La leggenda del fico - ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLANOVA D

LEGGENDA DEL FICO
Un tempo, il fico aveva solo rami spogli perchè le sue foglie erano malate.
In estate, l’albero produceva un fico con le spine e tutto bucato.
Le api, i calabroni e gli uccelli si pungevano sempre quando gli si avvicinavano.
L’anno dopo la pianta produsse un altro fico , ma anche quello non era nè bello e nè
buono; era marcio.
Un dì, passò vicino all’albero un folletto magico che gli disse:”Ma ti vedi! Sei tutto
marcio!!” La pianta rispose: “ Lo so! Mi potresti fare una magia, così potrò essere più
bello!”
Il folletto con la bacchetta disse di sì e fece un incantesimo: trasformò i germogli in
frutti cioè in tante gocce di pioggia, ma viola come il vino.
L’elfo era infatti un intenditore di vini.
Da allora i fichi producono i frutti a forma di goccia come la pioggia, ma viola.
(Anna Cortese cl 3 )
Un giorno, in un parco, c’era un albero di fico molto piccolo che non produceva
frutti.
Vicino ad esso viveva un picchio che sapeva fare le magie.
I due si incontrarono.
Quando l’uccello vide l’albero senza frutti e triste, aspettò la notte e gli fece
apparire, sopra i rami, delle bacche verdi a forma di goccia.
Il picchio aveva scelto queste bacche perchè gli ricordavano le gocce della rugiada
che al mattino gli bagnano il becco.
Quando, al mattino, il fico si vide, sui rami, i frutti , ne fu felice.
Da allora i fico produce frutti verdi , a forma di goccia come le gocce di rugiada.
( Alessandro Lagotto cl 3 )