QUESTIONI DI PRESCRIZIONE In questa rubrica” si pubblica una revisione dei giudizi sintetici sui farmaci di nuova o meno nuova introduzione in Italia, ripresa dalle riviste specializzate “DIALOGO SUI FARMACI”, “INFORMAZIONI SUI FARMACI”, “THE MEDICAL LETTER ON DRUGS & THERAPEUTICS”, “PRESCRIRE”. Altre informazioni attendibili e certificate provengono da enti ed istituzioni scientifiche quali il “MARIO NEGRI”, “NATURE”, “THE LANCET” edizione inglese, BMJ… Sull’inserto di questo mese è riportata la valutazione di tre farmaci di recente immissione in commercio. Il Cilostazolo, indicato per “aumentare la distanza percorsa a piedi senza dolore e la distanza massima in pazienti con claudicatio intermittens, senza dolore a riposo e senza necrosi dei tessuti periferici”, presenta un modesto vantaggio in termini di distanza a piedi senza dolore e nessuno nella riduzione della mortalità. Il suo uso non è raccomandato. L’associazione Cinnarizina-Dimenidrinato, in commercio in Germania da anni, è stato registrato nel nostro paese per il trattamento delle sindromi vertiginose. Nel trattamento della vertigine vestibolare, questa associazione risulta più efficace dei singoli componenti e della bataistina e rappresenta un’alternativa terapeutica valida. Lo Ziprasidone, settimo antipsicotico atipico introdotto in Italia per il “trattamento della schizofrenia e degli episodi maniacali o misti di gravità moderata associati al disturbo bipolare”, non ha dimostrato vantaggi di efficacia né di sicurezza rispetto agli altri antipsicotici. Guido Giustetto CILOSTAZOLO Pletal ® Italfarmaco S.p.A. 28 compresse 100 mg 56 compresse 100 mg € 36,97 € 73,94 Indicazioni registrate: per aumentare la distanza percorsa a piedi senza dolore e la distanza massima in pazienti con claudicatio intermittens, senza dolore a riposo e senza necrosi dei tessuti periferici. Classe C del PTN Da: INFORMAZIONI SUI FARMACI, 2009, N. 4 39 lore, rigidità, debolezza a carico degli arti inferiori che si manifesta durante la deambulazione (soprattutto in salita) e che si risolve nell’arco di alcuni minuti col riposo. Rappresenta il sintomo principale di Proprietà farmacologiche una09 arteriopatia periferica generalmente causata da Il cilostazolo è un inibitore della fosfodie-marzo aprile 09 una occlusione su base aterosclerotica dell’aorta adsterasi III dell’AMP ciclico, dotato di attività antiagdominale inferiore e delle arterie iliaca, femorale e/o gregante piastrinica e vasodilatatrice. Nell’animale, poplitea. Il graduale accrescimento delle placche ateil farmaco ha anche un effetto inotropo positivo. E’ rosclerotiche presenti in queste arterie provoca una stato registrato tramite procedura centralizzata euroischemia cronica la cui progressione è indicata dalla pea nel trattamento della claudicatio intermittens. Si riduzione della distanza che il paziente può percorretratta di un nuovo farmaco solo per l’Europa, perché re in assenza di sintomi. Nelle fasi avanzate, il dolore in Giappone è in commercio da più di 20 anni; negli ischemico può manifestarsi a riposo. Alcuni pazienti Stati Uniti da 10. In Italia, è l’unico principio attivo vanno incontro ad una ischemia critica agli arti inautorizzato con tale indicazione. feriori in cui coesistono una arteriopatia periferica, Dopo somministrazioni multiple di 100 mg due volte dolore ischemico cronico a riposo, ulcerazioni, in paral giorno, lo stato stazionario viene raggiunto dopo 4 ticolare a carico delle dita dei piedi o dei talloni; ostrugiorni. Fortemente legato alle proteine plasmatiche, zioni estese possono portare a necrosi o a gangrena. il cilostazolo viene metabolizzato a livello epatico dal L’arteriopatia periferica interessa il 4-12% delle persistema enzimatico P450. La via primaria di eliminasone con età compresa tra 55 e 70 anni e il 20% zione è l’urina (74%), mentre il resto viene escreto degli ultra 70enni. Nell’arco di 5 anni, il 75% circa dei con le feci. L’emivita di eliminazione del cilostazolo pazienti con claudicatio rimane stabile o ottiene un è di 10,5 ore. miglioramento dei sintomi, il 20% peggiora e il 5% sviluppa una ischemia critica alle gambe (l’1% subiEfficacia clinica sce l’amputazione di un arto). L’arteriopatia occlusiva La claudicatio intermittens è un’andatura sintomatica si associa ad un’aumentata incidenza di particolare (un tipo di zoppia) caratterizzata da do- 39 novembre settembre febbraio 0910 QUESTIONI DI PRESCRIZIONE complicazioni cardiovascolari, in particolare di morte da coronaropatia e ictus. Il trattamento medico si basa su abolizione del fumo, attività fisica strutturata (camminate in particolare), controllo di pressione arteriosa e colesterolemia, compenso glicemico e riduzione del peso corporeo. L’assunzione di aspirina (75 mg al giorno) ed eventualmente di una statina può migliorare i sintomi della claudicatio. Nei pazienti con ischemia critica degli arti inferiori si rende necessario un intervento chirurgico di rivascolarizzazione o di angioplastica. Sul cilostazolo sono stati pubblicati 7 studi clinici randomizzati, controllati, in doppio cieco, della durata di 12-24 mesi, che hanno coinvolto più di 2.000 pazienti con claudicatio intermittens. I pazienti presentavano sintomi stabili da almeno 6 mesi e non erano in grado di percorrere più di 200-300 metri al test d’ingresso con tapis roulant. I principali criteri di valutazione di efficacia erano rappresentati dalla distanza massima percorsa (Absolute Claudicatio Distance ACD) e dalla distanza massima percorsa senza dolore (Initial Claudicatio Distance - ICD) misurate mediante test al tapis roulant (con una velocità di cammino di 3,2 km/ora e una inclinazione dal 3,5 al 12,5%). Una metanalisi della Cochrane di 7 studi di confronto con placebo (n=1.579) indica che un paziente trattato con cilostazolo alla dose registrata di 100 mg 2 volte al giorno può percorrere a piedi senza dolore 31 metri in più rispetto ad un paziente trattato con placebo, mentre la distanza di marcia massima aumenta di 50 metri rispetto al placebo. Le differenze sono statisticamente significative. Un’analisi combinata di 8 studi controllati con placebo ha evidenziato che il miglioramento dell’ACD verso placebo, stimabile intorno al 20%, è inferiore nei diabetici (15%) rispetto ai non diabetici (24%). 40 altri effetti indesiderati frequenti sono la diarrea (1 paziente su 5), la tachicardia e le alterazioni del ritmo cardiaco (1 paziente su 10) che possono risultare pericolose. Un farmaco dall’alto potenziale interattivo, costoso, che non ha un ruolo nell’attuale strategia di trattamento della claudicatio. Da: DIALOGO SUI FARMACI, 2009, N. 3 Cilostazolo è un principio attivo della classe degli inibitori reversibili della fosfodiesterasi III con attività antiaggregante piastrinica. L’efficacia di cilostazolo è stata valutata in termini di aumento della distanza massima percorsa a piedi (absolute claudication distance - ACD), e di distanza massima percorsa senza sintomi dolorosi (initial claudication distance - ICD). Rispetto a placebo, la dose di 100 mg/2 volte die ha migliorato significativamente sia la ACD (differenza di 49,7 m) che la ICD (31,1 m). Rispetto a pentoxifillina, solo l’ACD, ma non la ICD, è risultata modificata a favore di cilostazolo (differenza di 42,9 m). Tale miglioramento sembra annullarsi alla sospensione del farmaco. Uno studio a lungo termine non ha dimostrato differenze tra cilostazolo e placebo nella riduzione della mortalità. Il rischio di eventi cerebrovascolari è invece dimezzato con cilostazolo rispetto a placebo (3,2% vs 6,1%). Eventi avversi più comuni con l’uso di cilostazolo sono stati mal di testa (32,2% vs 13,1% con placebo), diarrea (17% vs 6,7%), edema periferico (7,1% vs 3,8%) e palpitazioni (8,6% vs 1%). Cilostazolo utilizzato con clopidrogel e warfarin potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento. È necessaria cautela nell’uso concomitante di tali farmaci in questi pazienti. La dose massima di aspirina, se usata in concomitanza a cilostazolo, non deve superare gli 80 mg/die. Effetti indesiderati Gli effetti indesiderati più frequentemente osservati nel corso degli studi clinici sono quelli legati aprile 09 09 giudizio all’effetto vasodilatatore del farmaco, vale a dire cefa-marzo Il nostro lea, anche grave (34%) - principale responsabile delle I dati a disposizione hanno dimostrato un sospensioni del trattamento (3,7%) - capogiri (10%) modesto vantaggio in termini di distanza a piedi sened edemi periferici (4%). Comuni sono risultati anche za dolore, e nessuno nella riduzione della mortalità. Il i disturbi gastrointestinali come diarrea (19%) e feci suo uso non è raccomandato. molli (15%). Gli eventi avversi di tipo cardiovascolare sono stati anch’essi numerosi e sono consistiti in palCosto pitazioni (10%) con un drop out dell’1%, aumento Il costo di 1 mese di trattamento con cidella frequenza cardiaca a riposo (da 5 a 7 battiti al lostazolo è pari a € 79,22. In un anno costerebbe € minuto), aritmie ed extrasistoli ventricolari (rileva950,66, totalmente a carico del paziente. te tramite Holter, incidenza compresa tra l’1% e il 10%). Il cilostazolo è controindicato nei pazienti con insuffiDa: THE MEDICAL LETTER, 2004, N. 7 cienza cardiaca di qualsiasi entità. Il cilostazolo diminuisce l’aggregazione piastrinica, la Il cilostazolo è un nuovo antiaggregante piastrinico formazione di trombi arteriosi e la proliferazione delle con attività vasodilatatoria. Nei pazienti con claudicacellule muscolari lisce vascolari e provoca vasodilatatio intermittens aumenta del 20% circa la distanza di zione. marcia percorsa senza dolore, ma non influisce posiIl cilostazolo può essere somministrato con sicurezza tivamente sulla mortalità. A questa modesta efficacia insieme ad ASA e/o a clopidrogel senza ulteriore alsui sintomi si associa un profilo di tollerabilità scadenlungamento del tempo di emorragia. E’ controindicate. La cefalea, anche grave, interessa 1 paziente su 3; to in pazienti con insufficienza cardiaca. febbraio 10 40 QUESTIONI DI PRESCRIZIONE Il trattamento della claudicatio si basa sulla cessazione del fumo di tabacco e sull’esercizio fisico. C’è poco da aspettarsi dai vasodilatatori che hanno esclusivamente un effetto sintomatico, modesto sulla distanza di marcia. L’efficacia del cilostazolo è puramente sintomatica e molto modesta e non giustifica l’esposizione dei pazienti al rischio di un’aritmia e forse di morte. Inoltre, i rischi di interazione complicano la gestione del trattamento. Meglio evitare il cilostazolo e restare ai trattamenti abituali: cessazione del fumo, regolare esercizio fisico, un antiaggregante piastrinico. Un’attività fisica con supervisione riduce il rischio cardiovascolare e induce un miglioramento sintomatico in pazienti con claudicatio intermittens. Il cilostazolo è il farmaco più efficace disponibile per il trattamento medico della claudicatio intermittens. Il più importante fattore in grado di modificare il rischio è la cessazione dell’abitudine al fumo. Da: REVUE PRESCRIRE, 2008, N.302 Cilostazolo: troppa poca efficacia, troppi rischi. CINNARIZINA+DIMENIDRINATO Arlevertan ® Henning Arzneimittel 20 compresse contenenti cinnarizina 20 mg e dimenidrinato 40 mg € 43,00 Da: INFORMAZIONI SUI FARMACI, 2009 N. 5 41 Indicazioni registrate: trattamento delle sindromi vertiginose di varia origine. Classe C del PTN Il costo di un trattamento settimanale con Arlevertan è di 14,20 euro. Un analogo trattamento con cinnarizina (50 mg per 3/die) ha un costo di 5,50 euro; con dimenidrinato (100 mg per 3/die) di 24,15 euro. Una settimana di trattamento con betaistina (generico, 16 mg per 3/die) ha un costo circa metà di quello di Arlevertan (7,90 euro). Arlevertan, in commercio in Germania da anni, è stato registrato nel trattamento delle sindromi vertiginose tramite procedura di mutuo riconoscimento. Si tratta di una associazione a dose fissa tra due “vecchi” farmaci disponibili da anni, la cinnarizina e il dimenidrinato. La cinnarizina è un derivato piperazinico dotato di Da: DIALOGO SUI FARMACI, 2009 N. 4 proprietà di tipo antistaminico e calcio-antagonista che esercita un’azione sedativa sul sistema vestibolaL’efficacia dell’associazione cinnarizina/dimenidrinato re periferico inibendo l’afflusso di calcio nelle cellule nel trattamento delle vertigini, misurata attraverso sensoriali. Nel nostro paese, le specialità in commerun’autovalutazione da parte del paziente (scale VRSa cio (es. Stugeron, Cinazyn) tra le altre riportano anche e VASb), è risultata superiore sia rispetto ai singoli l’indicazione “trattamento delle alterazioni dell’equi-marzo monocomponenti, cinnarizina e dimenidrinato, sia aprile 09 09 librio di origine centrale e periferica comprendenti rispetto a betaistina, dopo 1 e 4 settimane di trattavertigine, ronzio alle orecchie, nausea e vomito” al mento. Il numero di pazienti valutato era comunque dosaggio di 75-150 mg al giorno. Il dimenidrinato molto limitato. (sale teofillinico della difenidramina) è un antistaminiNel trattamento di pazienti con Sindrome di Ménière, co con proprietà anticolinergiche; gli effetti antiemeinvece, l’efficacia dell’associazione è risultata sovraptici e antivertiginosi derivano da un’azione a livello del ponibile rispetto a quella di betaistina. sistema vestibolare centrale e dei chemiocettori nelLe reazioni avverse più frequenti con l’associazione la regione del IV ventricolo. In Italia è un medicinale sono state sonnolenza, spossatezza e mal di testa. OTC (es. Valontan, Xamamina) autorizzato solo per il Le formulazioni attualmente disponibili in Italia di trattamento della nausea e del vomito da movimento cinnarizina e dimenidrinato non permettono di as(es. mal d’auto, mal di mare) a dosi comprese tra 50 sumere in maniera concomitante i 2 principi attivi ai e 300 mg al giorno. dosaggi proposti per l’associazione precostituita. Gli studi realizzati nel trattamento delle sindromi vertiginose di origine vestibolare, limitati a poche centinaia di pazienti, indicano una superiorità clinica di Arlevertan rispetto ai singoli principi attivi somministrati a dosi elevate. Nella sindrome di Mèniére la combinazione non offre vantaggi significativi rispetto alla betaistina in termini di efficacia e tollerabilità. 41 Il nostro giudizio Nel trattamento della vertigine vestibolare, l’associazione a dose inferiore di due vecchi farmaci, cinnarizina e dimenidrinato, rappresenta un’alternativa terapeutica. Nella Sindrome di Menière non apporta alcun vantaggio rispetto a betaistina. febbraio 10 QUESTIONI DI PRESCRIZIONE ZIPRASIDONE Zeldox ® 56 capsule 20 mg 56 capsule 40 mg 56 capsule 60 mg 56 capsule 80 mg Fiala i.m. 20 mg Pfizer Pharma € 113,13 € 113,13 € 113,09 € 246,40 € 27,46 Classe A, PHT (Prontuario distribuzione diretta), le capsule da 20, 40 e 60 mg. Classe C le capsule da 80 mg e le fiale da 20 mg. Da: DIALOGO SUI FARMACI, 2009, N. 4 Nel trattamento della schizofrenia, l’efficacia di ziprasidone non è risultata superiore ad aloperidolo. Il confronto con altri antipsicotici atipici, tra cui clozapina nei pazienti resistenti ad altri trattamenti, non ha evidenziato differenze significative a favore di ziprasidone. Nella mania correlata a disturbo bipolare, i 2 studi di confronto con placebo non possono essere considerati sufficienti a formulare valutazioni conclusive, per il tasso di abbandoni dovuto a mancanza di efficacia: 12,8- 19,3% con ziprasidone e 28,8-35,7% con placebo. Nello studio vs aloperidolo non si è rilevato alcun vantaggio a favore di ziprasidone. Nonostante il vantaggio sul limitato incremento di peso e sul profilo lipidico, il rischio di prolungamento dell’intervallo QT ne limita la sicurezza. 42 Indicazioni registrate: Trattamento della schizofrenia e degli episodi maniacali o misti di gravità moderata associati al disturbo bipolare. rispetto a clozapina 200 mg/die (€ 46,63) e risperidone 4 mg/die (€ 42,65). Inoltre il farmaco è più caro di € 30 anche rispetto a quetiapina 300 mg/die. Aloperidolo alla dose massima di 60 mg/die risulta il farmaco più economico (€ 19,62), ed è l’unico in classe H. La soluzione iniettabile 10 mg/die è la più costosa (€ 27,46) rispetto a aripiprazolo e olanzapina (€ 3,04, classe H), ed è l’unica in classe C. Da: INFORMAZIONI SUI FARMACI, 2009, N. 3 Proprietà farmacologiche Ziprasidone è un antipsicotico “atipico” da tempo disponibile negli Stati Uniti, dotato di elevata affinità per i recettori dopaminergici di tipo 2 (D2) e per i recettori serotoninergici di tipo 2 (5HT2) e di affinità minore per i recettori adrenergici (alfa1) e istaminergici (H1). In Italia è il 7° antipsicotico atipico registrato. Il nostro giudizio Nel trattamento della schizofrenia e della ma Nella schizofrenia, ziprasidone non ha nia bipolare risulta equivalente all’aloperidolo. dimostrato vantaggi di efficacia né di sicurezza Le analisi di efficacia mostrano modeste differispetto ad altri antipsicotici. Il suo uso sarebbemarzo renze aprile 09 09 di efficacia a favore di alcuni antipsicotici limitato in caso di fallimento di altre terapie. Nel atipici (olanzapina e risperidone) sugli altri, ma trattamento degli episodi maniacali nel disturbo per i limiti degli studi non possono essere consibipolare, i dati sono scarsi e il suo uso prolunga- derate determinanti. La scelta dell’antipsicotico to non è raccomandato. va, perciò, subordinata al profilo di sicurezza di ogni singolo farmaco. In questi termini, rispetto Costo agli altri atipici, lo ziprasidone, a fronte di una Nella schizofrenia, il trattamento orale minore propensione a causare effetti di tipo di 1 mese con ziprasidone 40 mg 2 volte/die metabolico (es. aumento di peso), risulta più (€ 121,21) è più economico di € 30 rispetto a frequentemente associato ad un allungamento olanzapina 10 mg/die e aripiprazolo 15 mg/die. dell’intervallo QT (comprese le torsioni di punta) Il costo di ziprasidone è, invece, circa il triplo e a disturbi extrapiramidali. Gruppo di lavoro per QUESTIONI DI PRESCRIZIONE Guido Giustetto ................................................................................. Medico di Famiglia Marco Rapellino................................................................................ Medico Ospedaliero Lorenza Ferraro ............................................... Responsabile del Serv. Farmaceutico Asl 4 Fiorenza Enrico ................................................... Farmacista del Serv. Farmaceutico Asl 4 Emanuela Fiorio .................................................. Farmacista del Serv. Farmaceutico Asl 4 settembre marzo febbraio 091009 42