SPONTANEITA’ DI UNA REAZIONE Dati due elementi o due composti A e B come si fa a prevedere se la reazione aA + bB → cC + dD è spontanea??? Ancora una volta bisogna riferirsi alla variazione di energia libera della trasformazione (legge di Gibbs) ovvero valutare il valore di ∆G = ∆H – T∆S ∆G>0 non è spontanea ∆G=0 sistema all’equilibrio ∆G<0 spontanea ENTALPIA DI UNA REAZIONE L’entalpia di una reazione rappresenta la quantità di calore prodotto o assorbito durante il processo a P costante ∆H = Qp Kcal/mole Talvolta è possibile calcolare il ∆H della reazione per via sperimentale Quando ciò non è possibile allora il ∆H si può calcolare dalla seguente relazione: ∆Hreaz =∑i υi Hprodotti – ∑j δjH reagenti =(cHC+dHD)-(aHA+bHB) I valori assoluti delle entalpie delle sostanze o degli elementi non sono noti . ENTALPIA DI UNA REAZIONE Per ovviare a tale limite è stato definito per i sistemi uno stato standard termodinamico Le sostanze si dicono allo stato standard quando si trovano alla T di 25°C ed alla P di 1 atm ed in particolare: sostanze solide si trovano nello stato di aggregazione più stabile soluzioni la concentrazione è 1M gas P = 1 atm L’entapia dei sistemi allo stato standard prende il nome di entalpia standard H ° 298 ENTALPIA DI UNA REAZIONE E’ stato fissato,per convenzione, che tutti gli elementi allo stato standard abbiano H°298 =0 Kcal/mole Quali sono le conseguenze di ciò???? Presi due elementi allo stato standard, C e O2 , e fatti reagire per dare CO2 allo stato standard secondo la reazione C(grafite) + O2 (g) → CO2 (g) l’entalpia di reazione , chiamata ∆H°298 molare standard sarà: ∆H°298= ∆H°298f = H°298CO2(g) –H°298C(gr) - H°298O2(g)= H°298CO2(g) - 394 KJ/mole ENTALPIA DI UNA REAZIONE Ciò è stato effettuato per molte sostanze, per cui conosciamo quanto esse siano più o meno stabili rispetto agli elementi di partenza. Per cui considerando ora la seguente reazione che in cui reagenti e prodotti si trovano allo stato standard CO2 (g) + H2O(l)→ H2CO3(l) ∆H°298 reaz= ∆H°298f H2CO3 – ∆H°298fCO2-∆H°298fH2O In generale ∆H°298 reaz= ∑i νi ∆H°298 f prodotti – ∑j δj ∆H°298 f reagenti ENTALPIA DI UNA REAZIONE Pertanto per conoscere il termine entalpico della funzione di Gibbs ci si riferisce alle entalpie standard di formazione. L’entalpia standard di formazione si può determinare sperimentalmente in maniera diretta misurando il calore sviluppato quando la reazione viene fatta avvenire in condizioni standard. L’ entalpia standard di formazione si assume costante entro un ampio intervallo di T , purchè non vari lo stato di aggregazione per cui si possono utilizzare i valori a 25 °C per calcolare il termine entalpico anche quando prodotti e reagenti si trovino ad una temperatura differente da 25 °C ENTALPIA DI UNA REAZIONE Nel caso di alcuni composti, invece , può essere difficile determinare l’entalpia standard di formazione perché la reazione a partire dalle sostanze elementari è troppo lenta alla temperatura di 298 K o avviene insieme ad altre reazioni concomitanti. Per esempio la reazione C(graf) + ½ O2 (g) →CO(g) è di difficile esecuzione perché sperimentalmente dai reagenti si forma per lo più CO2 ENTALPIA DI UNA REAZIONE In questo caso, poiché l’entalpia è una funzione di stato, cioè dipende solo dallo stato iniziale e dallo stato finale (legge di Hess), si costruisce un ciclo in cui la reazione di cui si vuole conoscere il ∆H°298f . CO(g) C(gr) O2(g) ½ O2(g) e on zi ea 8r 8 29 ° ∆H ° 29 ) O C f( ∆H ½ O2(g) ∆H°298f(CO2) ∆H°298f(CO2) = ∆H°298f (CO) + ∆H°298 reacione CO2(g) ENTROPIA DI UNA REAZIONE •L’entropia di una reazione rappresenta la variazione del grado di disordine durante la trasformazione aA + bB → cC + dD ∆Sreaz = ∑iυiSprodotti–∑jδjSreagenti =(cSC+dHD)-(aSA+bSB) A differenza della entalpia, le entropie assolute degli elementi e dei composti sono note. Terzo principio della termodinamica: L’entropia di tutti i sistemi allo zero assoluto è uguale a zero. CALCOLO ENTROPIA ASSOLUTA •Consideriamo il riscaldamento di un elemento 0 un composto dallo zero assoluto alla temperatura T All’equilibrio termico alla temperatura T si avrà: ∆H - T∆S= 0 ∆S =ST-S0= ST = ∆H/T (cal/mole K) ENTROPIA DI UNA REAZIONE •Analogamente all’entalpia, si definisce, per i sistemi che si trovano nelle stato termodinamico standard l’entropia molare standard di un sistema S°298(cal/ mol K), per cui aA + bB → cC + dD ∆S°298 reaz= ∑i νi S°298 prodotti – ∑j δj S°298 reagenti ENERGIA LIBERA STANDARD DI REAZIONE •Data la generica reazione, in cui reagenti e prodotti sono allo stato termodinamico standard aA + bB → cC + dD si definisce energia libera standard della reazione ∆G°298 reaz= ∆ H°298 reaz – T∆S°298reaz oppure ∆G°298 reaz= ∑i νi ∆G°298 fi prodotti – ∑j δj ∆G°298 fj reagenti SPONTANEITA’ DI UNA REAZIONE Ricordando che una reazione è spontanea quando ∆G°<0 ∆H°<0 e ∆S°>0 è spontanea sempre ∆H°<0 e ∆S°<0 è spontanea a bassa temperatura ∆H°>0 e ∆S°>0 è spontanea ad alta temperatura ∆H°>0 e ∆S°<0 non è spontanea mai ENERGIA LIBERA E TEMPERATURA Quando la reazione avviene ad una temperatura T diversa da 25 °C ∆G (T) = ∆H°298reaz -T∆S°298reaz ESEMPIO: Calcolare a quale T la decomposizione del CaCO3 è spontanea: CaCO3 (s)→CaO(s) + CO2 (g) ∆G (T) = ∆H°298reaz -T∆S°298reaz<0 ∆H°298reaz = ∆H°298f (CaO) + ∆H°298f (CO2)- ∆H°298f(CaCO3) = 178 KJ/mole ∆S°298reaz = S°298 (CaO) +S°298 (CO2) – S°298 (CaCO3)= 160,8 J/mole K 178 -T 0,1608 < 0 T > 1160 K EQUILIBRIO CHIMICO Data la reazione chimica A →B , partendo da reagente e prodotto in condizioni standard se ∆G=(T) < 0 avremo : reagente reagente c o n c e n tr a z io n e concentrazione prodotto prodotto tempo tempo In entrambi i casi si perviene ad un equilibrio dinamico A◄═►B EQUILIBRIO CHIMICO reagente c o n c e n tr a z io n e concentrazione Data la reazione chimica A →B , partendo da reagente e prodotto in condizioni standard se ∆G=(T) > 0 avremo : prodotto reagente prodotto tempo tempo La reazione spontanea sarà A←B In entrambi i casi si perviene ad un equilibrio dinamico A◄═►B EQUILIBRIO CHIMICO concentrazione Data la reazione chimica A →B , partendo da reagente e prodotto in condizioni standard se ∆G=(T) = 0 avremo : reagente prodotto tempo Il sistema è già all’equilibrio dinamico equilibrio dinamico A◄═►B COSTANTE DI EQUILIBRIO Mentre il segno di ∆G°(T) indica il verso della reazione per un sistema in condizioni standard, il valore assoluto di ∆G° indica quanto il sistema sia lontano dalla posizione di equilibrio Dal valore del ∆G° (T) è possibile calcolare le condizioni di equilibrio Equazione di Vant’Hoff ∆G° (T) = - RT ln K Dove K è la costante di equilibrio della reazione alla temperatura T aA + bB [C ] [ D] KC = a b [ A] [ B ] c d cC + dD K dipende solo dalla T ed assume un valore costante a T costante COSTANTE DI EQUILIBRIO Dall’ equazione di Vant’Hoff ∆G ° (T ) − 2 , 303 RT K = 10 Quando: ∆G°(T) è grande in valore assoluto e negativo le condizioni di equilibrio sono lontane dalle condizioni standard e sono molto spostate verso i prodotti ∆G°(T) è grande in valore assoluto e positivo le condizioni di equilibrio sono lontane dalle condizioni standard e sono molto spostate verso i reagenti ∆G°(T) è uguale a zero le condizioni standard sono le condizioni di equilibrio Il valore di ∆G°(T) è quindi una misura della tendenza della reazione , che parta dalle condizioni standard a raggiungere l’equilibrio. COSTANTE DI EQUILIBRIO Data la reazione in fase gas 2NO2(g) N2O4(g) La costante di equilibrio è data da: Kc = [ N 2O4 ] [ NO 2 ]2 (moli/l) -1 La costante di equilibrio espressa in funzione delle pressioni parziali sarà: PN 2O 4 Kp = 2 PNO 2 (atm) -1 RELAZIONE FRA Kp e Kc Dall’ equazione di stato dei gas ideali abbiamo che : nN 2O 4 RT PN 2O 4 = = [ N 2O4 ]RT V nNO 2 RT PNO 2 = = [ NO2 ]RT V Sostituendi i valori di pressione in Kp abbiamo : [ N 2O4 ] Kp = [ NO2 ]RT Kc Kp = RT RELAZIONE FRA Kp e Kc Per la generica reazione : aA + bB cC + dD Kp = Kc( RT ) ∆n dove ∆n = (c+d) – (a+b) Quando ∆n = 0 Kp = Kc ∆n > 0 Kp= Kc (RT)∆n ∆n < 0 Kp = Kc/(RT)∆n RELAZIONE FRA Kp e Kc 2NO2(g) ∆n = 1 – 2= -1 N2O4(g) Kp = Kc/RT H2(g) + I2(g) ∆n = 2 – 2= 0 SO3(g) ∆n =1,5 – 1= 0,5 2HI(g) Kp = Kc SO2(g) + ½ O2(g) Kp = Kc(RT)0,5 Per le reazioni che avvengono in fase liquida la costante di equilibrio è sempre espressa come Kc Gli effetti di perturbazioni esterne sullo stato di equilibrio di una reazione Lo stato di equilibrio può essere perturbato agendo dall’esterno Si possono distinguere due tipi di perturbazioni: • Perturbazioni che non variano il valore di K • Perturbazioni che variano il valore di K La legge dell’equilibrio viene anche definita come legge di azione di massa di Guldberg e Waage Perturbazioni che non implicano variazione del valore di K Lo stato di equilibrio di un sistema può essere perturbato a T costante variando: •concentrazione dei reagenti o dei prodotti •Pressione o Volume In particolare la variazione di P o V ha effetto sulle reazioni che avvengono in fase gas. Variazione della concentrazione a T costante Variazione della concentrazione dei reagenti Data la seguente reazione all’equilibrio aumenta [ PCl5 ] Kc = [ PCl3 ] ⋅ [Cl2 ] PCl3 e/o Cl2 PCl3(g) + Cl2(g) diminuisce diminuisce PCl5(g) [ PCl5 ]' Kc = [ PCl3 ]'⋅[Cl2 ]' Variazione della concentrazione a T costante Variazione della concentrazione dei reagenti Data la seguente reazione all’equilibrio diminuisce PCl3 e/o Cl2 [ PCl5 ] Kc = [ PCl3 ] ⋅ [Cl2 ] aumenta PCl3(g) + Cl2(g) aumenta PCl5(g) [ PCl5 ]'' Kc = [ PCl3 ]''⋅[Cl2 ]'' Variazione della concentrazione a T costante Variazione della concentrazione dei prodotti Data la seguente reazione all’equilibrio PCl5 PCl5 PCl3(g) + Cl2(g) PCl5(g) PCl3(g) + Cl2(g) PCl5(g) Variazione della Pressione e del V a T costante Data la seguente reazione all’equilibrio aumenta [ PCl 5 ] Kc = [ PCl 3 ] ⋅ [Cl 2 ] diminuisce PCl3(g) + Cl2(g) PCl5(g) diminuisce Variazione della Pressione e del V a T costante Data la seguente reazione all’equilibrio diminuisce [ PCl 5 ] Kc = [ PCl 3 ] ⋅ [Cl 2 ] aumenta PCl3(g) + Cl2(g) PCl5(g) aumenta Variazione della Pressione a T costante [ PCl 5 ] Kc = [ PCl 3 ] ⋅ [Cl 2 ] Kc = Kc = nPCl5 RTV 2 V ⋅ nPCl3 RT ⋅ nCl2 RT nPCl5 ⋅ nPCl3 ⋅ nCl2 = nPCl5 ⋅ nPCl3 ⋅ nCl2 V RT 1 P Quando la P aumenta, ovvero quando il V diminuisce, aumenta il denominatore quindi deve aumentare il numeratore affinchè il rapporto delle specie all’equilibrio sia uguale a Kc Variazione della Pressione a T costante Per la generica reazione : aA + bB n ⋅n ∆n P Kc = ⋅n ⋅n Quando c C a A d D b B cC + dD dove ∆n = (c+d) – (a+b) ∆n = 0 la variazione di P e di V non influenza la posizione dell’equilibrio ∆n > 0 se P aumenta (V diminuisce)viene favorita la formazione dei reagenti ; se P diminuisce (V aumenta) viene favorita la formazione dei prodotti ∆n < 0 se P aumenta (V diminuisce)viene favorita la formazione dei prodotti ; se P diminuisce (V aumenta) viene favorita la formazione dei raegenti Perturbazioni che implicano variazione del valore di K • La variazione del calore della costante di equilibrio è determinata SOLO da variazioni di T. • Vediamo come varia il valore di K al variare della T Perturbazioni che implicano variazione del valore di K ∆G°(T) = ∆H° – T∆S° -RT lnK = ∆H° – T∆S° ∆H ° ∆S ° ln K = − + RT R costante Perturbazioni che implicano variazione del valore di K ∆H ° ∆S ° ln K = − + RT R Reazioni esotermiche ∆H<0 ln K ∆S°/R Reazioni endotermiche ∆H>0 ∆S°/R 1/T (K-1) Equilibri eterogenei Si definiscono Equilibri Eterogenei quelle reazioni in cui reagenti o prodotti sono in stati di aggregazione differenti C(gr) + H2O(v) CO2(g) + H2(g) PCO2 ⋅ PH 2 K' p = PC ⋅ PH 2O PC rappresenta la tensione di vapore del C che è costante a T costante (come per i liquidi), pertanto: PCO 2 ⋅ PH 2 K ' p ⋅ PC = PH 2 O PCO 2 ⋅ PH 2 Kp = PH 2O Equilibri eterogenei CaCO3(s) CO2(g) +CaO(s) Kp = PCO 2 A T costante, la P di CO2 ovvero la sua concentrazione è costante qualunque sia la quantità di CaCO3 e CaO presenti. La P all’equilibrio di CO2 è solo funzione della T