WhatsApp: come diventare invisibili,Apple Store

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WhatsApp:
invisibili
come
diventare
Roma, 4 ottobre 2016 – Ai
tempi di internet la tutela
della nostra privacy
è un
diritto imprescindibile per
tutti noi. Oggi analizzeremo
come tutelarla (oltre a ciò
che prescrive la legge, a cui anche i social si devono
obbligatoriamente adeguare) su WhatsApp. Le motivazioni per
voler restare invisibili/anonimi su WhatsApp sono le più
disparate, ma esistono una serie di semplici accorgimenti per
raggiungere questo obbiettivo.
Per
prima
cosa,
è
sufficiente
andare
in
Impostazioni/Account/Privacy e cliccare sulla voce “ultimo
accesso“. Impostando questa opzione su “Nessuno” gli altri
utenti non potranno sapere quando l’applicazione è stata
utilizzata per l’ultima volta. Se però questa funzione viene
attivata, non si potrà nemmeno conoscere l’ultimo accesso dei
contatti nella nostra rubrica.
Un altro modo per diventare invisibili, sempre dalla schermata
“Privacy”, è toccare la voce “Stato“. Anche in questo caso si
può impostare l’opzione su “Nessuno” per impedire agli altri
di conoscere il proprio stato, oppure scegliere di mostrarlo
solo alle persone che sono tra i propri contatti.
WhatsApp, come impostazione predefinita, inoltre, mostra
l’immagine del nostro profilo a tutti, e questo potrebbe dare
fastidio, soprattutto se si è presi di mira da qualche
stalker. Anche in questo caso, l’app di messaggistica offre la
possibilità
di
tutelarsi:
basta
andare
in
Impostazioni/Account/Privacy, toccare la voce ‘Immagine del
profilo’ e impostarla su “Nessuno“.
La famosa doppia spunta blu come sappiamo notifica agli altri
quando il loro messaggio è stato letto. Si tratta di una
funzione molto discussa, che a volte può infastidire, perché
magari si vuole avere più tempo per rispondere (…o non si
vuole proprio rispondere). Ebbene: anche la doppia spunta blu
può essere disattivata. Per falo occorre andare in
Impostazioni/Account/Privacy e togliere il segno di spunta
dalla voce “Conferma di lettura“. Come negli altri casi però,
se questa funzione viene disabilitata, anche le conferme di
lettura delle altre persone non potranno essere visualizzate
sul nostro smartphone.
WhatsApp, infine, è sempre attiva in background e quindi,
anche se non appare aperta sullo schermo, invia lo stesso le
notifiche. Per bloccare qualsiasi attività è possibile
forzarne la sospensione; per farlo, da un telefonino Android è
sufficiente andare in Impostazioni/App, scorrere l’elenco fino
a trovare WhatsApp, toccare il tasto “Termina” e confermare.
Per farla funzionare nuovamente in background, basta riavviare
WhatsApp.
di Emanuele Bazzichi
Apple
Store:
cambiamenti
importanti
Cupertino, 16 giugno 2016 – Apple sta apportando alcuni
rilevanti cambiamenti all’Apple Store, aggiungendo annunci a
pagamento per le applicazioni ed un nuovo modello ad
abbonamento.
Phil Schiller, vice-presidente Apple per il
marketing, ha spiegato che gli annunci a
pagamento saranno scelti con aste, in modo
simile a quanto fa Google con gli sviluppatori
che devono pagare perché le loro app siano
mostrate nei risultati di ricerca. Ogni
settimana ci sono centinaia di milioni di
ricerche sull’App Store, ed il 65% dei download di
applicazioni dipende dalla funzione di ricerca. Schiller
ritiene che questa novità sarà uno strumento molto prezioso
per gli utenti e gli sviluppatori. Per questi ultimi, si
tratterà di un’efficace forma di marketing – ha spiegato
Schiller – secondo il quale le aree nelle quali gli
sviluppatori spendono solitamente il loro budget per il
marketing (social media e pubblicità online), si rivelano
essere meno efficaci.
La pubblicità che apparirà sopra i risultati organici sarà
segnalata come inserzione ed avrà uno sfondo blu. La scelta
dell’annuncio sarà fatta sulla base di un’asta e tramite una
misurazione della rilevanza determinata da Apple. Un altro
cambiamento per l’App Store sarà l’abbonamento per le
applicazioni; gli sviluppatori potrebbero infatti riuscire a
guadagnare più soldi riuscendo a mantenere i clienti per un
tempo superiore ad un anno. In questo periodo potranno fare
ogni cambiamento alle tariffe di abbonamento e alle loro
applicazioni, ma gli abbonati dovranno rinnovarlo allo scadere
dell’anno; se non dovessero farlo, la sottoscrizione
scadrebbe.
Alcuni sviluppatori però non sono soddisfatti. Secondo loro i
risultati a pagamento nella ricerca sono una terribile idea
per gli sviluppatori indipendenti, che andrà a beneficio
solamente delle grandi società piuttosto che degli utenti. La
funzione ricerca infatti dovrebbe restituire i risultati
migliori e più rilevanti, non quelli con il budget per il
marketing più grande.
di Emanuele Bazzichi
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