Competenze infermieristiche e tecniche di assistenza al paziente con IRA in UTIC Patrizia Zumbo CPS Inf. UTIC Novara AOU Maggiore Carità IRA E MALATTIA CARDIACA Cause di IRA in UTIC PRE-RENALE-> ostacoli al flusso renale Ridotta PA nel pz con SCA STEMI INTRARENALE-> danno parenchimale glomeruli e tubuli renali Sostanze nefrotossiche e processi infettivi QUALUNQUE SIA LA CAUSA L’INSUFFICIENZA RENALE ACUTA VA COMUNQUE SEMPRE TRATTATA PAZIENTE IN CONDIZIONI CLINICHE CRITICHE Dati clinici Dati misurati Dati strumentali come appare il paziente parametri vitali esami strumentali e di laboratorio TARGET Diuresi valida 1 ml/kg/h nelle 24 h Alterazione della funzione renale Contrazione della diuresi Dati clinici Segni di ritenzione idrica Colore urine PA Diuresi oraria Dati misurati FR FC Diuresi • Oliguria < 400 cc/h nelle 24 h • Anuria < 50 cc/h nelle 24 h • Ematuria • Colore urine rosso scuro/ brunastro Dati strumentali Azotemia Creatinina, GFR Ca, Na, K Enoxaeparinemia Dati di laboratorio Emogasanalisi venosa emocromo L’infermiere deve conoscere IEmocromo valori normali dei principali esami di Elettroliti laboratorio Azotemia Creatinina Ca+ Interpretare in base allo stato clinico e attivare tempestivamente l’intervento medico qualora necessario Problemi Collaborativi PZ CON IRA SOVRACCARICO IDRICO SQUILIBRI ELETTROLITICI ARITMIE EDEMA POLMONARE ACIDOSI METABOLICA IPERTENSIONE Individuare alterazioni patologiche Registrare continuamente determinati valori misurabili Incrementare la sorveglianza Pronto intervento e allertamento immediato del medico responsabile Priorità assistenziali CONTROLLO BILANCIO IDRO-ELETTROLITICO: Terapia infusiva ENTRATE Emotrasfusioni Liquidi per via orale ORARIO Escrezione urinaria USCITE Perdite idriche extrarenali Perdite insensibili CRITICITA’ ASSISTENZIALI Edema Polmonare Acuto Ritenzione idrica/ Contrazione diuresi Sovraccarico Ventricolare Sinistra CRITICITA’ ASSISTENZIALI Aritmie Deplezione/Accumulo di K+ Ipo-Iperkaliemia Obiettivo primario Evitare: • Sovraccarico di liquidi • Squilibri idroelettrici Prevenire: • EPA • Ipertensione • Aritmie Educare il paziente Controllare ad intervalli frequenti i parametri vitali Controllare ogni ora la diuresi Riconoscimento tempestivo segni e sintomi di Insufficienza Ventricolare Sinistra Trattamento FARMACOLOGICO MECCANICO Priorità assistenziali GESTIONE DELLA TERAPIA: Infermiere e terapia SOMMINISTRAZIONE SU AFFINCHE’ LA PRESCRIZIONE MEDICA TERAPIA COMBINATA SIA EFFICACE E’ MA….RESPONSABILITA’ DELL’INFERMIERE NECESSARIO CHE ISONO FARMACI NON SI PREPARAZIONE ADEGUATA CONOSCENZA DEL FARMACO INATTIVINO TRASOMMINISTRAZIONE DI LORO DESIDERATI ADEGUATA CONOSCENZA DEGLI EFFETTI DEL FARMACO COLLATERALI Criticità assitenziali VALUTAZIONE DELLA TERAPIA IN CORSO CONOSCENZA FARMACI Obiettivo primario Conoscere e partecipare al progetto diagnosticoterapeutico Garantire la corretta applicazione delle prescrizioni Valutare la risposta terapeutica Garantire la sicurezza del paziente Corretta gestione del farmaco Riconoscimento ed interpretazione dei segni, sintomi correlati e dei valori di laboratorio Trattamento farmacologico Diuretici Dopamina a basse dosi Bicarbonati Nitrati Bloccanti Ace-inibitori Antiaritmici ………… DIURETICI Agiscono direttamente sul rene inibendo il riassorbimento dell’acqua e soluti Riducono la pressione di riempimento del ventricolo sinistro Si dividono in induttori della diuresi “salina” o “idrica” Cosa sapere …. Diuretici dell’ansa : Furosemide Acido Etacrinico Tiazidici Risparmiatori di K Diuretici Dell’ Ansa Spironolattone Cosa sapere …. FUROSEMIDE ACIDO ETACRINICO INCOMPATIBILITÀ BOLO E.V. FARMACO FOTOSENSIBILE POMPA VOLUMETRICA DILUITO IN GLUCOSIO Dialtazem/Verapamil Adrenalina DEDICATO Dobutamina PRECIPITA CON Labetalolo Eparina SOLUZIONI ACIDE Protamina (GLUCOSATE!!) Morfina ACCESSO VENOSO BICARBONATO E’ INCOMPATIBILE CON GLI ALTRI FARMACI SI POSSONO FORMARE MICROCRISTALLI INCOMPATIBILITÀ CHE POTREBBERO DEPOSITARSI A I FARMACI RENALE E LIVELLO DELTUTTI PARENCHIMA POLMONARE ACCESSO VENOSO DEDICATO E DI BUON CALIBRO DOPAMINA A BASSE DOSI (2 /Kg/min) agisce solo a livello dei recettori dopaminergici periferici causando vasodilatazione La vasodilatazione avviene prevalentemente a livello LO STRAVASO PUO’ DETERMINARE renale, splacnico, cerebrale e NECROSI coronarico A livello renale aumenta il flusso renale, la filtrazione glomerulare, la diuresi, l’escrezione di Na e la risposta ai diuretici CRITICITA’ ASSISTENZIALI GESTIONE ACCESSI VENOSI Obiettivo primario • Evitare Infezioni e sanguinamenti • Prevenire incompatibilità, flebiti e necrosi da stravaso Informare il paziente per ottimizzare la compliance Controllare ad intervalli regolari i siti di inserzione Riconoscimento tempestivo segni e sintomi di infezioni e/o flebiti Trattamento dialitico Eliminare sostanze tossiche (creatinina, urea); Rimozione eccesso; di acqua Riequilibrio tamponi elettroliti ematici. in ed Dialisi basata sul fenomeno fisico di DIFFUSIONE: Passaggio da un ambiente di maggior concentrazione di tossine e scorie ematiche (sangue) a uno di minore concentrazione (liquido o bagno di dialisi). Utilizzato un accesso veno-venoso CVC ad alto flusso UFI Rimozione di liquidi, no soluzioni aggiuntive (dialisato per diffusione, reinfusato per convenzione) Durata dalle 4 alle 8 ore Utilizzato un accesso veno-venoso CVC ad alto flusso CVVH Rimozione di liquidi, con componente depurativa tramite processi di diffusione e/o convenzione che richiedono soluzioni di sostituzione Durata in continuo nelle 24 ore Utilizzato un accesso veno-venoso CVC ad alto flusso Perché nello scompenso acuto? Rimozione di liquidi isotonico rispetto al plasma quindi con un contenuto di Na > rispetto a quanto avviene con il diuretico > rimozione di liquidi a livello polmonare: con rapido miglioramento della pO2 Con conseguente riduzione della vasocostrizione mediata dall’ipossia Assenza di alterazioni elettrolitiche (ipopotassiemia e ipomagnesiemia) e dell’equilibrio acido-base (alcalosi metabolica) Accesso Veno Venoso Catetere venoso centrale coassiale ad alto flusso Catetere a due lumi cuffiato; Adattatore rosso corrispondente alla linea in uscita (1° lume); Adattatore blu corrispondente alla linea in entrata (2° lume). COMPLICANZE • Ipotensione • Emolisi • Sindrome da squilibrio • Embolia gassosa • Ipopotassemia • Reazioni al filtro • Aritmie cardiache • Febbre e brividi • Ipossia • Emorragie •IPOTENSIONE ARTERIOSA Deplezione di volume Riduzione osmolarità plasmatica Ostacolo del refiling •SINDROME DA SQUILIBRIO Edema cerebrale prodotto da variazioni osmotiche • IPOPOTASSIEMIA Marcata correzione Iperkaliemia e acidosi •IPOSSIA Riduzione della volemia PNEUMOTORACE Posizionamento CVC • EMBOLIA GASSOSA Passaggio di aria dal circuito extracorporeo al sangue •EMOLISI LINEA Distruzione acuta e massiva dei GR •REAZIONI FILTRO •FEBBRE E BRIVIDI •EMORRAGIE •ROTTURA FILTRO Anafilattica •CIRCUITO COAGULATO •FISSURAZIONE CIRCUITO Contaminazione batterica (circuito extracorporeo, apparecchiature dialisi e delle condutture) Eparinizzazione Concludendo… L’efficacia dell’assistenza infermieristica ha come elemento essenziale l’utilizzo di una metodologia scientifica in ogni contesto operativo e, a maggior ragione, in ambito intensivo, dove il fattore tempo è determinante per la sopravvivenza del paziente