La Repubblica di Weimar Hitler al potere Le prime persecuzioni La politica economica La propaganda Per i nazionalisti tedeschi l’idea della sconfitta nella Prima guerra mondiale è difficilmente accettabile. Idea della «pugnalata alla schiena»: la causa della resa della Germania viene trovata nel «tradimento» di presunti nemici interni (comunisti, ebrei). Due tentativi di rivoluzione comunista a Monaco (1918) e a Berlino (1919) vengono repressi con forza. 9 novembre 1918: Guglielmo II abdica. 1919: dopo il crollo del II Reich, la Germania è una Repubblica federale, formata da 17 stati (Länder). Prende il nome dalla città in cui viene elaborata la costituzione: Repubblica di Weimar. Prevalgono le forze moderate, ma i governi sono molto deboli. Grandissimo potere al Presidente della Repubblica, sostenuto dai grandi proprietari terrieri, dagli industriali e dall’esercito. Molti problemi: danni di guerra, risarcimento da pagare, perdita di Alsazia e Lorena (perso l’80% dei giacimenti di ferro!) → miseria, rabbia e frustrazione. I tedeschi non riescono a pagare entro i termini stabiliti → Francia e Belgio occupano la regione della Ruhr, cuore dell’industria tedesca. fortissima inflazione, disoccupazione dilagante Il popolo, disperato, è facilmente influenzabile da gruppi estremisti. Con il Trattato di Versailles la Germania perse diversi territori, soprattutto il Corridoio di Danzica (ceduto alla Polonia) e l’Alsazia-Lorena (ceduta alla Francia). La Renania venne occupata 15 anni dai vincitori e la riva destra del Reno venne smilitarizzata. La Ruhr fu occupata da Francia e Belgio nel 1923. Negli anni Venti emerge il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (Nazista), capeggiato da Adolf Hitler. Programma: nazionalismo + attenzione alle rivendicazioni dei lavoratori. Idea di un «socialismo nazionale», opposto all’Internazionale comunista. Simile al programma di Mussolini in Italia. Antisemitismo dei nazisti. SA = squadre d’assalto (armate). 1923: tentativo di colpo di stato nazista a Monaco, represso dall’esercito. Hitler viene arrestato ma resta in carcere solo per pochi mesi perché molti (anche giudici) condividono le sue idee. In carcere scrive Mein Kampf ( = «la mia battaglia», libro-manifesto del suo programma politico). 1925: ridotte le sanzioni economiche contro la Germania + trattato di cooperazione tra Germania e Francia → parziale miglioramento economico. I gruppi estremisti (anche i nazisti) perdono parte della loro forza. Ma la crisi del ’29 fa ripiombare il paese nella miseria. Fortissima sfiducia verso il governo della Repubblica di Weimar. Hitler abbandona temporaneamente la sua tattica aggressiva e mostra una facciata rispettabile. Industriali e proprietari terrieri lo considerano una difesa contro il comunismo. Elezioni del 1930: il partito nazista diventa il secondo partito tedesco. Hitler si afferma come soluzione ai problemi tedeschi tramite il terrore delle SA e la propaganda. Una “camicia bruna” (SA) 1933: il presidente della Repubblica Hindenburg nomina Hilter cancelliere (= primo ministro). Convinzione di poter usare Hitler a proprio vantaggio, per dare stabilità al paese. Come Mussolini, anche Hitler giunge al potere in modo apparentemente legale, ma in realtà con l’uso della forza. Hitler indice nuove elezioni sperando di avere la maggioranza, ma ottiene solo il 44% dei voti e deve perciò governare insieme ad altri partiti. 27/2/1933: incendio del Reichstag (parlamento tedesco). Viene accusato un giovane comunista → pretesto per sciogliere il partito comunista tedesco. http://www.raistoria.rai.it/articoli/berlino-il-rogo-del-reichstag/12201/default.aspx Il Reichstag in fiamme Hitler al potere Decreto dei pieni poteri: • aboliti tutti i partiti tranne quello nazista. • limitate le libertà di stampa e di parola. Dachau, primo campo di concentramento per gli oppositori. 1934: dopo la morte di Hindenburg, Hitler si autonomina anche presidente. Si fa chiamare Führer (= guida). 30 giugno 1934: Hitler ordina di smantellare le SA e assassinarne i capi. Motivi: • i membri delle SA mirano ad entrare nell’esercito regolare tedesco ma i militari non sono disposti a farsi scavalcare. • il popolo è stanco delle violenze incontrollate delle camicie brune. • gli industriali considerano le SA una minaccia alla stabilità che Hitler dice di aver portato. Il compito di reprimere il dissenso è affidato alle SS (“Squadre di protezione”), molto più disciplinate delle SA e totalmente fedeli a Hitler, e alla Gestapo, la polizia segreta che spiava la popolazione. Stemma della Gestapo di Berlino Il simbolo delle SS 1935: Leggi di Norimberga contro gli ebrei, esclusi da molte professioni. Vietati i matrimoni tra tedeschi ed ebrei. 1938: Notte dei cristalli. Col pretesto dell’assassinio di un nazista da parte di un ebreo, vengono distrutti 7000 negozi ebraici e incendiate molte sinagoghe. 91 morti. Lo scopo, inizialmente è quello di costringere gli ebrei a lasciare il paese. Molti emigrano (es. Einstein) Legge sull’eutanasia: eliminazione dei disabili e dei malati di mente, sterilizzazione forzata di chi ha malattie genetiche. I malati incurabili e i disabili sono considerati “bocche inutili” (sottraggono allo stato risorse che sarebbe meglio utilizzare per persone sane) e una macchia per la razza tedesca. L’arcivescovo Von Galen,strenuo oppositore del progetto di eutanasia del regime nazista. Manifesto di propaganda. Le didascalie dicono: “Senza senso è l’aspetto e il comportamento dell’idiota, invece il ragazzo tedesco sano si dedica ad azioni sensate”. Lotta alla disoccupazione: lavori pubblici e impulso all’industria bellica (la guerra diventerà uno sbocco necessario per impedire una crisi di sovrapproduzione). Gli stipendi tornano al livello precederne alla guerra. Aumentano le possibilità di acquisto dei ceti medi, che possono permettersi le vacanze e l’automobile (Volkswagen). Molto coinvolgimento delle masse. Scuola e tempo libero controllati dal partito, tutti i giovani inquadrati nella Gioventù Hitleriana. Goebbels, ministro della propaganda, sfrutta tutti i mezzi di informazione. Eliminati tutti i quadri e i libri che i nazisti consideravano contrari alla loro ideologia(roghi dei libri). Un raduno nazista Anche i giovani fanno il saluto nazista "Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare esseri umani." (Heinrich Heine, 1823) Hitler considera tutti i movimenti artistici più recenti, non ispirati ad idee di regolarità e ordine, un esempio di arte corrotta. A suo parere la nuova arte tedesca deve esprimere la grandezza dello stato, per questo fa requisire dai migliaia di dipinti e sculture cubiste ed espressioniste. Organizza poi una mostra intitolata “arte degenerata” per spiegare come quelle opere siano contrarie alle idee naziste. Folla all’ingresso della mostra “Arte degenerata” (Monaco, 1937) Il popolo tedesco ritiene di aver trovato in Hitler una guida per il futuro. Deve rinunciare a molte libertà, ma sente di entrare a far parte di una comunità finalizzata ad un obiettivo: la grandezza della Germania. Appoggio a Hitler da parte di molte categorie sociali: industria ed esercito, alcuni membri della Chiesa protestante, lavoratori (dopo il miglioramento dell’economia tedesca).