Ogni anno le eleganti sale di Palazzo Chigi

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 OgniannoleelegantisalediPalazzoChigiZondadaripermettonoallacomunitàdi
SanQuiricod’Orciadisalireallaribaltaconunodeglieventiartisticiedespositiviche
caratterizzano l’offerta culturale estiva del territorio senese. Le edizioni precedenti
sonostatededicateesclusivamentealpercorsopittoricodiun’artistacontemporaneo
quasi sempre coinvolto dal fascino e dalla bellezza della Val d’Orcia. Le opere degli
artistiespostesottogliaffreschidiPalazzoChigisisonorivelatesempreunapiacevole
opportunitàdiconoscenzaediapprofondimentoculturale. L’esposizione allestita per l’estate 2010 presenta una piccola cesura rispetto alla
tradizionaleformulaespositivaadoperataesviluppataneglianniscorsi.Fondamentoe
contenuto della mostra, ospitata ancora una volta al piano nobile di Palazzo Chigi di
SanQuiricod’Orcia,èlacitazioneunpo’modificatadiunnotoframmentodiEraclito
cherecita“Demoneaciascunoilsuosogno”.IlfilosofodiEfesovissutotrailVI°eilV°
secolo a. C. legò il proprio logos filosofico al divenire, al dinamismo universale delle
cose:“Tuttosimuove,tuttoscorre“recitaunodeiconcettipiùcelebrisecondoilquale
larealtàcambiaenoidobbiamononesserepiùquellocheeravamoprima. L’esposizionepresentataquest’annoaPalazzoChigisembraconiugarsitraqueste
due tracce di pensiero, permettendo all’Arte di incontrare, su alcuni contenuti e
concetti presocratici, la Filosofia. Le opere esposte dimostrano il modo di essere di
ciascun artista assistito in ogni sua scelta da una capacità interpretativa e di
elaborazione dei segni, delle forme, dei contenuti, delle tecniche della
contemporaneità. La capacità di fissare in un contenuto espressivo la propria visione
della realtà interpretandola attraverso l’elaborazione di un messaggio che nasce dal
proprio segno interiore e dal proprio sogno individuale, mi sembra la sostanza e
l’essenzapurachestaafondamentodellasceltaculturalecompiutaperquestonuovo
appuntamentosanquirichese.AncheSocratesostenne,dopoEraclito,dipossedereun proprio dàimon, uno sorta di voce divina, di segno, che accompagnava il filosofo
ateniese nelle proprie scelte di vita sapientemente orientata verso una nuova
dimensione etica. A Socrate il dàimon vietava soprattutto di incorrere in situazioni
negativedovel’espressionedellaproprioesserepotevaallontanarsidallaricercadella
verità. Quellepiccoleverità,ammantateanchedisogni,suiqualisisonomisuratigliartisti
che hanno scelto di esporre le loro opere. Segni e sogni per contemplare e decifrare
con significato diverso e contemporaneo la realtà così com’è o come vorremmo che
fosse. Pensieri antichi per interpreti moderni: questa la proposta che dà senso alla
esposizioneaPalazzoChiginellosplendidoscenariodellaVald’Orcia. GianniResti
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