DOSSIER OGM - The Cancer

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PREFAZIONE
Questa è una pubblicazione che fa parte dei libri
e delle dispense “LIFE PROJECT” che hanno lo
scopo di diffondere le giuste informazioni e le
soluzioni che agiscono sulle vere cause dei
problemi che ogni giorno viviamo.
Però dobbiamo essere consapevoli che solo se
cambieremo il nostro modo di pensare e di agire,
secondo il Vero Amore così come è insegnato nel
libro “La Legge Eterna dell’Amore” (che fa parte
delle pubblicazioni “Life Project”), le soluzioni
indicate porteranno il vero cambiamento di “tutte
le cose” sul Pianeta.
2
DOSSIER OGM
La diffusione dei cibi modificati geneticamente
decreterà entro pochi anni la fine dell’umanità.
Questo libro, dopo aver documentato i pericoli e i
danni causati dagli OGM, ossia dai semi e cibi
transgenici,
indica
anche
una
possibile
via
d’uscita per evitare il peggio.
ALCUNE IMPORTANTI DOMANDE SUGLI OGM:
• Che cosa sono gli OGM?
• Come vengono prodotti?
• Sono pericolosi per la nostra salute?
• I cibi che troviamo in vendita nei negozi e nei
supermercati contengono OGM?
• Come fare per riconoscerli?
•
Sapevate che anche le armi chimico–
batteriologiche vengono create con gli OGM?
3
• Sapevate che l’insulina per i diabetici è
transgenica ed ha già causato morti?
• Come possiamo difenderci dai cibi transgenici
e dal diffondersi degli OGM?
• Gli OGM possono risolvere il problema della
fame nel mondo?
In
questo
libro
è
possibile
trovare
tutte
le
risposte a queste e ad altre domande.
Informarsi è un diritto - dovere per proteggere la
tua salute e quella di chi ami.
www.laviadiuscita.net
4
INDICE
Introduzione........................................................................... p.
7
Mais transgenico: 44 ricoverati negli USA................................... p. 10
Io, in fin di vita per il cibo biotech.............................................. p. 13
Le menzogne degli organi di controllop....................................... p. 16
Cos'è l'ingegneria genetica...................................................... p. 19
O.G.M.: perché sono pericolosi?................................................ p. 23
Il trasferimento genico orizzontale: il flagello.............................. p. 28
Virus transgenici, grave rischio per la salute................................ p. 31
DNA transgenico negli alimenti di origine animale........................ p. 33
Frankenstein: cibi cotti, crudi… o transgenici?.............................
p. 34
Il gene nella bottiglia............................................................... p. 39
Inaffidabile e pericolosa: i fallimenti documentati …..................... p. 43
Il cibo OGM fa male: lo hanno denunciato numerosi scienziati....... p. 48
Scoperta la mappa del DNA umano!........................................... p. 61
Semi suicidi e traditori............................................................. p. 63
E le mucche mangiano le piante di Frankenstein.......................... p. 67
Sementi biotech in regalo agli agricoltori.................................... p. 69
Piantagioni illegali...................................................................
p. 72
OGM, l’intrusione furbesca........................................................ p. 74
Enzimi biotecnologici................................................................ p. 78
Il formaggio “incagliato” negli OGM............................................ p. 80
Patatine transgeniche............................................................... p. 81
La Ue sceglie il transgenico....................................................... p. 83
Il nuovo Regolamento Europeo sulla produzione biologica............. p. 91
Il cavillo di troia per l'invasione barbarica degli OGM.................... p. 94
Trovato l’inganno per creare la Legge: è l’inganno-trucco dello 0,9. p. 96
5
Puglia Libera dagli OGM: cento comuni pugliesi dicono no agli OGM p. 98
Iraq: i contadini obbligati a comprare sementi Monsanto............... p.102
Il manifesto della Monsanto...................................................... p.104
No!Non dovete permettere che una messe distrugga la natura....... p.105
Processo agli OGM.Perché il mondo dovrebbe bandire gli OGM....... p.109
L’India distrutta dagli OGM........................................................ p.116
Intervista dell’Ass.ne SUM al Prof. M. D. Nanjundaswamy.............. p.123
Fallimento del cotone OGM, in India 200.000 suicidi..................... p.138
La commissione europea pone fine alla moratoria........................ p.142
L'ennesima menzogna: il pomodoro viola OGM............................ p.144
Roundup: il nuovo Agente Arancio della Monsanto........................ p.146
Le api fuggono dai campi OGM.................................................. p.150
Soya pazza in Brasile............................................................... p.153
Quando la natura riprende il comando........................................ p.157
L'Ungheria distrugge le coltivazioni OGM..................................... p.161
Ciliegi Kiwi e Olivi transgenici scoperti campi illegali nella Tuscia.... p.164
Come arrivano gli OGM sulle nostre tavole?................................. p.166
Il pesticida Glufosinate autorizzato per 5 anni dal Ministero........... p.169
Agricoltura OGM nel Mondo: crescita dell' 8%.............................. p.172
Passiamo ai fatti...................................................................... p.175
Conclusioni finali..................................................................... p.180
Messaggio di Amore di Isha Babaji a tutto il Mondo...................... p.198
6
INTRODUZIONE
C’era una volta il DDT: la scienza ufficiale dichiarò che non era dannoso.
Dopo anni emersero prove dei danni che il DDT provoca sull’uomo: esso,
infatti,
è
altamente
cancerogeno.
Solo
allora
ne
fu
vietata
la
commercializzazione, ma ancora oggi viene usato nei paesi del Terzo
Mondo.
C’erano una volta i C.F.C. (clorofluorocarburi). Per la scienza ufficiale
essi erano innocui. Ora è un fatto noto a tutti che i C.F.C. stanno
distruggendo il mantello di ozono che ci protegge dai pericolosi raggi
ultravioletti capaci di creare cancri e di distruggere la vita sul Pianeta.
C’era una volta un farmaco chiamato TALIDOMIDE che ricercatori delle
case farmaceutiche dichiararono innocuo per la salute. L’assunzione di
questo prodotto causò molti aborti e nascite di bambini focomelici. Svezia,
Germania
e
Gran
Bretagna
lo
ritirarono
nel
1961.
In
Italia
fu
somministrato fino all’estate del 1962.
Per la scienza anche la semplice aspirina e il cortisone erano ritenuti
benefici per la salute. Da molti anni è stato però scoperto che aspirina e
cortisone sono teratogeni.
7
L’elenco di sostanze e prodotti dichiarati innocui dalla scienza ufficiale, ma
rivelatisi poi gravemente pericolosi e nocivi per noi tutti, potrebbe
continuare all’infinito.
Ora è il tempo degli O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati), di
“cibo biotech” (abbreviazione di “cibo biotecnologico”) ovvero di cibo
proveniente da semi e piante transgenici che, secondo le multinazionali
che li producono e gli scienziati che lavorano per loro, sono innocui per la
salute.
Ma la scienza ufficiale non aveva dichiarato innocui anche il D.D.T., i C.F.C.,
l’AMIANTO, il TALIDOMIDE, il PVC, l’ASPIRINA, il CORTISONE ed altre
migliaia di prodotti che poi si sono rivelati dannosi e terribilmente
pericolosi per l’umanità?
Attenzione! Con i semi e i cibi transgenici il rischio è molto più
grave. Essi sono già arrivati nei negozi alimentari e sono già sulle
nostre tavole.
In questo documento abbiamo raccolto testi
e dichiarazioni di diversa
provenienza (giornali, riviste, libri, siti internet, scienziati, agronomi,
contadini che hanno utilizzato i semi OGM, ecc.), che ci auguriamo
possano portare luce nell’oscurità e farci riflettere sui rischi ai quali va
incontro la nostra salute e quella dell’ambiente in cui viviamo, per poter
poi agire nel modo giusto.
Le conclusioni finali, il Messaggio di Amore di Isha Babaji, Ideatore
8
dell’Ass.ne SUM, sintetizzano ed arricchiscono l’opera di quel “qualcosa in
più” che, purtroppo, manca nel mondo.
La lettura di questo testo, ora anche in formato
e-book, può quindi
illuminare le persone su questo “vitale” argomento e apportare quel
“cambiamento” necessario ad avere Gioia, Salute e Pace nel Mondo.
9
MAIS TRANSGENICO:
44 RICOVERATI NEGLI USA
Da www. angelfire.com
2/12/2000
In settembre era apparsa sui giornali la notizia che il gigante biotech
francese AVENTIS aveva messo in commercio negli USA una varietà di
mais
transgenico
contenente
una
proteina
insetticida
(Cry9C)
potenzialmente allergenica.
Il mais in questione denominato StarLink, secondo le autorizzazioni
governative USA, poteva essere utilizzato solo per alimentazione animale.
Per una “lieve svista” delle autorità USA, qualcosa come 250.000
tonnellate di questo mangime per animali è andato a finire sulle tavole
degli americani.
La Kraft (“Solo cose buone dal mondo”) si era ritrovata a ritirare dalla
circolazione 3 milioni di confezioni di prodotti sfiziosi che facevano bella
mostra sugli scaffali dei supermercati (non lo dite al sig. Unabomber! ).
Fino a qui niente di male, visto che non è risultata una morìa di massa dei
consumatori di pop-corn statunitensi, anche se resta il dubbio che i
francesi l’abbiano fatto apposta per cercare di riprendersi il continente
americano 2 secoli dopo esservene stati sfrattati dai coloni anglosassoni. A
10
questo punto, in questa commedia degli orrori, tutto sembrava finito dato
che è arrivata la cavalleria degli scienziati Rambo giusto in tempo per
fermare l’attentato alimentare.
Ma la storia continua. Come la vita, anche se OGM, che non ne vuole
sapere nulla di starsene chiusa dentro un’ampollina di vetro. È notizia di
ieri che la proteina insetticida Cry9C, originariamente contenuta nello
StarLink, è passata, per effetto dell’impollinazione, nelle sementi di una
ditta, la Garst Seed Company, che non ha mai fatto uso di tecniche
transgeniche.
Probabilmente la Garst Seed Company dovrà adesso darsi da fare con i
suoi
avvocati
per
intentare
una
causa
$miliardaria$
nei
confronti
dell’Aventis, salvo aver prima fatto ritirare altre 250.000 tonnellate di
sementi dal mercato senza contare le pappine per bambini dagli scaffali
dei supermercati USA.
Ma questa proteina insetticida Cry9C, fa veramente male oppure è tutta
un’invenzione dei terroristi anti-progresso verdi? Se questo mais OGM,
contenente questa proteina insetticida, facesse veramente male, gli USA
avrebbero gli ospedali già pieni zeppi di consumatori assistiti dai propri
avvocati. Ma così non è, o per lo meno, così non era fino a pochi giorni fa.
È notizia del 29 novembre, proveniente dall’agenzia Reuters, il ricovero di
44 americani che hanno consumato prodotti contenenti “per errore” mais
destinato all’alimentazione dei maiali e delle vacche. I sintomi evidenziati
sono stati shock anafilattico, prurito, vomito e diarrea.
11
Adesso, vengono alla mente alcune domande:
Come è possibile che un alimento che possiede caratteristiche di rischio
per la salute umana possa essere prodotto per l’alimentazione di animali
che poi finiscono nei nostri piatti?
Che futuro avranno le coltivazioni organiche e tradizionali dato che i pollini
OGM, quando si disperdono nell’ambiente, non sanno leggere le Gazzette
Ufficiali che vietano o limitano l’impiego di sementi OGM?
12
“IO, IN FIN DI VITA PER IL CIBO
BIOTECH”
Di Alessandra Farkas
Da: Corriere della Sera – 30/3/2001
New York
Soltanto a sentire le parole “OGM” e “transgenico”, Keith Finger prova un
brivido di terrore lungo la schiena.
“Io ho rischiato di andare all’altro mondo per colpa del mais
biotech e sono vivo solo per miracolo”, spiega al Corriere il 56enne
oculista della Florida, uno tra centinaia di americani che hanno fatto causa
a una società produttrice di mais modificato geneticamente, ufficialmente
approvato solo per uso animale ma accusato di aver provocato gravissime
reazioni allergiche:
- Dottor Finger, com’è successo? “Ero stato invitato a casa di mia figlia. Venti minuti dopo la cena a
base di tacos e tortillas preparate con mais transgenico - un piatto cui
sono abituato essendo mia moglie nicaraguense - ho iniziato ad avere
fortissimi crampi di stomaco e un prurito in tutto il corpo, seguiti da una
diarrea incontrollabile.
Lingua e occhi mi si sono gonfiati enormemente, ero pieno di
13
enormi bolle rosse e non riuscivo più a respirare: i classici sintomi
dello shock anafilattico”.
- Come si è salvato?“Per fortuna sono medico e ho potuto spedire mio genero in
farmacia con una ricetta di epinephirne, un’adrenalina che mi sono
iniettato
subito.
Ho
trangugiato
anche
una
dose
massiccia
dell’antiallergico. Ma ho impiegato 24 ore per riprendermi.
- E dopo cosa ha fatto? “Alcuni giorni dopo l’incidente, quando mi hanno spiegato cos’era il
mais transgenico, ho scritto una lettera alla Food and Drug Administration
che ha inviato un emissario del Center for Disease Control di Atlanta a
prelevarmi il sangue. - Non abbiamo ancora messo a punto un test per
individuare questo tipo di allergia - mise subito le mani avanti questo - e
non è detto che ci riusciremo. - E poi? “Non ho sentito più niente per mesi. Poi, qualche settimana fa, la
FDA ha annunciato di avere sviluppato un test, ma siamo in molti a
temere che sia stato messo a punto dagli scienziati delle società biotech”.
- Perché quel test è tanto importante? -
14
“Perché, se dall’esame del sangue di gente come me scaturirà un
esito positivo, la colossale e assai profittevole industria americana del
biotech rischia di andare in rovina. Ma non ci spero. Oggi mi hanno detto
di non farmi illusioni perché il test non è sicuro al 100% e potrebbero
esserci dei risultati falsi”.
- È pessimista? “L’amministrazione Bush e prima quella del suo predecessore Bill
Clinton hanno sempre guardato con favore alla lobby di questo nuovo
business. Così milioni di americani mangiano senza saperlo questi prodotti
OGM, mai segnalati sulle etichette e finiscono al pronto soccorso.
O sono costretti, come me, a girare con la siringa di adrenalina per il resto
dei loro giorni”.
15
LE MENZOGNE DEGLI ORGANI DI
CONTROLLO
da: Notizie SUM n° 11 – 2000
La più importante agenzia statale americana per il
controllo sui cibi e sui farmaci, la Food and Drug
Administration (FDA), ha approvato i cibi modificati
geneticamente malgrado le morti che avevano causato e
gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati sui gravi rischi
che essi comportano.
L’avvocato americano Steven M. Druker, fondatore e Direttore Esecutivo
dell’Alliance for Bio-Integrity (Alleanza per la Biointegrità) ha tenuto
recentemente conferenze in varie città italiane ed europee per informare il
pubblico europeo su quello che egli definisce “uno dei più gravi inganni”,
cioè il fatto che i cibi OGM hanno potuto essere immessi sul mercato
americano solo in violazione della verità scientifica e della legge.
Nel maggio 1998 l'Alliance for Bio-Integrity con una coalizione di
scienziati, leaders religiosi e consumatori, ha fatto causa alla Food and
Drug Administration, che negli anni ‘90-’92 hanno portato avanti quella
che si può definire la più accurata analisi fino ad ora attuata sui cibi OGM.
16
Sulla base dei risultati di questa analisi essi hanno ripetutamente
segnalato che la bioingegneria, alterando l’attività cellulare, può condurre
alla produzione di tossine inaspettate, allergeni e sostanze cancerogene.
La Dott.ssa Linda Kahl, funzionario dell’FDA, incaricata di sintetizzare tutte
le affermazioni degli scienziati dell’agenzia, ha affermato che l'agenzia
stava "cercando di far entrare un piolo quadrato in un buco rotondo...
cercando di forzare la conclusione finale che non c'è nessuna differenza tra
cibi modificati con l’ingegneria genetica e cibi modificati con pratiche di
riproduzione tradizionali."
Inoltre il Dott. Jim Maryanski, Coordinatore della Biotecnologia dell’FDA,
ha riconosciuto che, nella comunità scientifica in generale, non c'è alcun
consenso sulla sicurezza dei cibi modificati geneticamente e che gli
scienziati dell’FDA hanno consigliato che essi dovrebbero essere sottoposti
a speciali test, inclusi i test tossicologici.
Nondimeno, la motivazione dell’FDA per promuovere l'industria biotech era
così forte che essa, non solo ha ignorato gli avvertimenti dei suoi stessi
scienziati sui rischi specifici dei cibi manipolati geneticamente, ma ha
nascosto le prove della pericolosità dei cibi transgenici e ha preso una
posizione
pubblica
che
sostiene
l'opposto.
L’FDA
ha
mentito
consapevolmente affermando in una dichiarazione ufficiale: "L'agenzia non
è a conoscenza di alcuna informazione che dimostra che i cibi derivanti da
questi metodi nuovi differiscono dagli altri cibi in alcun modo significativo
o uniforme...".
17
L’avvocato Druker ha affermato che, se fosse stata detta la verità, cioè ciò
che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun cibo manipolato
geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni ‘92/’95 nel mercato
americano che poi li ha esportati in Europa e in tutto il mondo e la
popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a questo grave rischio.
18
COS’È L’INGEGNERIA GENETICA
Fonte: I Rapporti di Greenpeace –giugno 1999
L’ingegneria genetica abbatte le barriere delle specie
Agli inizi degli anni ‘70 la scoperta degli enzimi di restrizione, sostanze di
origine batterica che possono individuare e tagliare frammenti di DNA, per
questo motivo chiamate “forbici molecolari”, ha aperto la possibilità di
“tagliare e cucire” il DNA mescolando i patrimoni genetici di esseri viventi
di specie diverse. È nata così una tecnologia che manipola e trasferisce i
geni orizzontalmente tra specie che normalmente non si incrociano. Essa
abbatte le barriere delle specie e annulla i meccanismi di difesa delle
specie che degradano e inattivano i geni stranieri.
19
In natura gli incroci tra organismi avvengono entro i limiti della specie: ad
esempio, una rosa rossa può incrociarsi con una rosa gialla, ma una rosa
non potrà mai incrociarsi con un ratto.
Quando specie affini ma diverse riescono ad incrociarsi, di solito la prole è
sterile. Ad esempio, un cavallo può accoppiarsi con un asino ma il
prodotto, il mulo, è sterile. Queste barriere sono essenziali per l’integrità
20
delle specie.
L’ingegneria genetica, a differenza dei sistemi tradizionali di incrocio,
prevede invece l’inserimento di geni appartenenti ad una specie nel
corredo genetico di un’altra, allo scopo di trasferire le caratteristiche
desiderate.
Per esempio, si può selezionare il gene di un pesce artico che produce una
sostanza anticongelante e trasferirlo in un pomodoro o in una fragola per
renderli resistenti al congelamento. Oggi, gli scienziati possono introdurre
nelle piante geni presi da batteri, virus, insetti, animali e persino esseri
umani.
COME FUNZIONA L’INGEGNERIA
GENETICA?
Ci sono numerose tecniche a disposizione dell’ingegneria genetica. Certe
proteine, gli enzimi “di restrizione”, funzionano come forbici e sono usate
per tagliare pezzi di DNA in punti specifici e, dunque, per selezionare i
geni prescelti. Questi geni sono poi di solito inseriti in molecole circolari di
DNA, i plasmidi, che si trovano nei batteri. Questi si riproducono
rapidamente, moltiplicando anche il numero dei plasmidi ospiti ed in poco
tempo si possono avere migliaia di copie identiche (cloni) del “nuovo”
gene, cioè del gene che si vuole trasferire.
Per inserire (trangenesi) il nuovo gene nel DNA di una pianta ci sono due
metodi principali:
21
1. Il gene viene inserito in un pezzo di DNA preso da un virus o da un
batterio. Si creano così numerose copie di un “vettore” infettante, capace
cioè di penetrare nella pianta da ingegnerizzare e quindi di trasferire nel
suo DNA il nuovo gene.
2. Si incollano su microscopiche sferette d’oro tantissime copie del gene
da trasferire. Le sferette sono poi letteralmente sparate con uno speciale
“fucile” su uno strato di cellule della pianta da ingegnerizzare. Per caso,
alcuni di questi proiettili riusciranno a “colpire” il nucleo delle cellule, ed il
gene verrà poi integrato, a caso, nel DNA della pianta (NOTA: neanche
l’ingegnere genetico sa dove andranno a finire i nuovi geni “sparati”…il
pericolo di gravi mutazioni cellulari –cancro, ecc. – è ovvio).
22
OGM: PERCHÈ SONO PERICOLOSI?
A cura dell’Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo
L’ingegneria genetica, a differenza del processo riproduttivo, cioè la
trasmissione
verticale
-
da
genitori
a
prole
-
del
patrimonio
genetico,trasferisce i geni orizzontalmente, direttamente da un individuo
ad un altro attraverso processi simili all’infezione, ma con conseguenze
irreversibili
che
si
trasmettono
per
linea
ereditaria.
Così i geni possono essere trasportati fra specie distanti che in natura non
si incrocerebbero mai, per esempio: geni umani vengono trasferiti nel DNA
di maiali, pecore, pesci e batteri, mentre geni di animali come scorpioni,
pesci e batteri vengono trasferiti nel DNA delle piante. Di conseguenza
geni completamente nuovi, non appartenenti alla stessa specie, possono
essere introdotti nelle piante con il risultato di provocare gravi allergie
alimentari in quanto l’organismo, per ragioni evolutive, non riconosce i
geni appartenenti a specie diverse, pertanto li rigetta e il fisico viene
stressato a causa della lotta che le difese immunitarie devono sostenere
per eliminare i nuovi geni invasori. Questa costante e stressante lotta delle
difese immunitarie, inoltre, genera uno stato di immunodeficienza.
Il Dr. Pusztai, immunologo biochimico, ex ricercatore del Rowett Institute
di Aberdeen (GB), ha effettuato esperimenti sugli effetti degli alimenti
23
contenenti OGM (Organismi Geneticamente Modificati) fatti ingerire come
cibo agli animali.
Il risultato è stato allarmante: i topi nutriti con patate OGM presentavano
un indebolimento delle difese immunitarie, atrofia degli organi interni
quali, il cuore, il fegato, il pancreas, blocchi della crescita e danni nello
sviluppo del cervello. Una ricerca successiva condotta dal Dr. Ewen,
patologo dell’Università di Aberdeen ha confermato i risultati delle ricerche
del Dr. Pusztai ed ha evidenziato nuovi rischi potenziali: i topi nutriti con
patate OGM presentavano anche l’allungamento di una sezione dello
stomaco.
Il fatto preoccupante è che la tossicità evidenziata da questi esperimenti
deriva in gran parte dal processo usato dall’ingegneria genetica che
prevede l’utilizzo di virus e batteri come vettori, cioè come trasportatori di
geni: si tratta di un processo simile all’infezione. Esistono agenti
naturali che possono trasferire i geni orizzontalmente, da individuo a
individuo: si tratta dei virus, molti dei quali possono provocare
malattie e trasmettere la resistenza agli antibiotici e alle medicine.
I virus hanno la capacità di entrare nelle cellule, di utilizzarne le
risorse per moltiplicarsi e di penetrare nel DNA delle cellule stesse.
In natura l’attività di virus e batteri è limitata dalle barriere delle specie in
modo tale che, per esempio, i virus dei maiali infetteranno i maiali, ma
non gli esseri umani ed il virus del cavolfiore non attaccherà i pomodori.
Queste barriere delle specie però, con le biotecnologie, vengono superate.
24
Infatti, l’ingegneria genetica crea vettori artificiali (trasportatori di geni)
combinando insieme parti degli agenti naturali più infettivi (virus) e li
costruisce in modo che possano superare le barriere delle specie, affinché
gli stessi vettori artificiali (virus) possano trasportare, per esempio, geni
umani nelle cellule di altri mammiferi o nelle cellule di piante, geni animali
nelle cellule di piante ecc...
Praticamente utilizzano i virus come “cavalli di Troia” inserendo in essi i
geni estranei da trasmettere alla specie che si vuole modificare.
Il paradosso è questo: la scienza combatte le malattie cercando di
distruggere virus e batteri quando poi gli stessi virus e batteri sono
utilizzati come “cavalli di Troia” per fare entrare i nuovi geni nel DNA delle
piante (frutta, verdura, cereali, legumi ecc.).
Inoltre i virus che vengono usati sono altamente infettivi per essere sicuri
che
essi
penetrino
nel
DNA
delle
piante
da
modificare.
Poi questi virus e batteri, entrando insieme ai nuovi geni nelle cellule e nel
DNA, si moltiplicheranno anche nel corpo umano quando l’uomo mangerà
queste stesse piante o qualsiasi altro cibo transgenico. In questo modo, si
stanno trasmettendo e si trasmetteranno infezioni e gravi malattie
nell’uomo, negli animali e nelle piante.
A chi vanno i benefici?
Alle multinazionali chimico-farmaceutiche che così venderanno tonnellate
di farmaci come terapia per debellare infezioni e malattie causate da virus,
25
batteri e micidiali tossine contenuti in semi e cibi transgenici.
Chi sono le multinazionali chimico-farmaceutiche?
Guarda caso sono le stesse multinazionali che creano anche semi e
cibi transgenici. Il cerchio dei profitti economici è quindi chiuso e i conti
tornano.
QUALI SONO GLI ALTRI GRAVISSIMI RISCHI
DOVUTI ALLE MANIPOLAZIONI GENETICHE?
Altri rischi derivano dal fatto
che i nuovi geni vengono inseriti e si
dispongono a caso nel DNA che si vuole modificare, quindi
l’ingegnere genetico non ha il controllo della situazione, neppure lui sa
dove andranno a disporsi i geni nel DNA.
Il punto in cui avviene l’inserimento è quindi totalmente casuale e, poiché
nessun gene funziona da solo, dà origine ad effetti ugualmente casuali,
imprevedibili, non voluti, incluse tossine ed allergeni (sostanze che
provocano allergie) nelle piante e cancro nelle cellule dei mammiferi.
Ci sono ormai molte prove che il DNA delle cellule vive o morte non si
decompone nell’intestino così rapidamente come si supponeva. Questo
significa che i geni possono diffondersi dal cibo transgenico ingerito ai
batteri dell’intestino ed anche alle cellule dell’organismo che ha ingerito il
26
cibo transgenico, già negli anni ’70 questo era stato dimostrato.
Ci sono le prove che molti tipi di vettori artificiali (virus e batteri) usati
dall’ingegneria genetica infettano le cellule dei mammiferi e possono
costituire di per sé un rischio sanitario.
Ci sono prove schiaccianti che il trasferimento orizzontale dei geni è
responsabile della creazione di nuovi patogeni virali e batteri e della
diffusione della resistenza agli antibiotici e ai farmaci. Un gruppo di
scienziati
ha
scritto
una
relazione
sulle
prove
che
collegano
la
biotecnologia dell’ingegneria genetica alla recente rinascita di malattie
infettive.
Il fatto che tutti noi, a nostra insaputa, siamo esposti, attraverso i cibi
transgenici, a rischi così gravi per la nostra salute dimostra chiaramente
che, nella società in cui viviamo, la scienza è al servizio dell’interesse e del
potere di pochi e i cittadini hanno perso il diritto alla vita e alla salute.
27
IL TRASFERIMENTO GENICO
ORIZZONTALE: IL FLAGELLO
DELL’INGEGNERIA GENETICA
Di Prof. Pietro Perrino
Da www.amusoduro.info/ogm
Il DNA transgenico è artificiale ed è costruito con geni di
virus e batteri, che causano malattie e sono messi
insieme in combinazioni mai esistite in miliardi di anni di
evoluzione.
I sostenitori dell’ingegneria genetica non fanno distinzione tra DNA
transgenico e DNA naturale, affermando che il DNA è DNA, non importa
come si ottiene. E aggiungono: abbiamo mangiato tanto DNA da quando è
nata l’ingegneria genetica (circa 30 anni fa) e non siamo mai diventati né
cavoli né mucche, perché dovremmo preoccuparci del DNA transgenico?
Ci dobbiamo seriamente preoccupare perchè il DNA transgenico è
artificiale ed è costruito con geni di virus e batteri, che causano malattie e
28
sono messi insieme in combinazioni mai esistite in miliardi di anni di
evoluzione mentre il DNA naturale è quello tramandato, per miliardi di
anni, attraverso meccanismi naturali.
Per comprendere meglio questo problema è sufficiente conoscere come si
ottiene il DNA transgenico: i geni per essere trasferiti da un individuo
(donatore, per es.: un pesce) ad un altro individuo (ospite, per es.:
fragola, la quale dopo il trasferimento diventa OGM) vengono inseriti in
particolari unità, dette costrutti o cassette; in pratica, ciascun gene viene
legato a due pezzi di DNA, il primo, detto promotore, segnala alla cellula
di accendere il gene (start della trascrizione del DNA) ed il secondo, detto
terminatore, spegne il gene (stop alla trascrizione) e fa sì che quanto
trascritto possa essere tradotto in proteina. (...).
In questo processo, apparentemente naturale, l’anomalia sta nel fatto che
ciascun pezzo del costrutto ha origine diversa, spesso virale e spesso
prelevato da virus mortali; il gene stesso può essere composto da DNA di
diversa origine e almeno una cassetta contiene il gene responsabile della
resistenza ad antibiotici e medicine, che resta nell’organismo transgenico
(OGM); inoltre, i legami che tengono insieme tutti i pezzi del costrutto
sono deboli e quindi i costrutti sono instabili, rispetto al DNA naturale,
tendendo alla rottura ed alla ricombinazione con altro DNA (dello stesso
ospite...).
Questa instabilità e fragilità del DNA transgenico aumenta il trasferimento
genico orizzontale (il trasferimento genico verticale è quello che avviene
attraverso l’impollinazione) e la ricombinazione, con tutti i rischi che
comporta: mutazioni geniche, inserzioni casuali, cancro, riattivazione di
29
virus dormienti (provirus) e generazione di nuovi virus. (...)
L’ingegneria genetica aumentando notevolmente, da 10 a 10.000 volte, il
processo che crea nuovi batteri e virus, causa malattie infettive e diffonde
tra i patogeni la resistenza ad antibiotici e medicine, è di per sè un
pericolo.
Il
DNA transgenico, diverso da quello naturale, è pericolosissimo, ma
nessun Paese ha una legislazione seria atta a prevenire la sua fuga o
rilascio nell’ambiente. Questo argomento è spesso e volentieri ignorato.
Il fatto che il DNA transgenico delle piante geneticamente modificate
passa da una specie all’altra spiega perché la coesistenza tra piante
transgeniche e non transgeniche è sinonimo di contaminazione sicura.
Infatti, nel mondo vegetale la contaminazione non avviene solo attraverso
trasferimento genico verticale (impollinazione), ma, in forma ancora più
subdola,
anche
superando
le
barriere
tra
specie,
attraverso
il
trasferimento genico orizzontale che normalmente avviene tra batteri che
si scambiano tra loro dei geni.
I responsabili non vogliono che si faccia ricerca mirata per timore che
venga fuori la verità e, quando alcuni ricercatori la fanno, i poteri forti
direttamente
o
indirettamente
ne
impediscono
la
divulgazione
o
pubblicazione dei risultati, a meno che non si accetti di taroccare i dati e
giungere a conclusioni opposte a quelle che i dati suggerirebbero.
30
VIRUS TRANSGENICI
GRAVE RISCHIO PER LA SALUTE
Da “La minaccia OGM” di Dr. G. Nacci e Prof. G. Altieri www.greenplanet.net
Il cibo OGM, contenendo retro virus transgenici, può
provocare tumori maligni come il cancro o la leucemia.
I virus transgenici con cui oggi si fanno gli Organismi Geneticamente
Modificati (O.G.M.) entrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera
a noi sconosciuta. Questi virus dovrebbero restare latenti, ma nulla può
escludere che possano anche riattivarsi in maniera analoga ai ben noti
virus tumorali a RNA (Oncornavirus) o come i virus tumorali a DNA
(entrambi induttori di leucemie, sarcomi, carcinomi, gliomi…).
Questi virus possono anche essere portatori di malattie nuove o di
malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco
comprese nella loro dinamica: AIDS, Mucca Pazza, etc…(Gli OGM
sono
presenti non solo nei prodotti per l’alimentazione umana, ma anche nei
mangimi per animali - n.d.r.), e di cui è ancora molto vaga l'origine (forse
virus trangenici ?). (....)
31
E' ben noto che il CaMV (Virus del Mosaico del Cavolfiore) è usato oggi per
guidare
la
replicazione
di
retrovirus
introdotti
nelle
piante
dalle
Multinazionali OGM per modificare il DNA delle piante. (...) Purtroppo, esso
è in grado di penetrare e di replicarsi anche nelle cellule degli animali,
comprese quelle dei mammiferi e anche quelle umane, come ben
dimostrato dal lavoro di Vlasak, del 2003. (...)
Il grande e rischioso azzardo dell'utilizzo del CaMV in piante da utilizzare
per
l'alimentazione
animale
e/o
umana
è
caratterizzato
dalla
ricombinazione genetica dei cromosomi (DNA) delle piante, ma
questo determina la possibile ricombinazione dello stesso promoter CaMV
anche con il DNA dell'animale o della persona che ha ingerito il frutto, la
verdura, la pasta o la soia OGM e contenenti appunto tali para-retrovirus
artificiali.
Nella ricombinazione genetica, i virus possono anche incorporare dei geni
cellulari
presenti
nella
pianta
o
nell'animale
che
si
è
nutrito
precedentemente di tale pianta OGM, per passare poi all'uomo (che si era
nutrito dell'animale), con effetti genetici assolutamente sconosciuti.
Una delle conseguenze più probabili è l'insorgenza di cancri e di
leucemie. Un'altra conseguenza è quella delle modificazioni genetiche
sulla discendenza. (...)
32
DNA TRANSGENICO NEGLI
ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Dal Rapporto “PER UN MONDO SOSTENIBILE, LIBERO DA OGM”
redatto da decine di noti scienziati di sette diversi paesi, specialisti in
diverse discipline che hanno unito le loro forze per costituire un gruppo di
ricerca indipendente (ISP - Independent Science Panel) sugli OGM.
Il testo è disponibile in versione integrale sul sito:
www.rfb.it/csa/links/archivio/indipendent-science-panel.htm
E' stato osservato che il DNA transgenico delle piante alimentari viene
assorbito dai batteri, sia nel terreno che nell'intestino di volontari umani; i
geni marcatori per la resistenza ad antibiotici, presenti nei cibi transgenici,
possono trasmettersi a batteri patogeni, fatto che rende poi molto difficile
il trattamento delle infezioni.
E' provato che il DNA transgenico sopravvive alla digestione nell'intestino e
“salta” nel genoma delle cellule di mammifero, dando luogo alla possibilità
che si comporti da elemento cancerogeno; l'uso di prodotti OGM, ad
esempio mais, per l'alimentazione animale può comportare rischi non solo
per gli animali, ma anche per gli esseri umani che consumano i prodotti di
quegli animali.
33
FRANKENSTEIN: CIBI COTTI,
CRUDI...O TRANSGENICI?
Da “LA LEVA DI ARCHIMEDE” - Associazione di consumatori per la libertà
di scelta
www.laleva.org
I cibi transgenici, abbreviati in OGM (organismi geneticamente modificati)
sono quelli il cui DNA viene alterato allo scopo di renderli resistenti a
insetti, virus, funghi, pesticidi, diserbanti: questo significa per esempio far
sparire dalla circolazione coccinelle, papaveri e altre “erbacce”, ed insetti
“inutili”.
L’intenzione potrebbe sembrare buona, ma il risultato è un’alterazione
dell’ecosistema che uccide la biodiversità, elimina molte piante ed insetti
utili (che muoiono mangiando questi semi o piante), rendendo altre piante
e microrganismi eccessivamente resistenti.
E addirittura si hanno già delle difficoltà a trovare per esempio i semi di
soia “normale”! Sembra di rivivere certi film di fantascienza dove ci sono
scienziati pazzi che creano robot quasi umani che impazziscono e uccidono
il loro stesso creatore!
Abbiamo creato delle piante-Frankestein che hanno soppiantato l’originale!
34
Ovviamente, tutto questo non ha nulla a che vedere con l’innesto, che è
un’altra tecnica, non invasiva, che non devasta l’ambiente o la specie.
LA LISTA NERA
Essendo i derivati della soia ingredienti emulsionanti e leganti di moltissimi
cibi, ce la ritroveremo ovunque: biscotti, pasta, pizza, gelati, dolciumi, non
esclusa nemmeno la famosa lecitina, nonché il latte di soia, alternativa
infantile al latte vaccino (dalla padella alla brace!), e quindi il famoso
Similac, non esclusi i “naturali” sostituti per vegetariani: tofu e bistecche
di soia (prima si sono “inventati” lo spauracchio del colesterolo e poi la
cura: che solenne “sola” direbbero i romani!), e quindi l’olio di soia e tutto
ciò che è stato fritto con esso, salatini e “chips” vari (dove è OGM anche la
patata!), e quindi anche la salsa di soia.
Ed in conclusione, molti prodotti dietetici: barrette o shakes di proteine e
cioccolata (la cioccolata Nestlè è nella lista!), e cibi contenenti margarina
(e quindi Fleishmann), e prodotti per cagnolini, gattini e bambini: non si
salva nessuno!
Passiamo al mais: abbiamo l’amido di mais, l’olio non biologico, la polenta,
il
lievito
artificiale,
lo
sciroppo
di
glucosio,
lo
sciroppo
di
mais.
E con lo sciroppo di mais passiamo ai dolcificanti. Lo sciroppo di mais si
trova in quasi tutte le bevande e soda, anche quelle “salutari”, ed in tutti i
prodotti dolci o dolcificati, dallo yogurt all’aspirina.
L’aspartame (e quindi Equal, NutraSweet) che è un dolcificante artificiale:
35
la Coca Cola li contiene tutti e due, cioè sia aspartame che sciroppo di
mais (oltre alla caffeina, naturalmente!).
Che bella bevanda per bambini!
Facendo un calcolo sommario, i prodotti così modificati, e non qualificabili
come veri cibi, sono più di 30.000!! Quelli “vegetali”, senza contare quelli
animali.
Se
diamo
uno
sguardo
al
mondo
animale
troviamo
che
animali
d’allevamento come polli, bovini e pesce spesso vengono nutriti con
mangimi contenenti OGM, oltre che con gli intrugli disgustosi contenenti
antibiotici, ormoni e chi più ne ha più ne metta. Ed il porco d’allevamento
è esso stesso modificato geneticamente con il DNA umano: dicono che lo
fanno per il nostro bene, perché solo negli USA ci sono ben 40.000
persone che non vedono l’ora di avere cuore, polmoni, reni, pancreas,
fegato, tessuto osseo, trapiantati da un maiale geneticamente modificato,
perché, dicono, così il corpo umano si riconosce nel porco e non c’è il
rigetto!
IL “PIRATA” DEL CANADA
Morirà l’agricoltura tradizionale?
Se le cose vanno come vogliono certe multinazionali, potrebbe andare
proprio così.
L’idea è quella di fornire, ogni anno, all’agricoltore “industriale” il seme da
36
piantare. Essendo questo seme coperto da brevetto (chi l’ha detto che la
vita è brevettabile?) chiaramente il contadino si macchia di un reato
terribile se fa come i suoi antenati e cerca di “spezzare la catena”, non
comprando più i semi.
Vediamo come si presenta in pratica, almeno in un paese più avanzato del
nostro: che idea avete del Canada?
Vi vengono in mente poetiche immagini di pellerossa in meditazione su un
cavallo avvolti in pellicce di bisonti con lo sguardo perso nell’orizzonte,
belli e maestosamente decorati come tacchini?
Guardatene uno, mentre sospira guardando i suoi campi ghiacciati in una
mattinata di gennaio al centro del Canada: è Percy Schmeiser, un
contadino di 68 anni, è stato processato per aver usato, come ha sempre
fatto da una vita, e come è stato fatto da migliaia di anni in tutto il
mondo, dei semi della raccolta precedente per quella successiva, un gesto
sacro e rituale che è stato immortalato da poeti e pittori nei secoli.
E’
stato
perseguito
penalmente
da
un
gigante
nel
campo
delle
multinazionali agroalimentari, la Monsanto, per pirateria di semi.
Schmeiser si difende come può, anche negando - e forse, è vero? - di aver
mai comprato i loro semi. “Potrebbe essere volato del polline dal campo
del vicino” e non è neanche impossibile. “Vogliono fare di me un esempio
per intimidire gli altri”.
Quale che sia la verità qui siamo di fronte a un forte pericolo, una
minaccia addirittura mortale, almeno per la nostra agricoltura tradizionale.
37
IN BREVE:
Alcune delle informazioni che vi diamo e molte che non vi possiamo dare
per mancanza di spazio le abbiamo trovate su NEXUS (casa editrice
Avalon). Questa rivista la trovate nelle principali edicole.
38
IL GENE NELLA BOTTIGLIA
Di Fabrice O. Dubosc
Da: Re Nudo - Dicembre 1998
ORGANISMI TRANSGENICI: I PERICOLI
Non è difficile denunciare i pericoli legati all’uso di Organismi Modificati
Geneticamente:
l.
In “natura”, per potersi incrociare, due organismi devono
appartenere a una stessa specie. Al contrario la manipolazione
genetica permette di introdurre nell’organismo ospite geni che
provengono da qualsiasi altro organismo.
39
2.
L’inserzione del gene nella catena dei DNA modifica in maniera
imprevedibile la sequenza genica dell’organismo ospite. Inoltre
se sappiamo che singole caratteristiche genetiche e singole
malattie
possono
essere
determinate
da
un
unico
gene,
sappiamo molto meno sulle complesse interazioni tra geni, che
pure
sono
un
dato
di
fatto
confermato
dall’osservazione
scientifica.
3.
Il DNA è un codice che contiene informazioni a partire dalle quali
le cellule sintetizzano tutti gli aminoacidi che formano gli enzimi
e le proteine di cui ha bisogno il corpo. Un’alterazione del codice
può interferire con questa produzione. Vi sono inoltre segmenti
“muti” del codice genetico che non servono a sintetizzare
aminoacidi e che hanno una funzione che non conosciamo
ancora.
4.
Qualche esempio tra i moltissimi che rivelano l’inadeguatezza
delle nostre attuali conoscenze. La soia modificata con un gene
della noce dei Brasile ha provocato allergie nel 5% dei
consumatori americani. Un integratore alimentare giapponese
che utilizzava triptofano transgenico ha provocato la morte di 37
persone e lesioni gravi ad altre 1500. I geni antivirali, introdotti
nel patrimonio genetico delle patate, possono incrociarsi e
ricombinarsi con agenti patogeni virali e così facendo dar vita a
nuovi virus “combinati”, in grado di riprodursi e diffondersi
anche attraverso il polline, contaminando anche le piante non
transgeniche. Organismi innocui modificati geneticamente con
40
altri microrganismi innocui diventano improvvisamente tossici.
Ci sono inoltre ovvi problemi legati all’improvviso impatto
sull’ambiente di organismi particolarmente resistenti ai virus,
che a loro volta si “adattano” incrementando la loro virulenza.
COSA SUCCEDE FUORI DAL LABORATORIO
Nel 1990 in Germania sono state seminate per la prima volta “in pieno
campo” piante manipolate geneticamente. Per l’occasione furono scelte
delle petunie, nel cui patrimonio genetico i ricercatori dell’istituto Max
Planck di Colonia, avevano inserito un gene di mais e un antibiotico
batterico. La funzione del gene di mais era quella di far sviluppare un
pigmento che rendesse i fiori rossi invece che bianchi. Tutti gli esperimenti
in serra facevano pensare che non ci sarebbero stati problemi. Ma le cose
andarono diversamente.
Nel mese della fioritura circa la metà dei fiori risultarono bianchi, poi ne
sbocciarono altri, tinti di rosso, bianco, rosa. L’aspetto più sorprendente fu
che le nuove petunie transgeniche presentavano caratteristiche nuove e
impreviste del tutto indipendenti dal colore dei petali. Era aumentato il
numero di foglie e di gemme, era aumentata la resistenza ad alcuni
funghi, era diminuita la fertilità.
Gli esempi sono assai numerosi.
Batteri modificati transgeneticamente per la concimazione dei campi
nell’Oregon hanno provocato la proliferazione esplosiva di un verme. Sul
41
frumento marzolino già seminato i batteri ebbero addirittura un effetto
letale, uccidendo tutte le piante.
Ciò che è umano è proprio ciò che resiste, che si interroga, che non si
lascia manipolare. Non sorprende dunque che le multinazionali che
producono OGM (Organismi Geneticamente Modificati) facciano di tutto
per evitare che i loro prodotti siano etichettati come tali e che abbiano
lanciato una grande campagna di propaganda anche sulla stampa. Per
ottenere
consenso
devono
innanzitutto
cercare
di
manipolarci
psicologicamente, proponendo una nuova idea di natura. Uno dei punti di
partenza di questa campagna è l’idea che gli OGM siano “sostanzialmente
equivalenti” agli organismi derivati dalla selezione naturale.
Ma proprio questo è l’anello debole. Noi, infatti, non sappiamo perché
l’evoluzione abbia scelto la “specie” come categoria all’interno della quale
raffinare i processi di adattamento all’ambiente e alle altre specie. Ma
sappiamo che i geni di un topo e di un elefante non possono incrociarsi
perché non appartengono alla stessa specie.
La definizione
biologica
di
specie
è
proprio
data
dalla
possibilità
riproduttiva. Si potrebbe dire che la specie rappresenta una nicchia in cui
l’evoluzione ha trovato un equilibrio relativo a partire da quella moltitudine
di fattori, di condizionamenti reciproci e retroattivi che gli scienziati
chiamano ecosistema.
42
INAFFIDABILE E PERICOLOSA
I FALLIMENTI DOCUMENTATI DELLA
BIOINGEGNERIA
Da: AAM Terra nuova - marzo 2000
NUOVE ALLERGIE
L’allergia è una reazione sproporzionata del nostro organismo a sostanze
che esso considera chimicamente estranee e da cui quindi cerca di
difendersi.
Le allergie possono essere di molti tipi.
Un caso particolare sono le allergie alimentari, che si scatenano quando un
43
soggetto predisposto mangia sostanze cui è sensibile.
Gli OGM introdurranno nella dieta umana proteine che prima non ne
facevano parte: se si immette nel pomodoro un gene dello scorpione, il
pomodoro produrrà una proteina dello scorpione che sarà mangiata da chi
prima di scorpioni non ne aveva mai mangiati (e che non sa di mangiarli,
se non c’è un’etichetta che glielo dice ... ).
Esiste il rischio che ci sia una risposta allergica a queste nuove proteine
introdotte dagli OGM nella nostra dieta?
A lungo, l’industria delle biotecnologie ha negato che l’ingestione di un
Ogm potesse provocare una reazione allergica alla proteina transgenica,
ma questo superficiale ottimismo è svanito quando si è tentato di
manipolare la soia con un gene della noce brasiliana. Si è visto, infatti, che
il siero del sangue di soggetti allergici alla noce brasiliana reagisce in
presenza di estratto della soia manipolata. A dispetto delle rassicuranti
dichiarazioni dell’industria (confortate da studi “scientifici”), questo studio
ha dimostrato che l’allergenicità, cioè la capacità di scatenare reazione
allergica, era stata trasferita dalla noce brasiliana alla soia manipolata:
persone allergiche alle noci brasiliane (ma non alla soia) sarebbero state
male se avessero mangiato quella soia transgenica.
La commercializzazione di questo particolare OGM è stata bloccata, ma il
problema di fondo resta. Infatti, la noce brasiliana è già parte della nostra
dieta e solo per questo motivo esistono collezioni di sieri di persone
allergiche a tale alimento. Ma non esistono collezioni di sieri di soggetti
allergici a scorpioni, batteri, virus, ragni e a tante piante, animali o microbi
che nessuno ha mai mangiato ma che sono ora usati per manipolare gli
44
alimenti.
Come ha detto uno degli autori del lavoro scientifico sulla soia manipolata
col Dna della noce brasiliana: “Molte aziende biotecnologiche usano, come
donatori
di
geni,
microrganismi
piuttosto
che
piante
usate
per
l’alimentazione, anche se il potenziale allergenico di queste proteine
microbiche introdotte nella dieta è incerto, imprevedibile e non è possibile
effettuare su esse prove sperimentali”.
Cosa succederà quando i consumatori verranno a contatto con alimenti
mai prima sperimentati?
Lo stesso autore dice che “il prossimo caso potrebbe essere meno ideale
mancando i sieri per fare i test sull’allergia ed il pubblico meno fortunato”.
PECORE DIABETICHE
Ci sono stati molti tentativi di ingegnerizzare animali d’allevamento per
farli crescere di più mediante varie manipolazioni dei geni che producono
gli ormoni della crescita.
La maggior parte di questi tentativi è fallita perché la crescita è un
fenomeno complesso, che riguarda ben più di un singolo ormone, ed
anche perché un ormone della crescita può avere altre funzioni, oltre a
promuovere l’accrescimento corporeo.
Nelle pecore, non si è riusciti a far crescere gli animali più del normale, ma
in compenso i soggetti bioingegnerizzati spesso erano diabetici e tutti sono
morti prematuramente.
In un montone, si è osservata l’inibizione della maturità sessuale.
Nei maiali, sebbene non sia stata osservata mortalità precoce, gli animali
45
soffrivano di altri disturbi.
Gli studiosi hanno riferito che: “L’aumento del tenore di ormone della
crescita era in generale dannoso alla salute: i maiali avevano un’alta
incidenza di ulcere gastriche, artrite, disturbi cardiaci, dermatite e malattie
renali”. Nello stesso articolo scientifico si riferisce che gli animali
mostravano letargia ed alterazioni motorie.
Alcuni
soffrivano
di
complicanze
multiple
come
infiammazione
e
polmonite. In generale, molti animali ingegnerizzati con ormone della
crescita mostrano una ridotta fertilità. Tutto questo, manipolando un solo
carattere genetico.
L’INGEGNERIA GENETICA HA GIÀ UCCISO?
Il triptofano è un aminoacido, cioè un componente naturale delle proteine,
essenziale al nostro organismo e venduto come integratore dietetico, oltre
che per trattare l’insonnia e la depressione. Nel 1989, comparve negli USA
una nuova malattia, chiamata Ems, le cui caratteristiche salienti erano un
aumento del numero dei globuli bianchi e forti dolori muscolari.
Nel
novembre
di
quell’anno,
la
FDA
(Food
and
Drug
Administration, Ente Federale USA che controlla gli alimenti) ha
emesso un allarme generale, chiedendo ai consumatori di smettere
di usare il triptofano come integratore alimentare.
Molte persone avevano già assunto il triptofano, tanto che più di
36 erano morte e molte, secondo alcune stime fino a 10.000
soggetti, avevano subito invalidità di vario genere, dalle più lievi
46
fino alla paralisi permanente.
L’Ems è stata collegata ad uno stock di triptofano contaminato messo in
commercio da una ditta giapponese, la Showa Denko, che usava un nuovo
ceppo di batteri geneticamente alterati per produrre più triptofano. Non è
stato chiarito se la contaminazione è dovuta alla modificazione genetica
dei batteri (la Showa Denko non ha mai consegnato per studi il ceppo
geneticamente alterato) o ad un cambiamento dei processi industriali di
filtraggio e purificazione.
Sebbene non sia stato identificato un agente causale della sindrome Ems,
uno studioso ha detto: “Tutte le analisi rivelano che la contaminazione del
triptofano è a livelli molto bassi, e ciò significa che il contaminante deve
avere un’attività biologica assai potente”.
Un’attuale Regolamento dell’Unione Europea sui Nuovi Cibi basa le sue
procedure analitiche sul concetto di sostanziale equivalenza.
Considerata la bassissima concentrazione del contaminante del triptofano
che ha causato la sindrome Ems, è ragionevole ritenere che il triptofano
della Showa Denko sarebbe ancora oggi considerato sostanzialmente
equivalente al triptofano prodotto in modo convenzionale.
Rimane
quindi
forte
il
dubbio
che
l’attuale
legislazione
eventualmente prevenire in futuro un problema di questo tipo.
47
possa
IL CIBO OGM FA MALE: LO HANNO
DENUNCIATO NUMEROSI
SCIENZIATI INDIPENDENTI
Di Jeffrey Smith,
Fonte: http://www.thelivingspirits.net
Scienziati, coraggiosi, in tutto il mondo hanno indagato
sui pericoli degli OGM sulla salute e lo hanno detto.
Regolarmente sono stati messi a tacere con minacce,
diffamazioni e soprusi. Strana scienza che ha bisogno di
questi metodi...
Arpad Pusztai
Arpad Pusztai é il biologo considerato nel suo campo il maggior esperto
mondiale.
All’inizio degli anni 90, al Dott. Pusztai fu assegnato dal governo
britannico il
progetto
per
testare
la
sicurezza
degli
organismi
geneticamente modificati (OGM). La sua squadra comprendeva più di 20
48
scienziati che lavoravano in tre sedi, tra cui l’istituto Rowett ad Aberdeen,
Scozia, considerato il top dei laboratori di ricerca nutrizionale in Inghilterra
e dove vi lavorò per 35 anni. Arpad Pusztai é il biologo considerato nel
suo campo il maggior esperto mondiale.
I risultati del lavoro del Dott. Pusztai dovevano diventare protocolli base
per i test da eseguire in tutta Europa. Ma quando nutrì i ratti con presunte
innocue patate OGM, le cose non andarono come previsto. In soli 10
giorni, gli animali svilupparono cellule di crescita potenzialmente
pre-cancerogene, cervello, fegato e testicoli più piccoli, fegato
parzialmente atrofizzati e sistema immunitario danneggiato. Per di
più, secondo il Dott. Pusztai, la causa si trovava quasi certamente negli
effetti collaterali derivanti dallo stesso processo di ingegneria genetica.
In altre parole, i cibi OGM sul mercato, che vengono creati con lo stesso
processo, avrebbero avuto simili effetti sugli umani.
Con il consenso del direttore dell’Istituto, Pusztai fu intervistato alla TV ed
espresse le sue preoccupazioni riguardo ai cibi OGM. Al suo istituto
diventò un eroe, per due giorni. Poi arrivarono telefonate al direttore
dell’istituto dall’ufficio del primo ministro favorevole agli OGM. La mattina
seguente, Pusztai fu licenziato. Fu messo a tacere con minacce di
una causa legale, la sua squadra fu smantellata e i protocolli non furono
mai attuati. Il suo Istituto, l’industria biotecnologica e il governo inglese
sostennero tutti assieme una campagna diffamatoria per distruggere la
reputazione di Pusztai, ma alla fine, fu revocato l’ordine di interdizione a
49
pubblicare che gli era stato imposto e la sua ricerca fu pubblicata sulla
prestigiosa rivista Lancet.
Non ci sono ancora studi simili e approfonditi che siano stati effettuati sui
cibi OGM consumati ogni giorno dagli Americani.
Irina Ermakova
Irina Ermakova, uno scienziato senior all’accademia Nazionale Russa
delle Scienze, fu scioccata dallo scoprire nel suo test che più delle metà
dei piccoli di topo, le cui madri venivano nutrite con farina di soia
OGM comperata al supermercato, morivano entro tre settimane.
Invece i piccoli di topo di madri alimentate con soia non-OGM, hanno
presentato un tasso di mortalità solo del 10%. L’esperimento fu ripetuto
tre volte con risultati simili.
Quando riportò queste scoperte preliminari a una conferenza tenuta
nell’Ottobre 2005, chiedendo alla comunità scientifica di replicare il suo
studio, fu attaccata e diffamata e le fu ordinato di non proseguire
con altre ricerche su cibi OGM. I campioni furono rubati dal suo
laboratorio e un documento fu persino bruciato sulla sua scrivania.
Uno dei suoi colleghi tentò di confortarla dicendole: “Forse la soia OGM
risolverà il problema della sovra-popolazione”.
50
Nel novembre 2005, il fornitore di cibo per topi del laboratorio dove la
dott.ssa Eramkova lavorava iniziò ad introdurre la soia OGM nei preparati.
A questo punto tutti i ratti la stavano mangiando. Dopo due mesi, la
dott.ssa Ermakova chiese informazioni agli altri scienziati riguardo alla
mortalità infantile nei loro esperimenti. Era schizzata a più del 55%.
Sono trascorsi quattro anni da quando sono state riportate queste
scoperte. Nessuno ha ancora ripetuto lo studio della dott.ssa Ermakova,
anche se costerebbe solo poche migliaia di dollari.
Andrés Carrasco
L’embriologo
Andrés
Carrasco
dichiarò
a
una
testata
giornalistica
di Buenos Aires, i risultati della sua ricerca sul Roundup, l’erbicida
venduto assieme alle colture OGM “Roundup Ready” della Monsanto.
Il dott. Carrasco, che lavora in Argentina per il Ministero della
Scienza, affermò che i suoi studi sugli anfibi suggeriscono che l’erbicida
potrebbe essere la causa di difetti nel cervello, nell’intestino e nei
cuori dei feti. Inoltre, la quantità di Roundup usata nei campi di soia
transgenica era superiore di 1,550 volte rispetto a quella usata in
laboratorio, che ha creato tali difetti.
51
Tragicamente, la sua ricerca fu ispirata dall’esperienza di contadini
disperati
e
dalle
comunità
di
indigeni
che
soffrivano
a
causa
dell’esposizione a erbicidi tossici sui campi di soia transgenica in tutta
l’Argentina.
Secondo un articolo della rivista “Grain”, l’industria biotech “montò un
attacco senza precedenti su Carrasco, mettendo in ridicolo la sua
ricerca e arrivando persino a minacce personali”.
Avvocati Ambientalisti dell’Associazione Argentina aprirono una petizione
per bandire il Roundup e il ministro della difesa ha bandito la soia
transgenica dai campi.
Judy Carman
L’epidemiologa Judy Carman è solita fare ricerche sullo scoppio di malattie
per uno stato del governo Australiano. Sa che i problemi di salute
associati con i cibi OGM potrebbero essere impossibili da rintracciare o
potrebbero volerci decenni per scoprirli e che ad oggi sono stati compiuti
studi superficiali su animali alimentati per breve periodi, che non
considerano altri fattori quali “la biochimica, l’immunologia, il tessuto
patologico, la funzione dell’intestino, del fegato e dei reni” e sono troppo
brevi per verificare l’insorgere del cancro o di problemi con la riproduzione
o per la salute dei bambini.
52
La dott.ssa Carman ha criticato il processo di approvazione degli
OGM
da
parte
della
Pubblica
Associazione
della
Salute
dell’Australia e parla apertamente delle sue preoccupazioni. Come
risultato, è stata ripetutamente attaccata. Gli scienziati a favore degli
Ogm minacciarono azioni disciplinari attraverso il Vice-Cancelliere e fecero
circolare una lettera diffamatoria al governo e agli ufficiali universitari.
Alla Dott.ssa Carman fu assegnata una borsa di studio dal governo
dell’Australia
dell’Ovest
per
condurre
alcuni
dei
pochi
studi
sull’alimentazione OGM di animali a lungo termine. Apparentemente
preoccupati per quello che avrebbe potuto scoprire, i propugnatori degli
OGM scrissero lettere al governo chiedendo che il sussidio le fosse
revocato.
Uno scienziato tentò di convincere il Ministro dell’Agricoltura dell’Australia
dell’Ovest presentando un resoconto che riassumeva soltanto 60 ricerche
su animali nutriti con OGM, una quantità infinitesimale di ricerche per
giustificare l’esposizione dell’intera popolazione ai cibi OGM. Un’indagine
più accurata invece mostrò che la maggior parte dei 60 casi non erano
affatto studi sulla sicurezza. Erano studi sulla produzione, misurazione, per
esempio del peso delle carcasse degli animali. Soltanto 9 contenevano dati
applicabili alla salute umana. E 6 su 9 mostravano effetti avversi in animali
alimentati a prodotti OGM! La dott.ssa Carman sottolineò che quel
resoconto “non supporta i dati che le colture OGM siano sicure per
l’alimentazione”. Al contrario, forniscono le prove che le colture OGM
potrebbero essere dannose per la salute.”
53
Terje Traavik
“I Filippini che vivono vicino a campi coltivati a mais OGM sviluppano gravi
sintomi durante l’impollinazione del mais. Materiale genetico inserito nelle
colture OGM si è trasferito sugli organi dei ratti dopo un singolo pasto.
Le ipotesi sulla sicurezza di virus modificati geneticamente sono capovolte,
richiamando la questione sulla sicurezza di usare questi virus nei vaccini”.
L’industria biotecnologica attaccò senza pietà il Dr. Traavik.
I pretesti?
Presentò del lavoro non pubblicato. La presentazione di dati preliminari a
conferenze di professionisti é una vecchia tradizione nell’ambito della
scienza, qualcosa su cui l’industria biotecnologica stessa fece affidamento
nel 1999 tentando di contraffare le prove che le farfalle erano in pericolo
d’estinzione a causa del mais OGM.
Per ironia della sorte, tre anni dopo aver messo in discussione il lavoro di
Traavik, gli stessi proponenti criticarono duramente una pubblicazione
perchè non citava i dati non pubblicati che furono presentati in una
conferenza. Il documento mostra come il mais Bt OGM che era caduto nei
ruscelli può uccidere “le larve delle mosche”, il che potrebbe gravemente
sconvolgere gli ecosistemi marini. Lo studio fece partire una serie di
attacchi contro il suo autore, l’ecologista Emma Rosi-Marshall.
54
LE AZIENDE IMPEDISCONO STUDI SULLE LORO COLTURE OGM.
Quando alla Ohio State University l’ecologista Allison Snow scoprì i
problematici effetti collaterali nei fiori di girasole OGM, la Pioneer
Hi-Bred International e la Dow AgroSciences bloccarono ulteriori
ricerche rifiutandosi di fornire altri semi e geni OGM.
Dopo che Marc Lappé e Britt Baley scoprirono importanti riduzioni
degli anticancerogeni isoflavoni nei semi di soia OGM della
Monsanto, il venditore dei semi, Hartz, gli disse che quei campioni
non potevano più essere forniti.
Anche la ricerca di un genetista su vegetali OGM in una importante
università americana fu ostacolata quando le due società gli rifiutarono del
mais OGM. In un articolo scottante di un opinionista, uscito su Scientific
American nell’agosto 2009, si diceva: “ le aziende Agritecnologiche si
sono
concesse
il
potere
di
veto
sui
lavori
svolti
da
ricercatori
indipendenti… Solo studi che le compagnie produttrici di sementi hanno
approvato, vedranno la luce nei giornali.”
Un gruppo di 24 scienziati che si occupano del mais e degli insetti
protestarono contro questa restrizione in una lettera inviata all’Agenzia
della Protezione Ambientale. Essi ammonirono che l’impossibilità di
avere
accesso
alle
sementi
OGM
da
parte
delle
aziende
biotecnologiche significa che ci può non essere una vera ricerca
indipendente su questioni critiche.
55
Per certo gli scienziati non hanno reso note le loro identità per paura di
rappresaglie da parte delle aziende. L’accesso ristretto ai semi OGM non si
limita agli Stati Uniti.
Quando uno scienziato giapponese volle condurre studi sull’ alimentazione
degli animali con semi di soia OGM per esaminarle, sia il governo
giapponese sia il produttore delle sementi, la Dupont, si rifiutarono di
fargli avere dei campioni.
Il professore ungherese Bela Darvas scoprì che il mais OGM della
Monsanto mette in pericolo specie in via d’estinzione nel suo
paese. La Monsanto immediatamente non gli fornì più sementi. Il
Dott. Darvas successivamente tenne una conferenza sulle sue scoperte
preliminari e riscontrò che stava circolando un resoconto falso e
incriminante sulla sua ricerca. Risalì a un’addetta alle relazioni pubbliche
della
Monsanto,
la
quale
sosteneva
che
questa
ricerca
apparve
misteriosamente sulla sua scrivania, così la fece circolare via fax.
Contaminazione da OGM: non fate domande e soprattutto non
parlatene.
Nel 2005, uno scienziato raccolse campioni di sementi da tutta la
Turchia per valutare l’estensione della contaminazione da varietà OGM.
Secondo il quotidiano Turkish Daily News, appena prima che le sue
sperimentazioni fossero completate, la dottoressa fu assegnata a un altro
dipartimento e le fu negato l’accesso al laboratorio.
56
Nel 2001, Ignacio Chapela, un ecologista microbiologo dell’Università
di Berkeley scoprì che alcune varietà di mais indigeno in Messico -paese
fonte
della
diversità
genetica
mondiale
del
mais
–
erano
contaminate tramite l’impollinazione da varietà OGM. Il governo aveva
bandito il mais OGM per prevenire proprio questa possibilità, ma
evidentemente il mais americano che viene importato come cibo è stato
piantato comunque.
Il Dott. Chapela sottopose le sue scoperte alla rivista “Nature”, e per
cortesia di cui successivamente si pentì, informò il governo Messicano
della sua prossima pubblicazione. Fu convocato per un incontro con un
furente Direttore della Commissione per la Biosicurezza e per gli OGM.
La
conferma
di
Chapela
della
l’introduzione del mais OGM.
contaminazione
avrebbe
ostacolato
Fu minacciato e le intimidazioni
implicavano persino: “Sappiamo dove i tuoi bambini vanno a
scuola”.
Poichè un Chapela traumatizzato non dava ancora cenno di fare marcia
indietro, allora il Sottoministro all’agricoltura gli fece recapitare un fax
affermando che a causa del suo documento scientifico, Chapela sarebbe
stato considerato personalmente responsabile per tutti i danni causati
all’agricoltura e all’economia in generale.
Il giorno in cui il documento di Chapela fu pubblicato, Mary Murphy e
Andura Smetacek iniziarono a inviare messaggi al listserver di un’azienda
biotecnologica
chiamata
AgBioWorld,
57
distribuendoli
a
più
di
3000
scienziati.
Esse
dichiararono
il
falso
sostenendo
che
Chapela
era
prevenuto, che il suo documento non era stato comprovato e che Chapela
era il “primo e il principale attivista” e la sua ricerca fu pubblicata in
collusione con gli ambientalisti. Ben presto centinaia di altri messaggi
apparvero, ripetendo e arricchendo le accuse. Dal listserver partì una
petizione e tempestò “Nature” con una campagna mondiale chiedendo la
ritrattazione.
Anche l’Università di Berkeley ricevette lettere da tutto il mondo
che tentavano di convincerli a non concedere la cattedra a
Chapela.
Egli ricevette un grandissimo sostegno dal college e dal dipartimento, ma
la lobby biotecnologica internazionale era troppo forte. Gli fu
negata la cattedra e solo dopo che Chapela aprì una causa legale,
alla fine, l’Università riconsiderò la decisione.
Poi quando gli investigatori analizzarono le caratteristiche delle mail
inviate dagli agitatori Mary Murphy e Andura Smetacek, le due si
rivelarono non essere le semplici cittadine che sostenevano di essere.
Secondo il quotidiano “The Guardian”, entrambi erano nomi inventati,
usati da un’azienda di pubbliche relazioni che lavorava per Monsanto.
Alcune delle email della Smetacek avevano anche l’indirizzo di protocollo
di gatekeeper2.monsanto.com, il server di proprietà della Monsanto.
La scienza e il dibattito vengono messi a tacere
58
Secondo il dott. Chapela c’è di fatto un’interdizione a scienziati
“che
fanno
certe
domande
e
che
scoprono
determinati
risultati”. Egli sostiene: “ E’ molto duro per noi pubblicare in questo
campo. Le persone sono spaventate.” Disse a “Nature” che i giovani “non
entrano in questo campo esattamente perché sono delusi da ciò che
vedono”.
Un membro del Parlamento Neo-Zelandese Sue Kedgley disse alla
Commissione Reale nel 2001: “Personalmente sono stata contattata al
telefono e mezzo mail da parecchi scienziati che sono molto preoccupati
per alcuni aspetti della ricerca che viene fatta… e dei legami sempre più
stretti che si stanno sviluppando tra la scienza e il commercio, e c’è
chi é convinto che se essi esprimono questi timori pubblicamente …
oppure se anche gli vengono poste domande scomode e difficili, essi
verranno sollevati dai loro incarichi”.
Il biologo Phil Regal dell’Università del Minnesota testimoniò davanti
alla stessa Commissione: “penso che le persone che si occupano di
ingegneria genetica diranno mea culpa e chiederanno perdono, come il
Papa fece per l’inquisizione.”
Sue Kedgley ha un’idea differente e propone: “Facciamo esperimenti di
laboratorio su umani usando come volontari, i conoscenti e i
parenti degli scienziati che lavorano sull’ingegneria genetica, visto
che sono così convinti della sicurezza dei prodotti che stanno
59
creando e sono certa che queste persone saranno contente di far
parte di questi esperimenti di laboratorio”.
Per apprendere di più sui pericoli degli OGM e ciò che si può fare per porre
fine
all’ingegneria
genetica
applicata
www.responsibletechnology.org
60
al
cibo,
si
veda
il
sito
SCOPERTA LA MAPPA
DEL DNA UMANO!
A cura dell’Associazione SUM
6 Aprile 2000
Su tutti i quotidiani del mondo, con tanto di titoli roboanti, si legge:
SCOPERTA LA MAPPA DEL DNA UMANO!
Questa scoperta viene presentata come una grande possibilità di guarire
alcune gravi malattie modificando il DNA con le biotecnologie. Esse, però,
non tengono conto del fatto che i singoli geni del DNA e i nuovi geni
stranieri inseriti nello stesso DNA, interagiscono in modo del tutto
imprevedibile, come è stato affermato e provato dagli agronomi e dagli
61
scienziati “indipendenti”.
Nessuno, infatti, conosce queste interazioni,
come affermano Perez, Buiatti ed altri scienziati. Inoltre i nuovi geni
vengono inseriti e si dispongono a caso nel DNA che si vuole
modificare. Quindi l’ingegnere genetico non ha il controllo della
situazione, neppure lui sa dove andranno a disporsi i geni nel DNA.
Per questi motivi conoscere la mappa del DNA umano non servirà a curare
le malattie, come falsamente ci viene comunicato, ma aprirà la strada a
modificazioni genetiche pericolose dello stesso DNA umano.
Queste “modificazioni del DNA umano”, anziché curare le malattie,
possono andarne a creare di nuove e sconosciute, con conseguenze
catastrofiche per il genere umano. Se neanche l’ingegnere genetico, se
neanche la scienza più evoluta sa dove andranno a finire i nuovi geni nel
DNA, a cosa serve aver scoperto la mappa del DNA umano? Esattamente a
nulla! In parole povere: dietro “tutto ciò” vi è solo un’ immensa
speculazione a danno di Salute, stato e contribuenti e a favore dei “soliti
centri di ricerca”, la cui ricerca, come nel caso della “SCOPERTA DEL DNA
UMANO”, sembra indirizzata più verso “la ricerca” di denaro, sovvenzioni,
ecc., che non verso la Salute. Essa la si può “sperimentare” e riavere solo
se si rispettano le Leggi della Natura e della Vita che, invece viene
continuamente “perseguitata e distrutta” a causa delle “solite illusioni”,
delle “solite speculazioni” e dei “soliti inganni”.
62
SEMI SUICIDI E TRADITORI
Di Marina Forti
Da: Il Manifesto – 4/4/2000
La ricerca sulla tecnologia “Terminator”, che rende le sementi sterili dopo il
primo raccolto, non si è mai fermata. L’informazione è di prima mano:
“Abbiamo continuato a lavorare sul «Tecnology Protection System»
(«sistema di protezione della tecnologia» soprannominato Terminator,
ndr). Non abbiamo mai davvero rallentato. Siamo in linea con l’obiettivo,
in vista di commercializzarlo. Non ci siamo mai davvero tirati indietro”, ha
dichiarato Harry Collins, dirigente della Delta & Pine Land Seed Company la ditta che ha per prima brevettato il “Sistema di protezione della
tecnologia” - sul bollettino Agra/Industrial Biotecnology Legal Letter
(gennaio 2000).
La
notizia
contraddice
le
solenni
affermazioni
dei
giganti
delle
biotecnologie.
Monsanto,
la
multinazionale
Usa
leader
nella
biotecnologia
per
l’agricoltura, in ottobre aveva annunciato che non metterà in commercio i
semi “suicidi” (Monsanto aveva acquisito il brevetto Terminator nel maggio
‘98, comprando Delta & Pine per 1,76 miliardi di dollari).
Anche la britannica Astra-Zeneca aveva scritto una solenne lettera alle
63
Nazioni unite, dicendo di aver abbandonato già nel 1992 la ricerca sui
semi “suicidi”.
Le implicazioni della tecnologia “Terminator” sono devastanti.
Per millenni gli agricoltori hanno conservato parte del raccolto per
seminarlo la stagione successiva.
Oggi il 70% dei semi usati al mondo sono quelli conservati dai raccolti
precedenti; secondo la Fao, organizzazione dell’Onu per l’agricoltura, un
miliardo e mezzo di coltivatori dipende dalle sementi conservate in
proprio. Con i “semi suicidi” dovrebbero ricomprare le sementi ogni
stagione: un attentato alla sicurezza alimentare e alla biodiversità.
“Dopo gli impegni pronunciati da Monsanto e Astra-Zeneca, i governi e le
organizzazioni della società civile si sono cullati nell’idea che il pericolo
fosse sventato. Nulla di più sbagliato”, fa notare Pat Mooney, direttore
della
Fondazione
internazionale
per
il
progresso
rurale
(Rafi,
organizzazione internazionale della società civile che ha sede in Canada).
È Rafi a citare la candida ammissione del dirigente di Delta & Pine Land
Seed, nel suo ultimo rapporto (“semi suicidi sul binario veloce”, febbraio
2000).
Il
E
Delta
settimanale
“The
&
Pine
(cioè
Observer”
ha
Monsanto)
scoperto
che
non
è
sola.
Astra-Zeneca
è
comproprietaria (con l’Università dello Iowa, Usa) di una ditta che ha
appena brevettato un tipo particolarmente virulento di Terminator. La ditta
è ExSeed Genetics e la sua tecnologia si adatta a soia, grano, riso: le
specie più importanti per l’alimentazione planetaria. Nella domanda di
64
brevetto afferma che così i semi “...non potranno essere conservati per
usarli negli anni successivi da piantare”.
I semi Terminator sono dunque vicini ad arrivare sul mercato - perché
altro sarebbero sperimentati e brevettati? Così pure quelli manipolati con
“tecnologia
di
restrizione
dell’uso
genetico”:
esprimono
le
loro
caratteristiche (germinare, o essere resistenti a certi parassiti) solo se
trattati con certi prodotti chimici - da comprare in abbinamento ai semi. Li
chiamano “semi traditori”.
Tecnologie “moralmente ripugnanti”, dice la Rafi.
----------------------------------------------------------------------------------Di Luca Manes (Greenpeace)
Dal sito: www.nonsiamosoli.org/terzomillennio/tm010012.html
I brevetti sulla materia vivente coprono tutta la discendenza, di
conseguenza queste ditte riscuotono i brevetti anno dopo anno. Fino a
poco tempo fa, negli Stati Uniti, imponevano al compratore di semenze di
firmare un contratto per il quale si impegnava a far sottoporre il suo
campo a dei controlli annuali per verificare che il contadino non avesse
riseminato i semi del suo raccolto senza aver pagato nuovamente il
brevetto. Hanno voluto raggirare questo ostacolo inventando la tecnologia
terminator che praticamente sterilizza le sementi dopo il primo utilizzo.
65
Così facendo hanno evitato anche i costi legali a cui erano andati incontro
precedentemente. Ci sono stati dei casi nei quali alcuni contadini sono
stati denunciati per aver venduto prodotti geneticamente modificati,
quando mai li avevano acquistati. In effetti, quei prodotti non erano
neanche mai stati seminati, semplicemente l’inquinamento, attraverso i
pollini, aveva contaminato i loro raccolti.
Nel frattempo prende piede una nuova tecnologia più raffinata rispetto alla
“Terminator”; si chiama “Traitor” e consente al seme venduto di avere una
fertilità riattivabile purché venga usato un prodotto chimico proveniente
dalla stessa industria e in ogni caso soggetto al continuo pagamento del
brevetto.
Non solo i semi Terminator ma tutti i semi manipolati geneticamente sono
destinati a non fruttificare e ad essere attaccati da tutti i parassiti perché
la manipolazione genetica li indebolisce e li priva della loro vitalità.
66
E LE MUCCHE MANGIANO LE PIANTE
DI FRANKENSTEIN
Il mais modificato dovrebbe essere studiato e distrutto.
Ma spesso finisce dai contadini che lo danno ai bovini.
Di Enrico Bonerandi
Da: La Repubblica 18/7/99
Cosa accade agli OGM coltivati in via sperimentale?
Sono studiati, pesati, valutati e poi distrutti.
Nel caso del mais, le granelle vengono ridotte a poltiglia da un mulino
67
portatile e poi interrate.
Non tutte, però. Per esempio a Stezzano (BG) il responsabile della
sperimentazione dell’Istituto di cereagricoltura, Marco Bertolini, ci racconta
che le granelle coltivate nel “gruppo C”, dove stanno le varietà già
approvate dall’Unione Europea in attesa di registrazione presso il Registro
Nazionale, in sintesi quelle che stanno per tagliare anche da noi il
traguardo della liberalizzazione (e cioè mais BT 176 Novartis, mais BT810
Monsanto e mais T25 AgrEvo) già oggi vengono distribuite ai contadini
della zona per finire presumibilmente nelle mangiatoie dei bovini.
“Ai mangimifici però non le consegniamo”, precisa Bertolini, vedendo il
nostro stupore.
La differenza onestamente ci sfugge: resta il fatto che un prodotto in
sperimentazione entra comunque in circolazione.
68
SEMENTI BIOTECH IN REGALO AGLI
AGRICOLTORI
Esposto di Verdi Ambiente e Società alla Magistratura
Di Sabina Moranti
Da: “L’Intruso Genetico” Supplemento a Verdi Ambiente e Società news ottobre 1999
Il trucchetto della mela avvelenata lo conosceva anche la strega di
Biancaneve.
Mentre il Parlamento Europeo emana direttive per imporre l’etichetta sugli
alimenti transgenici e il governo italiano chiede una moratoria delle colture
di OGM, le aziende biotech aggirano ogni ostacolo semplicemente
regalando, a piene mani, semi modificati ai contadini. È quanto emerge
dall’esposto inoltrato alle Procure della Repubblica di Roma, Ravenna e
Bergamo presentato il 26 luglio scorso dall’associazione Verdi Ambiente e
Società.
Dall’indagine dell’associazione, una vera e propria inchiesta, viene fuori
un’immagine sconfortante degli organismi che, in Italia, dovrebbero
69
controllare il rispetto delle leggi nazionali in materia di ingegneria
genetica.
Il CIB, Comitato Interministeriale Biotecnologie che dovrebbe unire le
competenze degli esperti del Ministero per le Risorse agricole, della Sanità
e dell’Ambiente, non ha fatto praticamente niente per impedire che circa
900 chilogrammi di semi di mais geneticamente modificati, sufficienti a
seminare 90 ettari, venissero distribuiti ad alcune aziende agricole.
I “doni” documentati sono 12, ma potrebbero essere di più, come dovrà
accertare la magistratura, così come dovrà verificare se il comportamento
del CIB sia stato dettato da semplice incompetenza o da vera e propria
connivenza.
I reati ipotizzati riguardano la diffusione non autorizzata e incontrollata di
OGM (Organismi geneticamente modificati) che, di fatto, si traduce
nell’ostacolare, intenzionalmente, ogni tentativo di valutazione sanitaria
degli alimenti transgenici.
Il problema è che, sia per capire se il cibo transgenico fa male, sia per
avere qualche possibilità di seguire il percorso della produzione alimentare
e quindi di etichettarlo a ragion veduta, le coltivazioni vanno tenute
rigidamente separate. Le misure di quella che in gergo viene definita
“segregazione delle colture” sono definite dai protocolli scientifici proprio
per evitare che, durante l’impollinazione, le piante che contengono OGM
vadano a contaminare quelle dei campi vicini. Come si fa a garantire la
70
purezza di una coltivazione se nel campo vicino c’è il mais transgenico?
Come si fa a garantire il rispetto di una legge che vieta di utilizzare OGM
nei prodotti destinati alla prima infanzia, se i semi modificati vengono
piantati qua e là, senza alcun controllo?
71
PIANTAGIONI ILLEGALI
Che in Italia si piantino semi transgenici a dispetto dei
divieti è più che un sospetto. Ma ora la preoccupazione
riguarda la fase stessa dell’acquisto, in cui spesso non
c’è
alcuna
certezza
che
si
tratti
di
materiale
non
manipolato.
Di Riccardo Quintili
Da: Il Salvagente 13/4/2000
Possibile che in Italia si contrabbandino semi transgenici?
Possibile che circolino e vengano piantati, nonostante i divieti previsti dalle
nostre leggi e da quelle comunitarie?
Non è facile dare una risposta a questo dubbio che da mesi si riaffaccia
regolarmente sulle cronache dei giornali. Le regole sono ferree: entro i
nostri confini possono circolare solo i semi biotech autorizzati per
piantagioni sperimentali. E quindi, in teoria, nulla dovrebbe andare
disperso nell’ambiente, né tanto meno finire nel ciclo alimentare umano o
animale. Ma alle regole si contrappongono le denunce di piantagioni
illegali, sospette o accertate.
72
Ultime, in ordine di tempo, quelle che vengono dal Friuli-Venezia Giulia
dove è stata smascherata la presenza di quantità rilevabili di mais
manipolato negli essiccatoi della regione dovute, probabilmente, alla
distribuzione gratuita di semi transgenici da parte delle ditte sementiere.
La scoperta, sulla quale sta indagando l’Agenzia regionale di protezione
ambientale, ha portato a un’interpellanza nel Consiglio regionale in FriuliVenezia Giulia e a una serie di mozioni dei gruppi politici per intensificare i
controlli sui campi di mais e prevenire il ripetersi di episodi analoghi.
Dubbi infondati? Episodi limitati?
Sembrerebbe di no, visto che questo caso segue di pochi mesi la scoperta
fatta dall’associazione Verdi Ambiente e Società solo lo scorso luglio,
quando fu denunciato un campo abusivo di mais modificato in provincia di
Ravenna.
Ma il rischio di inquinamenti biotecnologici delle nostre coltivazioni non si
limitano alle responsabilità di quanti scelgono di piantare illegalmente
mais e soia “Frankenstein”; il pericolo rimane anche per tutti gli agricoltori
che comprano le sementi, magari sul mercato internazionale, spesso
senza avere assicurazioni certe sulle loro origini.
73
OGM, L'INTRUSIONE FURBESCA
Di Riccardo Quintili (da Il salvagente n.° 5, anno13, 5-12 febbraio 2004)
Varietà Biotech vietate in Italia ed etichette mute a
dispetto della legge. Un test conferma la diffusione degli
ingredienti modificati e tira in ballo aziende e catene di
supermercati.
Legali o illegali, banditi o ammessi, gli organismi geneticamente modificati
nel nostro paese continuano a circolare imperturbabili. Indifferenti alle
norme che li riguardano e al dibattito sui rischi che possono provocare, i
transgenici non aspettano fuori dalle frontiere italiane di essere “salvati”
da pronunciamenti di dubbia oggettività come quelli emessi dal Consiglio
Superiore della Sanità la scorsa settimana per riabilitare 4 mais vietati
entro i nostri confini. Né rimangono in attesa di conoscere qual è
l’orientamento della Commissione Europea sulla loro possibilità di
circolare in Europa.
Semplicemente e furbescamente continuano a inquinare molti degli
alimenti che portiamo in tavola, senza che nessuno ce lo segnali, anzi, a
volte contraddicendo perfino le aziende che si spingono ad assicurarne
l’assenza. Basta cercarli, cosa che nel nostro paese fanno davvero in
pochi, e si scopre che finiscono tanto negli alimenti per i neonati che nelle
74
merendine per i bambini, tanto nelle polente che nelle confezioni di
alimenti vegetali che si dichiarano Ogm-free.
ILLEGALITA’ DIFFUSA
Prova ne sia l’ultimo test realizzato dalla Federconsumatori Piemonte
con l’ausilio del Laboratorio chimico della Camera di Commercio di
Torino che Il Salvagente pubblica in queste pagine.A finire al centro dei
riflettori,
con
contenuti
variabili
di
ingredienti
transgenici,
undici
confezioni di prodotti di largo consumo (li vedete in queste pagine) su
settanta analizzate. Tra loro c’è di tutto e i nomi tirati in ballo sono
eccellenti: c’è, tanto per cambiare, la Nestlé, ma compaiono altre grandi
aziende come Agnesi, Nutricia e Valsoia. Neppure le grandi catene di
supermercato riescono a sottrarsi, con prodotti a marchio di Sma-Auchan
e Gs contaminati. Protagonisti di un inquinamento, non sempre tollerabile
e non sempre casuale, differenti varietà di soia e mais transgenici. I
tecnici dei laboratori torinesi hanno trovato, per esempio, la soia
Roundup Ready e il Mais Bt 176, transgenici ammessi dalla normativa
italiana, ma hanno anche isolato il mais Mon 810 e il Bt11, non ancora
consentiti nel nostro paese.
Un’illegalità, purtroppo, non isolata. Anche tra le confezioni di alimenti in
cui sono stati rintracciati ingredienti transgenici ammessi dalle nostre
norme, infatti, ci sono alcuni esempi di irregolarità.
E’ il caso della lecitina Germinal, pescata con il 16,97 per cento di
75
ingrediente geneticamente modificato senza alcuna dicitura in etichetta.
Oppure di quella Natura in festa che ha fatto misurare addirittura il
77,11 per cento di soia Roundup Ready. Ed è anche il caso del Galak
Nestlé, che in analisi ha mostrato l’1,05 per cento di soia transgenica
senza neppure un accenno in confezione. Un’omertà che non torna con gli
obblighi della dichiarazione che dovrebbero essere rispettati dalle aziende
che inseriscono Ogm oltre l’1% degli ingredienti.
A tirare le somme, dunque, la situazione appare tutt’altro che sotto
controllo: se si mettono insieme i prodotti che non rispettano gli obblighi
di etichettatura e quelli trovati contaminati da mais bandito dal
commercio, gran parte dei campioni che si sono rivelati positivi ai
transgenici sono da considerarsi illegali. Otto su dieci, infatti, ignorano
completamente le regole: una quantità per nulla trascurabile sul totale dei
70 alimenti testati, visto che supera il 10 per cento.
SILENZIO ASSOLUTO
“Abbiamo informato il procuratore della Repubblica, Raffaele Guariniello, e
il responsabile della Sanità piemontese, Mario Valpreda”, ci dice Diego
Calabrese, presidente della Federconsumatori Piemonte, “nella speranza
che si faccia qualcosa per ripristinare le legalità”. Calabrese, che con la sua
struttura territoriale va a caccia di Ogm dal 2001, è tutt’altro che
tranquillo.
“Generalmente”,
accusa,
76
“le
ditte
o
non
danno
alcuna
informazione oppure offrono una versione tranquillizzante non sempre
veritiera”. Per questo ritiene che sia il caso di non spegnere le luci sulle
contaminazioni transgeniche: “E’ necessario continuare a informare e a
sensibilizzare i consumatori su queste presenze. Anche a costo di
spendere risorse importanti come ha fatto la Federconsumatori con questo
test, pagato interamente dall’associazione”.
Di certo, i risultati di questo test, come di quelli che il nostro giornale ha
condotto in questi anni, dimostrano come molte delle regole di cui si
discute, a volte anche aspramente, siano destinate a rimanere sulla
carta. E a essere sistematicamente ignorate da produttori e importatori,
per nulla scoraggiati da un sistema che prevede poche analisi pubbliche e
che solo raramente punisce gli abusi.
77
ENZIMI BIOTECNOLOGICI
Fonte: Association of Manufactures of fermentation enzyme products
Si tratta di proteine che rendono possibili tutti i processi vitali che sono al
centro di molti nuovi studi di carattere biotecnologico. Gli enzimi sono
contenuti in tutte le materie prime alimentari. Un campo di applicazione
della manipolazione genetica enorme: nel mondo ci sono ben 3.500
diversi tipi di alimenti fermentati.
Attività enzimatica principale
Applicazione
Alfaaetolattato decarbossilasi……………
Produzione della birra
Alfa-amilasi ……………………………………...
Prodotti da forno, distillati, amido
Catalasi………………………………………………
Maionese
Chimosina………………………………………….
Formaggio
Beta-glucanasi………………………………
Birra
Alfa-glucanotransferasi……………......…
Amido
78
Glucosio isomerasi………………………......
Prodotti da forno, maionese
Glucosio ossidasi……………………………….
Prodotti da forno
Emicellulasi……………………………………....
Grassi, oli
Lipasi………………………………………………….
Prodotti da forno, amido
Maltogeni camilasi…………………..........
Prodotti lattiero - caseari
Caglio microbico…………………………………
Amido
Fitasi…………………………………………………..
Prodotti da forno, birra, prodotti
Proteasi……………………………………………..
lattiero-caseari, distillati, derivati di
pesce e carni, amido, verdure
Pullulanasi………………………………………...
Produzione della birra, amido
Xilanasi………………......……………………….
Prodotti da forno, amido
79
IL FORMAGGIO “INCAGLIATO”
NEGLI OGM
Da Aam Terra Nuova – gennaio 2004
Il primo ingrediente modificato geneticamente che hanno mangiato gli
italiani è stato il caglio, autorizzato per la produzione di formaggi fin dal
1992, quando ancora non si parlava di OGM. (…)…nel 1992 fu autorizzato
il caglio artificiale, che costa meno e si chiama “chimosina genetica”
perché è fabbricato modificando il DNA di alcuni batteri in modo tale che
siano geneticamente “educati” ad emettere enzimi “uguali” a quelli del
caglio tradizionale.
Ora, ci sono consumatori che domandano come si riconoscono i formaggi
fatti con caglio genetico.
Non c’è alcun modo, perché non è previsto alcun obbligo di dichiarare in
etichetta l’uso di questo caglio OGM, anche perché dalle analisi del
formaggio non è possibile distinguerlo da quello naturale. Pertanto
nell’elenco degli ingredienti il consumatore trova le solite tre parole
“acqua, caglio, sale” senza poter capire che caglio è stato usato. (…)
80
PATATINE TRANSGENICHE
Da: AAM Terra nuova - aprile 2000
Nei primi giorni di marzo una decina di attivisti di Greenpeace, guidati da
un
San
Carlo
Borromeo,
nella
classica
veste
cardinalizia,
hanno
posizionato davanti all’ingresso della San Carlo un pacchetto di due metri
di patatine di mais Rodeo per denunciare la presenza di mais transgenico
nel prodotto, uno dei più venduti dalla nota azienda alimentare. Nello
stesso momento altri due attivisti hanno calato sulla facciata dell’edificio
uno striscione di 6 metri che riportava la scritta “San Carlo liberaci dal
transgenico”.
Analisi commissionate da Greenpeace ad un laboratorio di ricerca
austriaco hanno individuato mais transgenico Bt 176, in una confezione di
Rodeo Chips commercializzata in Italia, priva dell’etichettatura richiesta
per legge.
81
“Secondo la normativa europea l’uso di ingredienti transgenici impone
l’obbligo di evidenziare la loro presenza nell’etichetta del prodotto - ha
dichiarato Fabrizio Fabbri di Greenpeace - ma la San Carlo non ha
ottemperato a questa norma. Pertanto chiediamo l’immediato sequestro
cautelativo delle Rodeo ed analisi a campione su altri prodotti dell’azienda
a base di mais o soia”.
Greenpeace sin dallo scorso maggio aveva provveduto ad inviare un
questionario alle maggiori aziende alimentari che operano in Italia,
chiedendo la loro posizione rispetto all’utilizzo di organismi geneticamente
manipolati (OGM) o loro derivati.
L’Unichips, proprietaria del marchio San Carlo, non ha mai risposto alla
richiesta di informazioni né alle successive sollecitazioni telefoniche.
82
LA UE SCEGLIE IL TRANSGENICO
Di Andrea Di Conto
Il Parlamento europeo ha votato l’obbligo di etichetta
per gli organismi geneticamente modificati, negando allo
stesso
tempo
norme
efficaci
per
proteggere
le
coltivazioni biologiche dalla contaminazione da Ogm.
Nel luglio 2003, il Parlamento Europeo ha approvato nuove regole sugli
organismi transgenici, una decisione salutata senza grandi entusiasmi da
associazioni di consumatori, agricoltori biologici ed ambientalisti per gli
evidenti rischi che tale provvedimento si trasformi in un cavallo di Troia
per gli Ogm.
COSA CAMBIA PER GLI OGM
In particolare, con la nuova regolamentazione, tutti gli Ogm, importati o
prodotti, dovranno essere identificati con un codice che permetta di
conoscere
con
precisione
il
tipo
di
modifica
genetica
subita.
La
trasmissione dei codici spetterà agli operatori lungo tutta la filiera. Per le
miscele di materie prime importate, in particolare mangimi composti da
83
granella di mais o pannelli di soia, bisognerà indicare tutti le varietà di
Ogm “che sono state usate”.
Inoltre, dovranno essere etichettati tutti i cibi e i mangimi in cui la
presenza di materiale geneticamente modificato autorizzato è superiore
allo
0,9%.
europea
Particolarmente
all’ambiente,
legislazione
rafforzerà
soddisfatta
Margot
la
dell’accordo
Wallstrom,
credibilità
secondo
internazionale
la
cui:
e
la
commissaria
“La
nuova
fiducia dei
consumatori”.
Per il professor Miguel Altieri, dell’Università di Berkeley, coordinatore del
programma di agricoltura sostenibile dell’Onu, si tratta di una decisione
importante: “…ma la tolleranza dello 0,9% di ingredienti geneticamente
modificati - ribatte – non ha una base scientifica. Nessuno attualmente è
in grado di fissare una soglia al di sotto della quale si possa ritenere un
alimento sicuro o pericoloso.
Le ricerche in corso non hanno saputo rassicurarci sul fatto che la
presenza di Ogm non scateni allergie. Tuttavia è appena stata condotta
una ricerca, finanziata dall’Unione internazionale dei consumatori, che
evidenzia una similitudine della molecola del gene che viene introdotto per
modificare il Dna con la struttura di molti geni che scatenano allergie.
La decisione ha ragioni politiche. Così l’Unione europea cerca di risolvere i
contrasti con gli Stati Uniti. Ma non so se ci riuscirà. Negli Usa ingredienti
transgenici e non sono ormai mescolati. La contaminazione già avvenuta
non permette più di separarli.
Come potrebbe essere affidabile un’etichetta che garantisce un cibo senza
84
Ogm? E poi, cosa si farà sulle sementi?
Anche una piccolissima percentuale di mais o grano modificato potrebbe
contaminare tutta L’Europa”.
Ancora più duro è il professor Giuseppe Altieri di Agernova che anzi critica
duramente
l’eccessivo
entusiasmo
con
cui
i
rappresentanti
delle
associazioni ambientaliste hanno accolto il provvedimento. Anche perché,
il via libera del Parlamento europeo alle nuove regole per etichettare ed
assicurare la rintracciabilità degli Ogm aprirà inevitabilmente la strada alla
soppressione della moratoria in vigore dal 1999 sulle nuove autorizzazioni
per l’utilizzo di prodotti transgenici.
Fino a questo momento, grazie alla moratoria, gli unici Ogm autorizzati
erano la soia Roundup e il mais Bt. Ecco invece che si ammette la
commercializzazione degli Ogm non autorizzati (sono 13 prodotti), viene
introdotta una soglia di tolleranza dello 0,5%, il che è una contraddizione
in termini. In questa maniera gli Ogm contrabbandati e quelli che non
hanno “passato gli esami” rientrano dalla finestra.
“Con
le
nuove
prontamente
regole
adottate
dall’Europarlamento
–
dichiarato
Leonardo
Vingiani,
dell’Assobiotec,
direttore
ha,
infatti,
l’associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie – l’Unione
europea dispone di norme certe e condivise su questa materia”. “Il
prossimo passo per l’Italia – secondo Assobiotec – sarà quello d’iniziare
nuovi progetti di ricerca, forzatamente sospesi negli ultimi anni, sul
recupero delle varietà vegetali a rischio nel Paese”. “L’Ue e con essa l’Italia
– conclude Vinigiani – hanno oggi il difficile ma entusiasmante compito, di
85
recuperare il terreno perso nei confronti delle più avanzate economie del
mondo…”.
NIENTE TUTELA PER LE COLTIVAZIONI BIO
Per Greenpeace, il provvedimento presenta gravi lacune, a cominciare dai
prodotti derivati da animali nutriti con Ogm, che ancora non sono soggetti
all’obbligo di etichettatura ma ancora più grave è il compromesso
raggiunto sulla questione della cosiddetta “coesistenza” tra coltivazioni
Ogm e non.
L’Europarlamento ha, infatti, approvato un emendamento che permette la
coesistenza tra colture Ogm e colture tradizionali e biologiche.
Più precisamente, la Commissione europea ha approvato le linee guida –
sotto forma di raccomandazioni volontarie per gli stati membri – per
assicurare
la
coesistenza
tra
produzioni
biologiche
e
produzioni
transgeniche. “Noi vogliamo – ha detto senza mezzi termini il commissario
europeo per l’agricoltura Franz Fichler nel presentare il documento – che
una vera scelta sia offerta non solo ai consumatori ma anche agli
agricoltori”.
Gli stessi produttori possono però decidere volontariamente e insieme di
non ricorrere a produzioni transgeniche. Per Fischler, in linea generale,
un’autorità nazionale, regionale o locale, può vietare il ricorso a produzioni
Ogm solo se non è possibile organizzare la coesistenza in un determinato
territorio.
In materia di produzione biologica, le linee guida sottolineano che
86
“l’agricoltura biologica stabilisce il divieto assoluto di utilizzare degli Ogm.
Di conseguenza dei materiali, comprese le sementi, che sono etichettati
Ogm non possono essere utilizzati”. Tuttavia, aggiunge, “le sementi
contenenti Ogm in proporzione inferiore alle soglie fissate possono essere
utilizzate. Il regolamento sull’agricoltura biologica autorizza la fissazione di
una soglia specifica per la presenza inevitabile di Ogm, ma non la
definisce. In mancanza di una soglia specifica, sono le soglie di tolleranza
generali che si applicano.
Insomma la confusione è grande, e i rischi enormi, non solo per la
possibile contaminazione delle produzioni biologiche, ma anche per la
possibilità di vedere approvato l’uso di materiali Ogm, seppure sotto la
soglia dello 0,9% anche nel biologico.”
Un altro rischio, evidenziato da Greenpeace è rappresentato dai continui
tentativi dell’industria biotech di minare la legislazione dell’Unione Europea
e di creare una strisciante contaminazione dei prodotti tradizionali e
biologici attraverso i semi. Sebbene la ricerca mostri che è possibile
garantire un livello di contaminazione dei semi pari allo 0%, l’industria
biotech sta spingendo per avere soglie più alte, nel tentativo di minare le
nuove regole sull’etichettatura. Questo perché, una volta concesse soglie
di contaminazione delle sementi diverse dallo zero, rischia di diventare
impossibile per gli agricoltori garantire che i propri raccolti non eccedano
alla fine la soglia dello 0,9% per i prodotti alimentari.
“Prevenire la contaminazione genetica – spiega Federica Ferrario – deve
essere la massima priorità per l’Ue. Se non vengono adottate misure
87
idonee
per
proteggere
i
raccolti
tradizionali
e
biologici
dalla
contaminazione genetica, a cominciare dalle sementi, il nuovo sistema di
etichettatura rischia di diventare inutile nel giro di pochi anni”. “Per il
Commissario Fischler – commenta Loredana De Petris, senatrice dei Verdi
– coesistenza è uguale a licenza di contaminare. L’unica preoccupazione
del commissario della Ue sembra essere assicurare agli agricoltori che
intendessero intraprendere coltivazioni Ogm la piena facoltà di inquinare,
mentre le colture biologiche e convenzionali sarebbero condannate a
subirne la contaminazione”.
IN ARRIVO OLTRE 30.000 PRODOTTI OGM
Secondo le prime prudenti stime, in Europa saranno almeno 30mila i
prodotti alimentari – dalle merendine ai biscotti – che dovranno riportare
sull’etichetta la dicitura “contiene organismi geneticamente modificati”. La
stessa dicitura dovrebbe comparire su oltre 32 milioni di tonnellate di
mangimi, commercializzati all’interno dell’Unione europea, dove dovrà
essere chiaramente citata la presenza o meno di prodotti transgenici, oltre
ad una determinata soglia di tolleranza. E’ questa la conseguenza della
decisione definitiva che ha approvato il 22 luglio il Consiglio dei Ministri
dell’Agricoltura dell’Ue guidato dal presidente italiano, il ministro per le
politiche agricole Giovanni Alemanno.
La decisione è stata presa a maggioranza qualificata: hanno votato contro
per motivi diversi Regno Unito, Danimarca e Lussemburgo. Una parte della
normativa è stata respinta anche dall’Austria. I nuovi Regolamenti
entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta
ufficiale dell’Ue e dovranno essere applicati dagli operatori entro i sei mesi
88
successivi.
500 COMUNI CONTRO FISCHLER
Il Coordinamento dei Comuni Antitransgenici chiede al Parlamento
Europeo di promuovere una mozione di censura nei confronti del
commissario Franz Fischler per attentato alla sovranità popolare.
Asserire che amministrazioni democraticamente elette, popolazioni di
intere aree non abbiano il diritto di dichiarare la propria zona “libera da
Ogm” è una forma di arroganza inammissibile per una democrazia che si
vuole ancora considerare tale.
Il commissario asserisce che se per un motivo o l’altro una zona o una
regione si fosse dichiarata libera da organismi geneticamente modificati la
questione potrebbe essere portata davanti alla Corte di Giustizia: forse
non è al corrente di ciò che hanno già deciso i cittadini europei.
Noi gli rispondiamo che dovrà portare davanti al tribunale oltre 500
amministrazioni locali europee che hanno in questi ultimi anni già
legiferato contro la diffusione nell’ambiente di Ogm!
La “raccomandazione” del commissario europeo all’Agricoltura, sviluppo
rurale e pesca, Franz Fischler, che apre alla contaminazione irreversibile
del
territorio
attraverso
la
diffusione
deliberata
di
Organismi
Geneticamente Modificati, lede in maniera grossolana e plateale il diritto di
coltivare con metodi biologici o comunque in assenza di Ogm.
E’ la fine del progresso dell’agricoltura ecosostenibile, dell’agricoltura di
89
qualità, delle produzioni biologiche.
Si concede il diritto ad una parte dei cittadini di contaminare in maniera
irreversibile un territorio che non potrà mai più essere riconvertito a
produzioni senza Ogm.
Tale pratica è in aperto contrasto con il diritto alla libertà individuale, e chi
si arroga il diritto di contaminare i territori, in questo caso con gli Ogm, di
fatto limita la libertà altrui, danneggia la collettività.
90
IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO
SULLA PRODUZIONE BIOLOGICA:
UN ATTACCO ALLA LIBERTA’ DI
SCELTA DEI CONSUMATORI
Il
1°
gennaio
Regolamento
biologica
e
2009
europeo
è
entrato
in
834/2007
sull’etichettatura
dei
vigore
sulla
il
nuovo
produzione
prodotti
biologici,
approvato il 12 Giugno 2007 dal Consiglio dei Ministri
dell’Agricoltura dell’Unione Europea.
Il nuovo Regolamento prevede che nei prodotti biologici ci possano essere
contaminazioni accidentali di OGM, estendendo ai prodotti biologici la
soglia di tolleranza dello 0,9%, senza obbligo di segnalarlo in
etichetta, già introdotta nel 2003 agli alimenti e mangimi tradizionali. Gli
alimenti biologici possono dunque essere etichettati come tali anche se
contaminati da materiale transgenico.
È evidente che la tolleranza di OGM negli alimenti biologici è una
91
contraddizione in quanto, per sua natura, il prodotto biologico non può
contenere OGM. Inoltre le nuove norme privano i cittadini della libertà di
scegliere di non mangiare OGM che rappresenta un diritto prioritario e
irrinunciabile.
La tolleranza di OGM nei prodotti biologici, rende possibili e “legali”
inquinamenti generalizzati degli alimenti, aprendo quindi la strada
all'introduzione delle coltivazioni OGM in campo aperto. Difendere la
tolleranza ZERO di OGM nel biologico e nelle sementi è oggi
l'ultima possibile resistenza collettiva contro l'introduzione di
coltivazioni OGM in campo aperto.
Una volta introdotti nell'ambiente gli OGM come materia vivente, non sarà
più
possibile
ottenere
per
quella
specie,
in
quell'area,
vegetali
geneticamente naturali, biologici o convenzionali, come riferisce la stessa
Dir. 2001/18/CE: "dal momento che gli OGM inquinano irreversibilmente le
aree agricole attraverso i semi e il polline". Ogni seme, infatti, dà
origine a una pianta che produce 5.000.000 di granelli di polline
che, trasportati dalle api e dal vento, danno origine in breve tempo
ad una contaminazione generalizzata.
Noi in Europa possiamo ancora evitare di trovarci nella difficile e
irreversibile situazione degli agricoltori americani che non hanno potuto
evitare la contaminazione generalizzata dei loro raccolti tradizionali e
biologici, con gravi conseguenze anche economiche. Le coltivazioni
92
biologiche e transgeniche sono incompatibili, una nega l'altra e la
"coesistenza sul campo" non può che determinare la morte del
Biologico e delle altre forme di agricoltura tradizionali.
La tolleranza di OGM nel biologico ci costringe ad accettare contaminazioni
da OGM in tutti gli alimenti, mettendo a rischio la salute di noi tutti (vedi i
risultati delle ricerche effettuate da scienziati indipendenti sui pericoli e i
danni causati da semi e cibi transgenici), la salvaguardia dell'ambiente e
della biodiversità.
Il
nuovo
Regolamento
è
illegittimo
in
quanto
contrario
a
Diritti
Costituzionali inviolabili (Salute, Ambiente, Libertà ed Uguaglianza), al
"principio di libero mercato" e alle norme sulla "corretta informazione dei
consumatori ", non essendo prevista l’indicazione in etichetta della
presenza di OGM.
Bisogna pertanto mantenere il divieto di coltivazioni OGM e la tolleranza
ZERO nelle sementi e negli alimenti biologici.
93
IL CAVILLO DI TROIA PER
L’INVASIONE BARBARICA
DEGLI OGM
di Giuseppe Altieri, Agroecologo (Consulente di European Consumers)
da http://omeopatiaebiologico.wordpress.com
(…) Qualsiasi livello di “tolleranza” di OGM, nel Biologico come nelle
sementi, renderebbe impossibili i controlli e le bonifiche delle eventuali
contaminazioni, che si diffonderebbero irreversibilmente nell’ambiente.
La propaganda
sulle
contaminazioni
inevitabili (in
Europa
si
è
coltivata solo una varietà di Mais OGM su pochissimi ettari), cerca di
indurre consumatori e politici a considerare l’Italia già irreversibilmente
inquinata
da
OGM.
Per
creare
la condizione
psicologica
necessaria ad aprire le porte al “Cavillo di Troia”, rappresentato
dalla tolleranza di OGM anche nei prodotti biologici. E consentire,
successivamente, l’invasione “barbarica” delle coltivazioni OGM,
che in mancanza di una norma specifica di salvaguardia nazionale,
dal 1 gennaio 2009 sono ”libere di contaminare” anche i prodotti
biologici. … E’ urgente una Civile Moratoria sugli OGM, a partire dall’Italia, per
94
arrivare prima possibile al Bando Mondiale. …
Ne va del futuro dei nostri figli, che rischiano di veder trasformati i campi
coltivati in “campi di sterminio della vita”…per di più brevettati.
Tutto è facile… Finchè siamo in tempo. Altrimenti i nostri figli ci
malediranno.
95
TROVATO L’INGANNO PER CREARE
LA LEGGE, È L’INGANNO TRUCCO
DELLO 0,9%
Di Francesco Ricciardi (Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo)
In che modo è possibile effettuare migliaia di controlli quotidiani per
verificare la presenza di OGM se su 900 laboratori privati accreditati dal
Ministero della Sanità per l’analisi chimica dei cibi solo 30 sono attrezzati
per analizzare il DNA degli alimenti?
Il triptofano transgenico, che ha ucciso 37 persone, creato gravi lesioni ad
altre 1.500 e ne ha debilitate 10.000 con invalidità di vario genere, dalle
più lievi fino alla paralisi permanente, era al di sotto dell’1%! Uno studioso
ha detto: “Tutte le analisi rivelano che la contaminazione del triptofano è a
96
livelli molto bassi, e ciò significa che il contaminante deve avere un’attività
biologica molto potente”.
Questa stessa potente attività biologica la si può trovare anche nelle armi
chimico-batteriologiche che contengono gli stessi virus, tossine, pesticidi,
erbicidi e batteri che l’uomo ingerisce ogni volta che mangia cibi
contenenti OGM.
I cibi che contengono quantitativi di OGM non superiori allo 0,9% non
devono essere dichiarati in etichetta, pur essendo ugualmente transgenici.
Pertanto, con questa legge che favorisce solo le multinazionali biotech,
tutti i cibi ora possono contenere OGM senza che il consumatore lo sappia,
grazie al trucco dello 0,9%.
Questa
legge
proviene
dai
20
Commissari
della
UE
che
sono
i
rappresentanti delle più potenti multinazionali belliche-biotecnologichechimico-farmaceutiche.
97
PUGLIA LIBERA DA OGM
CENTO COMUNI PUGLIESI
DICONO NO AGLI OGM E
CHIEDONO
UNA PUGLIA LIBERA DA OGM
In seguito all'entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo sulla
produzione biologica, l’Associazione S.U.M.- Stati Uniti del Mondo ha
lanciato la Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” per difendere la
tolleranza ZERO nei prodotti biologici e nelle sementi.
Un centinaio di comuni pugliesi, fra i quali i capoluoghi delle province di
Bari, Foggia e Lecce, hanno già deliberato la loro adesione alla Campagna,
sottoscritta anche da migliaia di agricoltori, consumatori e commercianti
pugliesi di prodotti biologici che hanno così espresso la loro volontà di
avere una Puglia libera da OGM.
La Campagna continua e molti altri comuni stanno preparando la delibera
di adesione alla Campagna promossa dall’Associazione SUM. Chi vuole
98
seguire gli sviluppi della Campagna può visitare il sito
www.associazionesum.it.
Al fine di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica, l’Associazione
SUM ha anche organizzato, in collaborazione con il Comune di Lecce, il
Convegno "PUGLIA LIBERA DA OGM - L'inviolabilità della memoria
genetica di tutti gli esseri viventi per uno sviluppo rurale
agroecologico a tutela dei diritti umani" (20 febbraio 2010 Castello
Carlo V – Le).
Hanno partecipato a questo Convegno ricercatori e studiosi indipendenti di
fama internazionale, di diverse nazionalità, che hanno presentato i risultati
dei loro studi e ricerche sugli OGM: Susan Bardocz (Biochimica e
Farmacologa) - "Gli effetti dei cibi OGM sulla salute" ; Pietro Perrino
(Direttore di ricerca CNR, Istituto del Germoplasma di Bari) - "Gli OGM
sono inutili e dannosi. Oggi c'è bisogno di sistemi sostenibili per la
produzione di cibo ed energia"; Giuseppe Altieri
(Agro-ecologo) -
"Agroecologia dello sviluppo rurale, libero da OGM"; Enrico Lucconi
(Direttore
per
Associazione Sementieri Mediterranei) - "OGM: una minaccia
l'ambiente,
l'agricoltura,
la
salute,
la
qualità
dei
prodotti
agroalimentari italiani"; Annalena Russo (Biotecnologa dell'Università degli
Studi di Lecce) "BCH: il portale italiano sulla biosicurezza"; Michele
Trimarchi
(Scienziato.
Fondatore
della
Neuropsicofisiologia)
-
"Etica
dell'inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi".
Il Convegno è stato anche occasione per dare voce alla testimonianza
99
diretta di chi ha già sperimentato i danni causati dalla coltivazione degli
OGM in altre parti del mondo: Subramaniam Kannaiyan (Comitato di
Coordinamento delle Associazioni di agricoltori dell'India Meridionale) "Gli OGM in India. L'esperienza dei contadini indiani".
I relatori hanno affrontato e discusso tutti gli aspetti del problema OGM,
rettificando le informazioni spesso false, distorte o comunque incomplete
diffuse dai mass media. Dalle loro relazioni infatti è emerso che gli OGM
favoriscono l'insorgere di gravi malattie, distruggono la biodiversità,
rendono sterili i terreni, contaminano le altre colture in modo irreversibile
e creano la fame nel mondo con semi costosi e fallimentari.
E’ stato un importante momento di informazione e di aggregazione delle
forze anti-OGM.
Erano presenti anche molti rappresentanti dei comuni che hanno aderito
alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM”.
100
Le parti più significative del Convegno sono state raccolte in un video
disponibile su YOU TUBE ai seguenti link:
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 1
http://youtu.be/oVGp-TPbtJQ
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 2
http://youtu.be/cFqHSCB3Pi0
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 3
http://youtu.be/eLD4gtqFpYw
Il DVD del convegno “PUGLIA LIBERA DA OGM” si può richiedere
all’Associazione SUM:
Tel 0836 484851
[email protected]
www.associazionesum.it
101
IRAQ: I CONTADINI OBBLIGATI
A COMPRARE SEMENTI MONSANTO
Di Maurizio Blondet - 2005
Da www.effedieffe.com
La ricostruzione dell’Iraq procede a gonfie vele. Il Paese viene arricchito
ogni giorno, a cura degli occupanti americani, delle migliori leggi già
praticate dalla civiltà occidentale.
Una di tali leggi, dettata dall’«autorità provvisoria» (occupante) e dal suo
zar, Paul Bremer, è quella sulla proprietà intellettuale: certamente la più
urgente, dati gli attuali bisogni del popolo iracheno.
Questo decreto mira ad adeguare il Paese «agli standard internazionali
riconosciuti nella protezione» della proprietà intellettuale. Era ora di
mettere questi incivili al passo della civiltà.
Ma non dovete immaginare che gli iracheni, operosi e tranquilli sotto il
tallone dei Marines e dei mercenari, stiano febbrilmente producendo
magliette Benetton contraffatte, false borsette Prada e finti completi
Armani, come fanno i cinesi. Nulla di tutto questo.
Gli USA hanno deciso che gli iracheni devono imparare, con la
massima urgenza, a rispettare i semi geneticamente modificati e
102
debitamente brevettati (1).
Infatti, in base al decreto (in vigore dal 2004), d’ora in poi ai contadini
dell’Iraq sarà vietato mettere da parte una quota del raccolto da usare
come semente per l’anno successivo. Questa pratica, usata dall’uomo
per millenni e ancora adottata dal 97% dei coltivatori iracheni,
viene dichiarata illegale.
Invece, i contadini dell’Iraq dovranno munirsi di licenza annuale
per usare semi OGM made in USA, ovviamente dietro pagamento.
Così si legge nell’intricata lingua di legno del decreto – Ordine 81,
paragrafo 66 bis emanato da Paul Bremer: «agli agricoltori è vietato
riutilizzare i semi di varietà protette od ogni varietà citata ai punti
1 e 2 del paragrafo C dell’articolo 14». In chiaro, si intima ai
contadini
di
distruggere
tutte
le
sementi
ogni
anno,
e
di
ricomprarle da «fornitori autorizzati». Come per caso, il primo e
principale fornitore autorizzato è la Monsanto, società multinazionale
capeggiata da una famiglia: Shapiro.
Gli americani in Iraq non sapranno controllare il territorio, ma
sanno controllare benissimo gli affari delle loro multinazionali,
specie se appartengono alla razza eletta. E’ per loro... che muoiono
i soldati USA.
Note:
1) Iman Khaduri, “The ultimate war crime: breaking the agricultural cycle”,
Globalresearch, 25 gennaio 2005.
103
IL MANIFESTO DELLA MONSANTO
La Monsanto ha inviato ai rappresentanti dei paesi in via
di sviluppo un manifesto intitolato “Lasciate che il
raccolto abbia inizio”.In questo manifesto la Monsanto
dichiara:
“Nelle vaste aziende agrarie d’Europa e degli Stati Uniti, le coltivazioni
crescono rigogliose e producono una sovrabbondanza di cibo. Ma in altre
aree del mondo la popolazione si confronta con la fame ogni giorno. (...)
viviamo tutti sullo stesso pianeta e abbiamo tutti le stesse necessità. In
agricoltura le nostre necessità possono essere risolte dalla biotecnologia e
dalla
promessa
che
essa
offre
per
il
nostro
futuro.
(...)
Accettare questa scienza può colmare l’impari differenza per milioni di
esseri umani.
I semi del nostro futuro sono messi in terra. Lasciateli crescere. Lasciate
che il raccolto abbia inizio. Poter contare su un cibo sicuro per il nostro
futuro significa contare su una vita migliore.”
Pubblichiamo qui di seguito la risposta al manifesto della Monsanto,
sottoscritta da tutti i delegati africani (eccetto il Sud-Africa) alla
conferenza FAO sulle risorse genetiche - giugno 1998.
104
NO! NON DOVETE PERMETTERE CHE
UNA MESSE DISTRUGGA LA NATURA
Da: “The Monsanto Files” - The Ecologist - supplemento al n°73 di
Avvenimenti 1999
Durante le ultime settimane dello scorso anno i cittadini europei sono stati
sottoposti ad una campagna aggressiva per convincerli che il mondo
avesse bisogno dell’ingegneria genetica per essere sfamato.
La campagna pubblicitaria organizzata e finanziata dalla Monsanto, una
delle più potenti società chimiche del mondo, è stata lanciata con lo
slogan: “Lasciate che il raccolto abbia inizio”, e fornisce una visione
distorta e ingannevole delle potenzialità che l’ingegneria genetica avrebbe
nello sfamare i paesi in via di sviluppo.
Noi, sottoscritti delegati dei Paesi Africani, che abbiamo partecipato alla 5a
Sessione Straordinaria della Commissione per le Risorse Genetiche che si
è tenuta a Roma dall’8 al 12 giugno 1998, fermamente ci opponiamo
all’uso dell’immagine di fame e di povertà dei nostri paesi per spingere
una tecnologia che è insicura, dannosa all’ambiente e che non reca alcun
beneficio economico ai nostri paesi.
105
È giunto il momento di analizzare alcuni fatti attinenti la società che ha
gestito la campagna pubblicitaria:
-
La Monsanto è una delle più potenti società produttrici di
pesticidi. Ha speso negli ultimi due anni circa 6.000 milioni di
dollari per mantenere il controllo delle industrie produttrici di
semi e di biotecnologie e ora ha acquisito il primato in questi
settori. Lo scopo principale non è certamente proteggere
l’ambiente, ma quello di sviluppare le coltivazioni che possano
resistere a dosi sempre maggiori del pesticida più venduto al
mondo: “Roundup”.
-
Piuttosto che dare un aiuto reale agli agricoltori, la Monsanto li
denuncia e li sbatte in galera. Negli Stati Uniti, la società impiega
degli investigatori per scoprire e portare nei tribunali coloro che
conservano i semi della Monsanto per l’anno successivo. Grazie al
brevetto depositato, la Monsanto ha acquisito il diritto di
controllo legislativo e può, quindi, ispezionare i campi degli
agricoltori per verificare che siano stati coltivati in base alle
condizioni stabilite e con l’uso dei prodotti chimici concordati per
contratto.
-
Piuttosto
che
sviluppare
una
tecnologia
che
consenta
la
possibilità di sfamare realmente il mondo, la Monsanto usa
l’ingegneria genetica per impedire agli agricoltori di ripiantare i
semi e di applicare i sistemi agricoli locali. La Monsanto ha
106
pagato per l’acquisizione di un’industria chimica che deteneva il
brevetto bioingegneristico “Terminator Technology”, circa 18
milioni di dollari. Il seme bioingegnerizzato può essere messo in
terra una sola volta e muore nella seconda generazione. L’unico
fine di questa tecnologia è di spingere gli agricoltori a ricomprare
ogni anno i semi della stessa società e distruggere l’antica
pratica, adottata nel tempo, di conservazione dei semi locali che
formano una base per la sicurezza alimentare nei nostri paesi.
-
Nel manifesto “Lasciate che il raccolto abbia inizio” gli europei
chiedono un via libera incondizionato per la biotecnologia,
cosicché le imprese industriali possano dar inizio al raccolto dei
propri interessi. Noi non crediamo che imprese biotecnologiche
come la Monsanto possano sostenere gli agricoltori a produrre il
cibo di cui necessiteremo nel XXI secolo. Al contrario, ciò
incrementerà la distruzione del patrimonio culturale locale e dei
sistemi per un’agricoltura sostenibile che i nostri contadini hanno
sviluppato
nei
millenni
e
che
hanno
permesso
la
nostra
sussistenza nel tempo.
-
In particolare, noi non accetteremo l’uso del “Terminator” o di
altre
biotecnologie
che
uccideranno
la
capacità
dei
nostri
agricoltori di garantire la nostra sopravivenza. Noi invitiamo i
cittadini europei a dimostrare la propria solidarietà a quelli
africani e a schierarsi contro queste biotecnologie a favore invece
di un’agricoltura tradizionale.
107
-
Noi
siamo
d’accordo
nell’accettare
un
aiuto
solidale
per
incrementare la produzione agricola nei nostri paesi. Crediamo
inoltre che la scienza occidentale possa contribuire a questo fine.
Ma altresì crediamo che tutto debba essere realizzato nel pieno
rispetto delle reciproche culture. L’aiuto solidale dovrebbe essere
impostato sulla base della conoscenza locale, piuttosto che sulla
sua sostituzione e distruzione. E, cosa ancor più importante,
dovrebbe
essere
indirizzato
ai
reali
bisogni
delle
nostre
popolazioni, piuttosto che servire solo a rimpinguare le tasche e
a rinsaldare il controllo dei giganti industriali.
108
PROCESSO AGLI OGM
PERCHÈ IL MONDO DOVREBBE
BANDIRE GLI OGM
Prof. M.D. Nanjundaswamy (Presidente del K.R.R.S. - Organizzazione dei
contadini dello stato del Karnataka - e della Fondazione Amrita Bhoomi
fino al giorno della sua scomparsa, il 3 febbraio 2004)
Le società biotecnologiche spesso affermano che gli Organismi Modificati
Geneticamente (OGM), in particolare i semi alterati geneticamente sono
un grande progresso scientifico necessario per nutrire il mondo e ridurre la
povertà nei paesi in via di sviluppo. Molte organizzazioni internazionali
sono andate alla carica con politiche e ricerche per rafforzare e sostenere
109
questa tesi.
La
principale
argomentazione
portata
avanti
dai
sostenitori
della
biotecnologia è che le coltivazioni transgeniche faranno aumentare
notevolmente i raccolti e faranno diminuire l’uso dei pesticidi.
Si chiede alla biotecnologia di risolvere i problemi causati dalle precedenti
tecnologie agrochimiche: resistenza ai pesticidi, inquinamento, degrado
del suolo, ecc.
COLTIVAZIONI BT
Secondo l’industria biotech, il vantaggio delle piante transgeniche nelle
quali sono stati inseriti i geni BT (Bacillus Turingensis) è la sostituzione
degli insetticidi sintetici ora usati in agricoltura per controllare i parassiti.
Ma il problema è che la maggior parte delle piante hanno diversi parassiti,
per questo si dovranno comunque applicare gli insetticidi sintetici, in
aggiunta alla tossina BT, per controllare i parassiti che non sono il
bersaglio previsto della tossina BT. È stato anche segnalato che molte
specie di parassiti che sono il bersaglio previsto della tossina BT sono
diventati resistenti alla tossina stessa; questo fa pensare che si possano
verificare problemi di resistenza ancora più gravi nelle piante BT.
Tutte le tecniche che i bioingegneri hanno suggerito per ritardare lo
sviluppo della resistenza nei parassiti non hanno avuto alcun effetto.
110
La storia dell’agricoltura insegna che le malattie delle piante, i parassiti e
le erbe infestanti si moltiplicano con lo sviluppo delle monocolture e che le
colture intensive manipolate geneticamente distruggono la diversità
genetica.
Le piante BT hanno anche altri effetti nocivi sulle specie benefiche di
insetti.
Mantenendo le popolazioni di parassiti a livelli molto bassi, si riducono alla
fame i loro nemici naturali dal momento che predatori e vespe hanno
bisogno
di
una
piccola
quantità
di
parassiti
per
sopravvivere
nell’ecosistema agricolo.
Inoltre è risaputo che il polline delle piante BT portato dal vento sulla
vegetazione spontanea intorno ai campi transgenici può uccidere anche gli
insetti che non sono il bersaglio previsto della tossina BT.
Le tossine BT possono anche essere incorporate nel terreno attraverso le
foglie
decomposte.
Queste
tossine
BT
attive
che,
attraverso
la
decomposizione delle foglie transgeniche, penetrano e si accumulano nel
terreno e nell’acqua possono avere impatti negativi sugli invertebrati del
suolo e acquatici e sui processi nutritivi ciclici.
PIANTE RESISTENTI AGLI ERBICIDI
Anche nel caso delle piante resistenti agli erbicidi, è stato segnalato che
l’uso continuo di erbicidi può portare a problemi. Con il loro uso ripetuto
su una pianta, aumentano enormemente le possibilità che si sviluppi la
111
resistenza all’erbicida nelle varietà di erbe infestanti.
Oltre a ciò il rilascio su larga scala di piante transgeniche può promuovere
il trasferimento di transgeni dalle piante coltivate ad altre piante che
possono poi diventare piante infestanti.
Ci sono le prove che l’uso continuo di erbicidi come il bromoxynil e il
glyphosate (conosciuto anche come Round up, prodotto dalla Monsanto)
causa difetti di nascita negli animali da laboratorio, è tossico per i pesci e
può causare il cancro negli umani oltre ad essere tossico per alcune specie
presenti nel terreno che non sono il bersaglio previsto della tossina BT e
anche per predatori benefici come ragni, bachi, coleotteri, vermi della
terra e organismi acquatici inclusi i pesci.
Dal momento che è risaputo che questi erbicidi si accumulano nei frutti e
nei tuberi sorgono anche problemi di sicurezza del cibo.
LA MONOCOLTURA
La
diffusione
su
larga
scala
di
piante
transgeniche
porta
ad
un’omogeneizzazione su larga scala che a sua volta porta all’aumento
delle malattie delle piante, dei parassiti e delle erbe infestanti già
associato con le monocolture.
La pratica della monocoltura ha ridotto la biodiversità, con il risultato
finale di un ecosistema artificiale che richiede un costante intervento
112
umano, in forma di input agrochimici, che produce una serie di costi
ambientali e sociali indesiderabili.
È
provato
che
il
modello
di
sviluppo
agricolo
per
l’esportazione,
eccessivamente basato sulla monocoltura e sulla tecnologia intensiva, ha
avuto un impatto negativo sull’ambiente. La parte superiore del suolo
viene
persa
sempre
di
più,
la
diversità
genetica
viene
erosa
e
l’inquinamento chimico delle risorse del suolo e dell’acqua è in continuo
aumento.
Ciò che è ironico è il fatto che gli stessi interessi economici che hanno
promosso la prima ondata di agricoltura basata sull’agrochimica stanno
ora celebrando e promuovendo l’introduzione della biotecnologia come la
seconda Rivoluzione Verde.
LA SITUAZIONE INDIANA
Benché tutte queste informazioni fossero disponibili, il Governo Indiano si
è affrettato ad autorizzare alcune varietà transgeniche di piante da
coltivare per uso commerciale; la prima di queste è stato il cotone BT.
Questa autorizzazione frettolosa ha creato un’euforia che, come ci si
aspettava, sta scomparendo gradualmente con le relazioni dei contadini
provenienti da tre grandi stati dell’India.
In tre grandi stati il cotone BT è stato spazzato via completamente. Lo
stato del Madhya Pradesh, il cuore della cintura della coltivazione del
cotone in India, ha testimoniato un totale fallimento del cotone BT
113
modificato geneticamente. Con un fallimento del 100% i contadini sono in
rivolta e chiedono di essere risarciti dalla società produttrice di sementi.
Nel Maharashtra, lo stato confinante con il Madhya Pradesh, si è ripetuta
la stessa storia. Nello stato del Gujerat c’è una forte infestazione di vermi
del cotone BT.
Il pallone del cotone BT sta iniziando a scoppiare e i contadini cominciano
a realizzare che coltivare il cotone tradizionale è più economico e
remunerativo.
Con questa crescente consapevolezza delle conseguenze negative delle
coltivazioni transgeniche è diventata una necessità urgente la costruzione
di un’alternativa.
Proprio
per
contrastare
e
controbilanciare
gli
effetti
distruttivi
dell’economia imposta dalle multinazionali che stanno diffondendo gli OGM
in tutto il mondo è nato in India, nello stato del Karnataka, il Centro
Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile AMRITA BHOOMI (Pianeta
Immortale).
Il
Centro
AMRITA
BHOOMI
combatte
le
azioni
disastrose
delle
multinazionali facendo rinascere le tecnologie tradizionali, inizialmente
nell’agricoltura, nel campo della medicina e della salute, delle varietà
animali, della veterinaria.
La
realizzazione
di
questo
Centro
è
stata
resa
possibile
dalla
collaborazione fra la Fondazione AMRITA BHOOMI e l’Associazione S.U.M. –
Stati Uniti del Mondo (www.associazionesum.it).
114
Centro Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile
AMRITA BHOOMI (Pianeta Immortale)
115
L’INDIA DISTRUTTA DAGLI OGM
A cura dell’Associazione S.U.M. – Stati Uniti del Mondo
In India si muore di fame e sono giunti al suicidio oltre
200.000 contadini a causa dell’utilizzo dei pericolosi ed
infruttiferi semi OGM.
Ecco cosa potrebbe accadere a tutti i contadini che piantano semi OGM:i
raccolti sono pochi e malati, i terreni diventano sterili, le falde acquifere
vengono avvelenate da tossine, virus e pesticidi contenuti in questi semi,
le malattie proliferano in coloro che mangiano i raccolti OGM, i contadini
falliscono sempre a causa dei semi OGM e trovano pace solo nel suicidio,
come è accaduto e continua ad accadere in India ed in varie parti del
mondo.
116
Nello Stato dell’ANDRA PRADESH, i contadini abbandonano i terreni
divenuti ormai sterili, dopo aver utilizzato i semi OGM per le loro
coltivazioni, in quanto, a causa di micidiali virus e tossine rilasciati da
questi stessi semi, i loro terreni non potranno dare più raccolti per almeno
40 anni.
Inoltre questi semi OGM sono infruttiferi ed i pochissimi raccolti che
riescono a produrre sono malati in quanto attaccati da infinite malattie, al
contrario di quello che, ingannevolmente, le multinazionali, il Governo
indiano ed i vari corrotti Governi esistenti sul Pianeta vogliono far credere
a tutti.
Per le predette ragioni i contadini che non hanno potuto emigrare e non
avendo più nulla da mangiare, hanno chiesto al Governatore dell’ANDRA
PRADESH di potersi suicidare. Fino ad oggi nella sola India si sono
suicidati oltre 200.000 contadini per il solo fatto di aver utilizzato nelle
loro coltivazioni i pericolosi ed infruttiferi semi OGM.
Inoltre, i pollini di piante transgeniche (OGM), grazie all’azione dei venti,
contaminano piante sane lontane anche migliaia di Km.
I semi e cibi OGM non risolvono il problema della fame nel mondo, anzi la
creano e l’aggravano sempre più.
I semi OGM sono deboli e malati già in partenza proprio a causa del loro
genoma
modificato
geneticamente,
facilmente attaccati dai parassiti.
117
quindi
non
proliferano
e
sono
Questa è la nuda e cruda realtà che va a sfatare tutte le teorie e tutti gli
studi fatti nei laboratori scientifici dei produttori di OGM, tutte le
ingannevoli falsità dichiarate da questi laboratori delle multinazionali circa
la “bontà e la convenienza” di questi semi OGM, che, secondo “loro” sono
anche una risposta alla fame nel mondo in quanto farebbero aumentare i
raccolti e diminuire l’uso di pesticidi. La verità, secondo i fatti che valgono
più di mille false parole, è esattamente il contrario.
La FAO dovrebbe cercare di risolvere il problema della fame.
Che cosa sta facendo in merito a questo gravissimo problema?
La FAO sta promuovendo i semi OGM su tutto il Pianeta, come soluzione
alla fame nel mondo!
La maggioranza della gente non conosce questa realtà!
Perché devono morire così tante persone per la corruzione e gli interessi di
alcune persone?
Per approfondire questo argomento andate sul motore di ricerca GOOGLE
e digitate la parola AMRITA BHOOMI.
Non solo l’utilizzo dei semi OGM porta alla sterilità dei terreni, ma anche
mangiare cibi transgenici (OGM) può causare notevoli danni alla salute
dell’uomo quali: atrofia degli organi, lesioni, anomalie genetiche, allergie,
distruzione delle difese immunitarie, tumori, ecc., come è stato provato
scientificamente da scienziati e ricercatori di tutto il mondo come ad
esempio, il Prof. Arpad Pusztai (microbiologo, ex ricercatore del Rowett
Research Institute” – Scozia), la Dott.ssa Mae Wan Ho (Biofisica,
118
Presidente del “The Institute of Science in Society, autrice dei libri
“Ingegneria genetica: le biotecnologie fra scienza e realtà” e “Living with
the Fluid Genome”), il Prof. Miguel Altieri (Agroecologo, Università di
Berkeley
–
California,
coordinatore
Programmi
Sviluppo
Agricoltura
Sostenibile delle Nazioni Unite), la Dott.ssa Clara Nicholls (Università di
Berkeley – California), il Dott. Jean Pierre Berlan (INRA/CTESI - Francia),
il Prof Giorgio Celli (Università di Bologna: Comm. Agricoltura Parlamento
Europeo), il Prof. Nanjundaswamy (Presidente del movimento di oltre 50
milioni di contadini dello Stato indiano del Karnataka e del Centro
Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile “AMRITA BHOOMI, deceduto nel
2004), il Dott. Charles M. Benbrook (ex direttore del settore Agricoltura
della Academy of Science -USA), il Dott. Peter Rosset (Università di
Berkeley
–
California),
il
Dott.
Giuseppe
Altieri
(agroeconomo
www.agernova.it - Italia), il Dott. Amaral Weber (IPGRI CGIAR – Roma),
ecc., ecc., ecc.
L’informazione giusta è importante da ricercare, se vogliamo capire in
quale direzione stiamo andando noi e l’intero Pianeta.
Le piante nate da semi OGM hanno inoltre bisogno di molti trattamenti
chimici, questo è il contrario di quello che le multinazionali affermano.
Esse sostengono che i semi OGM non hanno bisogno di pesticidi e
trattamenti intensi.
Non è assolutamente vero!
In India i contadini sono giunti a decuplicare le dosi di pesticidi in quanto,
a causa della manipolazione genetica che ha reso le piante squilibrate e
119
deboli, esse vengono più facilmente attaccate dai parassiti, quindi queste
piante OGM hanno bisogno di maggiori interventi chimici anti-parassitari
rispetto alle coltivazioni convenzionali. Ma, nonostante i numerosissimi
interventi chimici, le piante OGM, comprese quelle del cotone che
rappresentano la maggiore risorsa dell’India, vengono distrutte dai
parassiti, cosa questa che non accadeva con le piante tradizionali indiane
di cotone e di altre specie, prima che le multinazionali ed il Governo
indiano, da esse corrotto, imponessero all’India i fallimentari semi OGM.
Gli interventi anti-parassitari, ossia i pesticidi, in ultima analisi, che cosa
fanno alle piante OGM e non OGM, ovvero a tutte le coltivazioni
tradizionali o convenzionali?
I pesticidi abbassano, fino a distruggere completamente, le difese
immunitarie delle piante. Di conseguenza a questo “abbassamento”, le
piante vengono attaccate facilmente dai parassiti. Questi ultimi quindi si
moltiplicano nutrendosi delle piante stesse, pertanto le distruggono. I
contadini, erroneamente, danno la colpa di queste distruzioni ai parassiti
che, in verità non c’entrano nulla essendo questi ultimi solo l’effetto
dell’uso di pesticidi, erbicidi, OGM, sostanze chimiche, ecc.
Anche gli OGM, contenendo pesticidi insieme a virus e batteri altamente
infettivi e tossine micidiali, producono l’abbassamento e la distruzione
delle difese immunitarie delle piante, per non parlare degli interventi
antiparassitari che, per le predette ragioni, danno il colpo di grazia a tutte
le piante.
Pertanto i parassiti non sono la vera causa della distruzione delle piante.
120
La vera causa è nell’uso di OGM, pesticidi, erbicidi e sostanze chimiche
che, abbassando ed annullando le difese immunitarie delle piante,
consentono ai parassiti di attaccarle, di distruggerle e di proliferare
mangiando queste stesse piante. Le piante quindi, con le loro difese
immunitarie che si sono abbassate o annullate a causa di OGM, pesticidi,
erbicidi, ecc., non riescono più a sostenere l’attacco dei parassiti, pertanto
vengono
distrutte
dai
parassiti
che
proliferano
grazie
al
predetto
abbassamento delle difese.
Tutti sanno o dovrebbero sapere che tutte le malattie possono proliferare,
solo se si abbassano o si annullano le difese immunitarie, come nel caso
dell’AIDS.
Se vi sono le difese immunitarie molto basse o, come nell’AIDS, quando
tali difese sono completamente assenti, accade che un qualsiasi banale e
innocuo virus o batterio riesca ad attecchire facilmente, a moltiplicarsi ed
uccidere un uomo. “AIDS” significa “sindrome da immunodeficienza”,
significa cioè che possiamo ammalarci facilmente di qualsiasi malattia e
che perfino un banale ed innocuo virus o batterio o un semplice
raffreddore
può
ucciderci
velocemente
in
quanto
le
nostre
difese
immunitarie sono assenti perché, “in qualche modo”, sono state
distrutte.
Se siamo intelligenti, la principale, giusta domanda che dovremo porci è
quindi questa: “Perché, siamo immuno-deficienti, in che modo le
nostre difese immunitarie e le difese immunitarie delle piante,
degli esseri umani e degli animali vengono distrutte?”
121
Sappiamo che i parassiti, da soli, non possono distruggere queste difese.
Non sono neanche virus e batteri, da soli, a poterle distruggere. E’ quindi
stato provato che sono le sostanze chimiche contenute in OGM, erbicidi,
pesticidi o antiparassitari, concimi chimici, farmaci, vaccini, ecc., a
distruggere le difese immunitarie di piante, uomini ed animali. Queste
sostanze chimiche sono quindi la vera causa dell’abbassamento e della
distruzione delle difese immunitarie e quindi, di conseguenza, della
creazione di tutte le malattie esistenti sulla Terra.
Per approfondire questo argomento leggere:
-
S.O.S. TERRA (di prossima pubblicazione anche come e-book
su: www.laviadiuscita.net
-
SAI COSA CAUSANO ALLA SALUTE PESTICIDI, ERBICIDI E
CONCIMI CHIMICI?
-
LE VACCINAZIONI COSA FANNO?
I suddetti libri possono essere richiesti all’Ass.ne SUM - Tel. 0836-484851
www.associazionesum.net
122
INTERVISTA
DELL'ASSOCIAZIONE SUM
AL PROF. M. D. NANJUNDASWAMY
(www.associazionesum.it )
Il
Prof.
M.D.
(Organizzazione
Nanjundaswamy
dei
contadini
è
dello
stato
stato
Presidente
del
del
Karnataka)
K.R.R.S.
e
della
Fondazione Amrita Bhoomi fino al giorno della sua scomparsa, il 3
febbraio 2004.
1. LA BIOTECNOLOGIA IN AGRICOLTURA PUÒ RISOLVERE IL
PROBLEMA DELLA FAME NEL MONDO?
123
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Prima di rispondere a questa domanda è
necessario vedere se la biotecnologia come viene praticata ora dalle
multinazionali in agricoltura è una scienza, perché ciò che stanno usando è
chiamato transgenico e il transgenico non è assolutamente scienza perché
l’ingegneria genetica in natura è stata un trasferimento di geni dall’alto
verso il basso e il transgenico è un processo nel quale i geni vengono
trasferiti orizzontalmente da una specie all’altra, cosa che non è mai
successa in natura da quando la natura ha iniziato ad esistere. Il
trasferimento di geni in senso orizzontale, da una specie all’altra, è
qualcosa che va contro natura e non può essere chiamata scienza per
varie ragioni, in particolare gli stessi scienziati non conoscono le
conseguenze di ciò che potrebbe accadere in futuro quando i geni vengono
trasferiti orizzontalmente. Una scienza con incertezze non è assolutamente
scienza. A prima vista il trasferimento di geni orizzontale da una specie
all’altra sembra magia e non può essere chiamato scienza.
Per rispondere alla sua domanda se il transgenico può nutrire la
popolazione del mondo che è in aumento, in realtà non c’è mancanza di
cibo nel mondo - c’è fame, sì - ma non c’è mancanza di cibo nel mondo,
anche oggi. Il mondo ha abbastanza cibo per 8 miliardi di persone, mentre
in questo preciso momento ci sono 6 miliardi di persone nel mondo e c’è
abbastanza cibo per altri 2 miliardi di persone e la fame c’è, non per
mancanza di produzione, ma per mancanza di distribuzione e per
mancanza di accesso al cibo e accesso alla terra e se questi disordini
fossero rettificati, non ci sarebbe fame su questo Pianeta, anche oggi.
124
Solo tecnologie che non creano disuguaglianze - perché la disuguaglianza
è la ragione della povertà e la povertà è la ragione della fame - possono
risolvere la fame nel mondo.
Ma il transgenico crea disuguaglianze molto più delle cosiddette varietà ad
alta resa della tecnologia della prima rivoluzione verde che ha creato
disuguaglianze e, come ho detto, le tecnologie che possono eliminare le
disuguaglianze e le disparità, come ad esempio la riforma della terra, cioè
l’accesso alla terra che viene fornita a tutti i piccoli contadini in tutto il
mondo,
potrebbe
essere
l’inizio.
Ci
sarebbe
sufficiente
sicurezza
alimentare a livello familiare, nazionale ed internazionale."
2.
CHE
COSA
MULTINAZIONALI
NECESSARI
PER
RISPONDEREBBE
ALL’AFFERMAZIONE
BIOTECNOLOGICHE
NUTRIRE
LA
CHE
GLI
CRESCENTE
OGM
DELLE
SONO
POPOLAZIONE
MONDIALE?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Bene, ho già risposto in parte a questa
domanda e, come ho detto, questo mondo è un mondo ricco di diversità
ed è bene sapere che la maggior parte dei piccoli contadini vive o in terre
minacciate dalla desertificazione o in terre non fertili o in terreni in
pendenza o in zone collinose.
Circa 850 milioni di persone vivono in questo tipo di terreno e questa
tecnologia che viene chiamata transgenica è una scienza che promuove le
monocolture. Le monocolture hanno dato prova di essere un fallimento
125
persino nella tecnologia della prima rivoluzione verde e questa è la causa
della fame nel mondo, come ammesso anche dalla stessa FAO. In un
mondo ricco di diversità con diverse condizioni agroclimatiche, le
monocolture non funzionano affatto e questa è la ragione per la riduzione
dei raccolti, per il fallimento dei raccolti e la conseguente fame.
In secondo luogo la biotecnologia è una tecnologia molto dispendiosa che i
piccoli contadini non possono permettersi e la biotecnologia non è una
risposta alla fame nel mondo."
3.
QUALI
MODIFICATE
SONO
LE
CARATTERISTICHE
GENETICAMENTE?
SONO
DELLE
ADATTE
AD
VARIETÀ
ESSERE
COLTIVATE DAI CONTADINI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Come ho detto, è una tecnologia molto
dispendiosa, a partire dai prezzi dei semi brevettati e la conseguente
necessità di applicare più pesticidi, anziché sfuggire all’applicazione di
pesticidi per ridurre le malattie delle piante.
Questo perché nelle varietà transgeniche che sono state introdotte ci sono
principalmente due varietà. Una è la varietà resistente ai parassiti e l’altra
è la varietà resistente agli erbicidi, in entrambe queste varietà è già stato
provato globalmente che i parassiti sviluppano la resistenza ai pesticidi
molto velocemente. Questo fa parte del processo naturale della lotta per la
sopravvivenza da parte degli insetti, nella quale essi sviluppano un
126
meccanismo di anti-intossicazione quando lo stesso pesticida viene usato
continuativamente e su questo non c’è discussione fra gli scienziati.
Ma la domanda è: in quanto tempo i parassiti sviluppano la resistenza ai
pesticidi?
Nel caso delle varietà resistenti ai parassiti chiamate varietà BT - BT
significa piante nel cui DNA è stato inserito il Bacillus Turingensis, - le
varietà BT producono tossine dentro di sé in tutte le parti della pianta che
dovrebbero prendere di mira un parassita specifico e questa è una
tecnologia che sostiene la tesi che a un gene corrisponde un parassita, è
una tecnologia simile a quella introdotta con la precedente rivoluzione
verde che ha fatto corrispondere a una sostanza chimica un parassita, ma
è fallita.
La tecnologia basata sulla tesi che a una sostanza chimica corrisponde un
parassita è fallita per il fatto che il raccolto è diventato vulnerabile ad altri
parassiti.
In modo analogo anche la tecnologia che fa corrispondere a un gene un
parassita fallisce perché il parassita in breve tempo inizia a sviluppare un
meccanismo
di
anti-intossicazione
resistenza al pesticida.
127
per
sopravvivere
e
sviluppa
la
Ma, a parte questo, le tossine delle varietà resistenti ai parassiti, che
sviluppano queste tossine non prendono di mira un solo tipo di parassita,
ma distruggono anche i parassiti utili, per parassiti utili intendo i parassiti
che mangiano parassiti e, quando anche i parassiti che mangiano i
parassiti, vengono distrutti da queste tossine, naturalmente si verifica un
aumento delle malattie delle piante.
Questo è un altro danno che viene fatto anche nel caso delle varietà
resistenti agli erbicidi. Esso porta all’applicazione di una maggiore quantità
di sostanze chimiche, perché è già stato trovato che, nelle coltivazioni di
queste varietà resistenti agli erbicidi, quando lo stesso erbicida viene
usato per molto tempo, le piante selvatiche appartenenti alla stessa
famiglia delle piante resistenti agli erbicidi, sviluppano anch’esse la stessa
resistenza, con il risultato che le parenti selvatiche di queste piante,
diventano
superinfestanti
e per
eliminare
queste superinfestanti,
i
contadini dovranno utilizzare più sostanze chimiche, con il risultato che le
spese aumentano quindi sempre di più, invece di aiutare i contadini,
procura loro perdite di denaro."
4. LE SOCIETÀ PRODUTTRICI DI SEMI AFFERMANO CHE LE COLTIVAZIONI TRANSGENICHE FANNO AUMENTARE I RACCOLTI. È
VERO?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Decisamente no perché questi sono i due tipi
principali di varietà che sono stati introdotti, una è la varietà resistente ai
128
parassiti per evitare le malattie delle piante e la seconda per evitare le
erbacce.
Queste sono le uniche qualità di queste due varietà, esse non sono state
manipolate geneticamente per aumentare i raccolti e molti studi sono stati
fatti a livello internazionale esaminando per esempio coltivazioni BT e
coltivazioni non BT, i raccolti sono risultati essere minori nelle piante BT e
sono risultati maggiori nelle coltivazioni non BT. Quindi l’affermazione delle
società
produttrici
di
semi
che
le
coltivazioni
transgeniche
fanno
aumentare i raccolti è una vera e propria menzogna."
5. GLI OGM POSSONO ESSERE UNA SOLUZIONE PER RIDURRE LE
MALATTIE DELLE PIANTE E L'USO DEI PESTICIDI?
Prof.
M.D.Nanjundaswamy:
"Decisamente
no,
come
ho
detto,
non
colpiscono un solo parassita e distruggono anche i parassiti amici ed è
stato trovato che anche gli amici dei contadini, cioè gli uccelli, che
agiscono anche loro come pesticidi perché mangiano i parassiti, vengono
uccisi anche loro perché gli uccelli mangiano i parassiti che hanno
mangiato le tossine. A parte questo, quando le foglie cadono a terra - ho
detto prima che la pianta produce tossine in tutte le sue parti, quindi c’è la
tossina nelle radici, c’è la tossina negli steli, c’è la tossina nelle foglie, c’è
la tossina nei fiori - si mischiano al terreno, il terreno diventa tossico e la
tossina distrugge i necessari microorganismi e i necessari funghi nel
terreno, distruggendo per sempre la fertilità del terreno che necessita
ancora una volta di un uso maggiore di sostanze chimiche.
129
È risultato chiaramente da esperimenti condotti in laboratori e anche in
campo aperto, che le coltivazioni BT hanno necessitato di una maggiore
applicazione di pesticidi e sostanze chimiche a causa dell’aumento del
numero delle malattie delle piante. Anche se un certo tipo di parassita è
stato controllato, non ha potuto controllare l’infestazione di altri parassiti."
6. GLI OGM PROTEGGONO L’AMBIENTE?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Bene, questo è il danno maggiore che le
coltivazioni transgeniche faranno.
È stato osservato attraverso esperimenti fatti da scienziati in tutto il
mondo che c’è stato un trasferimento di geni in altre varietà. Come ho
detto prima il trasferimento di geni alle piante selvatiche della stessa
famiglia accade per primo e ci sono stati casi in cui questi geni hanno
contaminato anche altre varietà, con il risultato che le varietà locali
originarie prendono le stesse caratteristiche delle varietà transgeniche,
con il risultato che qualsiasi biodiversità abbiamo viene danneggiata in
modo permanente una volta per tutte e in questo modo il trasferimento di
geni danneggia la biodiversità, danneggia l’ecosistema.
Questa non è la fine della storia. Ci sono anche altri effetti negativi.
La tossina BT, a causa della caduta delle foglie, non viene degradata molto
velocemente con il risultato che si mischia al terreno ed anche all’acqua
130
del terreno e contamina anche animali acquatici come i pesci e distrugge i
microorganismi nel terreno. In questo modo danneggia l’ecosistema.
Il danno maggiore è il danno alla biodiversità e la maggior parte dei centri
di biodiversità nel mondo hanno già iniziato a soffrire il danno e ci sono
state molte lamentele per i danni causati dal transgenico da parte dei
contadini."
7. GLI OGM FORNISCONO CIBO NUTRIENTE?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Questo deve essere oggetto di attenzione da
parte dei consumatori di tutto il mondo. Queste società biotecnologiche
affermano che forniranno cibo nutriente. Forse lei sa che hanno cercato
con il Golden Rice, che darebbe vitamina A ai poveri bambini del Terzo
Mondo, che sono nati ciechi perché sono carenti di vitamina A.
Questa è stata una grossa presa in giro nel senso che per avere la
vitamina A necessaria per un bambino, il bambino deve mangiare almeno
3 kg. di riso al giorno e un adulto per avere la quantità necessaria di
vitamina A deve mangiare forse 10 kg. di riso al giorno, mentre la stessa
quantità di vitamina A può essere fornita ai bambini che stanno perdendo
la vista nei paesi del Terzo Mondo da piante e verdure facilmente
reperibili.
131
La presa in giro del Golden Rice è finita, ma ci sono state altre
osservazioni fatte da scienziati sugli effetti negativi del consumo di cibo
modificato geneticamente sugli animali e sugli umani.
È stato osservato che i geni trasferiti nel cibo modificato geneticamente
sono già entrati nell’intestino umano e l’intestino umano è incapace di
digerire questi geni col risultato che questi geni entrano nel sangue ed
iniziano a distruggere i globuli bianchi con il risultato che il sistema
immunitario verrà danneggiato. Questo è esattamente come prendere
l’AIDS attraverso il cibo.
Ci sono stati anche problemi di riproduzione rilevati nei maiali negli stessi
Stati Uniti. E squilibri ormonali sono stati osservati in molti casi con il
risultato che la biotecnologia, piuttosto che fornire cibo nutriente, è molto
pericolosa per la salute umana e animale.
C’è un’informazione recente proveniente dal Dipartimento di Agricoltura
degli Stati Uniti che hanno scoperto una nuovissima varietà di mais che
essi
affermano
essere
un
potenziale
strumento
di
controllo
della
popolazione mondiale ed anche la soluzione per la fame nel mondo e
hanno dato a questo mais il nome di mais contraccettivo. Se un uomo
mangia questo mais il suo sperma diventa incapace di muoversi e se una
donna mangia questo mais essa produce tossine che attaccheranno lo
sperma. Bene questo è il tipo di cibo che viene fornito dalle società
biotecnologiche."
132
8. PERCHÉ SECONDO LEI, NONOSTANTE TUTTE QUESTE PROVE
SCIENTIFICHE
SPECIFICHE,
LA
FAO
PROMUOVE
LA
BIOTECNOLOGIA COME SOLUZIONE AL PROBLEMA DELLA FAME
NEL MONDO?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Questo è ciò che è sorprendente perché, nel
1° Summit Mondiale sull’Alimentazione, la FAO ha ammesso che le
monoculture, che sono ecologicamente vulnerabili, sono state la principale
ragione della fame nel mondo e della stagnazione della produzione. La
stessa FAO nel 2° Summit Mondiale quest’anno sta cercando di diffondere
la biotecnologia come risposta alla fame nel mondo, ben sapendo che la
biotecnologia, che viene chiamata la tecnologia della seconda rivoluzione
verde, raddoppia le monocolture e di conseguenza raddoppia la fame nel
mondo, è importante notare che contemporaneamente, gli Stati Uniti
stanno sostenendo la biotecnologia.
Questo significa che queste istituzioni internazionali stanno diventando
strumenti
delle
multinazionali
che
si
aggiungono
all’Organizzazione
Mondiale del Commercio e stanno cercando di usare la loro influenza
politica sui governi dei paesi in via di sviluppo. La maggior parte di questi
paesi sono corrotti, usando le amministrazioni corrotte, inclusa l’India,
hanno fatto entrate le varietà transgeniche ancora prima che il governo
desse il permesso specifico di commercializzarle. Questo ha causato
l’indebitamento di molti contadini.
133
La ragione dei suicidi dei contadini in India è principalmente l’immissione
clandestina delle varietà transgeniche, in particolare il cotone BT.
Dei più di 15.000 suicidi di contadini (nota dell'Ass.ne SUM: ad oggi i
suicidi sono arrivati ad oltre 200.000), almeno il 90% sono i contadini che
coltivano il cotone ed in questo modo la FAO è stata la causa diretta dei
suicidi dei contadini in India. Ciò che dovrebbe fare ora è rendersi conto
del suo errore, ammettere onestamente tutto ciò che ha detto nel 1°
World
Food
Summit
ed
introdurre
un’immediata
moratoria
sulla
commercializzazione delle varietà transgeniche in tutto il mondo e questo
è ciò che la FAO dovrebbe fare subito."
9.
QUALE
POTREBBE
ESSERE
SECONDO
LEI
LA
SOLUZIONE
ALTERNATIVA PER LA FAME NEL MONDO?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Secondo me la risposta c’è già perché, come
ho detto prima, più di 850 milioni di contadini sono molto, molto lontani
dalla scienza moderna, dalla scienza agricola moderna e nonostante
questo abbiamo abbastanza cibo per 8 miliardi di persone, anche se in
questo momento siamo solo 6 miliardi. Ho dimenticato di menzionare
un’altra ragione per il cosiddetto "problema alimentare".
La maggior parte dei cereali che vengono prodotti vengono deviati come
cibo per animali. Forse sapete già che, per produrre 1 kg. di carne
vengono usati 14 kg. di cereali e se questo potesse essere fermato ci
sarebbe un enorme surplus di cibo in questo mondo, quindi l’alternativa
134
c’è già. Secondo i principi biologici (dell'agricoltura biologica), il problema
alimentare può essere risolto molto facilmente e questo è ciò che
dovrebbe essere fatto, ciò che dovrebbe essere fatto dai governanti.
Ci sono stati molti casi in cui le tecnologie agricole tradizionali (agricoltura
naturale e biologica) sono state usate principalmente nei paesi del Terzo
Mondo. Vi darò alcuni esempi.
Per esempio nel sud del Brasile più di 200.000 contadini, adottando
tecnologie locali, hanno effettivamente raddoppiato il raccolto di mais e
grano e in modo simile in Guatemala e nell’India Occidentale, in Kenia e in
Messico e molti altri paesi del Sudamerica come Cile e Colombia, usando
sistemi agricoli tradizionali hanno effettivamente aumentato la produzione
e queste sono state le osservazioni di contadini che hanno abbandonato
l’agricoltura chimica intensiva anche in India e il movimento sta
effettivamente crescendo in tutto il mondo e questo movimento deve
essere rafforzato.
Per rafforzare questo movimento in India abbiamo iniziato un Centro
Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile chiamato Amrita Bhoomi che,
tradotto, significa Pianeta Immortale. Questo è un programma per rendere
il Pianeta Immortale e questa è l’unica strada aperta per l’umanità per
vedere come l’agricoltura e il cibo possono esistere con la natura senza
danneggiarla."
135
10. LEI HA DETTO CHE 15.000 CONTADINI SI SONO SUICIDATI.
PUÒ DIRCI PERCHÈ L’HANNO FATTO? (Nota: al “tempo”
dell’intervista i suicidi dei contadini erano 15.000. Ad oggi, nella
sola India, i contano oltre 200.000 suicidi causati dai semi OGM)
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Come ho già detto, anche prima del permesso
formale che deve essere dato dai governi, in India sono state immesse nel
mercato queste varietà transgeniche di cotone, senza informare i contadini
che era cotone transgenico. Ai contadini è stato detto che erano semplici
varietà ad alta resa e sono state vendute in tutti i tipi di condizioni
climatiche ed i contadini hanno semplicemente creduto alla propaganda
del governo ed hanno cercato di coltivare le piante e molto presto, come ci
si aspettava, i parassiti sono diventati resistenti al pesticida.
Questa è stata la ragione principale per la quale, in molti luoghi,
nonostante i contadini abbiano usato i pesticidi 50 volte per uccidere i
parassiti, non sono riusciti a salvare il raccolto. Quindi già il fatto di usare i
pesticidi 50 volte è stato un fardello economico sufficientemente pesante
per loro.
La perdita del raccolto è stato un fardello in più per loro, con il risultato
che i debiti sono aumentati e non sapendo come uscire dai debiti, hanno
trovato una facile via d’uscita nel suicidio, dove nella maggior parte dei
casi di suicidi, il modo più facile per loro è stato bere lo stesso pesticida.
Nella maggior parte dei casi si sono suicidati bevendo i pesticidi, in altri
casi, molto pochi, i contadini si sono impiccati."
136
11. PERCHÈ SECONDO LEI TUTTE QUESTE INFORMAZIONI NON
RAGGIUNGONO IL RESTO DEL MONDO?
Prof. M.D.Nanjundaswamy: "Perché le compagnie multinazionali hanno un
programma specifico di corrompere istituzioni importanti fra le quali ci
sono le università, gli scienziati delle università e i mass media.
Per
fare
l’esempio
dell’India,
giornalisti
rappresentanti
i
maggiori
settimanali politici e giornalisti rappresentanti i quotidiani mainstreem e in
modo particolare la stampa vernacolare sono stati cooptati dando loro
ingenti sovvenzioni di viaggio, facendoli viaggiare in tutto il mondo,
fornendo loro ogni tipo di facilitazioni. Le compagnie multinazionali stanno
corrompendo i mass media e questa è la ragione per la quale informazioni
così vitali non raggiungono il mondo esterno. Questa è l’unica ragione."
137
FALLIMENTO DEL COTONE OGM
IN INDIA 200.000 SUICIDI
FRA I COLTIVATORI DI COTONE
OGM
Dalla relazione di Subramanian Kannaiyan, attivista del Comitato di
Coordinamento delle Associazioni di agricoltori dell'India Meridionale,
al Convegno “Puglia libera da OGM” organizzato dall’ Ass.ne SUM
(www.associazionesum.it)
in collaborazione con il Comune di Lecce il
20/02/10.
I coltivatori di cotone hanno subito pesanti perdite
economiche a causa del fallimento delle sementi di
cotone OGM.
“Vengo dallo Stato del Tamil Nadu (India meridionale). L’anno scorso, nel
mio distretto, sono falliti circa 750 acri di coltivazioni di cotone OGM della
Monsanto.
Dopo aver dato due soli raccolti di cotone, le foglie delle piante sono
diventate rosse, poi sono seccate e le piante intere sono cadute al suolo.
138
L'associazione degli agricoltori del Tamil Nadu, di cui faccio parte, ha
chiesto al governo che questo fallimento fosse analizzato dagli esperti.
Alcuni ricercatori dell’Università di Agraria e delle Istituzioni di Ricerca
Scientifica sono stati quindi incaricati di condurre un’inchiesta.
Sapete cos'hanno detto?
Che i semi sono perfetti, ma gli agricoltori non sanno come coltivarli e che
il suolo non è adatto per la coltivazione del cotone. In realtà su questi
terreni si coltiva il cotone non OGM, con successo, da centinaia di anni.
Nello stesso periodo, nella mia provincia, circa 40.000 ettari di cotone
OGM non hanno dato raccolti. Gli stessi ricercatori hanno analizzato
anche quelle coltivazioni nelle quali era stato usato lo stesso seme OGM
della stessa società, prodotto con la stessa tecnologia Bt della Monsanto e
hanno dichiarato che il cotone non era stato rovinato dai semi OGM, ma
dalle piogge eccessive dei monsoni.
Dal Primo Ministro all'ultima persona nell'Università, dicono tutti che
questa tecnologia è ottima e sta aiutando i coltivatori. Ma i coltivatori di
cotone nel mio paese si stanno suicidando. Soltanto negli ultimi 10 anni
più di 200.000 coltivatori si sono tolti la vita. Per lo più sono agricoltori
che hanno coltivato il cotone OGM della Monsanto.
Il 70 % del cotone coltivato in India è cotone OGM. I coltivatori non hanno
altre alternative. I semi originari che non sono OGM non si trovano più,
perciò i coltivatori sono costretti a comprare i semi OGM. Inoltre il prezzo
dei semi è aumentato moltissimo. È veramente costoso per gli agricoltori
(…)
139
In sette anni la Monsanto ha preso il controllo di tutte le aziende che
producono semi di cotone. Fra queste la Mahico che era una società
indiana, ora è stata acquistata dalla Monsanto, il nome è rimasto indiano,
ma la società è straniera (americana).
Nelle nostre Università di Agraria alcuni ricercatori sono stranieri e fanno
ricerche per la Monsanto.
Come è potuto accadere questo in India?
Dovete sapere che l'Agenzia di Aiuto statunitense USAID, dà quantità
ingenti di denaro alle nostre istituzioni scientifiche per finanziare ricerche
sulle biotecnologie in favore delle multinazionali. Inoltre le Università
hanno
raccolto
i
semi
dai
coltivatori
per
creare
una
banca
del
germoplasma. In questo modo i soldi provenienti da USAID, dalla
Fondazione Rockfeller e dalla Fondazione Ford hanno aperto le porte delle
nostre Università alle società Mahico, Monsanto, Singenta, Bayer ecc. che
possono così avere accesso ai semi.
La ricerca nelle Università di Agraria indiane è stata quindi trasformata a
favore delle multinazionali. (...)
L’Ente Alimentare Indiano ha chiesto il permesso di scaricare in mare
grandi quantità di cereali andati a male.
Inoltre abbiamo esportato 25.000.000 di tonnellate di cereali in Europa e
Australia per nutrire gli animali.
Allora perchè la gente muore di fame mentre nei nostri negozi c'è
abbondanza di cereali?
Non è a causa della mancanza di produzione. La produzione c'è. Ma le
140
persone non hanno i soldi per comprare il grano. (…)
I coltivatori in India si sono opposti agli OGM nelle colture alimentari.
Nutrire il mondo dovrebbe essere responsabilità dei coltivatori dei piccoli e
dimenticati contadini del mondo. Non è
responsabilità della Singenta,
Monsanto, Bayer o qualsiasi altra multinazionale.
Esse non stanno semplicemente controllando il seme. Controllare il seme
significa controllare la vita dell'umanità.
Concludo citando il Mahatma Gandhi, Padre dell’India: c'è abbastanza
per i bisogni di tutti, ma non abbastanza per l'avidità di tutti.
Combatteremo l'avidità delle avide compagnie multinazionali.”
141
LA COMMISSIONE EUROPEA
PONE FINE ALLA MORATORIA
SULLA COLTIVAZIONE
DI PIANTE OGM IN EUROPA
Da www.associazionesum.it.
Il 12 marzo la Commissione Europea pone fine, dopo dodici anni, alla
moratoria sulla coltivazione di piante OGM in Europa, autorizzando (oltre
alla commercializzazione di altri tre mais OGM destinati all'alimentazione
umana e animale) la coltivazione della patata transgenica Amflora,
prodotta dalla BASF, leader dell’industria chimica tedesca.
La patata è stata modificata geneticamente per ottenere una maggiore
resa nella produzione di amido ed è stata autorizzata per uso industriale,
per l'alimentazione animale e come fertilizzante. Nel suo DNA è stato
inserito un gene che conferisce la resistenza ad alcuni antibiotici; per
questo motivo, sin dal 1998 la patata Amflora è stata al centro di una
controversia fra l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) che
ha dato il suo via libera ‘tecnico’, e le due autorità sanitarie, europea e
mondiale, l’EMEA (Agenzia Europea del Farmaco) e l’Organizzazione
Mondiale della Sanità. Con l’autorizzazione della patata Amflora è stato
142
violato non solo il principio di precauzione nei confronti delle colture
geneticamente modificate, che aveva motivato la moratoria, ma anche la
direttiva Ue 2001/18 che proibisce espressamente l'autorizzazione per gli
OGM che contengono geni di resistenza agli antibiotici.
143
L’ENNESIMA MENZOGNA:
IL POMODORO VIOLA OGM
PUBBLICIZZATO COME
“ANTICANCRO”
Da notizie sum N°2 – 2011
Perchè spendere tanti soldi per realizzare un prodotto
che non è benefico, anzi rischia di procurare gravi
malattie a chi lo mangia?
Il Progetto Europeo di Ricerca Flora, promosso e finanziato dall’Unione
Europea, ha prodotto un pomodoro viola modificato geneticamente con i
geni di un fiore, il boccadileone, per arricchirlo di antocianine, sostanze
antiossidanti con proprietà anticancro che costituiscono il pigmento
naturale responsabile del colore violaceo di molti fiori e frutti.
In natura il pomodoro non contiene antocianine, ma è ricco di un’altra
sostanza anticancro: il licopene.
La ricerca che ha condotto alla creazione del pomodoro viola OGM è stata
condotta dal John Innes Centre e dall'Istituto Europeo di Oncologia di
144
Milano, diretto dal prof. Veronesi, che ne ha illustrato i benefici su tutti i
media sostenendo che “La bioingegneria un giorno potrà essere un’arma
decisiva per la lotta ai tumori”.
“Il pomodoro viola anticancro è l’ennesima menzogna rivestita di
tecnologia.(...) Non lasciamoci ingannare: il progetto di concentrare in
pochi ortaggi tutte le quantità di vitamine, antiossidanti etc. in modo da
renderne semplice l’assunzione è un’idiozia in termini, prima che una
mostruosità.
Proprio perché quella presunta concentrazione è stata ottenuta con una
pesante manipolazione genetica con tutti i rischi per la salute
intimamente connessi con la loro natura artificiale.”. (1)
Nel loro libro "La sicurezza degli OGM"
(Edilibri - 2008) i ricercatori
indipendenti A. Pusztai e S. Bardocz riferiscono che, secondo il patologo
dell’Università di Aberdeen, Stanley Ewen, nell’intestino umano i
transgeni possono causare uno sviluppo incontrollabile il quale,
alla lunga, potrebbe condurre allo sviluppo del tumore al colon.
Perchè si pubblicizza il pomodoro viola e non si parla di questi rischi?
Chi ha interesse a produrre e pubblicizzare un pomodoro viola OGM?
Il pomodoro viola non serve ai cittadini che possono trovare sostanze
naturali antiossidanti e anticancro nella frutta e nella verdura biologica.
(1)Da “La follia del pomodoro viola” Dr. P. Girotto,
Fonte:www.disinformazione.it
145
ROUNDUP:
IL NUOVO AGENTE ARANCIO
DELLA MONSANTO
Da notizie sum N°26 – 2011
Il diserbante Roundup della Monsanto che produce semi
OGM modificati geneticamente proprio per resistere
all’uso massiccio e continuo di questo erbicida contiene,
oltre al glifosato, altre sostanze molto più tossiche che
ne amplificano la pericolosità.
146
Milioni di persone in
Vietnam, negli Usa e
in altri Paesi continuano a
soffrire per gli effetti dell’Agente Arancio.
I figli dei veterani di guerra americani e almeno centocinquantamila (fino
ad oggi)
bambini vietnamiti sono nati con malformazioni prodotte dai
pesticidi.
Tutto iniziò esattamente cinquant’anni fa con l’avvio dell’Operation Ranch
Hand da parte delle forze militari USA impegnate nella guerra in Vietnam.
In 10 anni, dal 1961 al 1971, le truppe USA, per distruggere ogni
copertura vegetale e stanare così gli imprendibili guerriglieri vietcong sul
terreno nudo, hanno irrorato più di 80 milioni di litri di Agente Arancio
prodotto dalla multinazionale Monsanto.
Oggi la Monsanto produce semi OGM, modificati geneticamente proprio
per resistere all’uso massiccio e continuo dell’erbicida Roundup che viene
venduto insieme ai semi OGM di soia, mais e colza RR.
Studi recenti effettuati sulla popolazione del Sudamerica, una delle aree al
mondo in cui si usa maggiormente la soia OGM Roundup Ready, hanno
evidenziato un alto tasso di malformazioni genetiche e cancro.
In particolare uno studio fatto in Venezuela segnala casi di bambini
venezuelani nati in aree pesantemente irrorate con
il Roundup con
deformità molto simili a quelle dei bambini nati deformi a causa
dell’Agente Arancio.
La Monsanto, dal suo blog, ha così risposto agli scienziati autori di questi
147
studi: “Le autorità regolatrici ed esperti indipendenti di tutto il mondo
concordano sul fatto che il glifosato non causi effetti negativi al sistema
riproduttivo negli animali adulti esposti alla sostanza, né difetti alla nascita
nella loro progenie, anche a dosi di molto superiori a quelle consentite”.
Le “rassicuranti” affermazioni che la Monsanto diffonde oggi sulla
sicurezza del Roundup suonano familiari ai veterani del Vietnam. Sono
infatti tristemente simili a quelle che sono state date al pubblico dalla
stessa Monsanto e dal governo statunitense sull’Agente Arancio. Ma i fatti
riferiti in questo articolo hanno smentito tali affermazioni in entrambi i
casi.
Tuttavia per la Monsanto il Roundup non è
abbastanza letale in quanto
non è più “efficace” come una volta per uccidere le supererbacce che
hanno ormai acquisito i geni dal polline dei semi OGM e stanno diventando
Roundup resistenti.
Più di venti specie di infestanti naturali, dette “superweeds” hanno reso
incontrollabili quasi sei milioni di ettari di coltivazioni in Brasile, Argentina
e USA e hanno indotto le aziende chimiche a produrre diserbanti sempre
più tossici.
Per questo motivo la Monsanto ha prodotto nuove versioni di Roundup,
che vengono pubblicizzate come soluzione per le “supererbacce” e
contengono fino al 70% di Agente Arancio.
148
Fonti:
www.pdazzler.net/2010/10/19/the-new-agent-orange/ www.pdazzler.com/wp-content/pdf/roundup2.pdf
www.healthfreedomusa.org/?p=2915
www.i-sis.org.uk/DMPGR.php
www.i-sis.org.uk/GTARW.php
http://newsmedicalworld.
blogspot.com/2011/04medicalconspiracies-roundup-killer.html
149
LE API FUGGONO
DAI CAMPI OGM
Da notizie sum n° 21 – 2007
Una nuova ricerca effettuata in Canada conferma che il
numero di api e l’attività d’impollinazione si riducono
enormemente nelle coltivazioni OGM.
Il “Department of Biological Sciences, Simon Fraser University” della
British Columbia in Canada, studiando il comportamento delle api nei
campi coltivati con colza geneticamente modificata, ha scoperto che in
questi campi si è verificata una forte riduzione del numero delle api
150
presenti e un altrettanto forte deficit nell’attività di impollinazione.
Le api si stanno scambiando l’informazione di evitare le coltivazioni di
piante
modificate
geneticamente
che
ricoprono
superfici
in
rapida
espansione in tutto il mondo. Più della metà delle coltivazioni OGM nel
mondo (90 milioni di ettari) si trovano negli Stati Uniti.
La «diffidenza» delle api nei confronti delle piante modificate
geneticamente è la dimostrazione che le due colture non sono
equivalenti, come invece sostengono le multinazionali biotech.
La ricerca canadese è una nuova prova che si aggiunge ad altri studi che
collegano la morte di un numero crescente di api agli OGM. In tutto il
mondo, a causa dei pesticidi e degli OGM, le api sono diminuite in
modo preoccupante, in alcuni paesi dal 70 al 90 % (USA). La colpa
- confermano le analisi dell’Università di Jena in Germania - è anche della
colza OGM. Le api muoiono a causa di un gene «marcatore»
utilizzato nella modificazione della colza OGM canadese: questo
riesce a trasferirsi nei batteri, che da tempo immemorabile colonizzano il
sistema digerente delle api, e i microrganismi si alterano.
Da ospiti si trasformano in killer, facendo strage dell’insetto. Le api
muoiono perché si ammalano.
La colza OGM è già sulle nostre tavole. Vari tipi di olio di semi di colza
OGM sono in commercio
anche nei paesi dell’Unione Europea e quindi
anche in Italia già dal 1999. Nel marzo 2007 la Commissione Europea ha
autorizzato l’uso di due nuove varietà di colza OGM per l’alimentazione del
151
bestiame e per scopi industriali. L’olio di colza è prevalentemente utilizzato
nel
nostro
paese
come
componente
dell’olio
di
semi
vari.
Contaminazioni da olio di colza OGM sono quindi riscontrabili negli
innumerevoli impieghi dell’olio di semi vari: conserve di tonno, sardine,
funghi, carciofini, melanzane, pomodori, alimenti fritti.
Non solo le api, ma tutti gli animali, se hanno la possibilità di
scegliere, evitano il cibo OGM e preferiscono il cibo biologico al cibo
convenzionale con pesticidi. Solo l’uomo sembra non distinguere tra cibo
puro e cibo avvelenato. Per proteggere la nostra salute e la salute di
coloro che amiamo, è oggi di vitale importanza non credere passivamente
alle informazioni date dalle fonti ufficiali, ma cercare informazioni corrette
e complete, leggere le etichette e scegliere il nostro cibo con attenzione.
152
SOYA PAZZA IN BRASILE
Di Dr. Mae-Wan Ho - traduzione Cristina Bassi 2010
Fonte: http://www.i-sis.org.uk/madSoyDieaseStrikesBrazil.php
Un ennesimo fallimento degli OGM, dopo quelli rilevati
negli USA, in India, in Cina e in Argentina.
"In Brasile la chiamano "la malattia della soya pazza": si è diffusa dal
nord causando perdite di terreno fino al 40%, soprattutto nello stato
del Mato Grosso, Ticantins e Goias. La malattia è ritenuta incurabile
[1, 2, 3]. Un ennesimo fiasco degli OGM, dopo quelli rilevati in USA
[4] (GM Crops Facing Meltdown in the USA, SiS 46), in China [5] (GMSpin Meltdown in China, SiS 47) e Argentina [6] (Argentina's Roundup
Human Tragedy, SiS 48). Negli anni scorsi, la malattia della soya pazza si
era abbattuta sporadicamente sui fagioli di soya nelle calde regioni del
153
Nord del Brasile, ma ora si sta diffondendo in regioni più temperate nel
sud "con crescente prevalenza ovunque".
La malattia ritarda a tempo indefinito la maturazione delle piante
infette: le piante restano verdi fino a che poi marciscono nel
campo.
Le foglie alla sommità si assottigliano e gli steli si ispessiscono e diventano
deformi. Le foglie inoltre diventano più scure rispetto alle piante sane. I
baccelli, quando si formano, sono abnormi e con pochi fagioli. I
ricercatori devono ancora trovare una cura per questa malattia, poichè
ancora non sono certi sulla sua causa.
Il primo sospetto per la diffusione della malattia è l'acaro nero che è
stato trovato nelle stoppie, quando i fagioli vengono coltivati in sistemi
di produzione senza aratura.
Secondo la rete del Dip. USA dell'Agricoltura, ovvero la Global Agricultural
Information Network, il Brasile ha 24 milioni di ettari in piantagioni di
fagioli di soya, il 78 percento dei quali sono OGM [3].
A parte la malattia della soya pazza, il fagiolo di soya del Brasile è al
contempo colpito dalla "ruggine asiatica" apparsa inizialmente nel
2001-2002.
Gruppi di produttori stanno chiedendo al governo brasiliano di accelerare
l'approvazione
per
un
fungicida
maggiormente
efficace
che
possa
combattere la malattia, che costerà moltissimo. Ma per la soya pazza,
154
non c'è cura in arrivo.
Il Mato Grosso, che produce da solo circa il 30 percento dei raccolti di soya
del Brasile, è tra gli stati che hanno avanzato in prima fila il problema
della soya pazza.
Ma la malattia della soya OGM non è più una sorpresa. Degli
scienziati americani con lunga esperienza, che studiano da decenni i
glisolfati e i raccolti OGM tolleranti i glisolfati, hanno identificato più
di 40 malattie riconducibili al glisolfato e la lista è in crescendo. [7]
(Scientists Reveal Glyphosate Poisons Crops and Soil, SiS 47).
I raccolti tolleranti i glisolfati giocano un ruolo cardine nel causare
e diffondere malattie, non solo nei raccolti implicati ma anche in altri
raccolti che crescono vicino o che sono piantati successivamente [8]
(Glyphosate Tolerant Crops Bring Diseases and Death, SiS 47). Gli
scienziati hanno dato l’allarme per "spaventose conseguenze per
l'agricoltura".
Don Huber, recentemente andato in pensione dalla Purdue University, ha
affermato che l'uso diffuso dei glosolfati in USA può [7] “aumentare
significativamente la gravità di varie malattie delle piante, pregiudicare la
difesa della pianta ai patogeni e alle malattie e immobilizzare i nutrimenti
del terreno per le piante, rendendoli fuori uso per la piantagione"
155
1. “Brazil battles spread of 'mad soy disease”, Agrimoney.com, 5 October 2010,
http://www.agrimoney.com/news/brazil-battles-spread-of-mad-soy-disease-2316.html
2. “Mad soy disease hits Brazil farmers”, Kieran Gartlan, DTN Progressive Farmer
19 August 2010, http://bit.ly/ajSdRA
3. Brazil, oilseeds and products update, record soybean planted area forecast for
2010-11 crop. GAIN /report, 9/29/2010, USDA foreign Agricultural Service,
Global
Agriculture
Information
Network,
http://gain.fas.usda.gov/Recent
%20GAIN%20Publications/Oilseeds%20and%20Products
%20Update_Brasilia_Brazil_9-29-2010.pdf
4. Ho MW. GM crops facing meltdown in the USA. Science in Society 46
5. Saunders PT and Ho MW. From the Editors: GM spin meltdown in China.
Science in Society 47, 2-3, 2010.
6. Robinson C. Argentina’s Roundup human tragedy. Science in Society 48 (to
appear).
7. Ho MW. Scientists reveal glyphosate poisons crops and soil. GM meltdown
continues. Science in Society 47, 10-11, 2010.
8. Ho MW. Glyphosate tolerant crops bring diseases and death. Science in
Society 47, 12-15, 2010.
156
QUANDO LA NATURA
RIPRENDE IL COMANDO
Da notizie sum n° 25 – 2011
La rivincita dell’amaranto sulla Monsanto. Un’antica
pianta alimentare invade i campi di soia transgenica.
Negli
Stati
Uniti
gli
agricoltori
hanno
dovuto
abbandonare cinquemila ettari di soia transgenica e altri
cinquantamila sono gravemente minacciati.
Tutto è iniziato nel 2004. Un agricoltore di Atlanta (USA) notò che alcuni
157
germogli di amaranto
resistevano al potente erbicida Roundup.
I campi vittime di questa cosiddetta “infestazione” di amaranto erano stati
seminati con semi di soia OGM prodotti dalla multinazionale Monsanto,
modificati per essere resistenti all’erbicida Roundup, anch’esso prodotto e
commercializzato dalla Monsanto.
Da allora la situazione è peggiorata e il fenomeno si è esteso verso la
Carolina del Sud e del Nord, Arkansas, Tennessee e Missouri.
Secondo un gruppo di scienziati britannici del Centro per l’Ecologia e
l’Idrologia, si è prodotto un trasferimento di geni tra la pianta modificata
geneticamente e alcune erbe “infestanti” come l’amaranto.
Questa constatazione contraddice le affermazioni dei difensori degli
organismi geneticamente modificati i quali sostengono che un’ibridazione
tra una pianta modificata geneticamente e una pianta non modificata è
“impossibile”.
I fatti invece dimostrano che l’incrocio è possibile
non solo fra
piante della stessa specie o famiglia, ma anche fra piante di specie
diverse.
Secondo il genetista britannico Brian Johnson, “basta un solo incrocio
riuscito tra vari milioni di possibilità per creare una nuova pianta che
possiede un’enorme vantaggio selettivo e si moltiplica rapidamente. Il
potente erbicida che si utilizza qui, il Roundup, a base di glifosato e di
ammonio, ha esercitato una pressione enorme sulle piante, le quali hanno
aumentato ancor di più la velocità di adattamento”.
158
L’unica soluzione è strappare a mano le erbe infestanti, come si faceva un
tempo, però questo non è fattibile date le enormi dimensioni delle
coltivazioni.
Inoltre,
essendo
l’amaranto
una
pianta
che
si
radica
profondamente, non è molto facile da strappare e agli agricoltori non resta
dunque che abbandonare quelle terre.
Questo è solo uno dei numerosi casi di contaminazione genetica che si
stanno verificando nei paesi in cui si coltivano gli OGM.
Molti agricoltori stanno pensando di rinunciare agli OGM e tornare
alla coltivazione tradizionale.
Alan Rowland, produttore e commerciante di sementi di Dudley, Missouri,
afferma che negli ultimi tempi nessuno gli chiede più i semi Monsanto, che
pure erano arrivati a costituire l’80% del suo volume d’affari. Oggi i semi
OGM sono scomparsi dal suo catalogo e la richiesta di sementi tradizionali
aumenta continuamente.
Con questo boomerang la Natura non solo colpisce la Monsanto,
ma
riconquista i suoi domini per fermare le coltivazioni OGM e
mandare un messaggio al mondo.
Fonte: www.13lune.it/news.php?idNews=42
Nota
L’Amaranto é’ una delle piante alimentari più antiche del mondo. Produce
12.000 semi all’anno, le sue foglie sono più ricche di proteine della soia,
159
contiene vitamina A, C e sali minerali. Cresce in qualunque clima, tanto in
regioni secche quanto in zone di monsoni o terre tropicali; non ha alcun
problema con gli insetti né con le malattie, quindi non ha bisogno di
pesticidi.
160
L’UNGHERIA DISTRUGGE
LE COLTIVAZIONI OGM
Di Federico Cenci - 1 Agosto 2011
Da www.agenziastampaitalia.it
Una normativa chiara e stringente permette sul suolo
ungherese solo prodotti non transgenici imponendo alle
aziende
esportatrici
dei
loro
prodotti
nel
paese
di
certificarli come “OGM-free”.
Nelle settimane scorse un paio di notizie provenienti dall’Ungheria hanno
fatto tremare i polsi alle multinazionali degli OGM.
La prima annuncia l’inizio dei serrati controlli da parte delle autorità in
seguito all’approvazione di una normativa stringente che impone alle
aziende esportatrici di certificare i propri prodotti come “OGM-free”.
Ovvero, che impone di esportare sul suolo ungherese solo prodotti non
transgenici.
La seconda, figlia del medesimo proposito di salvaguardia dell’agricoltura
sana, si riferisce ai circa mille ettari di mais contaminati, commercializzati
161
illegalmente da Monsanto e Pioneer, aziende multinazionali leader nel
settore OGM, distrutti per volontà del governo nelle fertili regioni al centro
e a sud-ovest dell’Ungheria.
Soltanto negli ultimi giorni il Ministero dell’agricoltura ungherese ha
confermato queste due notizie filtrate dai media recentemente, destando
clamore per la loro portata rivoluzionaria rispetto ad una prassi per cui gli
Stati usano inchinarsi agli interessi delle aziende multinazionali.
Purtroppo il danno causato da Monsanto e Pioneer è stato scovato troppo
tardi, così che l’intervento risolutore - accompagnato da un’aratura del
grano in modo da scongiurare la contaminazione nei confronti di altre
colture confinanti - ha generato una controindicazione. Infatti, con la
stagione di crescita già in atto, è troppo tardi per seminare di nuovo; ciò
equivale ad una perdita totale del raccolto di quest’anno, con annessi
contraccolpi economici su scala nazionale.
Dunque, si tratta di misure drastiche e non senza ripercussioni, ma
assolutamente necessarie, dato che eviteranno il protrarsi di questioni
che, a lungo andare, rischiano seriamente di minare l’esistenza delle
piccole imprese agricole locali e la salute dei consumatori. Del resto Endre
Kardeván, responsabile della catena di sicurezza alimentare presso il
Ministero dell’Agricoltura, ha assicurato che lo Stato si farà carico di
ricompensare gli agricoltori per le loro perdite.
Ovviamente, la guerra dichiarata dall’Ungheria agli OGM non ha lasciato
indifferenti le aziende produttrici, le quali hanno reagito piccate a questo
ennesimo atto di forza sovrano da parte del governo del giovane Viktor
162
Orbán. La Monsanto ha contestato la scelta ungherese di distruggere le
coltivazioni e, prima che ciò avvenisse, ha fatto appello alla Corte
Municipale di Budapest affinché la risoluzione venisse sospesa. Ma
l’appello è stato rifiutato ed è stato possibile distruggere le coltivazioni
contaminate.
La stessa multinazionale ha poi affermato, attraverso una nota, che i semi
che esporta in Ungheria – conformemente alla legislazione ungherese che
ne vieta la circolazione - non sono OGM. Tuttavia, il segretario di Stato
ungherese Lajos Bognár non è di questo avviso ed ha smentito, dati alla
mano, la Monsanto: egli afferma che le misure sono state adottate sulla
base di un campione risultato positivo agli OGM dopo un’analisi dell’Ufficio
dell’agricoltura ungherese. (...)
La recente decisione del governo ungherese - protesa alla salvaguardia
della salute del popolo - dimostra come l’ambizione alla sovranità da parte
di uno Stato racchiuda la forza di tacere le ingannevoli odi intonate dai
cantori della mitologia multinazionale.
163
CILIEGI, KIWI E OLIVI
TRANSGENICI
SCOPERTI CAMPI ILLEGALI
NELLA TUSCIA
Da http://roma.repubblica.it
(18 maggio 2012)
La Fondazione diritti genetici ha denunciato la situazione
di illegalità ai ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura.
Piantagioni di ciliegi, kiwi e olivi transgenici illegali sono stati trovati nei
campi sperimentali dell'Università della Tuscia di Viterbo. A compiere la
scoperta è stata la Fondazione diritti genetici attraverso la voce del suo
presidente Mario Capanna, denuncia la situazione di illegalità ai ministri
dell'Ambiente e dell'Agricoltura e alla governatrice Polverini.
"La sperimentazione in questione era stata autorizzata per dieci anni a
partire dal 1998, e la richiesta di estensione della ricerca, presentata dal
professor Eddo Rugini nel 2009, è stata respinta per impossibilità di
164
ottemperare alla normativa vigente in merito al confinamento dei campi
transgenici". Così all'Azienda didattico sperimentale dell'Università della
Tuscia
è
stata
formalizzata
la
richiesta
di
dismissione
dei
campi
sperimentali: "Nonostante ciò - continua Capanna - nell'aprile del 2012 la
Fondazione ha documentato la permanenza in campo delle piante oggetto
di sperimentazione che risultavano, peraltro, prive di protezioni atte ad
impedire la diffusione del polline dei ciliegi già in fiore".
165
COME ARRIVANO GLI OGM
SULLE NOSTRE TAVOLE?
Da NOTIZIE SUM n°27 – 2012
A cura dell’Associazione S.U.M. – Stati Uniti del Mondo
Sugli scaffali dei supermercati è raro trovare prodotti etichettati OGM.
Eppure i cibi modificati geneticamente sono sulle nostre tavole da parecchi
anni e noi li mangiamo senza saperlo e senza volerlo, in quanto il
Regolamento Europeo non prevede l’obbligo di indicare nell’etichetta di
alimenti e mangimi la presenza di OGM, quando non supera la soglia dello
0,9%.
Soia, mais e colza modificati geneticamente sono sulle nostre tavole,
anche e soprattutto sotto forma di derivati: olio di soia, olio di mais, olio di
colza (spesso contenuti negli "oli di semi" e "oli di semi vari"), amido di
mais, sciroppo di mais, destrosio e lecitina di soia (E322), mono e
digliceridi (E471), maltodestrine, sorbitolo (E420).
Possono quindi contenere OGM tutti i prodotti di pasticceria, le merendine,
il cioccolato, i gelati, lo yogurt, salatini e chips vari, le margarine, le salse,
i cibi precotti o surgelati, ecc…
166
Ma gli OGM arrivano sulle nostre tavole anche attraverso altri canali.
Il 90% dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani (esclusi gli
allevamenti
biologici)
è
prodotto
con
soia
e
mais
modificati
geneticamente, importati da Stati Uniti, Canada e America Latina. L'Italia
infatti produce solo l'8% della soia di cui necessita.
Mucche, maiali, galline e pesci d’allevamento sono molto spesso alimentati
con mangimi transgenici. I regolamenti sull'etichettatura, però, non
obbligano a specificare se questi prodotti provengono da animali nutriti
con OGM.
Il Regolamento Europeo n.°1830/2003 stabilisce che tutti i mangimi OGM
devono riportare in etichetta la dicitura relativa alla presenza di OGM,
quando supera la soglia dello 0,9%, ma non richiede l’etichettatura dei
prodotti derivati da animali nutriti con mangimi OGM, nonostante questo
rappresenti il principale canale attraverso il quale gli OGM entrano in
Europa.
In pratica, attraverso i mangimi, gli OGM entrano nella nostra catena
alimentare all’insaputa dei consumatori che non possono così esercitare il
loro diritto di scelta.
E’ un fatto ormai ampiamente accettato che il DNA vegetale può passare
nei
tessuti
animali.
Quindi,
contrariamente
a
quanto
assicurato
dall’industria biotech e dalle varie Autorità per la sicurezza alimentare,
carne e tutti i latticini, polli e uova, se non sono biologici, possono
contenere DNA transgenico. Si aggiungono a questi alimenti anche i pesci
d’allevamento, anch’essi nutriti con mangimi contenenti OGM.
167
Studi sugli effetti a lungo termine dell’alimentazione OGM mettono in
evidenza, infatti, che in una buona percentuale dei campioni di latte (di
marche commercializzate in Italia) è possibile rintracciare sequenze di
DNA transgenico di mais (25%) o di soia (12%).
Di conseguenza il consumo di alimenti ricavati da animali alimentati con
mangime OGM determina per l’uomo un’esposizione ai gravi rischi per la
salute già documentati da molti ricercatori indipendenti.
Ma gli OGM sono organismi viventi che possono riprodursi, moltiplicarsi e
diffondersi, sfuggendo a qualsiasi controllo.
Quindi lo spargimento, accidentale o meccanico, di mangimi nel suolo può
introdurre materiale OGM nell’ambiente. Inoltre gli animali alimentati con
mangimi OGM disperdono DNA transgenico nell’ambiente anche tramite gli
escrementi.
Il rilascio in natura di organismi modificati geneticamente può produrre
effetti irreversibili e non voluti sugli ecosistemi.
Ogni cittadino può boicottare gli OGM scegliendo sempre alimenti biologici,
certificati OGM free.
Ricordiamo che il rischio OGM si aggiunge a numerosi altri seri motivi per
eliminare carne e pesce dalla nostra alimentazione, primo fra tutti il
rispetto per la vita di tutti gli esseri viventi.
Fonti:www.greenpeace.it www.legambiente.it
168
IL PESTICIDA GLUFOSINATE
AUTORIZZATO PER 5 ANNI
DAL MINISTERO “DELLA SALUTE”
Comitato Scientifico equivita - Comunicato 1.06.2012
Le pressioni della Commissione europea per l’autorizzazione in Europa
delle colture transgeniche si concentrano, a partire dal 2008, in modo
particolare su due varietà di mais: il Bt11 della Syngenta e il Bt 1507
della Pioneer. Entrambi sono resi tossici per l’insetto predatore del mais, la
piralide, ma appartengono anche alla più diffusa categoria di piante
transgeniche: quelle rese resistenti all’erbicida - in questo caso il
glufosinate – il cui consumo viene, coltivandoli, fortemente incrementato
(l’aumento è in media di 4 volte rispetto alle colture tradizionali).
Succede che nello stesso periodo la Commissione, allertata dai cittadini
per
l’impressionante
crescita
di
tumori,
disturbi
neurodegenerativi,
endocrini e altri, elabora infine, nel 2009, un Regolamento europeo sui
pesticidi (del 13.1.09) per limitarne l’uso. Un regolamento che, come
REACH, viene molto edulcorato dalle pressioni delle lobby chimicofarmaceutiche. Tuttavia nel regolamento vi è una lista delle sostanze più
dannose, che saranno vietate del tutto: parte includendo un centinaio di
169
sostanze, ma viene ridotta alle 22 più tossiche, considerate cancerogene
o interferenti endocrine. Tra queste figura il glufosinate.
Appena si rende conto di questa incongruenza, il Comitato Scientifico
EQUIVITA telefona a Bruxelles per parlare con uno degli esperti che
forniscono
il
supporto
tecnico
ai
parlamentari.
Sentita
la
nostra
osservazione - come può essere che la Commissione da un lato promuova
i due mais resistenti al glufosinate e dall’altro vieti tale pesticida? - il
tecnico risponde, dopo una breve pausa di stupore: “Toh, non ci avevo
pensato. Vi richiamerò”. Richiama il giorno dopo per dire “Tutto bene!
L’autorizzazione per il glufosinate scade nel 2017. C’è quanto tempo si
vuole per piantare Bt11 e Bt1507!
Non troviamo parole per replicare …
Dalla notizia oggi uscita su “L’informatore agrario” risulta che in Italia il
Ministro della Salute ha recepito in pieno il pensiero della Commissione:
un veleno non è tale se non dopo la scadenza della sua autorizzazione.
Egli ha di conseguenza revocato la sospensione cautelativa della vendita di
glufosinate per autorizzare, con decreto del 27.4.2012, un prodotto
fitosanitario al glufosinate ammonio “per vite e fruttiferi”. Risulta che tale
prodotto è già autorizzato in vari altri Stati europei e che, in definitiva,
l’Italia si sta solo “uniformando”… Peccato che nessuno sull’ ”Informatore
agrario” spieghi la ragione per cui l’autorizzazione appena rilasciata scada
il 30.9.2017!
170
Per chi volesse conoscerla, la ragione è la seguente: a partire dal
1.10.2017 il GLUFOSINATE sarà bandito quale prodotto di elevata
tossicità, pericoloso per la salute.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime il suo sdegno nel constatare che
il Ministero chiamato “della salute” anteponga alla nostra salute e a quella
dei nostri discendenti i profitti e gli interessi commerciali di qualche
azienda chimica.
171
AGRICOLTURA OGM NEL MONDO
CRESCITA DELL'8%
di Nicoletta De Cillis - www.fondazionedirittigenetici.org
Pubblicato il rapporto Isaaa: Stati Uniti ancora in testa,
crescita
modesta
08 febbraio 2012 -
in
Cina,
Spagna
al
17°
posto.
Le superfici destinate alla coltivazione di piante
transgeniche nel mondo nel 2011 sono state circa 160 milioni di ettari.
Secondo i dati pubblicati dall’ISAAA (International Service for the
Acquisition of Agri-biotech Applications) nel suo rapporto annuale sullo
stato delle coltivazioni di OGM nel mondo, si è avuto un aumento
dell’8.1% rispetto al 2010, che ha coinvolto 16.7 milioni di agricoltori, il
90% dei quali nei paesi in via di sviluppo. Al primo posto nella graduatoria
dei maggiori produttori figurano ancora gli Stati Uniti, dove gli ettari
coltivati sono 69 milioni, il 43% delle coltivazioni globali, con un
incremento del 3.3% rispetto al 2010.
La produzione è costituita per lo più da mais (3 milioni di ettari) e da
cotone (1 milione), mentre la soia è scesa a 1 milione.
Il Brasile conserva il secondo posto, con 30.3 milioni di ettari costituiti per
la maggior parte da soia tollerante l’erbicida Roundup della Monsanto e da
172
mais: un significativo aumento del 20% che, secondo gli autori del
rapporto, sarebbe stato favorito dalla domanda cinese e da un sistema di
approvazione meno burocratico (ben 8 eventi solo nel 2010).
In Argentina gli ettari sono invece 23.7 (soia, mais e cotone), mentre
l’India rimane il quarto grande produttore (10.6 milioni di ettari, coltivati
con cotone Bt reso resistente agli insetti).
La Cina è cresciuta solo di poco e conserva una sesta posizione (3.9
milioni di ettari) con colture diversificate comprendenti cotone, papaia,
pioppo, pomodoro e peperone. Il governo ha recentemente annunciato
che non vi sarà per il 2012 il temuto via libera alla coltivazione del riso
OGM.
Secondo l’autore del rapporto, Clive James, nel 2011 i paesi in via di
sviluppo sono cresciuti di quasi il 50%.
L’Africa è presentata come il continente delle grandi aspettative per
l’industria biotech, considerati i problemi di sicurezza alimentare, la
popolazione crescente e l’inasprimento dei prezzi del cibo. Tuttavia c’è da
registrare che l’estensione delle colture ingegnerizzate rimane modesta,
con solo tre stati coinvolti: il Sud Africa, cresciuto di pochissimo rispetto
allo scorso anno (2.3 milioni di ettari a mais, soia e cotone), il Burkina
Faso (0.3 a cotone) e l’Egitto (0.05 mais). Percentuali esigue se
confrontate con l'area agricola complessiva coltivabile nei rispettivi paesi.
In Europa, dopo la drastica diminuzione delle superfici coltivate a
transgenico evidenziatasi nel 2009, si sono coltivati 114,490 ettari di mais
173
Bt, con un aumento del 26%.
La Spagna figura al 17° posto della graduatoria dei paesi produttori ma al
primo in Europa con 0.1 milioni di ettari di mais, seguita da Portogallo,
Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Romania, Svezia e Germania. Va
considerato che in alcuni stati vige ancora la moratoria del mais, e che la
Basf ha annunciato di voler delocalizzare il proprio centro di ricerca e
sospendere la commercializzazione della patata “Amflora”.
La soia continua ad essere la varietà biotech più coltivata nel mondo (47%
dell’area biotech globale su 75,4 milioni di ettari), seguita da mais (32%
su 51 milioni ), cotone (15% su 24.7 milioni) e colza ( 5% su 8.2 milioni).
Il tratto dominante è quello della tolleranza agli erbicidi (59%), applicato a
soia, mais colza, cotone e barbabietola.
174
PASSIAMO AI FATTI
Le informazioni divulgate da questo e-book riguardo i gravissimi pericoli e
danni causati da semi e cibi transgenici (O.G.M.)
sono di vitale
importanza per la difesa e la tutela della salute di ognuno di noi; ma tali
informazioni sarebbero quasi inutili o sicuramente vane se ad esse non si
affiancassero delle azioni concrete in grado di fare qualcosa per
contrastare ed eliminare il grave problema degli “O.G.M.”.
Fortunatamente queste azioni esistono e sono delle reali e concrete
alternative o “vie di uscita”.
Sono infatti molti anni che l'Associazione S.U.M. (Stati Uniti del Mondo) è
impegnata in prima linea nella lotta contro gli O.G.M..
Già nel 2003 infatti, in provincia di Perugia, l'Associazione ha organizzato il
1°
(in
Italia)
TRANSGENICI
SIMPOSIO
INTERNAZIONALE
(O.G.M.):
CRITICA
dal
titolo
“ORGANISMI
E
ALTERNATIVE
SCIENTIFICA
AGROECOLOGICHE”, al quale hanno partecipato scienziati indipendenti di
fama mondiale che hanno fortemente denunciato i pericolosissimi rischi
per la salute e l'ambiente causati dagli O.G.M., con ampie ed inconfutabili
prove alla mano. E questo è stato solo l'inizio. Difatti l'Ass. S.U.M. si è
continuata a mobilitare in tutti questi anni per trovare e mettere in atto
Progetti
ed
organizzando
azioni
eventi
volte
a
risolvere
e campagne
del
transgenico,
informative su tutto
il territorio
Nazionale.
175
il
problema
Il 20 Febbraio 2010, come avrete potuto apprendere dalla lettura di
questo e-book, l'associazione S.U.M. ha organizzato un altro importante
momento informativo di rilevanza mondiale dal titolo “PUGLIA LIBERA
DAGLI O.G.M.”. Il convegno, che si è tenuto a Lecce (notizia riportata
anche da TG nazionali), ha visto la presenza di scienziati ed esperti di
rilevanza internazionale che hanno dimostrato al mondo intero le
devastanti conseguenze dell'impiego di semi e tecnologie O.G.M. (per i
dettagli vi rimandiamo al capitolo di questo e-book: “PUGLIA LIBERA DA
OGM:
CENTO
COMUNI
PUGLIESI
DICONO
NO
AGLI
OGM
E
CHIEDONO UNA PUGLIA LIBERA DA OGM” a pag. 98).
Da questo importante convegno è partita la campagna: “Puglia Libera da
O.G.M.” (spiegata nel suddetto capitolo), che ha visto l'adesione di più di
un centinaio di comuni pugliesi e di migliaia tra cittadini, associazioni e
produttori biologici (e questi numeri sono in continua crescita). Lo scopo di
tale
campagna
definitivamente
è
appunto
l'impiego
di
quello
semi
di
vietare
transgenici
completamente
sull'intero
e
territorio
regionale, ed un conseguente inasprimento dei controlli con severissime
sanzioni per i trasgressori. Inoltre è indispensabile l'obbligo di una
regolamentazione chiara e trasparente riguardo l'etichettatura dei cibi
contenenti O.G.M. ed un assoluta tolleranza 0% riguardo la presenza di
O.G.M nel Biologico.
Infatti, da ciò che è emerso anche dall'esperienza di tanti anni di studi e
ricerche, l'agricoltura biologica è l'unica vera ed efficace alternativa al
problema O.G.M.. E non solo. Solo l'agricoltura biologica (ovvero priva di
O.G.M., pesticidi, concimi chimici, diserbanti ecc.) può garantire la salute
176
per noi esseri umani ed uno sviluppo sostenibile in armonia con l'ambiente
che ci ospita.
E queste non sono solo parole! Infatti con l'inaugurazione del Centro per lo
Sviluppo Sostenibile “AMRITA BHOOMI” (nello Stato del Karnataka in
India), Centro ideato e realizzato dall'Associazione S.U.M insieme ai
contadini indiani
del Karnataka, è stato possibile constatare come,
attraverso l'agricoltura biologica ed uno sviluppo sostenibile, sia possibile
dare una concreta e veritiera risposta al problema della fame nel mondo,
e a tutti quei problemi legati alla carenza di cibo (per approfondire:
www.associazionesum.it). Non è con gli O.G.M. che si risolve questo
problema!
Il Centro “AMRITA BHOOMI” prevede anche la realizzazione di una banca
dei “semi originari” che permetta di salvaguardare e conservare l'immenso
patrimonio biologico rappresentato dalle centinaia di migliaia di semi
antichissimi che, a causa dell'avvento degli O.G.M., rischiano l'estinzione.
E' importante sostenere questo Centro perchè rappresenta un
vitale “Progetto” per la continuazione della Vita sulla Terra. Senza
semi sani, che possano riprodursi, infatti non può esservi né salute
né vita.
Per conoscere nei dettagli questo Progetto visitate questo link:
http://www.associazionesum.it/amrita_bhoomi.htm
E' giunta l'ora dei FATTI, basta con le PAROLE!
In questo e-book, oltre alle informazioni, vi abbiamo fornito anche i fatti,
fatti di rilevanza e importanza inconfutabili. Ci auguriamo che al più presto
177
possiate unirvi a noi nella
lotta contro gli O.G.M., che possiate
collaborare concretamente con noi alla realizzazione di altri nostri “Vitali
Progetti” e delle nostre iniziative affinché si possa realmente realizzare un
“Nuovo Mondo”, senza O.G.M., fame nel mondo, inquinamento, ingiustizie,
soprusi, senza più sofferenza per nessuno.
Le vere soluzioni a questi problemi esistono! Contattateci e collaboriamo
insieme, poiché l'unione fa la forza ed uniti possiamo farcela. Ma facciamo
presto poiché non c'è più molto tempo: migliaia di ettari di terra vengono
distrutti ed inquinati a causa degli O.G.M. mentre nei paesi del Terzo
Mondo si continua a morire di fame.
Tutto ciò è inaccettabile ed è nostro dovere fare il massimo per impedirlo.
Circa il 70% delle terre coltivate è ormai avvelenato, disseccato, da
sostanze
chimiche
(pesticidi,
erbicidi,
concimi
chimici
ecc.)
e,
di
conseguenza la Terra è divenuta sterile, non è più fertile, è morto l'Humus
della Terra...ed i prodotti della Terra, se non sono prodotti biologici con
marchio di garanzia del biologico, sono prodotti avvelenati, privi di
vitamine, di sostanze vitali, e dei giusti quantitativi di sali minerali e molti
di essi sono tossici e cancerogeni a causa delle infinite sostanze chimiche
tossiche e cancerogene di cui sono impregnati.
Rimangono quindi solo il 30% dei terreni “puliti” da proteggere e salvare.
Se si vogliono avere ancora dei cibi sani da mangiare e non “cibi
spazzatura” , di “plastica”, prodotti dalle multinazionali solo per speculare,
farci ammalare, ed essere clienti delle varie “Mafie Sanitarie”, dobbiamo
agire. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Facciamolo anche e
178
soprattutto per i nostri figli. Che tipo di eredità vogliamo donar loro, se
non la vera eredità, che è quella di un “Pulito, Nuovo, Vero Mondo”?
Vi inseriamo qui di seguito i link per poter guardare i video del convegno
“PUGLIA LIBERA DA O.G.M.”
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 1
http://youtu.be/oVGp-TPbtJQ
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 2
http://youtu.be/cFqHSCB3Pi0
PUGLIA LIBERA DA OGM PARTE 3
http://youtu.be/eLD4gtqFpYw
Per tutte le informazioni riguardanti il progetto “AMRITABHOOMI” potete contattare l'Associazione S.U.M telefonando
allo 0836/484851 o inviando una mail a [email protected]
Contattateci anche per conoscere tutti i Progetti ed iniziative
che stiamo portando avanti e che sono presenti sui siti:
www.associazionesum.it
www.laviadiuscita.net
179
CONCLUSIONI FINALI
Di Francesco Ricciardi (Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo)
È’ stato creato un nuovo riso “supernutriente” transgenico ricco in ferro,
sali minerali e beta-carotene che, secondo i suoi inventori, potrebbe in
breve tempo ridurre le carenze nutritive di una larga frazione della
popolazione mondiale, cioè i popoli del cosiddetto “Terzo Mondo”.
Le multinazionali biotecnologiche adducono il fatto che i semi transgenici
potrebbero risolvere le carenze alimentari e quindi il problema della fame.
Risolvere il problema della fame nel mondo con gli OGM è una scusa che
nasconde solo interessi miliardari e monopoli mondiali.
La F.D.A. (Food and Drug Administration), nonché enti di comodo vengono
appositamente creati e gestiti dai pochi, soliti potenti, con lo scopo di
ingannare
e
speculare
sulla
salute
e
sulla
vita
altrui
mediante
l’approvazione legale di farmaci, vaccini e OGM ossia dei più potenti veleni
che hanno distrutto e stanno distruggendo la pace e la vita di tutte le
creature che ancora ignorano che cosa significa assecondare una politica a
favore del “transgenico”.
180
Le multinazionali biotecnologiche fanno approvare con estrema semplicità,
superficialità e senza seri controlli, i loro stessi semi e cibi transgenici
grazie ai loro funzionari o ex funzionari che lavorano anche negli enti di
controllo, per esempio la F.D.A., dove ricoprono i più importanti incarichi,
come
quelli
relativi
all’approvazione
scientifico-legale.
In
verità
di
“scientifico-legale” non esiste nulla, dal momento che né dai creatori degli
OGM né dagli enti preposti alla loro approvazione sono mai stati effettuati
studi sugli effetti a lungo termine di semi e cibi transgenici quando,
secondo la legge, per far approvare un farmaco o nuovi elementi da parte
della F.D.A. ed enti simili ci vogliono per legge almeno 15 anni di
sperimentazioni, che oltretutto non bastano. Infatti, ogni anno una grande
percentuale di farmaci ed elementi vari vengono ritirati dal mercato
perché hanno provocato cancri, leucemie, bambini deformi, nuove
malattie, morti ed invalidità di ogni genere.
Le uniche notizie riguardanti gli effetti a breve termine degli OGM ci
provengono solo da quegli scienziati e ricercatori di tutto il mondo che non
hanno interessi miliardari da proteggere, che non sono né stipendiati né
corrotti da enti e multinazionali operanti nel transgenico.
Le ricerche di questi scienziati indipendenti hanno fornito risultati
raccapriccianti. Dai loro studi effettuati su animali di laboratorio emerge,
infatti, tutta la verità che anche le multinazionali conoscono, ma che
vogliono tener nascosta per proteggere i loro interessi miliardari, interessi
fondati sull’inganno e sulla falsità.
181
Qual è quindi la verità, che cosa hanno scoperto questi scienziati e
ricercatori indipendenti?
Hanno scoperto i gravi effetti che si sono manifestati a breve scadenza su
animali di laboratorio nutriti con cibi transgenici. Gli alimenti OGM
provocano nell’organismo reazioni incontrollate e incontrollabili, abbassano
le difese immunitarie, procurano blocchi della crescita nonché gravi atrofie
degli organi quali ad esempio fegato e pancreas, causano gravi lesioni
handicappanti, ecc...
Uno di questi scienziati il Prof. Arpad Pusztai che lavorava per il Rowett
Institute for Agricolture ad Aberdeen in Scozia, un ente al servizio delle
multinazionali, e che ha effettuato lui stesso queste ricerche, ascoltando la
voce della sua coscienza e della sua onestà, ha avuto il coraggio di rivelare
i risultati delle sue scoperte, ha parlato ufficialmente alla televisione
inglese e per questo lo hanno licenziato.
Anche gli studi di altri scienziati indipendenti hanno rivelato l’alta
pericolosità dei cibi transgenici.
Vaccinazioni e semi transgenici sono il mezzo ideale per sfoltire la
popolazione mondiale. Infatti, le vaccinazioni decimano le popolazioni non
solo nei Paesi industrializzati ma soprattutto nei Paesi del cosiddetto Terzo
Mondo. A tal proposito Robert Mc Namara, ex presidente della Banca
182
Mondiale,
ex
segretario
di
Stato
degli
Stati
Uniti,
che
ordinò
i
bombardamenti massicci sul Vietnam e uno degli istigatori del programma
mondiale di vaccinazione, ha affermato: “Bisogna prendere misure
drastiche di riduzione demografica, contro la volontà delle popolazioni.
Ridurre il tasso di natalità si è rivelato impossibile o insufficiente, bisogna
quindi aumentare il tasso di mortalità. Come? Con mezzi naturali: la
carestia e la malattia”. (J’ai tout compris, n° 2 febbraio 1989 - Ed.
Machiavel).
Nel libro “LA MAFIA DELLA SANITÀ” di Guylaine Lanctôt leggiamo:
(...) “Le tribù autoctone americane sono sottoposte a molte vaccinazioni;
proprio queste popolazioni difficili da dominare e proprietarie di grandi
distese di terreno di cui ambirebbero impadronirsi le multinazionali... ( Per
approfondire l’argomento vedi il libro citato ed anche il libro “La Verità - Le
Soluzioni”).
Non solo le vaccinazioni consentono di indebolire intere popolazioni per
appropriarsi di territori e risorse, ma anche i semi transgenici potrebbero
far accadere la stessa cosa.
I contadini del Terzo Mondo che utilizzano i semi ibridi che richiedono
grandi quantità di pesticidi, erbicidi e concimi chimici si trovano in gravi
difficoltà economiche perchè i terreni sempre più avvelenati e sempre
meno fertili danno raccolti sempre più scarsi.
183
Molti si trovano quindi costretti a ipotecare e vendere tutto quello che
hanno alle stesse multinazionali che hanno venduto loro i semi ibridi, i
pesticidi, gli erbicidi e i concimi chimici. In questo modo le multinazionali,
grazie ai semi ibridi, si ritrovano proprietarie di interi territori con le loro
risorse da sfruttare (petrolio, uranio, minerali, foreste, bacini di acqua,
ecc.).
Nel libro di Jeremy Rifkin, uno dei massimi esperti di Organismi Modificati
Geneticamente (OGM) e di Biotecnologie che si intitola “IL SECOLO
BIOTECH”
troviamo
una
sconcertante
affermazione:
“La
rapida
globalizzazione del commercio e il rapido flusso dei viaggi internazionali
garantiscono di fatto che le erbe infestanti contaminate con i transgeni in
una parte del mondo possano trovare la loro via verso altre regioni
diffondendo l’inquinamento genetico in tutto il Pianeta.
Le compagnìe internazionali chimiche e agricole hanno previsto che entro
dieci o quindici anni tutti i più vasti raccolti cresciuti nel mondo
saranno stati modificati geneticamente”. La previsione riferita da J.
Rifkin nel 1998 è già stata confermata dai fatti più recenti. Le colture
transgeniche si stanno, infatti, espandendo molto rapidamente. Negli
ultimi quattro anni la loro estensione si è quadruplicata. Più avanti, nello
stesso libro, si legge che “La pestilenza, la carestia e la diffusione di nuove
forme di malattie nel mondo potrebbero essere l’atto finale del copione
preparato per il prossimo secolo dalla biotecnologia”.
Le
multinazionali
biotecnologiche
sono
184
anche
aziende
belliche
che
producono e vendono armi chimico-batteriologiche. Tutte le conoscenze e
le
tecnologie
sviluppate
per
l’ingegneria
genetica
sono,
infatti,
potenzialmente utilizzabili per la produzione di nuovi agenti patogeni.
Le armi biologiche non sono mai state usate, né prodotte su larga scala, a
causa
dei
costi
e
dei
rischi
connessi
alla
lavorazione
e
all’immagazzinamento di enormi quantità di sostanze tossiche, ma
l’ingegneria genetica permette ora di produrre grandi quantità di potenti
tossine a costi notevolmente bassi. Basta, infatti, identificare i geni che
codificano
la
molecola
che
si
vuole
produrre
e
trasferirli
in
un
microrganismo che acquisterà così la capacità di produrre la sostanza. È
possibile inserire geni letali in microrganismi innocui.
Come riferisce J. Rifkin nel suo libro “IL SECOLO BIOTECH” “in un
rapporto datato maggio 1986, il Dipartimento americano della difesa
(Dod), sottolineò che il Dna ricombinante e le altre tecniche di ingegneria
genetica stanno definitivamente rendendo la guerra biologica una reale
alternativa militare. Gli ingegneri genetici stanno clonando quantità finora
impensabili di agenti patogeni “tradizionali”. Questa tecnologia può inoltre
creare nuovi patogeni mai visti prima d’ora. ... Nel 1981 il bilancio del
Pentagono per la ricerca sulla guerra biologica «difensiva» era di soli 15,1
milioni di dollari. Dal 1986, il bilancio del Dod crebbe fino a 90 milioni di
dollari (1).
Vari settori delle forze armate lavorano con i maggiori agenti patogeni al
mondo, dalle malattie esotiche virali, come le febbri emorragiche, ai virus
185
appena scoperti, come l’AIDS. “Come arma di distruzione di massa essa
compete con gli armamenti nucleari e può essere sviluppata a un costo
minore. Questi due fattori, da soli, rendono la tecnologia genetica l’arma
ideale del futuro.”
La recente rivelazione che l’Iraq aveva raccolto enormi quantità di agenti
batteriologici e si stava preparando a usarli nella guerra del Golfo Persico,
ha rinnovato gli interessi del Pentagono nella ricerca volta alla difesa, al
fine di opporsi alla prospettiva di una sempre più vertiginosa corsa alle
armi biologiche. Nel caso dell’Iraq, il Governo di Saddam Hussein aveva
preparato quello che viene definito il «grande livellatore», un arsenale di
25 testate di missili contenenti più di 5.000 chilogrammi di agenti
biologici, inclusi la letale tossina botulinica e i germi del carbonchio.
Un’ulteriore quantità di 15.000 chilogrammi di agenti batterici fu collocata
in bombe che sarebbero state lanciate dagli aerei militari. Se gli agenti
della guerra batteriologica fossero stati dispiegati, i risultati sarebbero
stati catastrofici come quelli di Nagasaki e Hiroshima con il lancio della
bomba atomica nel 1945. Per comprendere il senso dei potenziali danni
che sarebbero stati inflitti, l’arsenale iracheno può essere valutato grazie
allo studio condotto nel 1993 dall’Office of Technology Assessment, che
stabilì che la liberazione di 100 chilogrammi di spore di carbonchio da un
aeroplano sulla città di Washington D.C., avrebbe potuto uccidere più di
tre milioni di persone. I missili Scud iracheni erano stati riempiti con il
doppio della quantità del letale carbonchio.
Venne riportato, più tardi, che Saddam Hussein non scatenò gli agenti
della guerra batteriologica a causa dell’avvertimento, che il Segretario di
186
Stato James Baker gli fece pervenire, che ogni tentativo di quel tipo
sarebbe stato trattato con «misure estreme», il che significa il lancio di
armi nucleari su Baghdad (2).
L’Iraq non è il solo Paese a manifestare interesse nello sviluppo di una
nuova generazione di armi biologiche (N.d.R. = batteriologiche). In uno
studio condotto nel 1995, la Cia (Central Intelligence Agency) riportò che
17 Paesi erano sospettati di ricercare e accumulare agenti batteriologici.
Le Nazioni erano Iraq, Iran, Libia, Siria, Corea del Nord, Taiwan, Israele,
Egitto, Vietnam, Laos, Cuba, Bulgaria, India, Corea del Sud, Sud Africa,
Cina e Russia.
Dato che le conoscenze sulla manipolazione genetica diventano più
sofisticate e accessibili, è probabile che le future generazioni dovranno
fare i conti con una nuova corsa mortale alle armi biologiche. L’aumento
delle sperimentazioni sulle armi genetiche condotte nei laboratori di tutto
il mondo, sia per scopi di attacco sia per difesa, aumenta la probabilità di
rilasci accidentali. Nessun laboratorio, per quanto protetto, è veramente
sicuro. I disastri naturali quali incendi e alluvioni, e le violazioni della
sicurezza sono sempre possibili e, purtroppo, altrettanto inevitabili”.
(1) Tucker, Jonathan B., Gene Wars, «Foreign Policy», inverno 1984-85, pag. 60-69; vedi
anche Departement of Defense (Dod) Annual Report on Chemical Warfare, Biological
Defense Research Program Obbligations, 1 Ottobre 1984 fino al 30 Settembre 1985, RCs:
DDUSDRE (A) 1065
(2) Dickey, Christopher, His Secret Weapon-Iraq Saddam, Has a Big-Germ-Warfare
Arsenal, «Newsweek», 4 Settembre 1995, pag. 34
187
Nello stesso libro si legge che “Le conquiste ottenute nelle tecnologie di
ingegneria genetica hanno rinnovato l’interesse militare per le armi
biologiche
e
hanno
generato
una
grande
preoccupazione
riguardo
all’accidentale o volontaria liberazione di pericolosi virus, batteri e funghi
manipolati geneticamente che potrebbero diffondere un inquinamento
genetico in tutto il mondo creando una mortale pandemia che potrebbe
distruggere su vasta scala le piante, gli animali e la vita umana”. Inoltre è
da prendere in seria considerazione anche il pericolo di furti.
Uno studio dell’International Peace Research Institute di Stoccolma, citato
da J. Rifkin nello stesso libro, è arrivato alla conclusione che “alcune
comuni forme di produzione dei vaccini sono tecnicamente molto vicine
alla produzione di agenti delle armi biologiche, offrendo così delle facili
opportunità di conversione”.
Fra le possibilità offerte alla guerra biologica dall’ingegneria genetica c’è
anche quella di clonare specifiche tossine o virus che colpiscono solo alcuni
gruppi genetici o razze il cui genoma predispone a determinate malattie.
Dopo l’abolizione dell’apartheid, la nuova classe dirigente del Sudafrica ha
rivelato un progetto di pulizia etnica elaborato da un gruppo di scienziati
bianchi al servizio del regime razzista.
Si trattava di rilasciare nell’aria o nell’acqua un agente biotecnologico
prodotto in modo che colpisse soltanto i sudafricani neri, senza alcun
danno per i sudafricani bianchi.
L’identificazione di tutti i geni del DNA umano potrebbe essere usata per
produrre vere e proprie bombe biologiche finalizzate a progetti di pulizia
188
etnica.
A questo scopo diversi Stati hanno già contattato alcuni biologi russi,
rimasti senza paga, pronti a tutto pur di sopravvivere.
Cibi transgenici e armi chimico-batteriologiche hanno origini comuni:
nascono
dagli
O.G.M.
(Organismi
Geneticamente
Modificati).
Non
dimentichiamoci che nelle pizze, birre, vini, croissant, cornetti, merendine,
gelati, dolcificanti, coca-cola e bevande commerciali, uova e colombe
pasquali, cioccolato, enzimi e caglio per fare mozzarelle e formaggi vari,
pasticceria, prodotti per la colazione, pane e pasta, ecc. possono esserci
ingredienti transgenici per non parlare di galline, mucche e animali che
vengono
alimentati
con
cibi
infetti
(vedi
mucca-pazza)
e
foraggi
transgenici, ossia contenenti OGM. Vediamo quindi che cosa introduciamo
nei nostri corpi quando mangiamo cibi contenenti OGM. All’interno del
DNA di semi e cibi transgenici vi è un esercito infinito di virus e batteri
altamente infettivi che vengono usati come “cavalli di Troia” dalla scienza
biotecnologica per poter veicolare i nuovi geni nel DNA del seme o della
pianta da modificare. Infatti, se i virus e i batteri non sono altamente
infettivi, non riescono a penetrare nel DNA per depositare i nuovi geni. È
impossibile modificare geneticamente il DNA senza questi tremendi virus e
batteri. Una volta entrati nel DNA, questi virus e batteri si moltiplicano
nutrendosi con il DNA delle stesse cellule infettate così come viene
dichiarato dagli scienziati.
Questi virus e batteri inoltre producono un’infinità di tossine spesso più
pericolose e letali degli stessi virus e batteri (vedi ad esempio la tossina
del Bt o Bacillus Thuringensis). Pertanto quando mangiamo cibi contenenti
189
OGM introduciamo nei nostri corpi anche un esercito di batteri e di virus
altamente infettivi insieme alle loro tossine, anch’esse pericolose e
micidiali. Ma non finisce qui.
I semi e le piante nelle quali sono stati inseriti batteri e virus infettivi, uniti
ai nuovi geni, hanno una reazione che è molto violenta: è uno sforzo
enorme da parte del sistema immunitario della pianta per tentare di
liberarsi dall’“invasore”, ovvero dai parassiti-virus-batteri-tossine-nuovi
geni che sono penetrati nel DNA della pianta stessa. A causa di questo
enorme sforzo, le difese immunitarie della pianta diminuiscono sempre
più. Per questa ragione la pianta diventa debole, malata e non fruttifica,
proprio perché stressata dal gravoso lavoro quotidiano che le sue difese
immunitarie devono svolgere per tentare di eliminare gli alieni invasori
ossia i nuovi geni uniti a virus, batteri e tossine in quanto essi sono tutti
incompatibili con l’evoluzione e la vita della pianta stessa. Vi è tutta una
reazione di rigetto degli “invasori”, una reazione che purtroppo non ha
successo perché ormai virus e batteri, essendo già entrati nel DNA, si
nutrono di esso e si moltiplicano all’infinito.
Questa continua e stressante lotta quotidiana, che va ad indebolire
sempre
più
il
sistema
immunitario
della
pianta,
avviene
anche
nell’organismo umano ogni volta che l’uomo mangia un cibo transgenico,
in quanto esso è ricco di virus e batteri altamente infettivi e di
pericolosissime tossine, nonché ricco anche di pesticidi ed erbicidi che, da
soli, sono già altamente cancerogeni.
190
La patata transgenica “NEW LEAF SUPERIOR” è geneticamente modificata
con un gene tratto dal batterio Bacillus Thuringensis (noto come Bt). Essa
è legalmente registrata come pesticida. Se il coleottero chiamato Colorado
beetle la mangia, muore, ma su nessuna confezione di questa patata
posta in vendita viene scritto «questo è un pesticida», o che si tratta di
organismo transgenico, eppure in America è commercializzata e gli ignari
americani la mangiano.
Oggi a causa dell’agricoltura chimica e transgenica le difese immunitarie di
tutte le piante si sono abbassate al punto tale che, per uccidere i parassiti,
i contadini sono costretti ad usare pesticidi chimici sempre più potenti e
questo distrugge l’armonia della natura.
Nei nostri piatti ci ritroviamo non un buon cibo sano e nutriente, ma un
cibo innaturale che destabilizza sempre più la nostra salute, un cibo pieno
di pesticidi ed erbicidi chimici, pieno di agenti virali e batterici tra i più
infettivi, insieme alle loro pericolose tossine. Prima della legge dell’0,9%,
(Regolamento 834/2007) più del 60% dei cibi era transgenico. Adesso
possono essere transgenici tutti i cibi che acquistiamo nei negozi e
supermercati ed i consumatori non possono riconoscerli. Infatti, con la
“legge dell’0,9%” tutti i cibi possono contenere OGM senza doverlo
dichiarare sulle etichette. Quindi, con questa legge, tutti i cibi che
mangiamo possono essere transgenici e non lo sapremo mai.
Il caso dell’integratore alimentare contenente triptofano transgenico che
191
ha ucciso 37 persone, che ha procurato lesioni gravi ad altre 1.500 e
paralisi anche permanenti in altre 10.000 persone, ci dovrebbe far
ricordare costantemente che, anche se i cibi transgenici contengono meno
dell’0,9% di OGM, anche se le tossine, i virus e i batteri o i “contaminanti”
come meglio li vogliamo chiamare, sono quasi non-rilevabili o non
esistenti, questi cibi transgenici sono delle vere e proprie armi chimicobatteriologiche che possono provocare la morte immediata oppure, con il
loro accumulo nel corpo, un’infinità di malattie pericolose e quindi un vero
e proprio genocidio più o meno veloce su tutta la Terra.
Le coltivazioni tradizionali, l’inquinamento ambientale delle acque e
dell’aria insieme all’accumulo di farmaci e vaccini e l’interazione tra vari
elementi chimici è già causa delle malattie che ci affliggono ma i cibi
contenenti OGM, da soli, potrebbero essere ancora più pericolosi e
micidiali di qualsiasi altra cosa esistente sulla Terra.
Le multinazionali sovvenzionano molti laboratori scientifici delle Università
ed alcune di esse sono di loro proprietà. Alcune Università regalano semi,
che definiscono “migliorati” o che hanno caratteristiche particolari, ai
contadini che li piantano nei loro terreni. Qual è il rischio?
Che le multinazionali proprietarie dei brevetti sui semi transgenici potendo
ispezionare i campi, chiedano ai contadini i diritti di proprietà, nel caso in
cui questi semi risultassero modificati geneticamente. La Monsanto è una
delle più potenti multinazionali principale fornitrice dell’esercito degli Usa,
produttrice del famigerato «Agente Arancio» usato in Vietnam, produttrice
192
di Diossina come diserbante, produttrice di PCB (poli cloro bifenile) come
lubrificante degli impianti elettrici in quantità sufficiente a sterminare tutti
i mammiferi esistenti negli oceani del mondo.
Oltre a produrre tutti questi veleni, la Monsanto è anche una delle
principali produttrici di semi modificati geneticamente, i quali ovviamente
sono brevettati. Sappiamo che dall’America sono giunte tonnellate di semi
di soia modificati geneticamente mescolati a semi di soia normali. Perché
non hanno detto che i semi di soia transgenici erano mischiati con semi di
soia non transgenici? Perché i semi transgenici sono protetti da brevetto.
Infatti, questi semi produrranno, all’insaputa di chi li semina, coltivazioni
transgeniche per le quali si dovranno pagare i diritti di autore e le penali ai
proprietari del brevetto. Grazie al brevetto, la Monsanto ha acquisito il
diritto di controllo legislativo e può, quindi, ispezionare, come accade negli
Stati Uniti, i campi degli agricoltori per verificare che siano stati coltivati in
base alle condizioni stabilite e con l’uso dei prodotti chimici della stessa
Monsanto concordati per contratto. Pertanto se gli agricoltori non si
attengono ai contratti o se vengono trovati in possesso di semi transgenici
senza avere nessun documento vengono denunciati alle autorità e sbattuti
in galera, se non pagano i “danni” alla Monsanto.
Se il tempo e i miliardi investiti per creare tutti i semi transgenici fossero
stati donati ai popoli bisognosi, essi sarebbero diventati autosufficienti e la
fame nel mondo sarebbe veramente scomparsa dalla faccia della Terra,
senza bisogno di avvelenare e uccidere, senza bisogno di rendere
dipendenti i popoli poveri da multinazionali ed enti pubblici, senza bisogno
193
di confiscare i loro terreni. Infatti, nelle menti dei capi delle multinazionali
non c’è mai stato il desiderio o il progetto di risolvere il problema della
fame con i semi transgenici.
Investire sulla brevettabilità dei semi, sulla brevettabilità della vita, è il
business più grande che esista. Infatti, le multinazionali chimicofarmaceutiche hanno investito nelle biotecnologie supermegamiliardi con i
quali avrebbero potuto risolvere il problema della fame nel mondo non
solo sulla Terra ma anche su migliaia di altri Pianeti simili alla Terra.
Quindi risolvere il problema della fame purtroppo è solo una scusa per
giustificare la creazione di semi transgenici brevettati con tutti i benefici
che le multinazionali possono avere dai brevetti stessi.
Pensate a quanti farmaci potranno essere venduti dalle multinazionali
chimico-farmaceutiche-biotecnologiche per cercare di riparare i danni, cioè
le malattie create dai semi transgenici.
Pensate che business gigantesco: prima hanno un guadagno sulla vendita
di questi semi e cibi transgenici, poi ne hanno un altro per la vendita di
farmaci che cercano di riparare i danni causati dal transgenico.
Con il trattato di Maastrich si è costituito il Governo europeo, ma il vero
potere decisionale e legislativo è accentrato nelle mani dei 20 Commissari
dell’U.E.
che
rappresentano
le
più
194
potenti
multinazionali
chimico-
farmaceutiche-bellico-biotecnologiche.
Questi
Commissari,
secondo
il
Trattato di Maastrich, “non sollecitano né accettano istruzioni da
alcun
Governo
né
da
alcun
organismo”
(art.
157).
“Le
deliberazioni prese dagli organi di comando sono esecutive” (art.
145). Di conseguenza il Parlamento Europeo e i Governi dei paesi membri
dell’U.E. possono fare ben poco o nulla, anche per quanto riguarda le
decisioni e le leggi sulle biotecnologie che questi 20 Commissari
adotteranno.
Se vogliamo sfuggire al peggio, se vogliamo scegliere il male minore,
sarebbe opportuno che l’Italia uscisse al più presto dall’Unione Europea
nella quale esiste un potere superiore che può legiferare e annullare la
volontà dei singoli Governi dell’U.E.Solo uscendo dalla U.E. i nostri
governanti possono riappropriarsi del potere legislativo per poter vietare i
prodotti transgenici e l’utilizzo delle biotecnologie, affinché sia possibile
proteggere l’ambiente e la salute di tutti i cittadini. Favorire la diffusione
degli OGM e l’utilizzo delle biotecnologie è una grande pazzia.
L’avidità dei capi delle multinazionali mascherata da buone azioni
umanitarie, la mania di potere, la competizione, il desiderio di arrivare ad
essere i primi, ad essere i proprietari della vita, i padroni incontrastati del
mondo, tutto questo orgoglio, tutta questa stupidità e megalomania
decreteranno la fine di tutte le creature della Terra, compresi tutti coloro
che operano nel transgenico.
Non ci sarà nessun vincitore: tutti avranno perso. Tutti avremo perso.
195
Tutto morirà a causa della brama di potere, dell’orgoglio e della stupidità
umana, se i singoli cittadini non faranno nulla per fermare tutta questa
pazzia.
Il problema della fame nel mondo non si risolve creando semi e cibi
transgenici, né con elemosine e donazioni, che nessuno sa dove vanno a
finire, come è stato fatto finora. La soluzione consiste nel consegnare
denaro ed aiuti personalmente e direttamente alle popolazioni povere,
affinché realizzino progetti di sviluppo sostenibile da loro stesse ideati,
come fa l’Associazione SUM.
Se lo vogliamo, tutti uniti insieme possiamo combattere la falsità,
l’ipocrisia, la stupidità, l’orgoglio che stanno distruggendo la salute e la
vita dell’intero Pianeta.
Se agiremo veramente, potremo ostacolare le multinazionali che creano
malattie e morte e che hanno investito nelle biotecnologie e farle desistere
dalla folle corsa verso la distruzione dell’Umanità.
Cosa aspettiamo? Riprendiamo in mano la nostra vita.
Iniziamo a “combattere” contro i distruttori del mondo e dell’Umanità
affinché sia possibile proteggere anche la vita dei nostri figli e vivere
veramente: senza più malattie, inquinamento, fame, guerre, miserie e
ingiustizie. Il libro “LA VERITÀ - LE SOLUZIONI”, nel quale si trova la
196
“DICHIARAZIONE DEL S.U.M.”, ci può aiutare a comprendere COSA e
COME FARE. Anche l’importante “PROGETTO MONDO PARALLELO”
serve a ricreare la vita sulla Terra nel modo giusto, e lo potete trovare sul
sito:
www.laviadiuscita.net
197
MESSAGGIO DI AMORE
DI ISHA BABAJI
A TUTTO IL MONDO
Quello che state per leggere è un Messaggio di Amore di
Babaji rivolto a tutti coloro che operano per un mondo
198
migliore, che vogliono l’eliminazione di O.G.M., fame,
inquinamento, malattie e guerre, che vogliono la Pace
nel mondo, ma anche a tutti coloro che soffrono per
fame, guerre, miserie ed ingiustizie.
Che lo si comprenda o no, questo Messaggio, se lo
metteremo in pratica, forse potrà sciogliere tutti i nodi
ingarbugliati dell’egocentrismo umano, potrà risolvere i
gravi problemi quali: inquinamento, malattie, guerre,
fame, miserie ed ingiustizie, ecc… potrà risolvere tutti
quei
problemi
che,
per
superficialità,
interessi,
attaccamenti e poteri, nessuno ha mai voluto o potuto
risolvere.
Questo è il Messaggio di Amore che Babaji
dona all’intera Umanità:
Cari,
chi vi scrive è Isha Babaji, ideatore dell’Ass.ne SUM – Stati Uniti del
Mondo.
Permettetemi di aiutarvi a vedere meglio ciò che sta succedendo intorno a
noi per il comportamento errato dell’uomo nei confronti della Terra e dei
199
suoi abitanti: vi sono multinazionali che distruggono l’Umanità con i loro
prodotti tremendamente pericolosi, come ad esempio OGM, farmaci e
vaccini, armi chimico-batteriologiche, pesticidi, erbicidi, etc…, che hanno
avvelenato cielo, terra ed acqua creando così un’infinità di malattie ed un
inquinamento apocalittico su tutta la Terra.
La FAO sta continuando a creare fame nel mondo con le sue politiche
sbagliate che assecondano enormi interessi politico-economici in quanto
sta promuovendo i semi OGM come (falsa e pericolosa) soluzione alla
fame nel mondo…, per non parlare dell’organizzazione mondiale del libero
commercio (W.T.O.), che decreterà la fine delle attività agricole e questo
potrebbe
portare
carestie
e
miserie
ovunque,
nonché
un
grande
inquinamento genetico sulla Terra, e pertanto la perdita definitiva della
salute da parte di tutti gli abitanti del Pianeta, se questa stessa
organizzazione mondiale non verrà sciolta. Nel mese di luglio 2003 il
commercio
in
Europa
di
cibi
contenenti
Organismi
Geneticamente
Modificati (O.G.M.) e le coltivazioni transgeniche sono stati approvati
definitivamente dalla U.E. (Unione Europea). Il 9-6-2008 vi è stato il
“Colpo di Grazia” al Vertice FAO. “Il mondo ha bisogno di produrre più
derrate alimentari” ha dichiarato il Segretario Generale dell’ONU Ban KiMoon “occorre aumentarle del 50% entro il 2030”.
Il Presidente del Consiglio Berlusconi, intervistato dall’ “Osservatore
Romano”, ha fatto ben capire la politica che sottende queste dichiarazioni:
“Il futuro si risolve soltanto con una maggiore formazione, con una più
ampia messa a disposizione delle varie tecnologie, con il ricorso agli
O.G.M. in tutti i singoli Paesi”. Sono quindi in arrivo oltre 30.000 prodotti
200
contenenti OGM, dalle merendine ai biscotti, dai cibi di ogni genere, che
quotidianamente mangiamo, ai mangimi per mucche, galline, pesci da
allevamento e animali in generale. La più grande disgrazia consiste nel
fatto che anche le coltivazioni sane, ossia biologiche, saranno impollinatecontaminate, grazie all’azione di api, insetti e venti che trasporteranno
ovunque i pollini di tutte le piante transgeniche piantate in Europa.
Quindi la possibilità di alimentarsi con cibi biologici puri è ora vanificata ed
il mondo del biologico non riuscirà a sopravvivere e a far sopravvivere
coloro che lo hanno scelto come saggia via di salute di cura delle malattie.
Inoltre le multinazionali, con l’inganno, la corruzione e la speculazione
depredano territori e risorse soprattutto dei popoli più poveri che vengono
così condotti al suicidio, alla fame, alle malattie e ad una misera morte,
come sta accadendo da diversi anni in India.
L’effetto serra, causato da tutte le attività ed i prodotti inquinanti, crea
inondazioni, nubifragi, siccità, terremoti e tutti gli squilibri climatici che si
ripercuotono con irreparabili danni soprattutto su terremotati, alluvionati,
su tutte le attività agricole e così via, in quanto gli aiuti statali per riparare
questi danni non giungono mai direttamente nelle mani di tutte le persone
colpite dalle catastrofi.
Ho notato delle gravi falle nel mondo alternativo del naturale e in tutti gli
operatori che lavorano per un mondo migliore. Sono rimasto perplesso nel
constatare che le industrie distruttive, quelle che inquinano e che con i
loro commerci favoriscono malattie, fame, guerre, effetto serra, ecc., si
riuniscono diventando multinazionali ed hanno così più forze organizzative
201
ed economiche per essere più forti e per imporre più facilmente tutto
quello che vogliono, mentre le “Forze Alternative” non si uniscono
nel modo giusto per contrastare ed equilibrare il potere immenso
delle multinazionali, soprattutto quelle alimentari-biotecnologiche, che
poi sono tutt’uno con quelle belliche-chimico-farmaceutiche. Queste
multinazionali hanno speso 12.000 miliardi di pubblicità per imporre gli
OGM su tutta la Terra e continuano a spendere sempre più denaro, che
serve anche a “corrompere”, per perseguire i loro obiettivi ed imporre gli
OGM in ogni luogo del Pianeta.
Le “Forze Alternative” potrebbero fare molto di più per avvisare l’Umanità
che, se non si agirà nel modo giusto, tutte le coltivazioni del mondo
saranno contaminate da O.G.M., come ad esempio è avvenuto in America
dove tutte le coltivazioni di mais e soia sono state contaminate in un arco
di tempo brevissimo. Tutte le varietà di semi e coltivazioni sono sulla
stessa strada, come ci viene riferito dalle dichiarazioni di movimenti di
coltivatori americani che sono venuti in Europa per avvisarci sulla
pericolosità dei semi transgenici. Questi coltivatori americani sono stati i
primi ad aver piantato semi transgenici sui loro terreni e, per questo,
hanno subìto e stanno subendo catastrofiche conseguenze a causa di
questi stessi semi biotech, così come essi hanno dichiarato ai coltivatori
europei.
Tutti
saremo
quindi
danneggiati
dalle
contaminazioni
delle
piante
transgeniche, grazie alle decisioni dei predetti 20 Commissari dell’U.E. Di
conseguenza perderemo raccolti su raccolti, in quanto le coltivazioni
transgeniche non prolificano, sono debolissime e bisognose di infiniti
202
pesticidi come, infatti, realmente avviene con i semi O.G.M. A causa di
queste coltivazioni e dei cibi OGM saremo inoltre soggetti a gravi allergie,
a malattie di ogni genere e tutto degenererà e perirà a causa di questi
stessi O.G.M., come già sta accadendo in India: non tutti sanno che sono
arrivati a 200.000 i contadini che si sono suicidati per aver utilizzato semi
transgenici e presto potrà accadere in ogni parte del mondo. Lo
confermano
non
solo
i
contadini
che
hanno
adottato
coltivazioni
transgeniche, ma anche eminenti scienziati e ricercatori indipendenti di
tutto il mondo come ad esempio: Prof. M.D. Nanjundaswami, Prof. Miguel
Altieri, Dott.ssa Mae Wan Ho, Dott. Arpad Pusztai, Dott.ssa Clara Nicholls,
Dott. Amaral Weber, Dott. Jean Pierre Berlain, che si sono riuniti il 5 Luglio
2003 a Perugia nel primo Simposio Internazionale contro gli O.G.M.
Le controinformazioni date dal “mondo alternativo”, possono raggiungere
solo poche persone, in quanto circa il 90% dell’informazione è controllata
dai partiti i quali, per di più, sono controllati dalle multinazionali e quindi le
vere informazioni non possono giungere alle grandi masse, neppure
tramite emittenti radiotelevisive, perché anch’esse sono quasi tutte
politicizzate.
Allora cosa e come fare se vogliamo che la vita non si distrugga più su
questo Pianeta?
Quale via d’uscita potrebbe esserci?
La via d’uscita, infatti, esiste. Essa può emergere attraverso l’Unione delle
varie “Forze Alternative”, affinché si vada tutti nella stessa direzione come
un grande fiume in piena che può spostare con la sua forza tutte le pietre,
203
tutti i macigni, tutte le difficoltà dal suo cammino per sfociare nel Mare del
più grande Amore. Questo è un punto molto importante da comprendere:
solo l’Unione, il vero Amore, la Saggezza, la collaborazione, la conoscenza
delle vere cause dei problemi e la giusta azione che ne consegue possono
risolvere tutti i problemi del mondo. Questa Unione delle varie “Forze
Alternative” può avvenire.
Per approfondire quanto detto andate sul sito: www.laviadiuscita.net
Perché soffrire, se ora è possibile riunire tutte le “Forze”, se è possibile
avere la “Via di Uscita”? Voi tutti che volete un mondo più buono, più
bello, senza O.G.M., fame, guerre, inquinamento, miserie ed ingiustizie
potete avere questo Nuovo Mondo. Ma questo Nuovo Mondo potrà nascere
solo se vi incontrerete per ragionare amichevolmente, per discutere piani
di azione che agiscano sulle cause dei problemi e non più sugli effetti,
come è stato fatto fino ad oggi, solo se farete una cassa comune atta a
finanziare progetti che agiscono sulle stesse cause dei problemi per poterli
risolvere definitivamente.
I problemi, se vengono risolti alle cause, possono scomparire dalla faccia
della Terra: questo tutti lo sanno o lo dovrebbero sapere. Pochi però
conoscono quali sono le vere cause dei problemi e di tutte le sofferenze
umane, inoltre quasi nessuno sa “come” ci si dovrebbe “muovere”, dopo
aver conosciuto le vere cause dell’esistenza degli O.G.M. e di tutti i
problemi del mondo. Queste “vere cause” sono uguali per ogni problema.
Tutti i problemi nascono e dipendono quindi da un’unica, identica causa e,
di
conseguenza,
tutti
i
problemi
sono
collegati,
interconnessi,
interdipendenti. Questo significa che non è possibile risolvere i molteplici
204
problemi che affliggono l’Umanità ed il Pianeta, se non si risolve la “Vera
Causa” che li ha generati.
Se vorrete, ve la rivelerò. Seguitemi e la
comprenderete fino in fondo, diventerete profondamente consapevoli di
queste “vere cause”, allora, “potrete o potremo farcela” veramente.
Si rendono quindi necessari incontri, tavole rotonde, per diventare
profondamente consapevoli della vera causa creatrice di tutti i problemi e
di tutte le sofferenze umane, nonché per centrare l’obbiettivo… Una volta
“centrato l’ obbiettivo”, ovvero agendo sulle vera, unica causa dei problemi
e sofferenze, sarà possibile eliminarli veramente e definitivamente dalla
faccia della Terra.
Questo “obbiettivo da centrare” diventerà quindi lo stesso identico
obiettivo
delle
varie
Forze
del
“Mondo
Alternativo”
che
così
non
sprecheranno più tempo, denaro ed energie in direzioni incomplete o
errate. Sarà quindi “molto facile” trovare modi e soluzioni, adatti ai tempi
in cui viviamo, per eliminare alle cause ogni problema ed ogni forma di
sofferenza.
Se la soluzione o le soluzioni ai problemi dell’uomo e del Pianeta agiscono
sulle vere cause dei problemi, se sono quelle più sagge, più giuste, vi
permetteranno di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Invece, soluzioni ed iniziative che non agiscono sulle vere cause dei
problemi vi faranno ottenere il minimo o addirittura nulla con il massimo
sforzo.
Anziché disperdere in mille direzioni le vostre energie, anziché agire sugli
205
effetti dei problemi, anziché agire ognuno da solo o con l’associazione di
pochi, si dovrebbero unire tutte o buona parte delle Forze Alternative,
coloro che come predetto operano per un Mondo Nuovo, coloro che
credono nella natura, nell’Amore e nella collaborazione, coloro che hanno
compreso che, se non ci si unisce per ragionare insieme sulle vere cause
dei problemi e quindi sul da farsi, per l’Umanità ed il Pianeta non ci
sarà scampo. Il processo di autodistruzione è, infatti, sempre più veloce e
catastrofico perché la natura è tremendamente squilibrata a causa delle
attività sempre più inquinanti e distruttive dell’uomo (vedi ad esempio
anche
l’agricoltura
di
tipo
chimico,
gli
inceneritori,
l’inquinamento
radioattivo globale, l’effetto serra, ecc.).
Iniziate quindi ad incontrarvi. Indite tavole rotonde con tutto o buona
parte del “Mondo Alternativo”, con organizzazioni, ditte, associazioni,
artisti, finanziatori di opere benefiche, con tutti coloro che operano o
vogliono operare per il vero Bene dell’Umanità. Realizzate quali sono le
vere cause dei problemi e le soluzioni che agiscono su queste stesse
cause.
Le soluzioni, che agiscono sull’unica, vera causa che ha creato tutti i
problemi esistenti sulla Terra, esistono e vi posso garantire che queste
“Soluzioni” sono molto più potenti di mille bombe atomiche, molto più
efficaci dei 12.000 miliardi investiti in pubblicità dalle multinazionali per
imporre gli OGM, sono molto più creative del Sole, in quanto agiscono con
il più profondo calore: il calore del vero Amore e della Saggezza.
Ritrasmettete alle persone di buona volontà questo mio Messaggio perché
206
è giunto il momento di mettere sulla bilancia il positivo ed il negativo di
tutto ciò che vi è dentro di noi e fuori di noi, tirare quindi le somme ed
agire di conseguenza.
Tutto quello che vi è fuori, nel mondo, è il riflesso, la diretta conseguenza,
di quello che vi è dentro di noi in quanto non abbiamo mai agito sulle vere
cause dei problemi. Il “fuori” è uguale al “dentro” e il “dentro” è uguale al
“fuori”. L’”interno” di noi stessi è uguale all’ “esterno”. Ciò che è “dentro”
di noi, dentro le nostre menti, è uguale a tutto quello che vi è “fuori” nel
mondo, essendo tutto interrelato, interconnesso, interdipendente, essendo
tutto Uno.
Tutto quello che vediamo “fuori” nel mondo siamo noi stessi con tutti i
nostri errori.
Non si può migliorare il mondo o cambiarlo se prima non si cambia noi
stessi, se non si ama veramente e se, di conseguenza, non si agisce
veramente sulle vere cause dei problemi ossia sull’unica, vera causa che li
ha creati tutti.
Il titolo dell’Invito per la giornata che caratterizzerà la volontà di andare
tutti nella stessa direzione potrebbe essere: “AMORE CONSAPEVOLE
IN AZIONE” o “FORZE ALTERNATIVE PER UN MONDO NUOVO”, o:
“TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI”, oppure: “MONDO PARALLELO”,
o comunque un nome che più vi piaccia e preso di comune accordo.
Se mi inviterete, sarò molto onorato di poter sedere alla vostra prima,
giusta, vera “Tavola Rotonda” in quanto essa nascerà solo per poter
agire sulle vere cause dei problemi e non più sugli effetti come si è fatto
207
fino ad oggi. Sarò comunque e sempre lieto di gioire insieme a voi, della
vostra unione e delle più sagge soluzioni prese per consentire la
continuazione della vita sulla Terra nel modo giusto, nel modo della
Natura, del vero Amore, della Saggezza, del Buon Senso.
Ascoltate il vostro cuore e non ci saranno più errori.
Aspetto la vostra risposta. I bambini e tutte le creature che soffrono
quotidianamente per fame, stenti, malattie e guerre stanno aspettando la
vostra risposta, il vostro primo Vero Incontro.
Il Pianeta intero sta aspettando da molto tempo la vostra unione senza più
agire sugli effetti, senza più errori, senza più inganni, né speculazioni.
Permettetemi di dirvi che è giunto il momento di incontrarvi, di unire i
vostri cuori, le vostre menti, la vostra saggezza, per agire sulle cause ed
andare tutti uniti nella stessa direzione, perché ora, se lo vogliamo, tutto è
veramente possibile.
Donate questo mio Messaggio a coloro che vogliono un mondo giusto,
pieno di Pace, di Amore e Benessere per tutti. E’ giunto il momento che le
Forze Alternative, le Forze del Bene, agiscano con Amore, Intelligenza e
Saggezza.
Comunicate a tutti che solo nella Giusta Azione si manifesta il vero
Amore. Che senso ha la vita se non vi è vero Amore e, di
conseguenza, se non vi è la “Giusta Azione”?
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Basta quindi con gli incontri, con i convegni falsi o incompleti. E’ grazie
all’incompletezza che si sta distruggendo il mondo. “Incompletezza”
significa agire sempre e solo sugli effetti e mai sulle vere cause dei
problemi. Costruiamo quindi insieme il “Mondo della Completezza” dal
quale potranno nascere Libertà, Pace, Gioia e Salute, un Mondo
ecologicamente pulito che lasceremo ai nostri figli quale eredità di vero
Amore.
Più le Tenebre sono grandi e più Luce si deve emanare per
annullarle. La Luce non è altro che il nostro stesso vero Amore, ossia
“Amore Consapevole in Azione”.
Esso nasce dalla Consapevolezza, dalla Completezza, dall’aver realizzato le
vere cause dei problemi ovvero l’unica, vera causa che ha generato tutti i
problemi esistenti sulla Terra.
Se vi è vera Consapevolezza, se vi è vero Amore nei confronti dei vostri
cari, tutto può essere veramente possibile.
Agite nel modo giusto, sulle vere cause dei problemi che risiedono tutte,
nessuna esclusa, nella falsità e nell’incompletezza, ossia nel non aver
ancora realizzato voi stessi, il vero Amore per tutte le creature, ovvero
una nuova qualità di Amore: l’Amore Infinito ed Incondizionato. Esso
nasce e fiorisce per il fatto stesso di conoscere veramente chi siete.
Conoscete
quindi
voi
stessi,
realizzate
voi
stessi
anche
e
soprattutto attraverso l’Amore Consapevole in Azione e saprete chi
siete veramente. Fatelo almeno per i vostri figli, per i vostri cari, per voi
209
stessi, e saremo tutti salvi.
Siamo tutti sulla stessa “Nave”: o affondiamo tutti insieme nella nostra
stessa inconsapevolezza e totale assenza di vero Amore oppure, se lo
vogliamo, ci salviamo tutti insieme grazie al nostro vero Amore ed alla
nostra stessa Consapevolezza.
Il vero Amore è l’unica cosa che ci rimarrà, se amiamo veramente. Il vero
Amore è tutto! Tutto il resto è solo malattia e sofferenza… è solo una
grande illusione.
Solo realizzando voi stessi attraverso l’ “Amore Consapevole in Azione”
potrete risolvere alle cause tutti i problemi del mondo.
Nell’Amore Consapevole in Azione vi è inclusa l’Equa Redistribuzione delle
Ricchezze e la salvezza dei popoli più poveri e deboli che soffrono e
muoiono per fame, guerre e malattie.
Solo
con
la
Completezza,
con
l’Amore
Consapevole
in
Azione
o
“Consapevolezza” siete destinati a vincere tutte le battaglie.
Io vi darò tutte le mie Energie, tutte le mie Conoscenze, tutte le mie
“Ricchezze” per potercela fare, se me lo chiederete.
Qualsiasi cosa facciate, pensiate o diciate ricordatevi sempre che io vi
amo.
210
Con Amore Infinito ed Incondizionato
vostro Baba Francesco Isha Atmananda
Per rispondere a Isha Babaji in merito a questo Suo Messaggio:
[email protected]
www.associazionesum.it
oppure scrivete a: Isha Babaji Francesco
c/o Ass.ne SUM – Stati Uniti del Mondo
casella postale n.4, - 73024 Maglie (LE)
Per comunicare direttamente telefonare allo 0836-484851 per chiedere un
appuntamento telefonico con la Presidente dell’Associazione SUM: Daniela
Comendulli.
211
Per conoscere i PROGETTI di Isha Babaji inerenti
l’AMORE CONSAPEVOLE IN AZIONE:
www.laviadiuscita.net
www.associazionesum.it
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