Anno IV – Numero 878 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Corsi ECM 2. Ordine: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 3. Corsi ECM: Maggio Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Dagli usa allerta su antipsicotico: «può favorire impulsi incontrollati» Venerdì 13 Maggio 2016, S. Emma Proverbio di oggi….…….. 'O purpo s'adda cocere cu' l'acqua soja. Ordine - Serata MONOTEMATICA Le Allergie:quali rimedi, cosa fare e perche’. Ruolo del Farmacista Lunedi 16 Maggio ore 21.00 - Prof. G. MARONE La partecipazione all`evento eroga l’attestato e 10 CF Prevenzione e Salute 5. Masticare gomma aiuta a combattere la carie: meglio del filo interdentale 6. Andare in bici o di corsa in città inquinate fa bene o fa male? 7. Unghia incarnita: un guaio doloroso e costoso. 8. Perché si consiglia di non ricongelare il cibo? Meteo Napoli Venerdì 13 Maggio Variabile Minima: 18°C Massima: 21°C Umidità: Mattina = 81% Pomeriggio =65% Masticare gomma aiuta a combattere la carie: meglio del filo interdentale Secondo una ricerca, i chewing gum non zuccherati riescono a "intrappolare" fino a cento milioni di batteri Fare uso di chewing gum può prevenire la carie. Secondo una ricerca, masticare un singolo pezzo di gomma per dieci minuti può intrappolare fino a cento milioni di batteri che minacciano la salute dei denti e circa il 10% della carica microbica nella saliva. Si registrano risultati migliori di quelli ottenuti con il filo interdentale, a patto che la gomma da masticare non sia zuccherata. ALTRO CHE DENTIFRICI E COLLUTORIO - I risultati pubblicati da Plos One rivelano che la proprietà anti-microbica della gomma è più efficace nei primi 30 secondi di masticazione. Dopo questo tempo, diminuisce l'elasticità e l'adesività sui denti e, di conseguenza, la capacità di intrappolare un elevato numero di batteri. I ricercatori hanno scoperto che una masticazione di dieci minuti consente di "trasferire" sulla gomma circa cento milioni di microbi. Oltre questo limite temporale, nonostante venga smaltito un numero sempre crescente di batteri, si può incorrere nell'effetto opposto: alcuni microbi "passati" sul chewing gum potrebbero ritornare nel cavo orale. Occhio allo zucchero - Per ottenere simili risultati, è necessario masticare gomme prive di zucchero o di dolcificanti artificiali. Le "gum" dolci, infatti, rappresentano una manna dal cielo per i batteri, che avviano la fermentazione degli zuccheri indebolendo lo smalto dentale e le gengive. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 878 SCIENZA E SALUTE DAGLI USA ALLERTA SU ANTIPSICOTICO: «PUÒ FAVORIRE IMPULSI INCONTROLLATI» L’aripiprazolo è comunemente usato anche in Italia per trattare disturbo bipolare e schizofrenia, in adulti e adolescenti. C’è la remota possibilità di effetti collaterali indesiderati, legati a gioco d’azzardo compulsivo, sesso, shopping e alimentazione ARIPIPRAZOLO: è il nome del principio attivo contenuto in un farmaco usato, anche in Italia, per il trattamento di disturbo bipolare, schizofrenia e altre patologie del SNC. Ora un’allerta pubblicata sul sito della Food and Drug Administration mette in guardia contro alcuni possibili effetti collaterali causati dall’aripiprazolo. Stimoli compulsivi o incontrollabili come giocare d’azzardo, mangiare, fare sesso o shopping: sono questi i casi descritti in 184 pazienti (di cui 167 americani), adulti e bambini, dal 2002 (quando il principio attivo è stato approvato) a oggi. La stragrande maggioranza delle segnalazioni (164) riguarda il gioco d’azzardo. Non moltissimi, se si pensa che il farmaco, nel solo 2015, è stato prescritto negli Usa a 1,6 milioni di persone. «Anche se i casi di effetti imprevisti sono rari è essenziale segnalarli, anche perché il medicinale è utilizzato anche per il trattamento di adolescenti con disturbo bipolare (dai 13 anni) e schizofrenia (dai 15)». NON BLOCCA L’AZIONE DELLA DOPAMINA A dire il vero nella scheda tecnica (anche italiana) è già riportato un avviso riguardante la possibile comparsa di gioco d’azzardo compulsivo, ma secondo la FDA la dicitura è insufficiente a descrivere la natura del rischio e andrebbe completata con gli altri possibili effetti sul comportamento (relativi a cibo, sesso e shopping). Dunque l’ente governativo statunitense ha disposto di aggiungere nuove avvertenze sia nella scheda tecnica che nelle indicazioni terapeutiche per tutti i prodotti a base di aripiprazolo. «Il gioco d’azzardo e gli altri comportamenti compulsivi descritti sono tutti legati all’area del piacere. Questo principio attivo infatti, a differenza dei precedenti antipsicotici, è un : Questo significa che non ferma completamente l’azione della dopamina, AGONISTA PARZIALE DOPAMINERGICO che nel sistema nervoso centrale controlla E NON UN BLOCCANTE tra le diverse funzioni, anche il meccanismo del piacere, ma anzi - pur risultando efficace sulla sintomatologia del disturbo - ha anche un blando effetto di stimolo dopaminergico. Dunque non spegne la vitalità del paziente, come invece altri farmaci della generazione precedente». Nel caso bisogna interrompere la cura: Quindi chi assume il farmaco non deve spaventarsi, o pensare che sarà sicuramente vittima di comportamenti incontrollati: è però ragionevole che sia il medico che il paziente siano informati di questo seppur piccolo numero di casi. Secondo la FDA, i pazienti che corrono i rischi maggiori sono quelli con storia personale o familiare di disturbo ossessivocompulsivo o bipolare, alcolismo, abuso di droghe o altri comportamenti di dipendenza. Ma che cosa fare in caso di comparsa di comportamenti patologici? «Il medico deve interrompere la cura e prescrivere al paziente un altro farmaco, valutando se tali comportamenti si interrompano o meno per capire se sono davvero legati alla terapia o invece al disturbo preesistente». (Salute Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 878 SCIENZA E SALUTE ANDARE IN BICI O DI CORSA IN CITTÀ INQUINATE FA BENE O FA MALE? Difficile bilancio tra rischi e benefici dopo che un recente studio ha calcolato al computer che l’attività fisica è consigliabile persino a Delhi, ma l’esperto smentisce Molte città italiane, è noto, ogni anno (specie d’inverno) sono alle prese con gli alti livelli di inquinamento dell’aria. Un problema che non cessa di affliggere alcuni centri urbani in tutte le stagioni e che riguarda specialmente i comuni situati nella zona della pianura Padana. Gli studi più qualificati e recenti effettuati in Italia dal dip. di epidemiologia del servizio sanitario della Regione Lazio, usciti a giugno 2015, parlano per il nostro Paese di 30 mila morti premature nel 2005 e 21 mila nel 2010 per malattie cardiovascolari e respiratorie dovute all’inquinamento. In questo contesto chi vive in zone soggette a livelli elevati di smog si chiede se fare sport aerobici all’aria aperta, come andare in bici o correre, sia salutare o meno. In altre parole se i benefici dell’attività fisica non siano vanificati, in questo caso, dal praticarlo in queste condizioni ambientali. RICERCA INGLESE PROMUOVE LO SPORT SEMPRE E OVUNQUE Un recente studio dell’università di Cambridge pubblicato sulla rivista Preventive Medicine ha cercato di rispondere a questa domanda e ha trovato che: nella maggior parte delle città del mondo, i benefici in termini di salute di una camminata o pedalata all’aperto superano gli effetti dannosi dell’aria inquinata. I ricercatori ci sono ARRIVATI FACENDO DELLE SIMULAZIONI AL COMPUTER, con cui hanno messo a confronto i dati di diversi tipi di attività fisica con i livelli di inquinamento dell’aria in vari posti del mondo. Hanno così visto che con la concentrazione media di inquinamento di un’area urbana, il punto critico - quando cioè i rischi iniziano a superare i benefici - si raggiunge dopo sette ore di bicicletta o 16 ore di camminata al giorno, molto oltre quello che la maggior parte delle persone riesce a fare». L’esperto frena: «CONTRADDICE TUTTI GLI STUDI SU PERSONE REALI» Un risultato confortante da un certo punto di vista, che però «è smentito da tutti gli studi che sono stati condotti sulla popolazione reale», dice il prof. Sergio Harari, Dir. dell’Unità di Pneumologia dell’Osp. S. Giuseppe di Milano, che spiega: «Hanno fatto un calcolo computerizzato sofisticato incrociando quelli che potevano essere i benefici con i dati di esposizione e di effetti negativi, ma questo - è smentito da tutta una serie di studi importanti che abbiamo su pazienti, soggetti veri in carne e ossa, non studiati al computer». Durante lo sforzo fisico - prosegue il prof. Harari - AUMENTANO L’ATTIVITÀ VENTILATORIA e quindi la QUANTITÀ DI ARIA CHE TU SCAMBI. Pertanto aumento anche l’esposizione agli inquinanti». COME DOBBIAMO COMPORTARCI ALLORA SE VOGLIAMO FARE SPORT IN CITTÀ PARTICOLARMENTE INQUINATE? «Una cosa è fare attività fisica a Milano in corso Buenos Aires o al Parco Sempione. Un’attività fisica intensa in luogo inquinato espone a reazioni del nostro organismo, particolarmente se si appartiene a una categoria vulnerabile come pazienti con cardiopatie ischemiche o asmatici». Il prof. Harari sottolinea che lo sport è praticabile usando un po’ di accortezza e buon senso: «Si può fare privilegiando zone verdi e non le circonvallazioni o le strade trafficate e facendo attenzione alle giornate con dei picchi molto alti di inquinamento e agli orari in cui sono al massimo». (Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 878 PREVENZIONE E SALUTE UNGHIA INCARNITA: un guaio doloroso e costoso Curare il problema è spesso complicato. In alcune regioni le visite e gli interventi non vengono rimborsati perché considerati di natura estetica. Bisogna rivolgersi ai privati È diffusa, molto dolorosa e costosa. Curarsi da un’unghia incarnita può essere più difficile di quanto si possa pensare. Ci sono regioni, come il Lazio, dove questo tipo di visite e interventi non vengono rimborsati perché considerati interventi estetici e quindi bisogna rivolgersi ai privati, al podologo o nei casi più gravi agli ospedali. Il Campus Bio Medico di Roma ha perfezionato una tecnica chirurgica in anestesia locale che consente di sbarazzarsi del problema in poche settimane e tagliando in modo drastico le recidive, come spiega Francesco Cancilleri, specialista in ortopedia ed esperto in chirurgia del piede al Policlinico universitario campus bio-medico. CHE COS’È L’UNGHIA INCARNITA E CHI NE È PIÙ COLPITO È la penetrazione del margine laterale dell’unghia nel letto ungueale, la porzione di cute della falange distale dell’alluce dove poggia l’unghia, un letto formato da tessuto adiposo e cutaneo. Se l’unghia viene tagliata troppo e non in modo rettilineo ma seguendo la curvatura all’estremità, in quel punto l’unghia ricresce male penetrando all’interno della lesione e quindi si forma l’unghia incarnita. Di solito interessa l’alluce e può subentrare anche un’infezione. La causa nel 90% dei casi è dovuta al taglio sbagliato dell’unghia, il rimanente 10% può essere conseguenza di un trauma sulla matrice ungueale o di una malformazione congenita con un’unghia che tende a crescere molto curvata. SUCCEDE PIU’ AGLI UOMINI CHE ALLE DONNE : Chiunque può essere colpito ma principalmente lo sono gli uomini rispetto alle donne che sono più portati a tagliare le unghie troppo corte per via delle scarpe che indossano; i bambini sono colpiti raramente. Raramente può succedere di avere problemi anche alle unghie della mano, il problema più frequente non è l’unghia incarnita ma l’infezione, il «giradito». Anche in questo caso si taglia l’unghia lateralmente e si provocano delle lesioni nella pelle in cui i germi penetrano e nasce l’infezione. Su un’unghia incarnita può facilmente attecchire anche l’infezione di un fungo. QUALI SONO I SINTOMI E COME SI CURA Ci sono tutti i segni dell’infezione: rossore, gonfiore, dolore e calore. Si riesce a camminare ma con dolore. I MODI DI INTERVENTO sono diversi: chi taglia l’unghia parzialmente arrivando fino alla matrice, chi taglia la porzione laterale e mette sotto una pellicola dura che fa da letto di ricrescita, noi liberiamo la porzione dell’unghia che è entrata nel tessuto molle: si libera il margine laterale dell’unghia, si pulisce l’infezione bene, si taglia la porzione in eccesso dell’unghia e con un elettro bisturi si cauterizza il letto ungueale uccidendo i germi e creando una porzione di scorrimento per la ricrescita. Viene fatta una medicazione ad hoc con il povidone iodato. È un intervento in anestesia locale a cui seguono delle medicazioni, una a settimana, dalle quattro alle sei che noi prevediamo all’interno di un pacchetto dal costo di 250 euro circa. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA DOPO L’INTERVENTO SI PUÒ SUBITO CAMMINARE MA CON SCARPE ADATTE Anno IV – Numero 878 Sì, servono delle scarpe specifiche post operatorie oppure dei sandali. COME SI PUÒ PREVENIRE QUESTO PROBLEMA Bisogna imparare a tagliarsi bene le unghie, meglio se con un tagliaunghie da piede, più grosso e in gradi di adattarsi meglio alle dimensioni dell’unghia dell’alluce e non con le forbicine con cui si è più portati ad arrotondare. Deve essere un taglio più retto possibile e l’unghia non deve mai essere tagliata del tutto, nell’estremità finale deve rimanere una leggera strisciolina di bianco. Poi è importante l’igiene del piede. Infine se si ha la sfortuna di essersi beccati l’unghia incarnita, bisogna andare da un bravo podologo di riconosciuta fama o dal medico a partire dai primi sintomi non aspettare che diventi una patologia invalidante. Se non medicata e troppo stimolata - per es. giocando a calcio - il rischio è che l’infezione si allarghi e sia poi necessario asportare l’unghia in blocco e non ricrescerà più. Per coloro che hanno protesi interne i rischi sono molto alti: l’infezione dall’unghia può attraverso il sangue infettare la protesi. I germi cercano una zona dove vivere indisturbati come le protesi che non sono vascolarizzate e gli antibiotici lì non funzionano. In questi casi bisognerà cambiare la protesi infetta, una procedura che richiede dai 6 mesi a un anno. (salute, La Stampa) PREVENZIONE E SALUTE PERCHÉ SI CONSIGLIA DI NON RICONGELARE IL CIBO? I motivi sono almeno due. Anzitutto il congelamento non uccide tutti i batteri che sono presenti sugli alimenti (soprattutto su verdura e carne). Alcuni di questi, con il freddo, semplicemente abbassano le loro funzioni vitali entrando in una fase di quiescenza che permette loro di sopravvivere, anche a basse temperature. ANDATE E MOLTIPLICATEVI: così, quando un alimento viene decongelato, questi batteri riprendono la loro attività e iniziano a moltiplicarsi. Se a questo punto il cibo viene consumato subito, il fenomeno rimane limitato; ma se invece viene ricongelato e scongelato più volte, ad ogni passaggio la moltiplicazione dei batteri parte da un numero base sempre maggiore. In questo modo aumenta il rischio di un’intossicazione, soprattutto se il cibo viene consumato crudo. PROTEINE ADDIO: L’altro problema riguarda invece il valore nutritivo dei cibi congelati: se carne e verdure vengono surgelate lentamente, come avviene nei frigoriferi di casa, si possono formare grossi cristalli di ghiaccio che rompono la struttura delle cellule degli alimenti: con lo scongelamento si ha la perdita di acqua mista a proteine, vitamine e sali minerali. A questo punto il valore nutritivo di quei cibi si è decisamente impoverito. (Fonte: Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 878 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: Corsi ECM del Mese di MAGGIO Corsi ECM per il mese di Maggio 2016 Anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli Come PARTECIPARE non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti ma può farlo comodamente mediante: 1. prenotazione online sul sito istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. recarsi in sede prima dell’evento FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 7 Anno IV – Numero 878 ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected] FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti RACCOLTI FINORA PIÙ DI 9.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carita´ Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta, Associazione pro-Benin Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA fatta dalla redazione del giornale “Il Mattino” sul progetto “Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare il seguente link: http://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e _il_sociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 878 ORDINE: Convegno sulla “MISERICORDIA nella PROFESSIONE del FARMACISTA” I Farmacisti Cattolici di Napoli, in collaborazione con l’Ordine hanno organizzato un convegno sulla “Misericordia nella Professione del Farmacista”. 28 Maggio ore 9.30 LA PARTECIPAZIONE AL CORSO EROGA 10 CF ECM-FAD VISITA alla FARMACIA degli INCURABILI: SABATO 28 MAGGIO, ORE 17.00 La visita alla Farmacia degli Incurabili è aperta a TUTTI gli Iscritti e non solo ai partecipanti al Convegno. COME PARTECIPARE : gli Iscritti che vogliono partecipare, possono: 1. Venire direttamente nel Cortile del complesso degli INCURABILI, ore 17.00. Alle ore 17.15, inizierà il percorso di visita guidata