Programma di sala - Fondazione Accademia Chigiana

This concert is dedicated to the Count Guido
Chigi Saracini (1880-1965), the founder of the
Accademia Musicale Chigiana, in the fiftieth
year since his death. He was a real patron of
the organ. The first Choral by Andriessen shows
many stylistical influences of César Franck, the
great Belgian-French musician whom Andriessen
admired a lot. Bossi was the first musical adviser
of Guido Chigi Saracini: he designed the great
organ the Count put in his concert hall of Palazzo
Chigi Saracini. Reger is still considered the most
important German organ composer after the
Baroque era: his pieces are a modern version of
Bach’s musical language, and often a hard trial
because of their virtuosity. The British musician
Harwood was organist in many places, such
as Oxford’s Trinity College and Ely’s Cathedral,
and a fruitful composer until the age of 87. Also
Ives, the father of American music, had been an
organist, but he is more famous as a composer
in other fields. In a similar way, Kodály is more
famous as a composer, a teacher and a scholar
of ethnological music, but he himself was very
interested in organ music. Dupré is one of the
most important organ composers of the first half
of XXth Century: his innovative language runs
throughout all technical demands. Messiaen’s
Prélude has recently been discovered among
his manuscripts. Vierne is as well considered
among the most original and important organ
composers of the first half of XXth Century; his Les
cloches de Hinckley is a carillon based upon a
theme the composer listened from the bell tower
of the British small village.
14 AGOSTO ORE 21.15
CATTEDRALE
CESARE MANCINI organo
In collaborazione con
l’Arcidiocesi di Siena,
Colle Val d’Elsa e Montalcino
SIENA
2015
Quei favolosi ‘80
È vietato - anche ai sensi della Legge 22/4/1941 n. 633 - introdurre
in sala registratori, videocamere, macchine fotografiche, nonché
telefoni cellulari.
Il fondatore dell’Accademia Chigiana conte
Guido Chigi Saracini (1880-1965), al quale è
dedicato questo concerto nel cinquantesimo
anniversario della sua morte, nutrì un interesse
particolare verso l’organo, tanto da collocarne
uno, monumentale, nel salone dei concerti
inaugurato nel 1923 nel proprio Palazzo di
famiglia. Essendo nato nel 1880, il conte fu
coetaneo di quei musicisti che portarono la
modernità nella musica all’apparir del nuovo
secolo: la cosiddetta generazione dell’Ottanta,
che costituisce un filone trasversale del Festival
2015 dell’Accademia Chigiana.
A un linguaggio tardo romantico, caro al Chigi,
è ancora legato il primo Choral di Andriessen,
che mostra molte influenze dal punto di vista
tematico e dei procedimenti armonici da
parte dell’ammirato César Franck. Bossi fu il
primo vero e proprio consulente musicale del
conte Chigi, al punto da progettare l’organo
del suo salone e da curare il primo concerto
di quella che in seguito sarebbe diventata
l’Accademia Chigiana. Reger è considerato
il più importante compositore tedesco per
organo dai tempi di Bach, autore peraltro del
quale fu devoto studioso e del quale aggiornò
ai tempi moderni il linguaggio musicale: le sue
composizioni sono improntate a forti contrasti
dinamici e a notevole, spesso arduo virtuosismo.
L’inglese Harwood fu organista in molte sedi, tra
cui il Trinity College di Oxford e la Cattedrale di
Ely, nonché fecondo compositore fino all’età
di 87 anni. Anche Ives, vero e proprio padre
della musica americana, ebbe incarichi di
organista, benché sia rimasto maggiormente
famoso in altri campi della produzione
musicale. In modo simile è passato in secondo
piano, rispetto alla sua importante opera di
compositore per altri organici, di didatta e di
studioso di musica popolare, l’impegno verso
l’organo mostrato dall’ungherese Kodály
(della generazione degli Ottanta), che studiò
addirittura con Widor. Non è un caso che
uno dei grandi innovatori del linguaggio
organistico del Novecento, il francese Dupré,
appartenga ai ‘favolosi’ Ottanta: fenomenale
improvvisatore e celebre virtuoso, ha lasciato
una cospicua produzione in cui ogni aspetto
tecnico è esaminato a fondo e portato a livelli
di difficoltà assoluti. Il Prélude di Messiaen è
Hendrik Andriessen
Haarlem, Paesi Bassi 1892 - 1981
Choral n. 1 in fa diesis minore
Marco Enrico Bossi
Salò 1861 - Oceano Atlantico 1925
Legende op. 132 n. 1
Max Reger
Brand, Germania 1873 - Lipsia 1916
Toccata in re magg. op. 69 n. 6
una composizione scoperta di recente tra
le carte del compositore: un tema iniziale,
immerso in una luminosa struttura armonica,
si intreccia con nuovi temi in una complessa
progressione verso un gioioso fortissimo
dall’andamento omoritmico. Altro grande
codificatore del linguaggio organistico
francese di primo Novecento fu Vierne. Les
cloches de Hinckley sono come un carillon,
basato su un motivo di campane udito nel
paese inglese di Hinckley, condotto su un
ostinato di intervalli di quarta.
Cesare Mancini
Basil Harwood
Woodhouse, Gloucestershire 1859 - Londra 1949
Paean in fa magg. op. 15 n. 3
***
Charles Ives
Danbury, Connecticut 1874 - New York 1954
Canzonetta in fa magg.
Zoltán Kodály
Kecskemét, Ungheria 1882 - Budapest 1967
Praeludium in re bem. magg.
Marcel Dupré
Rouen 1886 - Meudon 1971
dai Versets sur les Vêpres de la Vierge op. 18
Magnificat 2 (Ecce enim)
Magnificat 3 (Et misericordia)
Magnificat 4 (Deposuit potentes)
Magnificat 6 (Gloria Patri)
Olivier Messiaen
Avignone 1908 - Clichy 1992
Prélude
Louis Vierne
Poitiers 1870 - Parigi 1937
Les cloches de Hinckley in la magg. op. 55 n. 6
Cesare Mancini è nato a Siena. Si è diplomato
in organo e composizione organistica al
Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e
si è perfezionato con Tagliavini, Koopman,
Vogel, Oortmerssen, Lohmann, Boyer,
Stembridge, van de Pol, Acciai, Carnini,
Donini. Si è laureato in storia della musica
all’Università di Siena.
È il maestro di cappella e l’organista della
Cattedrale di Siena. È fondatore e direttore
del Coro Agostino Agazzari, coro della
Cattedrale, con il quale ha effettuato anche
incisioni discografiche e registrazioni su
RaiUno. Intensa è la sua attività concertistica
in Italia e all’estero. È assistente del direttore
artistico dell’Accademia Musicale Chigiana
di Siena. Ha insegnato in vari Conservatori
italiani e all’Università di Firenze. Pubblica
libri e saggi di interesse storico-musicale e
musicologico, partecipa a conferenze, tiene
masterclass e viene chiamato a far parte di
giurie di concorsi internazionali.