India. Il costo della crecscita

Pianeta India
Dopo aver contribuito a realizzare la video-documentazione più completa sul “caso
Narmada”, uno dei più ambiziosi e devastanti progetti idroelettrici che una nazione abbia
mai concepito su un singolo fiume, Cinemambiente torna a riflettere sul continente
indiano proponendo il focus Pianeta India, ovvero l’altra faccia del mirabolante sviluppo
economico di un paese. Curato da Daniela Bezzi, Premio Baldoni 2005, il reportage
Pianeta India affronta un nuovo caso, quello dello Jharkhand, regione all’estremo nord del
paese, ricca di materie prime (oltre il 40% delle risorse minerarie dell’intero subcontinente) dove il 53% della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà.
Questi gli spunti di riflessione:
1. Chi paga gli scompensi di questa ‘formidabile crescita’?
2. Si tratta di opportunità reali di partecipazione al processo di modernizzazione o di
brutale saccheggio?
3. Si può ignorare il disastro sociale e ambientale che corrisponde a ritmi di crescita troppo
accellerati?
4. Dobbiamo aderire al ‘progetto’ di crescita dell’India condividendone l’inevitabile volano
speculativo o adoperarci per una crescita più graduale e ‘governata’?
Con la corsa all’oro dei principali players mondiali dell’industria di estrazione per
aggiudicarsi le materie prime, si è sviluppata anche la lotta armata, che nel febbraio 2006
coinvolge 16 distretti su 22, rendendoli inaccessabili alle forze dell’ordine.
Una situazione di indubbia tensione sotto il profilo politico, ambientale e dei diritti umani,
che il Primo Ministro Manmohan Singh ha definito “il più grave problema interno” dell’India
moderna.
Cinemambiente 2006 propone inoltre una selezione di documentari “made in India”
(Development Flows from the Barrel of the Gun; The Fire Within; Hul Sengel: the Spirit of
the Santal Revolution; Gli invisibili: Adivasi, Dalits e la Narmada; Matira Poko, Company
Loko) e la mostra In India, dentro un villaggio, curata da Daniela Bezzi, che presenta
una ventina di dipinti provenienti dal nord di Hazaribagh e altrettante fotografie che
documentano l’illegal mining nelle miniere di carbone dove lavorano, senza alcuna tutela,
uomini, donne e bambini.
Festival Cinemambiente
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