Il mondo delle póleis e le colonie 1. La Grecia delle póleis

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6. Il mondo delle póleis e le colonie
1. La Grecia delle póleis
La divisione etnica delle stirpi greche
Fra il IX e l’VIII alla fine del cosiddetto “Medioevo ellenico” quando compaia la documentazione scritta la Grecia è fortemente
secolo a.C
divisa dal punto di vista sia politico sia demografico e culturale.
I Greci di quest’epoca (detta “arcaica”) erano distinti in tre differenti stirpi, ognuna delle quali possedeva
dialetto, tradizioni e origini proprie: i Dori, gli Ioni e gli Eoli
I Dori
scesi dal Noni che avevano preso il posto dei Micenei nel Peloponneso(la parte meridionale della penisola).
Citta importanti sono: Sparta, che divenne la capitale culturale del mondo dorico, Corinto e Argo
Altre popolazioni doriche erano stanziate nelle regioni settentrionali della Grecia
Erano molto arretrati a un livello culturale a forme economiche agro-pastorali.
Gli Ioni
Erano stanziati sin dall’età micenea sulle coste dell’Asia Minore (detta appunto, dal loro nome, “Ionia")
Citta importanti sono: Attica, la capitale Atene sarebbe diventata la città più importante della Grecia.
Gli Eoli
Popolavano alcune isole del Mar Egeo e in particolare Lesbo;
Citta importanti sono: erano anche gli abitanti della Beozia, la cui capitale era Tebe.
La nascita della pòlis: cause ed effetti (Ma quale fu la ragione che determinò la nascita della pòlis?)
Cause
Effetti
una rivoluzione agraria.(nuovo tipo di granaio)
Nuova conoscenza soceale(uno sviluppo economico e un aumento
sviluppo economico
del tenore di vita)
aumento demografico
Creazione di nuova forma di organizzazione sociale- Polis
Nuovo significato della parola polis come una entità politica
Polis come nuova istituzione politica.
autonoma(Tebe, Sparta, Atene, Corinto)
movimento di colonizzazione
i Greci riconoscevano una cultura di fondo comune, ma erano divisi politicamente in moltissimi citta che avevano costumi
diversi, leggi diverse ed erano politicamente organizzate in modo autonomo.
Questo mondo di piccole patrie era il mondo delle póleis.
a partire
all'interno delle tombe furono collocati oggetti che gli erano appartenuti in vita; mettevano un nuovo tipo di
dall’850
granaio, all’interno del quale il grano poteva essere meglio conservato, garantendo la possibilità di una miglior
a.C.
distribuzione e, di conseguenza, uno sviluppo economico.
Lo sviluppo economico determinato da questa rivoluzione agraria ebbe un notevole effetto demografico:
L’aumento del numero delle sepolture è riscontrabile anche in altre zone, come Argo e Corinto.
Sparta, in quello stesso periodo, si estese verso la Laconia meridionale e la Messcnia, sulla spinta di un incremento
demografico.
Anche la crescita della popolazione, quindi, rese necessaria la creazione di nuove forme di organizzazione della vita sociale, nella
maggior parte delle regioni della Grecia.
al 750 a.C
Inizia movimento di colonizzazione; città come Corinto, Megara, Calcide, Eretria inviarono gruppi di cittadini in
zone lontane della Sicilia, della Francia meridionale, del Mar Nero e della Cirenaica (Nord Africa).
Nuove forme di combattimento: l'oplitismo
La crescita demografica e la rivoluzione agricola hanno importanti conseguenze sulla vita comunitaria:
 la difesa del territorio coltivato divenne una questione di interesse comune.
 la difesa del territorio e' affidata a persone stanziali, che potessero seguire il terreno nelle varie fasi della produzione .
 Orgaizza una nuova tecnica di combattimento, alla quale partecipavano, tutti coloro che avevano interesse a difendere i
raccolti e la terra. così sisvlupa una comunità di contadini-soldati
 contadini-soldati combattevano fianco a fianco, nella cosiddetta "falange”: questa tecnica era la famosa tattica
oplitica,che prevedeva scontri frontali e violenti corpo a corpo.
La nuova coscienza del dèmos
la rivoluzione agraria, la crescita demografica e lo sviluppo di nuove tecniche di combattimento nascono:
 un nuovo tipo di entità politica
 nuove forme di definizione del potere.
Quando i gruppi organizzati di persone che vivevano nello stesso luogo divetano piu numerosi ,la minoranza di persone
privilegiate, che sino a quel momento aveva esercitato il potere senza regole erano costrette stabilire alcune regole, che
cominciassero a offrire ai più deboli un minimo di garanzia contro il rischio di ingiustizie
I motivi di tensione sociale tra le famiglie aristocratiche e il dèmos, che costituiva il resto della popolazione, erano numerosi:
 l'ineguale distribuzione delle terre;concentrazione dei terreni nelle mani dell’aristocrazia
 riduzione dei iontadini più poveri a una condizione servile.
il dèmos, grazie alla partecipazione alla guerra nelle falangi , stava diventando sempre più consapevole del proprio ruolo sociale.
La pòlis: origini e radici culturali
Nei poemi omerici il termine pòlis indicava la città alta, al cui interno, difesi dalle mura, si trovavano il palazzo del re e il tempio
“poliàde”.
La parola pòlis non indicava il luogo dove viveva il popolo, le cui abitazioni si trovavano nella città bassa, detta àsty (e lodata, in
Omero, esclusivamente per la sua estensione).
grazie allo sviluppo dell’agricoltura e del commercio, la città bassa divenne sempre più grande e più ricca c i signori della città
alta furono perciò costretti ad avere rapporti sempre più stretti con chi la abitava.
Nell’VIII secolo a.C., la parola polis GIA indicava complessivamente la città, che comprendeva il nucleo urbano e il territorio
circostante.
La pòlis era un’unità politica autonoma, detta “città-Stato”.
Polis spesso non aveva grande estensione( Corinto oTebe avevano tra i 50.000 c i 100.000 abitanti, mentre Sparla ne contava
ancora meno.), ma esistevano anche significative eccezioni.
nel 430 nella città di Atene vivevano circa 250.000 persone (delle quali, peraltro,solo all’incirca 30.000 erano cittadini, mentre
a.C.
gli altri erano stranieri residenti con le loro famiglie oppure erano schiavi). il territorio di alcune póleis poteva essere
attraversato in poche ore, quello di Atene - cioè l’Attica - comprendeva località che distavano L'una dall’altra più di 70
chilometri.
La pòlis: peculiarità di una istituzione
La pòlis era una forma politica dove:
 titolari della sovranità erano infatti tutti i membri della pòlis stessa, vale a dire tutti i «cittadini» (polititi). (democrzia
antica in Atene c'era gia nel V secolo a.C.)
 la cittadinanza, infatti, era la forma totalizzante della convivenza.
 Un uomo era prima di ogni altra cosa un polîtes (singolare di polititi), che partecipava attivamente alla vita collettiva,
cioè all'amministrazione e alla difesa della pòlis.«L'uomo - scrive Aristotele - è un animale politico»: in altre parole solo
il cittadino (e quindi, nella prospettiva di Aristotele, l'uomo libero, greco c civilizzato) è degno di essere definito uomo.
 civiltà significava anche libertà, e la libertà era a sua volta garantita soltanto se esisteva un’assemblea nella quale tutti i
cittadini potevano prendere la parola ed esprimere liberamente il proprio pensiero.
 la parola era l’arma politica più nobile e più potente
 Il buon cittadino, dunque, era colui che nell’assemblea prendeva la parola esercitando il diritto-dovere cioe' «libertà di
parola»
 La cittadinanza in Grecia era una forma di partecipazione c di contributo attivo alla gestione della cosa pubblica, con le
azioni e con le parole.
Il cittadino era un individuo era riconosciuto il diritto di cittadinanza nel caso che fosse nato da padre cittadino.nel 451-450 a.C
nel Atene per essere cittadini, a partire da quella data, bisognava essere nati non soltanto da padre, ma anche da madre
ateniese.
I diversi tipi di pòlis
In ogni polis:
 Esistevano magistrati che esercitavano la sovranità in nome del popolo.
 I cittadini partecipavano alla vita politica della città nelle assemblee, sia legislative sia giudiziarie, nei consigli ristretti,
detti “Consigli degli anziani”.
I magistrati in diversi momenti storici potevano essere:
 Eletti dal popolo o scelti a sorte(выбранные судьбой);
 Eletti per un periodo limitato di tempo o a vita;
 potevano essere uno o più d’uno.
pòlis
Qualora il magistrato era unico e restava in carica a vita(работать всю жизнь) veniva chiamato «re» (basileus in
monarchica Grecia). In questo caso la città aveva un governo monarchico, ma la presenza del re non modificava la forma
politica dello Stato, che restava comunque una pòlis: si parla, dunque, di “città-Stato monarchica” (pòlis
monarchica). Il re-magistratonon esercitava la sovranità in nome del popolo.
la pòlis
Quando il governo era costituito da un gruppo ristretto di persone la polis era chiamato aristocratica o
aristocratica oligarchica
“aristocrazia” significa letteralmente “governo dei migliori” (aristoi) ed è sinonimo di “oligarchia", che significa
“governo di pochi” (oligoi, identificati in ogni caso con i migliori).
pòlis
Quando una città era governata dalla massa del dèmos, cioè dalla comunità riunita in assemblea, era chiamata
democratica una pòlis democratica.
Alcune volte si aveva un passaggio graduale da una forma di governo all’altra; più frequentemente in una città-Stato erano
presenti contemporaneamente elementi delle diverse forme. Sparta, per esempio, era una pòlis monarchica, aristocratica e
oligarchica nel contempo
Ma in tutti forme di polis l’unica fonte delle leggi era la comunità che controllava l’operato(проделанная работа) dei
magistrati.
I limiti della democrazia greca
Nella pòlis democratica non era “democratica” nel senso attuale del termine, poiché escludeva dalla partecipazione al potere
una parte della popolazione: gli schiavi, le donne e gli stranieri erano esclusi dal diritto di cittadinanza. Questo diritto avevano
solo maschi liberi e figli di cittadini(ragazzi che avevano 18 anni). Le donne avevano il titolo di “cittadine”, ma non avevano cioè il
diritto di intervenire nella vita politica.
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