Prof.ssa
Chiara Leardini
Università degli Studi di Verona
organizzativo
leva
*Il concetto di salute organizzativa si riferisce alla
capacità di un’organizzazione di funzionare,
svilupparsi e raggiungere i propri obiettivi
promuovendo e garantendo nelle persone un
adeguato grado di benessere fisico e psicologico,
rilevabile in termini di “benessere organizzativo”.
*In un’organizzazione il grado di “benessere
organizzativo” può influire in modo significativo sulle
performance dei singoli e dei gruppi.
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Il benessere organizzativo risiede nella qualità
della relazione esistente tra le persone e il
contesto di lavoro.
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14. Apertura
all’innovazione
1. Comfort
Ambientale
2.
Chiarezza
obiettivi
3.
Valorizzazione
4.Ascolto
13. Utilità
sociale
12.
Caratteristiche
dei compiti
FATTORI
DELL’ORGANIZZAZIONE
6. Conflittualità
7. Sicurezza
11. Equità
10. Fattori
di stress
5. Informazioni
9. Operatività
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8. Relazioni
interpersonali
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 Quali comportamenti osservare?
 Quali sono i comportamenti virtuosi che si
manifestano?
 Quali sintomi di sofferenza, quali disturbi
psicosomatici osserviamo?

Quali gli indicatori ?
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Aggressività
inabituale e
irritabilità
Aderenza formale alle regole e
disaffezione lavorativa
Sentimento di
inutilità
Assenteismo
Disinteresse per
il lavoro
Sentimento di
irrilevanza
Confusione
organizzativa
Insofferenza
nell’andare al
lavoro
Alto livello di
pettegolezzo
Venir meno della
propositività
Sentimento di non
riconoscimento
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Desiderio di
cambiare lavoro
Lentezza nella
performance
Risentimento verso
l’organizzazione
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Asma, difficoltà
respiratorie
Nervosismo,
irrequietezza,
ansia
Mal di testa e difficoltà di
concentrazione
Mal di stomaco,
gastrite
Dolori muscolari e
articolari
Senso eccessivo
di affaticamento
Difficoltà ad addormentarsi,
insonnia
Senso di depressione
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Valori condivisi
organizzativi
Soddisfazione per le
relazioni
Voglia di
impegnarsi
Elevato
coinvolgimento
Fiducia di
miglioramento
Soddisfazione
per
l’organizzazione
Sensazione di
far parte di un
team
Immagine del
management
Voglia di andare
al lavoro
Percezione di successo
dell’organizzazione
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Rapporto tra vita
lavorativa e privata
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*I vantaggi relativi al miglioramento del benessere
organizzativo possono portare vantaggi di tre
tipologie:
- VANTAGGI PER LA SALUTE
- VANTAGGI SOCIALI
- VANTAGGI ECONOMICI
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La riduzione della percentuale di infortuni e
malattie professionali
L’adozione di stili di vita sani e l’equilibrio della
persona (benessere personale)
La riduzione delle assenze per malattie ed
infortuni
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il miglioramento della qualità della vita
lavorativa e, in generale, della qualità della vita
dei lavoratori;
l’aumento dell’autostima e della motivazione;
l’innalzamento delle competenze professionali e
delle capacità di far fronte alle esigenze della
vita professionale.
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l’aumento della produttività e dell’efficienza
economica;
La riduzione di costi legati agli infortuni e
all’assenteismo e al turn over
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POSIZIONAMENTO DELL’IMPRESA
FATTURATO
CLIMA INTERNO
REDDITIVITA’
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Quando si verificano condizioni di scarso
“benessere organizzativo” si determinano, sul
piano concreto, fenomeni quali:
• Diminuzione della produttività
• Assenteismo
• Bassi livelli di motivazione
• Ridotta disponibilità al lavoro
• Carenza di fiducia
• Mancanza di impegno
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Tre sono gli aspetti di cui tener conto.
* L’esaurimento
emotivo. L’individuo si sente
prosciugato, esausto, incapace di rilassarsi e di
recuperare;
* La
depersonalizzazione. L’individuo assume un
comportamento freddo e distaccato nei confronti del
lavoro e degli altri, adottando un atteggiamento di
indifferenza nel tentativo di proteggersi;
* Una
ridotta realizzazione personale. L’individuo
arriva a percepirsi come incapace ed inadeguato al
lavoro
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* Il
LAVORATORE e i suoi familiari, a causa dei vari sintomi a
livello cognitivo, emotivo, comportamentale e somatico:
- Problemi fisici (mal di testa, disturbi gastrointestinali,
ipertensione, tensione muscolare e affaticamento cronico);
- Problemi psichici (ansia, depressione e disturbi del sonno);
- Problemi comportamentali (abuso di alcol, farmaci e droghe).
* L’UTENZA
e l’ORGANIZZAZIONE, a causa dell’attivazione di
difese antieconomiche e disfunzionali da parte di una forza
lavoro che non offre più la dedizione, la creatività e la
produttività precedenti:
- Scarsa qualità delle prestazioni e delle relazioni;
- Aumento del tasso di assenteismo, turnover, dimissioni, ecc.
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I costi diretti
Proporzionali (costo della retribuzione , costi della mancata
produzione, ore straordinarie, costo personale in
sostituzione)
Non proporzionali (costi amministrativi e operativi connessi
alla riorganizzazione del processo di lavoro)
I costi indiretti (deterioramento del clima, inesperienza del nuovo
lavoratore..)
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I costi diretti:
costo per assunto x assunti per turnover
(dove il costo per assunto= costi del reclutamento e
selezione/assunti nel periodo)
I costi indiretti:
riduzioni di produttività connesse all’uscita di una persona e
all’entrata di una persona nuova da istruire (addestramento,
formazione, tempo dedicato)
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 Azioni e progetti su variabili hard: strutturali e a



livello della struttura organizzativa (turni e orari,
ambiente lavorativo, …)
Azioni e progetti su variabili soft: miglioramento
processi partecipativi diffusi (empowerment),
promozione della salute, comunicazione interna,
formazione collettiva, ecc.
Ricerca e ricerca-intervento-partecipata sul
benessere organizzativo
Azioni formative e informative di base sul tema
(promozione della salute, aspettative adeguate,
senso del limite).
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CONTROL
COMPETENZE
COMMITMENT
COOPERAZIONE
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COMUNICAZIONE
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* Pianificazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro
(SGSL), integrabili con i sistemi di Qualità e Ambiente e SA8000,
per prevenire infortuni e ridurre i costi in caso di infortunio.
* Processi di gestione dei flussi di comunicazione, per colmare il
divario tra “chi dirige” e “chi è diretto”
* Sistemi di Gestione delle Risorse Umane più trasparenti,
partecipati, efficaci
per conseguire un livello maggiore di Equità e Responsabilità
organizzativa
* Definizione di Piani Formativi Aziendali coerenti e condivisi,
orientati alla promozione della Cultura della Sicurezza e del
Benessere Organizzativo
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Tipici meccanismi per favorire l’integrazione:
-partecipazione attiva dei lavoratori
-condivisione di obiettivi e risultati
-chiara definizione di ruoli e responsabilità
-linguaggio condiviso e comunicazione bidirezionale
efficace
-disponibilità di risorse adeguate all’investimento
(Rapporto Progetto SIS aprile 2012 – Confindustria Federmanager)
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1.Le caratteristiche del personale
2.Il livello di benessere organizzativo
3. I costi
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1. Il personale
Dati
-Personali
-Professionali
-Competenze
-Comportamenti
-Costi
del personale
Indici
Turn over
Assenteismo
Produttività
Strumenti
Configurazioni demografiche
Portafoglio delle risorse umane
Strumenti di analisi del fabbisogno e delle disponibilità
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*Al fine di comprendere il livello di benessere
organizzativo della propria organizzazione è
necessario misurarlo (ricerca-intervento)!
*Esistono molte modalità che rispondono a tale
esigenza, ma quella che risulta maggiormente
efficace (perché anonima) è il questionario
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*La misurazione in tema di benessere organizzativo è
auspicabile se legata all’intervento, altrimenti si
rischia di attivare frustrazioni ed innescare ulteriori
problematiche
*Le figure che occupano una posizione dirigenziale
devono disporre di autorità adeguata a promuovere
cambiamenti e di farsi carico di risolvere i problemi
individuati (cultura)
*In generale condurre un’indagine in tale si B.O.
richiede da parte dell’organizzazione disponibilità al
cambiamento, competenze e una certa sensibilità al
tema
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obiettivi
chiarezza degli obiettivi
dimensione critica
dimensione positiva
dimensione media
comunicazione
circolazione delle
informazioni
disponibilità all’ascolto
tecnologie
innovazione tecnologica
e culturale
politiche di gestione RU
valorizzazione
relazioni interpersonali
equità di trattamento
senso di utilità
clima organizzativo
conflittualità
stress
processi
scorrevolezza operativa
compiti lavorativi
sicurezza
sicurezza sul lavoro
comfort
confortevolezza
dell’ambiente di lavoro
Costi della prevenzione
Costi della sicurezza sul lavoro (interventi,
premi,..)
Costi di formazione
Costi del personale (straordinari, sostituzione,
addestramento..)
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organizzativo
leva
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