07.05.3013 Maura Secci FISIOPATOLOGIA: L’ESOFAGO Abbiamo finito con la fisiopatologia chirurgica e oggi iniziamo con la semeiotica strumentale chirurgica ossia andremo a vedere quali sono i segni dal punto di vista strumentale per arrivare alla diagnosi. Parliamo di una disciplina dinamica sulla quale ci sono continui aggiornamenti anche in brevissimo tempo. Questo anno infatti vedremo qualcosa di nuovo rispetto agli anni scorsi. Per ogni organo faremo la semeiotica strumentale. Oggi facciamo una lezione introduttiva per capire come studiare la semeiotica strumentale in tutti gli apparati. Esiste un SINTOMO GUIDA ( = sintomo su cui si costruisce l’anamnesi ) come per esempio il dolore che è il sintomo più fequente nelle patologie di interesse chirurgico o come la tumefazione che è il sintomo più frequente dal punto di vista dello stato locale. Facciamo una piccola riflessione su come si fa lo stato locale che in chirurgia è l’esame obiettivo della regione anatomo-chirurgica sede di patologia. Ieri ho operato un paziente con un’ernia recidiva a sx e idrocele a dx, due tumefazioni, e nello stato locale bisogna descrivere queste tumefazioni con lo scopo di dare delle informazioni e un indizio diagnostico. Per descrivere una tumefazione esiste un acronimo degli anni ‘80 che vale ancora e che dovete sapere a memoria. Quando farete la cartella clinica per l’esame di chirurgia 2 e vi capiterà una tumefazione da descrivere vi consiglio di descriverla usando questo acronimo. - S E F O V O S U L I D O C O S P O R I T E R T R A SEDE FORMA VOLUME SUPERFICI E LIMITI DOLORABILITA’ CONSISTENZA : può essere molle, elastica, molle-elastica, duro-parenchimatosa SPOSTABILITA’ SU PIANI SUPERFICIALI E PROFONDI : Il segno clinico di spostabilità della tumefazione mammaria vi servirà molto quando faremo la mammella RIDUCIBILITA’ : L’ernia di ieri che si riduceva completamente in addome TERMOTATTO: una tumefazione ascessualizzata sarà calda quindi avrà un termotatto tre plas ( tre più) TRANSILLUMINAZIONE: come l’idrocele di ieri, bastava mettere una lampadina sotto e si illuminava completamente. Aveva 250 cc di liquido. Se abbiamo una massa solida come un seminoma o teratoma non si illumina Pensiamo ad un sintomo guida ( = sintomo su cui si costruisce l’anamnesi): per esempio il tenesmo rettale ossia una sensazione di evacuazione incompleta. Se ho un fecaloma dentro l’ampolla rettale (che passa dal sigma all’ampolla rettale) i recettori avvisano che c’è qualcosa di estraneo da espellere, evacuare e quindi ci sarà un rilasciamento degli sfinteri e una spinta della peristalsi. In questo modo il fecaloma evacua. Se al posto del fecaloma abbiamo un cancro vegetante del retto che occupa spazio, i recettori interpretano che c’è qualcosa da evacuare però non lo evacuano perchè è un tumore adeso alla parete. Allora la sensazione di evacuazione incompleta diventa anche dolorosa nel tempo perchè c’è un continuo tentativo all’ evacuazione. Quindi il tenesmo rettale è il sintomo guida delle malattie chirurgiche del retto ed è una sensazione di evacuazione incompleta e dolorosa assocciata ad evacuazione di sangue (enterorragia) e di muco (mucorrea) SINTOMO GUIDA: tenesmo rettale SINTOMI ANCILLARI: enterorragia e mucorrea É un po’ sempre così. Per ogni organo c’è un sintomo guida e dei sintomi ancillari. LA DISFAGIA La disfagia è la sensazione di arresto del bolo alimentare nel tratto retrosternale. L’esofago è un organo lungo 25 cm, piccolino,teso che se lo sganci dalle sue connessioni si ritira e diviene anche più piccolo di 25 cm. Ha il compito di trasportare il bolo alimentare dall’ipofaringe allo stomaco. Nei 2/3 superiori la sua muscoltura è volontaria ( deglutazione volontaria) e nei 2/3 inferiori è involontaria. Una lesione del nervo ricorrente da disfagia dolorosa per i liquidi. La disfagia si distingue in disfagia funzionale e disfagia organica. Se imparate la classificazione della disfagia sapete tutto sull’esofago. 1. FUNZIONALE DISFAGIA 2. ORGANICA 1. DISFAGIA FUNZIONALE: non c’è una patologia evidente dell’ esofago ( a differenza di quanto succede per la disfagia organica) però il paziente ha difficoltà nella deglutizione e ha la sensazione di arresto a livello retrosternale. E’ tipicamente una disfagia per i liquidi, per l’ H2O. Quando si ha questa sensazione di arresto a livello retrosternale si tende a bere H2O però bevendo si peggiora la situazione. Un esempio di disfagia funzionale si ha quando voi bevete una coca cola o dell’ H2O freddissima d’estate che ti danno uno spasmo esofageo diffuso ,come uno schiaccianoci ,doloroso. Questo spasmo si traduce in una disfagia per i liquidi, quindi l’H2O non va giù e si dice che è una disfagia di tipo paradosso. Inoltre è anche saltuaria e capricciosa. Quindi se abbiamo una disfagia funzionale, paradossa ,saltuaria e capricciosa è sicuramente una disfagia per i liquidi. Alla disfagia si associano i sintomi ancillari: rigurgito e scialorrea. SINTOMO GUIDA: disfagia funzionale, paradossa, saltuaria e capricciosa con incapacità a deglutire l’H2O. Arresto del bolo liquido SINTOMI ANCILLARI: scialorrea e rigurgito La scialorrea è una parola onomatopeica che indica lo scolo di saliva dalla bocca. La legge del litro ci da un’idea del fatto che nelle 24 h produciamo 1l di H2O, 1l di succo gastrico, 1l di saliva, 1l di bile,1l di succo duodenale, 1l di succo pancreatico etc. Ognuno procuce circa 1l di saliva che viene deglutita. La saliva è un liquido quindi un paziente che ha una disfagia funzionale paradossa, saltuaria, capricciosa non riesce a mandare giù la saliva e avrà uno scolo non diurno ma più che altro notturno. Di giorno si sforza e in qualche modo la saliva va giù mentre quando dormiamo no e ci ritroviamo il cuscino competamente bagnato di saliva. Il rigurgito non è da confondere con il vomito o con il reflusso( qualcosa che è andato nello stomaco e poi è risalito attraverso il cardias nell’esofago. Per esempio il reflusso acido, il reflusso gastroesofageo per ernia iatale ). Il Rigurgito si ha quando il bolo alimentare non raggiunge lo stomaco perchè si è fermato a livello della faringe o dell’ esofago e torna in cavità orale. E’ tipico delle patologie esofagee. La ruminazione è una specie di rigurgito. Se ho un diverticolo esofageo pieno di materiale alimentare e lo spremo sale tutto il materiale come in una specie di ruminazione. I bovini hanno l’omaso e l’abomaso [ wiki: Gli animali ruminanti presentano lo stomaco diviso in quattro cavità: rumine, reticolo, omaso ed abomaso. Le prime tre camere vengono anche dette "prestomaci", ma solamente l’abomaso è paragonabile al vero e proprio stomaco degli animali monogastrici. La ruminazione è la funzione fisiologica che contraddistingue i ruminanti . In questi animali, durante il pasto, gli alimenti vengono sottoposti ad una masticazione affrettata e sommaria, denominata “prima masticazione” . Dopo un adeguato periodo di tempo, gli alimenti vengono riportati dal rumine in bocca e sottoposti ad una “seconda masticazione” che è molto lenta ed accurata. Ha lo scopo di triturare in modo completo il contenuto del rumine onde renderlo adatto a subire efficacemente dapprima la predigestione nel settore rumine-reticolo e poi la digestione nell’abomaso e nell’intestino]. Se abbiamo un diverticolo esofageo questo funge da abomaso ossia il materiale mai entrato nello stomaco ritorna inditetro. Quindi la triade delle malattie dell’esofago è : disfagia, rigurgito, scialorrea Le tre cause di disfagia di tipo paradosso sono: - lo spasmo esofageo diffuso ossia degli spasmi di peristalsi secondaria non propulsiva dentro l’esofago che sono dolorose. Possono essere date da una irritazione da troppo caldo o troppo freddo. Si chiama esofago a cavaturaccioli perchè ha tutta una forma strana. Se il paziente deglutisce il bario, l’esofago assume una forma strana di spasmi diffusi che corrisponde radiologicamente all’esofago a cavaturaccioli. - Acalasia diverticoli esofagei ACALASIA: Immaginiamo di avere una bambina di 10 anni che poi raggiunge i 30 anni e che da circa 20 anni riferisce la comparsa di disfagia paradossa per i liquidi saltuaria e capricciosa. Negli ultimi 5 anni però non è così tanto saltuaria ma è molto più frequente e per poter risolvere questa sensazione di arresto a livello retrosternale bere 1 l di acqua, deglutisce , si appoggia al tavolo, fa una grossa manovra di Valsalva e improvvisamente si sente una scatto e tutto si libera dal mediastino e va nell’addome. Questa paziente ha una acalasia ossia una mancata apertura dello sfintere esofageo inferiore. A livello esofageo abbiamo due sfinteri funzionali: l’UES (Upper Esophageal Sphincter) che corrisponde al muscolo cricofaringeo cioè al muscolo che passa dall’ipofaringe all’esofago. Questo sfintere rimane chiuso e quando deglutisco si apre e il bolo passa dall’ipofaringe all’esofago. L’esofago è lungo25 cm e gli ultimi 10 cm sono sempre chiusi a digiuno. L’altro sfintere è il LES ( Lower Esophageal Sphincter ) è uno sfintere solo funzionale ossia tutti gli 8-10 cm terminli sono sempre chiusi e si aprono solo al momento della deglutizione. Il bolo alimentare passa dall’ ipofaringe all’ esofago e nel momento in cui ho una peristalsi propulsiva nel 1° e 2° esofago ossia nel 3° superiore e intermedio allora il 3° inferiore si apre per permettere il passaggio del bolo nello stomaco. Dopo la deglutizione però si chiude per impedire il reflusso. Immaginate che il LES sia pigro e che invece di aprirsi quando deve non si apre. Abbiamo una acalasia ossia una mancata apertura del LES. Non si apre oggi, ne domani ne tra 20 anni e l’esofago a monte diventa acalasico cioè si dilata in maniere abnorme fino a diventare il doppio dello stomaco ( che può contenere anche 3 L di roba) e a contenere anche 6 l di roba. Abbiamo un esofago enorme e uno stomaco piccolo. La ragazza che facceva la manovra di Valsalva per far progredire l’H2O mandava giù tutto il materiale presente nell’esofago di botto cioè aprendo di scatto il LES che non vuole aprirsi. Quindi la acalasia esofagea, che nasce come una disfagia funzionale, paradossa, quando l’esofago si dilata diventa anche organica, per i solidi che passano nello stomaco solo con dei bicchieroni di H2O e con la manovra di Valsalva. Se facciamo una gastroscopia a 14-15 anni non vediamo nulla magari percepiamo una sensaione di scatto sospetta al livello del LES al passaggio del gastroscopio dall’esofago alla stomaco. DIVERTICOLI ESOFAGEI: Abbiamo un paziente di 60 anni che quando beve H2O avvolte va giù e avvolte no però quello che lo disturba di più è che si sveglia sempre con il cuscino tutto bagnato di saliva. Pensiamo che abbia una disfagia per i liquidi e quindi indaghiamo sulla causa. La acalasia è una patologia dei giovani. L’altro giorno mi hanno fatto una diagnosi di acalasia in un 93enne, non esiste un anziano con l’ acalasia al massimo può esistere con un diverticolo. Prima abbiamo parlato del LES ora parliamo dell’UES. Quando l’UES non si apre l’iperpressione va nell’ipofaringe. Spingi oggi spingi domani dopo 30-40 anni si forma un diverticolo ossia una estroflessione, come un sacco sulla fossa sopraclaveale sx . Come premo si ha la ruminazione e viene fuori tutta la roba che era presente dentro il diverticolo. C’è una disfunzione ossia una mancata aperture dell’ UES che da una dilatazione a monte che si è manifestata a livello sopraclaveale sx e si chiama diverticolo di Zenker ( dall’autore che lo ha descritto per primo). Lo stesso meccanismo si può avere anche al di sopra del diaframma. Ho un diverticolo epifrenico che ha le stesse caratteristiche ossia stiamo parlando di diverticoli da pulsione. Lo sfintere non si apre, preme fino a che questo diverticolo non diventa enorme e inizia a premere sull’esofago. Dopo 25-30 anni avrò anche una disfagia organica. Inizialmente paradossa e poi anche organica ossia per i solidi. 2. DISFAGIA ORGANICA : pensiamo ad un paziente che deglutisce accidentalmente o a scopo suicidiario la varechina ( ipoclorito di sodio) che è una base forte oppure l’ acido muriatico ( pH =1 ) che è un acido forte. Un acido forte distrugge completamente la mucosa mentre se è una base forte c’è una disfunzione della mucosa. In quest’ultimo caso non ci preoccupa tanto il momento esatto della deglutizione ,ma gli effetti delle stenosi esofagee da caustici. C’è una evoluzione stenotica di tutto l’esofago che si trasforma in una struttura stenotica e sclerotica. Il paziente non potrà più deglutire e avrà sempre una stenosi esofagea che gli crea una disfagia di tipo organico perchè la stenosi cicatriziale chiude l’esofago. Avrà una disfagia organica per i solidi progressiva ed ingravescente. Questo che succede nella stenosi esofagea da caustici succede ancora di più nel cancro dell’esofago. Adenocarcinoma o carcinoma spino cellulare dell’esofago. Dalla faringe all’ano i tipi macroscopici anatomopatologici sono: vegetante, stenosante, ulcerante. La classificazione macroscopica del: - cancro dell’esofago è: vegetante, stenosante, ulcerante La classificazione è - cancro dello stomaco è: vegetante, stenosante, ulcerante sempre la stessa. - cancro del colon è: vegetante, stenosante, ulcerante Se ho un cancro dell’esofago stenosante progressivo e ingravescente significa che la stenosi continua a chiudere il lume esofageo e avrò una disfagia sopratutto per i solidi perchè in un lume piccolo i liquidi passano però i solidi no. Alla fine però avrò anche una disfagia completa, totale. Pertanto una disfagia organica è una disfagia progressiva e ingravescente inizialmente sopratutto per i solidi però successivamente anche per i liquidi. In questa lezione abbiamo visto l’impostazione della semeiotica clinica e la classificazione delle patologie dell’esofago. Se conosciamo la classificazione della disfagia conosciamo anche le patologie dell’esofago RICAPITOLANDO 1. cosa è la disfagia ----- > è la sensazione di arresto del bolo alimentare nel tratto retrosternale 2. come si divide la disfagia ----- > si divide in disfagia funzionale e organica 3. caratteristiche della disfagia funzionale ----- > è paradossa , saltuaria e capricciosa per i liquidi. Non è caratterizzata da una patologia evidente e le tre cause sono lo spasmo esofageo diffuso, l’acalasia e i diverticoli esofagei. I due sintomi ancillari sono la scialorrea e i rigurgito 4. caratteristiche della disfagia organica ----- > è una disfagia progressiva e ingravescente per i solidi che però diventa totale. E’ caratterizzata da una patologia evidente ed tipica del cancro dell’esofago stenosante e di stenosi esofagea da caustici cioè è tipica di due casi organici di chiusura dell’esofago