A Francesco Belli Geni, storia, evoluzione La ricostruzione del passato umano con le moderne biotecnologie Copyright © MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Quarto Negroni, Ariccia (RM) () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: luglio Indice Introduzione Capitolo I . anni di H. sapiens .. Quando, come e perché l’uomo ha preso coscienza del proprio passato, – .. Lo studio delle origini e dell’evoluzione di H.sapiens: necessità di un approccio multidisciplinare, – .. Archeologia scientifica e archeologia popolare, contributi alla riflessione del passato dell’uomo, – .. Antropologia fisica e antropologia culturale, – .. Archeologi e antropologi: convergenze e contrasti, – .. Paleoantropologia e anni di ricerca e studio dei fossili di H.sapiens (e dintorni. . . ), – .. La nascita del razzismo su base biologica e la sua confutazione, – .. Evoluzione delle indagini biologiche del nostro passato: dalla morfologia ai geni, – Bibliografia, . Capitolo II Studio di fossili e altri resti del nostro passato: approcci convenzionali e innovativi .. Morfologia, – .. Breve storia delle specie ominine attraverso le scoperte fossili più recenti, – .. Fisiologia e comportamenti, – .. Tecniche di imaging, – .. Studio in laboratorio, – .. Antropologia molecolare: come si inserisce nello studio multidisciplinare, un’esigenza ineludibile, – Bibliografia, . Capitolo III Lo studio molecolare e genetico di reperti antichi .. Il DNA antico (aDNA): definizione, fonti, applicazioni di studio, – .. Conservazione e sopravvivenza, degradazione, contaminazione, – .. DNA mitocondriale e DNA nucleare, – .. Procedure, – .. Recupero, prelievo, conservazione e preparazione del campione, – .. Procedure pre–estrazione: determinazione della presenza di aDNA in un campione e della diagenesi. Analisi della racemizzazione degli Geni, storia, evoluzione aminoacidi. Analisi termogravidimetrica, – .. Estrazione, – .. Amplificazione, – .. Clonaggio, – .. Sequenziamento, – .. Genoma e aDNA da fossili umani, di altri ominidi e animali. Età e conservazione dei campioni, – Bibliografia, . Capitolo IV Evoluzione e passato umano: percorsi di studio e concetti di base .. Formule ed elaborazioni matematiche, – .. Principi e applicazioni della fisica citati nel testo, con particolare attenzione ai metodi di datazione convenzionali e recenti, – .. Il genoma umano: sintetico “stato dell’arte”, – .. Il genoma umano: ultimissime, – .. Epigenetica, – .. Piccolo sommario dell’evoluzione (in ordine alfabetico), – Bibliografia, . Capitolo V Genomi a confronto .. Confronto fra genomi di H. sapiens ed altri primati, – .. Confronto fra i genomi di H. sapiens arcaico e moderno e i genomi di H. neanderthalensis e denisoviano, da reperti fossili, – .. Marcatori genetici di evoluzione individuabili nel genoma umano e variabilità intraspecifica, – Bibliografia, . Capitolo VI Percorsi geografici di H. sapiens .. Africa e dintorni, – .. Verso l’Eurasia: vie di terra, di mare, di fiume, – .. Verso oriente: Asia e Oceania, steppe, montagne e isole, – .. L’epopea americana, – .. Risultati delle indagini molecolari e genetiche dei nativi americani, – .. Migranti per vocazione, da sempre: i Gitani, – .. Considerazioni conclusive, – Bibliografia, . Capitolo VII Geni e fisiologia .. È possibile ricostruire una storia evolutiva del linguaggio umano?, – .. Geni, cervello, linguaggio: quanto ne sappiamo del loro funzionamento?, – Bibliografia, . Indice Capitolo VIII Coevoluzione geni–cultura .. Introduzione, – .. La Rivoluzione neolitica, tra storia, cambiamenti culturali e mutamenti biologici, – .. La rivoluzione neolitica: relazione fra genetica e cultura e raffronto con le epoche precedenti, – .. Genetica della lattasi, – Bibliografia, . Capitolo IX Evoluzione genetica e sistema immunitario .. Introduzione, – .. Micobatteri, tubercolosi ed evoluzione umana, – Bibliografia, . Capitolo X Storia. Come l’indagine genetica può modificare vecchie conoscenze o spiegare misteri irrisolti .. Identificazione individuale e relazioni parentali dei resti ossei dei Romanov, – .. Attribuzione di sesso, età biologica e antichità ai resti ossei trovati nella tomba di Petrarca, – .. Le ossa di Copernico, – .. Riccardo III: da Shakespeare al sepolcro anonimo, – .. Tucidide, Pericle e la peste (. . . o no?) di Atene, – .. Popoli e religioni a confronto, – .. Le ossa dei santi non sempre riposano in pace, – .. Il crepuscolo genetico della XVIII dinastia faraonica, – .. I protagonisti delle ultime cinque generazioni della XVIII dinastia, – .. Indagini antropologiche e genetiche delle mummie reali, – Bibliografia, . Capitolo XI Geni d’Italia. Tra mito e storia, le moderne scienze biologiche ricostruiscono l’origine e l’evoluzione delle antiche genti etrusche .. Storia e leggende nel “Mare nostrum”, – .. Studi genetici, – Bibliografia, . Capitolo XII Percorsi spirituali, riti funerari e “pietas”: studi convenzionali e moderni con il contributo dell’antropologia fisica, culturale e molecolare Bibliografia, . Indice Capitolo XIII Tracce genetiche nello sviluppo e nell’evoluzione anatomica e funzionale del cervello umano .. Cervelli di “Homo” a confronto, – Bibliografia, . Capitolo XIV Sviluppo di funzioni cerebrali, neurologiche e cognitive, specifiche .. Aspetti fisiologici, – .. Aspetti patologici, – Bibliografia, . Capitolo XV Un organo superspecializzato: l’occhio. Evoluzione della vista e delle funzioni accessorie Bibliografia, . Capitolo XVI Ulteriori contributi, fra antropologia molecolare e culturale .. Analisi e interpretazione di percorsi culturali, antichi e recenti, dell’uomo, – Bibliografia, . Capitolo XVII Scambio di culture e tecnologie fra ominidi di specie differenti Bibliografia, . Conclusione L’ultima riflessione, – Bibliografia, . Appendice Mappe geografiche dei ritrovamenti di fossili di generi e specie pre–H. sapiens e/o siti di manufatti associati Tavola Cronologica Culture pre e protostoriche Introduzione Nell’Aprile del tenni, presso la tricentenaria Accademia Lancisiana di Roma, una conferenza dal titolo: I geni raccontano la nostra storia. Antropologia molecolare e genetica svelano il percorso di Homo sapiens, in cui, dopo aver rivisitato quasi duecento anni di scoperte paleoantropologiche, le più significative dall” a oggi, presentavo un panorama dei metodi, convenzionali e innovativi, per studiare e ricostruire la storia e l’evoluzione della nostra specie e le applicazioni di nuove discipline, quali l’antropologia molecolare e la genetica del passato, mediante ricerca, estrazione e sequenziamento del DNA antico (per il testo completo della conferenza, visita il sito: www.accademia-lancisiana.it). Fu proprio quest’ultima parte della relazione a suscitare il maggior interesse, domande e approfondimenti, dato che l’introduzione delle metodiche di biologia molecolare in antropologia e nelle scienze del passato è pratica relativamente recente, poco conosciuta oltre ristretti ambiti specialistici, ma la possibilità di disporre di sequenze di acidi nucleici, più o meno lunghe, conservate e significative, provenienti da genomi di esseri, non solo umani, scomparsi o estinti da tempo, si propone oggi come un dato di fatto e una realtà scientifica affascinante, risposta concreta alle tante finzioni letterarie e cinematografiche cui abbiamo assistito. Pertanto venni invitato ad approfondire questi temi, ma soprattutto a divulgarli in un testo scritto più articolato, un libro, in sostanza, in modo da diffondere oltre i confini accademici le procedure e i risultati dei nuovi percorsi di studio oggi a disposizione di chi si occupa, a vario titolo, del passato umano. L’impegno preso, non indifferente già all’origine, si è dilatato soprattutto di difficoltà e arriva a compimento dopo oltre venti mesi di lavoro: due in particolare le problematiche che ho dovuto affrontare, la continua evoluzione (siamo in tema!) delle metodologie di indagine e conseguentemente dei risultati ottenuti che hanno imposto in corso d’opera un assiduo aggiornamento di argomenti appena scritti (un esempio su tutti: due anni fa il DNA più vecchio recuperato, di un H. Introduzione neanderthalensis, datava . anni, pochi mesi fa sono stati estratti e sequenziati tratti di un genoma di H. heidelbergensis di . anni fa !) e la necessità di superare e spiegare un dualismo concettuale solo in apparenza stridente: la modernità delle tecniche impiegate e l’antichità della materia di studio. Una chiave procedurale che mi ha aiutato è stata senz’altro quella di coniugare le conoscenze e l’esperienza maturate in altri campi della ricerca e dell’applicazione di routine in laboratorio di tecniche innovative, come quelle molecolari, con l’interesse, direi la passione personale per il mondo antico e le discipline che aiutano a studiarlo e ricostruirlo, sia nei tempi più lontani, d’epoca pre e protostorica, che più recenti, con un occhio di riguardo al mondo classico e italico pre-romano, retaggio di un’educazione scolastica non svanita del tutto. Se questo difficile matrimonio tra tecnologie spinte e percorsi umanistici, già anticipato nel titolo, sia riuscito, almeno in parte, come sempre viene affidato al giudizio del lettore. Il libro può essere articolato in quattro parti, consecutive ma anche indipendenti e rivolte a lettori differenti. Nella prima parte (capitoli I e II) illustriamo sinteticamente come si sono sviluppati i percorsi di studio del passato della specie umana e delle altre specie e generi ominini che ci hanno preceduto e accompagnato, in che modo si sono costituite e istituzionalizzate le discipline in oggetto, incontri culturali e scontri di pensiero, un secolo e mezzo di ritrovamenti di fossili che hanno permesso di allestire un albero genealogico degli ominidi, peraltro in costante rimodellamento, infine come si è giunti ad introdurre nello studio del passato umano ma non solo le metodiche di laboratorio, chimico-fisiche e molecolari, d’imaging, geologiche e quant’altro, sia già sperimentato in altri campi della ricerca che totalmente innovative. Sono affrontati anche i problemi etici e sociali insiti nella ricerca e manipolazione di resti umani o comunque biologici, nello scompaginamento inevitabile di antiche sepolture, nella musealizzazione e conservazione dei reperti stessi; oggi l’indagine molecolare e genetica può essere considerata da una parte la più fine e sofisticata introspezione di un essere vivente, dall’altra, sia esso antico o moderno, la forma più eclatante di penetrazione nell’intimo, di violazione della privacy! Su quest’ultimo tema torneremo anche nelle conclusioni. Nella seconda parte (capitoli III e IV) vengono presentate le metodiche, con particolare riferimento alla ricerca del DNA antico: estra- Introduzione zione, purificazione, amplificazione e sequenziamento e tutte le procedure, ormai ampiamente automatizzate e standardizzate, impiegate nei laboratori di ricerca. Ma la materia in continuo sviluppo ha imposto anche una breve rassegna delle conoscenze più recenti riguardo struttura e funzioni del genoma, principi fisici riferiti nel testo, specie i metodi di datazione, semplici calcoli per valutazioni statistiche, una sintesi dei concetti in tema di evoluzione: tutti argomenti trattati con la finalità di meglio comprendere teoria e risultati illustrati più avanti. Le applicazioni più interessanti e i risultati, talora clamorosi, ottenuti con queste metodiche sono illustrati nella terza parte, capitoli V-XII. Così la storia umana è ripercorsa, alla luce della nuova ricerca antropologica e genetica, per collocare la specie H. sapiens nel punto più opportuno del suo albero genealogico e in natura, uomo tra ominidi, specie tra altre specie, con un genoma unico e unitario ma ricco di variabilità, tant’è che il confronto fra DNA antico e moderno, nostro e di altre specie di primati e ominidi estinti ha dimostrato due fatti fondamentali: antiche ibridazioni e scambi genetici fra noi e altre specie del genere Homo che convissero e poi si estinsero e il contributo della nuova genetica nel dimostrare l’inconsistenza del principio delle razze umane. Inoltre, abbiamo ripercorso vecchie e nuove migrazioni e la storia dell’occupazione del mondo da parte di H.sapiens, il contributo genetico allo sviluppo di caratteristiche peculiari umane come il linguaggio, il rapporto geni-cultura (parliamo di coevoluzione), sviluppo e modificazioni del sistema immunitario dell’uomo come ospite verso i patogeni, il ruolo dell’indagine genetica nell’interpretazione di vicende accadute in epoca storica, le radici genetiche di antiche popolazioni italiane, l’inserimento dell’antropologia molecolare in percorsi culturali, rituali ed etnici. Infine, la quarta parte — capitoli XIII-XVII — è dedicata all’elemento più caratteristico della nostra specie, il cervello, ai confronti oggi possibili, non solo virtuali, con altre specie, alla sua struttura ma soprattutto alle sue funzioni specifiche neurologiche e cognitive, che permettono di differenziarci da ogni altra specie, passata e presente, apparsa sulla terra: come si sono sviluppate? Qual è stato il ruolo della genetica? È possibile ripercorrere e ricostruire una storia tanto complessa ? Sono rintracciabili i substrati molecolari (quali, quanti, con che ruolo) di quel pacchetto che chiamiamo “umanità”: coscienza, intelligenza, libero arbitrio, comunicazione verbale, capacità di astrazione e pensiero simbolico. Geni, storia, evoluzione Questi e altri quesiti, cui la ricerca molecolare d’avanguardia offre un contributo innovativo nel dare risposte, vengono presentati nei capitoli conclusivi: illustrate le ultime conoscenze sul nostro passato, ci proiettiamo per un prossimo futuro di nuove sfide intellettuali e ulteriori ricerche. Per gli studiosi è fondamentale recuperare realismo ed obiettività, applicando queste e altre tecnologie, al di là dei facili ottimismi dei primi evoluzionisti e dello scetticismo ipercritico di successive generazioni di ricercatori. Maggio L’Autore Capitolo I . anni di H. sapiens ricostruiamone la storia .. Quando, come e perché l’uomo ha preso coscienza del proprio passato È tra e che la scienza inizia ad occuparsi del passato dell’uomo e soprattutto a comprendere che le nostre radici vanno ricercate in un’epoca assai più lontana di quanto credenze, fonti scritte e dogmi religiosi sulle origini avevano fino ad allora delineato e talora imposto. In precedenza, troviamo sporadici accenni al problema delle origini dell’umanità a margine di alcune pagine dei codici di Leonardo, il quale per primo comprese la natura dei fossili e fissò nel “diluvio universale” uno spartiacque nella storia del mondo; ulteriori cenni, naturalmente controcorrente al pensiero ufficiale, sono rintracciabili negli scritti di due eretici: Bruno e Galilei. A inizio Ottocento Vico affronta la preistoria con ottica storicistica, ma fissa l’inizio delle vicende umane dopo il diluvio, tema multiculturale e comune a religioni mono e politeiste. Sono più che altro intuizioni, ancor prive di riscontri scientifici, di filosofi e studiosi della natura che tentano di vedere oltre la scienza ufficiale e i testi giudaico–cristiani che riconducevano in ambito biblico l’origine di tutti i popoli, come narra la genesi: la storia inizia dopo il diluvio. Ancora oggi, fondamentalisti delle tre grandi religioni monoteiste, hanno la ferma convinzione che la terra sia stata creata fra . e . anni fa (years ago, ya) e, per i cristiani integralisti, in sei giorni. Tra illuminismo e romanticismo osserviamo i primi, timidi tentativi di includere nello studio delle scienze naturali anche i problemi legati all’origine dell’uomo: LJM Daubenton, nell’ Encyclopedie di Diderot e D’Alembert descrive fossili umani e di primati; Keats e Geni, storia, evoluzione Woodsworth analizzano non più in modo folcloristico e mitizzante, ma con sguardo etnografico e antropologico il passato che emerge attorno ai reperti megalitici del nord–Europa; è comunque con il positivismo ottocentesco che in Europa la preistoria viene riscoperta ed inizia una delle maggiori avventure intellettuali del secolo, dilatatasi e non più interrottasi nel Novecento. Diverse figure di studiosi, sia in ambito naturalistico ma anche filosofico, presero coscienza che la storia dell’uomo era molto più lunga di quanto fino ad allora ritenuto, basandosi solo su fonti scritte, talora prive di indicazioni cronologiche affidabili. L’origine, il percorso e la storia dell’umanità necessitano pertanto di strumenti d’indagine e metodologie diverse: analisi e lettura dell’antropizzazione territoriale, delle frequentazioni zoologiche di un sito o dell’ occupazione botanica dello stesso, studio delle culture antiche mediante i manufatti pervenutici e delle tecnologie impiegate, sono esempi di indagine di un passato che includeva l’uomo, ma non solo, il suo territorio e la sua cultura. Con un ragionamento prettamente filosofico, contemporaneamente Hegel affermava: Tempo lungo è il passato, nel quale la forma materiale ha preso vita e si è sviluppata, tempo lungo è il futuro, nel quale la nuova forma materiale troverà il suo compimento. È indubbio tuttavia che la spallata decisiva alle vecchie visioni “scientifiche” arrivò, nella seconda metà dell’Ottocento, dal pensiero darwiniano che, come un’onda lunga, ha permeato i primi decenni del secolo successivo, accompagnando fra l’altro la nascita di nuove discipline come la paleoantropologia, basata sulla ricerca, il ritrovamento e lo studio dei fossili di ominidi o rivoluzionandone altre. Alla fine dell’ Ottocento numerosi ricercatori di preistoria iniziarono campagne di scavo, in Italia in particolare nelle grotte della Liguria; Arturo Issel scriveva: Qualunque significato si voglia attribuire al vocabolo fossile, questo termine è ormai legittimamente applicabile all’uomo. In altri tempi, quando ancora risuonava la voce del sommo Cuvier, una simile proposizione sarebbe sembrata temeraria. Ma ai nostri giorni non è che la conseguenza naturale di un gran numero di fatti che sono entrati propriamente nel dominio della scienza. (Intorno all’uomo preistorico in Italia. In: I tempi preistorici e l’origine dell’incivilimento, di J.Lubbock, Torino, )