Semeiotica Medica 11/04/2013 lezione 14 Prof.ssa Mandas Murru Maria Elena Proseguendo con l’esame obiettivo generale, vi avevo già accennato la volta scorsa che l’aspetto generale delle parti visibili è già analizzato nell’ambito dell’anamnesi. Quindi , per esempio, per quanto riguarda LA FACIES possiamo dire che questa è una valutazione che possiamo fare immediatamente quando il pz arriva alla nostra osservazione. Come vedete riportato nella diapositiva , nella cartella dovete descrivere quali sono le caratteristiche della facies e utilizzare la cosiddetta dicitura FACIES COMPOSITA se è una facies assolutamente regolare per quanto riguarda la conformazione relativa alla propria etnia, ma ovviamente anche al sesso e all’età; invece andrà descritta l’eventuale presenza di alterazioni che possono essere : - a carico della struttura scheletrica a carico dei tessuti superficiali a carico dei bulbi oculari (facies in corso di ipertiroidismo) Nell’ambito della valutazione della facies, oltre all’eventuale presenza di alterazioni sia dell’apparato muscolo-scheletrico sia dei tessuti molli, bisogna anche andare a valutare quello che è il COLORITO . Nell’ambito dell’esame obiettivo generale abbiamo visto che il colorito può essere alterato in caso di : - Aumentata / Diminuita pigmentazione cutanea Alterazione del colorito non legata ad un’ aumento/diminuzione della melanina; si verifica per esempio in corso di emocromatosi (accumulo di Ferro) Ittero. La colorazione gialla della cute è una condizione che si verifica nel caso in cui la concentrazione della bilirubina totale supera la concentrazione di 2- 2,5 mg/ dl. Questo lo posso rilevare se l’ambiente in cui visito il pz è adeguatamente illuminato. Diversamente, se devo valutare la colorazione a livello cutaneo, ma le concentrazioni di bilirubina sono al limite della visibilità, l’ambiente deve essere adeguatamente illuminato ; la minima concentrazione visibile come variazione di colorazione a carico delle sclere e della cute deve essere valutata in un ambiente ben illuminato. Vi dirò di più: in un ambiente ben illuminato, ma da luce artificiale l’evidenza della colorazione itterica è meno visibile. Significa che le più basse concentrazioni evidenziate come colorito giallastro si rilevano in maniera più adeguata se l’illuminazione dell’ambiente in cui ci troviamo è di origine naturale. Se siete in un ambiente chiuso ,illuminato solo da luce artificiale, riuscite a vedere la colorazione itterica con concentrazioni di bilirubina che superano i 3 mg / dl. Nelle diapositive di seguito vi ho riportato alcune caratteristiche facies ; caratteristiche perché hanno una conformazione tale da poter essere facilmente riconosciute. In questa diapositiva c’è una facies cosiddetta ADENOIDEA. E’ la facies che si realizza nel caso in cui ci sia un’ipertrofia a carico delle adenoidi tanto da determinare una respirazione effettuata cronicamente per via orale, anziché attraverso le cavità nasali; se persiste quest’ ipertrofia (ovviamente parliamo di età pediatrica), la modificazione della struttura scheletrica del cavo orale assume i tratti tipici della facies adenoidea. In quest’altra immagine c’è riportata una facies di tipo mongoloide che può insorgere in due tipi diversi di patologie. Nel senso che, l’aspetto della facies mongoloide avrete già visto che si realizza in corso per esempio di sindrome di Down ( trisomia 21); ma la facies mongoloide (con occhi piccoli, taglio a mandorla e con prominenza degli zigomi )può essere osservata nei soggetti affetti da talassemia e nella nostra regione lo vedremo nei soggetti che hanno una talassemia di tipo intermedio; questo perché nella talassemia tipo major la terapia trasfusionale viene intrapresa prima che inizino le alterazioni scheletriche ; quindi la terapia trasfusionale è tale da mettere a riposo l’attività del midollo osseo; se il soggetto è adeguatamente trattato con la terapia trasfusionale regolare ( sia come frequenza che come regolarità) , in caso di fenotipo major, questa determina “ riposo del midollo osseo “ e quindi assenza delle alterazioni scheletriche; mentre nella talassemia fenotipo intermedio ( sempre Beta-omozigote) abbiamo a che fare con soggetti che mantengono la capacità di produrre emoglobina fetale e conseguentemente, anche se manifestano importanti gradi di anemia, possono non aver bisogno di una terapia trasfusionale regolare anche per tutta la durata della vita , se non in determinate circostanze. Ovvero si può realizzare, per esempio, un’anemizzazione importante, tanto da richiedere terapia trasfusionale, in concomitanza di processi infettivi; oppure possono esserci condizioni che lentamente determinano un peggioramento del grado di anemia come accade in concomitanza del periodo adolescenziale o dopo questo, e perciò i soggetti con anemia intermedia necessitano di una terapia trasfusionale regolare. Nel periodo in cui la talassemia intermedia presenta un’anemia tale da non richiedere una terapia trasfusionale si hanno comunque delle alterazioni a carico dell’apparato scheletrico in virtù del fatto che si realizza un’ ipertrofia del midollo osseo. Un altro tipo di facies assolutamente caratteristica è quella che viene definita “facies acromegalica”, cioè la condizione che si realizza nel caso in cui ci sia un’ iperproduzione dell’ormone della crescita GH ( growht hormone). Se questa iperproduzione si realizza durante la fase di crescita darà origine al GIGANTISMO, non alla facies acromegalica; se invece si verifica nella fase post-evolutiva si ha l’insorgenza di una facies acromegalia, tipica perché si ha un prognatismo, ovvero c’è una prominenza della mandibola rispetto all’osso mascellare, e ancora un ingrandimento delle strutture quali naso, zigomi , orecchie. L’altro punto caratteristico sono le BOZZE FRONTALI. Un’altra facies molto caratteristica è la cosiddetta facies lunaris . Si realizza in seguito ad un’ipercorticosurrenalismo e quindi un’aumentata produzione di ormoni corticosurrenalici; oppure può essere una condizione iatrogena , legata cioè all’assunzione, per periodi più o meno prolungati, di dosi più o meno elevate di farmaci costicosteroidei. Ci sono tutta una serie di patologie a carattere cronico con un’eziopatogenesi di tipo autoimmunitario che necessitano ,nell’ambito del trattamento, dell’utilizzo di una terapia corticosteroidea a lungo termine. Ovviamente l’alterazione delle caratteristiche somatiche, dovute a terapia corticosurrenalica a lungo termine o in corso di iper corticosurrenalismo (quale è la Sindorme di Cushing) si verifica, non solo a carico della faccia, determinando una facies caratteristica, ma anche a carico della struttura di tutto l’organismo; nel senso che c’è una riduzione della massa muscolare ( soprattutto a carico degli arti superiori e inferiori ) con una mal distribuzione del tessuto adiposo ( nel senso che c’è un incremento del tessuto adiposo, soprattutto in corrispondenza dell’addome e soprattutto in corrispondenza dorsale). Tant’è che una delle caratteristiche della Sindrome di Cushing o della cortisonizzazione di natura iatrogena, può essere la presenza del GIBBO DORSALE. In questo caso, come vedete nelle immagini, oltre alla caratteristica forma del viso che ricorda LA LUNA PIENA, c’è anche una cute tesa e lucente e un’evidente vascolarizzazione sottocutanea. In quest’altra immagine vedete una facies emaciata : condizione che si evidenzia, per esempio,in corso di malnutrizione; come vedete è una facies caratterizzata da un esoftalmo, cioè gli occhi infossati; e, diminuendo quella che è la struttura adiposa , gli zigomi appariranno più sporgenti. C’è una completa scomparsa della BOLLA DEL BICHAT (in corrispondenza delle guance ) e si può evidenziare anche il cosiddetto SEGNO DI CAMPANACCI, caratterizzato da una plica che suddivide verticalmente le guance. In corso di sclerodermia, invece,si ha una facies amimica; c’è un volto inespressivo in conseguenza della scomparsa delle pliche secondaria alla patologia di base. Questa è una condizione che può osservarsi , non solo per via di un processo di tipo sclerodermico (in questo caso avete anche riduzione dello spessore delle labbra) , ma un volto inespressivo si può osservare anche in altre condizioni patologiche , come può essere per esempio il morbo di Parkinson , oppure trattamenti di chirurgia estetica (soprattutto l’utilizzo della tossina botulinica che può determinare una riduzione dell’espressione del volto). Queste due diverse facies (quella dovuta a sclerodermia e quella dovuta all’utilizzo della tossina botulinica ) si distinguono facilmente tra loro per quanto riguarda l’espressività perché nel soggetto che ha effettuato trattamenti di medicina estetica, se non ci sono ovviamente patologie associate, la conformazione del viso sarà assolutamente normale. Mentre come vedete nella facies sclerodermina, non solo la facies è inespressiva , ma si ha anche una cute che appare molto tesa, liscia e lucente (quasi come se fosse “tirata”) ; questo perché c’è una patologia a carico del sottocutaneo. Nel caso in cui nella donna ci sia un’ iperproduzione di androgeni si avrà una cosiddetta facies virile. Questa è caratterizzata dall’irsutismo a carico del volto che può associarsi anche ad una riduzione dei capelli; si può avere una stempiatura. Si può contemporaneamente avere un aumento della sintesi di ormoni corticosurrenalici ( che abbiamo visto essere aumentati per esempio nella sindrome di Cushing). Quindi se c’è contestualmente sia un incremento degli ormoni corticosurrenalici sia degli ormoni androgeni ( prodotti sempre dal corticosurrene) oltre ad avere la facies lunaris ( e quindi le caratteristiche viste nell’ipercorticosurrenalismo) ci può anche essere irsutismo e stempiamento. Nel caso in cui ci sia un aumento del numero di globuli rossi , definito poliglobulia ( che può avere sia origine primitiva che secondaria ) ci sarà una facies rosso vinosa . Il colorito è dato, infatti, dall’EME contenuto nell’Hb (contenuta a sua volta nei globuli rossi). Quando c’è poliglobulia si può eventualmente rilevare anche la presenza di colorazione cianotica perché, se il numero di globuli rossi è elevato, si può avere facilmente una deossigenazione dell’Hb a livello arterioso ; l’Hb deossigenata raggiunge o supera i 5 g/dl. Significa che, se ci sono globuli rossi in eccesso, questi possono non riuscire a legare l’ossigeno a livello interstiziale ( e quindi lo scambio tra alveolo e interstizio è compromesso). Questo perché la durata di passaggio del sangue non è sufficiente a far sì che tutte le molecole di Hb si carichino di Ossigeno. Ecco perché nella poliglobulia il colorito tende verso quello vinoso, talvolta virando anche con sfumature cianotiche. In quest’altra diapositiva è riportata la facies basedowiana, tipica in caso di ipertiroidismo; questa facies può essere associata o meno ad una condizione di morbo di Basedow. Ovvero nel morbo di Basedow non abbiamo solo una condizione di ipertiroidismo, ma abbiamo anche tutta una serie di alterazioni; in particolare abbiamo la deposizione di materiale specifico a carico della struttura retro-bulbare, tanto che questa deposizione determina una protrusione verso l’esterno dei bulbi oculari e quindi esoftalmo ( mentre avevamo visto l’endoftalmo nella facies emaciata); si determina quella che è un’ espressione quasi di terrore; se abbiamo invece un ipertiroidismo senza che esso sia dovuto ad una condizione tossica, quale il morbo di Basedow ,vediamo la stessa espressione di terrore, ma non c’è protrusione del bulbo oculare. Vi ricordo che una lieve protrusione del bulbo si può avere anche in corso di grave miopia. In questo caso il diametro anteroposteriore del bulbo oculare è aumentato ; quindi in questo caso abbiamo realmente un aumento volumetrico del bulbo oculare e non deposizione di materiale nello spazio retro bulbare( che determina uno spostamento verso l’esterno del bulbo). Si può valutare subito la differenza perché nella miopia grave l’espressione mimica è assolutamente normale. A conferma di ciò ci sarà anche il dato anamnestico della miopia. [Nell’ambito dell’esame obiettivo mi devo limitare a descrivere in maniera precisa quello che è l’elemento obiettivo alterato; altrimenti se non è alterato descrivo in maniera assolutamente regolare quello che deve essere l’elemento fisiologico. Esempio : se stiamo valutando la facies e non c’è nessuna alterazione noi scriviamo nell’esame obiettivo “facies composita”; significa che è una facies assolutamente normale, non solo perché non ha alterazioni morfostrutturali, ma perché anche l’espressione è adeguata per la situazione; questa facies è regolare per sesso ed età; infatti nell’ambito della valutazione delle caratteristiche somatiche noi dobbiamo anche andare a descrivere se l’età anagrafica per esempio corrisponde all’età apparente; può succedere che l’età apparente possa sembrare molto più elevata rispetto a quella anagrafica;ma può essere vero anche il contrario; nell’ambito delle patologie è molto frequente trovare un soggetto, malato da tempo, che ha un aspetto fisico che rispecchia un’età più elevata rispetto a quella reale. A quel punto diremo : età apparente > dell’età anagrafica ]. Altra facies associata ad alterata funzionalità tiroidea è la facies ipotiroidea. Si tratta di un ipotiroidismo grave perché solamente un ipotiroidismo clinicamente evidente potrà dare origine ad una variazione tipica come questa facies. Ancor di più, nel caso in cui l’ipotiroidismo si realizzi nella fase evolutiva, può esserci associato un insufficiente sviluppo dell’organismo e quindi insorgenza di un nanismo ( che in questo caso è di origine endocrina ). Questa facies si caratterizza per una cute secca che può assumere un colorito giallastro ,assolutamente differente da quello dell’ittero; la cute appare spenta, opaca; la caratteristica dell’ipotiroidismo è il mixedema: un edema duro ( se si va ad effettuare la digitopressione in corrispondenza delle zone interessate dal mixedema, essendo un edema duro, non resterà l’impronta. Non ci sarà segno della fovea). L’edema è duro perché in corso di ipotiroidismo c’è un enorme deposito di mucopolisaccaridi a livello sottocutaneo . Nell’ambito della valutazione obiettiva generale dovete andare a descrivere quella che è la costituzione e la statura del soggetto. Sapete che in condizioni fisiologiche, cioè in assenza di processi patologici,quelle che sono le caratteristiche somatiche del soggetto dipendono sia da fattori genetici( sia familiari che etnici ) che fattori fenotipici; questi ultimi dipendono dallo stato nutrizionale e dall’eventuale presenza o meno di patologie che possono essere più o meno debilitanti. Normalmente deve essere descritta la costituzione. Il soggetto che si visita può essere: - Normotipo Braditipo Longitipo Nell’ambito della statura voi potete dire che: il soggetto, considerato ovviamente in età post-evolutiva, manifesta ipoevolutismo somatico moderato nel caso in cui l’altezza sia di almeno di 1,5 metri ; parleremo di ipoevolutismo somatico grave o nanismo nel caso in cui la donna abbia un’altezza < a 125 cm e l’uomo < a 130 cm. Ci può essere un eccesso di statura; questo eccesso può essere transitorio (nel caso in cui ci sia una pubertà precoce); oppure ci può essere un gigantismo nel caso in cui ci sia un aumento della produzione dell’ormone della crescita (GH). Ci possono essere infine degli eccessi staturali che si verificano in concomitanza di determinati quadri patologici quale può essere per esempio la sindrome di Marfan o la sindrome di Klinefelter ( soggetti con 47 cromosomi in particolare tre cromosomi sessuali XXY). Nell’ambito della valutazione dello stato generale dovete verificare quello che è lo stato nutrizionale. Questo deve essere valutato andando a calcolare l’INDICE DI MASSA CORPOREA, ma dovete anche valutare quelle che sono le MASSE MUSCOLARI e la RAPPRESENTAZIONE DEL TESSUTO ADIPOSO SOTTOCUTANEO. Per quanto riguarda l’indice di massa corporea o BODY MAX INDEX c’è da dire che questo viene calcolato facendo il rapporto tra il peso corporeo (espresso in kg) e l’altezza al quadrato (espressa in metri). In condizioni fisiologiche il soggetto adulto ( quindi non considero soggetti in età evolutiva, non considero soggetti in età pediatrica, né anziani; perché in questi ultimi c’è una riduzione dello spessore del disco intervertebrale e spesso nei casi di osteoporosi a carico del rachide si può avere riduzione dell’altezza dei corpi vertebrali fino al possibile crollo del corpo vertebrale che determina ,in caso di corpi vertebrali dorsali, un’accentuazione della cifosi dorsale e quindi riduzione dell’altezza; in questi casi bisogna utilizzare fattori di correzione per calcolare l’indice di massa , se no l’altezza verrebbe sottostimata e il BMI sovrastimato). La prof legge la sottostante tabella: Per l’obesità bisogna definirne il grado: I – II oppure III . quanto riguarda