70 Parte Seconda - Conoscenze teoriche monomeri ad entrambe le estremità, ma l’estremità (+) si allunga con una velocità da 5 a 10 volte maggiore dell’estremità (–). I microfilamenti formano un reticolo che conferisce supporto strutturale all’intera cellula, determinandone anche la forma e, inoltre, permettono il movimento delle cellule che così possono migrare, inglobare particelle e dividersi. All’interno delle cellule eucariotiche esistono diverse proteine che legano l’actina e regolano l’assemblaggio e il disassemblaggio dei microfilamenti. Tali proteine possono agire sia legando e sequestrando monomeri di actina, al fine di impedire la loro incorporazione nei microfilamenti, sia legandosi alle estremità dei microfilamenti, bloccandone l’ulteriore allungamento. Tra le proteine che legano l’actina ricordiamo la timosina E4, la profilina, l’ADF/cofilina, la proteina cappuccio (capZ) e la gelsolina. Nelle cellule i microfilamenti entrano a far parte di diverse strutture, quali i microvilli, proiezioni della membrana plasmatica tipiche delle cellule che costituiscono la mucosa intestinale. Essi sono formati da fasci di circa 20-30 filamenti di actina allineati in parallelo e con le estremità (+) adiacenti alla membrana plasmatica. Le proteine che regolano la formazione dei microvilli sono la fimbrina e la villina. Un’altra struttura formata da microfilamenti è l’anello contrattile, il quale divide le due cellule figlie alla fine della mitosi. Esso contiene la proteina D-actinina che permette ai microfilamenti di essere più distanziati e di interagire con altre proteine. Infine, ricordiamo i reticoli tridimensionali lassi, disposti al di sotto della membrana plasmatica, che permettono di sostenere la superficie cellulare. In essi i microfilamenti sono disposti perpendicolarmente tra di loro, formando legami crociati. Contengono la proteina filamina. I microfilamenti sono responsabili di molti tipi di movimenti cellulari fra i quali ricordiamo la contrazione muscolare e la locomozione cellulare. La contrazione muscolare è una specializzazione strutturale e funzionale della cellula muscolare e si basa sull’interazione fra i filamenti di actina e di miosina. Si conoscono almeno 18 classi di miosine; la miosina di tipo II, presente nel muscolo, è una proteina composta da 4 catene leggere e 2 catene pesanti, queste ultime caratterizzate da una testa globulare, una regione cerniera e da una lunga coda bastoncellare. La testa globulare lega l’actina e idrolizza l’ATP, che fornisce l’energia per scivolamento del filamento di actina. La locomozione cellulare è impiegata da diversi tipi di cellule, come le amebe, le cellule embrionali, i globuli bianchi e le cellule cancerose; è permessa dalla formazione di strutture transitorie come pseudopodi, lamellipodi e filopodi. La formazione e la retrazione di queste strutture si basa sull’assemblaggio e disassemblaggio di filamenti di actina. Il secondo tipo di filamenti proteici che fanno parte del citoscheletro è rappresentato dai filamenti intermedi, che hanno un diametro di circa 10 nm e fungono da supporto per l’intero complesso citoscheletrico essendo le strutture più stabili e meno solubili del citoscheletro. Sono stati classificati oltre 50 tipi di diverse proteine dei filamenti intermedi con caratteristiche comuni, ma che differiscono per dimensioni e proprietà chimiche. Tutte queste proteine contengono un dominio centrale a bastoncello, costituito da circa 310-318 aminoacidi, conservato in dimensioni e sequenza, fiancheggiato da domini amino- e carbossi-terminali, che variano nelle diverse proteine, per dimensioni, sequenza e struttura secondaria. Le estremità determinano la specificità delle diverse proteine, mentre il dominio