Caso di tetano al Goretti

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Latina
Il giornale di
DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016
17
di MARCO BATTISTINI
U
n caso di tetano diagnosticato al Goretti. Un uomodi 82 anni è stato ricoverato nel tardo
pomeriggio di venerdì direttamente dall’ospedale Dono
Svizzero di Formia. All’anziano era già stato riscontrato un trauma, oltre alla frattura della gamba sinistra, per
la quale è stato sottoposto ad
intervento sempre a Formia.
Il paziente in realtà prima di
arrivare al Dono Svizzero ha
trascorso alcune ore prima al
San Giovanni Di Dio di Fondi
e al Fiorini di Terracina. Ma
solamente ieri, una volta
giunto nel reparto di Rianimazione, gli è stato diagnosticato il tetano. B.M. si trova
in prognosi riservata è intubato in neuroprotezione. E’
ovviamente in pericolo di vita. Si tratta del caso registrato presso l’ospedale Goretti
nell’ultimo anno. Il virus del
tetano va ricollegato con
l’importanza di vaccinarsi.
Può infatti colpire chiunque
trascuri una ferita e non sia adeguatamente vaccinato. In
Italia la vaccinazione antitetanica dal 1963 è obbligatoria
pertutti neonati,mentrefino
ad allora lo era solo per i militari. Il tetano è una malattia
infettiva non contagiosa provocata dalla tossina prodotta
da un batterio, il Clostridium
tetani. Si presenta come una
paralisi spastica che inizia da
viso ecollo, perpoi procedere
in torace e addome, ed alla fine diffondersi anche agli arti.
L'infezione è innescata dalla
contaminazione di tagli o ferite da parte delle spore di
Clostridium tetani che nella
SANITA’
MEDICINA
Il virus diagnosticato ad un 82enne ricoverano in Rianimazione
Caso di tetano al Goretti
Odissea per l’uomo arrivato a Latina dopo un intervento a Formia
profondità dei tessuti, a causa della anaerobiosi, trova
l'ambiente adatto per la crescita e la produzione di tossina. Il periodo di incubazione
(il periodo che intercorre tra
la ferita e le prime manifestazioni della malattia) dura circa 4-15 giorni, potendo tuttavia spaziaredalle pocheore
L’anziano paziente
intubato si trova in
prognosi riservata
ad alcune settimane. Secondo uno studio pubblicato a
febbraio dall’Istituto Superiore di Sanità, l’Italia è il
Paese europeo col maggior
numero di casi di infezione
tetanica, sostenuta dal bacillo Clostridium tetaniche, insinuandosi attraverso tagli e
ferite, produce micidiali spo-
re e tossine. Di tetano comunque si muore: nell’ultimo decennio in Italia la stima
è di 21 decessi all’anno. Sempre più spesso l’ingresso delle spore tetaniche non è la
classica ferita con un chiodo
arrugginito, ma una piaga da
decubito, più frequente nella
popolazione anziana co-
stretta a letto da una delle
tante patologie che affliggono questa fascia d’età. Anche
secondo l’Istituto Superiore
di Sanità l’80% dei casi italiani riguarda over-68enni, soprattutto donne, che vengono ricoverate con questo tipo
d’infezione da 1,4 a 1,7 volte
in più dei maschi.
sa in carico dei bisogni
complessi per le fasce deboli. L’azienda intende assicurare l’omogenea erogazione della Assistenza Primaria fornita dai Medici di
Medicina Generale, Specialisti Territoriali Ambulatoriali interni, Medici di Continuità Assistenziale anche
tramite le UCP e UCCP, favorendo il processo di presa
in carico delle patologie
croniche e i processi assistenziali dei soggetti autosufficienti mediante il
Chronic Care Model. Il direttore del distretto dovrà
assicurare l’assistenza, occuparsi delle liste d'attesa
(servirà un responsabile e
dovrà essere istituita una
nuova unità operativa) e dei
casi di malpractice (malasanità). Daremo forti poteri
ai direttori di distretto, che
possono ed anzi devono intervenire sull'offerta sanitaria. Saranno dei ‘governatori sul territorio’ per conto
del direttore generale. Verrà introdotta la figura del
case manager (chi si fa carico del percorso individuale
di cura della persona malata ovvero infermieri vicini
ai pazienti). In pratica a Latina si guarderà molto a
piazza Celli (sede del distretto e del poliambulatorio) e non solo al Goretti.
Insomma l’Asl ora pensa a
modelli assistenziali basati
su prevenzione, presa in carico, continuità ed efficienza.
Uniti diversi dipartimenti del centro e del sud pontino
Atto aziendale, “tagli”
e accorpamenti in vista
Creata una struttura per le cure primarie. Più spazio ai distretti
La conferenza sanitaria locale di martedì sarà il primo
vero banco di prova della
gestione Casati. I sindaci
pontini analizzeranno il
nuovo atto aziendale, la cui
bozza ormai circola da giorni in Asl. Novità in vista
sulla riorganizzazione delle
strutture. In particolare per
i dipartimenti, dove quasi
tutti verranno divisi in area
nord ed in area centro-sud.
In pratica Terracina e Fondi
verranno assimilate al sud
pontino, mentre Latina avrà una gestione a sé. Previsti dipartimenti unici per
quanto concerne l’area critica e l’emergenza, il materno-infantile e la prevenzione. E’ certo che sarà inserito il Dipartimento per
l'assistenza primaria. Il dipartimento dovrà assicurare l'assistenza prossima all'utenza ed i servizi essenziali. Gli obiettivi della
struttura? Erogare l’assistenza vicino ai luoghi di
vita delle persone, sia per la
risposta alla prima manifestazione di un problema di
salute che per il trattamento di patologie croniche, nel
rispetto degli indirizzi aziendali e delle risorse assegnate. Le forme di assistenza gestite saranno: Medicina generale e pediatrica, Specialistica territoriale, Assistenza infermieristica, ostetrica e riabilitativa,
Consultori e pediatria di
comunità, Assistenza farmaceutica territoriale, Pre-
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