L’incontro alla Mostra di Campoverde l Anche durante la Fiera di Campo- verde, alla periferia di Aprilia, si parlerà della crisi del settore agricolo dovuta al maltempo: il Comune promuoverà, alle 11.30 di venerdì, un incontro con gli operatori. Tutti pronti ad affrontare la crisi Agricoltura Tanti Comuni della provincia si muovono per chiedere lo stato di calamità naturale dopo le gelate dei giorni scorsi Ad Aprilia il consigliere Giovannini sollecita Terra; il sindaco di Sermoneta chiede un tavolo interistituzionale in Regione GLI INTERVENTI LUCA ARTIPOLI FRANCESCO MARZOLI Molti Comuni della provincia di Latina e dell’area a sud di Roma si mobilitano per cercare delle contromisure ai danni provocati dal maltempo alle coltivazioni agricole. Le gelate avvenute subito dopo Pasqua hanno messo in ginocchio gli operatori della zona: proprio per questo, il Comune di Cisterna di Latina ha già chiesto lo stato di calamità naturale per ottenere dei rimborsi. Una richiesta legittima per il consigliere comunale di Aprilia, Vincenzo Giovannini (Pd), che sollecita il sindaco Antonio Terra ad attivarsi il tal senso. «Dobbiamo seguire l’esempio di Cisterna e votare una delibera sul tema - commenta Giovannini - Sono state distrutte intere produzioni di kiwi: ho visitato diverse aziende agricole e ho potuto notare che i danni sono ingenti. Perciò l’amministrazione deve muoversi al più presto, noi faremo la nostra parte». Una richiesta, quella di Giovannini, che non sembra cadere nel vuoto, visto che l’intenzione del Comune di Aprilia è proprio quella di accordarsi alla Giunta Della Penna. «Al più presto chiederemo lo stato di calamità naturale - spiega l’assessore alle Attività produttive, Vittorio Marchitti - Nel frattempo abbiamo disposto un censimento per capire l’entità dei danni». In Gli agricoltori possono compilare dei moduli per segnalare alla Regione i danni subiti Cisterna è stato il primo ente a chiedere lo stato di calamità Una vigna completamente «bruciata» dopo il gelo dei giorni scorsi più, l’amministrazione comunale promuoverà un incontro tra gli operatori, in programma venerdì alle 11.30 negli spazi della Mostra Agricola di Campoverde. Nelle zone collinari Anche il sindaco di Sermoneta, Claudio Damiano, è pronto ad andare incontro alle esigenze degli operatori di settore. Per questo motivo, è stato sollecita- to l’assessore regionale all’Agricoltura, Carlo Hausmann, a istituire un tavolo di crisi che coinvolga l’ente centrale e quelli locali, ma anche i produttori e le associazioni di categoria. Nel frattempo, lo stesso Damiano si è attivato per mettere gli agricoltori nelle condizioni di segnalare i danni subiti: in tal senso, è possibile raggiungere il sito www.comunedisermoneta.it, scaricare un modulo, compilar- lo e rimandarlo al Comune entro il prossimo 4 maggio. «Sarà poi l’amministrazione - ha concluso il sindaco - a trasmettere agli enti regionali di competenza tutti i moduli, al fine di richiedere lo stato di calamità naturale». Qui Confagricoltura Chiaramente, non sono solo i Comuni ad attivarsi per tutelare gli operatori del settore prima- rio. Anche la direzione di Confagricoltura, attiva su tutta la pianura pontina e sui Lepini, ha comunicato che nella sede provinciale di Latina e in quella territoriale di Sermoneta Scalo sono disponibili i moduli per la dichiarazione dei danni subiti. «La denuncia - spiegano - va fatta soprattutto al settore decentrato dell’Agricoltura di Latina e notificata attraverso la Posta elettronica certificata». l corso e viene trasportato direttamente in reparto. E’ essenziale che quando si sente un fastidio al petto il problema venga comunicato al 118. «Ci sono 5 emodinamisti e 20 medici in tutto il reparto. Credo siano autosufficienti anche in vista dell’emergenza estiva. Ma noi vogliamo proiettarci verso il territorio. Servono percorsi diagnostici dei pazienti cronici. Ovvero intendiamo seguirli anche a domicilio». Rassicurazioni sul mantenimento della rete per l’infarto sono arrivate dal commissa- rio dell’Asl di Latina, Giorgio Casati. «La rete cardiologica arriva fino alla Cardiochirurgia, l’unica purtroppo che ci manca –ha osservato Casati- posso dire con certezza che non c’è rischio di vederci scippata la rete dell’infarto. Presto presenteremo anche il percorso diagnostico dello scompenso». Dal giugno 2015 anche Anzio, Nettuno e Velletri vedono nell’Emodinamica del Goretti come punto di riferimento per gli infarti. l Infarti acuti, il Goretti terzo ospedale in Italia I numeri Nell’ultimo anno eseguite 341 angioplastiche primarie presso Emodinamica. Mortalità scesa del 4,7% SANITÀ MARCO BATTISTINI Il Goretti è risultato il terzo ospedale in Italia per trattamento dell’infarto miocardico acuto. I dati a livello nazionale sono stati resi noti nel corso di un convegno medico tenutosi la scorsa settimana a Firenze. L’ospedale di Latina ha fatto registrare 341 angioplastiche primarie in infarti “Stemi” (i più gravi). Una cifra record nel Lazio. In chiave nazionale numeri superiori sono stati raggiungi dalla fondazione Cnr di Massa con 393 casi e l’azienda Santa Maria misericordia di Perugia con 366. Il direttore della Uoc di Emodinamica e Cardiologia Francesco Versaci ha tracciato un bilancio dei suoi primi sei mesi al Goretti. «Sono qui dal novembre 2016 -ha affermato il professor Versaci nel corso di una conferenza stampa in Asl - dobbiamo partire dal presupGiovedì 27 aprile 2017 I dati resi noti durante una conferenza stampa dalla Asl posto che la vita media è aumentata di 10 anni, 84 per gli uomini e 83,7 per le donne. Notevoli sono i progressi fatti nel campo cardiovascolare e nell’infarto. Con l’angioplastica primaria il tasso di mortalità è sceso al 4,7%. E’ fondamentale che il paziente arrivi entro due ore. Così come è importante integrare ospedale e territorio con il sistema delle emergenze, ovvero con il 118. Non va dimenticato che il 30% dei decessi avviene prima che il paziente arrivi in ospedale. Anche per questo motivo l’Asl ha potenziato il territorio, soprattutto per la zona che dista oltre un’ora dall’hub di Latina. La rete funziona. Molti pazienti provengono da Anzio. Nel gennaio scorso abbiamo registrato 8 casi di infarto acuto. Ogni giorno sono circa 60 le chiamate che ci arrivano dalla provincia». Grazie alla rete messa in piedi dall’Asl, il paziente colpito da infarto non passa per il Pronto Soc- Un momento della conferenza di ieri EDITORIALE OGGI 9