Copernico Niccolò - i save my planet

NICCOLÒ COPERNICO
A cura di Francesca TOCCOTELLI
Matricola: 238645
A.A. 2014-2015
Introduzione
Niccolò Copernico (14731543) fu un grande astronomo
polacco che per primo mise in
dubbio il sistema geocentrico
delle teorie di Aristotele e di
Tolomeo.
La sua teoria contraddiceva il
modello geocentrico adottato
per tutto il medioevo e
ampiamente accettato fino
alla fine del XVI secolo e
riprendeva invece l'ipotesi
eliocentrica, proposta nel III
secolo a.C. da Aristarco di
Samo. La Terra risultava
soggetta a diversi movimenti
tra i quali, analogamente agli
altri pianeti, quello di
rivoluzione attorno al Sole e
di rotazione sul proprio asse.
Biografia
Niccolò Copernico (Nicolaus Koppernigk) nacque a Toruń, (Thorn) sulla
Vistola il 19 febbraio 1473. Il padre era un mercante nato e cresciuto a
Cracovia, mentre la madre era una nobildonna nata e cresciuta a Toruń. Presto
orfano di entrambi i genitori, venne adottato insieme ai fratelli dallo zio
materno, Łukasz Watzenrode. Nel 1491 Copernico entrò all'Università di
Cracovia dove, pur essendo destinato alla carriera ecclesiastica, mostrò una
decisa inclinazione per l'astronomia e la matematica.
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Dopo quattro anni e un breve soggiorno a Toruń, venne in Italia, dove studiò
diritto presso l'Università di Bologna. Qui
incontrò Domenico Maria Novara, già celebre
astronomo, da cui apprese gli elementi di
astronomia pratica. Con lui Copernico fece le
prime osservazioni nel 1497. Nel 1550 andò a
Roma e l'anno seguente tornò nell'Europa nordorientale, a Frauenberg, dove fu insediato
canonico per opera dello zio, Łukasz
Watzenrode, vescovo di Ermland, ma vi si
trattenne per il solo tempo necessario a ottenere
il permesso di tornare nel Bel Paese per recarsi a
completare i suoi studi a Padova e a Ferrara.
(figura 1)Ritratto di Niccolò
Durante i dieci anni che trascorse
Copernico esposto presso il complessivamente in Italia studiò legge,
municipio di Toruń dal 1580
teologia, medicina, matematica, astronomia e i
classici.
Lo studio dei classici fu di importanza fondamentale poiché gli permise
di leggere i lavori dei grandi astronomi greci nella loro lingua originale.
Nel 1504 cominciò a raccogliere infatti le sue osservazioni e le sue
riflessioni che stavano per erompere nella composizione della sua teoria.
Lasciata l'Italia, tornò a Frombork interessandosi di riforme del sistema
monetario e sviluppando alcuni studi di economia politica. Nel 1516 ricevette
l'incarico di amministratore delle terre attorno alla città di Olsztyn e si
interessò di questioni di catasto, giustizia e fisco. Nel castello di Olsztyn fece
alcune osservazioni importanti e scrisse una parte della sua opera principale
“De Revolutionibus orbium coelestium”.
I sei libri dell'opera erano già completi quando nella primavera del
1539 Gioacchino Retico, professore a Wittenberg, si recò da Copernico per
conoscere la sua dottrina. Così egli concesse al Retico di far uscire a Danzica,
nel 1540, un'esposizione del suo sistema, De libris revolutionum Narratio
prima, affidandogli poi una copia del manoscritto del De revolutionibus per
farlo stampare a Norimberga. Ma Retico, trasferitosi a Lipsia nel 1542, affidò
la revisione della stampa all'amico teologo Andrea Osiander. Copernico ormai
malato fece in tempo a far inserire la sua dedica a papa Paolo III, ma non poté
impedire a Osiander di far stampare, anonima, una sua premessa.
Osiander si preoccupò, mistificando il pensiero di Copernico, di
sottolineare come l'autore intendesse il suo modello come una semplice
costruzione matematica, senza valore fisico, non necessariamente
corrispondente al vero. Essendo la prefazione anonima fu per lungo tempo
intesa essere stata scritta dallo stesso Copernico.
Copernico morì nel 1543 all'età di settant'anni e fu sepolto nella
cattedrale di Frombork. Come dice la leggenda, Copernico ricevette sul letto
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di morte la prima copia del suo capolavoro, quella copia che conteneva gli
equivoci che per oltre un secolo segnarono il "copernicanesimo".
De revolutionibus orbium coelestium
De revolutionibus orbium coelestium è il celeberrimo trattato
astronomico di Niccolò Copernico, pubblicato per la prima volta a
Norimberga il 24 maggio 1543, giorno stesso in cui morì l'autore. Nella sua
opera principale Copernico discute la concezione geocentrica tolemaica e
propone la sua teoria eliocentrica. Nel 1543 il testo venne pubblicato con una
premessa anonima che per lungo tempo fu attribuita allo stesso Copernico, ma
che successivamente, precisamente da Keplero nel 1609, venne fatta
correttamente risalire al teologo luterano Andrea Osiander. In questa
premessa Osiander sminuiva il lavoro di Copernico, sostenendo dunque che
l'opera non intendeva contrastare la versione tolemaica sostenuta dalla Chiesa,
ma soltanto un mero esercizio matematico, utile ai calcoli, non
necessariamente corrispondente al vero.
La premessa di Osiander:
«Non dubito che alcuni studiosi, diffusa ormai la fama della novità di questa
opera, che pone la terra mobile e il sole immobile in mezzo all'universo, si
siano fortemente risentiti, e ritengano che non c'era alcun bisogno di rendere
incerte le discipline liberali, una volta sapientemente stabilite.
Se essi vorranno però riflettere saggiamente sulla cosa, troveranno che
l'autore di questa opera non ha commesso nulla che meriti rimprovero. È
infatti proprio dell'astronomo prima registrare la storia dei moti celesti
mediante osservazioni abili e accurate; quindi, escogitare e supporre le loro
cause, ossia certe ipotesi, in un modo qualsiasi, non potendole dimostrare in
alcun modo come vere. Partendo da tali ipotesi, si possono calcolare
correttamente i moti celesti, in base ai princìpi della geometria, tanto nel
futuro che nel passato. (...).
Permettiamo dunque anche a queste nuove ipotesi, fra le antiche, il
diritto di farsi conoscere, ma non come più verosimili, tanto più che sono
ammirevoli e semplici, e recano con sé un grande tesoro di osservazioni
dottissime (...). Salute.»
L'opera fu dedicata a Papa Paolo III e divisa in sei libri:
 Il primo libro contiene una visione generale della teoria eliocentrica.
 Il secondo libro è per lo più teoretico e descrive i principi
dell'astronomia delle sfere ed una lista di stelle.
 Il terzo libro è dedicato ai movimenti apparenti del Sole ed ai fenomeni
ad essi correlati.
 Il quarto libro contiene una descrizione della Luna e dei suoi
movimenti orbitali.
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
Il quinto ed il sesto libro contengono la concreta esposizione del nuovo
sistema.
Copernico era essenzialmente un conservatore e l'unica grande novità
rispetto al sistema tolemaico era la concezione della terra come pianeta.
L'universo di Copernico era identico a quello aristotelico-tolemaico, ma si
differenziava per le dimensioni
(infatti era quasi 30 volte più
grande), ma non eliminava gli
epicicli, deferenti, eccentrici che
lo avevano spinto a mettere in
discussione il sistema geocentrico.
Molto importante è sicuramente
l'influenza
che
esercitò
sull'astronomo
polacco
il
Neoplatonismo. Questa corrente
filosofica attribuiva al Sole
grandissima importanza. Scrive
Copernico alla fine del Capitolo X
del primo libro, giustificando la
posizione del Sole nell'universo:
«E in mezzo a tutto sta il Sole. Chi
infatti, in tale splendido tempio
[l'universo], disporrebbe questa
Figura 2. Pagina manoscritta del De lampada in un altro posto o in un
Revolutionibus, con la rappresentazione delle posto migliore, da cui poter
orbite planetarie.
illuminare contemporaneamente
ogni cosa? Non a sproposito quindi taluni lo chiamano lucerna del mondo,
altri mente, altri regolatore. Trismegisto lo definisce il dio visibile, l'Elettra di
Sofocle colui che vede tutte le cose. Così il Sole, sedendo in verità come su
un trono regale, governa la famiglia degli astri che gli fa da corona. »
Le conclusioni di questo trattato non furono molto prese in considerazione
dalla società del tempo, ma ad ogni modo continuò ad essere un riferimento
per gli eliocentristi, tra cui Giordano Bruno.
La teoria copernicana
La teoria copernicana fu pubblicata nel 1543 nel libro “De
revolutionibus orbium coelestium” (Delle rivoluzioni dei corpi celesti). In
esso si postula che il Sole si trovi immobile vicino al centro del sistema solare
e dell'universo; invece la Terra, decentrata analogamente agli altri pianeti del
sistema solare, ha un moto di rivoluzione annuale attorno al centro della
propria orbita, e un moto di rotazione giornaliera attorno al proprio asse. La
teoria copernicana venne ritenuta una teoria astronomica opposta al
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geocentrismo. Copernico introdusse anche un terzo moto detto di
declinazione, per spiegare il lentissimo moto circolare dell'asse terrestre
rispetto al cielo delle stelle fisse. L'effetto risultante era un moto di
precessione dell'asse terrestre, in grado di compiere un giro completo ogni
25.800 anni circa.
figure 3 e 4: Rappresentazione dell'universo eliocentrico
Il copernicanesimo fu condannato dalla Chiesa quando Galileo fece le
sue osservazioni con il telescopio, dimostrando le verità copernicane.
D'altronde la condanna era inevitabile perchè le dottrine copernicane erano
incompatibili con alcune affermazioni della Bibbia. Ad esempio, nella Bibbia
troviamo scritto che Giosuè ordinò al Sole di fermarsi: il Sole quindi doveva
essere in movimento per potersi fermare, e non immobile come diceva
Copernico.
Copernico era un conservatore a tutti gli effetti; egli scoprì che alcuni
astronomi pitagorici dell' antichità avevano già avanzato ipotesi dell’
eliocentrismo, per esempio Archita; già lo stesso Platone, nel " Timeo ",
aveva sostenuto il movimento rotatorio della Terra; la teoria copernicana
mantenne inoltre alcuni principi comuni sia al sistema aristotelico, sia al
modello tolemaico.
Possiamo quindi ricordare:

Le orbite circolari dei pianeti e della Luna.
 La velocità angolare costante (ma diversa da un astro all'altro) che
caratterizza il moto di ciascun pianeta e della Luna.
 L'immutabilità della volta celeste, caratterizzata da stelle costanti per
luminosità, numerosità e dislocazione.
 Le dimensioni finite dell'universo delimitato della sfera delle stelle fisse.
Copernico considerò anche citazioni e argomenti non scientifici; infatti
sosteneva quanto diceva Platone nella "Repubblica", ossia che il Bene sta al
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mondo delle idee come il Sole sta al nostro mondo. Per Platone questa era
essenzialmente una metafora, ma i Neoplatonici la reinterpretarono: il Sole è
il simbolo fisico di Dio. Copernico riprese questa dottrina e affermava
dicendo: come la divinità è il centro metafisico della realtà, così il Sole è il
centro fisico della realtà.
Il sistema copernicano si basava sulle seguenti ipotesi:
 Il Sole sta immobile vicino al centro del sistema solare e dell'universo.
 Tutti i pianeti ruotano intorno al Sole, più precisamente, attorno al
centro dell'orbita terrestre che è il centro del sistema solare e
dell'universo.
 Le orbite di tutti pianeti e della Luna sono circolari.
 Il moto di ciascun pianeta e della Luna avviene con velocità angolare
costante, ma diversa da un astro all'altro.
 Il centro della Terra non è il centro dell'universo, ma solamente
dell'orbita della Luna.
 La Terra, decentrata analogamente agli altri pianeti del sistema solare,
ha un moto di rivoluzione annuale intorno al Sole o meglio attorno al
centro della propria orbita.
 La Terra ha inoltre un moto di rotazione giornaliera da Ovest a Est
attorno al proprio asse.
 L'asse terrestre risulta inclinato rispetto alla perpendicolare al piano
orbitale terrestre.
 Alla Terra viene infine attribuito un terzo moto di declinazione.
 La volta celeste è immutabile caratterizzata da stelle costanti per
luminosità, numerosità e dislocazione (fisse).
 L'universo ha dimensioni finite ed è delimitato dalla sfera delle stelle
fisse.
La critica più immediata dei suoi avversari fu quella dell'effetto di
parallasse: nell'ambito della teoria Copernicana la Terra si muoveva intorno al
Sole e i rivali di Copernico lo criticavano perché se fosse stato vero ciò che
diceva lui, noi avremmo dovuto vedere le stelle in modo diverso a seconda
delle stagioni, ossia a seconda di come è orientata in quel momento la Terra
intorno al Sole. Se la Terra fosse stata in continuo moto si sarebbe dovuto
vedere il cielo delle stelle fisse cambiare di posizione.
Copernico fu quindi costretto a dire che l'effetto di parallassi c'era, ma era
talmente piccolo che non si vedeva e quindi aumentò la grandezza
dell'universo, la distanza Terra- stelle fisse.
La Terra si muove e l'effetto di parallassi c'è, diceva Copernico, solo che il
cielo delle stelle fisse è così distante da noi che manco ci accorgiamo
dell'effetto di parallassi. Copernico continuava sì a riconoscere finito
l'universo, ma esso diventava comunque enormemente più grande, in altre
parole apriva la strada per il mondo infinito
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Conclusioni
Il De revolutionibus ebbe scarsa circolazione persino negli ambienti
matematici e astronomici dell'epoca. In tale libro erano presenti alcuni
elementi salienti della teoria astronomica moderna tra i quali, oltre ai moti di
rivoluzione e rotazione della Terra, la corretta definizione dell'ordine dei
pianeti, delle loro distanze relative dal Sole e della precessione degli equinozi.
Esso fu il punto di partenza della rivoluzione scientifica; si può parlare infatti
di “rivoluzione copernicana”, perchè in effetti cambiò totalmente la
prospettiva generale dell’universo. Si ebbe la transizione dai sistemi
geocentrici aristotelico e tolemaico a quello cosiddetto eliocentrico.
Nel lungo periodo intercorso tra la pubblicazione del De revolutionibus
nel 1543 e la sua menzione nell'Indice dei libri proibiti dal Sant'Uffizio nel
1620, molti intellettuali e studiosi avevano indagato le possibili implicazioni,
innovative e rivoluzionarie, del sistema copernicano. Giordano Bruno, Galileo
Galilei e Giovanni Keplero furono i nomi dei più noti studiosi che, tra la fine
del XVI e l'inizio del XVII secolo, si dichiararono sostenitori del
copernicanesimo.
Sitografia
-http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Copernico
-http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_copernicana
-http://www.vialattea.net/pagine/astro1/copernic.htm
-http://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-copernico/
-http://www.filosofico.net/copernico.htm
-http://it.wikipedia.org/wiki/De_revolutionibus_orbium_coelestium
URL immagini
-Figura 1, figura2
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Copernico
-Figura 3
http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_copernicana
-Figura 4
http://www.tanogabo.it/Inviati_speciali/Appunti_su_Copernico.htm
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