Siamo donne, oltre alle gambe… Alcune considerazioni sulla rappresentazione della donna nella nostra società. Dopo tante battaglie, che cosa è cambiato in questi anni? Correva l’anno 1791 quando Olympe de Gouges pose media e di tutte quelle forme di comunicazione e di i suoi contemporanei di fronte al ruolo negato nello affrancamento che la nostra civiltà si è conquistata, noi spazio pubblico alle donne tramite la Dichiarazione dei abbiamo avuto la tv delle veline, ministre per merito di diritti della donna e della cittadina. Olympe ebbe però essere state showgirl, ideali di donna sbiaditi e una triste fine in quanto morì presto ghigliottinata. A oppressi da glamour e pailette? O, al limite, le “quote distanza di un anno, questa volta in Inghilterra, un’altra rosa”, le riserve indiane del 20 per cento? Insomma, le donna, Mary Wollstonecraft, scrisse Vindication of the proteste femministe dei tempi che furono, al grido di Rights of Woman con analogo contenuto. Questi non parità politica, sessuale e civile, rimangono soltanto furono altro che i precedenti di quello che sarebbe pagine dei nostri libri di storia del liceo? Certo delle stato un movimento organizzato, chiamato conquiste sono state fatte, ma molte rivendicazioni femminismo, la cui nascita risale al 1848 grazie alla sono state svuotate di significato quando non proprio prima Women's Rights Convention di una donna ributtate addosso alle donne con tutta la forza newyorkese, Seneca Falls. Ben presto il movimento maschilista (spesso determinata a partire dal suo ebbe espansione mondiale. Le donne volevano immaginario erotico-predatorio, che vede il corpo l'uguaglianza dei diritti civili, poter femminile come pezzi di carne "Una donna libera è l'assoluto contrario insegnare nelle scuole superiori, da consumare, in esposizione di una donna leggera" svolgere le stesse professioni degli al proprio piacere). Simone De Beauvoir. uomini e soprattutto godere del Basti pensare alla minigonna, diritto elettorale o di suffragio, indumento inventato da Mary termine dal quale deriva appunto il nome con il quale Quant, nel 1964, come simbolo di anticonformismo e si era soliti indicare le partecipanti al movimento: indipendenza, emblema della libertà femminile. suffragette. Ebbene ora come viene utilizzata in tv o nella Oggi nel XXI secolo, nonostante certe immagini pubblicità? Certo, la colpa non è tutta del maschio. femminili persistano (e non solo nell’immaginario Non si può negare che viviamo in una società creata maschile) e s’insista ancora con certi usi del corpo anche da donne che passivamente hanno accettato di femminile (e non solo nei santuari del bunga bunga, scendere a compromessi per ottenere vantaggi. Non si ma finanche sulle stesse pagine di certe riviste può negare che siamo in una società che si delinea progressiste che gridano alla liberazione della donna), anche per come approfitta del corpo femminile per far anche in quest’oggi amaro, che vede ancora le donne soldi. In una società in cui molte donne a questo scopo costrette a scendere in piazza, guardandoci indietro facilmente indossano la minigonna, e facilmente la possiamo dire che di strada ne abbiamo fatta dal 1848: tolgono. abbiamo ottenuto molte conquiste e vinto grandi battaglie. Però, allo stesso tempo, dobbiamo ammettere che molti valori e significati, che avevano alimentato e sostenuto le nostre ave nei tempi passati sono oggi perduti. Gli anni sembrano aver cancellato o almeno sbiadito l’ideale di libertà e indipendenza femminile, per non parlare del significato di donna libera. Alla luce di quanto si vede in giro in questo nostro tempo, dalle donne che sono costrette necessariamente ad accettare ruoli subalterni nella società e nella famiglia, sobbarcandosene il carico più pesante senza averne riconoscimenti (neppure quelli classici di un tempo: “l’angelo della casa”, ecc.) alle ragazze che da via Olgettina passano direttamente agli studi televisivi o agli scanni della politica. (Cioè Purtroppo non è essenzialmente ancora per una quasi direttamente, a quanto si dice: dopo un breve donna una questione di bravura, merito, soggiorno travestite da poliziotte o infermiere nella professionalità o intelligenza che la porta avanti, che le stanza da letto del potente di turno). permette di essere qualcuno e di avere soddisfazioni, Siamo forse in un tempo di transizione in cui è entrato ma è il corpo. Il corpo svenduto al maschio o il corpo in crisi il ruolo tradizionale della donna e uno nuovo esibito: un corpo comunque che deve essere sempre tarda a venire. Un tempo di stasi, un po’ d’involuzione, perfetto, vestito (o, meglio, svestito) di giovanile dopo la fase alta delle rivendicazioni e delle battaglie. bellezza. E chi non risponde, per età o natura, ai Certo è che i motti e i proclami femministi di un tempo canoni imposti dalla società deve rimediare (da qui il appaiono oramai privi di senso, vuote le parole di boom della chirurgia estetica). La donna non può più allora. presentarsi con il suo volto segnato dal tempo e Normale – dobbiamo dirci – che le vecchie utopie dall’esperienza: qualora lo facesse, apparirebbe siano state sostituite con l’avanzare del tempo da inadeguata e verrebbe facilmente scavalcata – nuove aspirazioni. Ma è normale che come qualunque sia, praticamente, la sua professione - da conseguenza con lo sviluppo delle tecnologie e dei qualche altra più giovane e rappresentate. Per fortuna in questo bella di lei. Siamo arrivati periodo molte donne l’hanno fatto. “La donna emancipata non è la moderna addirittura a un leader Qualcosa cambierà? Potremo bambolina che si trucca e indossa abiti politico e capo di partito che finalmente essere considerate al di di cattivo gusto. La donna emancipata è pubblicamente proclama la là del nostro corpo innanzitutto come una persona che crede di essere umana bellezza come criterio di persone, esseri pensanti e degne di tanto quanto un uomo. selezione di accesso ai ruoli rispetto? Realizzeremo quei valori Ghada Samman politici per le donne (e che animavano le suffragette? privatamente – a quanto pare Oppure la femminilità si è – incoraggia e promuove la disponibilità sessuale definitivamente persa davanti ad una telecamera o come criterio di promozione). Che accadesse per certo nelle pagine di qualche tabloid dove i corpi reali sono mondo dello spettacolo lo sapevamo già, ma che lo stati occultati e al loro posto vi la riproposizione fosse pure per la politica… ossessiva di bocche, cosce, glutei, seni…? Potranno Viviamo innegabilmente in un tempo d’involuzione per le donne annullare questo corpo artefatto ed esibito la vera liberazione della donna. La televisione di oggi, i che domina in tv come nella società e riprendersi il media, la pubblicità e tutto quanto - come si diceva un proprio corpo reale? Potranno le donne essere tempo - fa tendenza, ci dicono che essere donne veramente e finalmente se stesse? equivale ad eliminare i propri pensieri, i propri ideali, le idee, la soggettività, per lasciar spazio a rimmel, Hello Kitty e vestiti tanto "carucci e bellini", che lasciano ben poco all'immaginazione, quasi fossimo manichini. Il nudo mostrato nei mezzi di comunicazione non è un problema in quanto tale ma per quello che rappresenta. La venere capitolina è nuda. Anche il David di Michelangelo è nudo. Entrambi non rappresentano un problema in quanto sono statue, sono fatte per essere guardate, vogliono celebrare la perfezione della figura umana, per cui esauriscono la loro funzione semplicemente così, essendo ammirate. Anche le veline di Striscia e tutte le vallette televisive sono quanto più è possibile nude. È qui che il problema si presenta: loro non sono oggetti fatti solo per essere guardati. Hanno un nome e un cognome, una famiglia alle spalle, dei sentimenti, dei valori in cui credono, un proprio carattere. Insomma sono persone. E il paradosso è che la Venere capitolina, con eleganza, cerca di coprire il suo corpo per proteggerlo da sguardi indiscreti, mentre veline, letterine e vallette e uno stuolo di aspiranti tali fanno tutt’altro. La giornalista Lorella Zanardo ha qualche tempo fa svelato la contraffazione che la tv fa del corpo femminile. La sua inchiesta sul Corpo delle donne ha Forse, un giorno. Ma temo che non sarà facile e non fatto molto discutere, ma la pratica non è affatto sarà tanto presto. cambiata. Anzi, siamo arrivati addirittura al paradosso Jo squillo cantava: “Siamo donne: oltre le gambe c'è di che oggi ritorna sul problema come per richiamare e più…”. Certo è così. Ma con grande amarezza nel sensibilizzare la trasmissione Striscia la notizia con le cuore invece a me pare che per la nostra società non sue veline mute e svestite. La tv continua a sia ancora così: ancora oggi due gambe lunghe e dissimulare e a proporci un’immagine inaccettabile scoperte (e magari sotto un seno procace e della donna. C’era proprio da chiedersi, come faceva abbondante) affascinano e portano lontano molto più la Zanardo, perché tutte le donne d’Italia non di qualsiasi mente aperta e critica. scendono in piazza a protestare per come vengono