3 GUADAGNI E PERDITE DAL COMMERCIO NEL MODELLO A FATTORI SPECIFICI 1 Il modello a fattori specifici 2 I guadagni del lavoro 3 I guadagni del capitale e della terra 4 Conclusioni Sommario • Il modello a fattori specifici Il Paese H La frontiera delle possibilità produttive Costo opportunità e prezzi Il Paese F I guadagni complessivi dal commercio internazionale • I guadagni del lavoro La determinazione dei salari Il salario di equilibrio La variazione del prezzo relativo dei prodotti manifatturieri Effetto sui salari Effetto sui salari reali L’impatto complessivo sul lavoro La disoccupazione Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 2 Sommario • I guadagni del capitale e della terra La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra La variazione dell’affitto reale del capitale La variazione dell’affitto reale della terra Un esempio numerico La variazione dell’affitto del capitale La variazione dell’affitto della terra Equazione generale della variazione dei prezzi dei fattori Quali sono le implicazioni? • Conclusioni Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 3 Ipotesi del modello ricardiano semplice • Le funzioni di produzione del modello di Ricardo sono a coefficienti fissi (occorre sempre la stessa quantità di lavoro per produrre un’unità del bene X ed Y, indipendentemente dalla scala di produzione CASO POCO REALISTICO!); X = α LX e Y = β LY dove LY = L – LX (ipotesi PO) • Ipotesi Linearità delle tecnologie fa sì che le produttività, medie e marginali, coincidano e siano pari ai coefficienti produttivi; • Ipotesi Piena mobilità interna, fa sì che in ogni paese ci sia un unico salario monetario in entrambi i settori (w) • Ipotesi Conc.Perfetta fa sì che w equivalga al valore del prodotto marginale in ogni settore • CONCLUSIONE: Nell’equilibrio di economia chiusa il rapporto fra i prezzi relativi risulta uguale al rapporto tra i coefficienti di produzione. 4 Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” Teoria del valore-lavoro e legge dei vantaggi comparati • Teoria del Valore Lavoro: “Il valore di un bene dipende esclusivamente dalla quantità di lavoro necessario per produrlo.” • Ipotesi: • Il Lavoro è il solo fattore della produzione (o è impiegato nella stessa proporzione fissa in tutte le produzioni) • Il Lavoro è omogeneo (1 solo tipo) fra i settori produttivi. • Tali ipotesi sono accettabili? NO. Il Lavoro non è il solo fattore della produzione; non viene impiegato in proporzione fissa fra i diversi settori (rapporto K/L varia fra G e T); non è omogeneo. • La Teoria del valore lavoro è essenziale per spiegare la Legge dei vantaggi comparati? NO! • Ricardo stesso era consapevole del fatto che la teoria del valore-lavoro non potesse essere presentata come una legge generale; Egli rimase tuttavia convinto che l’abbandono di tale teoria avrebbe comportato modificazioni di poco conto nelle conclusioni cui era giunto, e che la teoria stessa poteva ritenersi quale "approssimazione più vicina alla realtà“ 5 Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” Il modello ricardiano semplice in sintesi • Vantaggi del commercio dipendono dalla specializzazione internazionale fondata sui vantaggi comparati • I vantaggi comparati dipendono esclusivamente dalle differenze int.li nelle tecnologie • Le differenze int.li nello stato della tecnologia spiegano anche le differenze int.li dei salari • La specializzazione si realizza attraverso lo spostamento di L dai settori in cui è meno efficiente ai settori in cui è più efficiente (piena mobilità interna) • I lavoratori di tutti i paesi aumentano il loro benessere (1 solo FP, no conflitto distributivo! poco realistico!) • La presenza di tecnologie lineari determina una specializzazione completa (poco desiderabile!) 6 Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” Introduzione • L’apertura di un Paese al commercio internazionale genera vincitori e perdenti. • Determinare chi guadagna e chi perde permette di dare risposta a molte domande sulla politica commerciale. • Il modello a fattori specifici spiega chi ottiene vantaggi e chi subisce perdite. • Il modello a fattori specifici di breve periodo offre nuove intuizioni rispetto al modello ricardiano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 7 Il modello a fattori specifici • Il commercio internazionale come influenza i guadagni del lavoro, della terra e del capitale? • Abbiamo appreso dal modello ricardiano che il libero scambio genera: Un aumento dei prezzi relativi nel settore esportatore Una riduzione dei prezzi relativi nel settore che compete con le importazioni • Quello che desideriamo conoscere quindi è come le variazioni dei prezzi relativi influenzano i guadagni dei fattori. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 8 Perché ci preoccupiamo dei prezzi relativi? 1. Il profitto dei fattori specifici o fissi (come il capitale e la terra) aumenta o diminuisce in modo significativo a causa dei cambiamenti nei prezzi relativi perché nel breve periodo sono vincolati ad un settore e non possono essere impiegati altrove. 2. I fattori mobili (come il lavoro) possono in parte compensare le perdite derivanti dalle variazioni dei prezzi relativi cercando impiego in altri settori. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 9 La ripartizione dei vantaggi: il caso della Bolivia «E’ giunto il momento, l’atteso giorno, una data storica, in cui la Bolivia riprende il controllo assoluto delle proprie risorse naturali». Evo Morales, Presidente Bolivia (2006) • • • • L’esperienza boliviana illustra efficacemente la difficoltà di assicurare che tutte le persone all’interno di un’economia condividano i guadagni del commercio internazionale Le esportazioni di gas naturale boliviano hanno generato elevati profitti ma gli indigeni Aymara non ne hanno beneficiato. Il 1º maggio 2006, il presidente Evo Morales ha nazionalizzato tutte le riserve di gas naturale Ciò ha ridotto ma non eliminato i profitti delle compagnie petrolifere estere (vedi rassegna stampa «tutto fumo e niente arrosto») Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 10 Verso Una Teoria “Standard” Del Commercio • Estensione del modello ricardiano (2x2x2/3) • 2-3 FP (di cui L mobile) con CO crescenti (modello più generale) • (+ realistico!) Il paese deve rinunciare a q via via maggiori di un certo bene per liberare risorse sufficienti a produrre un’unità addizionale di un altro bene (legge della produttività marginale decrescente); • L’introduzione di 2 FP porterà i paesi ad una situazione di specializzazione incompleta con effetti sulla “distribuzione del reddito” (vedi principio di compensazione) 11 Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” Curve delle possibilità produttive Bene Y 100 100 80 A 20 A 80 B 20 100 80 1 FP CO Costanti 80 A B 20 20 100 Bene X 75 95 100 2 FP CO Crescenti (RENDIMENTI DI SCALA COSTANTI) B 5 40 100 2 FP CO Decrescenti (RENDIMENTI DECRESCENTI) 12 Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” Derivazione della Curva FPP in presenza di Fattori Specifici NB! Ipotesi CP presuppone RSCO e PML decrescenti Funz. prod. Frumento FPP • Le Q prodotte dei 2 beni sono determinate dall’allocazione di L nei 2 settori •Modello a Fattori specifici (in cui solo L è mobile fra i settori, mentre K e T sono fattori specifico); • L’inclinazione delle Curve QF e QM rappresenta la produttività marginale del lavoro (rendimenti decrescenti, diminuisce all’aumentare di L, dati K e T) Funz. prod. Manufatti Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” 13 FPP in presenza di Costi Opportunità Crescenti Diverse dotazioni fattoriali (2 FP!) e/o differenti tecnologie di produzione determinano FPP diverse Ogni q addizionale di 20 (X o Y) il paese deve rinunciare (inclinazione negativa) a quantità sempre maggiori dell’altro bene Perché? Il paese è costretto ad utilizzare risorse via via meno adeguate o efficienti. Es. Terreni da coltivare 14 Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza” Il modello a fattori specifici • Continuiamo a considerare due Paesi: H e F. • Paese H Il settore manifatturiero impiega lavoro e capitale. Il settore agricolo impiega lavoro e terra. Rendimenti decrescenti del lavoro: MPLM e MPLA decrescenti (vedi Figura 3.2). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 15 Prodotto marginale del lavoro decrescente Figura 3.2 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 16 Inclinazione della PPF • Ciascun Paese fronteggia una frontiera delle possibilità produttive standard. Concava rispetto all’origine a causa dei rendimenti decrescenti del lavoro in entrambi i settori. Supponiamo che una unità di L si sposti dall’agricoltura al settore manifatturiero: la produzione agricola si riduce di MPLA e la produzione manifatturiera aumenta di MPLM. L’inclinazione della PPF indica il rapporto tra i prodotti marginali. L’inclinazione è il costo opportunità di produrre una unità di beni manifatturieri. Se L continua a spostarsi verso la manifattura, MPLA aumenta, MPLM diminuisce e l’inclinazione della PPF aumenta. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 17 La frontiera delle possibilità produttive Figura 3.3 (Costo opportunità manifattura) Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 18 Costo opportunità e prezzi Come nel modello ricardiano, l’inclinazione della PPF è pari al costo opportunità ovvero al prezzo relativo del bene sull’asse orizzontale, in questo caso il bene manufatto. Le imprese assumono lavoratori fino al punto in cui il costo di un’ora aggiuntiva di lavoro (il salario) è pari al valore di un’ora aggiuntiva di lavoro nella produzione. Il valore della produzione aggiuntiva può essere misurato moltiplicando il prezzo del bene per la produzione aggiuntiva, o il MPL. W = PM ⋅ MPLM L’uguaglianza vale in entrambi i settori: W = PM ⋅ MPLM W = PA ⋅ MPLA Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 19 Uguaglianza dei salari • Poiché supponiamo che il lavoro sia mobile, i salari nei due settori devono essere uguali. • Altrimenti il lavoro si sposterebbe verso quello con w maggiore fino all’equilibrio • Il prezzo relativo del bene manufatto è uguale al costo opportunità del bene manufatto (inclinazione della PPF). PM ⋅ MPLM = PA ⋅ MPLA PM MPLA = PA MPLM Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 20 Il Paese H in autarchia Produzione agricola, QA A U1 Inclinazione = –(PM/PA) B PPF Produzione manifatturiera, QM Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 21 Il Paese F • Il Paese F Supponiamo che il prezzo di autarchia del Paese F (PM*/PA*) sia maggiore di quello del Paese H (PM/PA). Per ora trascuriamo le ragioni di queste differenze tra i prezzi. Il Paese H ha un vantaggio comparato nella manifattura (può produrre ad un costo opportunità più basso rispetto a quello di F). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 22 I guadagni del commercio • I guadagni complessivi dal commercio internazionale Dopo l’apertura del commercio, il prezzo mondiale sarà compreso tra i prezzi di autarchia dei Paesi H e F. Dopo l’apertura al commercio: Il prezzo relativo dei beni manufatti in H aumenterà Il prezzo relativo dei beni manufatti in F si ridurrà I guadagni complessivi dal commercio possono essere misurati dalla maggiore utilità conferita dallo spostamento su una curva di indifferenza più alta. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 23 Equilibrio del commercio Il Paese H in libero scambio Produzione agricola, QA Inclinazione = –(PM/PA)W C Dopo l’apertura al commercio guadagni dallo scambio Il Icommercio internazionale internazionale i consumatori essere misurati fapossono aumentare prezzi dei pagano il nuovodell’utilità e da U1 dall’aumento beni manufatti inprezzo H, come sono grado di spostarsi su a Uin mostra 2. la nuova retta del una curva di indifferenza prezzo. maggiore (U2) U2 A U1 Guadagni dallo scambio Inclinazione = –(PM/PA) B PPF Produzione manifatturiera, QM Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 24 Che cosa è successo in H? Il maggior prezzo relativo nella manifattura attrae più lavoratori verso quel settore: la produzione avviene nel punto B (anziché in A). Si esportano beni manufatti e si importano beni agricoli. Varia il consumo: gli individui, spostandosi su una curva di indifferenza più elevata, possono consumare C (anziché A). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 25 I guadagni del commercio Produzione prima = A Produzione dopo = B Consumo prima = A Consumo dopo = C Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 26 I guadagni del commercio • Conclusioni Il bene il cui prezzo relativo aumenta è esportato. Il bene il cui prezzo relativo si riduce è importato. I paesi partner aumentano il benessere per effetto del commercio. • Sebbene un Paese nel complesso stia meglio grazie al commercio internazionale, ciò non significa che ogni individuo stia meglio. • Che effetti si producono sui guadagni del lavoro nel settore che compete con le importazioni e nel settore esportatore dopo l’apertura al commercio internazionale? Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 27 I guadagni del lavoro • La determinazione dei salari Possiamo mostrare la quantità di lavoro impiegata in ogni settore in un unico grafico. LM + LA = L Il lavoro impiegato nel settore manifatturiero è misurato da sinistra verso destra. Il lavoro impiegato nell’agricoltura è misurato da destra verso sinistra. Vedi Figura 3.5 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 28 La determinazione dei salari Le imprese assumono lavoratori fino al punto in cui i salari sono pari al valore del prodotto marginale. Tracciamo PM · MPLM e PA · MPLA nella figura 3.5. Si noti che PA · MPLA è misurato da destra verso sinistra. Il salario di equilibrio si trova nel punto A, nel punto di intersezione tra queste curve. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 29 L’equilibrio nel mercato del L Allocazione del lavoro tra manifattura e agricoltura Equilibrio del mercato del lavoro Salario del mercato PL’equilibrio disegnata PMA*MPL *MPLMA èè disegnata delsinistra lavoro è destra nel punto di da da destra aa sinistra intersezione tra le curve. Salario PA⋅MPLA Valore del prodotto marginale nell’agricoltura A W Valore del prodotto marginale nella manifattura PM ⋅MPLM 0M L → L ←L 0A 1444M444444442444444444A443 L Lavoro manifatturiero Offerta totale di lavoro Lavoro agricolo Figura 3.5 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 30 I guadagni del lavoro • Quando i salari nei due settori sono identici, non c’è ragione per cui il lavoro si sposti tra settori. • Tuttavia, l’equilibrio può variare se altri fattori nel mercato variano. • Il commercio internazionale è uno di questi fattori Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 31 I guadagni del lavoro • La variazione del prezzo relativo dei prodotti manifatturieri Supponiamo che il prezzo dei beni manufatti aumenti (a causa della domanda estera). Abbiamo già mostrato lo spostamento dall’equilibrio di autarchia a quello di libero scambio sulla PPF. Ora possiamo analizzare come cambia il salario in ogni settore e come questi cambiamenti influenzano i guadagni reali del lavoro. In seguito analizzeremo i guadagni reali della terra e dei proprietari del capitale. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 32 Effetto sui salari Un aumento del prezzo relativo dei beni manufatti può essere causato da un aumento di PM o da una diminuzione di PA. L’effetto sul salario reale è lo stesso. Supponiamo che PM aumenti La curva PM*MPLM si sposta verso l’alto di ∆ PM · MPLM Nuovo equilibrio con un salario maggiore. LM è aumentato e LA è diminuito Figura 3.6 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 33 I guadagni del lavoro Figura 3.6 L’aumento del prezzo dei beni manufatti Salario La distanzasiverticale tra la PM*MPL sposta verso M vecchia e la nuova l’alto portando a uncurva nuovoè maggiore equilibrio. dell’aumento nei salari. Salario Distanza PA⋅MPLA verticale = ∆PM ⋅(MPLM) B W’ ∆W PM'⋅MPLM W A PM⋅MPLM 0M L → L L′ ←L 0A 1444M444444442444444444A443 L Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 34 Effetti sui salari reali L’aumento del salario nominale si traduce in un salario reale maggiore? Dipende dalle variazioni nei prezzi. Supponiamo che PA non cambi: W/PA aumenta e i lavoratori possono acquistare più cibo. Supponiamo che PM sia aumentato, come W; qual è l’effetto netto su W/PM? Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 35 Effetti sui salari reali Abbiamo mostrato nella figura 3.6 che ∆W < ∆PM·MPLM Se dividiamo entrambi i membri per W (=PM*MPLM) otteniamo: ∆W ∆PM ⋅ MPLM ∆PM < = W PM ⋅ MPLM PM Il salario reale in termini di beni manufatti è diminuito Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 36 Effetti sui salari reali ∆W/W è la variazione percentuale dei salari ∆PM/PM è la variazione percentuale del prezzo dei beni manufatti. Poiché ∆W/W è minore, la quantità di beni manufatti che può essere acquistata con il salario nominale si è ridotta. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 37 L’impatto complessivo sul lavoro I lavoratori hanno una situazione migliore o peggiore dopo l’aumento del prezzo? Una persona che spende la maggior parte del proprio reddito in beni agricoli sta meglio. Ma una persona che spende una quota rilevante del proprio reddito in beni manufatti sta peggio. Nel modello a fattori specifici, l’impatto complessivo sul benessere dei lavoratori è ambiguo. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 38 Differenze con il modello ricardiano • Nonostante l’ambiguità, tale conclusione è importante Il risultato è diverso da quello trovato nel modello ricardiano, nel quale il lavoro otteneva senza ambiguità un salario maggiore. Ciò ci ammonisce dal fare affermazioni non qualificate sugli effetti del commercio internazionale sui lavoratori. • L’effetto del commercio internazionale sui salari reali può essere complesso. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 39 La disoccupazione nel modello a fattori specifici Il lavoro totale è sempre LM + LA perciò non c’è disoccupazione. Perché trascuriamo la disoccupazione? La disoccupazione è normalmente considerata un fenomeno macroeconomico influenzato dai cicli economici. L’idea di questi modelli di commercio è che le persone licenziate nei settori di svantaggio comparato trovino una nuova occupazione (in tempi ragionevoli) nei settori di vantaggio comparato con salari maggiori. Tuttavia, anche in assenza di disoccupazione (da dimostrare), non saremmo ancora in grado di concludere se il commercio è necessariamente positivo o negativo per i lavoratori (variazione salari reali). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 40 Manifatturiero e servizi negli Stati Uniti APPLICAZIONE • Manifatturiero e servizi negli USA: occupazione e salari tra settori • La figura 3.7 mostra l’occupazione nel settore manifatturiero statunitense nel tempo. • La figura 3.8 mostra il salario reale percepito dai lavoratori nel manifatturiero, in tutti i servizi privati e nei servizi informatici. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 41 Manifatturiero e servizi negli Stati Uniti APPLICAZIONE FIGURE 3-7 U.S. Manufacturing Sector Employment, 1973–2009 Employment in the U.S. manufacturing sector is shown on the left axis, and the share of manufacturing employment in total U.S. employment is shown on the right axis. Both manufacturing employment and its share in total employment have been falling over time, indicating that the service sector has been growing. 42 Manifatturiero e servizi negli Stati Uniti APPLICAZIONE FIGURE 3-7 (1 of 2) Real Hourly Earnings of Production Workers This chart shows the real wages (in constant 2008 dollars) earned by production workers in U.S. manufacturing, in all private services, and in information services (a subset of all private services). 43 Occupazione e salari APPLICAZIONE TABLE 3-1 (1 of 3) Job Losses in Manufacturing and Service Industries, 2005–2009 This table shows the number of displaced (or laid-off) workers in manufacturing and service industries from 2005 to 2009. 44 Occupazione e salari APPLICAZIONE TABLE 3-1 (2 of 3) Job Losses in Manufacturing and Service Industries, 2005–2009 This table shows the number of displaced (or laid-off) workers in manufacturing and service industries from 2005 to 2009. Between 64% and 68% of the workers displaced from 2005 to 2007 were reemployed by January 2008, with about one-half earning less in their new jobs and one-half earning the same or more, with slightly more workers reemployed in service industries earning more at their new job. 45 Occupazione e salari APPLICAZIONE TABLE 3-1 (3 of 3) Job Losses in Manufacturing and Service Industries, 2005–2009 This table shows the number of displaced (or laid-off) workers in manufacturing and service industries from 2005 to 2009. However the recession that began in 2008 clearly increase the number of displaced workers From January 2008 to December 2009 the total number of displaced workers increased to 5.1 million, of which 2.1 million had been employed in manufacturing. n.a. = not available. 46 Conclusioni APPLICAZIONE 1. I salari sono diversi tra i diversi settori dell’economia, quindi l’ipotesi di salari uguali in entrambi i settori è una semplificazione. 2. Ogni anno molti dei lavoratori che perdono il lavoro per varie ragioni devono trovare lavoro altrove. Alcuni sono licenziati a causa della concorrenza delle importazioni, ma ci sono molte altre ragioni. 3. La maggior parte dei lavoratori trova un nuovo impiego entro 2-3 anni, ma non necessariamente con lo stesso salario. 4. La crisi del 2008 ha determinato l’incremento della disoccupazione involontaria (fenomeno macro). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 47 I guadagni del capitale e della terra • Sebbene ci siano guadagni “complessivi” dal commercio per il Paese, abbiamo trovato che il lavoro, il fattore mobile, non necessariamente ne trae beneficio. • Che cosa succede ai guadagni degli altri fattori di produzione, il capitale e la terra, che non possono spostarsi tra settori? Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 48 La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra Il capitale e la terra percepiscono ciò che rimane dei ricavi dopo il pagamento del lavoro. I ricavi totali sono dati dal prezzo moltiplicato per la quantità venduta e i pagamenti del lavoro sono pari ai salari moltiplicati per il numero di lavoratori assunti. • La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra Compenso del capitale = PM·QM – W·LM Compenso della terra = PA·QA – W·LA E’ utile calcolare il compenso per unità impiegata: La quantità di terra usata nell’agricoltura è T acri. La quantità di capitale impiegato nella manifattura è K. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 49 La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra Possiamo ora determinare i guadagni del capitale, RK, e della terra, RT Compenso del capitale PM QM − WLM RK = = K K Compenso della terra PAQA − WLA RT = = T T Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 50 La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra RK e RT sono rispettivamente l’affitto del capitale e della terra. L’affitto riflette ciò che i fattori guadagnano durante un certo periodo in cui sono impiegati in questi settori. Alternativamente, è l’ammontare che i fattori potrebbero ottenere se fossero affittati per il medesimo periodo di tempo. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 51 La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra • La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra Possiamo usare anche un altro metodo per calcolare l’affitto del capitale e della terra. Possiamo considerare il valore della produzione aggiuntiva ottenuta impiegando quei fattori. RK = PM ⋅ MPK M RT = PA ⋅ MPTA Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 52 La variazione dell’affitto reale del capitale Supponiamo che, come prima, PM aumenti, mentre PA rimane costante. Abbiamo visto precedentemente che i salari aumentano e il lavoro si sposta dall’agricoltura verso la manifattura. Poiché nel settore manifatturiero si utilizza più lavoro, il prodotto marginale del capitale aumenta. Man mano che i lavoratori abbandonano l’agricoltura, il prodotto marginale della terra si riduce. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 53 In sintesi Conclusione generale: Un aumento della quantità di lavoro impiegata in un settore fa aumentare il prodotto marginale del fattore specifico a quel settore, mentre una riduzione del lavoro riduce il prodotto marginale del fattore specifico. Questo risultato è compatibile con la legge dei rendimenti decrescenti rispetto ad un fattore: Stiamo infatti esaminando il caso di come la variazione di un fattore influenzi il prodotto marginale dell’altro fattore. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 54 La variazione dell’affitto reale del capitale Si ricordi che MPKM = RK/PM Dato che ∆PM ∆MPKM Quindi ∆MPKM = ∆(RK/PM) Poiché PM cresce Affinché MPKM cresca RK deve crescere più di PM in termini percentuali (i.e., si verifica un aumento dell’affitto reale in termini di manufatti). Si ricordi inoltre che RK/PA è la quantità di cibo che può essere acquistata dai proprietari del capitale. RK è aumentato, PA costante, quindi RK/PA aumenta. L’affitto reale del capitale è aumentato anche in termini di cibo. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 55 I guadagni del capitale • La variazione dell’affitto reale del capitale Poiché i proprietari del capitale possono permettersi di consumare una quantità maggiore di entrambi i beni, stanno meglio quando PM aumenta. La situazione è diversa per i lavoratori, che possono acquistare una quantità maggiore di un bene, ma una quantità inferiore dell’altro bene. I proprietari del capitale nel paese H nel caso di aumento di PM stanno chiaramente meglio nel caso di commercio internazionale rispetto all’autarchia. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 56 La variazione dell’affitto reale della terra Il lavoro si sposta dal settore agricolo causando una riduzione in MPTA. Poiché MPTA = RT/PA e RT/PA diminuisce, quindi RT deve diminuire (dato che PA è costante). Ciò implica una riduzione dell’affitto reale della terra in termini di cibo: i proprietari terrieri non possono permettersi la quantità di cibo che acquistavano in precedenza. Inoltre PM è aumentato, perciò i proprietari terrieri non possono acquistare nemmeno la stessa quantità di beni manufatti. I proprietari terrieri nel paese H nel caso di aumento di PM stanno chiaramente peggio in libero scambio rispetto all’autarchia. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 57 I guadagni del capitale e della terra • Sintesi I guadagni reali dei proprietari del capitale e dei proprietari terrieri seguono direzioni opposte. Un aumento del prezzo relativo della produzione di un settore fa crescere l’affitto reale del fattore specifico a quel comparto, ma farà diminuire l’affitto reale dei fattori specifici all’altro settore. Ciò implica che, in generale, i fattori specifici ai settori di esportazione guadagnano, mentre i fattori specifici ai settori che competono con le importazioni subiscono delle perdite. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 58 Un esempio numerico • Settore manifatturiero: Ricavi = PMQM = $100 Compenso del lavoro = WLM = $60 Compenso del capitale = RKK = $40 • Settore agricolo Ricavi = PAQA = $100 Compenso del lavoro = WLA = $50 Compenso della terra = RTT = $50 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 59 Un esempio numerico • Supponiamo che PM aumenti del 10% e che PA non vari. La variazione percentuale del salario è del 5% ∆PM/PM = 10% ∆PA/PA = 0% ∆W/W = 5% Si ricordi che la variazione percentuale del salario è compresa tra le variazioni percentuali dei prezzi dei due settori. Inoltre, essa è uguale per entrambi i settori (essendo il L il fattore mobile). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 60 Un esempio numerico • La variazione dell’affitto del capitale Compenso del capitale PM QM − WLM RK = = K K ∆PM QM − ∆WLM ∆RK = K Usando la variazione percentuale: ∆RK ( ∆PM PM ) PM QM − ( ∆W W )WLM = RK RK K ∆RK/RK = (10%*100-5%*60)/40 = 17.5% Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 61 Un esempio numerico • In sintesi L’aumento percentuale dell’affitto del capitale è maggiore dell’aumento percentuale del prezzo relativo dei beni manufatti, pari al 10%. Questo risultato vale indipendentemente dai dati specifici, perché l’aumento percentuale del salario è inferiore all’aumento percentuale del prezzo del bene manufatto. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 62 Un esempio numerico • La variazione dell’affitto della terra Seguendo il medesimo procedimento, possiamo esaminare come l’affitto della terra è influenzato da un aumento di PM 0(QA ) − ∆WLA ∆RT = T Poiché i salari sono crescenti, l’affitto della terra si riduce. Possiamo calcolare di quanto si riduce. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 63 Un esempio numerico La variazione dell’affitto della terra • L’affitto della terra diminuisce della stessa percentuale dell’aumento del salario. Ciò accade perché abbiamo ipotizzato che il lavoro e la terra ricevessero la stessa quota di ricavi. ∆RT ∆W =− RT W WLA RT T ∆RT 50 = −5% = −5% RT 50 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 64 Equazione generale della variazione dei prezzi dei fattori Tutte le variazioni nei prezzi dei fattori e dei beni sono collegate. Supponiamo che PM aumenti e che PA non vari. Si ha: ∆RT ∆W ∆PM ∆RK <0< < < RT W PM RK L’affitto reale della terra di riduce la variazione del salario reale è inferiore alla variazione del prezzo del bene manufatto L’affitto del capitale (fattore specifico del settore manifatturiero) cresce più che proporzionalmente Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 65 Equazione generale della variazione dei prezzi dei fattori Vale il contrario se PM si riduce. I salari si riducono meno della variazione percentuale del prezzo del bene manufatto. L’affitto del capitale diminuisce più del prezzo del bene manufatto e l’affitto della terra aumenta. Che cosa accade se PA aumenta? ∆RK ∆W ∆PA ∆RT <0< < < RK W PA RT Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 66 Implicazioni • I guadagni dei fattori specifici in percentuale variano più del prezzo relativo a causa del commercio internazionale. • Ciò accade perché questi fattori (terra e capitale) non possono spostarsi tra settori. • Le variazioni dei guadagni seguono direzioni opposte e quindi gli interessi di T e di K sono tra loro opposti. • Le variazioni dei salari pagati ai lavoratori sono meno estreme. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 67 Applicazioni Coffee Prices FIGURE 3-8 (1 of 3) World Coffee Market Real wholesale prices for coffee have fluctuated greatly on world markets. Using 2008 dollars, prices were at a high of about $3.00 per pound in 1986, fell to 83¢ per pound in 1993, rose to $1.77 in 1995, and then fell to 50¢ per pound in 2001. 68 Applicazioni Coffee Prices FIGURE 3-8 (2 of 3) World Coffee Market (continued) Since 2001, there has been a sustained increase in both price and quantity, implying a shift in import demand. 69 Applicazioni Coffee Prices FIGURE 3-8 (3 of 3) World Coffee Market (continued) By 2008 prices had risen to $1.24 per pound. Corresponding to these price fluctuations, the quantity of world coffee exports was at a low in 1986 (65 million bags) and at a high in 2008 (97 million bags), as supplies from Brazil and Vietnam increased. 70 Applicazioni Conseguenze: Coerentemente con il nostro modello a fattori specifici , le ampie fluttuazioni dei prezzi internazionali del caffé si traducono in fluttuazioni dei redditi reali dei contadini Fair-Trade Coffee TransFair USA ed altre organizzazioni similari comprano il caffè a prezzi più alti del prezzo di mercato (quando il prezzo è basso come, ad es., nel 2001) ed a prezzi più bassi quando il prezzo di mercato è alto (come, ad esempio, nel 2005). Si tratta, sostanzialmente, di forme assicurative capaci di ridurre il grado di vulnerabilità dei contadini alle estreme fluttuazioni di prezzo dei beni agricoli, garantendo loro prospettive stabili di consumo nel tempo. 71 HEADLINES L’aumento del prezzo del caffé: ottimo per gli agricoltori, un problema per le cooperative… Groups like TransFair USA ensure coffee farmers like Santiago Rivera, pictured here, a more stable source of income over time. In occasione delle raccolte 2005, le cooperative Fairtrade incontrarono difficoltà ad ottenere dai soci-agricoltori il caffè al prezzo equo e solidale. Trattandosi di un prezzo al di sotto di quello di mercato, la tentazione di non rispettare gli accordi presi ed a venderlo agli intermediari locali ai maggiori prezzi di mercato era forte. L’aumento dei prezzi garantiva comunque ai produttori di caffè maggiore benessere rispetto al passato. 72 Conclusioni • Nel modello ricardiano del capitolo 2, abbiamo mostrato che il commercio non può mai far star peggio un Paese. • È vero anche in questo capitolo, ma alcuni fattori di produzione possono subire delle perdite. • Il fattore specifico al settore importatore subisce una riduzione dell’affitto reale. • Il fattore specifico al settore esportatore ottiene un aumento dell’affitto reale. • Poiché il lavoro è mobile, l’effetto è ambiguo: i salari reali aumentano in termini di un bene, ma si riducono in termini dell’altro bene. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 73