Rinnovamento della politica di Coesione dell’Ue: Progressi recenti e sfide di lungo termine Rinnovamento della politica di Coesione dell’Ue: Progressi recenti e sfide di lungo termine Sintesi Questa relazione è stata preparata per il ventottesimo incontro del Consorzio per la ricerca della politica regionale EoRPA tenutosi a Ross Priory, Loch Lomondside dal 7 al 9 ottobre 2007. Da non citare senza permesso. European Policies Research Centre University of Strathclyde 40 George Street Glasgow G1 1QE Regno Unito Tel: +44-141-548-3222 Fax: +44-141-548-4898 e-mail:[email protected] EoRPA Paper 07/3 1 European Policies Research Centre Rinnovamento della politica di Coesione dell’Ue: Progressi recenti e sfide di lungo termine Durante il periodo 2006-07 la politica di Coesione ha posto l’accento principale sul completamento, la presentazione, la negoziazione e l’adozione dei Documenti Strategici Nazionali di Riferimento e dei Programmi Operativi. Tuttavia, nonostante il periodo di programmazione 2007-13 sia appena iniziato, l’attenzione dei policymaker, sia a livello comunitario che nazionale, è rivolta sempre più al più lungo termine. La presente relazione si propone di esaminare il recente rinnovamento della politica di coesione con riferimento sia ai cambiamenti introdotti per il periodo di programmazione 2007-13, sia alle questioni di più lungo termine sollevate dal riesame del bilancio che si terrà nel 2008-09. La relazione è suddivisa in tre parti principali: la Sezione 2 valuta i nuovi quadri di programmazione del 2007-13, analizzando le esperienze degli Stati membri nella fase di preparazione e negoziazione dei QSNR e relativi PO ed esaminando le variazioni di spesa conseguenti. La Sezione 3 volge lo sguardo oltre il periodo in corso e considera il futuro della politica di Coesione nel contesto delle revisioni della politica inaugurate dalla Commissione. Infine, la Sezione 4 affronta tre serie di questioni concernenti il futuro della politica di Coesione, vale a dire: quale lezione si trae dalle esperienze passate della politica di Coesione? Quali obiettivi deve porsi e dove deve intervenire la politica di Coesione? E ancora, come si deve gestire la politica futura? Queste sono le tre questioni su cui verte la presente sintesi. Nel rivolgere lo sguardo alle lezioni del passato, uno dei punti principali del riesame del bilancio della Commissione europea è vedere “cosa offra il miglior valore aggiunto e i risultati più efficaci”. Specificamente, la spesa comunitaria “deve essere in grado di offrire un’utilità a livello europeo che non potrebbe essere offerta dalla spesa locale, né da quella nazionale”. Sulla politica di coesione del passato sono state condotte numerose ricerche che consentono di capire il modo in cui questi criteri hanno funzionato nel passato. La relazione pone in rassegna le numerose ricerche condotte e giunge alla conclusione che i risultati non sono chiari, poi prosegue prendendo in considerazione il più ampio ‘valore aggiunto’ della politica associata al modo in cui viene progettata ed implementata, con dei risultati, ancora una volta, alquanto confusi. In riferimento agli obiettivi della politica, l’obiettivo dell’Ue di coesione economica e sociale è stato finora interpretato come la riduzione delle disparità socio-economiche tra le regioni dell’Ue, in particolare tra le regioni più svantaggiate e la media dell’Ue. Questo obiettivo è stato promosso su basi di solidarietà ed equità, in particolare per compensare la distribuzione disuguale dei costi dell’integrazione europea e assegnare le risorse per una ‘più equa’ distribuzione dei benefici. La relazione prende in considerazione le implicazioni del proseguimento dell’attuale approccio alla designazione (basato, per la Convergenza, sulla soglia del 75 percento del PIL pro capite della media comunitaria), compreso l’impatto di tassi di crescita differenziali e di un possibile ulteriore allargamento, nonché vari possibili adattamenti all’attuale approccio. La relazione riesamina anche la possibilità di sviluppare un nuovo approccio ‘territoriale’ come preannunciato dal Quarto Rapporto sulla Coesione. Infine, la relazione affronta la questione relativa al come gestire la politica di Coesione in futuro, e conclude che l’approccio generale alla gestione e all’attuazione è prossimo a una revisione fondamentale come parte del riesame di bilancio. Per esempio, data la grande EoRPA Paper 07/3 1 European Policies Research Centre Rinnovamento della politica di Coesione dell’Ue: Progressi recenti e sfide di lungo termine differenziazione regionale all’interno degli Stati membri e la crescente complessità dello sviluppo locale e regionale, si può sostenere che il ruolo principale della politica di Coesione deve essere quello di un rafforzamento della capacità dei governi nazionali affinché possano attuare efficaci politiche regionali nazionali in coerenza sia con gli obiettivi generali dell’Ue, sia con le questioni legate allo sviluppo transnazionale. Il primo passo è già stato fatto con l’introduzione dei Documenti Strategici Nazionali di Riferimento, un ampliamento di questo approccio potrebbe vedere la Commissione recedere dall’impegno verso singoli programmi operativi nazionali e regionali per concentrarsi in modo più deciso sul livello strategico al fine di garantire un maggiore impatto delle politiche regionali nazionali. Un’azione di questo genere ‘libererebbe’ potenzialmente la Commissione (cioè DG Regio) dal suo attuale ruolo sottodimensionato di negoziazione e monitoraggio di numerosi programmi attraverso una miriade di priorità (sui quali ha un’influenza decrescente per il principio di proporzionalità) consentendole di concentrarsi maggiormente nell’aggiungere ‘valore aggiunto’ alle politiche regionali nazionali, promuovendo innovazione, sperimentazione e trasferimento di conoscenza. EoRPA Paper 07/3 2 European Policies Research Centre