La sfida educativa nella scuola: l`importanza di essere adulti

La sfida educativa nella scuola:
l’importanza di essere adulti significativi
Prof.ssa Giuliana Sandrone
Università degli studi di Bergamo
Bisogni Educativi Speciali
Monza, 6 aprile 2016
Essere «insegnante» significativo …
VALUTAZIONE
TESI PROPOSTA
Se … la valutazione è un aspetto della prassi
didattica che testimonia la presenza di una
antropologia pedagogica attenta allo sviluppo
della persona,
che cosa distingue la valutazione di un allievo
con Bisogni Educativi Speciali e quella di
qualunque allievo che ha, come tutti noi,
«Bisogni Educativi Personali»?
ALLA RICERCA DI UN SIGNIFICATO PEDAGOGICO DELLA
VALUTAZIONE DEGLI ESITI DI APPRENDIMENTO PERSONALE …
«L'uomo è come un albero. Se ti metti di fronte a un
albero e lo guardi incessantemente per vedere se cresce
e di quanto sia cresciuto, non vedrai nulla. Ma curalo in
ogni momento, liberalo dal superfluo e tienilo pulito (...)
ed esso, a tempo debito, comincerà a crescere. Lo stesso
vale anche per l'uomo: l'unica cosa che gli serve è
superare lacci e impedimenti, e non mancherà di
svilupparsi e crescere. Ma è sbagliato esaminarlo in
continuazione per scoprire quanto sia cresciuto».
M. Buber
IL PROBLEMA PRINCIPALE PER LA
VALUTAZIONE A SCUOLA …
Può il tempo oggettivo (χρόνος), imposto
dall’istituzione scuola e dai dispositivi che la
regolano, conciliarsi con il tempo di ciascuno, il
tempo debito (καιρός) della crescita?
Per dare risposte argomentate, esplicitiamo due
principi fondativi:
1.IL DUPLICE COMPITO DEL SISTEMA
EDUCATIVO FORMALE …
Impegnarsi perché
ogni studente
acquisisca i saperi
propri della cultura
in senso educativo
per assumere e
modificare
responsabilmente la
propria personale
cultura
antropologica
TUTTI
Conoscenze e abilità
Individuare e far
emergere le buone
capacità di ciascuno e,
attraverso il patrimonio
culturale, alimentare e
favorire la loro
maturazione in
competenze personali
CIASCUNO
Competenze personali
2. LA VALUTAZIONE È CHIAMATA A
CONIUGARE SEMPRE …
MASSIMO DI EDUCAZIONE POSSIBILE DI CIASCUNO
intenzionalità educativa
DIRITTO ALL'EDUCAZIONE PER TUTTI
La professionalità del docente si dimostra nella competenza di coniugare qualità e
quantità, esigenze generali del sistema di istruzione e di formazione e rispetto
delle esigenze di ciascuno, efficacia sociale degli interventi istituzionali e
maturazione educativa personalizzata di ciascun allievo
In base a questi due principi …
la valutazione non si esaurisce nella verifica in
itinere/finale che misura l’acquisizione di
saperi, ma rimanda sempre al suo significato
etimologico
Valĕo, es, ŭi,ĭtum,ēre = dare valore, attribuire
dignità all’agire competente di ciascuno
valutazione ≠ verifica
PER CHI VALGONO QUESTI
RAGIONAMENTI?
Per l’allievo con disabilità (ex L104/93)?
Per l’allievo con BES?
Per l’allievo con super-dotazione?
Per l’allievo con «bisogni educativi personali»
propri della sua età?
C’È UNA «ANTROPOLOGIA PEDAGOGICA»
DIETRO A QUESTE AFFERMAZIONI?
SI’
QUALE? E’ LEGITTIMA?
E’ TESTIMONIATA dall’AZIONE DIDATTICA?
PER LA LEGITTIMITA’ …
L 53/03 art.2
a) è promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e
sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere
elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le
competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e
specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali,
adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del
lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale
ed europea …
RILEGGIAMO I REGOLAMENTI DEL
2010 E LE INDICAZIONI DEL 2012?
PER LA «TESTIMONIANZA DIDATTICA» …
ASSUNTO IL
PRESUPPOSTO DELLA
DIVERSITA’ DI
CIASCUNO …
E’ POSSIBILE
RISPONDERE CON
L’UNIFORMITA’
DELL’INSEGNAMENTO?
Dove si colloca la valutazione?
Chi la gestisce?
Lungo tutto il percorso dell’azione educativa, cioè:
all’inizio
durante
alla fine
funzione diagnostica
funzione formativa
funzione sommativa
Funzione
auto-consapevolizzante
VALUTAZIONE = PROCESSO non solo PRODOTTO
PERSONA DELLO STUDENTE non solo STUDENTE E
I SUOI COMPORTAMENTI
E’ il DOCENTE il RESPONSABILE del processo di valutazione
dell’apprendimento del suo allievo, ma il processo perde il suo
carattere educativo se non COINVOLGE L’ ALLIEVO e lo accompagna
nell’ AUTO-VALUTAZIONE strumento principe dell’ orientamento
personale.
ESISTE ANCHE UNA DIMENSIONE
COLLEGIALE?
CERTO! (cfr. DPR 122/09)
ESEMPIO: LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
ABILITA’
COMPETENZA
SE LA VALUTAZIONE RIGUARDA DIVERSI
«OGGETTI» (PROCESSO DI APPRENDIMENTO,
RISULTATI/RENDIMENTO, COMPORTAMENTO)
…
… POSSIAMO PERMETTERCI DI UTILIZZARE, PER LA
VALUTAZIONE DI OGGETTI DIVERSI,
STRUMENTI UGUALI?
COMPETENZA INDISPENSABILE PER IL DOCENTE
In ogni fase del processo di valutazione occorre
che il docente abbia chiaro qual è l’oggetto
della valutazione
PERCHE’ …
valutare
in funzione dell’oggetto si stabiliscono
gli strumenti da utilizzare
Allora …
valutare il
comportamento
… come si fa?
l’acquisizione
di conoscenze
… come si fa?
E le competenze
sviluppate?
… la valutazione di Mario è una somma lineare?
comportament
o
conoscenze
e abilità
competenze
MARIO
… la valutazione di Mario è un processo circolare
e unitario intorno all’asse della sua persona?
MARIO
Consapevolezza …
Anche il miglior processo di valutazione non
‘esaurisce’ mai l’essere di un allievo che, in quanto
persona, eccede sempre la valutazione dei suoi
risultati di apprendimento
Anche la migliore ‘fotografia’ dei risultati di
apprendimento di un allievo non corrisponde mai
all’unitarietà sostanziale dell’allievo che li ha
maturati, né predice alcunché rispetto alla sua
inesauribilità
Tu sei così, tu non sei così …
Grazie per l’attenzione!