RICERCA SUL CAMPO Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia Maurizio Bonati1, Antonio Clavenna1, Silvia Maschi1, Giancarlo Biasini2, Rita Campi1, Lorena Labate1, Paolo Longoni3, Mauro Miselli4, , Mario Narducci5, Alessandro Nobili1, Daniela Zanfi4 1. Centro di Informazione sul Farmaco e la Salute, IRFMN, Milano [email protected] 2. Centro per la Salute del Bambino (CSB), Cesena 3. Medico di Medicina Generale; Milano 4. Servizio Informazione e Documentazione Scientifica - Farmacie Comunali Riunite; Reggio Emilia 5. Pediatra di famiglia; Cavenago Brianza (MI) ABSTRACT Pharmaceutical advertisements published on medical journals Objectives. To evaluate whether the claims cited in pharmaceutical advertisements published during 2004 on the widely diffused Medico e Bambino and Aggiornamento Medico Italian medical journals were evidence-based. Methods. An evaluation of drug advertisements published during 2004 on the journals by frequency, type of product and company was performed. A blinded qualitative analysis was performed by a group of 5 independent reviewers to evaluate the message reported (image and text) and the number and type of bibliographic references. An analysis of concordance was made using the kappa statistic (K). The reliability of the information reported was evaluated by searching the scientific literature and comparing the advertisements with the available evidence. Results. During 2004, 71 drug advertisements, regarding 101 products from 41 companies, were published. In all, 39 drugs, 7 vaccines, 17 milk formulas, and 38 parapharmaceutical products were published. Flurbiprofen was the first drug in order of number of pages on Medico e Bambino and vardenafil was first on Aggiornamento Medico. In all, 10 advertisements reported a total of 43 bibliographic references, 26 of which were published on international journals. 62 advertisements (84% of the total) were identified as “not evidence based” by at least one reviewer and for 10 of these there was full agreement: 6 regarding drugs, 3 milk formulas and 1 a baby bottle. The reviewers’ estimated specificity concerning the drug advertisements was 100% and the sensitivity 60%. Conclusions. Greater monitoring of information reported in advertisements directed at doctors, as well as indipendent information, are needed to improve rational drug use. R&P 2006; 22: 65-78 Key words. Advertising | medical literature | general practice. RIASSUNTO Obiettivi. Valutare se le informazioni contenute nelle inserzioni pubblicitarie pubblicate nel corso dell’anno 2004 su Medico e Bambino e Aggiornamento Medico, due riviste mediche italiane di larga diffusione, sono basate su evidenze scientifiche. Metodi. È stata condotta una valutazione delle inserzioni pubblicitarie R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 65 RICERCA SUL CAMPO pubblicate nel corso del 2004 sulle riviste, basata sulla frequenza, il tipo di prodotto e l’azienda inserzionista. Un’analisi qualitativa, che è stata effettuata indipendentemente da un gruppo di 5 revisori, ha valutato il messaggio riportato (immagine e testo), il numero e la tipologia delle referenze bibliografiche citate. Un’analisi del livello di accordo è stata effettuata attraverso l’utilizzo della statistica kappa (K). L’attendibilità delle informazioni pubblicate è stata valutata confrontando i messaggi pubblicitari con le evidenze disponibili nella letteratura scientifica. Risultati. Nel corso dell’anno 2004 sono state pubblicate su Medico e Bambino e Aggiornamento Medico 71 inserzioni pubblicitarie riguardanti 101 prodotti di 41 aziende. Gli annunci pubblicitari hanno occupato il 28% delle pagine di Medico e Bambino e il 23% di Aggiornamento Medico. Sono stati pubblicizzati 39 farmaci, 7 vaccini, 17 latti e 38 prodotti parafarmaceutici. Il flurbiprofene è risultato il primo farmaco per pagine di pubblicità su Medico e Bambino, il vardenafil su Aggiornamento Medico. 10 inserzioni hanno riportato 43 referenze bibliografiche; 26 di queste sono state pubblicate su riviste internazionali. 62 inserzioni (84% del totale) sono state segnalate come “non documentate da prove di efficacia” da almeno un revisore e per 10 erano tutti concordi (14%): 6 riguardavano farmaci, 3 latti e una un biberon. Analizzando le pubblicità dei medicinali, la specificità della percezione dei revisori è risultata del 100% e la sensibilità del 60%. Conclusioni. Un maggiore monitoraggio dei messaggi pubblicitari diretti ai medici è necessario per garantire un’appropriata informazione basata sulle evidenze. Parole chiave. Inserzioni pubblicitarie | riviste mediche | medicina generale. INTRODUZIONE La necessità di una regolamentazione specifica in materia di pubblicità dei medicinali per uso umano nasce a partire dai primi anni ’80, ma è solo nel 1992, con la direttiva 92/28/CEE, che la Commissione Europea interviene in modo specifico in questo ambito, disciplinando sia la pubblicità diretta al pubblico sia quella svolta presso gli operatori sanitari (informazione scientifica del farmaco). Tale direttiva è stata recepita nell’ordinamento italiano con il D.lgs. n. 541 del 19921 che definisce la materia sulla pubblicità dei farmaci, ne riporta i requisiti generali, i limiti, e sottolinea l’importanza della veridicità delle informazioni contenute nelle inserzioni, al fine di favorire l’uso razionale dei medicinali. In Italia, a differenza degli Stati Uniti, è vietata la pubblicità presso il pubblico dei medicinali etici (i farmaci che possono essere forniti soltanto dietro presentazione di ricetta medica), mentre è consentita la pubblicità dei farmaci da banco. Oltre ai farmaci, alcune norme regolano anche la pubblicità dei sostituti del latte materno. Fino al febbraio 2005 questa era consentita solo su pubblicazioni scientifiche o specializzate in puericultura e doveva fornire solamente informazioni a carattere scientifico, senza “far intendere o avvalorare la tesi che l’allattamento artificiale sia superiore o equivalente all’allattamento al seno”2; nel febbraio 2005 il Ministero della Salute ha varato un R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 Una direttiva comunitaria disciplina la pubblicità dei medicinali, sia diretta al pubblico, sia agli operatori sanitari. 66 M. Bonati et al.: Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia decreto che vieta la pubblicità dei sostituti del latte materno di tipo “1” (starting) anche sulle riviste scientifiche; questo per garantire un utilizzo degli alimenti per lattanti solo nei casi di reale necessità al fine di promuovere l’allattamento al seno materno3. Alcune valutazioni internazionali della stampa medica di ampia diffusione hanno documentato che la qualità e l’attendibilità delle inserzioni pubblicitarie sono ancora scarse, le immagini dei prodotti sono per lo più ingannevoli, gli slogan che le accompagnano talora appaiono fuorvianti e le referenze bibliografiche non sono appropriate o fanno riferimento ad abstract e atti congressuali4-7. Una procedura, quindi, finalizzata ad incentivare prodotti le cui proprietà sono state solo ipotizzate, e che può indurre in inganno il destinatario. Sebbene in Italia non sia stata effettuata un’analisi formale dei messaggi pubblicitari rivolti ai medici, è stata più volte evidenziata questa pratica di marketing8-10. Allo scopo di valutarne la qualità è stata effettuata un’analisi delle inserzioni pubblicitarie apparsa su due riviste di ampia diffusione, destinate prevalentemente ai medici di medicina generale (MMG) e ai pediatri di famiglia al fine di valutare la percezione del medico-lettore circa l’aderenza alle evidenze scientifiche delle informazioni pubblicitarie a cui è esposto. Qualità e attendibilità delle inserzioni pubblicitarie sono ancora scarse. MATERIALI E METODI Sono state analizzate le inserzioni pubblicitarie, pubblicate nel corso dell’anno 2004, sui 10 numeri regolari di Aggiornamento Medico (Editrice Kurtis) e sugli 11 di Medico e Bambino (Edifarm Milano). Non sono state prese in considerazione le inserzioni pubblicate come sovracopertina e le inserzioni pubblicizzanti il marchio aziendale. La scelta delle due riviste si è basata su alcuni criteri: fossero simili per periodicità e numero di pagine; fossero edite da un editore che pubblica altre riviste scientifiche e si avvale di un apposito servizio o società pubblicitaria; non rappresentassero testate di società o associazioni scientifiche; fossero distribuite su abbonamento; avessero una riconosciuta e ampia considerazione (lettori) nell’area delle cure primarie. Come parametri per l’analisi quantitativa sono stati utilizzati il numero di inserzioni pubblicitarie, il numero di pagine, il tipo di prodotto pubblicizzato, l’azienda inserzionista. Per quanto riguarda i farmaci è stata valutata la distribuzione per principio attivo, la classe di rimborsabilità e il periodo di commercializzazione (sono stati considerati come “recenti” i farmaci con Autorizzazione all’Immissione in Commercio dal 2002). Per l’analisi qualitativa sono stati valutati l’immagine rappresentata, la presenza di tabelle/grafici e di dati sull’efficacia del prodotto, il numero e il tipo di referenze bibliografiche citate. La valutazione di un potenziale lettore circa l’attendibilità del messaggio è stata effettuata da un gruppo di revisori (lettori della rivista): un MMG, un pediatra ospedaliero, un pediatra di famiglia, un farmacista e un farmacologo clinico. Ciascun revisore ha valutato le inserzioni in modo autonomo, segnalando quelle che a suo parere non risultavano documentate da prove di efficacia, o sembravano fuorvianti o imprecise. La validazione delle pubR&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 Revisori e gruppo di coordinamento dello studio: la valutazione ai primi, la validazione al secondo. 67 RICERCA SUL CAMPO blicità ritenute “sospette” dai revisori è stata effettuata dal gruppo di coordinamento dello studio ricercando nella letteratura scientifica le evidenze disponibili relative alla forma e al contenuto del messaggio pubblicitario. A prescindere dalla segnalazione dei revisori, sono state valutate, dal gruppo di coordinamento dello studio, tutte le pubblicità pubblicate relative ai farmaci. Il grado di accordo tra i revisori è stato valutato applicando l’analisi della concordanza con l’utilizzo della statistica kappa (k). La statistica k viene calcolata applicando la seguente formula: po – pe 1 – pe Dove po è la proporzione di accordo osservato (n. di volte in cui gli osservatori sono in accordo), mentre pe è la proporzione di accordo atteso (n. di volte in cui ci si aspetterebbe accordo tra osservatori se le loro valutazioni fossero indipendenti). Il campo di definizione della statistica k varia da –1 (assenza di accordo) a +1 (completo accordo). Si ritiene che ci sia un buono accordo quando il valore di k è maggiore di 0,40. Sono state valutate la sensibilità e la specificità delle segnalazioni sul campione delle pubblicità riguardanti farmaci. RISULTATI Valutazione quali-quantitativa Nel corso dell’anno 2004 sono state pubblicate su Aggiornamento Medico e su Medico e Bambino 71 inserzioni pubblicitarie riguardanti 101 prodotti (46 specialità medicinali e 55 prodotti parafarmaceutici) di 41 aziende (tabella I). Medico e Bambino Sono state pubblicate 47 inserzioni pubblicitarie riguardanti 74 prodotti Il flurbiprofene (26 specialità medicinali e 48 prodotti parafarmaceutici) di 27 aziende dif- è il farmaco ferenti. più pubblicizzato. Le inserzioni pubblicitarie sono comparse su 206 delle 737 pagine della ri- Tabella I. Distribuzione dei prodotti delle inserzioni e delle aziende per rivista e per numero di inserzioni. Medico e Bambino (11 numeri) Aggiornamento Medico (10 numeri) Totale 74 29 101 • specialità medicinali 26 22 46 • parafarmaci 48 7 55 N° inserzioni: 47 26 71 N° aziende: 27 20 41 206/737 (28%) 154/670 (23%) 360/1407 (26%) N° prodotti N° pag. tot. inserzioni pubblicitarie R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 68 M. Bonati et al.: Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia vista (28%). Trentatré inserzioni (70%) sono apparse su più di un numero; in particolare, 3 su 7 numeri. La Novartis è risultata la prima azienda in ordine di pagine di pubblicità che con altre 5 aziende (GlaxoSmithKline, Nestlè, Abbott, Aventis Pasteur, Milte Italia) ha occupato il 50% delle pagine di inserzioni. Per quanto riguarda i farmaci, sono stati pubblicizzati in 87 pagine (42% delle 206 pagine contenenti pubblicità), 16 principi attivi corrispondenti a 19 specialità medicinali e appartenenti a 15 classi terapeutiche (tabella II). Il flurbiprofene è stato il farmaco più pubblicizzato (15 pagine, 7% del totale delle pagine pubblicitarie) e con altri 4 principi attivi ha occupato il Tabella II. Elenco dei principi attivi in ordine di numero di pagine pubblicitarie riguardanti i farmaci. Medico e Bambino Pagine Aggiornamento Medico Pagine Principio attivo* N. % Principio attivo N. % Flurbiprofene 15 17,2 Vardenafil 21 14,9 Levocetirizina dicloridrato 9 10,3 Etoricoxib 16 11,4 Acido alginico + sodio carbonato acido 8 9,2 Levocetirizina 12 8,5 Betametasone + Cloramfenicolo 8 9,2 + potassio bicarbonato 12 8,5 Sodio arginato Ibuprofene 8 9,2 Venlafaxina 10 7,1 Lattitolo monoidrato 8 9,2 Irbesartan 9 6,4 Vaccino subtilico 6 6,9 Tiotropio bromuro 9 6,4 Efedrina + argento vitellinato 5 5,7 Alendronato 9 6,4 Ceftibuten 4 4,6 Fosfomicina trometamolo 8 5,7 Budesonide 3 3,4 Calcio mefolinato 8 5,7 Fenazone + Procaina 3 3,4 Fenofibrato 8 5,7 Lisato batterico liofilizzato 2 2,3 Telmisartan + idroclorotiazide 4 2,8 + acido ascorbico 2 2,3 Carvedilolo 3 2,1 Fluoruro di sodio 2 2,3 Vaccino subtilico 3 2,1 + acido ascorbico 2 2,3 Almotriptan 2 1,4 Paracetamolo 2 2,3 Bromazepam 2 1,4 Simvastatina 1 0,7 Montelukast 1 0,7 Glibenclamide + metformina 1 0,7 Glibenclamide 1 0,7 Metformina 1 0,7 Olio di fegato di ippoglosso Retinolo + colecalciferolo Totale *Esclusi i vaccini. 87 141 RICERCA SUL CAMPO 65% delle pagine riguardanti la pubblicità dei farmaci. Solo 3 dei 16 farmaci pubblicizzati sono rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), tra cui la levocetirizina soggetta alla nota 89; 9 farmaci sono acquistabili senza ricetta. Sette inserzioni riguardavano vaccini, per un totale di 38 pagine (5% del totale; 18% delle pagine dedicate alla pubblicità): 2 vaccini MPR, 2 esavalenti, 1 antinfluenzale, 1 antimeningococco, 1 antivaricella. I vaccini erano prodotti da 3 aziende differenti: 20 pagine riguardavano vaccini prodotti da Glaxo SmithKline, 14 da Aventis Pasteur e 4 da Chiron. Considerando farmaci e vaccini, solo 4 principi attivi (corrispondenti al 13% di pagine pubblicitarie) sono stati commercializzati dopo il 2002: la levocetirizina, un equivalente contenente budesonide, il vaccino antimenigococcico e quello antivaricella. Nove inserzioni hanno pubblicizzato 17 latti in polvere, per un totale di 30 pagine (4% del totale della rivista; 15% delle pagine dedicate alla pubblicità): 16 pagine pubblicizzavano prodotti Nestlè, 12 Milte e 2 Humana. Cinque delle 9 inserzioni riguardavano gli starting. Trentuno prodotti parafarmaceutici (corrispondenti a 23 inserzioni) hanno occupato il 25% delle pagine pubblicitarie. Ventisei inserzioni pubblicitarie (56% del totale), corrispondenti a 36 prodotti (16 farmaci e vaccini, 19 parafarmaci e 1 latte), riportavano immagini di bambini, mentre in 2 inserzioni era rappresentata l’immagine di una donna giovane-adulta. Sedici inserzioni riportavano l’immagine del prodotto pubblicizzato, 2 riportavano immagini di animali e 1 un’immagine “shock”: una panoramica su una bocca con gravissime lesioni cariose. Nessun annuncio riporta grafici, tabelle o dati associati all’efficacia del prodotto. Tutte le inserzioni riguardanti i farmaci erano accompagnate dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP), ad eccezione di un generico (Budesonide Viatris®), e di due OTC (Enterogermina® e Otalgan®). Cinque inserzioni (11% del totale) riportavano referenze bibliografiche (range 1-7), mentre una citava come unica referenza costituite dal RCP. Delle 25 referenze totali, 12 erano pubblicate su riviste internazionali, 6 erano abstract o poster presentati a congressi, 3 articoli su riviste italiane, 3 erano costituite dal RCP e una si riferiva alla Guida all’uso dei farmaci per i bambini. L’anno di pubblicazione delle referenze su riviste internazionali varia tra il 1975 e il 2003; solo 4 articoli sono stati pubblicati dopo il 2000. Nessuno studio clinico randomizzato è citato tra le referenze internazionali; 2 referenze riguardano studi clinici non controllati, 1 studio epidemiologico di analisi del trend. Due inserzioni erano accompagnate da articoli: solo in un caso, però, lo scopo promozionale e il legame con il medical marketing dell’azienda produttrice è esplicitato. Dieci inserzioni riportano l’indirizzo di siti web, di cui due sono “dedicati” al prodotto pubblicizzato. Su 26 inserzioni si trovano immagini di bambini. Nessuna inserzione riporta grafici, tabelle o dati relativi all’efficacia del prodotto. Aggiornamento Medico Sono state pubblicate 26 inserzioni riguardanti 29 prodotti (22 specialità R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 70 M. Bonati et al.: Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia medicinali e 7 prodotti parafarmaceutici) di 20 aziende. Le inserzioni pubblicitarie sono comparse su 154 delle 670 pagine della rivista (23%) (tabella I). Tredici inserzioni (50%) sono apparse su più di un numero; in particolare, 1 su 7 numeri. La Merck Sharp&Dohme è risultata la prima azienda in ordine di pagine di pubblicità che, con altre 4 aziende (Bayer, Zambon Italia, Novartis), ha occupato il 50% delle pagine di inserzioni. Per quanto riguarda i farmaci, sono stati pubblicizzati 21 principi attivi corrispondenti a 22 specialità medicinali e appartenenti a 16 classi terapeutiche, per un totale di 142 pagine (92% di quelle dedicate alla pubblicità). Il vardenafil è stato il farmaco più pubblicizzato (21 pagine, 15% del totale delle pagine pubblicitarie) e con altri 5 principi attivi ha occupato il 50% delle pagine riguardanti la pubblicità di farmaci (tabella II). Diciassette dei principi attivi pubblicizzati (81% del totale) possono essere rimborsati dal SSN, 8 principi attivi sono di recente commercializzazione (38%), corrispondenti al 49% delle pagine dedicate alla pubblicità; i 3 principi attivi (vardenafil e levocetirizina, in commercio dal 2003 e etoricoxib, in commercio dal 2004) che occupano il maggior numero di pagine pubblicitarie sono di recente commercializzazione e il vardenafil è stato pubblicizzato su sette numeri della stessa rivista. Tredici inserzioni pubblicitarie (45%) riportano una figura umana, di cui 3 un’immagine femminile. Nessun annuncio pubblicitario riporta grafici, tabelle o dati associati all’efficacia del farmaco. Cinque inserzioni (12% del totale) riportavano referenze bibliografiche (range 1-7), mentre una citava come unica referenza il RCP. Delle 17 referenze totali, 14 erano pubblicate su riviste internazionali, 3 erano abstract o poster presentati a congressi. L’anno di pubblicazione delle referenze su riviste internazionali varia tra il 1999 e il 2003, 8 articoli sono stati pubblicati a partire dal 2002. Otto referenze internazionali riguardano RCT, e 3 sono relative a revisioni sistematiche/metanalisi. Il verdenafil è il farmaco più pubblicizzato. Nessuna documentazione di efficacia pubblicata negli annunci. VALUTAZIONI DEI REVISORI Sessantadue inserzioni pubblicitarie (82%) sono state segnalate da almeno un revisore perché percepite come contenenti informazioni non basate su evidenze scientifiche o “fuorvianti”. Di queste, 39 sono state pubblicate su Medico e Bambino (12 riguardavano farmaci, 4 vaccini e 24 parafarmaci di cui 8 latti); 23 su Aggiornamento Medico (19 farmaci); 1 era stata pubblicata su entrambe le riviste. Quarantuno inserzioni (24 su Medico e Bambino, 17 su Aggiornamento Medico) sono state segnalate da più di un revisore. Dieci inserzioni (7 pubblicate su Medico e Bambino; 3 su Aggiornamento Medico) sono state segnalate da tutti i revisori; riguardavano: 6 farmaci, 3 latti e un biberon (tabella III). L’accordo generale osservato tra i revisori è risultato del 20% delle inserzioni. La concordanza statistica è risultata altamente significativa (P < 0,001), ma di grado lieve (K: 0,10). Per Medico e Bambino, è risultato esserci un grado lieve di concordanza (K:0,20; P < 0,001) e in particolare per le inserzioni dei sostituti del latte; mentre per Aggiornamento Medico non R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 L’82% delle inserzioni segnalate da almeno un revisore perché non evidence-based o fuorvianti. 71 RICERCA SUL CAMPO Tabella III. Elenco dei principi attivi con inserzioni segnalate da tutti i revisori. Nome commerciale Slogan Commenti Rivista* Farmaco: Spiriva® 24 ore di broncodilatazione continua; miglioramento della funzionalità respiratoria; riduzione della dispnea; aumento della tolleranza allo sforzo; riduzione delle riacutizzazioni; riduzione delle ospedalizzazioni; buon profilo di tollerabilità Affermazioni non basate su evidenze scientifiche Agg. Med. Aprovel® Potenza e protezione per la vita Affermazioni non basate su evidenze scientifiche Agg. Med. Faxine® Risoluzione completa dei sintomi psichici e somatici/dolorosi della depressione Lo slogan appare fuorviante Agg. Med. Bronchomunal® Infezioni respiratorie ricorrenti: l’importanza della protezione L’efficacia della “protezione” (profilassi) non è provata M&B Haliborange® Da 40 anni stimola il normale accrescimento corporeo del bambino Affermazione non provata e mistificante M&B Budesonide Viatris Novolizer® Somministrazione assicurata. Paziente rassicurato Immagine suggestiva, ma senza dati e referenze a supporto M&B Nuovo Biberon Fisiologico. La soluzione più naturale dopo il seno Slogan non veritiero: non esiste una “fisiologia” dei biberon. Efficacia della “valvola anticolica” non provata M&B FM 85/PreNidina® Personalizzare l’alimentazione del neonato prematuro per ottimizzare la crescita È mistificante il termine “personalizzare”. L’articolo allegato è scorretto e non specifica gli autori e il legame con la Nestlè M&B Humana 1® Vantaggi dello sviluppo psicointellettivo; miglioramento della performance visiva sia a breve che a medio termine; ottimizzazione dell’outcome anche in termini di crescita; migliore sensibilità insulinica; livelli di pressione arteriosa più bassi rispetto ai soggetti allattati con formule standard Affermazioni non dimostrate. Perplessità sull’immagine/ messaggio (bambino allattato al seno che esce dal latte artificiale) M&B Nidina HA 1-2® Nel lattante a rischio atopico l’esperienza e la letteratura internazionale confermano che la prevenzione è la cura migliore Dubbi sull’efficacia nella prevenzione dell’atopia da parte dei latti ipoallergenici M&B Parafarmaco: Biberon fisiologico® Latte: *Agg. Med. = Aggiornamento Medico; M&B = Medico e Bambino. R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 72 M. Bonati et al.: Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia è stato riscontrato alcun grado di concordanza statisticamente significativo. Tutte le 10 inserzioni segnalate da tutti i revisori come fuorvianti sono risultate non basate su prove di efficacia. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELLE INFORMAZIONI Prodotti segnalati dai revisori I 10 farmaci segnalati da tutti i revisori (tabella III) sono stati oggetto di approfondimento con i seguenti risultati: Spiriva® (tiotropio): l’inserzione pubblicitaria è già stata oggetto di una precedente valutazione10. In particolare, i punti oggetto di critica sono: l’uso di endpoint surrogati, basati su alcuni parametri funzionali, quali FEV1; il miglioramento della funzionalità respiratoria valutato contro placebo e non verso un trattamento di riferimento11,12; la citazione di un abstract12, riguardante il possibile aumento della tolleranza allo sforzo; il mancato riscontro di differenze statisticamente significative fra il gruppo dei trattati e quelli del placebo per la percentuale di pazienti con una o più riacutizzazioni nel corso del follow-up e nei ricoveri ospedalieri per riacutizzazione11,13. Aprovel® (irbesartan): è un’antagonista dei recettori di tipo 1 dell’angiotensina II, utilizzato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale. È riportato che questo farmaco, controllando la pressione arteriosa e fornendo una protezione renale, porterebbe ad una progressiva riduzione del rischio cardiovascolare nei pazienti ipertesi, ma questa affermazione non è dimostrata. La scelta dei farmaci di confronto nei due studi citati nella bibliografia dell’inserzione14,15 è discutibile poiché nel primo studio è stato utilizzato il placebo, quando al momento della sua impostazione era chiaramente e da tempo dimostrato l’effetto renoprotettivo degli ACE-inibitori; mentre nel secondo è stata impiegata l’amlodipina quando è ben noto che i calcio-antagonisti non hanno alcun effetto sullo sviluppo della nefropatia diabetica. Bronchomunal®: è un lisato batterico polivalente. Non è indicata alcuna referenza bibliografica a supporto della sua efficacia nel prevenire le infezioni respiratorie ricorrenti. Il commento dei revisori si è concentrato sulla mancanza di evidenze sull’efficacia protettiva: un sospetto ritenuto valido dopo aver verificato che in letteratura sono riportati studi clinici randomizzati che documentano una minor ricorrenza di infezioni rispetto al placebo16,17, ma con una metodologia (numerosità dei campioni, misure di esito) e significatività clinica dei risultati discutibili18. Faxine® (venlafaxina): lo slogan appare fuorviante poiché non ci sono studi scientifici che dimostrano che la venlafaxina porti ad una risoluzione completa dei sintomi psichici e somatici/dolorosi della depressione (tabella III). Le referenze bibliografiche citate derivano da due poster e da un articolo pubblicato su di una rivista internazionale19. In quest’ultimo sono descritti i risultati ottenuti da una metanalisi che ha valutato 8 studi per un totale di 2027 pazienti trattati, per 8 settimane, con venlafaxina, SSRI e placebo. I dati ottenuti sono stati stratificati in base all’attività di depressione e ansia (valutate rispettivamente mediante R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 Affermazioni non dimostrate, mancanza di evidenze, messaggi fuorvianti o ingannevoli. 73 RICERCA SUL CAMPO item 1 e 10 della scala Hamilton Depression) dei due farmaci e del controllo. Dai risultati emerge che, dopo 8 settimane, il 20% dei pazienti trattati con la venlafaxina, il 16% dei trattati con SSRI e il 9% dei trattati con placebo non presentavano sintomi di depressione e di ansia. Stando ai dati disponibili, perciò, la venlafaxina porta ad una remissione completa dei sintomi in 1/5 dei pazienti trattati e 9 pazienti devono essere trattati con venlafaxina per avere un beneficio maggiore rispetto al placebo (NNT, Number Needed to Treat = 9). Haliborange®: l’affermazione che un preparato multivitaminico possa stimolare il normale accrescimento corporeo non è documentata e risulta ingannevole. Budesonide Viatris (Novolizer®): non sono riportate referenze bibliogra- Scarse o nulle fiche nemmeno a supporto dello slogan riguardante la modalità di som- referenze ministrazione della definita “assicurata”. Una revisione sulle caratteristi- bibliografiche. che degli inalatori pressurizzati e di polveri medicinali non evidenzia differenze in termini di efficacia clinica tra i dispositivi disponibili20. Inoltre, la scelta dell’inalatore dovrebbe essere valutata in base all’età del bambino e alle capacità di utilizzarlo correttamente21, ed è perciò mistificante affermare che la somministrazione del farmaco è “assicurata”. Biberon “primigiorni Chicco”: la segnalazione dei revisori era dovuta all’utilizzo di termini fuorvianti, come “fisiologico”, “fisiologicamente testato”, e “anticolica” riferita alla valvola (senza alcuna documentazione dell’efficacia nel ridurre l’incidenza di coliche nei bambini con questo biberon). Latte Humana 1®: vi è la fotografia di un bambino allattato al seno che esce dalla scatola di latte artificiale che potrebbe non essere conforme a quanto previsto nel D.M. 500/94 (la pubblicità non deve far intendere che l’allattamento artificiale sia equivalente all’allattamento al seno)2. Sono riportati alcuni benefici del prodotto non documentati (sviluppo psicointellettivo; miglioramento della performance visiva; incremento ponderale; migliore sensibilità insulinica; livelli pressori più bassi). Nidina HA1/HA2®: la riduzione dell’incidenza di sintomi allergici non è documentata22. FM85® e Pre Nidina®: oltre ad usare termini mistificanti come “personalizzare” l’alimentazione, è accompagnata da un articolo ritenuto “scorretto” in quanto non sono indicati gli autori né è esplicito l’intento promozionale. INSERZIONI VALUTATE DAL GRUPPO DI COORDINAMENTO DELLO STUDIO Oltre alle 6 inserzioni sui farmaci percepite dai revisori come non supportate da evidenze altre 4 inserzioni contengono affermazioni non documentate da prove di efficacia. Flurbiprofene (soluzione da nebulizzare): è propagandato per il trattamento sintomatico delle flogosi del cavo orofaringeo. Non ci sono studi clinici randomizzati che hanno valutato la sua efficacia per la cura della flogosi delle vie aeree nei bambini, né esistono studi riguardanti l’efficacia della soluzione da nebulizzare. Enterogermina®: ha efficacia discutibile, in particolare per quanto riguarR&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 74 M. Bonati et al.: Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia da l’attività immunomodulante in ambito immunoallergologico e nelle infezioni respiratorie ricorrenti23; le referenze citate nell’inserzione si riferiscono esclusivamente ad abstract e/o atti di congressi. Zymafluor®: ha una presentazione fuorviante, perché gli integratori andrebbero riservati ai bambini ad alto rischio di carie; non è riportato che la necessità di impiegare integratori contenenti fluoro e la dose da somministrare devono essere valutate in base (anche) alla quantità di ione presente nell’acqua potabile24. Fosamax®: lo slogan fa riferimento per ben due volte alla superiorità del farmaco (“contro l’osteoporosi, 10 anni di esperienza e una superiorità dimostrata”; “Fosamax® è risultato più efficace nella riduzione del rischio di fratture e negli incrementi della DMO vertebrale e dell’anca”), anche se non è esplicitato quale sia il farmaco usato come riferimento. Nell’inserzione vengono citate due referenze: un RCT alendronato verso risedronato, in cui la superiorità del primo è dimostrata rispetto ad endpoint surrogati (per es. densità ossea)25; l’altra referenza è errata perché cita un articolo sulla metodologia di una revisione sistematica delle terapie dell’osteoporosi26. È verosimile che il riferimento dovesse essere piuttosto ai risultati di una metanalisi di 11 RCT alendronato verso placebo27 che ha riscontrato una riduzione del rischio di fratture anche se la popolazione degli studi non era omogenea (per es. rispetto all’inclusione/esclusione di donne con precedenti fratture) e l’RCT che ha osservato la maggior riduzione del rischio riguardava la prevenzione secondaria in pazienti con precedenti fratture. Ad oggi la superiorità di un bifosfonato rispetto ad un altro non è documentata28. Analizzando tutte le pubblicità dei farmaci, la specificità della percezione dei revisori è risultata del 100%, la sensibilità del 60%, anche se le 4 pubblicità non attendibili, ma non segnalate da tutti i revisori, hanno attirato l’attenzione di almeno un revisore. La specificità della percezione dei revisori del 100%; la sensibilità del 60%. DISCUSSIONE Questo studio rappresenta il primo monitoraggio sistematico, condotto nell’arco di una anno, delle inserzioni pubblicitarie pubblicate su riviste dedicate principalmente ai MMG e ai pediatri di famiglia. La valutazione ha riguardato due riviste mediche di larga diffusione e lunga tradizione, anche se non rappresentative della totalità delle riviste destinate al consultazione medica. Aver scelto solo due riviste autorevoli può rappresentare un limite dello studio, ma i risultati ottenuti sono parte dell’universo pubblicitario presente sulle testate mediche. Considerando altre riviste, i risultati sarebbero stati più clamorosi, ma la finalità era quella di sottolineare un problema comune e generale che, se non completamente risolto, può essere almeno limitato. Dall’analisi condotta è emerso che un quarto delle pagine delle due riviste è stato occupato dalle inserzioni pubblicitarie, con una percentuale leggermente superiore per Medico e Bambino. La tipologia dei prodotti pubblicizzati sulle due riviste è diversa: su Aggiornamento Medico sono riportate quasi esclusivamente inserzioni riguardanti farmaci (circa la metà di recente commercializzazione), mentre su Medico e Bambino i farmaci coprono meR&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 Primo monitoraggio sistematico – lungo un anno – di inserzioni pubblicate su riviste per medici e pediatri. 75 RICERCA SUL CAMPO no della metà delle pagine pubblicitarie (41%), mentre sono pubblicate anche inserzioni riguardanti vaccini, latti e prodotti parafarmaceutici (creme lenitive e protettive, biberon, ecc.). Per quel che riguarda i farmaci, su entrambe le riviste sono pochi i prodotti più frequentemente pubblicizzati e poche sono le aziende che sponsorizzano la maggior parte delle pagine. Alcune differenze sono emerse anche per quello che riguarda la tipologia di farmaci pubblicizzati; in particolare, su Aggiornamento Medico sono riportati soprattutto principi attivi utilizzati per il trattamento di patologie croniche (per es. ipertensione, diabete, asma e depressione); su Medico e Bambino compaiono più frequentemente farmaci per patologie acute (infezioni delle vie aeree) e per trattamenti sintomatici e/o terapie di breve durata (febbre, dolore), la cui efficacia è in molti casi discutibile (come nel caso del flurbiprofene che è il farmaco più pubblicizzato). La diversa tipologia dei farmaci tra le due riviste si riflette anche in una differenza per quanto concerne la rimborsabilità: solo il 18% dei medicinali pubblicizzati su Medico e Bambino è in classe A contro l’81% di Aggiornamento Medico. Su Medico e Bambino vengono pubblicizzati prevalentemente farmaci a carico della famiglia; per 9 farmaci non è necessaria la prescrizione del medico; di questi, 5 sono medicinali da banco (OTC, over the counter), e ne è consentita anche la pubblicità diretta al pubblico. Lo scopo di queste inserzioni sembra essere quello di indurre il pediatra a consigliarne l’uso ai genitori; nel caso dello Zymafluor® questo è esplicito nel testo dell’inserzione e nello slogan: “Dottore, intervieni: serve il tuo consiglio!”. Uno scopo (dei messaggi e dei contenuti pubblicitari) che contrasta con il testo degli articoli scientifici della rivista (e le posizioni redazionali), a volte pubblicati nello stesso fascicolo. È il caso della fluorprofilassi29, ma anche per esempio dei probiotici30. Contraddizioni che indicano una scissione (indipendenza?) tra le attività editoriali e quelle redazionali, ma che rimandano alla necessità di un controllo dei contenuti delle inserzioni pubblicitarie a garanzia di un prodotto-strumento informativo più omogeneo. Per quello che riguarda le immagini riportate nell’annuncio pubblicitario, si fa spesso ricorso a fotografie di bambini, in particolare su Medico e Bambino (60%). Vi sono 5 inserzioni pubblicitarie che riportano un’immagine femminile. Per la pubblicità di 2 farmaci (Faxine® e Fosamax®) l’accostamento è giustificato poiché sono farmaci utilizzati per il trattamento di patologie a maggior prevalenza nelle donne; mentre, non lo sarebbe nel caso di antiasmatici (budesonide, montelukast). Inoltre, le inserzioni pubblicitarie della Budesonide Novolizer® e del Froben® soluzione da nebulizzare, raffiguranti donne giovani-adulte, sono state pubblicate su Medico e Bambino, e non si comprende l’attinenza tra l’immagine rappresentata e l’età pediatrica, a meno che la funzione dell’immagine non sia quella di attirare l’attenzione del lettore. La maggior parte delle inserzioni era accompagnata dal RCP; poche riportano referenze bibliografiche di studi, in prevalenza, pubblicati su riviste internazionali. Le referenze di Aggiornamento Medico sono più recenti e qualitativamente migliori (8/14 sono relative a RCT versus 0/12 di Medico e Bambino), probabile conseguenza della minore produzione di evidenze nell’area pediatrica. R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 A volte l’accostamento immagine/prodotto non è giustificato. La presenza di referenze bibliografiche non garantisce che le affermazioni siano basate sulle evidenze. 76 M. Bonati et al.: Le inserzioni pubblicitarie pubblicate sulle riviste del medico di famiglia Emerge dallo studio che la presenza di referenze non equivale a garantire che le affermazioni contenute nelle inserzioni pubblicitarie siano basate sulle evidenze: Spiriva® e Aprovel® riportano referenze bibliografiche di studi clinici randomizzati di recente pubblicazione, ma i limiti metodologici (farmaco di confronto, misure di esito…) riducono l’attendibilità e la generalizzabilità dei risultati. Il riscontro di errori nelle citazioni (Fosamax®) indica che manca il controllo della pertinenza delle referenze riportate. Per quello che riguarda l’analisi qualitativa, si è osservato che l’82% delle inserzioni pubblicitarie è stato segnalato da almeno un revisore come fuorviante o non basato su evidenze di efficacia. Dieci di queste hanno trovato concordi tutti i revisori, con una “prevalenza” leggermente superiore per quelle pubblicate su Medico e Bambino (7/47 vs 3/29), forse dovuta ad una maggiore attenzione critica posta alle inserzioni riguardanti prodotti per bambini. La maggior parte di queste segnalazioni, specialmente quelle relative ai farmaci, ha sottolineato la mancanza di evidenze a supporto delle affermazioni contenute nelle inserzioni. La percezione critica dei 5 potenziali lettori è risultata altamente specifica (non sono emersi “falsi positivi” tra le pubblicità unanimemente segnalate), anche se la sensibilità è stata inferiore e 4/10 pubblicità non supportate da evidenze non sono apparse fuorvianti ad alcuni revisori. CONCLUSIONI Dallo studio realizzato emerge che un quarto delle pagine delle riviste considerate è dedicato a inserzioni pubblicitarie e che la maggior parte di queste riporta informazioni o messaggi non supportati da evidenze scientifiche. Nel caso di Aggiornamento Medico, inoltre, la pubblicità si concentra soprattutto su prodotti di recente commercializzazione (per cui sono disponibili informazioni limitate su efficacia e sicurezza di impiego) e su farmaci a carico del SSN: in questo caso il fornire informazioni non corrette, oltre a favorire un uso non appropriato dei medicinali, può comportare un aumento del rischio di effetti indesiderati e un aumento della spesa farmaceutica. Sarebbe quindi necessario un monitoraggio più efficiente da parte delle autorità regolatorie delle inserzioni pubblicitarie, sia al momento dell’approvazione sia successivamente, al fine di garantire un’informazione trasparente e basata sulle evidenze, distinta dalla promozione dell’industria e dalle strategie di mercato. Occorre distinguere l’informazione dalla propaganda allo scopo di garantire al personale sanitario un aggiornamento autonomo e indipendente31 al fine di evitare prescrizioni inappropriate ed eccessive di farmaci32. Tuttavia, sarebbe anche auspicabile che un controllo editoriale sulla qualità scientifica della pubblicità fosse intrapreso dalle redazioni e dai comitati scientifici delle riviste scientifiche e (perché no?) anche dai lettori. BIBLIOGRAFIA 1. D.lgs. 30 dicembre 1992 n. 541. Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano. In G.U. n. 7 del 11/01/1993. 2. Decreto 6 aprile 1994, n.500 Regolamento concernente l’attuazione delle direttive 91/321/CEE della Commissione del 14 maggio 1991 sugli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento e 92/52/CEE del Consiglio del 18 giugno 1992 sugli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento destinati all’esportazione verso Paesi terzi. In G.U. n. 189 del 13/08/1994. R&P 2 0 0 6 ; 2 2 : 6 05 0-7 08 0 77 RICERCA SUL CAMPO 3. Decreto 22 febbraio 2005 n. 46. 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