PREFAZIONE Questa è una pubblicazione che fa parte dei libri e delle dispense “LIFE PROJECT” che hanno lo scopo di diffondere le giuste informazioni e le soluzioni che agiscono sulle vere cause dei problemi che ogni giorno viviamo. Però dobbiamo essere consapevoli che solo se cambieremo il nostro modo di pensare e di agire, secondo il Vero Amore così come è insegnato nel libro “La Legge Eterna dell’Amore” (che fa parte delle pubblicazioni “Life Project”), le soluzioni indicate porteranno il vero cambiamento di “tutte le cose” sul Pianeta. 2 DOSSIER OGM La diffusione dei cibi modificati geneticamente decreterà entro pochi anni la fine dell’umanità. Questo libro, dopo aver documentato i pericoli e i danni causati dagli OGM, ossia dai semi e cibi transgenici, indica anche una possibile via d’uscita per evitare il peggio. ALCUNE IMPORTANTI DOMANDE SUGLI OGM: • Che cosa sono gli OGM? • Come vengono prodotti? • Sono pericolosi per la nostra salute? • I cibi che troviamo in vendita nei negozi e nei supermercati contengono OGM? • Come fare per riconoscerli? • Sapevate che anche le armi chimico– batteriologiche vengono create con gli OGM? 3 • Sapevate che l’insulina per i diabetici è transgenica ed ha già causato morti? • Come possiamo difenderci dai cibi transgenici e dal diffondersi degli OGM? • Gli OGM possono risolvere il problema della fame nel mondo? In questo libro è possibile trovare tutte le risposte a queste e ad altre domande. Informarsi è un diritto - dovere per proteggere la tua salute e quella di chi ami. www.laviadiuscita.net 4 INDICE Introduzione........................................................................... p. 7 Mais transgenico: 44 ricoverati negli USA................................... p. 10 Io, in fin di vita per il cibo biotech.............................................. p. 13 Le menzogne degli organi di controllop....................................... p. 16 Cos'è l'ingegneria genetica...................................................... p. 19 O.G.M.: perché sono pericolosi?................................................ p. 23 Il trasferimento genico orizzontale: il flagello.............................. p. 28 Virus transgenici, grave rischio per la salute................................ p. 31 DNA transgenico negli alimenti di origine animale........................ p. 33 Frankenstein: cibi cotti, crudi… o transgenici?............................. p. 34 Il gene nella bottiglia............................................................... p. 39 Inaffidabile e pericolosa: i fallimenti documentati …..................... p. 43 Il cibo OGM fa male: lo hanno denunciato numerosi scienziati....... p. 48 Scoperta la mappa del DNA umano!........................................... p. 61 Semi suicidi e traditori............................................................. p. 63 E le mucche mangiano le piante di Frankenstein.......................... p. 67 Sementi biotech in regalo agli agricoltori.................................... p. 69 Piantagioni illegali................................................................... p. 72 OGM, l’intrusione furbesca........................................................ p. 74 Enzimi biotecnologici................................................................ p. 78 Il formaggio “incagliato” negli OGM............................................ p. 80 Patatine transgeniche............................................................... p. 81 La Ue sceglie il transgenico....................................................... p. 83 Il nuovo Regolamento Europeo sulla produzione biologica............. p. 91 Il cavillo di troia per l'invasione barbarica degli OGM.................... p. 94 Trovato l’inganno per creare la Legge: è l’inganno-trucco dello 0,9. p. 96 5 Puglia Libera dagli OGM: cento comuni pugliesi dicono no agli OGM p. 98 Iraq: i contadini obbligati a comprare sementi Monsanto............... p.102 Il manifesto della Monsanto...................................................... p.104 No!Non dovete permettere che una messe distrugga la natura....... p.105 Processo agli OGM.Perché il mondo dovrebbe bandire gli OGM....... p.109 L’India distrutta dagli OGM........................................................ p.116 Intervista dell’Ass.ne SUM al Prof. M. D. Nanjundaswamy.............. p.123 Fallimento del cotone OGM, in India 200.000 suicidi..................... p.138 La commissione europea pone fine alla moratoria........................ p.142 L'ennesima menzogna: il pomodoro viola OGM............................ p.144 Roundup: il nuovo Agente Arancio della Monsanto........................ p.146 Le api fuggono dai campi OGM.................................................. p.150 Soya pazza in Brasile............................................................... p.153 Quando la natura riprende il comando........................................ p.157 L'Ungheria distrugge le coltivazioni OGM..................................... p.161 Ciliegi Kiwi e Olivi transgenici scoperti campi illegali nella Tuscia.... p.164 Come arrivano gli OGM sulle nostre tavole?................................. p.166 Il pesticida Glufosinate autorizzato per 5 anni dal Ministero........... p.169 Agricoltura OGM nel Mondo: crescita dell' 8%.............................. p.172 Passiamo ai fatti...................................................................... p.175 Conclusioni finali..................................................................... p.180 Messaggio di Amore di Isha Babaji a tutto il Mondo...................... p.198 6 INTRODUZIONE C’era una volta il DDT: la scienza ufficiale dichiarò che non era dannoso. Dopo anni emersero prove dei danni che il DDT provoca sull’uomo: esso, infatti, è altamente cancerogeno. Solo allora ne fu vietata la commercializzazione, ma ancora oggi viene usato nei paesi del Terzo Mondo. C’erano una volta i C.F.C. (clorofluorocarburi). Per la scienza ufficiale essi erano innocui. Ora è un fatto noto a tutti che i C.F.C. stanno distruggendo il mantello di ozono che ci protegge dai pericolosi raggi ultravioletti capaci di creare cancri e di distruggere la vita sul Pianeta. C’era una volta un farmaco chiamato TALIDOMIDE che ricercatori delle case farmaceutiche dichiararono innocuo per la salute. L’assunzione di questo prodotto causò molti aborti e nascite di bambini focomelici. Svezia, Germania e Gran Bretagna lo ritirarono nel 1961. In Italia fu somministrato fino all’estate del 1962. Per la scienza anche la semplice aspirina e il cortisone erano ritenuti benefici per la salute. Da molti anni è stato però scoperto che aspirina e cortisone sono teratogeni. 7 L’elenco di sostanze e prodotti dichiarati innocui dalla scienza ufficiale, ma rivelatisi poi gravemente pericolosi e nocivi per noi tutti, potrebbe continuare all’infinito. Ora è il tempo degli O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati), di “cibo biotech” (abbreviazione di “cibo biotecnologico”) ovvero di cibo proveniente da semi e piante transgenici che, secondo le multinazionali che li producono e gli scienziati che lavorano per loro, sono innocui per la salute. Ma la scienza ufficiale non aveva dichiarato innocui anche il D.D.T., i C.F.C., l’AMIANTO, il TALIDOMIDE, il PVC, l’ASPIRINA, il CORTISONE ed altre migliaia di prodotti che poi si sono rivelati dannosi e terribilmente pericolosi per l’umanità? Attenzione! Con i semi e i cibi transgenici il rischio è molto più grave. Essi sono già arrivati nei negozi alimentari e sono già sulle nostre tavole. In questo documento abbiamo raccolto testi e dichiarazioni di diversa provenienza (giornali, riviste, libri, siti internet, scienziati, agronomi, contadini che hanno utilizzato i semi OGM, ecc.), che ci auguriamo possano portare luce nell’oscurità e farci riflettere sui rischi ai quali va incontro la nostra salute e quella dell’ambiente in cui viviamo, per poter poi agire nel modo giusto. Le conclusioni finali, il Messaggio di Amore di Isha Babaji, Ideatore 8 dell’Ass.ne SUM, sintetizzano ed arricchiscono l’opera di quel “qualcosa in più” che, purtroppo, manca nel mondo. La lettura di questo testo, ora anche in formato e-book, può quindi illuminare le persone su questo “vitale” argomento e apportare quel “cambiamento” necessario ad avere Gioia, Salute e Pace nel Mondo. 9 MAIS TRANSGENICO: 44 RICOVERATI NEGLI USA Da www. angelfire.com 2/12/2000 In settembre era apparsa sui giornali la notizia che il gigante biotech francese AVENTIS aveva messo in commercio negli USA una varietà di mais transgenico contenente una proteina insetticida (Cry9C) potenzialmente allergenica. Il mais in questione denominato StarLink, secondo le autorizzazioni governative USA, poteva essere utilizzato solo per alimentazione animale. Per una “lieve svista” delle autorità USA, qualcosa come 250.000 tonnellate di questo mangime per animali è andato a finire sulle tavole degli americani. La Kraft (“Solo cose buone dal mondo”) si era ritrovata a ritirare dalla circolazione 3 milioni di confezioni di prodotti sfiziosi che facevano bella mostra sugli scaffali dei supermercati (non lo dite al sig. Unabomber! ). Fino a qui niente di male, visto che non è risultata una morìa di massa dei consumatori di pop-corn statunitensi, anche se resta il dubbio che i francesi l’abbiano fatto apposta per cercare di riprendersi il continente americano 2 secoli dopo esservene stati sfrattati dai coloni anglosassoni. A 10 questo punto, in questa commedia degli orrori, tutto sembrava finito dato che è arrivata la cavalleria degli scienziati Rambo giusto in tempo per fermare l’attentato alimentare. Ma la storia continua. Come la vita, anche se OGM, che non ne vuole sapere nulla di starsene chiusa dentro un’ampollina di vetro. È notizia di ieri che la proteina insetticida Cry9C, originariamente contenuta nello StarLink, è passata, per effetto dell’impollinazione, nelle sementi di una ditta, la Garst Seed Company, che non ha mai fatto uso di tecniche transgeniche. Probabilmente la Garst Seed Company dovrà adesso darsi da fare con i suoi avvocati per intentare una causa $miliardaria$ nei confronti dell’Aventis, salvo aver prima fatto ritirare altre 250.000 tonnellate di sementi dal mercato senza contare le pappine per bambini dagli scaffali dei supermercati USA. Ma questa proteina insetticida Cry9C, fa veramente male oppure è tutta un’invenzione dei terroristi anti-progresso verdi? Se questo mais OGM, contenente questa proteina insetticida, facesse veramente male, gli USA avrebbero gli ospedali già pieni zeppi di consumatori assistiti dai propri avvocati. Ma così non è, o per lo meno, così non era fino a pochi giorni fa. È notizia del 29 novembre, proveniente dall’agenzia Reuters, il ricovero di 44 americani che hanno consumato prodotti contenenti “per errore” mais destinato all’alimentazione dei maiali e delle vacche. I sintomi evidenziati sono stati shock anafilattico, prurito, vomito e diarrea. 11 Adesso, vengono alla mente alcune domande: Come è possibile che un alimento che possiede caratteristiche di rischio per la salute umana possa essere prodotto per l’alimentazione di animali che poi finiscono nei nostri piatti? Che futuro avranno le coltivazioni organiche e tradizionali dato che i pollini OGM, quando si disperdono nell’ambiente, non sanno leggere le Gazzette Ufficiali che vietano o limitano l’impiego di sementi OGM? 12 “IO, IN FIN DI VITA PER IL CIBO BIOTECH” Di Alessandra Farkas Da: Corriere della Sera – 30/3/2001 New York Soltanto a sentire le parole “OGM” e “transgenico”, Keith Finger prova un brivido di terrore lungo la schiena. “Io ho rischiato di andare all’altro mondo per colpa del mais biotech e sono vivo solo per miracolo”, spiega al Corriere il 56enne oculista della Florida, uno tra centinaia di americani che hanno fatto causa a una società produttrice di mais modificato geneticamente, ufficialmente approvato solo per uso animale ma accusato di aver provocato gravissime reazioni allergiche: - Dottor Finger, com’è successo? “Ero stato invitato a casa di mia figlia. Venti minuti dopo la cena a base di tacos e tortillas preparate con mais transgenico - un piatto cui sono abituato essendo mia moglie nicaraguense - ho iniziato ad avere fortissimi crampi di stomaco e un prurito in tutto il corpo, seguiti da una diarrea incontrollabile. Lingua e occhi mi si sono gonfiati enormemente, ero pieno di 13 enormi bolle rosse e non riuscivo più a respirare: i classici sintomi dello shock anafilattico”. - Come si è salvato?“Per fortuna sono medico e ho potuto spedire mio genero in farmacia con una ricetta di epinephirne, un’adrenalina che mi sono iniettato subito. Ho trangugiato anche una dose massiccia dell’antiallergico. Ma ho impiegato 24 ore per riprendermi. - E dopo cosa ha fatto? “Alcuni giorni dopo l’incidente, quando mi hanno spiegato cos’era il mais transgenico, ho scritto una lettera alla Food and Drug Administration che ha inviato un emissario del Center for Disease Control di Atlanta a prelevarmi il sangue. - Non abbiamo ancora messo a punto un test per individuare questo tipo di allergia - mise subito le mani avanti questo - e non è detto che ci riusciremo. - E poi? “Non ho sentito più niente per mesi. Poi, qualche settimana fa, la FDA ha annunciato di avere sviluppato un test, ma siamo in molti a temere che sia stato messo a punto dagli scienziati delle società biotech”. - Perché quel test è tanto importante? - 14 “Perché, se dall’esame del sangue di gente come me scaturirà un esito positivo, la colossale e assai profittevole industria americana del biotech rischia di andare in rovina. Ma non ci spero. Oggi mi hanno detto di non farmi illusioni perché il test non è sicuro al 100% e potrebbero esserci dei risultati falsi”. - È pessimista? “L’amministrazione Bush e prima quella del suo predecessore Bill Clinton hanno sempre guardato con favore alla lobby di questo nuovo business. Così milioni di americani mangiano senza saperlo questi prodotti OGM, mai segnalati sulle etichette e finiscono al pronto soccorso. O sono costretti, come me, a girare con la siringa di adrenalina per il resto dei loro giorni”. 15 LE MENZOGNE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO da: Notizie SUM n° 11 – 2000 La più importante agenzia statale americana per il controllo sui cibi e sui farmaci, la Food and Drug Administration (FDA), ha approvato i cibi modificati geneticamente malgrado le morti che avevano causato e gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui gravi rischi che essi comportano. L’avvocato americano Steven M. Druker, fondatore e Direttore Esecutivo dell’Alliance for Bio-Integrity (Alleanza per la Biointegrità) ha tenuto recentemente conferenze in varie città italiane ed europee per informare il pubblico europeo su quello che egli definisce “uno dei più gravi inganni”, cioè il fatto che i cibi OGM hanno potuto essere immessi sul mercato americano solo in violazione della verità scientifica e della legge. Nel maggio 1998 l'Alliance for Bio-Integrity con una coalizione di scienziati, leaders religiosi e consumatori, ha fatto causa alla Food and Drug Administration, che negli anni ‘90-’92 hanno portato avanti quella che si può definire la più accurata analisi fino ad ora attuata sui cibi OGM. 16 Sulla base dei risultati di questa analisi essi hanno ripetutamente segnalato che la bioingegneria, alterando l’attività cellulare, può condurre alla produzione di tossine inaspettate, allergeni e sostanze cancerogene. La Dott.ssa Linda Kahl, funzionario dell’FDA, incaricata di sintetizzare tutte le affermazioni degli scienziati dell’agenzia, ha affermato che l'agenzia stava "cercando di far entrare un piolo quadrato in un buco rotondo... cercando di forzare la conclusione finale che non c'è nessuna differenza tra cibi modificati con l’ingegneria genetica e cibi modificati con pratiche di riproduzione tradizionali." Inoltre il Dott. Jim Maryanski, Coordinatore della Biotecnologia dell’FDA, ha riconosciuto che, nella comunità scientifica in generale, non c'è alcun consenso sulla sicurezza dei cibi modificati geneticamente e che gli scienziati dell’FDA hanno consigliato che essi dovrebbero essere sottoposti a speciali test, inclusi i test tossicologici. Nondimeno, la motivazione dell’FDA per promuovere l'industria biotech era così forte che essa, non solo ha ignorato gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui rischi specifici dei cibi manipolati geneticamente, ma ha nascosto le prove della pericolosità dei cibi transgenici e ha preso una posizione pubblica che sostiene l'opposto. L’FDA ha mentito consapevolmente affermando in una dichiarazione ufficiale: "L'agenzia non è a conoscenza di alcuna informazione che dimostra che i cibi derivanti da questi metodi nuovi differiscono dagli altri cibi in alcun modo significativo o uniforme...". 17 L’avvocato Druker ha affermato che, se fosse stata detta la verità, cioè ciò che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo manipolato geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni ‘92/’95 nel mercato americano che poi li ha esportati in Europa e in tutto il mondo e la popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo grave rischio. 18 COS’È L’INGEGNERIA GENETICA Fonte: I Rapporti di Greenpeace –giugno 1999 L’ingegneria genetica abbatte le barriere delle specie Agli inizi degli anni ‘70 la scoperta degli enzimi di restrizione, sostanze di origine batterica che possono individuare e tagliare frammenti di DNA, per questo motivo chiamate “forbici molecolari”, ha aperto la possibilità di “tagliare e cucire” il DNA mescolando i patrimoni genetici di esseri viventi di specie diverse. È nata così una tecnologia che manipola e trasferisce i geni orizzontalmente tra specie che normalmente non si incrociano. Essa abbatte le barriere delle specie e annulla i meccanismi di difesa delle specie che degradano e inattivano i geni stranieri. 19 In natura gli incroci tra organismi avvengono entro i limiti della specie: ad esempio, una rosa rossa può incrociarsi con una rosa gialla, ma una rosa non potrà mai incrociarsi con un ratto. Quando specie affini ma diverse riescono ad incrociarsi, di solito la prole è sterile. Ad esempio, un cavallo può accoppiarsi con un asino ma il prodotto, il mulo, è sterile. Queste barriere sono essenziali per l’integrità 20 delle specie. L’ingegneria genetica, a differenza dei sistemi tradizionali di incrocio, prevede invece l’inserimento di geni appartenenti ad una specie nel corredo genetico di un’altra, allo scopo di trasferire le caratteristiche desiderate. Per esempio, si può selezionare il gene di un pesce artico che produce una sostanza anticongelante e trasferirlo in un pomodoro o in una fragola per renderli resistenti al congelamento. Oggi, gli scienziati possono introdurre nelle piante geni presi da batteri, virus, insetti, animali e persino esseri umani. COME FUNZIONA L’INGEGNERIA GENETICA? Ci sono numerose tecniche a disposizione dell’ingegneria genetica. Certe proteine, gli enzimi “di restrizione”, funzionano come forbici e sono usate per tagliare pezzi di DNA in punti specifici e, dunque, per selezionare i geni prescelti. Questi geni sono poi di solito inseriti in molecole circolari di DNA, i plasmidi, che si trovano nei batteri. Questi si riproducono rapidamente, moltiplicando anche il numero dei plasmidi ospiti ed in poco tempo si possono avere migliaia di copie identiche (cloni) del “nuovo” gene, cioè del gene che si vuole trasferire. Per inserire (trangenesi) il nuovo gene nel DNA di una pianta ci sono due metodi principali: 21 1. Il gene viene inserito in un pezzo di DNA preso da un virus o da un batterio. Si creano così numerose copie di un “vettore” infettante, capace cioè di penetrare nella pianta da ingegnerizzare e quindi di trasferire nel suo DNA il nuovo gene. 2. Si incollano su microscopiche sferette d’oro tantissime copie del gene da trasferire. Le sferette sono poi letteralmente sparate con uno speciale “fucile” su uno strato di cellule della pianta da ingegnerizzare. Per caso, alcuni di questi proiettili riusciranno a “colpire” il nucleo delle cellule, ed il gene verrà poi integrato, a caso, nel DNA della pianta (NOTA: neanche l’ingegnere genetico sa dove andranno a finire i nuovi geni “sparati”…il pericolo di gravi mutazioni cellulari –cancro, ecc. – è ovvio). 22 OGM: PERCHÈ SONO PERICOLOSI? A cura dell’Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo L’ingegneria genetica, a differenza del processo riproduttivo, cioè la trasmissione verticale - da genitori a prole - del patrimonio genetico,trasferisce i geni orizzontalmente, direttamente da un individuo ad un altro attraverso processi simili all’infezione, ma con conseguenze irreversibili che si trasmettono per linea ereditaria. Così i geni possono essere trasportati fra specie distanti che in natura non si incrocerebbero mai, per esempio: geni umani vengono trasferiti nel DNA di maiali, pecore, pesci e batteri, mentre geni di animali come scorpioni, pesci e batteri vengono trasferiti nel DNA delle piante. Di conseguenza geni completamente nuovi, non appartenenti alla stessa specie, possono essere introdotti nelle piante con il risultato di provocare gravi allergie alimentari in quanto l’organismo, per ragioni evolutive, non riconosce i geni appartenenti a specie diverse, pertanto li rigetta e il fisico viene stressato a causa della lotta che le difese immunitarie devono sostenere per eliminare i nuovi geni invasori. Questa costante e stressante lotta delle difese immunitarie, inoltre, genera uno stato di immunodeficienza. Il Dr. Pusztai, immunologo biochimico, ex ricercatore del Rowett Institute di Aberdeen (GB), ha effettuato esperimenti sugli effetti degli alimenti 23 contenenti OGM (Organismi Geneticamente Modificati) fatti ingerire come cibo agli animali. Il risultato è stato allarmante: i topi nutriti con patate OGM presentavano un indebolimento delle difese immunitarie, atrofia degli organi interni quali, il cuore, il fegato, il pancreas, blocchi della crescita e danni nello sviluppo del cervello. Una ricerca successiva condotta dal Dr. Ewen, patologo dell’Università di Aberdeen ha confermato i risultati delle ricerche del Dr. Pusztai ed ha evidenziato nuovi rischi potenziali: i topi nutriti con patate OGM presentavano anche l’allungamento di una sezione dello stomaco. Il fatto preoccupante è che la tossicità evidenziata da questi esperimenti deriva in gran parte dal processo usato dall’ingegneria genetica che prevede l’utilizzo di virus e batteri come vettori, cioè come trasportatori di geni: si tratta di un processo simile all’infezione. Esistono agenti naturali che possono trasferire i geni orizzontalmente, da individuo a individuo: si tratta dei virus, molti dei quali possono provocare malattie e trasmettere la resistenza agli antibiotici e alle medicine. I virus hanno la capacità di entrare nelle cellule, di utilizzarne le risorse per moltiplicarsi e di penetrare nel DNA delle cellule stesse. In natura l’attività di virus e batteri è limitata dalle barriere delle specie in modo tale che, per esempio, i virus dei maiali infetteranno i maiali, ma non gli esseri umani ed il virus del cavolfiore non attaccherà i pomodori. Queste barriere delle specie però, con le biotecnologie, vengono superate. 24 Infatti, l’ingegneria genetica crea vettori artificiali (trasportatori di geni) combinando insieme parti degli agenti naturali più infettivi (virus) e li costruisce in modo che possano superare le barriere delle specie, affinché gli stessi vettori artificiali (virus) possano trasportare, per esempio, geni umani nelle cellule di altri mammiferi o nelle cellule di piante, geni animali nelle cellule di piante ecc... Praticamente utilizzano i virus come “cavalli di Troia” inserendo in essi i geni estranei da trasmettere alla specie che si vuole modificare. Il paradosso è questo: la scienza combatte le malattie cercando di distruggere virus e batteri quando poi gli stessi virus e batteri sono utilizzati come “cavalli di Troia” per fare entrare i nuovi geni nel DNA delle piante (frutta, verdura, cereali, legumi ecc.). Inoltre i virus che vengono usati sono altamente infettivi per essere sicuri che essi penetrino nel DNA delle piante da modificare. Poi questi virus e batteri, entrando insieme ai nuovi geni nelle cellule e nel DNA, si moltiplicheranno anche nel corpo umano quando l’uomo mangerà queste stesse piante o qualsiasi altro cibo transgenico. In questo modo, si stanno trasmettendo e si trasmetteranno infezioni e gravi malattie nell’uomo, negli animali e nelle piante. A chi vanno i benefici? Alle multinazionali chimico-farmaceutiche che così venderanno tonnellate di farmaci come terapia per debellare infezioni e malattie causate da virus, 25 batteri e micidiali tossine contenuti in semi e cibi transgenici. Chi sono le multinazionali chimico-farmaceutiche? Guarda caso sono le stesse multinazionali che creano anche semi e cibi transgenici. Il cerchio dei profitti economici è quindi chiuso e i conti tornano. QUALI SONO GLI ALTRI GRAVISSIMI RISCHI DOVUTI ALLE MANIPOLAZIONI GENETICHE? Altri rischi derivano dal fatto che i nuovi geni vengono inseriti e si dispongono a caso nel DNA che si vuole modificare, quindi l’ingegnere genetico non ha il controllo della situazione, neppure lui sa dove andranno a disporsi i geni nel DNA. Il punto in cui avviene l’inserimento è quindi totalmente casuale e, poiché nessun gene funziona da solo, dà origine ad effetti ugualmente casuali, imprevedibili, non voluti, incluse tossine ed allergeni (sostanze che provocano allergie) nelle piante e cancro nelle cellule dei mammiferi. Ci sono ormai molte prove che il DNA delle cellule vive o morte non si decompone nell’intestino così rapidamente come si supponeva. Questo significa che i geni possono diffondersi dal cibo transgenico ingerito ai batteri dell’intestino ed anche alle cellule dell’organismo che ha ingerito il 26 cibo transgenico, già negli anni ’70 questo era stato dimostrato. Ci sono le prove che molti tipi di vettori artificiali (virus e batteri) usati dall’ingegneria genetica infettano le cellule dei mammiferi e possono costituire di per sé un rischio sanitario. Ci sono prove schiaccianti che il trasferimento orizzontale dei geni è responsabile della creazione di nuovi patogeni virali e batteri e della diffusione della resistenza agli antibiotici e ai farmaci. Un gruppo di scienziati ha scritto una relazione sulle prove che collegano la biotecnologia dell’ingegneria genetica alla recente rinascita di malattie infettive. Il fatto che tutti noi, a nostra insaputa, siamo esposti, attraverso i cibi transgenici, a rischi così gravi per la nostra salute dimostra chiaramente che, nella società in cui viviamo, la scienza è al servizio dell’interesse e del potere di pochi e i cittadini hanno perso il diritto alla vita e alla salute. 27 IL TRASFERIMENTO GENICO ORIZZONTALE: IL FLAGELLO DELL’INGEGNERIA GENETICA Di Prof. Pietro Perrino Da www.amusoduro.info/ogm Il DNA transgenico è artificiale ed è costruito con geni di virus e batteri, che causano malattie e sono messi insieme in combinazioni mai esistite in miliardi di anni di evoluzione. I sostenitori dell’ingegneria genetica non fanno distinzione tra DNA transgenico e DNA naturale, affermando che il DNA è DNA, non importa come si ottiene. E aggiungono: abbiamo mangiato tanto DNA da quando è nata l’ingegneria genetica (circa 30 anni fa) e non siamo mai diventati né cavoli né mucche, perché dovremmo preoccuparci del DNA transgenico? Ci dobbiamo seriamente preoccupare perchè il DNA transgenico è artificiale ed è costruito con geni di virus e batteri, che causano malattie e 28 sono messi insieme in combinazioni mai esistite in miliardi di anni di evoluzione mentre il DNA naturale è quello tramandato, per miliardi di anni, attraverso meccanismi naturali. Per comprendere meglio questo problema è sufficiente conoscere come si ottiene il DNA transgenico: i geni per essere trasferiti da un individuo (donatore, per es.: un pesce) ad un altro individuo (ospite, per es.: fragola, la quale dopo il trasferimento diventa OGM) vengono inseriti in particolari unità, dette costrutti o cassette; in pratica, ciascun gene viene legato a due pezzi di DNA, il primo, detto promotore, segnala alla cellula di accendere il gene (start della trascrizione del DNA) ed il secondo, detto terminatore, spegne il gene (stop alla trascrizione) e fa sì che quanto trascritto possa essere tradotto in proteina. (...). In questo processo, apparentemente naturale, l’anomalia sta nel fatto che ciascun pezzo del costrutto ha origine diversa, spesso virale e spesso prelevato da virus mortali; il gene stesso può essere composto da DNA di diversa origine e almeno una cassetta contiene il gene responsabile della resistenza ad antibiotici e medicine, che resta nell’organismo transgenico (OGM); inoltre, i legami che tengono insieme tutti i pezzi del costrutto sono deboli e quindi i costrutti sono instabili, rispetto al DNA naturale, tendendo alla rottura ed alla ricombinazione con altro DNA (dello stesso ospite...). Questa instabilità e fragilità del DNA transgenico aumenta il trasferimento genico orizzontale (il trasferimento genico verticale è quello che avviene attraverso l’impollinazione) e la ricombinazione, con tutti i rischi che comporta: mutazioni geniche, inserzioni casuali, cancro, riattivazione di 29 virus dormienti (provirus) e generazione di nuovi virus. (...) L’ingegneria genetica aumentando notevolmente, da 10 a 10.000 volte, il processo che crea nuovi batteri e virus, causa malattie infettive e diffonde tra i patogeni la resistenza ad antibiotici e medicine, è di per sè un pericolo. Il DNA transgenico, diverso da quello naturale, è pericolosissimo, ma nessun Paese ha una legislazione seria atta a prevenire la sua fuga o rilascio nell’ambiente. Questo argomento è spesso e volentieri ignorato. Il fatto che il DNA transgenico delle piante geneticamente modificate passa da una specie all’altra spiega perché la coesistenza tra piante transgeniche e non transgeniche è sinonimo di contaminazione sicura. Infatti, nel mondo vegetale la contaminazione non avviene solo attraverso trasferimento genico verticale (impollinazione), ma, in forma ancora più subdola, anche superando le barriere tra specie, attraverso il trasferimento genico orizzontale che normalmente avviene tra batteri che si scambiano tra loro dei geni. I responsabili non vogliono che si faccia ricerca mirata per timore che venga fuori la verità e, quando alcuni ricercatori la fanno, i poteri forti direttamente o indirettamente ne impediscono la divulgazione o pubblicazione dei risultati, a meno che non si accetti di taroccare i dati e giungere a conclusioni opposte a quelle che i dati suggerirebbero. 30 VIRUS TRANSGENICI GRAVE RISCHIO PER LA SALUTE Da “La minaccia OGM” di Dr. G. Nacci e Prof. G. Altieri www.greenplanet.net Il cibo OGM, contenendo retro virus transgenici, può provocare tumori maligni come il cancro o la leucemia. I virus transgenici con cui oggi si fanno gli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) entrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera a noi sconosciuta. Questi virus dovrebbero restare latenti, ma nulla può escludere che possano anche riattivarsi in maniera analoga ai ben noti virus tumorali a RNA (Oncornavirus) o come i virus tumorali a DNA (entrambi induttori di leucemie, sarcomi, carcinomi, gliomi…). Questi virus possono anche essere portatori di malattie nuove o di malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco comprese nella loro dinamica: AIDS, Mucca Pazza, etc…(Gli OGM sono presenti non solo nei prodotti per l’alimentazione umana, ma anche nei mangimi per animali - n.d.r.), e di cui è ancora molto vaga l'origine (forse virus trangenici ?). (....) 31 E' ben noto che il CaMV (Virus del Mosaico del Cavolfiore) è usato oggi per guidare la replicazione di retrovirus introdotti nelle piante dalle Multinazionali OGM per modificare il DNA delle piante. (...) Purtroppo, esso è in grado di penetrare e di replicarsi anche nelle cellule degli animali, comprese quelle dei mammiferi e anche quelle umane, come ben dimostrato dal lavoro di Vlasak, del 2003. (...) Il grande e rischioso azzardo dell'utilizzo del CaMV in piante da utilizzare per l'alimentazione animale e/o umana è caratterizzato dalla ricombinazione genetica dei cromosomi (DNA) delle piante, ma questo determina la possibile ricombinazione dello stesso promoter CaMV anche con il DNA dell'animale o della persona che ha ingerito il frutto, la verdura, la pasta o la soia OGM e contenenti appunto tali para-retrovirus artificiali. Nella ricombinazione genetica, i virus possono anche incorporare dei geni cellulari presenti nella pianta o nell'animale che si è nutrito precedentemente di tale pianta OGM, per passare poi all'uomo (che si era nutrito dell'animale), con effetti genetici assolutamente sconosciuti. Una delle conseguenze più probabili è l'insorgenza di cancri e di leucemie. Un'altra conseguenza è quella delle modificazioni genetiche sulla discendenza. (...) 32 DNA TRANSGENICO NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Dal Rapporto “PER UN MONDO SOSTENIBILE, LIBERO DA OGM” redatto da decine di noti scienziati di sette diversi paesi, specialisti in diverse discipline che hanno unito le loro forze per costituire un gruppo di ricerca indipendente (ISP - Independent Science Panel) sugli OGM. Il testo è disponibile in versione integrale sul sito: www.rfb.it/csa/links/archivio/indipendent-science-panel.htm E' stato osservato che il DNA transgenico delle piante alimentari viene assorbito dai batteri, sia nel terreno che nell'intestino di volontari umani; i geni marcatori per la resistenza ad antibiotici, presenti nei cibi transgenici, possono trasmettersi a batteri patogeni, fatto che rende poi molto difficile il trattamento delle infezioni. E' provato che il DNA transgenico sopravvive alla digestione nell'intestino e “salta” nel genoma delle cellule di mammifero, dando luogo alla possibilità che si comporti da elemento cancerogeno; l'uso di prodotti OGM, ad esempio mais, per l'alimentazione animale può comportare rischi non solo per gli animali, ma anche per gli esseri umani che consumano i prodotti di quegli animali. 33 FRANKENSTEIN: CIBI COTTI, CRUDI...O TRANSGENICI? Da “LA LEVA DI ARCHIMEDE” - Associazione di consumatori per la libertà di scelta www.laleva.org I cibi transgenici, abbreviati in OGM (organismi geneticamente modificati) sono quelli il cui DNA viene alterato allo scopo di renderli resistenti a insetti, virus, funghi, pesticidi, diserbanti: questo significa per esempio far sparire dalla circolazione coccinelle, papaveri e altre “erbacce”, ed insetti “inutili”. L’intenzione potrebbe sembrare buona, ma il risultato è un’alterazione dell’ecosistema che uccide la biodiversità, elimina molte piante ed insetti utili (che muoiono mangiando questi semi o piante), rendendo altre piante e microrganismi eccessivamente resistenti. E addirittura si hanno già delle difficoltà a trovare per esempio i semi di soia “normale”! Sembra di rivivere certi film di fantascienza dove ci sono scienziati pazzi che creano robot quasi umani che impazziscono e uccidono il loro stesso creatore! Abbiamo creato delle piante-Frankestein che hanno soppiantato l’originale! 34 Ovviamente, tutto questo non ha nulla a che vedere con l’innesto, che è un’altra tecnica, non invasiva, che non devasta l’ambiente o la specie. LA LISTA NERA Essendo i derivati della soia ingredienti emulsionanti e leganti di moltissimi cibi, ce la ritroveremo ovunque: biscotti, pasta, pizza, gelati, dolciumi, non esclusa nemmeno la famosa lecitina, nonché il latte di soia, alternativa infantile al latte vaccino (dalla padella alla brace!), e quindi il famoso Similac, non esclusi i “naturali” sostituti per vegetariani: tofu e bistecche di soia (prima si sono “inventati” lo spauracchio del colesterolo e poi la cura: che solenne “sola” direbbero i romani!), e quindi l’olio di soia e tutto ciò che è stato fritto con esso, salatini e “chips” vari (dove è OGM anche la patata!), e quindi anche la salsa di soia. Ed in conclusione, molti prodotti dietetici: barrette o shakes di proteine e cioccolata (la cioccolata Nestlè è nella lista!), e cibi contenenti margarina (e quindi Fleishmann), e prodotti per cagnolini, gattini e bambini: non si salva nessuno! Passiamo al mais: abbiamo l’amido di mais, l’olio non biologico, la polenta, il lievito artificiale, lo sciroppo di glucosio, lo sciroppo di mais. E con lo sciroppo di mais passiamo ai dolcificanti. Lo sciroppo di mais si trova in quasi tutte le bevande e soda, anche quelle “salutari”, ed in tutti i prodotti dolci o dolcificati, dallo yogurt all’aspirina. L’aspartame (e quindi Equal, NutraSweet) che è un dolcificante artificiale: 35 la Coca Cola li contiene tutti e due, cioè sia aspartame che sciroppo di mais (oltre alla caffeina, naturalmente!). Che bella bevanda per bambini! Facendo un calcolo sommario, i prodotti così modificati, e non qualificabili come veri cibi, sono più di 30.000!! Quelli “vegetali”, senza contare quelli animali. Se diamo uno sguardo al mondo animale troviamo che animali d’allevamento come polli, bovini e pesce spesso vengono nutriti con mangimi contenenti OGM, oltre che con gli intrugli disgustosi contenenti antibiotici, ormoni e chi più ne ha più ne metta. Ed il porco d’allevamento è esso stesso modificato geneticamente con il DNA umano: dicono che lo fanno per il nostro bene, perché solo negli USA ci sono ben 40.000 persone che non vedono l’ora di avere cuore, polmoni, reni, pancreas, fegato, tessuto osseo, trapiantati da un maiale geneticamente modificato, perché, dicono, così il corpo umano si riconosce nel porco e non c’è il rigetto! IL “PIRATA” DEL CANADA Morirà l’agricoltura tradizionale? Se le cose vanno come vogliono certe multinazionali, potrebbe andare proprio così. L’idea è quella di fornire, ogni anno, all’agricoltore “industriale” il seme da 36 piantare. Essendo questo seme coperto da brevetto (chi l’ha detto che la vita è brevettabile?) chiaramente il contadino si macchia di un reato terribile se fa come i suoi antenati e cerca di “spezzare la catena”, non comprando più i semi. Vediamo come si presenta in pratica, almeno in un paese più avanzato del nostro: che idea avete del Canada? Vi vengono in mente poetiche immagini di pellerossa in meditazione su un cavallo avvolti in pellicce di bisonti con lo sguardo perso nell’orizzonte, belli e maestosamente decorati come tacchini? Guardatene uno, mentre sospira guardando i suoi campi ghiacciati in una mattinata di gennaio al centro del Canada: è Percy Schmeiser, un contadino di 68 anni, è stato processato per aver usato, come ha sempre fatto da una vita, e come è stato fatto da migliaia di anni in tutto il mondo, dei semi della raccolta precedente per quella successiva, un gesto sacro e rituale che è stato immortalato da poeti e pittori nei secoli. E’ stato perseguito penalmente da un gigante nel campo delle multinazionali agroalimentari, la Monsanto, per pirateria di semi. Schmeiser si difende come può, anche negando - e forse, è vero? - di aver mai comprato i loro semi. “Potrebbe essere volato del polline dal campo del vicino” e non è neanche impossibile. “Vogliono fare di me un esempio per intimidire gli altri”. Quale che sia la verità qui siamo di fronte a un forte pericolo, una minaccia addirittura mortale, almeno per la nostra agricoltura tradizionale. 37 IN BREVE: Alcune delle informazioni che vi diamo e molte che non vi possiamo dare per mancanza di spazio le abbiamo trovate su NEXUS (casa editrice Avalon). Questa rivista la trovate nelle principali edicole. 38 IL GENE NELLA BOTTIGLIA Di Fabrice O. Dubosc Da: Re Nudo - Dicembre 1998 ORGANISMI TRANSGENICI: I PERICOLI Non è difficile denunciare i pericoli legati all’uso di Organismi Modificati Geneticamente: l. In “natura”, per potersi incrociare, due organismi devono appartenere a una stessa specie. Al contrario la manipolazione genetica permette di introdurre nell’organismo ospite geni che provengono da qualsiasi altro organismo. 39 2. L’inserzione del gene nella catena dei DNA modifica in maniera imprevedibile la sequenza genica dell’organismo ospite. Inoltre se sappiamo che singole caratteristiche genetiche e singole malattie possono essere determinate da un unico gene, sappiamo molto meno sulle complesse interazioni tra geni, che pure sono un dato di fatto confermato dall’osservazione scientifica. 3. Il DNA è un codice che contiene informazioni a partire dalle quali le cellule sintetizzano tutti gli aminoacidi che formano gli enzimi e le proteine di cui ha bisogno il corpo. Un’alterazione del codice può interferire con questa produzione. Vi sono inoltre segmenti “muti” del codice genetico che non servono a sintetizzare aminoacidi e che hanno una funzione che non conosciamo ancora. 4. Qualche esempio tra i moltissimi che rivelano l’inadeguatezza delle nostre attuali conoscenze. La soia modificata con un gene della noce dei Brasile ha provocato allergie nel 5% dei consumatori americani. Un integratore alimentare giapponese che utilizzava triptofano transgenico ha provocato la morte di 37 persone e lesioni gravi ad altre 1500. I geni antivirali, introdotti nel patrimonio genetico delle patate, possono incrociarsi e ricombinarsi con agenti patogeni virali e così facendo dar vita a nuovi virus “combinati”, in grado di riprodursi e diffondersi anche attraverso il polline, contaminando anche le piante non transgeniche. Organismi innocui modificati geneticamente con 40 altri microrganismi innocui diventano improvvisamente tossici. Ci sono inoltre ovvi problemi legati all’improvviso impatto sull’ambiente di organismi particolarmente resistenti ai virus, che a loro volta si “adattano” incrementando la loro virulenza. COSA SUCCEDE FUORI DAL LABORATORIO Nel 1990 in Germania sono state seminate per la prima volta “in pieno campo” piante manipolate geneticamente. Per l’occasione furono scelte delle petunie, nel cui patrimonio genetico i ricercatori dell’istituto Max Planck di Colonia, avevano inserito un gene di mais e un antibiotico batterico. La funzione del gene di mais era quella di far sviluppare un pigmento che rendesse i fiori rossi invece che bianchi. Tutti gli esperimenti in serra facevano pensare che non ci sarebbero stati problemi. Ma le cose andarono diversamente. Nel mese della fioritura circa la metà dei fiori risultarono bianchi, poi ne sbocciarono altri, tinti di rosso, bianco, rosa. L’aspetto più sorprendente fu che le nuove petunie transgeniche presentavano caratteristiche nuove e impreviste del tutto indipendenti dal colore dei petali. Era aumentato il numero di foglie e di gemme, era aumentata la resistenza ad alcuni funghi, era diminuita la fertilità. Gli esempi sono assai numerosi. Batteri modificati transgeneticamente per la concimazione dei campi nell’Oregon hanno provocato la proliferazione esplosiva di un verme. Sul 41 frumento marzolino già seminato i batteri ebbero addirittura un effetto letale, uccidendo tutte le piante. Ciò che è umano è proprio ciò che resiste, che si interroga, che non si lascia manipolare. Non sorprende dunque che le multinazionali che producono OGM (Organismi Geneticamente Modificati) facciano di tutto per evitare che i loro prodotti siano etichettati come tali e che abbiano lanciato una grande campagna di propaganda anche sulla stampa. Per ottenere consenso devono innanzitutto cercare di manipolarci psicologicamente, proponendo una nuova idea di natura. Uno dei punti di partenza di questa campagna è l’idea che gli OGM siano “sostanzialmente equivalenti” agli organismi derivati dalla selezione naturale. Ma proprio questo è l’anello debole. Noi, infatti, non sappiamo perché l’evoluzione abbia scelto la “specie” come categoria all’interno della quale raffinare i processi di adattamento all’ambiente e alle altre specie. Ma sappiamo che i geni di un topo e di un elefante non possono incrociarsi perché non appartengono alla stessa specie. La definizione biologica di specie è proprio data dalla possibilità riproduttiva. Si potrebbe dire che la specie rappresenta una nicchia in cui l’evoluzione ha trovato un equilibrio relativo a partire da quella moltitudine di fattori, di condizionamenti reciproci e retroattivi che gli scienziati chiamano ecosistema. 42 INAFFIDABILE E PERICOLOSA I FALLIMENTI DOCUMENTATI DELLA BIOINGEGNERIA Da: AAM Terra nuova - marzo 2000 NUOVE ALLERGIE L’allergia è una reazione sproporzionata del nostro organismo a sostanze che esso considera chimicamente estranee e da cui quindi cerca di difendersi. Le allergie possono essere di molti tipi. Un caso particolare sono le allergie alimentari, che si scatenano quando un 43 soggetto predisposto mangia sostanze cui è sensibile. Gli OGM introdurranno nella dieta umana proteine che prima non ne facevano parte: se si immette nel pomodoro un gene dello scorpione, il pomodoro produrrà una proteina dello scorpione che sarà mangiata da chi prima di scorpioni non ne aveva mai mangiati (e che non sa di mangiarli, se non c’è un’etichetta che glielo dice ... ). Esiste il rischio che ci sia una risposta allergica a queste nuove proteine introdotte dagli OGM nella nostra dieta? A lungo, l’industria delle biotecnologie ha negato che l’ingestione di un Ogm potesse provocare una reazione allergica alla proteina transgenica, ma questo superficiale ottimismo è svanito quando si è tentato di manipolare la soia con un gene della noce brasiliana. Si è visto, infatti, che il siero del sangue di soggetti allergici alla noce brasiliana reagisce in presenza di estratto della soia manipolata. A dispetto delle rassicuranti dichiarazioni dell’industria (confortate da studi “scientifici”), questo studio ha dimostrato che l’allergenicità, cioè la capacità di scatenare reazione allergica, era stata trasferita dalla noce brasiliana alla soia manipolata: persone allergiche alle noci brasiliane (ma non alla soia) sarebbero state male se avessero mangiato quella soia transgenica. La commercializzazione di questo particolare OGM è stata bloccata, ma il problema di fondo resta. Infatti, la noce brasiliana è già parte della nostra dieta e solo per questo motivo esistono collezioni di sieri di persone allergiche a tale alimento. Ma non esistono collezioni di sieri di soggetti allergici a scorpioni, batteri, virus, ragni e a tante piante, animali o microbi che nessuno ha mai mangiato ma che sono ora usati per manipolare gli 44 alimenti. Come ha detto uno degli autori del lavoro scientifico sulla soia manipolata col Dna della noce brasiliana: “Molte aziende biotecnologiche usano, come donatori di geni, microrganismi piuttosto che piante usate per l’alimentazione, anche se il potenziale allergenico di queste proteine microbiche introdotte nella dieta è incerto, imprevedibile e non è possibile effettuare su esse prove sperimentali”. Cosa succederà quando i consumatori verranno a contatto con alimenti mai prima sperimentati? Lo stesso autore dice che “il prossimo caso potrebbe essere meno ideale mancando i sieri per fare i test sull’allergia ed il pubblico meno fortunato”. PECORE DIABETICHE Ci sono stati molti tentativi di ingegnerizzare animali d’allevamento per farli crescere di più mediante varie manipolazioni dei geni che producono gli ormoni della crescita. La maggior parte di questi tentativi è fallita perché la crescita è un fenomeno complesso, che riguarda ben più di un singolo ormone, ed anche perché un ormone della crescita può avere altre funzioni, oltre a promuovere l’accrescimento corporeo. Nelle pecore, non si è riusciti a far crescere gli animali più del normale, ma in compenso i soggetti bioingegnerizzati spesso erano diabetici e tutti sono morti prematuramente. In un montone, si è osservata l’inibizione della maturità sessuale. Nei maiali, sebbene non sia stata osservata mortalità precoce, gli animali 45 soffrivano di altri disturbi. Gli studiosi hanno riferito che: “L’aumento del tenore di ormone della crescita era in generale dannoso alla salute: i maiali avevano un’alta incidenza di ulcere gastriche, artrite, disturbi cardiaci, dermatite e malattie renali”. Nello stesso articolo scientifico si riferisce che gli animali mostravano letargia ed alterazioni motorie. Alcuni soffrivano di complicanze multiple come infiammazione e polmonite. In generale, molti animali ingegnerizzati con ormone della crescita mostrano una ridotta fertilità. Tutto questo, manipolando un solo carattere genetico. L’INGEGNERIA GENETICA HA GIÀ UCCISO? Il triptofano è un aminoacido, cioè un componente naturale delle proteine, essenziale al nostro organismo e venduto come integratore dietetico, oltre che per trattare l’insonnia e la depressione. Nel 1989, comparve negli USA una nuova malattia, chiamata Ems, le cui caratteristiche salienti erano un aumento del numero dei globuli bianchi e forti dolori muscolari. Nel novembre di quell’anno, la FDA (Food and Drug Administration, Ente Federale USA che controlla gli alimenti) ha emesso un allarme generale, chiedendo ai consumatori di smettere di usare il triptofano come integratore alimentare. Molte persone avevano già assunto il triptofano, tanto che più di 36 erano morte e molte, secondo alcune stime fino a 10.000 soggetti, avevano subito invalidità di vario genere, dalle più lievi 46 fino alla paralisi permanente. L’Ems è stata collegata ad uno stock di triptofano contaminato messo in commercio da una ditta giapponese, la Showa Denko, che usava un nuovo ceppo di batteri geneticamente alterati per produrre più triptofano. Non è stato chiarito se la contaminazione è dovuta alla modificazione genetica dei batteri (la Showa Denko non ha mai consegnato per studi il ceppo geneticamente alterato) o ad un cambiamento dei processi industriali di filtraggio e purificazione. Sebbene non sia stato identificato un agente causale della sindrome Ems, uno studioso ha detto: “Tutte le analisi rivelano che la contaminazione del triptofano è a livelli molto bassi, e ciò significa che il contaminante deve avere un’attività biologica assai potente”. Un’attuale Regolamento dell’Unione Europea sui Nuovi Cibi basa le sue procedure analitiche sul concetto di sostanziale equivalenza. Considerata la bassissima concentrazione del contaminante del triptofano che ha causato la sindrome Ems, è ragionevole ritenere che il triptofano della Showa Denko sarebbe ancora oggi considerato sostanzialmente equivalente al triptofano prodotto in modo convenzionale. Rimane quindi forte il dubbio che l’attuale legislazione eventualmente prevenire in futuro un problema di questo tipo. 47 possa IL CIBO OGM FA MALE: LO HANNO DENUNCIATO NUMEROSI SCIENZIATI INDIPENDENTI Di Jeffrey Smith, Fonte: http://www.thelivingspirits.net Scienziati, coraggiosi, in tutto il mondo hanno indagato sui pericoli degli OGM sulla salute e lo hanno detto. Regolarmente sono stati messi a tacere con minacce, diffamazioni e soprusi. Strana scienza che ha bisogno di questi metodi... Arpad Pusztai Arpad Pusztai é il biologo considerato nel suo campo il maggior esperto mondiale. All’inizio degli anni 90, al Dott. Pusztai fu assegnato dal governo britannico il progetto per testare la sicurezza degli organismi geneticamente modificati (OGM). La sua squadra comprendeva più di 20 48 scienziati che lavoravano in tre sedi, tra cui l’istituto Rowett ad Aberdeen, Scozia, considerato il top dei laboratori di ricerca nutrizionale in Inghilterra e dove vi lavorò per 35 anni. Arpad Pusztai é il biologo considerato nel suo campo il maggior esperto mondiale. I risultati del lavoro del Dott. Pusztai dovevano diventare protocolli base per i test da eseguire in tutta Europa. Ma quando nutrì i ratti con presunte innocue patate OGM, le cose non andarono come previsto. In soli 10 giorni, gli animali svilupparono cellule di crescita potenzialmente pre-cancerogene, cervello, fegato e testicoli più piccoli, fegato parzialmente atrofizzati e sistema immunitario danneggiato. Per di più, secondo il Dott. Pusztai, la causa si trovava quasi certamente negli effetti collaterali derivanti dallo stesso processo di ingegneria genetica. In altre parole, i cibi OGM sul mercato, che vengono creati con lo stesso processo, avrebbero avuto simili effetti sugli umani. Con il consenso del direttore dell’Istituto, Pusztai fu intervistato alla TV ed espresse le sue preoccupazioni riguardo ai cibi OGM. Al suo istituto diventò un eroe, per due giorni. Poi arrivarono telefonate al direttore dell’istituto dall’ufficio del primo ministro favorevole agli OGM. La mattina seguente, Pusztai fu licenziato. Fu messo a tacere con minacce di una causa legale, la sua squadra fu smantellata e i protocolli non furono mai attuati. Il suo Istituto, l’industria biotecnologica e il governo inglese sostennero tutti assieme una campagna diffamatoria per distruggere la reputazione di Pusztai, ma alla fine, fu revocato l’ordine di interdizione a 49 pubblicare che gli era stato imposto e la sua ricerca fu pubblicata sulla prestigiosa rivista Lancet. Non ci sono ancora studi simili e approfonditi che siano stati effettuati sui cibi OGM consumati ogni giorno dagli Americani. Irina Ermakova Irina Ermakova, uno scienziato senior all’accademia Nazionale Russa delle Scienze, fu scioccata dallo scoprire nel suo test che più delle metà dei piccoli di topo, le cui madri venivano nutrite con farina di soia OGM comperata al supermercato, morivano entro tre settimane. Invece i piccoli di topo di madri alimentate con soia non-OGM, hanno presentato un tasso di mortalità solo del 10%. L’esperimento fu ripetuto tre volte con risultati simili. Quando riportò queste scoperte preliminari a una conferenza tenuta nell’Ottobre 2005, chiedendo alla comunità scientifica di replicare il suo studio, fu attaccata e diffamata e le fu ordinato di non proseguire con altre ricerche su cibi OGM. I campioni furono rubati dal suo laboratorio e un documento fu persino bruciato sulla sua scrivania. Uno dei suoi colleghi tentò di confortarla dicendole: “Forse la soia OGM risolverà il problema della sovra-popolazione”. 50 Nel novembre 2005, il fornitore di cibo per topi del laboratorio dove la dott.ssa Eramkova lavorava iniziò ad introdurre la soia OGM nei preparati. A questo punto tutti i ratti la stavano mangiando. Dopo due mesi, la dott.ssa Ermakova chiese informazioni agli altri scienziati riguardo alla mortalità infantile nei loro esperimenti. Era schizzata a più del 55%. Sono trascorsi quattro anni da quando sono state riportate queste scoperte. Nessuno ha ancora ripetuto lo studio della dott.ssa Ermakova, anche se costerebbe solo poche migliaia di dollari. Andrés Carrasco L’embriologo Andrés Carrasco dichiarò a una testata giornalistica di Buenos Aires, i risultati della sua ricerca sul Roundup, l’erbicida venduto assieme alle colture OGM “Roundup Ready” della Monsanto. Il dott. Carrasco, che lavora in Argentina per il Ministero della Scienza, affermò che i suoi studi sugli anfibi suggeriscono che l’erbicida potrebbe essere la causa di difetti nel cervello, nell’intestino e nei cuori dei feti. Inoltre, la quantità di Roundup usata nei campi di soia transgenica era superiore di 1,550 volte rispetto a quella usata in laboratorio, che ha creato tali difetti. 51 Tragicamente, la sua ricerca fu ispirata dall’esperienza di contadini disperati e dalle comunità di indigeni che soffrivano a causa dell’esposizione a erbicidi tossici sui campi di soia transgenica in tutta l’Argentina. Secondo un articolo della rivista “Grain”, l’industria biotech “montò un attacco senza precedenti su Carrasco, mettendo in ridicolo la sua ricerca e arrivando persino a minacce personali”. Avvocati Ambientalisti dell’Associazione Argentina aprirono una petizione per bandire il Roundup e il ministro della difesa ha bandito la soia transgenica dai campi. Judy Carman L’epidemiologa Judy Carman è solita fare ricerche sullo scoppio di malattie per uno stato del governo Australiano. Sa che i problemi di salute associati con i cibi OGM potrebbero essere impossibili da rintracciare o potrebbero volerci decenni per scoprirli e che ad oggi sono stati compiuti studi superficiali su animali alimentati per breve periodi, che non considerano altri fattori quali “la biochimica, l’immunologia, il tessuto patologico, la funzione dell’intestino, del fegato e dei reni” e sono troppo brevi per verificare l’insorgere del cancro o di problemi con la riproduzione o per la salute dei bambini. 52 La dott.ssa Carman ha criticato il processo di approvazione degli OGM da parte della Pubblica Associazione della Salute dell’Australia e parla apertamente delle sue preoccupazioni. Come risultato, è stata ripetutamente attaccata. Gli scienziati a favore degli Ogm minacciarono azioni disciplinari attraverso il Vice-Cancelliere e fecero circolare una lettera diffamatoria al governo e agli ufficiali universitari. Alla Dott.ssa Carman fu assegnata una borsa di studio dal governo dell’Australia dell’Ovest per condurre alcuni dei pochi studi sull’alimentazione OGM di animali a lungo termine. Apparentemente preoccupati per quello che avrebbe potuto scoprire, i propugnatori degli OGM scrissero lettere al governo chiedendo che il sussidio le fosse revocato. Uno scienziato tentò di convincere il Ministro dell’Agricoltura dell’Australia dell’Ovest presentando un resoconto che riassumeva soltanto 60 ricerche su animali nutriti con OGM, una quantità infinitesimale di ricerche per giustificare l’esposizione dell’intera popolazione ai cibi OGM. Un’indagine più accurata invece mostrò che la maggior parte dei 60 casi non erano affatto studi sulla sicurezza. Erano studi sulla produzione, misurazione, per esempio del peso delle carcasse degli animali. Soltanto 9 contenevano dati applicabili alla salute umana. E 6 su 9 mostravano effetti avversi in animali alimentati a prodotti OGM! La dott.ssa Carman sottolineò che quel resoconto “non supporta i dati che le colture OGM siano sicure per l’alimentazione”. Al contrario, forniscono le prove che le colture OGM potrebbero essere dannose per la salute.” 53 Terje Traavik “I Filippini che vivono vicino a campi coltivati a mais OGM sviluppano gravi sintomi durante l’impollinazione del mais. Materiale genetico inserito nelle colture OGM si è trasferito sugli organi dei ratti dopo un singolo pasto. Le ipotesi sulla sicurezza di virus modificati geneticamente sono capovolte, richiamando la questione sulla sicurezza di usare questi virus nei vaccini”. L’industria biotecnologica attaccò senza pietà il Dr. Traavik. I pretesti? Presentò del lavoro non pubblicato. La presentazione di dati preliminari a conferenze di professionisti é una vecchia tradizione nell’ambito della scienza, qualcosa su cui l’industria biotecnologica stessa fece affidamento nel 1999 tentando di contraffare le prove che le farfalle erano in pericolo d’estinzione a causa del mais OGM. Per ironia della sorte, tre anni dopo aver messo in discussione il lavoro di Traavik, gli stessi proponenti criticarono duramente una pubblicazione perchè non citava i dati non pubblicati che furono presentati in una conferenza. Il documento mostra come il mais Bt OGM che era caduto nei ruscelli può uccidere “le larve delle mosche”, il che potrebbe gravemente sconvolgere gli ecosistemi marini. Lo studio fece partire una serie di attacchi contro il suo autore, l’ecologista Emma Rosi-Marshall. 54 LE AZIENDE IMPEDISCONO STUDI SULLE LORO COLTURE OGM. Quando alla Ohio State University l’ecologista Allison Snow scoprì i problematici effetti collaterali nei fiori di girasole OGM, la Pioneer Hi-Bred International e la Dow AgroSciences bloccarono ulteriori ricerche rifiutandosi di fornire altri semi e geni OGM. Dopo che Marc Lappé e Britt Baley scoprirono importanti riduzioni degli anticancerogeni isoflavoni nei semi di soia OGM della Monsanto, il venditore dei semi, Hartz, gli disse che quei campioni non potevano più essere forniti. Anche la ricerca di un genetista su vegetali OGM in una importante università americana fu ostacolata quando le due società gli rifiutarono del mais OGM. In un articolo scottante di un opinionista, uscito su Scientific American nell’agosto 2009, si diceva: “ le aziende Agritecnologiche si sono concesse il potere di veto sui lavori svolti da ricercatori indipendenti… Solo studi che le compagnie produttrici di sementi hanno approvato, vedranno la luce nei giornali.” Un gruppo di 24 scienziati che si occupano del mais e degli insetti protestarono contro questa restrizione in una lettera inviata all’Agenzia della Protezione Ambientale. Essi ammonirono che l’impossibilità di avere accesso alle sementi OGM da parte delle aziende biotecnologiche significa che ci può non essere una vera ricerca indipendente su questioni critiche. 55 Per certo gli scienziati non hanno reso note le loro identità per paura di rappresaglie da parte delle aziende. L’accesso ristretto ai semi OGM non si limita agli Stati Uniti. Quando uno scienziato giapponese volle condurre studi sull’ alimentazione degli animali con semi di soia OGM per esaminarle, sia il governo giapponese sia il produttore delle sementi, la Dupont, si rifiutarono di fargli avere dei campioni. Il professore ungherese Bela Darvas scoprì che il mais OGM della Monsanto mette in pericolo specie in via d’estinzione nel suo paese. La Monsanto immediatamente non gli fornì più sementi. Il Dott. Darvas successivamente tenne una conferenza sulle sue scoperte preliminari e riscontrò che stava circolando un resoconto falso e incriminante sulla sua ricerca. Risalì a un’addetta alle relazioni pubbliche della Monsanto, la quale sosteneva che questa ricerca apparve misteriosamente sulla sua scrivania, così la fece circolare via fax. Contaminazione da OGM: non fate domande e soprattutto non parlatene. Nel 2005, uno scienziato raccolse campioni di sementi da tutta la Turchia per valutare l’estensione della contaminazione da varietà OGM. Secondo il quotidiano Turkish Daily News, appena prima che le sue sperimentazioni fossero completate, la dottoressa fu assegnata a un altro dipartimento e le fu negato l’accesso al laboratorio. 56 Nel 2001, Ignacio Chapela, un ecologista microbiologo dell’Università di Berkeley scoprì che alcune varietà di mais indigeno in Messico -paese fonte della diversità genetica mondiale del mais – erano contaminate tramite l’impollinazione da varietà OGM. Il governo aveva bandito il mais OGM per prevenire proprio questa possibilità, ma evidentemente il mais americano che viene importato come cibo è stato piantato comunque. Il Dott. Chapela sottopose le sue scoperte alla rivista “Nature”, e per cortesia di cui successivamente si pentì, informò il governo Messicano della sua prossima pubblicazione. Fu convocato per un incontro con un furente Direttore della Commissione per la Biosicurezza e per gli OGM. La conferma di Chapela della l’introduzione del mais OGM. contaminazione avrebbe ostacolato Fu minacciato e le intimidazioni implicavano persino: “Sappiamo dove i tuoi bambini vanno a scuola”. Poichè un Chapela traumatizzato non dava ancora cenno di fare marcia indietro, allora il Sottoministro all’agricoltura gli fece recapitare un fax affermando che a causa del suo documento scientifico, Chapela sarebbe stato considerato personalmente responsabile per tutti i danni causati all’agricoltura e all’economia in generale. Il giorno in cui il documento di Chapela fu pubblicato, Mary Murphy e Andura Smetacek iniziarono a inviare messaggi al listserver di un’azienda biotecnologica chiamata AgBioWorld, 57 distribuendoli a più di 3000 scienziati. Esse dichiararono il falso sostenendo che Chapela era prevenuto, che il suo documento non era stato comprovato e che Chapela era il “primo e il principale attivista” e la sua ricerca fu pubblicata in collusione con gli ambientalisti. Ben presto centinaia di altri messaggi apparvero, ripetendo e arricchendo le accuse. Dal listserver partì una petizione e tempestò “Nature” con una campagna mondiale chiedendo la ritrattazione. Anche l’Università di Berkeley ricevette lettere da tutto il mondo che tentavano di convincerli a non concedere la cattedra a Chapela. Egli ricevette un grandissimo sostegno dal college e dal dipartimento, ma la lobby biotecnologica internazionale era troppo forte. Gli fu negata la cattedra e solo dopo che Chapela aprì una causa legale, alla fine, l’Università riconsiderò la decisione. Poi quando gli investigatori analizzarono le caratteristiche delle mail inviate dagli agitatori Mary Murphy e Andura Smetacek, le due si rivelarono non essere le semplici cittadine che sostenevano di essere. Secondo il quotidiano “The Guardian”, entrambi erano nomi inventati, usati da un’azienda di pubbliche relazioni che lavorava per Monsanto. Alcune delle email della Smetacek avevano anche l’indirizzo di protocollo di gatekeeper2.monsanto.com, il server di proprietà della Monsanto. La scienza e il dibattito vengono messi a tacere 58 Secondo il dott. Chapela c’è di fatto un’interdizione a scienziati “che fanno certe domande e che scoprono determinati risultati”. Egli sostiene: “ E’ molto duro per noi pubblicare in questo campo. Le persone sono spaventate.” Disse a “Nature” che i giovani “non entrano in questo campo esattamente perché sono delusi da ciò che vedono”. Un membro del Parlamento Neo-Zelandese Sue Kedgley disse alla Commissione Reale nel 2001: “Personalmente sono stata contattata al telefono e mezzo mail da parecchi scienziati che sono molto preoccupati per alcuni aspetti della ricerca che viene fatta… e dei legami sempre più stretti che si stanno sviluppando tra la scienza e il commercio, e c’è chi é convinto che se essi esprimono questi timori pubblicamente … oppure se anche gli vengono poste domande scomode e difficili, essi verranno sollevati dai loro incarichi”. Il biologo Phil Regal dell’Università del Minnesota testimoniò davanti alla stessa Commissione: “penso che le persone che si occupano di ingegneria genetica diranno mea culpa e chiederanno perdono, come il Papa fece per l’inquisizione.” Sue Kedgley ha un’idea differente e propone: “Facciamo esperimenti di laboratorio su umani usando come volontari, i conoscenti e i parenti degli scienziati che lavorano sull’ingegneria genetica, visto che sono così convinti della sicurezza dei prodotti che stanno 59 creando e sono certa che queste persone saranno contente di far parte di questi esperimenti di laboratorio”. Per apprendere di più sui pericoli degli OGM e ciò che si può fare per porre fine all’ingegneria genetica applicata www.responsibletechnology.org 60 al cibo, si veda il sito SCOPERTA LA MAPPA DEL DNA UMANO! A cura dell’Associazione SUM 6 Aprile 2000 Su tutti i quotidiani del mondo, con tanto di titoli roboanti, si legge: SCOPERTA LA MAPPA DEL DNA UMANO! Questa scoperta viene presentata come una grande possibilità di guarire alcune gravi malattie modificando il DNA con le biotecnologie. Esse, però, non tengono conto del fatto che i singoli geni del DNA e i nuovi geni stranieri inseriti nello stesso DNA, interagiscono in modo del tutto imprevedibile, come è stato affermato e provato dagli agronomi e dagli 61 scienziati “indipendenti”. Nessuno, infatti, conosce queste interazioni, come affermano Perez, Buiatti ed altri scienziati. Inoltre i nuovi geni vengono inseriti e si dispongono a caso nel DNA che si vuole modificare. Quindi l’ingegnere genetico non ha il controllo della situazione, neppure lui sa dove andranno a disporsi i geni nel DNA. Per questi motivi conoscere la mappa del DNA umano non servirà a curare le malattie, come falsamente ci viene comunicato, ma aprirà la strada a modificazioni genetiche pericolose dello stesso DNA umano. Queste “modificazioni del DNA umano”, anziché curare le malattie, possono andarne a creare di nuove e sconosciute, con conseguenze catastrofiche per il genere umano. Se neanche l’ingegnere genetico, se neanche la scienza più evoluta sa dove andranno a finire i nuovi geni nel DNA, a cosa serve aver scoperto la mappa del DNA umano? Esattamente a nulla! In parole povere: dietro “tutto ciò” vi è solo un’ immensa speculazione a danno di Salute, stato e contribuenti e a favore dei “soliti centri di ricerca”, la cui ricerca, come nel caso della “SCOPERTA DEL DNA UMANO”, sembra indirizzata più verso “la ricerca” di denaro, sovvenzioni, ecc., che non verso la Salute. Essa la si può “sperimentare” e riavere solo se si rispettano le Leggi della Natura e della Vita che, invece viene continuamente “perseguitata e distrutta” a causa delle “solite illusioni”, delle “solite speculazioni” e dei “soliti inganni”. 62 SEMI SUICIDI E TRADITORI Di Marina Forti Da: Il Manifesto – 4/4/2000 La ricerca sulla tecnologia “Terminator”, che rende le sementi sterili dopo il primo raccolto, non si è mai fermata. L’informazione è di prima mano: “Abbiamo continuato a lavorare sul «Tecnology Protection System» («sistema di protezione della tecnologia» soprannominato Terminator, ndr). Non abbiamo mai davvero rallentato. Siamo in linea con l’obiettivo, in vista di commercializzarlo. Non ci siamo mai davvero tirati indietro”, ha dichiarato Harry Collins, dirigente della Delta & Pine Land Seed Company la ditta che ha per prima brevettato il “Sistema di protezione della tecnologia” - sul bollettino Agra/Industrial Biotecnology Legal Letter (gennaio 2000). La notizia contraddice le solenni affermazioni dei giganti delle biotecnologie. Monsanto, la multinazionale Usa leader nella biotecnologia per l’agricoltura, in ottobre aveva annunciato che non metterà in commercio i semi “suicidi” (Monsanto aveva acquisito il brevetto Terminator nel maggio ‘98, comprando Delta & Pine per 1,76 miliardi di dollari). Anche la britannica Astra-Zeneca aveva scritto una solenne lettera alle 63 Nazioni unite, dicendo di aver abbandonato già nel 1992 la ricerca sui semi “suicidi”. Le implicazioni della tecnologia “Terminator” sono devastanti. Per millenni gli agricoltori hanno conservato parte del raccolto per seminarlo la stagione successiva. Oggi il 70% dei semi usati al mondo sono quelli conservati dai raccolti precedenti; secondo la Fao, organizzazione dell’Onu per l’agricoltura, un miliardo e mezzo di coltivatori dipende dalle sementi conservate in proprio. Con i “semi suicidi” dovrebbero ricomprare le sementi ogni stagione: un attentato alla sicurezza alimentare e alla biodiversità. “Dopo gli impegni pronunciati da Monsanto e Astra-Zeneca, i governi e le organizzazioni della società civile si sono cullati nell’idea che il pericolo fosse sventato. Nulla di più sbagliato”, fa notare Pat Mooney, direttore della Fondazione internazionale per il progresso rurale (Rafi, organizzazione internazionale della società civile che ha sede in Canada). È Rafi a citare la candida ammissione del dirigente di Delta & Pine Land Seed, nel suo ultimo rapporto (“semi suicidi sul binario veloce”, febbraio 2000). Il E Delta settimanale “The & Pine (cioè Observer” ha Monsanto) scoperto che non è sola. Astra-Zeneca è comproprietaria (con l’Università dello Iowa, Usa) di una ditta che ha appena brevettato un tipo particolarmente virulento di Terminator. La ditta è ExSeed Genetics e la sua tecnologia si adatta a soia, grano, riso: le specie più importanti per l’alimentazione planetaria. Nella domanda di 64 brevetto afferma che così i semi “...non potranno essere conservati per usarli negli anni successivi da piantare”. I semi Terminator sono dunque vicini ad arrivare sul mercato - perché altro sarebbero sperimentati e brevettati? Così pure quelli manipolati con “tecnologia di restrizione dell’uso genetico”: esprimono le loro caratteristiche (germinare, o essere resistenti a certi parassiti) solo se trattati con certi prodotti chimici - da comprare in abbinamento ai semi. Li chiamano “semi traditori”. Tecnologie “moralmente ripugnanti”, dice la Rafi. ----------------------------------------------------------------------------------Di Luca Manes (Greenpeace) Dal sito: www.nonsiamosoli.org/terzomillennio/tm010012.html I brevetti sulla materia vivente coprono tutta la discendenza, di conseguenza queste ditte riscuotono i brevetti anno dopo anno. Fino a poco tempo fa, negli Stati Uniti, imponevano al compratore di semenze di firmare un contratto per il quale si impegnava a far sottoporre il suo campo a dei controlli annuali per verificare che il contadino non avesse riseminato i semi del suo raccolto senza aver pagato nuovamente il brevetto. Hanno voluto raggirare questo ostacolo inventando la tecnologia terminator che praticamente sterilizza le sementi dopo il primo utilizzo. 65 Così facendo hanno evitato anche i costi legali a cui erano andati incontro precedentemente. Ci sono stati dei casi nei quali alcuni contadini sono stati denunciati per aver venduto prodotti geneticamente modificati, quando mai li avevano acquistati. In effetti, quei prodotti non erano neanche mai stati seminati, semplicemente l’inquinamento, attraverso i pollini, aveva contaminato i loro raccolti. Nel frattempo prende piede una nuova tecnologia più raffinata rispetto alla “Terminator”; si chiama “Traitor” e consente al seme venduto di avere una fertilità riattivabile purché venga usato un prodotto chimico proveniente dalla stessa industria e in ogni caso soggetto al continuo pagamento del brevetto. Non solo i semi Terminator ma tutti i semi manipolati geneticamente sono destinati a non fruttificare e ad essere attaccati da tutti i parassiti perché la manipolazione genetica li indebolisce e li priva della loro vitalità. 66 E LE MUCCHE MANGIANO LE PIANTE DI FRANKENSTEIN Il mais modificato dovrebbe essere studiato e distrutto. Ma spesso finisce dai contadini che lo danno ai bovini. Di Enrico Bonerandi Da: La Repubblica 18/7/99 Cosa accade agli OGM coltivati in via sperimentale? Sono studiati, pesati, valutati e poi distrutti. Nel caso del mais, le granelle vengono ridotte a poltiglia da un mulino 67 portatile e poi interrate. Non tutte, però. Per esempio a Stezzano (BG) il responsabile della sperimentazione dell’Istituto di cereagricoltura, Marco Bertolini, ci racconta che le granelle coltivate nel “gruppo C”, dove stanno le varietà già approvate dall’Unione Europea in attesa di registrazione presso il Registro Nazionale, in sintesi quelle che stanno per tagliare anche da noi il traguardo della liberalizzazione (e cioè mais BT 176 Novartis, mais BT810 Monsanto e mais T25 AgrEvo) già oggi vengono distribuite ai contadini della zona per finire presumibilmente nelle mangiatoie dei bovini. “Ai mangimifici però non le consegniamo”, precisa Bertolini, vedendo il nostro stupore. La differenza onestamente ci sfugge: resta il fatto che un prodotto in sperimentazione entra comunque in circolazione. 68 SEMENTI BIOTECH IN REGALO AGLI AGRICOLTORI Esposto di Verdi Ambiente e Società alla Magistratura Di Sabina Moranti Da: “L’Intruso Genetico” Supplemento a Verdi Ambiente e Società news ottobre 1999 Il trucchetto della mela avvelenata lo conosceva anche la strega di Biancaneve. Mentre il Parlamento Europeo emana direttive per imporre l’etichetta sugli alimenti transgenici e il governo italiano chiede una moratoria delle colture di OGM, le aziende biotech aggirano ogni ostacolo semplicemente regalando, a piene mani, semi modificati ai contadini. È quanto emerge dall’esposto inoltrato alle Procure della Repubblica di Roma, Ravenna e Bergamo presentato il 26 luglio scorso dall’associazione Verdi Ambiente e Società. Dall’indagine dell’associazione, una vera e propria inchiesta, viene fuori un’immagine sconfortante degli organismi che, in Italia, dovrebbero 69 controllare il rispetto delle leggi nazionali in materia di ingegneria genetica. Il CIB, Comitato Interministeriale Biotecnologie che dovrebbe unire le competenze degli esperti del Ministero per le Risorse agricole, della Sanità e dell’Ambiente, non ha fatto praticamente niente per impedire che circa 900 chilogrammi di semi di mais geneticamente modificati, sufficienti a seminare 90 ettari, venissero distribuiti ad alcune aziende agricole. I “doni” documentati sono 12, ma potrebbero essere di più, come dovrà accertare la magistratura, così come dovrà verificare se il comportamento del CIB sia stato dettato da semplice incompetenza o da vera e propria connivenza. I reati ipotizzati riguardano la diffusione non autorizzata e incontrollata di OGM (Organismi geneticamente modificati) che, di fatto, si traduce nell’ostacolare, intenzionalmente, ogni tentativo di valutazione sanitaria degli alimenti transgenici. Il problema è che, sia per capire se il cibo transgenico fa male, sia per avere qualche possibilità di seguire il percorso della produzione alimentare e quindi di etichettarlo a ragion veduta, le coltivazioni vanno tenute rigidamente separate. Le misure di quella che in gergo viene definita “segregazione delle colture” sono definite dai protocolli scientifici proprio per evitare che, durante l’impollinazione, le piante che contengono OGM vadano a contaminare quelle dei campi vicini. Come si fa a garantire la 70 purezza di una coltivazione se nel campo vicino c’è il mais transgenico? Come si fa a garantire il rispetto di una legge che vieta di utilizzare OGM nei prodotti destinati alla prima infanzia, se i semi modificati vengono piantati qua e là, senza alcun controllo? 71 PIANTAGIONI ILLEGALI Che in Italia si piantino semi transgenici a dispetto dei divieti è più che un sospetto. Ma ora la preoccupazione riguarda la fase stessa dell’acquisto, in cui spesso non c’è alcuna certezza che si tratti di materiale non manipolato. Di Riccardo Quintili Da: Il Salvagente 13/4/2000 Possibile che in Italia si contrabbandino semi transgenici? Possibile che circolino e vengano piantati, nonostante i divieti previsti dalle nostre leggi e da quelle comunitarie? Non è facile dare una risposta a questo dubbio che da mesi si riaffaccia regolarmente sulle cronache dei giornali. Le regole sono ferree: entro i nostri confini possono circolare solo i semi biotech autorizzati per piantagioni sperimentali. E quindi, in teoria, nulla dovrebbe andare disperso nell’ambiente, né tanto meno finire nel ciclo alimentare umano o animale. Ma alle regole si contrappongono le denunce di piantagioni illegali, sospette o accertate. 72 Ultime, in ordine di tempo, quelle che vengono dal Friuli-Venezia Giulia dove è stata smascherata la presenza di quantità rilevabili di mais manipolato negli essiccatoi della regione dovute, probabilmente, alla distribuzione gratuita di semi transgenici da parte delle ditte sementiere. La scoperta, sulla quale sta indagando l’Agenzia regionale di protezione ambientale, ha portato a un’interpellanza nel Consiglio regionale in FriuliVenezia Giulia e a una serie di mozioni dei gruppi politici per intensificare i controlli sui campi di mais e prevenire il ripetersi di episodi analoghi. Dubbi infondati? Episodi limitati? Sembrerebbe di no, visto che questo caso segue di pochi mesi la scoperta fatta dall’associazione Verdi Ambiente e Società solo lo scorso luglio, quando fu denunciato un campo abusivo di mais modificato in provincia di Ravenna. Ma il rischio di inquinamenti biotecnologici delle nostre coltivazioni non si limitano alle responsabilità di quanti scelgono di piantare illegalmente mais e soia “Frankenstein”; il pericolo rimane anche per tutti gli agricoltori che comprano le sementi, magari sul mercato internazionale, spesso senza avere assicurazioni certe sulle loro origini. 73 OGM, L'INTRUSIONE FURBESCA Di Riccardo Quintili (da Il salvagente n.° 5, anno13, 5-12 febbraio 2004) Varietà Biotech vietate in Italia ed etichette mute a dispetto della legge. Un test conferma la diffusione degli ingredienti modificati e tira in ballo aziende e catene di supermercati. Legali o illegali, banditi o ammessi, gli organismi geneticamente modificati nel nostro paese continuano a circolare imperturbabili. Indifferenti alle norme che li riguardano e al dibattito sui rischi che possono provocare, i transgenici non aspettano fuori dalle frontiere italiane di essere “salvati” da pronunciamenti di dubbia oggettività come quelli emessi dal Consiglio Superiore della Sanità la scorsa settimana per riabilitare 4 mais vietati entro i nostri confini. Né rimangono in attesa di conoscere qual è l’orientamento della Commissione Europea sulla loro possibilità di circolare in Europa. Semplicemente e furbescamente continuano a inquinare molti degli alimenti che portiamo in tavola, senza che nessuno ce lo segnali, anzi, a volte contraddicendo perfino le aziende che si spingono ad assicurarne l’assenza. Basta cercarli, cosa che nel nostro paese fanno davvero in pochi, e si scopre che finiscono tanto negli alimenti per i neonati che nelle 74 merendine per i bambini, tanto nelle polente che nelle confezioni di alimenti vegetali che si dichiarano Ogm-free. ILLEGALITA’ DIFFUSA Prova ne sia l’ultimo test realizzato dalla Federconsumatori Piemonte con l’ausilio del Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino che Il Salvagente pubblica in queste pagine.A finire al centro dei riflettori, con contenuti variabili di ingredienti transgenici, undici confezioni di prodotti di largo consumo (li vedete in queste pagine) su settanta analizzate. Tra loro c’è di tutto e i nomi tirati in ballo sono eccellenti: c’è, tanto per cambiare, la Nestlé, ma compaiono altre grandi aziende come Agnesi, Nutricia e Valsoia. Neppure le grandi catene di supermercato riescono a sottrarsi, con prodotti a marchio di Sma-Auchan e Gs contaminati. Protagonisti di un inquinamento, non sempre tollerabile e non sempre casuale, differenti varietà di soia e mais transgenici. I tecnici dei laboratori torinesi hanno trovato, per esempio, la soia Roundup Ready e il Mais Bt 176, transgenici ammessi dalla normativa italiana, ma hanno anche isolato il mais Mon 810 e il Bt11, non ancora consentiti nel nostro paese. Un’illegalità, purtroppo, non isolata. Anche tra le confezioni di alimenti in cui sono stati rintracciati ingredienti transgenici ammessi dalle nostre norme, infatti, ci sono alcuni esempi di irregolarità. E’ il caso della lecitina Germinal, pescata con il 16,97 per cento di 75 ingrediente geneticamente modificato senza alcuna dicitura in etichetta. Oppure di quella Natura in festa che ha fatto misurare addirittura il 77,11 per cento di soia Roundup Ready. Ed è anche il caso del Galak Nestlé, che in analisi ha mostrato l’1,05 per cento di soia transgenica senza neppure un accenno in confezione. Un’omertà che non torna con gli obblighi della dichiarazione che dovrebbero essere rispettati dalle aziende che inseriscono Ogm oltre l’1% degli ingredienti. A tirare le somme, dunque, la situazione appare tutt’altro che sotto controllo: se si mettono insieme i prodotti che non rispettano gli obblighi di etichettatura e quelli trovati contaminati da mais bandito dal commercio, gran parte dei campioni che si sono rivelati positivi ai transgenici sono da considerarsi illegali. Otto su dieci, infatti, ignorano completamente le regole: una quantità per nulla trascurabile sul totale dei 70 alimenti testati, visto che supera il 10 per cento. SILENZIO ASSOLUTO “Abbiamo informato il procuratore della Repubblica, Raffaele Guariniello, e il responsabile della Sanità piemontese, Mario Valpreda”, ci dice Diego Calabrese, presidente della Federconsumatori Piemonte, “nella speranza che si faccia qualcosa per ripristinare le legalità”. Calabrese, che con la sua struttura territoriale va a caccia di Ogm dal 2001, è tutt’altro che tranquillo. “Generalmente”, accusa, 76 “le ditte o non danno alcuna informazione oppure offrono una versione tranquillizzante non sempre veritiera”. Per questo ritiene che sia il caso di non spegnere le luci sulle contaminazioni transgeniche: “E’ necessario continuare a informare e a sensibilizzare i consumatori su queste presenze. Anche a costo di spendere risorse importanti come ha fatto la Federconsumatori con questo test, pagato interamente dall’associazione”. Di certo, i risultati di questo test, come di quelli che il nostro giornale ha condotto in questi anni, dimostrano come molte delle regole di cui si discute, a volte anche aspramente, siano destinate a rimanere sulla carta. E a essere sistematicamente ignorate da produttori e importatori, per nulla scoraggiati da un sistema che prevede poche analisi pubbliche e che solo raramente punisce gli abusi. 77 ENZIMI BIOTECNOLOGICI Fonte: Association of Manufactures of fermentation enzyme products Si tratta di proteine che rendono possibili tutti i processi vitali che sono al centro di molti nuovi studi di carattere biotecnologico. Gli enzimi sono contenuti in tutte le materie prime alimentari. Un campo di applicazione della manipolazione genetica enorme: nel mondo ci sono ben 3.500 diversi tipi di alimenti fermentati. Attività enzimatica principale Applicazione Alfaaetolattato decarbossilasi…………… Produzione della birra Alfa-amilasi ……………………………………... Prodotti da forno, distillati, amido Catalasi……………………………………………… Maionese Chimosina…………………………………………. Formaggio Beta-glucanasi……………………………… Birra Alfa-glucanotransferasi……………......… Amido 78 Glucosio isomerasi………………………...... Prodotti da forno, maionese Glucosio ossidasi………………………………. Prodotti da forno Emicellulasi…………………………………….... Grassi, oli Lipasi…………………………………………………. Prodotti da forno, amido Maltogeni camilasi………………….......... Prodotti lattiero - caseari Caglio microbico………………………………… Amido Fitasi………………………………………………….. Prodotti da forno, birra, prodotti Proteasi…………………………………………….. lattiero-caseari, distillati, derivati di pesce e carni, amido, verdure Pullulanasi………………………………………... Produzione della birra, amido Xilanasi………………......………………………. Prodotti da forno, amido 79 IL FORMAGGIO “INCAGLIATO” NEGLI OGM Da Aam Terra Nuova – gennaio 2004 Il primo ingrediente modificato geneticamente che hanno mangiato gli italiani è stato il caglio, autorizzato per la produzione di formaggi fin dal 1992, quando ancora non si parlava di OGM. (…)…nel 1992 fu autorizzato il caglio artificiale, che costa meno e si chiama “chimosina genetica” perché è fabbricato modificando il DNA di alcuni batteri in modo tale che siano geneticamente “educati” ad emettere enzimi “uguali” a quelli del caglio tradizionale. Ora, ci sono consumatori che domandano come si riconoscono i formaggi fatti con caglio genetico. Non c’è alcun modo, perché non è previsto alcun obbligo di dichiarare in etichetta l’uso di questo caglio OGM, anche perché dalle analisi del formaggio non è possibile distinguerlo da quello naturale. Pertanto nell’elenco degli ingredienti il consumatore trova le solite tre parole “acqua, caglio, sale” senza poter capire che caglio è stato usato. (…) 80 PATATINE TRANSGENICHE Da: AAM Terra nuova - aprile 2000 Nei primi giorni di marzo una decina di attivisti di Greenpeace, guidati da un San Carlo Borromeo, nella classica veste cardinalizia, hanno posizionato davanti all’ingresso della San Carlo un pacchetto di due metri di patatine di mais Rodeo per denunciare la presenza di mais transgenico nel prodotto, uno dei più venduti dalla nota azienda alimentare. Nello stesso momento altri due attivisti hanno calato sulla facciata dell’edificio uno striscione di 6 metri che riportava la scritta “San Carlo liberaci dal transgenico”. Analisi commissionate da Greenpeace ad un laboratorio di ricerca austriaco hanno individuato mais transgenico Bt 176, in una confezione di Rodeo Chips commercializzata in Italia, priva dell’etichettatura richiesta per legge. 81 “Secondo la normativa europea l’uso di ingredienti transgenici impone l’obbligo di evidenziare la loro presenza nell’etichetta del prodotto - ha dichiarato Fabrizio Fabbri di Greenpeace - ma la San Carlo non ha ottemperato a questa norma. Pertanto chiediamo l’immediato sequestro cautelativo delle Rodeo ed analisi a campione su altri prodotti dell’azienda a base di mais o soia”. Greenpeace sin dallo scorso maggio aveva provveduto ad inviare un questionario alle maggiori aziende alimentari che operano in Italia, chiedendo la loro posizione rispetto all’utilizzo di organismi geneticamente manipolati (OGM) o loro derivati. L’Unichips, proprietaria del marchio San Carlo, non ha mai risposto alla richiesta di informazioni né alle successive sollecitazioni telefoniche. 82 LA UE SCEGLIE IL TRANSGENICO Di Andrea Di Conto Il Parlamento europeo ha votato l’obbligo di etichetta per gli organismi geneticamente modificati, negando allo stesso tempo norme efficaci per proteggere le coltivazioni biologiche dalla contaminazione da Ogm. Nel luglio 2003, il Parlamento Europeo ha approvato nuove regole sugli organismi transgenici, una decisione salutata senza grandi entusiasmi da associazioni di consumatori, agricoltori biologici ed ambientalisti per gli evidenti rischi che tale provvedimento si trasformi in un cavallo di Troia per gli Ogm. COSA CAMBIA PER GLI OGM In particolare, con la nuova regolamentazione, tutti gli Ogm, importati o prodotti, dovranno essere identificati con un codice che permetta di conoscere con precisione il tipo di modifica genetica subita. La trasmissione dei codici spetterà agli operatori lungo tutta la filiera. Per le miscele di materie prime importate, in particolare mangimi composti da 83 granella di mais o pannelli di soia, bisognerà indicare tutti le varietà di Ogm “che sono state usate”. Inoltre, dovranno essere etichettati tutti i cibi e i mangimi in cui la presenza di materiale geneticamente modificato autorizzato è superiore allo 0,9%. europea Particolarmente all’ambiente, legislazione rafforzerà soddisfatta Margot la dell’accordo Wallstrom, credibilità secondo internazionale la cui: e la commissaria “La nuova fiducia dei consumatori”. Per il professor Miguel Altieri, dell’Università di Berkeley, coordinatore del programma di agricoltura sostenibile dell’Onu, si tratta di una decisione importante: “…ma la tolleranza dello 0,9% di ingredienti geneticamente modificati - ribatte – non ha una base scientifica. Nessuno attualmente è in grado di fissare una soglia al di sotto della quale si possa ritenere un alimento sicuro o pericoloso. Le ricerche in corso non hanno saputo rassicurarci sul fatto che la presenza di Ogm non scateni allergie. Tuttavia è appena stata condotta una ricerca, finanziata dall’Unione internazionale dei consumatori, che evidenzia una similitudine della molecola del gene che viene introdotto per modificare il Dna con la struttura di molti geni che scatenano allergie. La decisione ha ragioni politiche. Così l’Unione europea cerca di risolvere i contrasti con gli Stati Uniti. Ma non so se ci riuscirà. Negli Usa ingredienti transgenici e non sono ormai mescolati. La contaminazione già avvenuta non permette più di separarli. Come potrebbe essere affidabile un’etichetta che garantisce un cibo senza 84 Ogm? E poi, cosa si farà sulle sementi? Anche una piccolissima percentuale di mais o grano modificato potrebbe contaminare tutta L’Europa”. Ancora più duro è il professor Giuseppe Altieri di Agernova che anzi critica duramente l’eccessivo entusiasmo con cui i rappresentanti delle associazioni ambientaliste hanno accolto il provvedimento. Anche perché, il via libera del Parlamento europeo alle nuove regole per etichettare ed assicurare la rintracciabilità degli Ogm aprirà inevitabilmente la strada alla soppressione della moratoria in vigore dal 1999 sulle nuove autorizzazioni per l’utilizzo di prodotti transgenici. Fino a questo momento, grazie alla moratoria, gli unici Ogm autorizzati erano la soia Roundup e il mais Bt. Ecco invece che si ammette la commercializzazione degli Ogm non autorizzati (sono 13 prodotti), viene introdotta una soglia di tolleranza dello 0,5%, il che è una contraddizione in termini. In questa maniera gli Ogm contrabbandati e quelli che non hanno “passato gli esami” rientrano dalla finestra. “Con le nuove prontamente regole adottate dall’Europarlamento – dichiarato Leonardo Vingiani, dell’Assobiotec, direttore ha, infatti, l’associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie – l’Unione europea dispone di norme certe e condivise su questa materia”. “Il prossimo passo per l’Italia – secondo Assobiotec – sarà quello d’iniziare nuovi progetti di ricerca, forzatamente sospesi negli ultimi anni, sul recupero delle varietà vegetali a rischio nel Paese”. “L’Ue e con essa l’Italia – conclude Vinigiani – hanno oggi il difficile ma entusiasmante compito, di 85 recuperare il terreno perso nei confronti delle più avanzate economie del mondo…”. NIENTE TUTELA PER LE COLTIVAZIONI BIO Per Greenpeace, il provvedimento presenta gravi lacune, a cominciare dai prodotti derivati da animali nutriti con Ogm, che ancora non sono soggetti all’obbligo di etichettatura ma ancora più grave è il compromesso raggiunto sulla questione della cosiddetta “coesistenza” tra coltivazioni Ogm e non. L’Europarlamento ha, infatti, approvato un emendamento che permette la coesistenza tra colture Ogm e colture tradizionali e biologiche. Più precisamente, la Commissione europea ha approvato le linee guida – sotto forma di raccomandazioni volontarie per gli stati membri – per assicurare la coesistenza tra produzioni biologiche e produzioni transgeniche. “Noi vogliamo – ha detto senza mezzi termini il commissario europeo per l’agricoltura Franz Fichler nel presentare il documento – che una vera scelta sia offerta non solo ai consumatori ma anche agli agricoltori”. Gli stessi produttori possono però decidere volontariamente e insieme di non ricorrere a produzioni transgeniche. Per Fischler, in linea generale, un’autorità nazionale, regionale o locale, può vietare il ricorso a produzioni Ogm solo se non è possibile organizzare la coesistenza in un determinato territorio. In materia di produzione biologica, le linee guida sottolineano che 86 “l’agricoltura biologica stabilisce il divieto assoluto di utilizzare degli Ogm. Di conseguenza dei materiali, comprese le sementi, che sono etichettati Ogm non possono essere utilizzati”. Tuttavia, aggiunge, “le sementi contenenti Ogm in proporzione inferiore alle soglie fissate possono essere utilizzate. Il regolamento sull’agricoltura biologica autorizza la fissazione di una soglia specifica per la presenza inevitabile di Ogm, ma non la definisce. In mancanza di una soglia specifica, sono le soglie di tolleranza generali che si applicano. Insomma la confusione è grande, e i rischi enormi, non solo per la possibile contaminazione delle produzioni biologiche, ma anche per la possibilità di vedere approvato l’uso di materiali Ogm, seppure sotto la soglia dello 0,9% anche nel biologico.” Un altro rischio, evidenziato da Greenpeace è rappresentato dai continui tentativi dell’industria biotech di minare la legislazione dell’Unione Europea e di creare una strisciante contaminazione dei prodotti tradizionali e biologici attraverso i semi. Sebbene la ricerca mostri che è possibile garantire un livello di contaminazione dei semi pari allo 0%, l’industria biotech sta spingendo per avere soglie più alte, nel tentativo di minare le nuove regole sull’etichettatura. Questo perché, una volta concesse soglie di contaminazione delle sementi diverse dallo zero, rischia di diventare impossibile per gli agricoltori garantire che i propri raccolti non eccedano alla fine la soglia dello 0,9% per i prodotti alimentari. “Prevenire la contaminazione genetica – spiega Federica Ferrario – deve essere la massima priorità per l’Ue. Se non vengono adottate misure 87 idonee per proteggere i raccolti tradizionali e biologici dalla contaminazione genetica, a cominciare dalle sementi, il nuovo sistema di etichettatura rischia di diventare inutile nel giro di pochi anni”. “Per il Commissario Fischler – commenta Loredana De Petris, senatrice dei Verdi – coesistenza è uguale a licenza di contaminare. L’unica preoccupazione del commissario della Ue sembra essere assicurare agli agricoltori che intendessero intraprendere coltivazioni Ogm la piena facoltà di inquinare, mentre le colture biologiche e convenzionali sarebbero condannate a subirne la contaminazione”. IN ARRIVO OLTRE 30.000 PRODOTTI OGM Secondo le prime prudenti stime, in Europa saranno almeno 30mila i prodotti alimentari – dalle merendine ai biscotti – che dovranno riportare sull’etichetta la dicitura “contiene organismi geneticamente modificati”. La stessa dicitura dovrebbe comparire su oltre 32 milioni di tonnellate di mangimi, commercializzati all’interno dell’Unione europea, dove dovrà essere chiaramente citata la presenza o meno di prodotti transgenici, oltre ad una determinata soglia di tolleranza. E’ questa la conseguenza della decisione definitiva che ha approvato il 22 luglio il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue guidato dal presidente italiano, il ministro per le politiche agricole Giovanni Alemanno. La decisione è stata presa a maggioranza qualificata: hanno votato contro per motivi diversi Regno Unito, Danimarca e Lussemburgo. Una parte della normativa è stata respinta anche dall’Austria. I nuovi Regolamenti entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue e dovranno essere applicati dagli operatori entro i sei mesi 88 successivi. 500 COMUNI CONTRO FISCHLER Il Coordinamento dei Comuni Antitransgenici chiede al Parlamento Europeo di promuovere una mozione di censura nei confronti del commissario Franz Fischler per attentato alla sovranità popolare. Asserire che amministrazioni democraticamente elette, popolazioni di intere aree non abbiano il diritto di dichiarare la propria zona “libera da Ogm” è una forma di arroganza inammissibile per una democrazia che si vuole ancora considerare tale. Il commissario asserisce che se per un motivo o l’altro una zona o una regione si fosse dichiarata libera da organismi geneticamente modificati la questione potrebbe essere portata davanti alla Corte di Giustizia: forse non è al corrente di ciò che hanno già deciso i cittadini europei. Noi gli rispondiamo che dovrà portare davanti al tribunale oltre 500 amministrazioni locali europee che hanno in questi ultimi anni già legiferato contro la diffusione nell’ambiente di Ogm! La “raccomandazione” del commissario europeo all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca, Franz Fischler, che apre alla contaminazione irreversibile del territorio attraverso la diffusione deliberata di Organismi Geneticamente Modificati, lede in maniera grossolana e plateale il diritto di coltivare con metodi biologici o comunque in assenza di Ogm. E’ la fine del progresso dell’agricoltura ecosostenibile, dell’agricoltura di 89 qualità, delle produzioni biologiche. Si concede il diritto ad una parte dei cittadini di contaminare in maniera irreversibile un territorio che non potrà mai più essere riconvertito a produzioni senza Ogm. Tale pratica è in aperto contrasto con il diritto alla libertà individuale, e chi si arroga il diritto di contaminare i territori, in questo caso con gli Ogm, di fatto limita la libertà altrui, danneggia la collettività. 90 IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLA PRODUZIONE BIOLOGICA: UN ATTACCO ALLA LIBERTA’ DI SCELTA DEI CONSUMATORI Il 1° gennaio Regolamento biologica e 2009 europeo è entrato in 834/2007 sull’etichettatura dei vigore sulla il nuovo produzione prodotti biologici, approvato il 12 Giugno 2007 dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea. Il nuovo Regolamento prevede che nei prodotti biologici ci possano essere contaminazioni accidentali di OGM, estendendo ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9%, senza obbligo di segnalarlo in etichetta, già introdotta nel 2003 agli alimenti e mangimi tradizionali. Gli alimenti biologici possono dunque essere etichettati come tali anche se contaminati da materiale transgenico. È evidente che la tolleranza di OGM negli alimenti biologici è una 91 contraddizione in quanto, per sua natura, il prodotto biologico non può contenere OGM. Inoltre le nuove norme privano i cittadini della libertà di scegliere di non mangiare OGM che rappresenta un diritto prioritario e irrinunciabile. La tolleranza di OGM nei prodotti biologici, rende possibili e “legali” inquinamenti generalizzati degli alimenti, aprendo quindi la strada all'introduzione delle coltivazioni OGM in campo aperto. Difendere la tolleranza ZERO di OGM nel biologico e nelle sementi è oggi l'ultima possibile resistenza collettiva contro l'introduzione di coltivazioni OGM in campo aperto. Una volta introdotti nell'ambiente gli OGM come materia vivente, non sarà più possibile ottenere per quella specie, in quell'area, vegetali geneticamente naturali, biologici o convenzionali, come riferisce la stessa Dir. 2001/18/CE: "dal momento che gli OGM inquinano irreversibilmente le aree agricole attraverso i semi e il polline". Ogni seme, infatti, dà origine a una pianta che produce 5.000.000 di granelli di polline che, trasportati dalle api e dal vento, danno origine in breve tempo ad una contaminazione generalizzata. Noi in Europa possiamo ancora evitare di trovarci nella difficile e irreversibile situazione degli agricoltori americani che non hanno potuto evitare la contaminazione generalizzata dei loro raccolti tradizionali e biologici, con gravi conseguenze anche economiche. Le coltivazioni 92 biologiche e transgeniche sono incompatibili, una nega l'altra e la "coesistenza sul campo" non può che determinare la morte del Biologico e delle altre forme di agricoltura tradizionali. La tolleranza di OGM nel biologico ci costringe ad accettare contaminazioni da OGM in tutti gli alimenti, mettendo a rischio la salute di noi tutti (vedi i risultati delle ricerche effettuate da scienziati indipendenti sui pericoli e i danni causati da semi e cibi transgenici), la salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità. Il nuovo Regolamento è illegittimo in quanto contrario a Diritti Costituzionali inviolabili (Salute, Ambiente, Libertà ed Uguaglianza), al "principio di libero mercato" e alle norme sulla "corretta informazione dei consumatori ", non essendo prevista l’indicazione in etichetta della presenza di OGM. Bisogna pertanto mantenere il divieto di coltivazioni OGM e la tolleranza ZERO nelle sementi e negli alimenti biologici. 93 IL CAVILLO DI TROIA PER L’INVASIONE BARBARICA DEGLI OGM di Giuseppe Altieri, Agroecologo (Consulente di European Consumers) da http://omeopatiaebiologico.wordpress.com (…) Qualsiasi livello di “tolleranza” di OGM, nel Biologico come nelle sementi, renderebbe impossibili i controlli e le bonifiche delle eventuali contaminazioni, che si diffonderebbero irreversibilmente nell’ambiente. La propaganda sulle contaminazioni inevitabili (in Europa si è coltivata solo una varietà di Mais OGM su pochissimi ettari), cerca di indurre consumatori e politici a considerare l’Italia già irreversibilmente inquinata da OGM. Per creare la condizione psicologica necessaria ad aprire le porte al “Cavillo di Troia”, rappresentato dalla tolleranza di OGM anche nei prodotti biologici. E consentire, successivamente, l’invasione “barbarica” delle coltivazioni OGM, che in mancanza di una norma specifica di salvaguardia nazionale, dal 1 gennaio 2009 sono ”libere di contaminare” anche i prodotti biologici. … E’ urgente una Civile Moratoria sugli OGM, a partire dall’Italia, per 94 arrivare prima possibile al Bando Mondiale. … Ne va del futuro dei nostri figli, che rischiano di veder trasformati i campi coltivati in “campi di sterminio della vita”…per di più brevettati. Tutto è facile… Finchè siamo in tempo. Altrimenti i nostri figli ci malediranno. 95 TROVATO L’INGANNO PER CREARE LA LEGGE, È L’INGANNO TRUCCO DELLO 0,9% Di Francesco Ricciardi (Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo) In che modo è possibile effettuare migliaia di controlli quotidiani per verificare la presenza di OGM se su 900 laboratori privati accreditati dal Ministero della Sanità per l’analisi chimica dei cibi solo 30 sono attrezzati per analizzare il DNA degli alimenti? Il triptofano transgenico, che ha ucciso 37 persone, creato gravi lesioni ad altre 1.500 e ne ha debilitate 10.000 con invalidità di vario genere, dalle più lievi fino alla paralisi permanente, era al di sotto dell’1%! Uno studioso ha detto: “Tutte le analisi rivelano che la contaminazione del triptofano è a 96 livelli molto bassi, e ciò significa che il contaminante deve avere un’attività biologica molto potente”. Questa stessa potente attività biologica la si può trovare anche nelle armi chimico-batteriologiche che contengono gli stessi virus, tossine, pesticidi, erbicidi e batteri che l’uomo ingerisce ogni volta che mangia cibi contenenti OGM. I cibi che contengono quantitativi di OGM non superiori allo 0,9% non devono essere dichiarati in etichetta, pur essendo ugualmente transgenici. Pertanto, con questa legge che favorisce solo le multinazionali biotech, tutti i cibi ora possono contenere OGM senza che il consumatore lo sappia, grazie al trucco dello 0,9%. Questa legge proviene dai 20 Commissari della UE che sono i rappresentanti delle più potenti multinazionali belliche-biotecnologichechimico-farmaceutiche. 97 PUGLIA LIBERA DA OGM CENTO COMUNI PUGLIESI DICONO NO AGLI OGM E CHIEDONO UNA PUGLIA LIBERA DA OGM In seguito all'entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo sulla produzione biologica, l’Associazione S.U.M.- Stati Uniti del Mondo ha lanciato la Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” per difendere la tolleranza ZERO nei prodotti biologici e nelle sementi. Un centinaio di comuni pugliesi, fra i quali i capoluoghi delle province di Bari, Foggia e Lecce, hanno già deliberato la loro adesione alla Campagna, sottoscritta anche da migliaia di agricoltori, consumatori e commercianti pugliesi di prodotti biologici che hanno così espresso la loro volontà di avere una Puglia libera da OGM. La Campagna continua e molti altri comuni stanno preparando la delibera di adesione alla Campagna promossa dall’Associazione SUM. Chi vuole 98 seguire gli sviluppi della Campagna può visitare il sito www.associazionesum.it. Al fine di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica, l’Associazione SUM ha anche organizzato, in collaborazione con il Comune di Lecce, il Convegno "PUGLIA LIBERA DA OGM - L'inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi per uno sviluppo rurale agroecologico a tutela dei diritti umani" (20 febbraio 2010 Castello Carlo V – Le). Hanno partecipato a questo Convegno ricercatori e studiosi indipendenti di fama internazionale, di diverse nazionalità, che hanno presentato i risultati dei loro studi e ricerche sugli OGM: Susan Bardocz (Biochimica e Farmacologa) - "Gli effetti dei cibi OGM sulla salute" ; Pietro Perrino (Direttore di ricerca CNR, Istituto del Germoplasma di Bari) - "Gli OGM sono inutili e dannosi. Oggi c'è bisogno di sistemi sostenibili per la produzione di cibo ed energia"; Giuseppe Altieri (Agro-ecologo) - "Agroecologia dello sviluppo rurale, libero da OGM"; Enrico Lucconi (Direttore per Associazione Sementieri Mediterranei) - "OGM: una minaccia l'ambiente, l'agricoltura, la salute, la qualità dei prodotti agroalimentari italiani"; Annalena Russo (Biotecnologa dell'Università degli Studi di Lecce) "BCH: il portale italiano sulla biosicurezza"; Michele Trimarchi (Scienziato. Fondatore della Neuropsicofisiologia) - "Etica dell'inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi". Il Convegno è stato anche occasione per dare voce alla testimonianza 99 diretta di chi ha già sperimentato i danni causati dalla coltivazione degli OGM in altre parti del mondo: Subramaniam Kannaiyan (Comitato di Coordinamento delle Associazioni di agricoltori dell'India Meridionale) "Gli OGM in India. L'esperienza dei contadini indiani". I relatori hanno affrontato e discusso tutti gli aspetti del problema OGM, rettificando le informazioni spesso false, distorte o comunque incomplete diffuse dai mass media. Dalle loro relazioni infatti è emerso che gli OGM favoriscono l'insorgere di gravi malattie, distruggono la biodiversità, rendono sterili i terreni, contaminano le altre colture in modo irreversibile e creano la fame nel mondo con semi costosi e fallimentari. E’ stato un importante momento di informazione e di aggregazione delle forze anti-OGM. Erano presenti anche molti rappresentanti dei comuni che hanno aderito alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM”. 100 Le parti più significative del Convegno sono state raccolte in un video disponibile su YOU TUBE ai seguenti link: PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 1 http://youtu.be/oVGp-TPbtJQ PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 2 http://youtu.be/cFqHSCB3Pi0 PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 3 http://youtu.be/eLD4gtqFpYw Il DVD del convegno “PUGLIA LIBERA DA OGM” si può richiedere all’Associazione SUM: Tel 0836 484851 [email protected] www.associazionesum.it 101 IRAQ: I CONTADINI OBBLIGATI A COMPRARE SEMENTI MONSANTO Di Maurizio Blondet - 2005 Da www.effedieffe.com La ricostruzione dell’Iraq procede a gonfie vele. Il Paese viene arricchito ogni giorno, a cura degli occupanti americani, delle migliori leggi già praticate dalla civiltà occidentale. Una di tali leggi, dettata dall’«autorità provvisoria» (occupante) e dal suo zar, Paul Bremer, è quella sulla proprietà intellettuale: certamente la più urgente, dati gli attuali bisogni del popolo iracheno. Questo decreto mira ad adeguare il Paese «agli standard internazionali riconosciuti nella protezione» della proprietà intellettuale. Era ora di mettere questi incivili al passo della civiltà. Ma non dovete immaginare che gli iracheni, operosi e tranquilli sotto il tallone dei Marines e dei mercenari, stiano febbrilmente producendo magliette Benetton contraffatte, false borsette Prada e finti completi Armani, come fanno i cinesi. Nulla di tutto questo. Gli USA hanno deciso che gli iracheni devono imparare, con la massima urgenza, a rispettare i semi geneticamente modificati e 102 debitamente brevettati (1). Infatti, in base al decreto (in vigore dal 2004), d’ora in poi ai contadini dell’Iraq sarà vietato mettere da parte una quota del raccolto da usare come semente per l’anno successivo. Questa pratica, usata dall’uomo per millenni e ancora adottata dal 97% dei coltivatori iracheni, viene dichiarata illegale. Invece, i contadini dell’Iraq dovranno munirsi di licenza annuale per usare semi OGM made in USA, ovviamente dietro pagamento. Così si legge nell’intricata lingua di legno del decreto – Ordine 81, paragrafo 66 bis emanato da Paul Bremer: «agli agricoltori è vietato riutilizzare i semi di varietà protette od ogni varietà citata ai punti 1 e 2 del paragrafo C dell’articolo 14». In chiaro, si intima ai contadini di distruggere tutte le sementi ogni anno, e di ricomprarle da «fornitori autorizzati». Come per caso, il primo e principale fornitore autorizzato è la Monsanto, società multinazionale capeggiata da una famiglia: Shapiro. Gli americani in Iraq non sapranno controllare il territorio, ma sanno controllare benissimo gli affari delle loro multinazionali, specie se appartengono alla razza eletta. E’ per loro... che muoiono i soldati USA. Note: 1) Iman Khaduri, “The ultimate war crime: breaking the agricultural cycle”, Globalresearch, 25 gennaio 2005. 103 IL MANIFESTO DELLA MONSANTO La Monsanto ha inviato ai rappresentanti dei paesi in via di sviluppo un manifesto intitolato “Lasciate che il raccolto abbia inizio”.In questo manifesto la Monsanto dichiara: “Nelle vaste aziende agrarie d’Europa e degli Stati Uniti, le coltivazioni crescono rigogliose e producono una sovrabbondanza di cibo. Ma in altre aree del mondo la popolazione si confronta con la fame ogni giorno. (...) viviamo tutti sullo stesso pianeta e abbiamo tutti le stesse necessità. In agricoltura le nostre necessità possono essere risolte dalla biotecnologia e dalla promessa che essa offre per il nostro futuro. (...) Accettare questa scienza può colmare l’impari differenza per milioni di esseri umani. I semi del nostro futuro sono messi in terra. Lasciateli crescere. Lasciate che il raccolto abbia inizio. Poter contare su un cibo sicuro per il nostro futuro significa contare su una vita migliore.” Pubblichiamo qui di seguito la risposta al manifesto della Monsanto, sottoscritta da tutti i delegati africani (eccetto il Sud-Africa) alla conferenza FAO sulle risorse genetiche - giugno 1998. 104 NO! NON DOVETE PERMETTERE CHE UNA MESSE DISTRUGGA LA NATURA Da: “The Monsanto Files” - The Ecologist - supplemento al n°73 di Avvenimenti 1999 Durante le ultime settimane dello scorso anno i cittadini europei sono stati sottoposti ad una campagna aggressiva per convincerli che il mondo avesse bisogno dell’ingegneria genetica per essere sfamato. La campagna pubblicitaria organizzata e finanziata dalla Monsanto, una delle più potenti società chimiche del mondo, è stata lanciata con lo slogan: “Lasciate che il raccolto abbia inizio”, e fornisce una visione distorta e ingannevole delle potenzialità che l’ingegneria genetica avrebbe nello sfamare i paesi in via di sviluppo. Noi, sottoscritti delegati dei Paesi Africani, che abbiamo partecipato alla 5a Sessione Straordinaria della Commissione per le Risorse Genetiche che si è tenuta a Roma dall’8 al 12 giugno 1998, fermamente ci opponiamo all’uso dell’immagine di fame e di povertà dei nostri paesi per spingere una tecnologia che è insicura, dannosa all’ambiente e che non reca alcun beneficio economico ai nostri paesi. 105 È giunto il momento di analizzare alcuni fatti attinenti la società che ha gestito la campagna pubblicitaria: - La Monsanto è una delle più potenti società produttrici di pesticidi. Ha speso negli ultimi due anni circa 6.000 milioni di dollari per mantenere il controllo delle industrie produttrici di semi e di biotecnologie e ora ha acquisito il primato in questi settori. Lo scopo principale non è certamente proteggere l’ambiente, ma quello di sviluppare le coltivazioni che possano resistere a dosi sempre maggiori del pesticida più venduto al mondo: “Roundup”. - Piuttosto che dare un aiuto reale agli agricoltori, la Monsanto li denuncia e li sbatte in galera. Negli Stati Uniti, la società impiega degli investigatori per scoprire e portare nei tribunali coloro che conservano i semi della Monsanto per l’anno successivo. Grazie al brevetto depositato, la Monsanto ha acquisito il diritto di controllo legislativo e può, quindi, ispezionare i campi degli agricoltori per verificare che siano stati coltivati in base alle condizioni stabilite e con l’uso dei prodotti chimici concordati per contratto. - Piuttosto che sviluppare una tecnologia che consenta la possibilità di sfamare realmente il mondo, la Monsanto usa l’ingegneria genetica per impedire agli agricoltori di ripiantare i semi e di applicare i sistemi agricoli locali. La Monsanto ha 106 pagato per l’acquisizione di un’industria chimica che deteneva il brevetto bioingegneristico “Terminator Technology”, circa 18 milioni di dollari. Il seme bioingegnerizzato può essere messo in terra una sola volta e muore nella seconda generazione. L’unico fine di questa tecnologia è di spingere gli agricoltori a ricomprare ogni anno i semi della stessa società e distruggere l’antica pratica, adottata nel tempo, di conservazione dei semi locali che formano una base per la sicurezza alimentare nei nostri paesi. - Nel manifesto “Lasciate che il raccolto abbia inizio” gli europei chiedono un via libera incondizionato per la biotecnologia, cosicché le imprese industriali possano dar inizio al raccolto dei propri interessi. Noi non crediamo che imprese biotecnologiche come la Monsanto possano sostenere gli agricoltori a produrre il cibo di cui necessiteremo nel XXI secolo. Al contrario, ciò incrementerà la distruzione del patrimonio culturale locale e dei sistemi per un’agricoltura sostenibile che i nostri contadini hanno sviluppato nei millenni e che hanno permesso la nostra sussistenza nel tempo. - In particolare, noi non accetteremo l’uso del “Terminator” o di altre biotecnologie che uccideranno la capacità dei nostri agricoltori di garantire la nostra sopravivenza. Noi invitiamo i cittadini europei a dimostrare la propria solidarietà a quelli africani e a schierarsi contro queste biotecnologie a favore invece di un’agricoltura tradizionale. 107 - Noi siamo d’accordo nell’accettare un aiuto solidale per incrementare la produzione agricola nei nostri paesi. Crediamo inoltre che la scienza occidentale possa contribuire a questo fine. Ma altresì crediamo che tutto debba essere realizzato nel pieno rispetto delle reciproche culture. L’aiuto solidale dovrebbe essere impostato sulla base della conoscenza locale, piuttosto che sulla sua sostituzione e distruzione. E, cosa ancor più importante, dovrebbe essere indirizzato ai reali bisogni delle nostre popolazioni, piuttosto che servire solo a rimpinguare le tasche e a rinsaldare il controllo dei giganti industriali. 108 PROCESSO AGLI OGM PERCHÈ IL MONDO DOVREBBE BANDIRE GLI OGM Prof. M.D. Nanjundaswamy (Presidente del K.R.R.S. - Organizzazione dei contadini dello stato del Karnataka - e della Fondazione Amrita Bhoomi fino al giorno della sua scomparsa, il 3 febbraio 2004) Le società biotecnologiche spesso affermano che gli Organismi Modificati Geneticamente (OGM), in particolare i semi alterati geneticamente sono un grande progresso scientifico necessario per nutrire il mondo e ridurre la povertà nei paesi in via di sviluppo. Molte organizzazioni internazionali sono andate alla carica con politiche e ricerche per rafforzare e sostenere 109 questa tesi. La principale argomentazione portata avanti dai sostenitori della biotecnologia è che le coltivazioni transgeniche faranno aumentare notevolmente i raccolti e faranno diminuire l’uso dei pesticidi. Si chiede alla biotecnologia di risolvere i problemi causati dalle precedenti tecnologie agrochimiche: resistenza ai pesticidi, inquinamento, degrado del suolo, ecc. COLTIVAZIONI BT Secondo l’industria biotech, il vantaggio delle piante transgeniche nelle quali sono stati inseriti i geni BT (Bacillus Turingensis) è la sostituzione degli insetticidi sintetici ora usati in agricoltura per controllare i parassiti. Ma il problema è che la maggior parte delle piante hanno diversi parassiti, per questo si dovranno comunque applicare gli insetticidi sintetici, in aggiunta alla tossina BT, per controllare i parassiti che non sono il bersaglio previsto della tossina BT. È stato anche segnalato che molte specie di parassiti che sono il bersaglio previsto della tossina BT sono diventati resistenti alla tossina stessa; questo fa pensare che si possano verificare problemi di resistenza ancora più gravi nelle piante BT. Tutte le tecniche che i bioingegneri hanno suggerito per ritardare lo sviluppo della resistenza nei parassiti non hanno avuto alcun effetto. 110 La storia dell’agricoltura insegna che le malattie delle piante, i parassiti e le erbe infestanti si moltiplicano con lo sviluppo delle monocolture e che le colture intensive manipolate geneticamente distruggono la diversità genetica. Le piante BT hanno anche altri effetti nocivi sulle specie benefiche di insetti. Mantenendo le popolazioni di parassiti a livelli molto bassi, si riducono alla fame i loro nemici naturali dal momento che predatori e vespe hanno bisogno di una piccola quantità di parassiti per sopravvivere nell’ecosistema agricolo. Inoltre è risaputo che il polline delle piante BT portato dal vento sulla vegetazione spontanea intorno ai campi transgenici può uccidere anche gli insetti che non sono il bersaglio previsto della tossina BT. Le tossine BT possono anche essere incorporate nel terreno attraverso le foglie decomposte. Queste tossine BT attive che, attraverso la decomposizione delle foglie transgeniche, penetrano e si accumulano nel terreno e nell’acqua possono avere impatti negativi sugli invertebrati del suolo e acquatici e sui processi nutritivi ciclici. PIANTE RESISTENTI AGLI ERBICIDI Anche nel caso delle piante resistenti agli erbicidi, è stato segnalato che l’uso continuo di erbicidi può portare a problemi. Con il loro uso ripetuto su una pianta, aumentano enormemente le possibilità che si sviluppi la 111 resistenza all’erbicida nelle varietà di erbe infestanti. Oltre a ciò il rilascio su larga scala di piante transgeniche può promuovere il trasferimento di transgeni dalle piante coltivate ad altre piante che possono poi diventare piante infestanti. Ci sono le prove che l’uso continuo di erbicidi come il bromoxynil e il glyphosate (conosciuto anche come Round up, prodotto dalla Monsanto) causa difetti di nascita negli animali da laboratorio, è tossico per i pesci e può causare il cancro negli umani oltre ad essere tossico per alcune specie presenti nel terreno che non sono il bersaglio previsto della tossina BT e anche per predatori benefici come ragni, bachi, coleotteri, vermi della terra e organismi acquatici inclusi i pesci. Dal momento che è risaputo che questi erbicidi si accumulano nei frutti e nei tuberi sorgono anche problemi di sicurezza del cibo. LA MONOCOLTURA La diffusione su larga scala di piante transgeniche porta ad un’omogeneizzazione su larga scala che a sua volta porta all’aumento delle malattie delle piante, dei parassiti e delle erbe infestanti già associato con le monocolture. La pratica della monocoltura ha ridotto la biodiversità, con il risultato finale di un ecosistema artificiale che richiede un costante intervento 112 umano, in forma di input agrochimici, che produce una serie di costi ambientali e sociali indesiderabili. È provato che il modello di sviluppo agricolo per l’esportazione, eccessivamente basato sulla monocoltura e sulla tecnologia intensiva, ha avuto un impatto negativo sull’ambiente. La parte superiore del suolo viene persa sempre di più, la diversità genetica viene erosa e l’inquinamento chimico delle risorse del suolo e dell’acqua è in continuo aumento. Ciò che è ironico è il fatto che gli stessi interessi economici che hanno promosso la prima ondata di agricoltura basata sull’agrochimica stanno ora celebrando e promuovendo l’introduzione della biotecnologia come la seconda Rivoluzione Verde. LA SITUAZIONE INDIANA Benché tutte queste informazioni fossero disponibili, il Governo Indiano si è affrettato ad autorizzare alcune varietà transgeniche di piante da coltivare per uso commerciale; la prima di queste è stato il cotone BT. Questa autorizzazione frettolosa ha creato un’euforia che, come ci si aspettava, sta scomparendo gradualmente con le relazioni dei contadini provenienti da tre grandi stati dell’India. In tre grandi stati il cotone BT è stato spazzato via completamente. Lo stato del Madhya Pradesh, il cuore della cintura della coltivazione del cotone in India, ha testimoniato un totale fallimento del cotone BT 113 modificato geneticamente. Con un fallimento del 100% i contadini sono in rivolta e chiedono di essere risarciti dalla società produttrice di sementi. Nel Maharashtra, lo stato confinante con il Madhya Pradesh, si è ripetuta la stessa storia. Nello stato del Gujerat c’è una forte infestazione di vermi del cotone BT. Il pallone del cotone BT sta iniziando a scoppiare e i contadini cominciano a realizzare che coltivare il cotone tradizionale è più economico e remunerativo. Con questa crescente consapevolezza delle conseguenze negative delle coltivazioni transgeniche è diventata una necessità urgente la costruzione di un’alternativa. Proprio per contrastare e controbilanciare gli effetti distruttivi dell’economia imposta dalle multinazionali che stanno diffondendo gli OGM in tutto il mondo è nato in India, nello stato del Karnataka, il Centro Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile AMRITA BHOOMI (Pianeta Immortale). Il Centro AMRITA BHOOMI combatte le azioni disastrose delle multinazionali facendo rinascere le tecnologie tradizionali, inizialmente nell’agricoltura, nel campo della medicina e della salute, delle varietà animali, della veterinaria. La realizzazione di questo Centro è stata resa possibile dalla collaborazione fra la Fondazione AMRITA BHOOMI e l’Associazione S.U.M. – Stati Uniti del Mondo (www.associazionesum.it). 114 Centro Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile AMRITA BHOOMI (Pianeta Immortale) 115 L’INDIA DISTRUTTA DAGLI OGM A cura dell’Associazione S.U.M. – Stati Uniti del Mondo In India si muore di fame e sono giunti al suicidio oltre 200.000 contadini a causa dell’utilizzo dei pericolosi ed infruttiferi semi OGM. Ecco cosa potrebbe accadere a tutti i contadini che piantano semi OGM:i raccolti sono pochi e malati, i terreni diventano sterili, le falde acquifere vengono avvelenate da tossine, virus e pesticidi contenuti in questi semi, le malattie proliferano in coloro che mangiano i raccolti OGM, i contadini falliscono sempre a causa dei semi OGM e trovano pace solo nel suicidio, come è accaduto e continua ad accadere in India ed in varie parti del mondo. 116 Nello Stato dell’ANDRA PRADESH, i contadini abbandonano i terreni divenuti ormai sterili, dopo aver utilizzato i semi OGM per le loro coltivazioni, in quanto, a causa di micidiali virus e tossine rilasciati da questi stessi semi, i loro terreni non potranno dare più raccolti per almeno 40 anni. Inoltre questi semi OGM sono infruttiferi ed i pochissimi raccolti che riescono a produrre sono malati in quanto attaccati da infinite malattie, al contrario di quello che, ingannevolmente, le multinazionali, il Governo indiano ed i vari corrotti Governi esistenti sul Pianeta vogliono far credere a tutti. Per le predette ragioni i contadini che non hanno potuto emigrare e non avendo più nulla da mangiare, hanno chiesto al Governatore dell’ANDRA PRADESH di potersi suicidare. Fino ad oggi nella sola India si sono suicidati oltre 200.000 contadini per il solo fatto di aver utilizzato nelle loro coltivazioni i pericolosi ed infruttiferi semi OGM. Inoltre, i pollini di piante transgeniche (OGM), grazie all’azione dei venti, contaminano piante sane lontane anche migliaia di Km. I semi e cibi OGM non risolvono il problema della fame nel mondo, anzi la creano e l’aggravano sempre più. I semi OGM sono deboli e malati già in partenza proprio a causa del loro genoma modificato geneticamente, facilmente attaccati dai parassiti. 117 quindi non proliferano e sono Questa è la nuda e cruda realtà che va a sfatare tutte le teorie e tutti gli studi fatti nei laboratori scientifici dei produttori di OGM, tutte le ingannevoli falsità dichiarate da questi laboratori delle multinazionali circa la “bontà e la convenienza” di questi semi OGM, che, secondo “loro” sono anche una risposta alla fame nel mondo in quanto farebbero aumentare i raccolti e diminuire l’uso di pesticidi. La verità, secondo i fatti che valgono più di mille false parole, è esattamente il contrario. La FAO dovrebbe cercare di risolvere il problema della fame. Che cosa sta facendo in merito a questo gravissimo problema? La FAO sta promuovendo i semi OGM su tutto il Pianeta, come soluzione alla fame nel mondo! La maggioranza della gente non conosce questa realtà! Perché devono morire così tante persone per la corruzione e gli interessi di alcune persone? Per approfondire questo argomento andate sul motore di ricerca GOOGLE e digitate la parola AMRITA BHOOMI. Non solo l’utilizzo dei semi OGM porta alla sterilità dei terreni, ma anche mangiare cibi transgenici (OGM) può causare notevoli danni alla salute dell’uomo quali: atrofia degli organi, lesioni, anomalie genetiche, allergie, distruzione delle difese immunitarie, tumori, ecc., come è stato provato scientificamente da scienziati e ricercatori di tutto il mondo come ad esempio, il Prof. Arpad Pusztai (microbiologo, ex ricercatore del Rowett Research Institute” – Scozia), la Dott.ssa Mae Wan Ho (Biofisica, 118 Presidente del “The Institute of Science in Society, autrice dei libri “Ingegneria genetica: le biotecnologie fra scienza e realtà” e “Living with the Fluid Genome”), il Prof. Miguel Altieri (Agroecologo, Università di Berkeley – California, coordinatore Programmi Sviluppo Agricoltura Sostenibile delle Nazioni Unite), la Dott.ssa Clara Nicholls (Università di Berkeley – California), il Dott. Jean Pierre Berlan (INRA/CTESI - Francia), il Prof Giorgio Celli (Università di Bologna: Comm. Agricoltura Parlamento Europeo), il Prof. Nanjundaswamy (Presidente del movimento di oltre 50 milioni di contadini dello Stato indiano del Karnataka e del Centro Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile “AMRITA BHOOMI, deceduto nel 2004), il Dott. Charles M. Benbrook (ex direttore del settore Agricoltura della Academy of Science -USA), il Dott. Peter Rosset (Università di Berkeley – California), il Dott. Giuseppe Altieri (agroeconomo www.agernova.it - Italia), il Dott. Amaral Weber (IPGRI CGIAR – Roma), ecc., ecc., ecc. L’informazione giusta è importante da ricercare, se vogliamo capire in quale direzione stiamo andando noi e l’intero Pianeta. Le piante nate da semi OGM hanno inoltre bisogno di molti trattamenti chimici, questo è il contrario di quello che le multinazionali affermano. Esse sostengono che i semi OGM non hanno bisogno di pesticidi e trattamenti intensi. Non è assolutamente vero! In India i contadini sono giunti a decuplicare le dosi di pesticidi in quanto, a causa della manipolazione genetica che ha reso le piante squilibrate e 119 deboli, esse vengono più facilmente attaccate dai parassiti, quindi queste piante OGM hanno bisogno di maggiori interventi chimici anti-parassitari rispetto alle coltivazioni convenzionali. Ma, nonostante i numerosissimi interventi chimici, le piante OGM, comprese quelle del cotone che rappresentano la maggiore risorsa dell’India, vengono distrutte dai parassiti, cosa questa che non accadeva con le piante tradizionali indiane di cotone e di altre specie, prima che le multinazionali ed il Governo indiano, da esse corrotto, imponessero all’India i fallimentari semi OGM. Gli interventi anti-parassitari, ossia i pesticidi, in ultima analisi, che cosa fanno alle piante OGM e non OGM, ovvero a tutte le coltivazioni tradizionali o convenzionali? I pesticidi abbassano, fino a distruggere completamente, le difese immunitarie delle piante. Di conseguenza a questo “abbassamento”, le piante vengono attaccate facilmente dai parassiti. Questi ultimi quindi si moltiplicano nutrendosi delle piante stesse, pertanto le distruggono. I contadini, erroneamente, danno la colpa di queste distruzioni ai parassiti che, in verità non c’entrano nulla essendo questi ultimi solo l’effetto dell’uso di pesticidi, erbicidi, OGM, sostanze chimiche, ecc. Anche gli OGM, contenendo pesticidi insieme a virus e batteri altamente infettivi e tossine micidiali, producono l’abbassamento e la distruzione delle difese immunitarie delle piante, per non parlare degli interventi antiparassitari che, per le predette ragioni, danno il colpo di grazia a tutte le piante. Pertanto i parassiti non sono la vera causa della distruzione delle piante. 120 La vera causa è nell’uso di OGM, pesticidi, erbicidi e sostanze chimiche che, abbassando ed annullando le difese immunitarie delle piante, consentono ai parassiti di attaccarle, di distruggerle e di proliferare mangiando queste stesse piante. Le piante quindi, con le loro difese immunitarie che si sono abbassate o annullate a causa di OGM, pesticidi, erbicidi, ecc., non riescono più a sostenere l’attacco dei parassiti, pertanto vengono distrutte dai parassiti che proliferano grazie al predetto abbassamento delle difese. Tutti sanno o dovrebbero sapere che tutte le malattie possono proliferare, solo se si abbassano o si annullano le difese immunitarie, come nel caso dell’AIDS. Se vi sono le difese immunitarie molto basse o, come nell’AIDS, quando tali difese sono completamente assenti, accade che un qualsiasi banale e innocuo virus o batterio riesca ad attecchire facilmente, a moltiplicarsi ed uccidere un uomo. “AIDS” significa “sindrome da immunodeficienza”, significa cioè che possiamo ammalarci facilmente di qualsiasi malattia e che perfino un banale ed innocuo virus o batterio o un semplice raffreddore può ucciderci velocemente in quanto le nostre difese immunitarie sono assenti perché, “in qualche modo”, sono state distrutte. Se siamo intelligenti, la principale, giusta domanda che dovremo porci è quindi questa: “Perché, siamo immuno-deficienti, in che modo le nostre difese immunitarie e le difese immunitarie delle piante, degli esseri umani e degli animali vengono distrutte?” 121 Sappiamo che i parassiti, da soli, non possono distruggere queste difese. Non sono neanche virus e batteri, da soli, a poterle distruggere. E’ quindi stato provato che sono le sostanze chimiche contenute in OGM, erbicidi, pesticidi o antiparassitari, concimi chimici, farmaci, vaccini, ecc., a distruggere le difese immunitarie di piante, uomini ed animali. Queste sostanze chimiche sono quindi la vera causa dell’abbassamento e della distruzione delle difese immunitarie e quindi, di conseguenza, della creazione di tutte le malattie esistenti sulla Terra. Per approfondire questo argomento leggere: - S.O.S. TERRA (di prossima pubblicazione anche come e-book su: www.laviadiuscita.net - SAI COSA CAUSANO ALLA SALUTE PESTICIDI, ERBICIDI E CONCIMI CHIMICI? - LE VACCINAZIONI COSA FANNO? I suddetti libri possono essere richiesti all’Ass.ne SUM - Tel. 0836-484851 www.associazionesum.net 122 INTERVISTA DELL'ASSOCIAZIONE SUM AL PROF. M. D. NANJUNDASWAMY (www.associazionesum.it ) Il Prof. M.D. (Organizzazione Nanjundaswamy dei contadini è dello stato stato Presidente del del Karnataka) K.R.R.S. e della Fondazione Amrita Bhoomi fino al giorno della sua scomparsa, il 3 febbraio 2004. 1. LA BIOTECNOLOGIA IN AGRICOLTURA PUÒ RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA FAME NEL MONDO? 123 Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Prima di rispondere a questa domanda è necessario vedere se la biotecnologia come viene praticata ora dalle multinazionali in agricoltura è una scienza, perché ciò che stanno usando è chiamato transgenico e il transgenico non è assolutamente scienza perché l’ingegneria genetica in natura è stata un trasferimento di geni dall’alto verso il basso e il transgenico è un processo nel quale i geni vengono trasferiti orizzontalmente da una specie all’altra, cosa che non è mai successa in natura da quando la natura ha iniziato ad esistere. Il trasferimento di geni in senso orizzontale, da una specie all’altra, è qualcosa che va contro natura e non può essere chiamata scienza per varie ragioni, in particolare gli stessi scienziati non conoscono le conseguenze di ciò che potrebbe accadere in futuro quando i geni vengono trasferiti orizzontalmente. Una scienza con incertezze non è assolutamente scienza. A prima vista il trasferimento di geni orizzontale da una specie all’altra sembra magia e non può essere chiamato scienza. Per rispondere alla sua domanda se il transgenico può nutrire la popolazione del mondo che è in aumento, in realtà non c’è mancanza di cibo nel mondo - c’è fame, sì - ma non c’è mancanza di cibo nel mondo, anche oggi. Il mondo ha abbastanza cibo per 8 miliardi di persone, mentre in questo preciso momento ci sono 6 miliardi di persone nel mondo e c’è abbastanza cibo per altri 2 miliardi di persone e la fame c’è, non per mancanza di produzione, ma per mancanza di distribuzione e per mancanza di accesso al cibo e accesso alla terra e se questi disordini fossero rettificati, non ci sarebbe fame su questo Pianeta, anche oggi. 124 Solo tecnologie che non creano disuguaglianze - perché la disuguaglianza è la ragione della povertà e la povertà è la ragione della fame - possono risolvere la fame nel mondo. Ma il transgenico crea disuguaglianze molto più delle cosiddette varietà ad alta resa della tecnologia della prima rivoluzione verde che ha creato disuguaglianze e, come ho detto, le tecnologie che possono eliminare le disuguaglianze e le disparità, come ad esempio la riforma della terra, cioè l’accesso alla terra che viene fornita a tutti i piccoli contadini in tutto il mondo, potrebbe essere l’inizio. Ci sarebbe sufficiente sicurezza alimentare a livello familiare, nazionale ed internazionale." 2. CHE COSA MULTINAZIONALI NECESSARI PER RISPONDEREBBE ALL’AFFERMAZIONE BIOTECNOLOGICHE NUTRIRE LA CHE GLI CRESCENTE OGM DELLE SONO POPOLAZIONE MONDIALE? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Bene, ho già risposto in parte a questa domanda e, come ho detto, questo mondo è un mondo ricco di diversità ed è bene sapere che la maggior parte dei piccoli contadini vive o in terre minacciate dalla desertificazione o in terre non fertili o in terreni in pendenza o in zone collinose. Circa 850 milioni di persone vivono in questo tipo di terreno e questa tecnologia che viene chiamata transgenica è una scienza che promuove le monocolture. Le monocolture hanno dato prova di essere un fallimento 125 persino nella tecnologia della prima rivoluzione verde e questa è la causa della fame nel mondo, come ammesso anche dalla stessa FAO. In un mondo ricco di diversità con diverse condizioni agroclimatiche, le monocolture non funzionano affatto e questa è la ragione per la riduzione dei raccolti, per il fallimento dei raccolti e la conseguente fame. In secondo luogo la biotecnologia è una tecnologia molto dispendiosa che i piccoli contadini non possono permettersi e la biotecnologia non è una risposta alla fame nel mondo." 3. QUALI MODIFICATE SONO LE CARATTERISTICHE GENETICAMENTE? SONO DELLE ADATTE AD VARIETÀ ESSERE COLTIVATE DAI CONTADINI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Come ho detto, è una tecnologia molto dispendiosa, a partire dai prezzi dei semi brevettati e la conseguente necessità di applicare più pesticidi, anziché sfuggire all’applicazione di pesticidi per ridurre le malattie delle piante. Questo perché nelle varietà transgeniche che sono state introdotte ci sono principalmente due varietà. Una è la varietà resistente ai parassiti e l’altra è la varietà resistente agli erbicidi, in entrambe queste varietà è già stato provato globalmente che i parassiti sviluppano la resistenza ai pesticidi molto velocemente. Questo fa parte del processo naturale della lotta per la sopravvivenza da parte degli insetti, nella quale essi sviluppano un 126 meccanismo di anti-intossicazione quando lo stesso pesticida viene usato continuativamente e su questo non c’è discussione fra gli scienziati. Ma la domanda è: in quanto tempo i parassiti sviluppano la resistenza ai pesticidi? Nel caso delle varietà resistenti ai parassiti chiamate varietà BT - BT significa piante nel cui DNA è stato inserito il Bacillus Turingensis, - le varietà BT producono tossine dentro di sé in tutte le parti della pianta che dovrebbero prendere di mira un parassita specifico e questa è una tecnologia che sostiene la tesi che a un gene corrisponde un parassita, è una tecnologia simile a quella introdotta con la precedente rivoluzione verde che ha fatto corrispondere a una sostanza chimica un parassita, ma è fallita. La tecnologia basata sulla tesi che a una sostanza chimica corrisponde un parassita è fallita per il fatto che il raccolto è diventato vulnerabile ad altri parassiti. In modo analogo anche la tecnologia che fa corrispondere a un gene un parassita fallisce perché il parassita in breve tempo inizia a sviluppare un meccanismo di anti-intossicazione resistenza al pesticida. 127 per sopravvivere e sviluppa la Ma, a parte questo, le tossine delle varietà resistenti ai parassiti, che sviluppano queste tossine non prendono di mira un solo tipo di parassita, ma distruggono anche i parassiti utili, per parassiti utili intendo i parassiti che mangiano parassiti e, quando anche i parassiti che mangiano i parassiti, vengono distrutti da queste tossine, naturalmente si verifica un aumento delle malattie delle piante. Questo è un altro danno che viene fatto anche nel caso delle varietà resistenti agli erbicidi. Esso porta all’applicazione di una maggiore quantità di sostanze chimiche, perché è già stato trovato che, nelle coltivazioni di queste varietà resistenti agli erbicidi, quando lo stesso erbicida viene usato per molto tempo, le piante selvatiche appartenenti alla stessa famiglia delle piante resistenti agli erbicidi, sviluppano anch’esse la stessa resistenza, con il risultato che le parenti selvatiche di queste piante, diventano superinfestanti e per eliminare queste superinfestanti, i contadini dovranno utilizzare più sostanze chimiche, con il risultato che le spese aumentano quindi sempre di più, invece di aiutare i contadini, procura loro perdite di denaro." 4. LE SOCIETÀ PRODUTTRICI DI SEMI AFFERMANO CHE LE COLTIVAZIONI TRANSGENICHE FANNO AUMENTARE I RACCOLTI. È VERO? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Decisamente no perché questi sono i due tipi principali di varietà che sono stati introdotti, una è la varietà resistente ai 128 parassiti per evitare le malattie delle piante e la seconda per evitare le erbacce. Queste sono le uniche qualità di queste due varietà, esse non sono state manipolate geneticamente per aumentare i raccolti e molti studi sono stati fatti a livello internazionale esaminando per esempio coltivazioni BT e coltivazioni non BT, i raccolti sono risultati essere minori nelle piante BT e sono risultati maggiori nelle coltivazioni non BT. Quindi l’affermazione delle società produttrici di semi che le coltivazioni transgeniche fanno aumentare i raccolti è una vera e propria menzogna." 5. GLI OGM POSSONO ESSERE UNA SOLUZIONE PER RIDURRE LE MALATTIE DELLE PIANTE E L'USO DEI PESTICIDI? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Decisamente no, come ho detto, non colpiscono un solo parassita e distruggono anche i parassiti amici ed è stato trovato che anche gli amici dei contadini, cioè gli uccelli, che agiscono anche loro come pesticidi perché mangiano i parassiti, vengono uccisi anche loro perché gli uccelli mangiano i parassiti che hanno mangiato le tossine. A parte questo, quando le foglie cadono a terra - ho detto prima che la pianta produce tossine in tutte le sue parti, quindi c’è la tossina nelle radici, c’è la tossina negli steli, c’è la tossina nelle foglie, c’è la tossina nei fiori - si mischiano al terreno, il terreno diventa tossico e la tossina distrugge i necessari microorganismi e i necessari funghi nel terreno, distruggendo per sempre la fertilità del terreno che necessita ancora una volta di un uso maggiore di sostanze chimiche. 129 È risultato chiaramente da esperimenti condotti in laboratori e anche in campo aperto, che le coltivazioni BT hanno necessitato di una maggiore applicazione di pesticidi e sostanze chimiche a causa dell’aumento del numero delle malattie delle piante. Anche se un certo tipo di parassita è stato controllato, non ha potuto controllare l’infestazione di altri parassiti." 6. GLI OGM PROTEGGONO L’AMBIENTE? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Bene, questo è il danno maggiore che le coltivazioni transgeniche faranno. È stato osservato attraverso esperimenti fatti da scienziati in tutto il mondo che c’è stato un trasferimento di geni in altre varietà. Come ho detto prima il trasferimento di geni alle piante selvatiche della stessa famiglia accade per primo e ci sono stati casi in cui questi geni hanno contaminato anche altre varietà, con il risultato che le varietà locali originarie prendono le stesse caratteristiche delle varietà transgeniche, con il risultato che qualsiasi biodiversità abbiamo viene danneggiata in modo permanente una volta per tutte e in questo modo il trasferimento di geni danneggia la biodiversità, danneggia l’ecosistema. Questa non è la fine della storia. Ci sono anche altri effetti negativi. La tossina BT, a causa della caduta delle foglie, non viene degradata molto velocemente con il risultato che si mischia al terreno ed anche all’acqua 130 del terreno e contamina anche animali acquatici come i pesci e distrugge i microorganismi nel terreno. In questo modo danneggia l’ecosistema. Il danno maggiore è il danno alla biodiversità e la maggior parte dei centri di biodiversità nel mondo hanno già iniziato a soffrire il danno e ci sono state molte lamentele per i danni causati dal transgenico da parte dei contadini." 7. GLI OGM FORNISCONO CIBO NUTRIENTE? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Questo deve essere oggetto di attenzione da parte dei consumatori di tutto il mondo. Queste società biotecnologiche affermano che forniranno cibo nutriente. Forse lei sa che hanno cercato con il Golden Rice, che darebbe vitamina A ai poveri bambini del Terzo Mondo, che sono nati ciechi perché sono carenti di vitamina A. Questa è stata una grossa presa in giro nel senso che per avere la vitamina A necessaria per un bambino, il bambino deve mangiare almeno 3 kg. di riso al giorno e un adulto per avere la quantità necessaria di vitamina A deve mangiare forse 10 kg. di riso al giorno, mentre la stessa quantità di vitamina A può essere fornita ai bambini che stanno perdendo la vista nei paesi del Terzo Mondo da piante e verdure facilmente reperibili. 131 La presa in giro del Golden Rice è finita, ma ci sono state altre osservazioni fatte da scienziati sugli effetti negativi del consumo di cibo modificato geneticamente sugli animali e sugli umani. È stato osservato che i geni trasferiti nel cibo modificato geneticamente sono già entrati nell’intestino umano e l’intestino umano è incapace di digerire questi geni col risultato che questi geni entrano nel sangue ed iniziano a distruggere i globuli bianchi con il risultato che il sistema immunitario verrà danneggiato. Questo è esattamente come prendere l’AIDS attraverso il cibo. Ci sono stati anche problemi di riproduzione rilevati nei maiali negli stessi Stati Uniti. E squilibri ormonali sono stati osservati in molti casi con il risultato che la biotecnologia, piuttosto che fornire cibo nutriente, è molto pericolosa per la salute umana e animale. C’è un’informazione recente proveniente dal Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti che hanno scoperto una nuovissima varietà di mais che essi affermano essere un potenziale strumento di controllo della popolazione mondiale ed anche la soluzione per la fame nel mondo e hanno dato a questo mais il nome di mais contraccettivo. Se un uomo mangia questo mais il suo sperma diventa incapace di muoversi e se una donna mangia questo mais essa produce tossine che attaccheranno lo sperma. Bene questo è il tipo di cibo che viene fornito dalle società biotecnologiche." 132 8. PERCHÉ SECONDO LEI, NONOSTANTE TUTTE QUESTE PROVE SCIENTIFICHE SPECIFICHE, LA FAO PROMUOVE LA BIOTECNOLOGIA COME SOLUZIONE AL PROBLEMA DELLA FAME NEL MONDO? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Questo è ciò che è sorprendente perché, nel 1° Summit Mondiale sull’Alimentazione, la FAO ha ammesso che le monoculture, che sono ecologicamente vulnerabili, sono state la principale ragione della fame nel mondo e della stagnazione della produzione. La stessa FAO nel 2° Summit Mondiale quest’anno sta cercando di diffondere la biotecnologia come risposta alla fame nel mondo, ben sapendo che la biotecnologia, che viene chiamata la tecnologia della seconda rivoluzione verde, raddoppia le monocolture e di conseguenza raddoppia la fame nel mondo, è importante notare che contemporaneamente, gli Stati Uniti stanno sostenendo la biotecnologia. Questo significa che queste istituzioni internazionali stanno diventando strumenti delle multinazionali che si aggiungono all’Organizzazione Mondiale del Commercio e stanno cercando di usare la loro influenza politica sui governi dei paesi in via di sviluppo. La maggior parte di questi paesi sono corrotti, usando le amministrazioni corrotte, inclusa l’India, hanno fatto entrate le varietà transgeniche ancora prima che il governo desse il permesso specifico di commercializzarle. Questo ha causato l’indebitamento di molti contadini. 133 La ragione dei suicidi dei contadini in India è principalmente l’immissione clandestina delle varietà transgeniche, in particolare il cotone BT. Dei più di 15.000 suicidi di contadini (nota dell'Ass.ne SUM: ad oggi i suicidi sono arrivati ad oltre 200.000), almeno il 90% sono i contadini che coltivano il cotone ed in questo modo la FAO è stata la causa diretta dei suicidi dei contadini in India. Ciò che dovrebbe fare ora è rendersi conto del suo errore, ammettere onestamente tutto ciò che ha detto nel 1° World Food Summit ed introdurre un’immediata moratoria sulla commercializzazione delle varietà transgeniche in tutto il mondo e questo è ciò che la FAO dovrebbe fare subito." 9. QUALE POTREBBE ESSERE SECONDO LEI LA SOLUZIONE ALTERNATIVA PER LA FAME NEL MONDO? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Secondo me la risposta c’è già perché, come ho detto prima, più di 850 milioni di contadini sono molto, molto lontani dalla scienza moderna, dalla scienza agricola moderna e nonostante questo abbiamo abbastanza cibo per 8 miliardi di persone, anche se in questo momento siamo solo 6 miliardi. Ho dimenticato di menzionare un’altra ragione per il cosiddetto "problema alimentare". La maggior parte dei cereali che vengono prodotti vengono deviati come cibo per animali. Forse sapete già che, per produrre 1 kg. di carne vengono usati 14 kg. di cereali e se questo potesse essere fermato ci sarebbe un enorme surplus di cibo in questo mondo, quindi l’alternativa 134 c’è già. Secondo i principi biologici (dell'agricoltura biologica), il problema alimentare può essere risolto molto facilmente e questo è ciò che dovrebbe essere fatto, ciò che dovrebbe essere fatto dai governanti. Ci sono stati molti casi in cui le tecnologie agricole tradizionali (agricoltura naturale e biologica) sono state usate principalmente nei paesi del Terzo Mondo. Vi darò alcuni esempi. Per esempio nel sud del Brasile più di 200.000 contadini, adottando tecnologie locali, hanno effettivamente raddoppiato il raccolto di mais e grano e in modo simile in Guatemala e nell’India Occidentale, in Kenia e in Messico e molti altri paesi del Sudamerica come Cile e Colombia, usando sistemi agricoli tradizionali hanno effettivamente aumentato la produzione e queste sono state le osservazioni di contadini che hanno abbandonato l’agricoltura chimica intensiva anche in India e il movimento sta effettivamente crescendo in tutto il mondo e questo movimento deve essere rafforzato. Per rafforzare questo movimento in India abbiamo iniziato un Centro Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile chiamato Amrita Bhoomi che, tradotto, significa Pianeta Immortale. Questo è un programma per rendere il Pianeta Immortale e questa è l’unica strada aperta per l’umanità per vedere come l’agricoltura e il cibo possono esistere con la natura senza danneggiarla." 135 10. LEI HA DETTO CHE 15.000 CONTADINI SI SONO SUICIDATI. PUÒ DIRCI PERCHÈ L’HANNO FATTO? (Nota: al “tempo” dell’intervista i suicidi dei contadini erano 15.000. Ad oggi, nella sola India, i contano oltre 200.000 suicidi causati dai semi OGM) Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Come ho già detto, anche prima del permesso formale che deve essere dato dai governi, in India sono state immesse nel mercato queste varietà transgeniche di cotone, senza informare i contadini che era cotone transgenico. Ai contadini è stato detto che erano semplici varietà ad alta resa e sono state vendute in tutti i tipi di condizioni climatiche ed i contadini hanno semplicemente creduto alla propaganda del governo ed hanno cercato di coltivare le piante e molto presto, come ci si aspettava, i parassiti sono diventati resistenti al pesticida. Questa è stata la ragione principale per la quale, in molti luoghi, nonostante i contadini abbiano usato i pesticidi 50 volte per uccidere i parassiti, non sono riusciti a salvare il raccolto. Quindi già il fatto di usare i pesticidi 50 volte è stato un fardello economico sufficientemente pesante per loro. La perdita del raccolto è stato un fardello in più per loro, con il risultato che i debiti sono aumentati e non sapendo come uscire dai debiti, hanno trovato una facile via d’uscita nel suicidio, dove nella maggior parte dei casi di suicidi, il modo più facile per loro è stato bere lo stesso pesticida. Nella maggior parte dei casi si sono suicidati bevendo i pesticidi, in altri casi, molto pochi, i contadini si sono impiccati." 136 11. PERCHÈ SECONDO LEI TUTTE QUESTE INFORMAZIONI NON RAGGIUNGONO IL RESTO DEL MONDO? Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Perché le compagnie multinazionali hanno un programma specifico di corrompere istituzioni importanti fra le quali ci sono le università, gli scienziati delle università e i mass media. Per fare l’esempio dell’India, giornalisti rappresentanti i maggiori settimanali politici e giornalisti rappresentanti i quotidiani mainstreem e in modo particolare la stampa vernacolare sono stati cooptati dando loro ingenti sovvenzioni di viaggio, facendoli viaggiare in tutto il mondo, fornendo loro ogni tipo di facilitazioni. Le compagnie multinazionali stanno corrompendo i mass media e questa è la ragione per la quale informazioni così vitali non raggiungono il mondo esterno. Questa è l’unica ragione." 137 FALLIMENTO DEL COTONE OGM IN INDIA 200.000 SUICIDI FRA I COLTIVATORI DI COTONE OGM Dalla relazione di Subramanian Kannaiyan, attivista del Comitato di Coordinamento delle Associazioni di agricoltori dell'India Meridionale, al Convegno “Puglia libera da OGM” organizzato dall’ Ass.ne SUM (www.associazionesum.it) in collaborazione con il Comune di Lecce il 20/02/10. I coltivatori di cotone hanno subito pesanti perdite economiche a causa del fallimento delle sementi di cotone OGM. “Vengo dallo Stato del Tamil Nadu (India meridionale). L’anno scorso, nel mio distretto, sono falliti circa 750 acri di coltivazioni di cotone OGM della Monsanto. Dopo aver dato due soli raccolti di cotone, le foglie delle piante sono diventate rosse, poi sono seccate e le piante intere sono cadute al suolo. 138 L'associazione degli agricoltori del Tamil Nadu, di cui faccio parte, ha chiesto al governo che questo fallimento fosse analizzato dagli esperti. Alcuni ricercatori dell’Università di Agraria e delle Istituzioni di Ricerca Scientifica sono stati quindi incaricati di condurre un’inchiesta. Sapete cos'hanno detto? Che i semi sono perfetti, ma gli agricoltori non sanno come coltivarli e che il suolo non è adatto per la coltivazione del cotone. In realtà su questi terreni si coltiva il cotone non OGM, con successo, da centinaia di anni. Nello stesso periodo, nella mia provincia, circa 40.000 ettari di cotone OGM non hanno dato raccolti. Gli stessi ricercatori hanno analizzato anche quelle coltivazioni nelle quali era stato usato lo stesso seme OGM della stessa società, prodotto con la stessa tecnologia Bt della Monsanto e hanno dichiarato che il cotone non era stato rovinato dai semi OGM, ma dalle piogge eccessive dei monsoni. Dal Primo Ministro all'ultima persona nell'Università, dicono tutti che questa tecnologia è ottima e sta aiutando i coltivatori. Ma i coltivatori di cotone nel mio paese si stanno suicidando. Soltanto negli ultimi 10 anni più di 200.000 coltivatori si sono tolti la vita. Per lo più sono agricoltori che hanno coltivato il cotone OGM della Monsanto. Il 70 % del cotone coltivato in India è cotone OGM. I coltivatori non hanno altre alternative. I semi originari che non sono OGM non si trovano più, perciò i coltivatori sono costretti a comprare i semi OGM. Inoltre il prezzo dei semi è aumentato moltissimo. È veramente costoso per gli agricoltori (…) 139 In sette anni la Monsanto ha preso il controllo di tutte le aziende che producono semi di cotone. Fra queste la Mahico che era una società indiana, ora è stata acquistata dalla Monsanto, il nome è rimasto indiano, ma la società è straniera (americana). Nelle nostre Università di Agraria alcuni ricercatori sono stranieri e fanno ricerche per la Monsanto. Come è potuto accadere questo in India? Dovete sapere che l'Agenzia di Aiuto statunitense USAID, dà quantità ingenti di denaro alle nostre istituzioni scientifiche per finanziare ricerche sulle biotecnologie in favore delle multinazionali. Inoltre le Università hanno raccolto i semi dai coltivatori per creare una banca del germoplasma. In questo modo i soldi provenienti da USAID, dalla Fondazione Rockfeller e dalla Fondazione Ford hanno aperto le porte delle nostre Università alle società Mahico, Monsanto, Singenta, Bayer ecc. che possono così avere accesso ai semi. La ricerca nelle Università di Agraria indiane è stata quindi trasformata a favore delle multinazionali. (...) L’Ente Alimentare Indiano ha chiesto il permesso di scaricare in mare grandi quantità di cereali andati a male. Inoltre abbiamo esportato 25.000.000 di tonnellate di cereali in Europa e Australia per nutrire gli animali. Allora perchè la gente muore di fame mentre nei nostri negozi c'è abbondanza di cereali? Non è a causa della mancanza di produzione. La produzione c'è. Ma le 140 persone non hanno i soldi per comprare il grano. (…) I coltivatori in India si sono opposti agli OGM nelle colture alimentari. Nutrire il mondo dovrebbe essere responsabilità dei coltivatori dei piccoli e dimenticati contadini del mondo. Non è responsabilità della Singenta, Monsanto, Bayer o qualsiasi altra multinazionale. Esse non stanno semplicemente controllando il seme. Controllare il seme significa controllare la vita dell'umanità. Concludo citando il Mahatma Gandhi, Padre dell’India: c'è abbastanza per i bisogni di tutti, ma non abbastanza per l'avidità di tutti. Combatteremo l'avidità delle avide compagnie multinazionali.” 141 LA COMMISSIONE EUROPEA PONE FINE ALLA MORATORIA SULLA COLTIVAZIONE DI PIANTE OGM IN EUROPA Da www.associazionesum.it. Il 12 marzo la Commissione Europea pone fine, dopo dodici anni, alla moratoria sulla coltivazione di piante OGM in Europa, autorizzando (oltre alla commercializzazione di altri tre mais OGM destinati all'alimentazione umana e animale) la coltivazione della patata transgenica Amflora, prodotta dalla BASF, leader dell’industria chimica tedesca. La patata è stata modificata geneticamente per ottenere una maggiore resa nella produzione di amido ed è stata autorizzata per uso industriale, per l'alimentazione animale e come fertilizzante. Nel suo DNA è stato inserito un gene che conferisce la resistenza ad alcuni antibiotici; per questo motivo, sin dal 1998 la patata Amflora è stata al centro di una controversia fra l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) che ha dato il suo via libera ‘tecnico’, e le due autorità sanitarie, europea e mondiale, l’EMEA (Agenzia Europea del Farmaco) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con l’autorizzazione della patata Amflora è stato 142 violato non solo il principio di precauzione nei confronti delle colture geneticamente modificate, che aveva motivato la moratoria, ma anche la direttiva Ue 2001/18 che proibisce espressamente l'autorizzazione per gli OGM che contengono geni di resistenza agli antibiotici. 143 L’ENNESIMA MENZOGNA: IL POMODORO VIOLA OGM PUBBLICIZZATO COME “ANTICANCRO” Da notizie sum N°2 – 2011 Perchè spendere tanti soldi per realizzare un prodotto che non è benefico, anzi rischia di procurare gravi malattie a chi lo mangia? Il Progetto Europeo di Ricerca Flora, promosso e finanziato dall’Unione Europea, ha prodotto un pomodoro viola modificato geneticamente con i geni di un fiore, il boccadileone, per arricchirlo di antocianine, sostanze antiossidanti con proprietà anticancro che costituiscono il pigmento naturale responsabile del colore violaceo di molti fiori e frutti. In natura il pomodoro non contiene antocianine, ma è ricco di un’altra sostanza anticancro: il licopene. La ricerca che ha condotto alla creazione del pomodoro viola OGM è stata condotta dal John Innes Centre e dall'Istituto Europeo di Oncologia di 144 Milano, diretto dal prof. Veronesi, che ne ha illustrato i benefici su tutti i media sostenendo che “La bioingegneria un giorno potrà essere un’arma decisiva per la lotta ai tumori”. “Il pomodoro viola anticancro è l’ennesima menzogna rivestita di tecnologia.(...) Non lasciamoci ingannare: il progetto di concentrare in pochi ortaggi tutte le quantità di vitamine, antiossidanti etc. in modo da renderne semplice l’assunzione è un’idiozia in termini, prima che una mostruosità. Proprio perché quella presunta concentrazione è stata ottenuta con una pesante manipolazione genetica con tutti i rischi per la salute intimamente connessi con la loro natura artificiale.”. (1) Nel loro libro "La sicurezza degli OGM" (Edilibri - 2008) i ricercatori indipendenti A. Pusztai e S. Bardocz riferiscono che, secondo il patologo dell’Università di Aberdeen, Stanley Ewen, nell’intestino umano i transgeni possono causare uno sviluppo incontrollabile il quale, alla lunga, potrebbe condurre allo sviluppo del tumore al colon. Perchè si pubblicizza il pomodoro viola e non si parla di questi rischi? Chi ha interesse a produrre e pubblicizzare un pomodoro viola OGM? Il pomodoro viola non serve ai cittadini che possono trovare sostanze naturali antiossidanti e anticancro nella frutta e nella verdura biologica. (1)Da “La follia del pomodoro viola” Dr. P. Girotto, Fonte:www.disinformazione.it 145 ROUNDUP: IL NUOVO AGENTE ARANCIO DELLA MONSANTO Da notizie sum N°26 – 2011 Il diserbante Roundup della Monsanto che produce semi OGM modificati geneticamente proprio per resistere all’uso massiccio e continuo di questo erbicida contiene, oltre al glifosato, altre sostanze molto più tossiche che ne amplificano la pericolosità. 146 Milioni di persone in Vietnam, negli Usa e in altri Paesi continuano a soffrire per gli effetti dell’Agente Arancio. I figli dei veterani di guerra americani e almeno centocinquantamila (fino ad oggi) bambini vietnamiti sono nati con malformazioni prodotte dai pesticidi. Tutto iniziò esattamente cinquant’anni fa con l’avvio dell’Operation Ranch Hand da parte delle forze militari USA impegnate nella guerra in Vietnam. In 10 anni, dal 1961 al 1971, le truppe USA, per distruggere ogni copertura vegetale e stanare così gli imprendibili guerriglieri vietcong sul terreno nudo, hanno irrorato più di 80 milioni di litri di Agente Arancio prodotto dalla multinazionale Monsanto. Oggi la Monsanto produce semi OGM, modificati geneticamente proprio per resistere all’uso massiccio e continuo dell’erbicida Roundup che viene venduto insieme ai semi OGM di soia, mais e colza RR. Studi recenti effettuati sulla popolazione del Sudamerica, una delle aree al mondo in cui si usa maggiormente la soia OGM Roundup Ready, hanno evidenziato un alto tasso di malformazioni genetiche e cancro. In particolare uno studio fatto in Venezuela segnala casi di bambini venezuelani nati in aree pesantemente irrorate con il Roundup con deformità molto simili a quelle dei bambini nati deformi a causa dell’Agente Arancio. La Monsanto, dal suo blog, ha così risposto agli scienziati autori di questi 147 studi: “Le autorità regolatrici ed esperti indipendenti di tutto il mondo concordano sul fatto che il glifosato non causi effetti negativi al sistema riproduttivo negli animali adulti esposti alla sostanza, né difetti alla nascita nella loro progenie, anche a dosi di molto superiori a quelle consentite”. Le “rassicuranti” affermazioni che la Monsanto diffonde oggi sulla sicurezza del Roundup suonano familiari ai veterani del Vietnam. Sono infatti tristemente simili a quelle che sono state date al pubblico dalla stessa Monsanto e dal governo statunitense sull’Agente Arancio. Ma i fatti riferiti in questo articolo hanno smentito tali affermazioni in entrambi i casi. Tuttavia per la Monsanto il Roundup non è abbastanza letale in quanto non è più “efficace” come una volta per uccidere le supererbacce che hanno ormai acquisito i geni dal polline dei semi OGM e stanno diventando Roundup resistenti. Più di venti specie di infestanti naturali, dette “superweeds” hanno reso incontrollabili quasi sei milioni di ettari di coltivazioni in Brasile, Argentina e USA e hanno indotto le aziende chimiche a produrre diserbanti sempre più tossici. Per questo motivo la Monsanto ha prodotto nuove versioni di Roundup, che vengono pubblicizzate come soluzione per le “supererbacce” e contengono fino al 70% di Agente Arancio. 148 Fonti: www.pdazzler.net/2010/10/19/the-new-agent-orange/ www.pdazzler.com/wp-content/pdf/roundup2.pdf www.healthfreedomusa.org/?p=2915 www.i-sis.org.uk/DMPGR.php www.i-sis.org.uk/GTARW.php http://newsmedicalworld. blogspot.com/2011/04medicalconspiracies-roundup-killer.html 149 LE API FUGGONO DAI CAMPI OGM Da notizie sum n° 21 – 2007 Una nuova ricerca effettuata in Canada conferma che il numero di api e l’attività d’impollinazione si riducono enormemente nelle coltivazioni OGM. Il “Department of Biological Sciences, Simon Fraser University” della British Columbia in Canada, studiando il comportamento delle api nei campi coltivati con colza geneticamente modificata, ha scoperto che in questi campi si è verificata una forte riduzione del numero delle api 150 presenti e un altrettanto forte deficit nell’attività di impollinazione. Le api si stanno scambiando l’informazione di evitare le coltivazioni di piante modificate geneticamente che ricoprono superfici in rapida espansione in tutto il mondo. Più della metà delle coltivazioni OGM nel mondo (90 milioni di ettari) si trovano negli Stati Uniti. La «diffidenza» delle api nei confronti delle piante modificate geneticamente è la dimostrazione che le due colture non sono equivalenti, come invece sostengono le multinazionali biotech. La ricerca canadese è una nuova prova che si aggiunge ad altri studi che collegano la morte di un numero crescente di api agli OGM. In tutto il mondo, a causa dei pesticidi e degli OGM, le api sono diminuite in modo preoccupante, in alcuni paesi dal 70 al 90 % (USA). La colpa - confermano le analisi dell’Università di Jena in Germania - è anche della colza OGM. Le api muoiono a causa di un gene «marcatore» utilizzato nella modificazione della colza OGM canadese: questo riesce a trasferirsi nei batteri, che da tempo immemorabile colonizzano il sistema digerente delle api, e i microrganismi si alterano. Da ospiti si trasformano in killer, facendo strage dell’insetto. Le api muoiono perché si ammalano. La colza OGM è già sulle nostre tavole. Vari tipi di olio di semi di colza OGM sono in commercio anche nei paesi dell’Unione Europea e quindi anche in Italia già dal 1999. Nel marzo 2007 la Commissione Europea ha autorizzato l’uso di due nuove varietà di colza OGM per l’alimentazione del 151 bestiame e per scopi industriali. L’olio di colza è prevalentemente utilizzato nel nostro paese come componente dell’olio di semi vari. Contaminazioni da olio di colza OGM sono quindi riscontrabili negli innumerevoli impieghi dell’olio di semi vari: conserve di tonno, sardine, funghi, carciofini, melanzane, pomodori, alimenti fritti. Non solo le api, ma tutti gli animali, se hanno la possibilità di scegliere, evitano il cibo OGM e preferiscono il cibo biologico al cibo convenzionale con pesticidi. Solo l’uomo sembra non distinguere tra cibo puro e cibo avvelenato. Per proteggere la nostra salute e la salute di coloro che amiamo, è oggi di vitale importanza non credere passivamente alle informazioni date dalle fonti ufficiali, ma cercare informazioni corrette e complete, leggere le etichette e scegliere il nostro cibo con attenzione. 152 SOYA PAZZA IN BRASILE Di Dr. Mae-Wan Ho - traduzione Cristina Bassi 2010 Fonte: http://www.i-sis.org.uk/madSoyDieaseStrikesBrazil.php Un ennesimo fallimento degli OGM, dopo quelli rilevati negli USA, in India, in Cina e in Argentina. "In Brasile la chiamano "la malattia della soya pazza": si è diffusa dal nord causando perdite di terreno fino al 40%, soprattutto nello stato del Mato Grosso, Ticantins e Goias. La malattia è ritenuta incurabile [1, 2, 3]. Un ennesimo fiasco degli OGM, dopo quelli rilevati in USA [4] (GM Crops Facing Meltdown in the USA, SiS 46), in China [5] (GMSpin Meltdown in China, SiS 47) e Argentina [6] (Argentina's Roundup Human Tragedy, SiS 48). Negli anni scorsi, la malattia della soya pazza si era abbattuta sporadicamente sui fagioli di soya nelle calde regioni del 153 Nord del Brasile, ma ora si sta diffondendo in regioni più temperate nel sud "con crescente prevalenza ovunque". La malattia ritarda a tempo indefinito la maturazione delle piante infette: le piante restano verdi fino a che poi marciscono nel campo. Le foglie alla sommità si assottigliano e gli steli si ispessiscono e diventano deformi. Le foglie inoltre diventano più scure rispetto alle piante sane. I baccelli, quando si formano, sono abnormi e con pochi fagioli. I ricercatori devono ancora trovare una cura per questa malattia, poichè ancora non sono certi sulla sua causa. Il primo sospetto per la diffusione della malattia è l'acaro nero che è stato trovato nelle stoppie, quando i fagioli vengono coltivati in sistemi di produzione senza aratura. Secondo la rete del Dip. USA dell'Agricoltura, ovvero la Global Agricultural Information Network, il Brasile ha 24 milioni di ettari in piantagioni di fagioli di soya, il 78 percento dei quali sono OGM [3]. A parte la malattia della soya pazza, il fagiolo di soya del Brasile è al contempo colpito dalla "ruggine asiatica" apparsa inizialmente nel 2001-2002. Gruppi di produttori stanno chiedendo al governo brasiliano di accelerare l'approvazione per un fungicida maggiormente efficace che possa combattere la malattia, che costerà moltissimo. Ma per la soya pazza, 154 non c'è cura in arrivo. Il Mato Grosso, che produce da solo circa il 30 percento dei raccolti di soya del Brasile, è tra gli stati che hanno avanzato in prima fila il problema della soya pazza. Ma la malattia della soya OGM non è più una sorpresa. Degli scienziati americani con lunga esperienza, che studiano da decenni i glisolfati e i raccolti OGM tolleranti i glisolfati, hanno identificato più di 40 malattie riconducibili al glisolfato e la lista è in crescendo. [7] (Scientists Reveal Glyphosate Poisons Crops and Soil, SiS 47). I raccolti tolleranti i glisolfati giocano un ruolo cardine nel causare e diffondere malattie, non solo nei raccolti implicati ma anche in altri raccolti che crescono vicino o che sono piantati successivamente [8] (Glyphosate Tolerant Crops Bring Diseases and Death, SiS 47). Gli scienziati hanno dato l’allarme per "spaventose conseguenze per l'agricoltura". Don Huber, recentemente andato in pensione dalla Purdue University, ha affermato che l'uso diffuso dei glosolfati in USA può [7] “aumentare significativamente la gravità di varie malattie delle piante, pregiudicare la difesa della pianta ai patogeni e alle malattie e immobilizzare i nutrimenti del terreno per le piante, rendendoli fuori uso per la piantagione" 155 1. “Brazil battles spread of 'mad soy disease”, Agrimoney.com, 5 October 2010, http://www.agrimoney.com/news/brazil-battles-spread-of-mad-soy-disease-2316.html 2. “Mad soy disease hits Brazil farmers”, Kieran Gartlan, DTN Progressive Farmer 19 August 2010, http://bit.ly/ajSdRA 3. Brazil, oilseeds and products update, record soybean planted area forecast for 2010-11 crop. GAIN /report, 9/29/2010, USDA foreign Agricultural Service, Global Agriculture Information Network, http://gain.fas.usda.gov/Recent %20GAIN%20Publications/Oilseeds%20and%20Products %20Update_Brasilia_Brazil_9-29-2010.pdf 4. Ho MW. GM crops facing meltdown in the USA. Science in Society 46 5. Saunders PT and Ho MW. From the Editors: GM spin meltdown in China. Science in Society 47, 2-3, 2010. 6. Robinson C. Argentina’s Roundup human tragedy. Science in Society 48 (to appear). 7. Ho MW. Scientists reveal glyphosate poisons crops and soil. GM meltdown continues. Science in Society 47, 10-11, 2010. 8. Ho MW. Glyphosate tolerant crops bring diseases and death. Science in Society 47, 12-15, 2010. 156 QUANDO LA NATURA RIPRENDE IL COMANDO Da notizie sum n° 25 – 2011 La rivincita dell’amaranto sulla Monsanto. Un’antica pianta alimentare invade i campi di soia transgenica. Negli Stati Uniti gli agricoltori hanno dovuto abbandonare cinquemila ettari di soia transgenica e altri cinquantamila sono gravemente minacciati. Tutto è iniziato nel 2004. Un agricoltore di Atlanta (USA) notò che alcuni 157 germogli di amaranto resistevano al potente erbicida Roundup. I campi vittime di questa cosiddetta “infestazione” di amaranto erano stati seminati con semi di soia OGM prodotti dalla multinazionale Monsanto, modificati per essere resistenti all’erbicida Roundup, anch’esso prodotto e commercializzato dalla Monsanto. Da allora la situazione è peggiorata e il fenomeno si è esteso verso la Carolina del Sud e del Nord, Arkansas, Tennessee e Missouri. Secondo un gruppo di scienziati britannici del Centro per l’Ecologia e l’Idrologia, si è prodotto un trasferimento di geni tra la pianta modificata geneticamente e alcune erbe “infestanti” come l’amaranto. Questa constatazione contraddice le affermazioni dei difensori degli organismi geneticamente modificati i quali sostengono che un’ibridazione tra una pianta modificata geneticamente e una pianta non modificata è “impossibile”. I fatti invece dimostrano che l’incrocio è possibile non solo fra piante della stessa specie o famiglia, ma anche fra piante di specie diverse. Secondo il genetista britannico Brian Johnson, “basta un solo incrocio riuscito tra vari milioni di possibilità per creare una nuova pianta che possiede un’enorme vantaggio selettivo e si moltiplica rapidamente. Il potente erbicida che si utilizza qui, il Roundup, a base di glifosato e di ammonio, ha esercitato una pressione enorme sulle piante, le quali hanno aumentato ancor di più la velocità di adattamento”. 158 L’unica soluzione è strappare a mano le erbe infestanti, come si faceva un tempo, però questo non è fattibile date le enormi dimensioni delle coltivazioni. Inoltre, essendo l’amaranto una pianta che si radica profondamente, non è molto facile da strappare e agli agricoltori non resta dunque che abbandonare quelle terre. Questo è solo uno dei numerosi casi di contaminazione genetica che si stanno verificando nei paesi in cui si coltivano gli OGM. Molti agricoltori stanno pensando di rinunciare agli OGM e tornare alla coltivazione tradizionale. Alan Rowland, produttore e commerciante di sementi di Dudley, Missouri, afferma che negli ultimi tempi nessuno gli chiede più i semi Monsanto, che pure erano arrivati a costituire l’80% del suo volume d’affari. Oggi i semi OGM sono scomparsi dal suo catalogo e la richiesta di sementi tradizionali aumenta continuamente. Con questo boomerang la Natura non solo colpisce la Monsanto, ma riconquista i suoi domini per fermare le coltivazioni OGM e mandare un messaggio al mondo. Fonte: www.13lune.it/news.php?idNews=42 Nota L’Amaranto é’ una delle piante alimentari più antiche del mondo. Produce 12.000 semi all’anno, le sue foglie sono più ricche di proteine della soia, 159 contiene vitamina A, C e sali minerali. Cresce in qualunque clima, tanto in regioni secche quanto in zone di monsoni o terre tropicali; non ha alcun problema con gli insetti né con le malattie, quindi non ha bisogno di pesticidi. 160 L’UNGHERIA DISTRUGGE LE COLTIVAZIONI OGM Di Federico Cenci - 1 Agosto 2011 Da www.agenziastampaitalia.it Una normativa chiara e stringente permette sul suolo ungherese solo prodotti non transgenici imponendo alle aziende esportatrici dei loro prodotti nel paese di certificarli come “OGM-free”. Nelle settimane scorse un paio di notizie provenienti dall’Ungheria hanno fatto tremare i polsi alle multinazionali degli OGM. La prima annuncia l’inizio dei serrati controlli da parte delle autorità in seguito all’approvazione di una normativa stringente che impone alle aziende esportatrici di certificare i propri prodotti come “OGM-free”. Ovvero, che impone di esportare sul suolo ungherese solo prodotti non transgenici. La seconda, figlia del medesimo proposito di salvaguardia dell’agricoltura sana, si riferisce ai circa mille ettari di mais contaminati, commercializzati 161 illegalmente da Monsanto e Pioneer, aziende multinazionali leader nel settore OGM, distrutti per volontà del governo nelle fertili regioni al centro e a sud-ovest dell’Ungheria. Soltanto negli ultimi giorni il Ministero dell’agricoltura ungherese ha confermato queste due notizie filtrate dai media recentemente, destando clamore per la loro portata rivoluzionaria rispetto ad una prassi per cui gli Stati usano inchinarsi agli interessi delle aziende multinazionali. Purtroppo il danno causato da Monsanto e Pioneer è stato scovato troppo tardi, così che l’intervento risolutore - accompagnato da un’aratura del grano in modo da scongiurare la contaminazione nei confronti di altre colture confinanti - ha generato una controindicazione. Infatti, con la stagione di crescita già in atto, è troppo tardi per seminare di nuovo; ciò equivale ad una perdita totale del raccolto di quest’anno, con annessi contraccolpi economici su scala nazionale. Dunque, si tratta di misure drastiche e non senza ripercussioni, ma assolutamente necessarie, dato che eviteranno il protrarsi di questioni che, a lungo andare, rischiano seriamente di minare l’esistenza delle piccole imprese agricole locali e la salute dei consumatori. Del resto Endre Kardeván, responsabile della catena di sicurezza alimentare presso il Ministero dell’Agricoltura, ha assicurato che lo Stato si farà carico di ricompensare gli agricoltori per le loro perdite. Ovviamente, la guerra dichiarata dall’Ungheria agli OGM non ha lasciato indifferenti le aziende produttrici, le quali hanno reagito piccate a questo ennesimo atto di forza sovrano da parte del governo del giovane Viktor 162 Orbán. La Monsanto ha contestato la scelta ungherese di distruggere le coltivazioni e, prima che ciò avvenisse, ha fatto appello alla Corte Municipale di Budapest affinché la risoluzione venisse sospesa. Ma l’appello è stato rifiutato ed è stato possibile distruggere le coltivazioni contaminate. La stessa multinazionale ha poi affermato, attraverso una nota, che i semi che esporta in Ungheria – conformemente alla legislazione ungherese che ne vieta la circolazione - non sono OGM. Tuttavia, il segretario di Stato ungherese Lajos Bognár non è di questo avviso ed ha smentito, dati alla mano, la Monsanto: egli afferma che le misure sono state adottate sulla base di un campione risultato positivo agli OGM dopo un’analisi dell’Ufficio dell’agricoltura ungherese. (...) La recente decisione del governo ungherese - protesa alla salvaguardia della salute del popolo - dimostra come l’ambizione alla sovranità da parte di uno Stato racchiuda la forza di tacere le ingannevoli odi intonate dai cantori della mitologia multinazionale. 163 CILIEGI, KIWI E OLIVI TRANSGENICI SCOPERTI CAMPI ILLEGALI NELLA TUSCIA Da http://roma.repubblica.it (18 maggio 2012) La Fondazione diritti genetici ha denunciato la situazione di illegalità ai ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura. Piantagioni di ciliegi, kiwi e olivi transgenici illegali sono stati trovati nei campi sperimentali dell'Università della Tuscia di Viterbo. A compiere la scoperta è stata la Fondazione diritti genetici attraverso la voce del suo presidente Mario Capanna, denuncia la situazione di illegalità ai ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura e alla governatrice Polverini. "La sperimentazione in questione era stata autorizzata per dieci anni a partire dal 1998, e la richiesta di estensione della ricerca, presentata dal professor Eddo Rugini nel 2009, è stata respinta per impossibilità di 164 ottemperare alla normativa vigente in merito al confinamento dei campi transgenici". Così all'Azienda didattico sperimentale dell'Università della Tuscia è stata formalizzata la richiesta di dismissione dei campi sperimentali: "Nonostante ciò - continua Capanna - nell'aprile del 2012 la Fondazione ha documentato la permanenza in campo delle piante oggetto di sperimentazione che risultavano, peraltro, prive di protezioni atte ad impedire la diffusione del polline dei ciliegi già in fiore". 165 COME ARRIVANO GLI OGM SULLE NOSTRE TAVOLE? Da NOTIZIE SUM n°27 – 2012 A cura dell’Associazione S.U.M. – Stati Uniti del Mondo Sugli scaffali dei supermercati è raro trovare prodotti etichettati OGM. Eppure i cibi modificati geneticamente sono sulle nostre tavole da parecchi anni e noi li mangiamo senza saperlo e senza volerlo, in quanto il Regolamento Europeo non prevede l’obbligo di indicare nell’etichetta di alimenti e mangimi la presenza di OGM, quando non supera la soglia dello 0,9%. Soia, mais e colza modificati geneticamente sono sulle nostre tavole, anche e soprattutto sotto forma di derivati: olio di soia, olio di mais, olio di colza (spesso contenuti negli "oli di semi" e "oli di semi vari"), amido di mais, sciroppo di mais, destrosio e lecitina di soia (E322), mono e digliceridi (E471), maltodestrine, sorbitolo (E420). Possono quindi contenere OGM tutti i prodotti di pasticceria, le merendine, il cioccolato, i gelati, lo yogurt, salatini e chips vari, le margarine, le salse, i cibi precotti o surgelati, ecc… 166 Ma gli OGM arrivano sulle nostre tavole anche attraverso altri canali. Il 90% dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani (esclusi gli allevamenti biologici) è prodotto con soia e mais modificati geneticamente, importati da Stati Uniti, Canada e America Latina. L'Italia infatti produce solo l'8% della soia di cui necessita. Mucche, maiali, galline e pesci d’allevamento sono molto spesso alimentati con mangimi transgenici. I regolamenti sull'etichettatura, però, non obbligano a specificare se questi prodotti provengono da animali nutriti con OGM. Il Regolamento Europeo n.°1830/2003 stabilisce che tutti i mangimi OGM devono riportare in etichetta la dicitura relativa alla presenza di OGM, quando supera la soglia dello 0,9%, ma non richiede l’etichettatura dei prodotti derivati da animali nutriti con mangimi OGM, nonostante questo rappresenti il principale canale attraverso il quale gli OGM entrano in Europa. In pratica, attraverso i mangimi, gli OGM entrano nella nostra catena alimentare all’insaputa dei consumatori che non possono così esercitare il loro diritto di scelta. E’ un fatto ormai ampiamente accettato che il DNA vegetale può passare nei tessuti animali. Quindi, contrariamente a quanto assicurato dall’industria biotech e dalle varie Autorità per la sicurezza alimentare, carne e tutti i latticini, polli e uova, se non sono biologici, possono contenere DNA transgenico. Si aggiungono a questi alimenti anche i pesci d’allevamento, anch’essi nutriti con mangimi contenenti OGM. 167 Studi sugli effetti a lungo termine dell’alimentazione OGM mettono in evidenza, infatti, che in una buona percentuale dei campioni di latte (di marche commercializzate in Italia) è possibile rintracciare sequenze di DNA transgenico di mais (25%) o di soia (12%). Di conseguenza il consumo di alimenti ricavati da animali alimentati con mangime OGM determina per l’uomo un’esposizione ai gravi rischi per la salute già documentati da molti ricercatori indipendenti. Ma gli OGM sono organismi viventi che possono riprodursi, moltiplicarsi e diffondersi, sfuggendo a qualsiasi controllo. Quindi lo spargimento, accidentale o meccanico, di mangimi nel suolo può introdurre materiale OGM nell’ambiente. Inoltre gli animali alimentati con mangimi OGM disperdono DNA transgenico nell’ambiente anche tramite gli escrementi. Il rilascio in natura di organismi modificati geneticamente può produrre effetti irreversibili e non voluti sugli ecosistemi. Ogni cittadino può boicottare gli OGM scegliendo sempre alimenti biologici, certificati OGM free. Ricordiamo che il rischio OGM si aggiunge a numerosi altri seri motivi per eliminare carne e pesce dalla nostra alimentazione, primo fra tutti il rispetto per la vita di tutti gli esseri viventi. Fonti:www.greenpeace.it www.legambiente.it 168 IL PESTICIDA GLUFOSINATE AUTORIZZATO PER 5 ANNI DAL MINISTERO “DELLA SALUTE” Comitato Scientifico equivita - Comunicato 1.06.2012 Le pressioni della Commissione europea per l’autorizzazione in Europa delle colture transgeniche si concentrano, a partire dal 2008, in modo particolare su due varietà di mais: il Bt11 della Syngenta e il Bt 1507 della Pioneer. Entrambi sono resi tossici per l’insetto predatore del mais, la piralide, ma appartengono anche alla più diffusa categoria di piante transgeniche: quelle rese resistenti all’erbicida - in questo caso il glufosinate – il cui consumo viene, coltivandoli, fortemente incrementato (l’aumento è in media di 4 volte rispetto alle colture tradizionali). Succede che nello stesso periodo la Commissione, allertata dai cittadini per l’impressionante crescita di tumori, disturbi neurodegenerativi, endocrini e altri, elabora infine, nel 2009, un Regolamento europeo sui pesticidi (del 13.1.09) per limitarne l’uso. Un regolamento che, come REACH, viene molto edulcorato dalle pressioni delle lobby chimicofarmaceutiche. Tuttavia nel regolamento vi è una lista delle sostanze più dannose, che saranno vietate del tutto: parte includendo un centinaio di 169 sostanze, ma viene ridotta alle 22 più tossiche, considerate cancerogene o interferenti endocrine. Tra queste figura il glufosinate. Appena si rende conto di questa incongruenza, il Comitato Scientifico EQUIVITA telefona a Bruxelles per parlare con uno degli esperti che forniscono il supporto tecnico ai parlamentari. Sentita la nostra osservazione - come può essere che la Commissione da un lato promuova i due mais resistenti al glufosinate e dall’altro vieti tale pesticida? - il tecnico risponde, dopo una breve pausa di stupore: “Toh, non ci avevo pensato. Vi richiamerò”. Richiama il giorno dopo per dire “Tutto bene! L’autorizzazione per il glufosinate scade nel 2017. C’è quanto tempo si vuole per piantare Bt11 e Bt1507! Non troviamo parole per replicare … Dalla notizia oggi uscita su “L’informatore agrario” risulta che in Italia il Ministro della Salute ha recepito in pieno il pensiero della Commissione: un veleno non è tale se non dopo la scadenza della sua autorizzazione. Egli ha di conseguenza revocato la sospensione cautelativa della vendita di glufosinate per autorizzare, con decreto del 27.4.2012, un prodotto fitosanitario al glufosinate ammonio “per vite e fruttiferi”. Risulta che tale prodotto è già autorizzato in vari altri Stati europei e che, in definitiva, l’Italia si sta solo “uniformando”… Peccato che nessuno sull’ ”Informatore agrario” spieghi la ragione per cui l’autorizzazione appena rilasciata scada il 30.9.2017! 170 Per chi volesse conoscerla, la ragione è la seguente: a partire dal 1.10.2017 il GLUFOSINATE sarà bandito quale prodotto di elevata tossicità, pericoloso per la salute. Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime il suo sdegno nel constatare che il Ministero chiamato “della salute” anteponga alla nostra salute e a quella dei nostri discendenti i profitti e gli interessi commerciali di qualche azienda chimica. 171 AGRICOLTURA OGM NEL MONDO CRESCITA DELL'8% di Nicoletta De Cillis - www.fondazionedirittigenetici.org Pubblicato il rapporto Isaaa: Stati Uniti ancora in testa, crescita modesta 08 febbraio 2012 - in Cina, Spagna al 17° posto. Le superfici destinate alla coltivazione di piante transgeniche nel mondo nel 2011 sono state circa 160 milioni di ettari. Secondo i dati pubblicati dall’ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications) nel suo rapporto annuale sullo stato delle coltivazioni di OGM nel mondo, si è avuto un aumento dell’8.1% rispetto al 2010, che ha coinvolto 16.7 milioni di agricoltori, il 90% dei quali nei paesi in via di sviluppo. Al primo posto nella graduatoria dei maggiori produttori figurano ancora gli Stati Uniti, dove gli ettari coltivati sono 69 milioni, il 43% delle coltivazioni globali, con un incremento del 3.3% rispetto al 2010. La produzione è costituita per lo più da mais (3 milioni di ettari) e da cotone (1 milione), mentre la soia è scesa a 1 milione. Il Brasile conserva il secondo posto, con 30.3 milioni di ettari costituiti per la maggior parte da soia tollerante l’erbicida Roundup della Monsanto e da 172 mais: un significativo aumento del 20% che, secondo gli autori del rapporto, sarebbe stato favorito dalla domanda cinese e da un sistema di approvazione meno burocratico (ben 8 eventi solo nel 2010). In Argentina gli ettari sono invece 23.7 (soia, mais e cotone), mentre l’India rimane il quarto grande produttore (10.6 milioni di ettari, coltivati con cotone Bt reso resistente agli insetti). La Cina è cresciuta solo di poco e conserva una sesta posizione (3.9 milioni di ettari) con colture diversificate comprendenti cotone, papaia, pioppo, pomodoro e peperone. Il governo ha recentemente annunciato che non vi sarà per il 2012 il temuto via libera alla coltivazione del riso OGM. Secondo l’autore del rapporto, Clive James, nel 2011 i paesi in via di sviluppo sono cresciuti di quasi il 50%. L’Africa è presentata come il continente delle grandi aspettative per l’industria biotech, considerati i problemi di sicurezza alimentare, la popolazione crescente e l’inasprimento dei prezzi del cibo. Tuttavia c’è da registrare che l’estensione delle colture ingegnerizzate rimane modesta, con solo tre stati coinvolti: il Sud Africa, cresciuto di pochissimo rispetto allo scorso anno (2.3 milioni di ettari a mais, soia e cotone), il Burkina Faso (0.3 a cotone) e l’Egitto (0.05 mais). Percentuali esigue se confrontate con l'area agricola complessiva coltivabile nei rispettivi paesi. In Europa, dopo la drastica diminuzione delle superfici coltivate a transgenico evidenziatasi nel 2009, si sono coltivati 114,490 ettari di mais 173 Bt, con un aumento del 26%. La Spagna figura al 17° posto della graduatoria dei paesi produttori ma al primo in Europa con 0.1 milioni di ettari di mais, seguita da Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Romania, Svezia e Germania. Va considerato che in alcuni stati vige ancora la moratoria del mais, e che la Basf ha annunciato di voler delocalizzare il proprio centro di ricerca e sospendere la commercializzazione della patata “Amflora”. La soia continua ad essere la varietà biotech più coltivata nel mondo (47% dell’area biotech globale su 75,4 milioni di ettari), seguita da mais (32% su 51 milioni ), cotone (15% su 24.7 milioni) e colza ( 5% su 8.2 milioni). Il tratto dominante è quello della tolleranza agli erbicidi (59%), applicato a soia, mais colza, cotone e barbabietola. 174 PASSIAMO AI FATTI Le informazioni divulgate da questo e-book riguardo i gravissimi pericoli e danni causati da semi e cibi transgenici (O.G.M.) sono di vitale importanza per la difesa e la tutela della salute di ognuno di noi; ma tali informazioni sarebbero quasi inutili o sicuramente vane se ad esse non si affiancassero delle azioni concrete in grado di fare qualcosa per contrastare ed eliminare il grave problema degli “O.G.M.”. Fortunatamente queste azioni esistono e sono delle reali e concrete alternative o “vie di uscita”. Sono infatti molti anni che l'Associazione S.U.M. (Stati Uniti del Mondo) è impegnata in prima linea nella lotta contro gli O.G.M.. Già nel 2003 infatti, in provincia di Perugia, l'Associazione ha organizzato il 1° (in Italia) TRANSGENICI SIMPOSIO INTERNAZIONALE (O.G.M.): CRITICA dal titolo “ORGANISMI E ALTERNATIVE SCIENTIFICA AGROECOLOGICHE”, al quale hanno partecipato scienziati indipendenti di fama mondiale che hanno fortemente denunciato i pericolosissimi rischi per la salute e l'ambiente causati dagli O.G.M., con ampie ed inconfutabili prove alla mano. E questo è stato solo l'inizio. Difatti l'Ass. S.U.M. si è continuata a mobilitare in tutti questi anni per trovare e mettere in atto Progetti ed organizzando azioni eventi volte a risolvere e campagne del transgenico, informative su tutto il territorio Nazionale. 175 il problema Il 20 Febbraio 2010, come avrete potuto apprendere dalla lettura di questo e-book, l'associazione S.U.M. ha organizzato un altro importante momento informativo di rilevanza mondiale dal titolo “PUGLIA LIBERA DAGLI O.G.M.”. Il convegno, che si è tenuto a Lecce (notizia riportata anche da TG nazionali), ha visto la presenza di scienziati ed esperti di rilevanza internazionale che hanno dimostrato al mondo intero le devastanti conseguenze dell'impiego di semi e tecnologie O.G.M. (per i dettagli vi rimandiamo al capitolo di questo e-book: “PUGLIA LIBERA DA OGM: CENTO COMUNI PUGLIESI DICONO NO AGLI OGM E CHIEDONO UNA PUGLIA LIBERA DA OGM” a pag. 98). Da questo importante convegno è partita la campagna: “Puglia Libera da O.G.M.” (spiegata nel suddetto capitolo), che ha visto l'adesione di più di un centinaio di comuni pugliesi e di migliaia tra cittadini, associazioni e produttori biologici (e questi numeri sono in continua crescita). Lo scopo di tale campagna definitivamente è appunto l'impiego di quello semi di vietare transgenici completamente sull'intero e territorio regionale, ed un conseguente inasprimento dei controlli con severissime sanzioni per i trasgressori. Inoltre è indispensabile l'obbligo di una regolamentazione chiara e trasparente riguardo l'etichettatura dei cibi contenenti O.G.M. ed un assoluta tolleranza 0% riguardo la presenza di O.G.M nel Biologico. Infatti, da ciò che è emerso anche dall'esperienza di tanti anni di studi e ricerche, l'agricoltura biologica è l'unica vera ed efficace alternativa al problema O.G.M.. E non solo. Solo l'agricoltura biologica (ovvero priva di O.G.M., pesticidi, concimi chimici, diserbanti ecc.) può garantire la salute 176 per noi esseri umani ed uno sviluppo sostenibile in armonia con l'ambiente che ci ospita. E queste non sono solo parole! Infatti con l'inaugurazione del Centro per lo Sviluppo Sostenibile “AMRITA BHOOMI” (nello Stato del Karnataka in India), Centro ideato e realizzato dall'Associazione S.U.M insieme ai contadini indiani del Karnataka, è stato possibile constatare come, attraverso l'agricoltura biologica ed uno sviluppo sostenibile, sia possibile dare una concreta e veritiera risposta al problema della fame nel mondo, e a tutti quei problemi legati alla carenza di cibo (per approfondire: www.associazionesum.it). Non è con gli O.G.M. che si risolve questo problema! Il Centro “AMRITA BHOOMI” prevede anche la realizzazione di una banca dei “semi originari” che permetta di salvaguardare e conservare l'immenso patrimonio biologico rappresentato dalle centinaia di migliaia di semi antichissimi che, a causa dell'avvento degli O.G.M., rischiano l'estinzione. E' importante sostenere questo Centro perchè rappresenta un vitale “Progetto” per la continuazione della Vita sulla Terra. Senza semi sani, che possano riprodursi, infatti non può esservi né salute né vita. Per conoscere nei dettagli questo Progetto visitate questo link: http://www.associazionesum.it/amrita_bhoomi.htm E' giunta l'ora dei FATTI, basta con le PAROLE! In questo e-book, oltre alle informazioni, vi abbiamo fornito anche i fatti, fatti di rilevanza e importanza inconfutabili. Ci auguriamo che al più presto 177 possiate unirvi a noi nella lotta contro gli O.G.M., che possiate collaborare concretamente con noi alla realizzazione di altri nostri “Vitali Progetti” e delle nostre iniziative affinché si possa realmente realizzare un “Nuovo Mondo”, senza O.G.M., fame nel mondo, inquinamento, ingiustizie, soprusi, senza più sofferenza per nessuno. Le vere soluzioni a questi problemi esistono! Contattateci e collaboriamo insieme, poiché l'unione fa la forza ed uniti possiamo farcela. Ma facciamo presto poiché non c'è più molto tempo: migliaia di ettari di terra vengono distrutti ed inquinati a causa degli O.G.M. mentre nei paesi del Terzo Mondo si continua a morire di fame. Tutto ciò è inaccettabile ed è nostro dovere fare il massimo per impedirlo. Circa il 70% delle terre coltivate è ormai avvelenato, disseccato, da sostanze chimiche (pesticidi, erbicidi, concimi chimici ecc.) e, di conseguenza la Terra è divenuta sterile, non è più fertile, è morto l'Humus della Terra...ed i prodotti della Terra, se non sono prodotti biologici con marchio di garanzia del biologico, sono prodotti avvelenati, privi di vitamine, di sostanze vitali, e dei giusti quantitativi di sali minerali e molti di essi sono tossici e cancerogeni a causa delle infinite sostanze chimiche tossiche e cancerogene di cui sono impregnati. Rimangono quindi solo il 30% dei terreni “puliti” da proteggere e salvare. Se si vogliono avere ancora dei cibi sani da mangiare e non “cibi spazzatura” , di “plastica”, prodotti dalle multinazionali solo per speculare, farci ammalare, ed essere clienti delle varie “Mafie Sanitarie”, dobbiamo agire. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Facciamolo anche e 178 soprattutto per i nostri figli. Che tipo di eredità vogliamo donar loro, se non la vera eredità, che è quella di un “Pulito, Nuovo, Vero Mondo”? Vi inseriamo qui di seguito i link per poter guardare i video del convegno “PUGLIA LIBERA DA O.G.M.” PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 1 http://youtu.be/oVGp-TPbtJQ PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 2 http://youtu.be/cFqHSCB3Pi0 PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 3 http://youtu.be/eLD4gtqFpYw Per tutte le informazioni riguardanti il progetto “AMRITABHOOMI” potete contattare l'Associazione S.U.M telefonando allo 0836/484851 o inviando una mail a [email protected] Contattateci anche per conoscere tutti i Progetti ed iniziative che stiamo portando avanti e che sono presenti sui siti: www.associazionesum.it www.laviadiuscita.net 179 CONCLUSIONI FINALI Di Francesco Ricciardi (Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo) È’ stato creato un nuovo riso “supernutriente” transgenico ricco in ferro, sali minerali e beta-carotene che, secondo i suoi inventori, potrebbe in breve tempo ridurre le carenze nutritive di una larga frazione della popolazione mondiale, cioè i popoli del cosiddetto “Terzo Mondo”. Le multinazionali biotecnologiche adducono il fatto che i semi transgenici potrebbero risolvere le carenze alimentari e quindi il problema della fame. Risolvere il problema della fame nel mondo con gli OGM è una scusa che nasconde solo interessi miliardari e monopoli mondiali. La F.D.A. (Food and Drug Administration), nonché enti di comodo vengono appositamente creati e gestiti dai pochi, soliti potenti, con lo scopo di ingannare e speculare sulla salute e sulla vita altrui mediante l’approvazione legale di farmaci, vaccini e OGM ossia dei più potenti veleni che hanno distrutto e stanno distruggendo la pace e la vita di tutte le creature che ancora ignorano che cosa significa assecondare una politica a favore del “transgenico”. 180 Le multinazionali biotecnologiche fanno approvare con estrema semplicità, superficialità e senza seri controlli, i loro stessi semi e cibi transgenici grazie ai loro funzionari o ex funzionari che lavorano anche negli enti di controllo, per esempio la F.D.A., dove ricoprono i più importanti incarichi, come quelli relativi all’approvazione scientifico-legale. In verità di “scientifico-legale” non esiste nulla, dal momento che né dai creatori degli OGM né dagli enti preposti alla loro approvazione sono mai stati effettuati studi sugli effetti a lungo termine di semi e cibi transgenici quando, secondo la legge, per far approvare un farmaco o nuovi elementi da parte della F.D.A. ed enti simili ci vogliono per legge almeno 15 anni di sperimentazioni, che oltretutto non bastano. Infatti, ogni anno una grande percentuale di farmaci ed elementi vari vengono ritirati dal mercato perché hanno provocato cancri, leucemie, bambini deformi, nuove malattie, morti ed invalidità di ogni genere. Le uniche notizie riguardanti gli effetti a breve termine degli OGM ci provengono solo da quegli scienziati e ricercatori di tutto il mondo che non hanno interessi miliardari da proteggere, che non sono né stipendiati né corrotti da enti e multinazionali operanti nel transgenico. Le ricerche di questi scienziati indipendenti hanno fornito risultati raccapriccianti. Dai loro studi effettuati su animali di laboratorio emerge, infatti, tutta la verità che anche le multinazionali conoscono, ma che vogliono tener nascosta per proteggere i loro interessi miliardari, interessi fondati sull’inganno e sulla falsità. 181 Qual è quindi la verità, che cosa hanno scoperto questi scienziati e ricercatori indipendenti? Hanno scoperto i gravi effetti che si sono manifestati a breve scadenza su animali di laboratorio nutriti con cibi transgenici. Gli alimenti OGM provocano nell’organismo reazioni incontrollate e incontrollabili, abbassano le difese immunitarie, procurano blocchi della crescita nonché gravi atrofie degli organi quali ad esempio fegato e pancreas, causano gravi lesioni handicappanti, ecc... Uno di questi scienziati il Prof. Arpad Pusztai che lavorava per il Rowett Institute for Agricolture ad Aberdeen in Scozia, un ente al servizio delle multinazionali, e che ha effettuato lui stesso queste ricerche, ascoltando la voce della sua coscienza e della sua onestà, ha avuto il coraggio di rivelare i risultati delle sue scoperte, ha parlato ufficialmente alla televisione inglese e per questo lo hanno licenziato. Anche gli studi di altri scienziati indipendenti hanno rivelato l’alta pericolosità dei cibi transgenici. Vaccinazioni e semi transgenici sono il mezzo ideale per sfoltire la popolazione mondiale. Infatti, le vaccinazioni decimano le popolazioni non solo nei Paesi industrializzati ma soprattutto nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo. A tal proposito Robert Mc Namara, ex presidente della Banca 182 Mondiale, ex segretario di Stato degli Stati Uniti, che ordinò i bombardamenti massicci sul Vietnam e uno degli istigatori del programma mondiale di vaccinazione, ha affermato: “Bisogna prendere misure drastiche di riduzione demografica, contro la volontà delle popolazioni. Ridurre il tasso di natalità si è rivelato impossibile o insufficiente, bisogna quindi aumentare il tasso di mortalità. Come? Con mezzi naturali: la carestia e la malattia”. (J’ai tout compris, n° 2 febbraio 1989 - Ed. Machiavel). Nel libro “LA MAFIA DELLA SANITÀ” di Guylaine Lanctôt leggiamo: (...) “Le tribù autoctone americane sono sottoposte a molte vaccinazioni; proprio queste popolazioni difficili da dominare e proprietarie di grandi distese di terreno di cui ambirebbero impadronirsi le multinazionali... ( Per approfondire l’argomento vedi il libro citato ed anche il libro “La Verità - Le Soluzioni”). Non solo le vaccinazioni consentono di indebolire intere popolazioni per appropriarsi di territori e risorse, ma anche i semi transgenici potrebbero far accadere la stessa cosa. I contadini del Terzo Mondo che utilizzano i semi ibridi che richiedono grandi quantità di pesticidi, erbicidi e concimi chimici si trovano in gravi difficoltà economiche perchè i terreni sempre più avvelenati e sempre meno fertili danno raccolti sempre più scarsi. 183 Molti si trovano quindi costretti a ipotecare e vendere tutto quello che hanno alle stesse multinazionali che hanno venduto loro i semi ibridi, i pesticidi, gli erbicidi e i concimi chimici. In questo modo le multinazionali, grazie ai semi ibridi, si ritrovano proprietarie di interi territori con le loro risorse da sfruttare (petrolio, uranio, minerali, foreste, bacini di acqua, ecc.). Nel libro di Jeremy Rifkin, uno dei massimi esperti di Organismi Modificati Geneticamente (OGM) e di Biotecnologie che si intitola “IL SECOLO BIOTECH” troviamo una sconcertante affermazione: “La rapida globalizzazione del commercio e il rapido flusso dei viaggi internazionali garantiscono di fatto che le erbe infestanti contaminate con i transgeni in una parte del mondo possano trovare la loro via verso altre regioni diffondendo l’inquinamento genetico in tutto il Pianeta. Le compagnìe internazionali chimiche e agricole hanno previsto che entro dieci o quindici anni tutti i più vasti raccolti cresciuti nel mondo saranno stati modificati geneticamente”. La previsione riferita da J. Rifkin nel 1998 è già stata confermata dai fatti più recenti. Le colture transgeniche si stanno, infatti, espandendo molto rapidamente. Negli ultimi quattro anni la loro estensione si è quadruplicata. Più avanti, nello stesso libro, si legge che “La pestilenza, la carestia e la diffusione di nuove forme di malattie nel mondo potrebbero essere l’atto finale del copione preparato per il prossimo secolo dalla biotecnologia”. Le multinazionali biotecnologiche sono 184 anche aziende belliche che producono e vendono armi chimico-batteriologiche. Tutte le conoscenze e le tecnologie sviluppate per l’ingegneria genetica sono, infatti, potenzialmente utilizzabili per la produzione di nuovi agenti patogeni. Le armi biologiche non sono mai state usate, né prodotte su larga scala, a causa dei costi e dei rischi connessi alla lavorazione e all’immagazzinamento di enormi quantità di sostanze tossiche, ma l’ingegneria genetica permette ora di produrre grandi quantità di potenti tossine a costi notevolmente bassi. Basta, infatti, identificare i geni che codificano la molecola che si vuole produrre e trasferirli in un microrganismo che acquisterà così la capacità di produrre la sostanza. È possibile inserire geni letali in microrganismi innocui. Come riferisce J. Rifkin nel suo libro “IL SECOLO BIOTECH” “in un rapporto datato maggio 1986, il Dipartimento americano della difesa (Dod), sottolineò che il Dna ricombinante e le altre tecniche di ingegneria genetica stanno definitivamente rendendo la guerra biologica una reale alternativa militare. Gli ingegneri genetici stanno clonando quantità finora impensabili di agenti patogeni “tradizionali”. Questa tecnologia può inoltre creare nuovi patogeni mai visti prima d’ora. ... Nel 1981 il bilancio del Pentagono per la ricerca sulla guerra biologica «difensiva» era di soli 15,1 milioni di dollari. Dal 1986, il bilancio del Dod crebbe fino a 90 milioni di dollari (1). Vari settori delle forze armate lavorano con i maggiori agenti patogeni al mondo, dalle malattie esotiche virali, come le febbri emorragiche, ai virus 185 appena scoperti, come l’AIDS. “Come arma di distruzione di massa essa compete con gli armamenti nucleari e può essere sviluppata a un costo minore. Questi due fattori, da soli, rendono la tecnologia genetica l’arma ideale del futuro.” La recente rivelazione che l’Iraq aveva raccolto enormi quantità di agenti batteriologici e si stava preparando a usarli nella guerra del Golfo Persico, ha rinnovato gli interessi del Pentagono nella ricerca volta alla difesa, al fine di opporsi alla prospettiva di una sempre più vertiginosa corsa alle armi biologiche. Nel caso dell’Iraq, il Governo di Saddam Hussein aveva preparato quello che viene definito il «grande livellatore», un arsenale di 25 testate di missili contenenti più di 5.000 chilogrammi di agenti biologici, inclusi la letale tossina botulinica e i germi del carbonchio. Un’ulteriore quantità di 15.000 chilogrammi di agenti batterici fu collocata in bombe che sarebbero state lanciate dagli aerei militari. Se gli agenti della guerra batteriologica fossero stati dispiegati, i risultati sarebbero stati catastrofici come quelli di Nagasaki e Hiroshima con il lancio della bomba atomica nel 1945. Per comprendere il senso dei potenziali danni che sarebbero stati inflitti, l’arsenale iracheno può essere valutato grazie allo studio condotto nel 1993 dall’Office of Technology Assessment, che stabilì che la liberazione di 100 chilogrammi di spore di carbonchio da un aeroplano sulla città di Washington D.C., avrebbe potuto uccidere più di tre milioni di persone. I missili Scud iracheni erano stati riempiti con il doppio della quantità del letale carbonchio. Venne riportato, più tardi, che Saddam Hussein non scatenò gli agenti della guerra batteriologica a causa dell’avvertimento, che il Segretario di 186 Stato James Baker gli fece pervenire, che ogni tentativo di quel tipo sarebbe stato trattato con «misure estreme», il che significa il lancio di armi nucleari su Baghdad (2). L’Iraq non è il solo Paese a manifestare interesse nello sviluppo di una nuova generazione di armi biologiche (N.d.R. = batteriologiche). In uno studio condotto nel 1995, la Cia (Central Intelligence Agency) riportò che 17 Paesi erano sospettati di ricercare e accumulare agenti batteriologici. Le Nazioni erano Iraq, Iran, Libia, Siria, Corea del Nord, Taiwan, Israele, Egitto, Vietnam, Laos, Cuba, Bulgaria, India, Corea del Sud, Sud Africa, Cina e Russia. Dato che le conoscenze sulla manipolazione genetica diventano più sofisticate e accessibili, è probabile che le future generazioni dovranno fare i conti con una nuova corsa mortale alle armi biologiche. L’aumento delle sperimentazioni sulle armi genetiche condotte nei laboratori di tutto il mondo, sia per scopi di attacco sia per difesa, aumenta la probabilità di rilasci accidentali. Nessun laboratorio, per quanto protetto, è veramente sicuro. I disastri naturali quali incendi e alluvioni, e le violazioni della sicurezza sono sempre possibili e, purtroppo, altrettanto inevitabili”. (1) Tucker, Jonathan B., Gene Wars, «Foreign Policy», inverno 1984-85, pag. 60-69; vedi anche Departement of Defense (Dod) Annual Report on Chemical Warfare, Biological Defense Research Program Obbligations, 1 Ottobre 1984 fino al 30 Settembre 1985, RCs: DDUSDRE (A) 1065 (2) Dickey, Christopher, His Secret Weapon-Iraq Saddam, Has a Big-Germ-Warfare Arsenal, «Newsweek», 4 Settembre 1995, pag. 34 187 Nello stesso libro si legge che “Le conquiste ottenute nelle tecnologie di ingegneria genetica hanno rinnovato l’interesse militare per le armi biologiche e hanno generato una grande preoccupazione riguardo all’accidentale o volontaria liberazione di pericolosi virus, batteri e funghi manipolati geneticamente che potrebbero diffondere un inquinamento genetico in tutto il mondo creando una mortale pandemia che potrebbe distruggere su vasta scala le piante, gli animali e la vita umana”. Inoltre è da prendere in seria considerazione anche il pericolo di furti. Uno studio dell’International Peace Research Institute di Stoccolma, citato da J. Rifkin nello stesso libro, è arrivato alla conclusione che “alcune comuni forme di produzione dei vaccini sono tecnicamente molto vicine alla produzione di agenti delle armi biologiche, offrendo così delle facili opportunità di conversione”. Fra le possibilità offerte alla guerra biologica dall’ingegneria genetica c’è anche quella di clonare specifiche tossine o virus che colpiscono solo alcuni gruppi genetici o razze il cui genoma predispone a determinate malattie. Dopo l’abolizione dell’apartheid, la nuova classe dirigente del Sudafrica ha rivelato un progetto di pulizia etnica elaborato da un gruppo di scienziati bianchi al servizio del regime razzista. Si trattava di rilasciare nell’aria o nell’acqua un agente biotecnologico prodotto in modo che colpisse soltanto i sudafricani neri, senza alcun danno per i sudafricani bianchi. L’identificazione di tutti i geni del DNA umano potrebbe essere usata per produrre vere e proprie bombe biologiche finalizzate a progetti di pulizia 188 etnica. A questo scopo diversi Stati hanno già contattato alcuni biologi russi, rimasti senza paga, pronti a tutto pur di sopravvivere. Cibi transgenici e armi chimico-batteriologiche hanno origini comuni: nascono dagli O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati). Non dimentichiamoci che nelle pizze, birre, vini, croissant, cornetti, merendine, gelati, dolcificanti, coca-cola e bevande commerciali, uova e colombe pasquali, cioccolato, enzimi e caglio per fare mozzarelle e formaggi vari, pasticceria, prodotti per la colazione, pane e pasta, ecc. possono esserci ingredienti transgenici per non parlare di galline, mucche e animali che vengono alimentati con cibi infetti (vedi mucca-pazza) e foraggi transgenici, ossia contenenti OGM. Vediamo quindi che cosa introduciamo nei nostri corpi quando mangiamo cibi contenenti OGM. All’interno del DNA di semi e cibi transgenici vi è un esercito infinito di virus e batteri altamente infettivi che vengono usati come “cavalli di Troia” dalla scienza biotecnologica per poter veicolare i nuovi geni nel DNA del seme o della pianta da modificare. Infatti, se i virus e i batteri non sono altamente infettivi, non riescono a penetrare nel DNA per depositare i nuovi geni. È impossibile modificare geneticamente il DNA senza questi tremendi virus e batteri. Una volta entrati nel DNA, questi virus e batteri si moltiplicano nutrendosi con il DNA delle stesse cellule infettate così come viene dichiarato dagli scienziati. Questi virus e batteri inoltre producono un’infinità di tossine spesso più pericolose e letali degli stessi virus e batteri (vedi ad esempio la tossina del Bt o Bacillus Thuringensis). Pertanto quando mangiamo cibi contenenti 189 OGM introduciamo nei nostri corpi anche un esercito di batteri e di virus altamente infettivi insieme alle loro tossine, anch’esse pericolose e micidiali. Ma non finisce qui. I semi e le piante nelle quali sono stati inseriti batteri e virus infettivi, uniti ai nuovi geni, hanno una reazione che è molto violenta: è uno sforzo enorme da parte del sistema immunitario della pianta per tentare di liberarsi dall’“invasore”, ovvero dai parassiti-virus-batteri-tossine-nuovi geni che sono penetrati nel DNA della pianta stessa. A causa di questo enorme sforzo, le difese immunitarie della pianta diminuiscono sempre più. Per questa ragione la pianta diventa debole, malata e non fruttifica, proprio perché stressata dal gravoso lavoro quotidiano che le sue difese immunitarie devono svolgere per tentare di eliminare gli alieni invasori ossia i nuovi geni uniti a virus, batteri e tossine in quanto essi sono tutti incompatibili con l’evoluzione e la vita della pianta stessa. Vi è tutta una reazione di rigetto degli “invasori”, una reazione che purtroppo non ha successo perché ormai virus e batteri, essendo già entrati nel DNA, si nutrono di esso e si moltiplicano all’infinito. Questa continua e stressante lotta quotidiana, che va ad indebolire sempre più il sistema immunitario della pianta, avviene anche nell’organismo umano ogni volta che l’uomo mangia un cibo transgenico, in quanto esso è ricco di virus e batteri altamente infettivi e di pericolosissime tossine, nonché ricco anche di pesticidi ed erbicidi che, da soli, sono già altamente cancerogeni. 190 La patata transgenica “NEW LEAF SUPERIOR” è geneticamente modificata con un gene tratto dal batterio Bacillus Thuringensis (noto come Bt). Essa è legalmente registrata come pesticida. Se il coleottero chiamato Colorado beetle la mangia, muore, ma su nessuna confezione di questa patata posta in vendita viene scritto «questo è un pesticida», o che si tratta di organismo transgenico, eppure in America è commercializzata e gli ignari americani la mangiano. Oggi a causa dell’agricoltura chimica e transgenica le difese immunitarie di tutte le piante si sono abbassate al punto tale che, per uccidere i parassiti, i contadini sono costretti ad usare pesticidi chimici sempre più potenti e questo distrugge l’armonia della natura. Nei nostri piatti ci ritroviamo non un buon cibo sano e nutriente, ma un cibo innaturale che destabilizza sempre più la nostra salute, un cibo pieno di pesticidi ed erbicidi chimici, pieno di agenti virali e batterici tra i più infettivi, insieme alle loro pericolose tossine. Prima della legge dell’0,9%, (Regolamento 834/2007) più del 60% dei cibi era transgenico. Adesso possono essere transgenici tutti i cibi che acquistiamo nei negozi e supermercati ed i consumatori non possono riconoscerli. Infatti, con la “legge dell’0,9%” tutti i cibi possono contenere OGM senza doverlo dichiarare sulle etichette. Quindi, con questa legge, tutti i cibi che mangiamo possono essere transgenici e non lo sapremo mai. Il caso dell’integratore alimentare contenente triptofano transgenico che 191 ha ucciso 37 persone, che ha procurato lesioni gravi ad altre 1.500 e paralisi anche permanenti in altre 10.000 persone, ci dovrebbe far ricordare costantemente che, anche se i cibi transgenici contengono meno dell’0,9% di OGM, anche se le tossine, i virus e i batteri o i “contaminanti” come meglio li vogliamo chiamare, sono quasi non-rilevabili o non esistenti, questi cibi transgenici sono delle vere e proprie armi chimicobatteriologiche che possono provocare la morte immediata oppure, con il loro accumulo nel corpo, un’infinità di malattie pericolose e quindi un vero e proprio genocidio più o meno veloce su tutta la Terra. Le coltivazioni tradizionali, l’inquinamento ambientale delle acque e dell’aria insieme all’accumulo di farmaci e vaccini e l’interazione tra vari elementi chimici è già causa delle malattie che ci affliggono ma i cibi contenenti OGM, da soli, potrebbero essere ancora più pericolosi e micidiali di qualsiasi altra cosa esistente sulla Terra. Le multinazionali sovvenzionano molti laboratori scientifici delle Università ed alcune di esse sono di loro proprietà. Alcune Università regalano semi, che definiscono “migliorati” o che hanno caratteristiche particolari, ai contadini che li piantano nei loro terreni. Qual è il rischio? Che le multinazionali proprietarie dei brevetti sui semi transgenici potendo ispezionare i campi, chiedano ai contadini i diritti di proprietà, nel caso in cui questi semi risultassero modificati geneticamente. La Monsanto è una delle più potenti multinazionali principale fornitrice dell’esercito degli Usa, produttrice del famigerato «Agente Arancio» usato in Vietnam, produttrice 192 di Diossina come diserbante, produttrice di PCB (poli cloro bifenile) come lubrificante degli impianti elettrici in quantità sufficiente a sterminare tutti i mammiferi esistenti negli oceani del mondo. Oltre a produrre tutti questi veleni, la Monsanto è anche una delle principali produttrici di semi modificati geneticamente, i quali ovviamente sono brevettati. Sappiamo che dall’America sono giunte tonnellate di semi di soia modificati geneticamente mescolati a semi di soia normali. Perché non hanno detto che i semi di soia transgenici erano mischiati con semi di soia non transgenici? Perché i semi transgenici sono protetti da brevetto. Infatti, questi semi produrranno, all’insaputa di chi li semina, coltivazioni transgeniche per le quali si dovranno pagare i diritti di autore e le penali ai proprietari del brevetto. Grazie al brevetto, la Monsanto ha acquisito il diritto di controllo legislativo e può, quindi, ispezionare, come accade negli Stati Uniti, i campi degli agricoltori per verificare che siano stati coltivati in base alle condizioni stabilite e con l’uso dei prodotti chimici della stessa Monsanto concordati per contratto. Pertanto se gli agricoltori non si attengono ai contratti o se vengono trovati in possesso di semi transgenici senza avere nessun documento vengono denunciati alle autorità e sbattuti in galera, se non pagano i “danni” alla Monsanto. Se il tempo e i miliardi investiti per creare tutti i semi transgenici fossero stati donati ai popoli bisognosi, essi sarebbero diventati autosufficienti e la fame nel mondo sarebbe veramente scomparsa dalla faccia della Terra, senza bisogno di avvelenare e uccidere, senza bisogno di rendere dipendenti i popoli poveri da multinazionali ed enti pubblici, senza bisogno 193 di confiscare i loro terreni. Infatti, nelle menti dei capi delle multinazionali non c’è mai stato il desiderio o il progetto di risolvere il problema della fame con i semi transgenici. Investire sulla brevettabilità dei semi, sulla brevettabilità della vita, è il business più grande che esista. Infatti, le multinazionali chimicofarmaceutiche hanno investito nelle biotecnologie supermegamiliardi con i quali avrebbero potuto risolvere il problema della fame nel mondo non solo sulla Terra ma anche su migliaia di altri Pianeti simili alla Terra. Quindi risolvere il problema della fame purtroppo è solo una scusa per giustificare la creazione di semi transgenici brevettati con tutti i benefici che le multinazionali possono avere dai brevetti stessi. Pensate a quanti farmaci potranno essere venduti dalle multinazionali chimico-farmaceutiche-biotecnologiche per cercare di riparare i danni, cioè le malattie create dai semi transgenici. Pensate che business gigantesco: prima hanno un guadagno sulla vendita di questi semi e cibi transgenici, poi ne hanno un altro per la vendita di farmaci che cercano di riparare i danni causati dal transgenico. Con il trattato di Maastrich si è costituito il Governo europeo, ma il vero potere decisionale e legislativo è accentrato nelle mani dei 20 Commissari dell’U.E. che rappresentano le più 194 potenti multinazionali chimico- farmaceutiche-bellico-biotecnologiche. Questi Commissari, secondo il Trattato di Maastrich, “non sollecitano né accettano istruzioni da alcun Governo né da alcun organismo” (art. 157). “Le deliberazioni prese dagli organi di comando sono esecutive” (art. 145). Di conseguenza il Parlamento Europeo e i Governi dei paesi membri dell’U.E. possono fare ben poco o nulla, anche per quanto riguarda le decisioni e le leggi sulle biotecnologie che questi 20 Commissari adotteranno. Se vogliamo sfuggire al peggio, se vogliamo scegliere il male minore, sarebbe opportuno che l’Italia uscisse al più presto dall’Unione Europea nella quale esiste un potere superiore che può legiferare e annullare la volontà dei singoli Governi dell’U.E.Solo uscendo dalla U.E. i nostri governanti possono riappropriarsi del potere legislativo per poter vietare i prodotti transgenici e l’utilizzo delle biotecnologie, affinché sia possibile proteggere l’ambiente e la salute di tutti i cittadini. Favorire la diffusione degli OGM e l’utilizzo delle biotecnologie è una grande pazzia. L’avidità dei capi delle multinazionali mascherata da buone azioni umanitarie, la mania di potere, la competizione, il desiderio di arrivare ad essere i primi, ad essere i proprietari della vita, i padroni incontrastati del mondo, tutto questo orgoglio, tutta questa stupidità e megalomania decreteranno la fine di tutte le creature della Terra, compresi tutti coloro che operano nel transgenico. Non ci sarà nessun vincitore: tutti avranno perso. Tutti avremo perso. 195 Tutto morirà a causa della brama di potere, dell’orgoglio e della stupidità umana, se i singoli cittadini non faranno nulla per fermare tutta questa pazzia. Il problema della fame nel mondo non si risolve creando semi e cibi transgenici, né con elemosine e donazioni, che nessuno sa dove vanno a finire, come è stato fatto finora. La soluzione consiste nel consegnare denaro ed aiuti personalmente e direttamente alle popolazioni povere, affinché realizzino progetti di sviluppo sostenibile da loro stesse ideati, come fa l’Associazione SUM. Se lo vogliamo, tutti uniti insieme possiamo combattere la falsità, l’ipocrisia, la stupidità, l’orgoglio che stanno distruggendo la salute e la vita dell’intero Pianeta. Se agiremo veramente, potremo ostacolare le multinazionali che creano malattie e morte e che hanno investito nelle biotecnologie e farle desistere dalla folle corsa verso la distruzione dell’Umanità. Cosa aspettiamo? Riprendiamo in mano la nostra vita. Iniziamo a “combattere” contro i distruttori del mondo e dell’Umanità affinché sia possibile proteggere anche la vita dei nostri figli e vivere veramente: senza più malattie, inquinamento, fame, guerre, miserie e ingiustizie. Il libro “LA VERITÀ - LE SOLUZIONI”, nel quale si trova la 196 “DICHIARAZIONE DEL S.U.M.”, ci può aiutare a comprendere COSA e COME FARE. Anche l’importante “PROGETTO MONDO PARALLELO” serve a ricreare la vita sulla Terra nel modo giusto, e lo potete trovare sul sito: www.laviadiuscita.net 197 MESSAGGIO DI AMORE DI ISHA BABAJI A TUTTO IL MONDO Quello che state per leggere è un Messaggio di Amore di Babaji rivolto a tutti coloro che operano per un mondo 198 migliore, che vogliono l’eliminazione di O.G.M., fame, inquinamento, malattie e guerre, che vogliono la Pace nel mondo, ma anche a tutti coloro che soffrono per fame, guerre, miserie ed ingiustizie. Che lo si comprenda o no, questo Messaggio, se lo metteremo in pratica, forse potrà sciogliere tutti i nodi ingarbugliati dell’egocentrismo umano, potrà risolvere i gravi problemi quali: inquinamento, malattie, guerre, fame, miserie ed ingiustizie, ecc… potrà risolvere tutti quei problemi che, per superficialità, interessi, attaccamenti e poteri, nessuno ha mai voluto o potuto risolvere. Questo è il Messaggio di Amore che Babaji dona all’intera Umanità: Cari, chi vi scrive è Isha Babaji, ideatore dell’Ass.ne SUM – Stati Uniti del Mondo. Permettetemi di aiutarvi a vedere meglio ciò che sta succedendo intorno a noi per il comportamento errato dell’uomo nei confronti della Terra e dei 199 suoi abitanti: vi sono multinazionali che distruggono l’Umanità con i loro prodotti tremendamente pericolosi, come ad esempio OGM, farmaci e vaccini, armi chimico-batteriologiche, pesticidi, erbicidi, etc…, che hanno avvelenato cielo, terra ed acqua creando così un’infinità di malattie ed un inquinamento apocalittico su tutta la Terra. La FAO sta continuando a creare fame nel mondo con le sue politiche sbagliate che assecondano enormi interessi politico-economici in quanto sta promuovendo i semi OGM come (falsa e pericolosa) soluzione alla fame nel mondo…, per non parlare dell’organizzazione mondiale del libero commercio (W.T.O.), che decreterà la fine delle attività agricole e questo potrebbe portare carestie e miserie ovunque, nonché un grande inquinamento genetico sulla Terra, e pertanto la perdita definitiva della salute da parte di tutti gli abitanti del Pianeta, se questa stessa organizzazione mondiale non verrà sciolta. Nel mese di luglio 2003 il commercio in Europa di cibi contenenti Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) e le coltivazioni transgeniche sono stati approvati definitivamente dalla U.E. (Unione Europea). Il 9-6-2008 vi è stato il “Colpo di Grazia” al Vertice FAO. “Il mondo ha bisogno di produrre più derrate alimentari” ha dichiarato il Segretario Generale dell’ONU Ban KiMoon “occorre aumentarle del 50% entro il 2030”. Il Presidente del Consiglio Berlusconi, intervistato dall’ “Osservatore Romano”, ha fatto ben capire la politica che sottende queste dichiarazioni: “Il futuro si risolve soltanto con una maggiore formazione, con una più ampia messa a disposizione delle varie tecnologie, con il ricorso agli O.G.M. in tutti i singoli Paesi”. Sono quindi in arrivo oltre 30.000 prodotti 200 contenenti OGM, dalle merendine ai biscotti, dai cibi di ogni genere, che quotidianamente mangiamo, ai mangimi per mucche, galline, pesci da allevamento e animali in generale. La più grande disgrazia consiste nel fatto che anche le coltivazioni sane, ossia biologiche, saranno impollinatecontaminate, grazie all’azione di api, insetti e venti che trasporteranno ovunque i pollini di tutte le piante transgeniche piantate in Europa. Quindi la possibilità di alimentarsi con cibi biologici puri è ora vanificata ed il mondo del biologico non riuscirà a sopravvivere e a far sopravvivere coloro che lo hanno scelto come saggia via di salute di cura delle malattie. Inoltre le multinazionali, con l’inganno, la corruzione e la speculazione depredano territori e risorse soprattutto dei popoli più poveri che vengono così condotti al suicidio, alla fame, alle malattie e ad una misera morte, come sta accadendo da diversi anni in India. L’effetto serra, causato da tutte le attività ed i prodotti inquinanti, crea inondazioni, nubifragi, siccità, terremoti e tutti gli squilibri climatici che si ripercuotono con irreparabili danni soprattutto su terremotati, alluvionati, su tutte le attività agricole e così via, in quanto gli aiuti statali per riparare questi danni non giungono mai direttamente nelle mani di tutte le persone colpite dalle catastrofi. Ho notato delle gravi falle nel mondo alternativo del naturale e in tutti gli operatori che lavorano per un mondo migliore. Sono rimasto perplesso nel constatare che le industrie distruttive, quelle che inquinano e che con i loro commerci favoriscono malattie, fame, guerre, effetto serra, ecc., si riuniscono diventando multinazionali ed hanno così più forze organizzative 201 ed economiche per essere più forti e per imporre più facilmente tutto quello che vogliono, mentre le “Forze Alternative” non si uniscono nel modo giusto per contrastare ed equilibrare il potere immenso delle multinazionali, soprattutto quelle alimentari-biotecnologiche, che poi sono tutt’uno con quelle belliche-chimico-farmaceutiche. Queste multinazionali hanno speso 12.000 miliardi di pubblicità per imporre gli OGM su tutta la Terra e continuano a spendere sempre più denaro, che serve anche a “corrompere”, per perseguire i loro obiettivi ed imporre gli OGM in ogni luogo del Pianeta. Le “Forze Alternative” potrebbero fare molto di più per avvisare l’Umanità che, se non si agirà nel modo giusto, tutte le coltivazioni del mondo saranno contaminate da O.G.M., come ad esempio è avvenuto in America dove tutte le coltivazioni di mais e soia sono state contaminate in un arco di tempo brevissimo. Tutte le varietà di semi e coltivazioni sono sulla stessa strada, come ci viene riferito dalle dichiarazioni di movimenti di coltivatori americani che sono venuti in Europa per avvisarci sulla pericolosità dei semi transgenici. Questi coltivatori americani sono stati i primi ad aver piantato semi transgenici sui loro terreni e, per questo, hanno subìto e stanno subendo catastrofiche conseguenze a causa di questi stessi semi biotech, così come essi hanno dichiarato ai coltivatori europei. Tutti saremo quindi danneggiati dalle contaminazioni delle piante transgeniche, grazie alle decisioni dei predetti 20 Commissari dell’U.E. Di conseguenza perderemo raccolti su raccolti, in quanto le coltivazioni transgeniche non prolificano, sono debolissime e bisognose di infiniti 202 pesticidi come, infatti, realmente avviene con i semi O.G.M. A causa di queste coltivazioni e dei cibi OGM saremo inoltre soggetti a gravi allergie, a malattie di ogni genere e tutto degenererà e perirà a causa di questi stessi O.G.M., come già sta accadendo in India: non tutti sanno che sono arrivati a 200.000 i contadini che si sono suicidati per aver utilizzato semi transgenici e presto potrà accadere in ogni parte del mondo. Lo confermano non solo i contadini che hanno adottato coltivazioni transgeniche, ma anche eminenti scienziati e ricercatori indipendenti di tutto il mondo come ad esempio: Prof. M.D. Nanjundaswami, Prof. Miguel Altieri, Dott.ssa Mae Wan Ho, Dott. Arpad Pusztai, Dott.ssa Clara Nicholls, Dott. Amaral Weber, Dott. Jean Pierre Berlain, che si sono riuniti il 5 Luglio 2003 a Perugia nel primo Simposio Internazionale contro gli O.G.M. Le controinformazioni date dal “mondo alternativo”, possono raggiungere solo poche persone, in quanto circa il 90% dell’informazione è controllata dai partiti i quali, per di più, sono controllati dalle multinazionali e quindi le vere informazioni non possono giungere alle grandi masse, neppure tramite emittenti radiotelevisive, perché anch’esse sono quasi tutte politicizzate. Allora cosa e come fare se vogliamo che la vita non si distrugga più su questo Pianeta? Quale via d’uscita potrebbe esserci? La via d’uscita, infatti, esiste. Essa può emergere attraverso l’Unione delle varie “Forze Alternative”, affinché si vada tutti nella stessa direzione come un grande fiume in piena che può spostare con la sua forza tutte le pietre, 203 tutti i macigni, tutte le difficoltà dal suo cammino per sfociare nel Mare del più grande Amore. Questo è un punto molto importante da comprendere: solo l’Unione, il vero Amore, la Saggezza, la collaborazione, la conoscenza delle vere cause dei problemi e la giusta azione che ne consegue possono risolvere tutti i problemi del mondo. Questa Unione delle varie “Forze Alternative” può avvenire. Per approfondire quanto detto andate sul sito: www.laviadiuscita.net Perché soffrire, se ora è possibile riunire tutte le “Forze”, se è possibile avere la “Via di Uscita”? Voi tutti che volete un mondo più buono, più bello, senza O.G.M., fame, guerre, inquinamento, miserie ed ingiustizie potete avere questo Nuovo Mondo. Ma questo Nuovo Mondo potrà nascere solo se vi incontrerete per ragionare amichevolmente, per discutere piani di azione che agiscano sulle cause dei problemi e non più sugli effetti, come è stato fatto fino ad oggi, solo se farete una cassa comune atta a finanziare progetti che agiscono sulle stesse cause dei problemi per poterli risolvere definitivamente. I problemi, se vengono risolti alle cause, possono scomparire dalla faccia della Terra: questo tutti lo sanno o lo dovrebbero sapere. Pochi però conoscono quali sono le vere cause dei problemi e di tutte le sofferenze umane, inoltre quasi nessuno sa “come” ci si dovrebbe “muovere”, dopo aver conosciuto le vere cause dell’esistenza degli O.G.M. e di tutti i problemi del mondo. Queste “vere cause” sono uguali per ogni problema. Tutti i problemi nascono e dipendono quindi da un’unica, identica causa e, di conseguenza, tutti i problemi sono collegati, interconnessi, interdipendenti. Questo significa che non è possibile risolvere i molteplici 204 problemi che affliggono l’Umanità ed il Pianeta, se non si risolve la “Vera Causa” che li ha generati. Se vorrete, ve la rivelerò. Seguitemi e la comprenderete fino in fondo, diventerete profondamente consapevoli di queste “vere cause”, allora, “potrete o potremo farcela” veramente. Si rendono quindi necessari incontri, tavole rotonde, per diventare profondamente consapevoli della vera causa creatrice di tutti i problemi e di tutte le sofferenze umane, nonché per centrare l’obbiettivo… Una volta “centrato l’ obbiettivo”, ovvero agendo sulle vera, unica causa dei problemi e sofferenze, sarà possibile eliminarli veramente e definitivamente dalla faccia della Terra. Questo “obbiettivo da centrare” diventerà quindi lo stesso identico obiettivo delle varie Forze del “Mondo Alternativo” che così non sprecheranno più tempo, denaro ed energie in direzioni incomplete o errate. Sarà quindi “molto facile” trovare modi e soluzioni, adatti ai tempi in cui viviamo, per eliminare alle cause ogni problema ed ogni forma di sofferenza. Se la soluzione o le soluzioni ai problemi dell’uomo e del Pianeta agiscono sulle vere cause dei problemi, se sono quelle più sagge, più giuste, vi permetteranno di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Invece, soluzioni ed iniziative che non agiscono sulle vere cause dei problemi vi faranno ottenere il minimo o addirittura nulla con il massimo sforzo. Anziché disperdere in mille direzioni le vostre energie, anziché agire sugli 205 effetti dei problemi, anziché agire ognuno da solo o con l’associazione di pochi, si dovrebbero unire tutte o buona parte delle Forze Alternative, coloro che come predetto operano per un Mondo Nuovo, coloro che credono nella natura, nell’Amore e nella collaborazione, coloro che hanno compreso che, se non ci si unisce per ragionare insieme sulle vere cause dei problemi e quindi sul da farsi, per l’Umanità ed il Pianeta non ci sarà scampo. Il processo di autodistruzione è, infatti, sempre più veloce e catastrofico perché la natura è tremendamente squilibrata a causa delle attività sempre più inquinanti e distruttive dell’uomo (vedi ad esempio anche l’agricoltura di tipo chimico, gli inceneritori, l’inquinamento radioattivo globale, l’effetto serra, ecc.). Iniziate quindi ad incontrarvi. Indite tavole rotonde con tutto o buona parte del “Mondo Alternativo”, con organizzazioni, ditte, associazioni, artisti, finanziatori di opere benefiche, con tutti coloro che operano o vogliono operare per il vero Bene dell’Umanità. Realizzate quali sono le vere cause dei problemi e le soluzioni che agiscono su queste stesse cause. Le soluzioni, che agiscono sull’unica, vera causa che ha creato tutti i problemi esistenti sulla Terra, esistono e vi posso garantire che queste “Soluzioni” sono molto più potenti di mille bombe atomiche, molto più efficaci dei 12.000 miliardi investiti in pubblicità dalle multinazionali per imporre gli OGM, sono molto più creative del Sole, in quanto agiscono con il più profondo calore: il calore del vero Amore e della Saggezza. Ritrasmettete alle persone di buona volontà questo mio Messaggio perché 206 è giunto il momento di mettere sulla bilancia il positivo ed il negativo di tutto ciò che vi è dentro di noi e fuori di noi, tirare quindi le somme ed agire di conseguenza. Tutto quello che vi è fuori, nel mondo, è il riflesso, la diretta conseguenza, di quello che vi è dentro di noi in quanto non abbiamo mai agito sulle vere cause dei problemi. Il “fuori” è uguale al “dentro” e il “dentro” è uguale al “fuori”. L’”interno” di noi stessi è uguale all’ “esterno”. Ciò che è “dentro” di noi, dentro le nostre menti, è uguale a tutto quello che vi è “fuori” nel mondo, essendo tutto interrelato, interconnesso, interdipendente, essendo tutto Uno. Tutto quello che vediamo “fuori” nel mondo siamo noi stessi con tutti i nostri errori. Non si può migliorare il mondo o cambiarlo se prima non si cambia noi stessi, se non si ama veramente e se, di conseguenza, non si agisce veramente sulle vere cause dei problemi ossia sull’unica, vera causa che li ha creati tutti. Il titolo dell’Invito per la giornata che caratterizzerà la volontà di andare tutti nella stessa direzione potrebbe essere: “AMORE CONSAPEVOLE IN AZIONE” o “FORZE ALTERNATIVE PER UN MONDO NUOVO”, o: “TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”, oppure: “MONDO PARALLELO”, o comunque un nome che più vi piaccia e preso di comune accordo. Se mi inviterete, sarò molto onorato di poter sedere alla vostra prima, giusta, vera “Tavola Rotonda” in quanto essa nascerà solo per poter agire sulle vere cause dei problemi e non più sugli effetti come si è fatto 207 fino ad oggi. Sarò comunque e sempre lieto di gioire insieme a voi, della vostra unione e delle più sagge soluzioni prese per consentire la continuazione della vita sulla Terra nel modo giusto, nel modo della Natura, del vero Amore, della Saggezza, del Buon Senso. Ascoltate il vostro cuore e non ci saranno più errori. Aspetto la vostra risposta. I bambini e tutte le creature che soffrono quotidianamente per fame, stenti, malattie e guerre stanno aspettando la vostra risposta, il vostro primo Vero Incontro. Il Pianeta intero sta aspettando da molto tempo la vostra unione senza più agire sugli effetti, senza più errori, senza più inganni, né speculazioni. Permettetemi di dirvi che è giunto il momento di incontrarvi, di unire i vostri cuori, le vostre menti, la vostra saggezza, per agire sulle cause ed andare tutti uniti nella stessa direzione, perché ora, se lo vogliamo, tutto è veramente possibile. Donate questo mio Messaggio a coloro che vogliono un mondo giusto, pieno di Pace, di Amore e Benessere per tutti. E’ giunto il momento che le Forze Alternative, le Forze del Bene, agiscano con Amore, Intelligenza e Saggezza. Comunicate a tutti che solo nella Giusta Azione si manifesta il vero Amore. Che senso ha la vita se non vi è vero Amore e, di conseguenza, se non vi è la “Giusta Azione”? 208 Basta quindi con gli incontri, con i convegni falsi o incompleti. E’ grazie all’incompletezza che si sta distruggendo il mondo. “Incompletezza” significa agire sempre e solo sugli effetti e mai sulle vere cause dei problemi. Costruiamo quindi insieme il “Mondo della Completezza” dal quale potranno nascere Libertà, Pace, Gioia e Salute, un Mondo ecologicamente pulito che lasceremo ai nostri figli quale eredità di vero Amore. Più le Tenebre sono grandi e più Luce si deve emanare per annullarle. La Luce non è altro che il nostro stesso vero Amore, ossia “Amore Consapevole in Azione”. Esso nasce dalla Consapevolezza, dalla Completezza, dall’aver realizzato le vere cause dei problemi ovvero l’unica, vera causa che ha generato tutti i problemi esistenti sulla Terra. Se vi è vera Consapevolezza, se vi è vero Amore nei confronti dei vostri cari, tutto può essere veramente possibile. Agite nel modo giusto, sulle vere cause dei problemi che risiedono tutte, nessuna esclusa, nella falsità e nell’incompletezza, ossia nel non aver ancora realizzato voi stessi, il vero Amore per tutte le creature, ovvero una nuova qualità di Amore: l’Amore Infinito ed Incondizionato. Esso nasce e fiorisce per il fatto stesso di conoscere veramente chi siete. Conoscete quindi voi stessi, realizzate voi stessi anche e soprattutto attraverso l’Amore Consapevole in Azione e saprete chi siete veramente. Fatelo almeno per i vostri figli, per i vostri cari, per voi 209 stessi, e saremo tutti salvi. Siamo tutti sulla stessa “Nave”: o affondiamo tutti insieme nella nostra stessa inconsapevolezza e totale assenza di vero Amore oppure, se lo vogliamo, ci salviamo tutti insieme grazie al nostro vero Amore ed alla nostra stessa Consapevolezza. Il vero Amore è l’unica cosa che ci rimarrà, se amiamo veramente. Il vero Amore è tutto! Tutto il resto è solo malattia e sofferenza… è solo una grande illusione. Solo realizzando voi stessi attraverso l’ “Amore Consapevole in Azione” potrete risolvere alle cause tutti i problemi del mondo. Nell’Amore Consapevole in Azione vi è inclusa l’Equa Redistribuzione delle Ricchezze e la salvezza dei popoli più poveri e deboli che soffrono e muoiono per fame, guerre e malattie. Solo con la Completezza, con l’Amore Consapevole in Azione o “Consapevolezza” siete destinati a vincere tutte le battaglie. Io vi darò tutte le mie Energie, tutte le mie Conoscenze, tutte le mie “Ricchezze” per potercela fare, se me lo chiederete. Qualsiasi cosa facciate, pensiate o diciate ricordatevi sempre che io vi amo. 210 Con Amore Infinito ed Incondizionato vostro Baba Francesco Isha Atmananda Per rispondere a Isha Babaji in merito a questo Suo Messaggio: [email protected] www.associazionesum.it oppure scrivete a: Isha Babaji Francesco c/o Ass.ne SUM – Stati Uniti del Mondo casella postale n.4, - 73024 Maglie (LE) Per comunicare direttamente telefonare allo 0836-484851 per chiedere un appuntamento telefonico con la Presidente dell’Associazione SUM: Daniela Comendulli. 211 Per conoscere i PROGETTI di Isha Babaji inerenti l’AMORE CONSAPEVOLE IN AZIONE: www.laviadiuscita.net www.associazionesum.it Previa autorizzazione, gli articoli dell'Associazione S.U.M. presenti in questo e-book, possono essere copiati, utilizzati e pubblicati, integralmente o parzialmente, su blog, siti web, libri, e-book o altre pubblicazioni, per uso pubblico o privato, purchè tale materiale sia distribuito gratuitamente, e solo ed esclusivamente senza cambiare in alcun modo il contenuto dell'articolo e citandone la fonte. 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