Diapositiva 1

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Perché non dovrei essere un bambino
con ADHD?
Disturbo da Deficit Attentivo e Iperattività alias ADHD
Bambino
Genitori
Scuola
• Terapia cognitivo
comportamentale e/o
• Psico-educativa
• Parent-training
• Consulenza
• Sostegno
Adozione ..un percorso da fare
“Un gioco per comprendere meglio l’adozione” (Maltoni,Rontini, Todaro, 2005)
Adozione nazionale
bambini italiani o nati in Italia adottabili
perchè:
•parto anonimo
• stato di abbandono
• figli di genitori ai quali il Tribunale per i
Minorenni ha dichiarato la decadenza della
potestà genitoriale
Adozione Internazionale
Convenzione de L'Aja (29.5.1993)
•Principio di Sussidiarietà
se è impossibile trovare una famiglia adottiva
appartenente al proprio paese di origine vengono
messi in adozione anche a famiglie straniere
attraverso l’intermediazione di Enti Autorizzati
che mettono in contatto le famiglie con l’istituto
dove si trova il bambino e viene fatto
l’abbinamento.
Origine del disturbo: multifattoriale
Fattori neurologici
(alterazione sistema
dopaminergico)
Fattori biologici
acquisiti (basso
peso nascita,
encefaliti..)
Fattori genetici
(presenza
genitori con
ADHD)
Fattori ambientali
(modulano i f.biologici:
povertà..)
Procedimento diagnostico prevede le seguenti fasi:
(Hill and Taylor 2001):
1. Raccogliere informazioni da fonti multiple (genitori
insegnanti, educatori) utilizzando interviste semistrutturate e/o
questionari standardizzati sui diversi aspetti del comportamento
e del funzionamento sociale del bambino
2. Un colloquio (esame psichico) col bambino per verificare la
presenza di altri disturbi associati;
3. Valutare le capacità cognitive e l'apprendimento scolastico;
valutare in maniera oggettiva le capacità
attentive, di pianificazione delle attività e di autocontrollo.
Talvolta può essere utile valutare la possibile presenza di disturbi
del linguaggio.
4. Effettuare l'esame medico e neurologico, valutando la
presenza di eventuali patologie associate e gli
effetti di eventuali altre terapie in atto.
Difficoltà che si possono incontrare nella diagnosi con bambini adottati:
Informazioni
note
Mancanza di
Informazioni
Se è vero che….
Relazioni
influenzano
aspetti
neurobiologici
(De Bellis,2001)
Bisogna tener
presente che
I bambini
adottati hanno
vissuto
esperienze
avverse
violenza
“tutte le forme di cattiva cura fisica e/o emozionale,
abuso sessuale, trascuratezza o negligenza o sfruttamento
commerciale, o altre che comportano un pregiudizio reale
o potenziale per la salute del bambino, per la sua
sopravvivenza, per il suo sviluppo o per la sua dignità
nell’ambito di una relazione caratterizzata da
responsabilità, fiducia o potere”
(dal World Report on Violence and Health di Krug,
Dahlberg, Mercy et al.2002)
Teoria dell’Attaccamento: John Bowlby (1969,1972, 1980)
“ciò che è emerso come indispensabile per la salute mentale è che
il bambino molto piccolo e nel corso dei primi anni possa
sperimentare un rapporto caldo, intimo e continuo con sua madre
(o con un sostituto stabile di essa, una persona che svolga
costantemente funzioni materne), un rapporto nel quale entrambi
trovino soddisfazione e piacere.”
J.Bowlby 1953 p.13
Definita anche
Teoria della regolazione emotivo/affettiva (Fonagy, 2002 ) ponendo
al centro dello sviluppo infantile l’abilità individuale di ogni bambino
di sperimentare, esprimere, ma anche regolare e gestire in modo
appropriato le proprie emozioni. (G. Schofield, M.Beek, 2013)
Resilienza: Per resilienza nei bambini adottati si intende la
capacità di fronteggiare le esperienze sfavorevoli
incontrare nel periodo precedente l’adozione, sia nel
resistere all’impatto traumatico sia nel mitigarne le
conseguenze (Cyrulnik,1999 Vanistendael, Lecomte, 2000;
Bertetti, 2008)
Adottati
• Perdita,
diffidenza
Abusati
• Conseguenze
peggiori e più
profonde
Resilienza
• Danni
minori
Nella nuova famiglia
•aspettative negative relative agli adulti, oltre alla
•modalità difensive che hanno funzionato in passato per
sopravvivere,
•difficoltà a permettere agli adulti di avvicinarsi in modo
sufficiente da poter creare relazioni di fiducia e di supporto
e il rischio è che si attivino spirali di comportamento
distruttivo che non permetteranno al danno del passato di
essere risolto.(Gillian Schofield e Mary Beek,2013)
I
Comportamenti che questi bambini tenderanno ad agire:
-comportamenti aggressivi, di opposizione e di sfida
-iperattività, mancanza di concentrazione, correre dei rischi
-menzogne, furti e comportamenti manipolativi
-caregiving, obbedienza e autonomia compulsivi
-approcci indiscriminati a adulti e bambini
-comportamenti sessualizzati
-ritiro sociale
-dissociazione
-disturbi del sonno
-disturbi alimentari
-enuresi ed encopresi
-autolesionismo
I problemi legati alla concentrazione, all’attenzione all’iperattività
e al mettersi a rischio sono comuni in bimbi che hanno subito
abusi e abbandoni (Rushton et al, 2003, Howe, 2005)
e sono spesso associati a modalità oppositive.
Bimbo Adottato o in Affido:
Corre dei
rischi
iperattivo
disattento
ADHD o altro?
interventi psico-educativi e
cognitivo comportamentale
aspetti affettivo relazionali
Cosa possono fare i genitori:
l’esposizione continua a modalità di accudimento calde,
coerenti e affidabili riesce a modificare le aspettative primarie
dei bambini relative sia agli adulti più intimi che a se stessi,
come è stato dimostrato dalla ricerca (Downes, 1992; Wilson et
al. 2003; Cairns, 2002,2004; Schofield, 2003; Beek, Schofield,
2004; Schofield, Beek, 2005)
Ma quando non ci riusciamo?
Bimbo Adottato o in Affido:
Corre dei
rischi
iperattivo
disattento
ADHD o altro?
Parent-training
Trattamento tematiche
adottive
interventi psico-educativi e
cognitivo comportamentale
aspetti affettivo relazionali
“Linee di Indirizzo per favorire il diritto allo studio dei
ragazzi adottati”
Direttiva del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca
(2015)
Si rivolta ai
• Dirigenti Scolastici
•agli Uffici Scolatici Regionali
•ai docenti della scuola,
• ai genitori dei ragazzi adottati
•al Miur
•sono sottolineati tutti gli aspetti sia psicologici, che formativi
ai quali attenersi o dai quali trarre spunto per accogliere,
lavorare e integrare in classe un bimbo adottato.
Ogni bambino ha una missione che solo
lui può compiere.
Possiede inoltre un talento particolare,
e il modo migliore per nutrirlo è mostrargli
la nostra fiducia.
Alcuni bambini sono precoci, altri invece hanno bisogno di più
tempo per sbocciare rigogliosi. Ciò che conta è sostenerli
con calore e incoraggiarli costantemente, con la convinzione che
sicuramente un giorno il loro talento fiorirà.
Daisaku Ikeda
Daisaku Ikeda
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