regolazione dell’ambiente chimico 2. Processi di filtrazione, secrezione, riassorbimento ed escrezione 3. Scambi idrici nei tubuli renali 4. Regolazione della funzione renale tramite ormoni: ADH, aldosterone, sistema renina-angiotensinaaldosterone e peptide cardiaco 5. Insufficienza renale e dialisi; esame delle urine a. Comprendere in che modo i reni sono coinvolti nella regolazione dell’ambiente chimico interno al corpo umano b. Spiegare il significato e le dinamiche dei processi di filtrazione, riassorbimento, secrezione ed escrezione c. Evidenziare l’importanza di poter variare la concentrazione dell’urina in base alle esigenze idriche dell’organismo d. Mettere in relazione la struttura del nefrone con i diversi processi che portano alla formazione dell’urina e. Spiegare il meccanismo d’azione dell’ADH e dell’aldosterone f. Mettere in relazione la funzione ormonale con la concentrazione dell’urina e la pressione arteriosa g. Individuare alcune cause delle principali patologie del sistema escretore h. Comprendere l’importanza delle terapie sostitutive della funzione renale 1. Rapporto tra funzionalità degli enzimi e mantenimento di una temperatura corporea costante 2. Termostato ipotalamico 3. Febbre 4. Processi che regolano la temperatura corporea a. Descrivere il rapporto tra struttura e funzionalità proteica b. Spiegare l’azione del termostato ipotalamico e i suoi sistemi di regolazione c. Analizzare i vantaggi per l’organismo che derivano dall’insorgere della febbre d. Descrivere i meccanismi nervosi e ormonali che intervengono per ridurre le variazioni della temperatura corporea Anatomia del sistema escretore 28.2 La funzione dei reni 28.3 Regolazione della temperatura corporea CAPITOLO 29: Il sistema immunitario Paragrafi 29.1 I meccanismi di difesa del corpo umano 29.2 Immunità innata 29.3 Immunità acquisita 29.4 Linfociti B e immunità mediata da anticorpi 29.5 Linfociti T e immunità mediata da cellule Conoscenze Competenze 1. Funzione del sistema immunitario 2. Immunità innata e immunità acquisita 3. Classificazione generale dei globuli bianchi a. Distinguere tra difesa non specifica e difesa specifica b. Individuare i principali tipi di globuli bianchi c. Spiegare come avviene il differenziamento dei globuli bianchi a partire dalle cellule staminali 1. Funzione di difesa della pelle, delle mucose e dei succhi gastrici 2. Cellule dendritiche e macrofagi 3. Azione dei fagociti e delle cellule natural killer 4. Risposta infiammatoria 5. Funzione dell’istamina 6. Proteine del sistema del complemento 7. Citochine: interleuchine, fattori di necrosi tumorale e interferoni a. Elencare le barriere chimiche e meccaniche che difendono il corpo dagli agenti esterni b. Evidenziare il ruolo delle cellule coinvolte nella risposta non specifica c. Elencare le principali tappe di una risposta infiammatoria sottolineando la funzione dell’istamina d. Descrivere le modalità d’azione delle proteine del plasma sanguigno che hanno funzioni di difesa 1. Funzione dei linfonodi 2. Siti di formazione dei linfociti B e T 3. Concetto di antigene 4. Cellule effettrici e della memoria a. Descrivere la struttura di un linfonodo b. Spiegare che cosa si intende per antigene c. Individuare i siti in cui vengono prodotti i linfociti B e T definendo in generale la funzione di questi due tipi di globuli bianchi 1. Tipi di immunoglobuline 2. Risposta primaria a breve termine: formazione di plasmacellule 3. Risposta secondaria a lungo termine: le cellule della memoria 4. Principali vaccini e loro importanza 5. Struttura e funzione degli anticorpi 6. Teoria della selezione clonale 7. Allergeni e risposte allergiche 8. Concetto di self e non-self 9. Teoria della delezione clonale 10. Malattie autoimmuni a. Spiegare che cosa sono le immunoglobuline e come sono fatti i recettori dei linfociti B b. Descrivere le tappe che portano al differenziamento dei linfociti B in plasmacellule c. Spiegare l’origine e le caratteristiche funzionali delle cellule della memoria d. Evidenziare l’importanza per il corpo umano di «ricordare» la struttura molecolare degli agenti patogeni con cui è già venuto in contatto e. Mettere in relazione la funzione delle cellule della memoria con i vaccini f. Sottolineare i vantaggi derivati dalla diffusione delle vaccinazioni nel mondo g. Elencare quali sono le vaccinazioni obbligatorie o consigliate in Italia h. Descrivere la struttura di un anticorpo e spiegare la sua modalità d’azione contro gli agenti invasori i. Spiegare il modello di selezione clonale l. Definire il termine allergene m. Spiegare le cause e le principali conseguenze delle reazioni allergiche n. Associare al termine antigene il concetto di non-self o. Spiegare il meccanismo della delezione clonale p. Evidenziare l’importanza del riconoscimento del self in relazione all’esistenza delle malattie autoimmuni 1. Linfociti T helper e citotossici 2. Struttura e importanza dei recettori glicoproteici dei linfociti T 3. Differenziamento e selezione dei linfociti T 4. Complesso maggiore di istocompatibilità 5. Differenze tra proteine MHC di classe I e II 6. Modalità d’azione dei linfociti T citotossici e funzione delle linfochine 7. Modalità d’azione dei linfociti T helper e funzione delle citochine a. Spiegare il ruolo generale svolto dai linfociti T nella difesa immunitaria b. Distinguere la funzione dei linfociti T helper da quella dei linfociti T citotossici c. Descrivere le glicoproteine di membrana dei linfociti T distinguendo le glicoproteine CD4 dalle CD8 d. Spiegare che cosa si intende per differenziamento e selezione dei linfociti T e. Evidenziare l’importante funzione che svolge il complesso MHC f. Evidenziare le differenze tra le due classi di proteine MHC g. Spiegare in che modo i linfociti citotossici aggrediscono le cellule infettate o riconosciute come non-self h. Illustrare la funzione che svolgono i linfociti T helper in seguito al loro legame sia con i macrofagi sia con i linfociti B i. Evidenziare l’importanza delle cellule APC nella lotta alle malattie batteriche e virali 29.6 Cancro e risposta immunitaria 29.7 Malattie da immunodeficienza 1. Caratteristiche delle cellule cancerose 2. Oncogeni e geni oncosoppressori 3. Anticorpi monoclonali 4. Diagnosi precoce nella lotta contro il cancro a. b. c. d. Riconoscere le caratteristiche delle cellule cancerose Spiegare che cosa sono gli oncogeni Individuare il ruolo svolto dai geni oncosoppressori Sottolineare l’importanza degli anticorpi monoclonali e spiegare le attuali metodiche con cui vengono prodotti e. Ipotizzare altre soluzioni per la cura dei tumori maligni f. Elencare gli esami ai quali è possibile sottoporsi per individuare in maniera preventiva l’eventuale insorgere di un tumore 1. Malattie da immunodeficienza: SCID e AIDS 2. Caratteristiche del virus HIV 3. Attuali strategie per combattere il virus dell’AIDS 4. Dati relativi alla diffusione dell’AIDS nel mondo a. Spiegare le particolarità delle malattie dovute a immunodeficienza b. Distinguere tra immunodeficienza primitiva e secondaria c. Individuare cause e conseguenze sui pazienti delle malattie denominate SCID d. Descrivere il virus HIV umano e il modo in cui esso si può trasmettere e. Spiegare la modalità di azione degli attuali farmaci antiAIDS CAPITOLO 30: Il sistema endocrino Paragrafi Conoscenze Competenze 30.1 1. Aspetti fondamentali del controllo endocrino e del controllo nervoso 2. Ormoni e cellule bersaglio 3. Sistema neuroendocrino a. Individuare analogie e differenze tra il controllo nervoso e quello endocrino b. Distinguere tra neurotrasmettitori e ormoni c. Spiegare perché si può far riferimento a un unico sistema neuroendocrino d. Distinguere tra cellule neurosecretrici e ghiandole endocrine 1. Ghiandole esocrine e ghiandole endocrine 2. Composizione chimica e caratteristiche funzionali degli ormoni a. Distinguere tra ghiandola esocrina ed endocrina b. Descrivere la funzione e le vie di comunicazione del sistema endocrino c. Spiegare le peculiarità funzionali degli ormoni e del loro sistema di controllo d. Abbinare a ogni ghiandola endocrina la relativa azione ormonale e gli specifici tessuti bersaglio 30.3 1. 2. 3. 4. a. Distinguere tra adenoipofisi e neuroipofisi b. Comprendere la relazione tra produzione ormonale e meccanismi a feedback c. Descrivere l’azione dell’ormone della crescita e le patologie a esso associate d. Spiegare la funzione della prolattina nei mammiferi e il suo meccanismo di controllo e. Spiegare la funzione degli ormoni tropici e il loro ruolo di regolazione f. Evidenziare l’importanza delle endorfine g. Spiegare l’importanza dei due ormoni neuroipofisari 30.4 1. Importanza dell’ipotalamo 2. Fattori di rilascio RH 3. Relazione tra ipotalamo e ipofisi a. Spiegare che cosa sono i fattori di rilascio ipotalamici e quale funzione svolgono b. Mettere in relazione le funzioni dell’ipotalamo con quelle dell’ipofisi 30.5 1. 2. 3. 4. Ormoni tiroidei Struttura molecolare della tiroxina Funzioni della calcitonina Ghiandole paratiroidi e azione del paratormone 5. Ipertiroidismo e ipotiroidismo a. Individuare la particolarità dell’ormone tiroxina b. Comprendere le funzioni della calcitonina e dell’ormone paratiroideo c. Spiegare come calcitonina e paratormone interagiscano nel mantenere una corretta concentrazione di calcio nelle ossa d. Descrivere gli effetti di un errato dosaggio di tiroxina nel sangue 1. Localizzazione e produzione delle ghiandole surrenali 2. Ormoni steroidei prodotti dalla corticale surrenale: cortisolo e aldosterone 3. Catecolamine prodotte dalla midollare surrenale: dopamina, adrenalina e noradrenalina a. Distinguere tra corticale surrenale e midollare surrenale b. Spiegare la funzione del cortisolo mettendola in relazione alle richieste energetiche dell’organismo c. Spiegare perché il cortisolo è somministrato alle persone colpite da malattie autoimmuni d. Mettere in relazione la secrezione di aldosterone sia con l’escrezione di acqua sia con il controllo della pressione arteriosa e. Descrivere la funzione dell’adrenalina e della noradrenalina mettendo in evidenza i diversi effetti che ha sull’organismo 1. 2. 3. 4. a. Spiegare come avviene, per opera dell’insulina e del glucagone, la regolazione della glicemia b. Comprendere le funzioni della somatostatina e spiegare perché la sua azione contrasta il gigantismo c. Distinguere tra diabete insipido e diabete mellito d. Comprendere la differenza tra le cause del diabete mellito di tipo I e quelle del diabete di tipo II I due sistemi di comunicazione 30.2 Anatomia e fisiologia del sistema endocrino L’ipofisi L’ipotalamo La tiroide e le paratiroidi 30.6 Le ghiandole surrenali 30.7 Il pancreas 30.8 La ghiandola pineale Ipofisi: localizzazione e importanza Lobi ipofisari Adenoipofisi: funzione degli ormoni Neuroipofisi: funzione degli ormoni Struttura e funzione del pancreas Ormoni insulina e glucagone Funzione della somatostatina Tipi diversi di diabete 1. Localizzazione e funzione della ghiandola pineale 2. Relazione tra melatonina e luce solare 3. Ritmi circadiani a. Analizzare come varia la produzione di melatonina nel corso della giornata b. Mettere in relazione gli effetti della melatonina con il sonno c. Descrivere l’influenza della melatonina sulla regolazione dei ritmi circadiani 30.9 Altri tessuti che secernono ormoni 30.10 Il meccanismo d’azione degli ormoni 1. Principali organi che producono ormoni a. Elencare alcuni organi del corpo umano che, oltre a compiere le loro normali funzioni, secernono ormoni nel flusso sanguigno 1. Caratteristiche delle cellule bersaglio 2. Due meccanismi d’azione degli ormoni: i recettori intracellulari e i recettori di membrana 3. AMP ciclico a. Distinguere tra ormoni steroidei e proteici in relazione al loro meccanismo d’azione b. Comprendere in che modo gli ormoni steroidei sono capaci di influenzare le funzioni della cellula bersaglio c. Descrivere il meccanismo d’azione di un ormone proteico, come l’adrenalina, che utilizza il secondo messaggero d. Trovare analogie e differenze tra i due meccanismi d’azione degli ormoni CAPITOLO 31: Il sistema nervoso Paragrafi Conoscenze Competenze 31.1 1. Suddivisioni del sistema nervoso 2. Neuroni e loro struttura 3. Cellule di Schwann e mielina; nodi di Ranvier 4. Gangli e nuclei, nervi e tratti 5. Sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale 6. Sostanza bianca e sostanza grigia 7. Tronco cerebrale 8. Sistema nervoso periferico: nervi cranici e nervi spinali 9. Arco riflesso 10. Sistema nervoso somatico 11. Sistema nervoso autonomo e sue suddivisioni: simpatico e parasimpatico a. Distinguere tra sistema nervoso centrale e periferico, tra somatico e autonomo, tra simpatico e parasimpatico b. Descrivere la funzione dei diversi tipi di neuroni c. Spiegare la funzione delle cellule gliali, dei gangli e dei nuclei d. Distinguere tra sostanza bianca e sostanza grigia e. Spiegare le funzioni del tronco cerebrale f. Mettere in relazione a ogni suddivisione del sistema periferico la direzione di propagazione dell’impulso e gli effettori specifici g. Spiegare la funzione dell’arco riflesso h. Comprendere le differenze funzionali tra sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo i. Comprendere le differenze strutturali e funzionali tra sistema nervoso autonomo simpatico e sistema nervoso autonomo parasimpatico Struttura del sistema nervoso 31.2 1. Potenziale elettrico 2. Potenziale d’azione e potenziale di riposo 3. Impulso nervoso e inversione di polarità della membrana assonica 4. Basi ioniche del potenziale d’azione 5. Ripolarizzazione della membrana assonica 6. Propagazione dell’impulso nervoso; il periodo refrattario 7. Epilessia e sclerosi laterale amiotrofica (SLA) a. Descrivere l’impulso nervoso come un potenziale elettrico, spiegando le modalità delle sue misurazioni b. Descrivere le situazioni statiche e dinamiche che permettono il mantenimento delle concentrazioni ioniche caratteristiche dell’assone in stato di riposo c. Spiegare il significato di soglia e di periodo refrattario d. Spiegare le variazioni ioniche che inducono la polarizzazione e la depolarizzazione della membrana assonica e. Individuare il ruolo dell’iperpolarizzazione f. Descrivere alcune patologie derivanti da un’errata propagazione dell’impulso nervoso g. Spiegare la cause e descrivere il decorso della SLA 31.3 1. Sinapsi elettrica e propagazione dell’impulso 2. Sinapsi chimica: spazio sinaptico e neurotrasmettitori 3. Potenziale graduato 4. Sinapsi eccitatorie e inibitorie: il fenomeno della sommazione 5. Quattro categorie di neurotrasmettitori 6. Principali tipi di psicofarmaci: ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici e antiparkinsoniani a. Spiegare la modalità di trasmissione dell’impulso in una sinapsi elettrica b. Analizzare nei dettagli le fasi della trasmissione sinaptica evidenziando cause ed effetti di ogni singolo evento c. Distinguere tra sinapsi eccitatorie e inibitorie d. Spiegare le funzioni dei vari neurotrasmettitori e dei neuromediatori, nonché la loro specificità e modalità d’azione e. Elencare i principali tipi di psicofarmaci spiegando per ciascuno di essi le modalità d’azione e i possibili impieghi 1. Relazione tra stimoli sensoriali e cervello 2. Diversi tipi di recettori sensoriali a. Comprendere in che modo il cervello è in grado di distinguere i differenti stimoli sensoriali b. Descrivere le funzioni di meccanocettori, chemiocettori, fotocettori, termocettori e recettori per il dolore 31.5 1. Principali regioni encefaliche: prosencefalo, mesencefalo e romboencefalo 2. Localizzazione e funzione del diencefalo (talamo e ipotalamo) e del mesencefalo 3. Romboencefalo: midollo allungato, ponte e cervelletto 4. Meningi 5. Anatomia e mappatura della corteccia cerebrale; solchi e lobi 6. Cervello destro e cervello sinistro: le aree di Broca e Wernicke 7. Stili di apprendimento a. Descrivere le parti che costituiscono l’encefalo b. Spiegare l’importanza del talamo e dell’ipotalamo c. Distinguere le diverse funzioni del tronco cerebrale e del cervelletto d. Spiegare la funzione delle meningi e. Descrivere la struttura dei due emisferi, specificando i lobi determinati dai solchi f. Mettere in relazione la corteccia sensoriale e quella motoria con le aree corporee da esse controllate g. Illustrare le caratteristiche delle due aree coinvolte nel linguaggio h. Spiegare che i due emisferi cerebrali, pur svolgendo compiti diversi, costituiscono un unico sistema integrato 31.6 1. Aree di elaborazione intrinseca e la formazione reticolare 2. Sistema limbico 3. Sonno e cervello 4. Memoria a breve e a lungo termine a. Spiegare il significato della presenza di aree di elaborazione intrinseca b. Cogliere l’importanza dell’integrazione attuata dai circuiti cerebrali c. Spiegare la funzione del sistema limbico L’impulso nervoso La sinapsi 31.4 La percezione sensoriale L’encefalo Elaborazione delle informazioni e delle emozioni 31.7 Malattie neurodegenerative e disturbi mentali 5. Neuroni specchio d. Descrivere le varie fasi del sonno e. Spiegare i diversi tipi di memoria facendo riferimento alle regioni encefaliche coinvolte f. Descrivere la funzione dei neuroni specchio, mettendoli in relazione con l’autismo 1. Anomalie alla base del morbo di Alzheimer 2. Encefalopatie spongiformi 3. Autismo a. Descrivere le cause biologiche del morbo di Alzheimer e in che modo tale malattia si manifesta b. Descrivere i vari tipi di encefalopatie spongiformi mettendole in relazione con la presenza di prioni c. Analizzare le cause che possono portare all’autismo CAPITOLO 32: Il sistema riproduttore Paragrafi Conoscenze Competenze 32.1 1. Organi che compongono il sistema riproduttore maschile: testicoli, ghiandole annesse e pene 2. Spermatogenesi e percorso degli spermatozoi dai testicoli fino all’esterno 3. Erezione del pene e orgasmo 4. Ormoni maschili 5. Ormoni che controllano la produzione di testosterone a. Descrivere la struttura dei testicoli mettendola in relazione con la spermatogenesi b. Elencare le ghiandole annesse al sistema riproduttore maschile descrivendone anche le relative funzioni c. Seguire il percorso di formazione dello sperma associando ai vari tratti le modificazioni che esso subisce d. Mettere in relazione la spermatogenesi con gli ormoni che la regolano e. Mettere in relazione la produzione degli ormoni testicolari con la liberazione di ormoni ipofisari f. Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di un’anomala produzione di ormoni maschili 1. Organi che compongono il sistema riproduttore femminile: vulva, vagina, utero e ovaie 2. Oogenesi e percorso degli oociti dalle ovaie fino all’utero 3. Orgasmo femminile 4. Ciclo mestruale e ormoni femminili a. Elencare, descrivendole, la diverse parti del sistema riproduttore femminile b. Descrivere le fasi di maturazione dell’oocita a partire da una cellula diploide c. Seguire il percorso dell’oocita nel caso di una mancata fecondazione d. Mettere in relazione la struttura dell’utero con la sua funzione e. Mettere in relazione l’oogenesi con gli ormoni che la regolano f. Mettere in relazione la produzione degli ormoni ovarici con la liberazione di ormoni ipofisari e con le modificazioni che si verificano a livello follicolare e uterino g. Ipotizzare gli effetti che si potrebbero generare in caso di un’anomala produzione di ormoni femminili h. Descrivere le differenze e le complementarietà dei sistemi maschile e femminile che permettono la sopravvivenza e l’incontro dei gameti 1. Cause e sintomi di alcune importanti malattie che colpiscono il sistema riproduttore: clamidia, gonorrea, papilloma, sifilide, herpes simplex genitalis, candida e AIDS a. Descrivere le diverse malattie a trasmissione sessuale, distinguendo tra quelle batteriche e quelle virali b. Spiegare le conseguenze delle diverse malattie a trasmissione sessuale e le possibili cure 1. Fasi della fecondazione umana 2. Principali eventi che seguono la fecondazione 3. Tecniche di contraccezione 4. Fecondazione assistita: inseminazione artificiale, trasferimento intratubarico di gameti e fecondazione in vitro 5. Cause della sterilità a. Spiegare il significato genetico della fecondazione b. Descrivere le differenze tra fecondazione naturale e assistita c. Spiegare che cosa accade allo zigote dal momento della fecondazione all’impianto d. Descrivere le tecniche contraccettive a controllo maschile e femminile specificando la percentuale di rischio di ciascuna e. Distinguere tra i vari tipi di fecondazione assistita f. Ipotizzare le cause ormonali e fisiologiche di sterilità maschile e femminile 1. Primi cinque giorni: formazione della blastocisti 2. Gastrulazione e formazione dei tre tessuti embrionali 3. Impianto e funzione delle gonadotropine corioniche 4. Interazioni fra trofoblasto e placenta 5. Quattro membrane extraembrionali: sacco vitellino, allantoide, amnios e corion 6. Avvenimenti del primo trimestre; gemelli monozigoti ed eterozigoti 7. Sviluppo del feto durante il secondo e il terzo trimestre a. Illustrare a quale livello dello sviluppo e con quale modalità iniziano a formarsi i tre tessuti embrionali differenziati b. Mettere in relazione i tre tessuti embrionali con gli organi che essi andranno a produrre c. Definire quali tessuti e strutture uterine sono di origine materna e quali di origine fetale d. Descrivere le funzioni delle quattro membrane extraembrionali e. Specificare quali sostanze possono attraversare o non attraversare la placenta f. Spiegare da dove derivano le cellule fetali analizzate dall’amniocentesi e dalla biopsia dei villi coriali g. Descrivere gli eventi principali durante i tre trimestri di gravidanza h. Distinguere tra gemelli biovulari e monovulari i. Giustificare le norme igieniche e comportamentali da tenere durante la gravidanza mettendole in relazione con le fasi dello sviluppo umano Il sistema riproduttore maschile 32.2 Il sistema riproduttore femminile 32.3 Le malattie a trasmissione sessuale 32.4 La fecondazione 32.5 Lo sviluppo dell’embrione 32.6 Il parto 1. 2. 3. 4. Travaglio Fase espulsiva Secondamento Parto cesareo a. Descrivere i principali eventi delle tre fasi del parto b. Ipotizzare qualche possibile complicazione che giustifichi il parto cesareo c. Elencare i vantaggi di un allattamento al seno