L’ultima parola sull’elemento di matrice hm|∆ĥ|ii Giovanni B. Bachelet, 17 marzo 2016 Parto dalla formula 1.24 di pag. 27 del testo EFAMS, cioè da ~ ~ hm|∆ĥ|ii = −iαAo ε̂ · hm| eiko·~r ∇|ii e−iωo t + iϕo + ~ko·~r ~ −i iω t − iϕ o . + hm| e ∇|ii e o Definisco l’elemento di matrice (costruito con ingredienti tutti spaziali) Z ~ ~ i k ·~ r ~ o ~ mi (ko ) = hm| e ~ ~ b (~r) . M ∇|ii = d3 r ψa∗ (~r) eiko ·~r ∇ψ A questo punto l’equazione di partenza diventa h i ~ mi (~ko ) e−iωo t + iϕo + M ~ mi (−~ko ) eiωo t − iϕo hm|∆ĥ|ii = −iαAo ε̂ · M Ora uso la definizione di Mmi (~ko ), integro per parti, sfrutto la gauge di radiazione (ε̂· ~ko = 0) e ottengo: ~ mi (~ko ) = −ε̂· M ~ ∗ (−~ko ) ovvero ε̂· M ~ mi (−~ko ) = −ε̂· M ~ ∗ (~ko ) . ε̂· M im im Utilizzando questo risultato, l’equazione di partenza diventa h i ~ mi (~ko ) e−iωo t + iϕo − M ~ ∗ (~ko ) eiωo t − iϕo , hm|∆ĥ|ii = −iαAo ε̂ · M im consentendo l’atterraggio sull’equazione 1.25 di pag. 27, che è giusta anche se non vi appare esplicitamente la dipendenza da ~ko . Tuttavia non esplicitare la dipendenza da ~ko e poi motivare il passaggio dalla Eq. 1.24 all’Eq. 1.25 (come scritto sul libro all’inizio di pag. 28) ~ mi = −ε̂ · M ~ ∗ è un po’ impreciso e fuorviante: io stesso, un anno con l’affermazione che ε̂ · M im e mezzo dopo aver scritto il libro, non mi raccapezzavo. Insomma l’uguaglianza va scritta per bene come ho fatto adesso, nell’equazione racchiusa dal rettangolo. Vale però la pena ∗ ~ mi = −ε̂ · M ~ im di osservare che l’affermazione ε̂ · M , a questo stadio imprecisa e fuorviante, diventa esatta dopo l’approssimazione di dipolo vista all’ultima lezione: infatti a quel punto 2 ~ 1 i k ·~ r ~ko·~r + ... ∇|ii ~ mi (~ko ) = hm| e o ∇|ii ~ ~ ~ = hm| 1 + i ~ko·~r − M ' hm|∇|ii 2 ~ mi scompare. Ringrazio gli studenti che hanno seguito con tanta e la dipendenza da ~ko di M attenzione da identificare il problema: per merito loro lo correggerò nella prossima edizione.