MATEMATICA a.a. 2014/15 2. LIMITI (I parte): Definizione, proprietà e calcolo. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Definizione Il campo di esistenza è l’insieme di tutti i punti nei quali la funzione è definita. Se il campo di esistenza D è costituito dall’unione di più intervalli (limitati o illimitati) occorre prendere in considerazione separatamente gli estremi di ognuno di questi intervalli. Se gli estremi appartengono a D, si calcola semplicemente il valore della funzione in tali punti. Se invece un estremo, che indicheremo con a, non appartiene a D, si può solo analizzare cosa succede per i valori di f(x) quando x assume valori via via più vicini ad a. In linguaggio matematico, si tratta di determinare il limite di f(x) al tendere di x ad a. Definizione 1 f ( x) = 2 x Definizione In simboli: lim f ( x) x →a Più esattamente se a è l’estremo sinistro di un intervallo, x va fatto avvicinare ad a da destra, in modo tale cioè che x sia contenuto nell’intervallo in questione. In altre parole, si tratta di determinare il limite destro di f(x), al tendere di x ad a. In simboli: lim+ f ( x) x →a In modo simmetrico, se a è l’estremo destro di un intervallo, si tratta di determinare il limite sinistro di f(x) al tendere di x ad a. In simboli: lim− f ( x) x →a Nel caso degli estremi «all’infinito» le scritture: lim f ( x) x →−∞ lim f ( x) x →+∞ hanno rispettivamente il significato di limite destro e di limite sinistro. Definizione Per ciascuno di questi limiti (limite destro o sinistro, al finito o all’infinito) possono verificarsi tre casi: a. Il limite esiste finito; b. Il limite esiste ed è +∞ e, rispettivamente, -∞ a. Il limite non esiste Limite destro finito lim+ f ( x) = L x →a sta a significare che, quando la variabile x assume valori via via più “vicini” ad a, i corrispondenti valori di f(x) si avvicinano sempre più al valore L che viene detto il limite della funzione f(x) per x tendente ad a da destra. La concatenazione tra la tendenza dei valori della variabile x ad a e la tendenza dei valori della funzione f(x) ad L si precisa in termini matematici rigorosi come: Si dice che f(x) tende al limite L per x tendente ad a (da destra) se in corrispondenza a ogni numero positivo ε è possibile trovare un secondo numero positivo δ, tale che risulti: f ( x) − L < ε Esempio: lim x − 1 = 0 x →1+ per ogni x ∈ ( a, a + δ ) Limite destro finito lim x − 1 = 0 x →1+ Limite sinistro finito lim− f ( x) = L x →a sta a significare che, quando la variabile x assume valori via via più “vicini” ad a (ma sempre minori di a), i corrispondenti valori di f(x) si avvicinano sempre più al valore L che viene detto il limite della funzione f(x) per x tendente ad a da sinistra. Si dice che f(x) tende al limite L per x che tende ad a da sinistra se: per ogni ε > 0 esiste un δ > 0 tale che |f(x) − L| < ε per ogni x ∈ (a − δ , a). a Esempio: lim 1 − x = 0 x →1− a a Limite sinistro finito lim 1 − x = 0 x →1− Limite finito per x → a Si dice che: lim f ( x) = L x →a se la funzione possiede sia il limite sinistro, sia il limite destro per x tendente ad a e se entrambi questi limiti hanno il medesimo valore L. Limite finito per x → a Consideriamo la funzione: 2 2x − 6x y= x −3 C.E.: ℜ \ {3} Vogliamo studiare il comportamento della funzione vicino al punto a=3 dove la funzione non è definita. Andiamo a valutare a quale valore L si avvicina la funzione quando x tende al valore 3: x F(x) 2,9 5,8 2,99 5,98 2,999 5,998 2,9999 3 3,0001 3,001 5,9998 6,0002 6,002 3,01 6,02 Si nota che quanto più x si avvicina a 3, tanto più f(x) si avvicina al valore 6. 3,1 6,2 Limite finito per x → a Più in generale se prendiamo un qualunque valore di x in un intorno di 3 sempre più piccolo, allora f(x) si trova sempre più vicino a 6 ossia si trova in un intorno di 6 sempre più piccolo. Ancora, si può dire che se si considera un intorno circolare di 6 di ampiezza ε esiste sempre un intorno di 3 i cui punti x (con x≠3) hanno immagine f(x) contenuta in Iε(6). I punti di tale intorno, infatti, soddisfano la seguente disequazione: 2 f ( x) − 6 < ε ossia 2x − 6x −6 < ε x −3 Si ottiene quindi: 2 x2 − 6x − 6x + 18 <ε x −3 → 2 ( x2 − 6 x + 9) x −3 <ε →2 ( x − 3) x −3 2 < ε → x −3 < ε 2 Limite finito per x → a 2 2 x − 6x − 6x + 18 <ε x −3 → 2 ( x2 − 6 x + 9) x −3 <ε →2 ( x − 3) x −3 2 < ε → x −3 < ε 2 Ossia: 3− ε 2 < x < 3+ ε quindi le soluzioni della disequazione sono i punti dell’intorno: 2 ε ε I ( 3) = 3 − ;3 + 2 2 Si può infine affermare che: per ogni ε>0 esiste un intorno I(3), che dipende da ε, tale che per ogni x appartenente a tale intorno, con x≠3 si ha: f ( x) − 6 < ε Diciamo allora che per x che tende a 3 f(x) ha limite 6. Si scriverà quindi: lim f ( x ) = 6 x →3 Limite finito per x → a A livello grafico: Per ε=1 I=(3-1/2;3+1/2) y 6+1 ε=1 6 6-1 3− 2x2 − 6x y= x −3 1 3 1 3+ 2 2 x f ( x) − 6 < ε Limite finito per x → a ESEMPI lim ( 5x − 9) = 6 x →3 2 lim x = 4 x →2 ( x + 1)( x −1) x2 − 1 0 lim = ⇒ lim = x +1 = 2 x →1 x − 1 x →1 0 x −1 Limite finito per x → a Limite finito per x → ∞ lim f ( x) = L x →+∞ significa che, quando la variabile x assume valori via via più grandi, i corrispondenti valori della funzione si avvicinano sempre di più a L. In termini matematici rigorosi si dice che: f(x) tende ad L per x tendente a +∞ se in corrispondenza a ogni numero positivo ε è possibile trovare un secondo numero (positivo) K tale che risulti: f ( x) − L < ε per ogni x ∈ ( K , +∞ ) K Studio di funzioni: Asintoto orizzontale y=L Limite finito per x → ∞ Studio del comportamento della funzione: f ( x) = e x 1. CAMPO DI ESISTENZA C.E : ℜ 2. SIMMETRIA Né pari né dispari 3. POSITIVITA’ Sempre positiva 4. INCONTRO CON GLI ASSI y = ex MAI y = 0 y = ex x = 0 y =1 x = 0 P1 = ( 0,1) Studio del comportamento della funzione agli estremi: f ( x) = e x x lim e = +∞ : lim e x →+∞ x →+∞ x lim e = 0 : lim e x →−∞ x →−∞ −∞ +∞ = +∞ 1 1 = lim ∞ = = 0 x →−∞ e ∞ Limite finito per x → ∞ Studiare le seguenti funzioni ed individuare l’eventuale esistenza di asintoti orizzontali: x +1 1. f ( x ) = x 2. f ( x ) = e −x 3− x 3. f ( x ) = x x +1 f ( x) = x 1. CAMPO DI ESISTENZA C.E : ℜ \ {0} 2. SIMMETRIA Né pari né dispari 3. POSITIVITA’ x +1 ≥0 x x +1 ≥ 0 x>0 -1 0 x ≥ −1 + - + x +1 f ( x) = x 4. INCONTRO ASSI x +1 y = x = −1 x y = 0 y = 0 x = 0 ∉ C.E. P1 = ( −1,0) 5. COMPORTAMENTO AGLI ESTREMI (ASINTOTI) Asintoto orizzontale lim = x →+∞ x +1 ∞ = x ∞ 1 x/ 1 + x +1 1 1 x lim = = = 1+ = 1+ = 1+ 0 = 1 x →+∞ x x/ x ∞ 1 x/ 1 + x +1 1 1 x lim = = = 1+ = 1+ = 1+ 0 = 1 x →−∞ x x/ x ∞ y=1 ASINTOTO ORIZZONTALE x +1 f ( x) = x