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Published On: gio, ago 8th, 2013
ARTE / BREAKING NEWS / Mostre/Eventi / NEWS IN EVIDENZA / Progetti | By Mat t eo Galbiat i
Destinazione Islanda… I ghiacciai del Nord per la
nona tappa di Journey into Fragility
ISLANDA | Luoghi vari | 8 – 23 agosto 2013
Prosegue il viaggio di Maria Rebecca Ballestra che sarà f ino al 23 agosto in Islanda per la nona
tappa del suo proge t t o Journey into Fragility . Dopo Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi,
Cina, Singapore, Costa Rica e Galles il paese nordico diventa oggetto di analisi e ricognizione
dell’artista che, per questo interessante e impegnativo lavoro itinerante, iniziato nel f ebbraio del
2012 e che si chiuderà il dicembre prossimo, si è ispirata alla dodici tesi della Carta per la Terra e
per l’Uomo di Massimo Morasso. Proprio le dodici tesi indirizzano altrettanti diversi progetti in
dodici paesi di tutto il mondo che Ballestra visiterà di persona per rendere puntuale e precisa
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l’esperienza in loco, secondo il nobile intento di sviluppare un dialogo attivo sull’ambiente e sul
valore del vivere sulla Terra.
Ufficio Stampa Mart on Antonello da Messina
un protagonista “internaz ionale”
iansolo on Allora & Calz adilla… fratture
(s)composte
Ravecca Massimo on Antonello da Messina
un protagonista “internaz ionale”
Ravecca Massimo on I marmi di Rodin
conquistano Milano
Veronica on Gli “Independents” di
Seganfreddo… la forz a del nuovo e della
ricerca
La seconda tesi del Manifesto di Arenzano – “ la terra è così necessaria all’uomo come lo sono
tutte le altre cose che egli apprezza per il loro valore intrinseco: l’arte, la filosofia, la musica, la poesia,
la religione, la scienza, il teatro” – guiderà e orienterà l’azione di Rebecca Ballestra che rif letterà
s ul tema dello scioglimento dei ghiacciai e i mutamenti climatici. È stato il 2012 l’anno più
drammatico su questo versante, durante questi dodici mesi si è riscontrata, inf atti, la più alta
riduzione mai osservata prima. Proprio nel corso del mese di agosto dell’anno passato la banchisa
polare era diminuita con un tasso di circa un centinaio di chilometri quadrati al giorno, un ritmo due
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volte più veloce degli anni precedenti. L’area della calotta glaciale attorno al Polo Nord si era ridotta
a 4.100.000 chilometri quadrati, raggiungendo la dimensione più piccola misurata dal 1979, anno
delle prime osservazioni satellitari.
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A To rino , Manto va e Firenze tre mo stre celebrano Bill Vio la
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Una nuo va guida per il Cimitero Mo numentale di Milano
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In un nuovo studio, di recente pubblicato sul Geophysical Research Letters, la scienziata Julienne
Stroeve e i suoi colleghi, analizzando decine di modelli climatici, hanno cercato di determinare in che
misura il riscaldamento globale sia responsabile di tale crescente contrazione della banchisa artica.
Il calcolo, come ci si poteva aspettare, indica che dal 1979 solo il 40% è imputabile alla variabilità
naturale del clima, mentre il restante 60% è interamente responsabilità delle attività umane.
Questi sono i contenuti e i temi cui Balestra porrà attenzione e che documenterà con la sua accesa
Espo art e
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Metamo rfo si: sei artisti in mo stra a Palazzo Firenze, Ro ma
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Nino Miglio ri e il Gruppo Misa. La fo to grafia co me arte
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sensibilità, perché anche l’arte non resti indif f erente ad un declino che, se non si interviene con
decisione, sarà irreversibile.
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Il catalogo con tutta la documentazione, le opere e i materiali, prodotti e raccolti da Maria Rebecca
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Ballestra, sarà editato solo alla f ine dell’intero progetto nel 2014.
Maria Rebecca Ballestra. Journey into fragility
nona tappa a cura di Leo Lecci
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8-23 agosto 2013
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Islanda: nona tappa
Info: Segreteria organizzativa
AdAC (Archivio d’Arte Contemporanea), Università degli Studi di Genova
P l u g -i n s o ci a l e d i Fa ce b o o k
+39 010 2095978
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Journey into Fragility
16 agosto 2013
EQUIPèCO
Maria Rebecca Ballest ra
JOURNEY INTO FRAGILITY
Le dodici t esi della “Cart a per la Terra e per l’Uomo”
La nona t appa: Islanda
Ghiacciai islandesi
Journey into Fragility è un progetto itinerante concepito dall’artista Maria Rebecca Ballestra e ispirato alla “Carta per la Terra e per l’Uomo”
concepita e creata da Massimo Marasso nel 2001. Le dodici tesi della Carta ispireranno dodici diversi progetti in altrettanti paesi del mondo
(febbraio 2012 – dicembre 2013) con l’intento di sviluppare un dialogo attivo sull’ambiente e sul valore del vivere sulla Terra.
La nona tappa del progetto, curata da Leo Lecci, si svolgerà – dopo Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapore, Costa
Rica, Galles – in Islanda dall’8 al 23 Agosto, e si ispirerà alla seconda tesi del Manifesto di Arenzano: la terra è così necessaria all’uomo
come lo sono tutte le altre cose che egli apprezza per il loro valore intrinseco: l’arte, la filosofia, la musica, la poesia, la religione, la scienza,
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il teatro.
Il tema di questa tappa sarà lo scioglimento dei ghiacciai, l’artico è infatti un’area di opportunità e di sfide future riguardanti la protezione
dell’ambiente, la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali, lo sfruttamento delle ingenti risorse ittiche e minerarie (si
stima che l’artico possa contenere il 25% delle riserve di idrocarburi tuttora inesplorate), le nuove rotte di navigazione, la ricerca scientifica,
la sicurezza e la governance.
Anche se tra gli scienziati non si registra una posizione univoca sull’irreversibilità del processo di riduzione dei ghiacciai nell’Artico, sia i
paesi dell’area sia la comunità internazionale dedicano crescente interesse alla regione, i cui mutamenti climatici potrebbero avere
ripercussioni in tutto il pianeta. Il Consiglio Artico (CA) è il foro intergovernativo di discussione e di esame delle tematiche artiche ed è stato
istituito con la Dichiarazione di Ottawa del 1996 da Danimarca, Finlandia, Svezia, e dall’ “Inner circle” dei paesi circumpolari Canada, Islanda,
Norvegia, Federazione Russa e Stati Uniti.
Nel 2012 i ricercatori del National Snow and Ice Data Center, l’ente statunitense che si occupa di monitorare lo stato dei ghiacciai e delle
aree polari, ha annunciato che il tasso di scioglimento del ghiaccio marino artico era il più alto mai osservato. Durante il mese di agosto del
2012, infatti, la banchisa polare si era ridotta con un tasso di quasi un centinaio di chilometri quadrati al giorno, due volte più velocemente
degli anni precedenti.
Inoltre, l’area della calotta glaciale attorno al Polo Nord si era ridotta a 4,1 milioni di chilometri quadrati, la dimensione più piccola misurata
dal 1979, quando iniziarono le osservazioni satellitari. In confronto – ha affermato la ricercatrice Julienne Stroeve – la copertura del
ghiaccio marino negli anni ‘70 e ’80 nello stesso periodo dell’anno era superiore di ben 7 milioni di chilometri quadrati.
In un nuovo studio, pubblicato recentemente su Geophysical Research Letters, Julienne Stroeve e i suoi colleghi hanno analizzato decine
di modelli climatici per determinare in quale misura il riscaldamento globale sia responsabile della crescente contrazione della banchisa
polare artica. Il suo team ha calcolato che le attività umana sono responsabili del 60 per cento del declino osservato dal 1979, mentre il
restante 40 per cento è imputabile alla “naturale variabilità del clima”.
I modelli climatici utilizzati dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) prevedono inoltre che le estati artiche
saranno completamente prive di ghiaccio marino nei prossimi decenni se il riscaldamento globale non diminuirà.
Alla luce del nuovo record negativo, Jennifer Francis, ricercatrice della Rutgers University, ha affermato: «Sono assolutamente convinta
che vedremo il Polo Nord privo di ghiaccio marino durante l’estate prima di quanto pensino le persone. Credo che potrebbe accadere in
qualsiasi momento entro i prossimi 30 anni, invece dei 50 anni o più previsti da alcuni modelli».
Man mano che la terra si surriscalda si giunge a “punti di non ritorno” che accelerano il riscaldamento fino a portarlo fuori controllo.
CONTATTI
Segreteria organizzativa
AdAC (Archivio d’Arte Contemporanea) Università degli Studi di Genova
Via Balbi, 4 – 16126 Genova
T: +39 0102095978
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Journey into Fragility: nona tappa Islanda
L'artista Maria Rebecca Ballestra in viaggio da febbraio 2012 per dodici tappe nel mondo, tante
quante le dodici tesi della Carta per la Terra e per l'Uomo creata da Massimo Marasso nel
2001, alla quale l'itinerario si ispira. La nona tappa, dall'8 al 23 agosto prossimi, sarà in
Islanda. Il tema al centro questa volta sarà il dramma dello scioglimento dei ghiacciai
dell'Artico.
di Redazione - 6 Agosto 2013
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Journey into Fragility è un progetto itinerante concepito dall’artista
Maria Rebecca Ballestra e ispirato alla “Carta per la Terra e per
l’Uomo” concepita e creata da Massimo Marasso nel 2001. Le dodici
tesi della Carta ispireranno dodici diversi progetti in altrettanti paesi del
mondo - da f ebbraio 2012 a dicembre 2013 - con l’intento di sviluppare
un dialogo attivo sull’ambiente e sul valore del vivere sulla Terra.
La nona tappa del viaggio, curata da Leo Lecci, si svolgerà - dopo
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La nona tappa del viaggio, curata da Leo Lecci, si svolgerà - dopo
Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapore, Costa Rica,
Galles – in Islanda dall’8 al 23 Agosto , e si ispirerà alla seconda tesi
del Manif esto di Arenzano: la terra è così necessaria all’uomo come lo
sono tutte le altre cose che egli apprezza per il loro valore intrinseco:
l’arte, la filosofia, la musica, la poesia, la religione, la scienza, il teatro.
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Il tema di questa tappa sarà lo scioglimento dei ghiacciai, l’Artico è
inf atti un’area di opportunità e di sf ide f uture riguardanti la protezione
dell’ambiente, la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile delle popolazioni
locali, lo sf ruttamento delle ingenti risorse ittiche e minerarie (si stima
che l’artico possa contenere il 25% delle riserve di idrocarburi tuttora
inesplorate), le nuove rotte di navigazione, la ricerca scientif ica, la
sicurezza e la governance.
Anche se tra gli scienziati non si registra una posizione univoca
sull’irreversibilità del processo di riduzione dei ghiacciai nell’Artico, sia
i paesi dell’area sia la comunità internazionale dedicano crescente
interesse alla regione, i cui mutamenti climatici potrebbero avere
ripercussioni in tutto il pianeta. Il Consiglio Artico (CA) è il f oro
intergovernativo di discussione e di esame delle tematiche artiche ed è
stato istituito con la Dichiarazione di Ottawa del 1996 da Danimarca,
Finlandia, Svezia, e dall’ “Inner circle” dei paesi circumpolari Canada,
Islanda, Norvegia, Federazione Russa e Stati Uniti.
Nel 2012 i ricercatori del National Snow and Ice Data Center, l’ente
statunitense che si occupa di monitorare lo stato dei ghiacciai e delle
aree polari, ha annunciato che il tasso di scioglimento del ghiaccio
marino artico era il più alto mai osservato. Durante il mese di agosto del
2012, inf atti, la banchisa polare si era ridotta con un tasso di quasi un
centinaio di chilometri quadrati al giorno, due volte più velocemente degli
anni precedenti.
Inoltre, l'area della calotta glaciale attorno al Polo Nord si era ridotta a
4,1 milioni di chilometri quadrati, la dimensione più piccola misurata dal
1979, quando iniziarono le osservazioni satellitari. In conf ronto - ha
af f ermato la ricercatrice Julienne Stroeve - la copertura del ghiaccio
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marino negli anni ‘70 e '80 nello stesso periodo dell'anno era superiore
di ben 7 milioni di chilometri quadrati.
In un nuovo studio, pubblicato recentemente su Geophysical Research
Letters, Julienne Stroeve e i suoi colleghi hanno analizzato decine di
modelli climatici per determinare in quale misura il riscaldamento globale
sia responsabile della crescente contrazione della banchisa polare
artica. Il suo team ha calcolato che le attività umana sono responsabili
del 60 per cento del declino osservato dal 1979, mentre il restante 40
per cento è imputabile alla “naturale variabilità del clima".
I modelli climatici utilizzati dal Gruppo intergovernativo di esperti sul
cambiamento climatico (IPCC) prevedono inoltre che le estati artiche
saranno completamente prive di ghiaccio marino nei prossimi decenni se
il riscaldamento globale non diminuirà.
Alla luce del nuovo record negativo, Jennifer Francis, ricercatrice della
Rutgers University, ha af f ermato: “Sono assolutamente convinta che
vedremo il Polo Nord privo di ghiaccio marino durante l’estate prima di
quanto pensino le persone. Credo che potrebbe accadere in qualsiasi
momento entro i prossimi 30 anni, invece dei 50 anni o più previsti da
alcuni modelli”.
Man mano che la terra si surriscalda si giunge a “punti di non ritorno”
che accelerano il riscaldamento f ino a portarlo f uori controllo.
Fonte: AdAC (Archivio d’Arte Contemporanea dell'Università di Genova)
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Jo urney into Fragility | Maria Rebec c a Balles tra |Repo rt no na tappa: Is landa
Maria Rebec c a Balles tra
JOURNEY INTO FRAGILITY
Repo rt no na tappa: Is landa
La no na tappa del pro getto , a c ura di Leo Lec c i, s i è appena c o nc lus a in Is landa - do po Ghana, Sviz z era,
Madagas c ar, Abu Dhabi, Cina, Singapo re, Co s ta Ric a e Galles . Is pirando mi alla s ec o nda tes i del Manifes to
per la Terra e per l’Uo mo : la terra è c o s ì nec es s aria all’uo mo c o me lo s o no tutte le altre c o s e c he egli
apprez z a per il lo ro valo re
intrins ec o : l’arte, la filo s o fia, la mus ic a, la po es ia, la religio ne, la s c ienz a, il teatro ; ho affro ntato il tema del
ris c aldamento
glo bale e dello s c io glimento dei ghiac c i.
Durante il s o ggio rno in Is landa ho avuto mo do di vis itare i più grandi ghiac c iai is landes i c o me il
Snæfells jö kull, Mýrdals jö kull, Langjö kull, Ho fs jö kull ed il famo s o Vatnajö kull, il più grande
ghiac c iaio d’Euro pa e il terz o nel mo ndo . Si es tende s u una s uperfic ie di c irc a 8.000 kmq e mis ura quas i
1000 metri di s pes s o re nel punto più pro fo ndo , c o n uno s pes s o re medio di 500 metri e un vo lume to tale
del ghiac c io di 3300 Kmq. So tto il ghiac c iaio s i nas c o nde un alto piano o ndulato di 600-800 m s ul livello del
mare, c o n numero s e valli e c anyo n, o ltre ad una s erie di grandi vulc ani attivi tra c ui il Oraefajo kull (2110
m),il Bárð arbunga (2020 m) ed il Grims vo tn, c he ha la più alta frequenz a eruttiva di tutti i vulc ani in
Is landa.
L'ultima eruz io ne del Grims vo tn è s tata nel maggio 2011 ed è s tata la più fo rte degli ultimi 100 anni, c o n
pennac c hi di fumo e lava c he hanno raggiunto i 12 km di altez z a, ac c o mpagnati da mo lteplic i terremo ti e
una nube di c enere c he s i è innalz ata in aria di ben 20 km. Nel 1996 l’eruz io ne del Grims vo tn ha pro vo c ato
un mas s ic c io jö kulhlaup (ino ndaz io ne do vuta allo s c io glimento dei ghiac c i) rilas c iando 3.000 miliardi di litri
c ubi di ac qua in po c he o re, c he s i s o no rivers ate fino alla pianura, po rtando c o n s é ic eberg giganti.
Co me tanti altri ghiac c iai di tutto il mo ndo , il pro blema del ris c aldamento glo bale e le nevic ate rido tte
fanno s ì c he ques ta antic a c alo tta po lare s i s tia s c io gliendo rapidamente. Uno dei più rec enti rappo rti del
Co mitato del go verno is landes e s ul c ambiamento c limatic o , avverte c he entro il pro s s imo s ec o lo , i ghiac c iai
is landes i no n es is teranno più. Si s tima c he il Vatnajö kull s i s tia s c io gliendo a una velo c ità di un metro
all'anno e mo lti dei s uo i ghiac c iai di s bo c c o s i s tanno s c io gliendo a un ritmo anc o ra più elevato .
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Jo urney into Fragility | Maria Rebec c a Balles tra |Repo rt no na tappa: Is landa
Il c ambiamento c limatic o c o ntinuato po trebbe ac c elerarne e dec retarne definitivamente la fine.
Lo s c io glimento dei ghiac c iai in Is landa c aus erà l'aumento dell'attività vulc anic a s ec o ndo una nuo va ric erc a
s ull'interaz io ne tra lo s c io glimento dei ghiac c iai e la pro duz io ne di magma s o tto la c ro s ta terres tre. Lo
s tudio è s tato c o ndo tto dal geo fis ic o Tho ra Árnadó ttir.
Il vo lume del Vatnajo kull, il più grande ghiac c iaio d'Euro pa, è diminuito di c irc a 435 c hilo metri c ubi dal
1890. Ques to feno meno pro duc e la diminuz io ne della pres s io ne s ulla c ro s ta terres tre c he pro vo c a un
aumento della pro duz io ne di magma nel mantello .
Gli s c ienz iati del BGS (Britis h Geo lo gic al Survey) hanno mo nito rato un ghiac c iaio nel s ud-es t dell'Is landa
c he da o ltre 15 anni s i s ta s c io gliendo , fac endo mis uraz io ni dettagliate dei drammatic i c ambiamenti c he s i
verific ano attualmente. Negli ultimi 5 anni, la s alute del ghiac c iaio è no tevo lmente peggio rata: il fro nte del
ghiac c iaio s i è ritirato ad una velo c ità di c irc a 40 m all'anno , quas i 200 m in to tale dal 2007. Il nuo vo lavo ro
no n s o lo regis tra ques ti rec enti rapidi c ambiamenti, ma s uggeris c e c he ques to ritiro ac c elerato s ia do vuto a
più di un dec ennio di temperature medie es tive più alte del no rmale. Le es tati c alde hanno c aus ato
l’as s o ttigliamento del ghiac c iaio e la s tagnaz io ne del ghiac c io c he ha c aus ato un nuo vo e più ins o lito (o ltre
c he più rapido ) ritiro del ghiac c iaio fino quas i al margine del c o llas s o .
Dati rec enti rac c o lti dagli s c ienz iati del BGS, in c o llabo raz io ne c o n l’ Ic elandic Met Offic e, c he fanno parte
di uno s tudio s ul mo nito raggio a lungo termine delle c alo tte di ghiac c io più s ens ibile al c ambiamento
c limatic o , mo s trano c o n c hiara evidenz a c he il ritiro dei ghiac c iai è ac c elerato dal 2005. Utiliz z ando
tec nic he di s c ans io ne las er (LiDAR), una s erie di fo to c amere digitali ad alta ris o luz io ne, e rilevamenti GPS,
il team del BGS ha po tuto c reare un mo dello 3-D dettagliato del ghiac c iaio , c o me una s o rta di c alc o in
ges s o digitale a partire dalla fine di o gni es tate dal 2009. Ques to mo dello permette di quantific are la perdita
di ghiac c io in tempo reale e di o s s ervare le mo dific he al terreno c irc o s tante. È ino ltre impo rtante ric o rdare
c he il BGS Glac ier Obs ervato ry s ul Virkis jö kull c o ns erva i dati digitali e gli indic i di riferimento c he
permetteranno di mis urare i futuri c ambiamenti c limatic i e le c o ns eguenz e s ui ghiac c iai is landes i.
Allo s c io glimento dei ghiac c iai c o rris po nderanno c ambiamenti s o s tanz iali in divers i as petti ec o s is temic i
glo bali quali la c irc o laz io ne atmo s feric a ed o c eanic a, la dinamic a delle prec ipitaz io ni ed il tas s o di c res c ita
del livello del mare.
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AdAC (Arc hivio d’Arte Co ntempo ranea)
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Via Balbi, 4 - 16126 Geno va
T: +39 0102095978
E-mail: pres s .jo urneyinto [email protected] o m
Web: www.jo urneyinto fragility.c o m
Fac ebo o k: Jo urneyinto Fragility
Twitter: @Jo urneyinto F
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Journey into Fragility is an itinerant project conceived by the artist Maria Rebecca Ballestra, and
inspired by “Carta per la Terra e per l’Uomo” – the “Manifesto for the Earth and the Human Being” –
by Massimo Morasso. The Manifesto’s twelve thesis have inspired twelve different projects in as
many countries around the world (February 2012 – December 2013), with the aim of developing an
active dialogue on the environment and on the value of life on Earth.
The project’s ninth step, curated by Leo Lecci, taked place – following Ghana, Switzerland,
Madagascar, Abu Dhabi, China, Singapore, Costa Rica and Wales – in Iceland and It was inspired by
the second thesis of the Manifesto, « The Earth is a necessary for man as are all the other things that
he appreciates for their intrinsic value: art, philosophy, music, poetry, religion, science, theatre », and
the themes for this step iwere the global warming and the melting of the glaciers.
Vatnajökull, Snæfellsjökull e Mýrdalsjökull are some glaciers met in our trip. Like so many other
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glaciers around the world, rising temperatures and reduced snowfall mean that this glaciers are melting.
In one of the most recent reports from the Icelandic government’s Committee on Climate Change, it
warns that by the next century, Iceland’s glaciers will no longer exist. Continued climate change could
quicken its fate.
The report is attached.
Web: [email protected]
RESSO URCE: Changement climatique , Sauvage
A lire aussi :
RETHINK : CONTEMPORARY ART & CLIMATE CHANGE
Le catalogue présente les oeuvres de 26 d'artistes nordiques et internationaux contemporains travaillant au
croisement entre art, culture et changement climatique.
SEA CHANGE, UN PROJET DE CAPE FAREWELL
Sea Change est un programme artistique de recherche et d’expérimentation sur la côte et les îles de l’Ouest et
du Nord de l’Ecosse.
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Ressource est un projet initié par COAL.
Avec le soutien du Ministère de l'Écologie, du
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JOURNEYINTOFRAGILITY
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Tagged: Leo Lecci
La nona t appa del proget t o, a cura
di Leo Lecci, si è appena conclusa
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in Islanda – dopo Ghana, Svizzera,
M adagascar, Abu Dhabi, Cina,
Singapore, Cost a Rica e Galles.
Ispirandomi alla seconda t esi del
M anifest o per la Terra e per l’Uomo:
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la t erra è così necessaria all’uomo
come lo sono t ut t e le alt re cose
che egli apprezza per il loro valore
Accademia di Belle Art i di Brera Ancona
Arte art e cont emporanea
int rinseco: l’art e, la filosofia, la musica, la poesia, la religione, la scienza, il
Bologna Calabria Carlo Nannicola Ca’
t eat ro; ho affront at o il t ema del riscaldament o globale e dello sciogliment o
Foscari Comune di Lecce concorso
dei ghiacci.
Cosenza Fabio De Chirico Fatto ria
ferrara fest ival Franc es c o Co rreggia Galleria
Durant e il soggiorno in Islanda ho
Nazionale di Cosenza Galleria
avut o modo di visit are i più grandi
OltreDimore
jazz
Jazz Convention
ghiacciai islandesi come il
L'Aquila Lago film fest Lecce
Snæfellsjökull, M ýrdalsjökull,
Milano
Langjökull, Hofsjökull ed il famoso
Vat najökull, il più grande ghiacciaio
d’Europa e il t erzo nel mondo. Si
Mo da
Mostra Palazzo
Arnone Performance Performances
Pescara
Pittura Politecnico di Milano
Roma scultura s ergio
est ende su una superficie di circa
Revine Lago
8.000 kmq e misura quasi 1000
nannic o la StatArt Teatro Teatro Due Roma
met ri di spessore nel punt o più
Teatro Stabile delle Marche
profondo, con uno spessore medio di 500 met ri e un volume t ot ale del
Torino
Terremoto
Venezia videoart workshop
ghiaccio di 3300 Kmq. Sot t o il ghiacciaio si nasconde un alt opiano ondulat o
di 600-800 m sul livello del mare, con numerose valli e canyon, olt re ad una
serie di grandi vulcani at t ivi t ra cui il Oraefajokull (2110 m),il Bárðarbunga
(2020 m) ed il Grimsvot n, che ha la più alt a frequenza erut t iva di t ut t i i
vulcani in Islanda.
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L’ult ima eruzione del Grimsvot n è
st at a nel maggio 2011 ed è st at a la
più fort e degli ult imi 100 anni, con
pennacchi di fumo e lava che hanno
raggiunt o i 12 km di alt ezza,
accompagnat i da molt eplici
t erremot i e una nube di cenere che
si è innalzat a in aria di ben 20 km.
Nel 1996 l’eruzione del Grimsvot n
ha provocat o
unmassicciojökulhlaup(inondazionedovut aallosciogliment odeighiacci)
rilasciando3.000miliardidilit ri cubi di acqua in poche ore, che si sono
riversat e fino alla pianura, port ando con sé iceberg gigant i.
Come t ant i alt ri ghiacciai di t ut t o il mondo, il problema del riscaldament o
globale e le nevicat e ridot t e fanno sì che quest a ant ica calot t a polare si
st ia sciogliendo rapidament e. Uno dei più recent i rapport i del Comit at o del
governo islandese sul cambiament o climat ico, avvert e che ent ro il prossimo
secolo, i ghiacciai islandesi non esist eranno più. Si st ima che il Vat najökull
si st ia sciogliendo a una velocit à di un met ro all’anno e molt i dei suoi
ghiacciai di sbocco si st anno sciogliendo a un rit mo ancora più elevat o.
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Il cambiament o climat ico cont inuat o pot rebbe accelerarne e decret arne
definit ivament e la fine.
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Ce rtifie d , affo rd ab le
ins truc tio n in the
le ad ing virtualiz atio n
to o ls
Lo sciogliment o dei ghiacciai in Islanda causerà l’aument o dell’at t ivit à
vulcanica secondo una nuova ricerca sull’int erazione t ra lo sciogliment o dei
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ghiacciai e la produzione di magma sot t o la crost a t errest re. Lo st udio è
st at o condot t o dal geofisico Thora Árnadót t ir.
Il volume del Vat najokull, il più grande ghiacciaio d’Europa, è diminuit o di
circa 435 chilomet ri cubi dal 1890. Quest o fenomeno produce la
diminuzione della pressione sulla crost a t errest re che provoca un aument o
della produzione di magma nel mant ello.
Gli scienziat i del BGS (Brit ish Geological Survey) hanno monit orat o un
ghiacciaio nel sud-est dell’Islanda che da olt re 15 anni si st a sciogliendo,
facendo misurazioni det t agliat e dei drammat ici cambiament i che si
verificano at t ualment e. Negli ult imi 5 anni, la salut e del ghiacciaio è
not evolment e peggiorat a: il front e del ghiacciaio si è rit irat o ad una
velocit à di circa 40 m all’anno, quasi 200 m in t ot ale dal 2007. Il nuovo
lavoro non solo regist ra quest i recent i rapidi cambiament i, ma suggerisce
che quest o rit iro accelerat o sia dovut o a più di un decennio di t emperat ure
medie est ive più alt e del normale. Le est at i calde hanno causat o
l’assot t igliament o del ghiacciaio e la st agnazione del ghiaccio che ha
causat o un nuovo e più insolit o (olt re che più rapido) rit iro del ghiacciaio
fino quasi al margine del collasso.
Dat i recent i raccolt i dagli scienziat i del BGS, in collaborazione con l’
Icelandic M et Office, che fanno part e di uno st udio sul monit oraggio a
lungo t ermine delle calot t e di ghiaccio più sensibile al cambiament o
climat ico, most rano con chiara evidenza che il rit iro dei ghiacciai è
accelerat o dal 2005. Ut ilizzando t ecniche di scansione laser (LiDAR), una
serie di fot ocamere digit ali ad alt a risoluzione, e rilevament i GPS, il t eam
del BGS ha pot ut o creare un modello 3-D det t agliat o del ghiacciaio, come
una sort a di calco in gesso digit ale a part ire dalla fine di ogni est at e dal
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2009. Quest o modello permet t e di quant ificare la perdit a di ghiaccio in
t empo reale e di osservare le modifiche al t erreno circost ant e. È inolt re
import ant e ricordare che il BGS Glacier Observat ory sul Virkisjökull
conserva i dat i digit ali e gli indici di riferiment o che permet t eranno di
misurare i fut uri cambiament i climat ici e le conseguenze sui ghiacciai
islandesi.
Allo sciogliment o dei ghiacciai corrisponderanno cambiament i sost anziali in
diversi aspet t i ecosist emici globali quali la circolazione at mosferica ed
oceanica, la dinamica delle precipit azioni ed il t asso di crescit a del livello
del mare.
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Journey into Fragility
MIE O PERE SU SAAT CHI O NLINE
INVIATO DA CARMINE MARIO MULIERE ⋅ AG O STO 16 , 20 13 ⋅ LASCIA UN CO MMENTO
ARCHIVIAT O IN ABU DHABI, CANADA, CARTA PER LA TERRA E PER L’UO MO , CINA, CO NSIG LIO ARTICO (CA) , CO STA RICA , DANIMARCA,
DICHIARAZIO NE DI O TTAWA, FEDERAZIO NE RUSSA, FINLANDIA, G ALLES, G HANA, G HIACCIAI ISLANDESI, INNER CIRCLE, ISLANDA, J O URNEY
INTO FRAG ILITY, LEO LECCI, MADAG ASCAR, MANIFESTO DI ARENZANO , MARIA REBECCA BALLESTRA , MASSIMO MARASSO , NO RVEG IA,
PAESI CIRCUMPO LARI, SING APO RE, STATI UNITI, SVEZIA, SVIZZERA
ART ICO LI RECENT I
Il lumino so do lo re.
I Gesuiti, un’interpretazio ne
vitalistica del
feno meno estetico .
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Maria Re be cca Balle st ra
J OURNEY INT O FRAGILIT Y
Giuseppe Verdi Fo rever
Le do dici t e si de lla “Cart a pe r la Te rra e pe r l’Uo m o ”
EQUIPèCO – PURPUREA –
Rubrica di Estetica e Filo so fia
La no na t appa: Islanda
Il dibattito degli Anni Venti.
Ghiacciai islandesi
ARCHIVI
Selezio na mese
CAT EGO RIE
Selezio na una catego ria
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Jo urney into Fragility è un pro getto itinerante co ncepito dall’artista Maria Rebecca Ballestra e ispirato alla “Carta per la Terra e per
CO MUNIT À
l’Uo mo ” co ncepita e creata da Massimo Marasso nel 20 0 1. Le do dici tesi della Carta ispireranno do dici diversi pro getti in altrettanti
paesi del mo ndo (febbraio 20 12 – dicembre 20 13) co n l’intento di sviluppare un dialo go attivo sull’ambiente e sul valo re del vivere
sulla Terra.
La no na tappa del pro getto , curata da Leo Lecci, si svo lgerà – do po Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapo re, Co sta
Rica, Galles – in Islanda dall’8 al 23 Ago sto , e si ispirerà alla seco nda tesi del Manifesto di Arenzano : la terra è co sì necessaria
all’uo mo co me lo so no tutte le altre co se che egli apprezza per il lo ro valo re intrinseco : l’arte, la filo so fia, la musica, la po esia, la
religio ne, la scienza, il teatro .
Il tema di questa tappa sarà lo scio glimento dei ghiacciai, l’artico è infatti un’area di o ppo rtunità e di sfide future riguardanti la
pro tezio ne dell’ambiente, la salvaguardia e lo sviluppo so stenibile delle po po lazio ni lo cali, lo sfruttamento delle ingenti riso rse ittiche
e minerarie (si stima che l’artico po ssa co ntenere il 25% delle riserve di idro carburi tutto ra inesplo rate), le nuo ve ro tte di navigazio ne, la
ricerca scientifica, la sicurezza e la go vernance.
Anche se tra gli scienziati no n si registra una po sizio ne univo ca sull’irreversibilità del pro cesso di riduzio ne dei ghiacciai nell’Artico ,
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sia i paesi dell’area sia la co munità internazio nale dedicano crescente interesse alla regio ne, i cui mutamenti climatici po trebbero
EQUIPèCO Rivist a di Art e e C
avere ripercussio ni in tutto il pianeta. Il Co nsiglio Artico (CA) è il fo ro intergo vernativo di discussio ne e di esame delle tematiche artiche
Mi piace
ed è stato istituito co n la Dichiarazio ne di Ottawa del 19 9 6 da Danimarca, Finlandia, Svezia, e dall’ “Inner circle” dei paesi circumpo lari
Canada, Islanda, No rvegia, Federazio ne Russa e Stati Uniti. Co ntinua a leggere…
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Artista (Pittura, Scultura, Grafica, Paro la). Edito re e Diretto re di EQUIPèCO - Labo rato rio di messaggi e idee. Tel. +39
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ciao amici buona lettura.......
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JOURNEY INTO FRAGILITY Le dodici tesi della
"Carta per la Terra e per l'Uomo"
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Cro zza a Ballarò , il video del 10
dicembre
Infinity, film e telefilm a pag amento
Castle, ecco una nuo va g raphic no vel
Un po sto al so le: anticipazio ni della
puntata del 10 dicembre
G hiac c iai Is land e s i
Journey into Fragility è un progetto itinerante concepito dall’artista
Lady Gag a, vestita co me un albero di
Natale a Lo ndra
Maria Rebecca Ballestra e ispirato alla “Carta per la Terra e per
l’Uomo” di Massimo Morasso. Le dodici tesi della Carta ispireranno
dodici diversi progetti in altrettanti paesi del mondo (febbraio 2012 -
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dicembre 2013) con l’intento di sviluppare un dialogo attivo
▼ 2013 (1656)
sull’ambiente e sul valore del vivere sulla Terra.
► dicembre (30)
► no vembre (97)
La nona tappa del progetto, curata da Leo Lecci, si svolgerà dopo Ghana, Sviz z era, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapore,
► o tto bre (117)
Costa Rica, Galles – in Islanda dall’8 al 23 agosto, e si ispirerà alla
► settembre (111)
seconda tesi del Manifesto di Arenz ano: la terra è così necessaria
▼ ag o sto (94)
all’uomo come lo sono tutte le altre cose che egli apprez z a per il
No emi Mo ntanaro _Beauty-full
loro valore intrinseco: l’arte, la filosofia, la musica, la poesia, la
Pietro Di Lecce_Making a dent
religione, la scienz a, il teatro.
Appro dare alla Deriva di Riccarda
Mo ntenero
Il tema sarà lo scioglimento dei ghiacciai e i mutamenti climatici: nel
Ennio Tullio en Vo g ue
2012 si è riscontrata la più alta riduz ione mai osservata. Una delle
Art in residence presenta Raffaele
Fio rella: "remi...
cause è il riscaldamento globale, e l'attività umana è responsabile
del 60% del declino osservato dal 1979, solo 40% è imputabile
Fo cus On Art #3 - The public
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alla “naturale variabilità del clima"
Ufficio stampa
Biperso nale: Grazia Salierno e
Flo renza Lessa
Daniela Leg o tta
M: +39 3492123392
Web: www.jo urneyinto frag ility.co m
RIEMPI / MENTI - Visio ni
Co ntempo ranee
Facebo o k Jo urneyinto Frag ility
GAME in pro g ress
E-mail: press.jo urneyinto frag ility@g mail.co m
NOTE DI TALOS di Maria Pansini
Twitter Jo urneyinto F
GENTE DI JAZZ - co llettiva
fo to g rafica
Report
Wo rksho p TALOS Fo to g rafia: la
musica nelle immag in...
Massimo Nardi
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08 settembre 2013
Da Journey into Fragility: Le dodici tesi della "Carta per
la Terra e per l'Uomo"
Le donne cambiano
la storia, cambiamo i
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PROGET T O molto INT ERESSANT E
08 settembre 2013 13:48
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l'Islanda e i ghiacciai: report della nona tappa
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Treia – La festa
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treiesi
12 ore fa
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VII Congresso
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1 giorno fa
G hiac c iai is land e s i
Journey into Fragility è un progetto itinerante concepito dall'artista Maria
Rebecca Ballestra e ispirato alla "Carta per la Terra e per l'Uomo" di
Massimo Morasso. Le dodici tesi della Carta stanno ispirando dodici diversi
progetti in altrettanti paesi del mondo (f ebbraio 2012 - dicembre 2013) con
l'intento di sviluppare un dialogo attivo sull'ambiente e sul valore del vivere
sulla Terra.
La nona tappa del progetto, a cura di Leo Lecci, si è appena conclusa in
Islanda - dopo Ghana, Svizzera, Madagascar, Abu Dhabi, Cina, Singapore,
Costa Rica e Galles.
Ispirandomi alla seconda tesi del Manif esto per la Terra e per l'Uomo, "La
terra è così necessaria all'uomo come lo sono tutte le altre cose che egli
apprezza per il loro valore intrinseco: l'arte, la f ilosof ia, la musica, la poesia,
la religione, la scienza, il teatro", ho af f rontato il tema del riscaldamento
globale e dello scioglimento dei ghiacci.
X-Fly
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2 giorni fa
Calibano
Vatnajökull, Snæf ellsjökull e Mýrdalsjökull sono solo alcuni dei ghiacciai
incontrati nel nostro percorso. Come tanti altri ghiacciai di tutto il mondo, il
problema del riscaldamento globale e le nevicate ridotte f anno sì che questi
ghiacciai si stiano sciogliendo rapidamente. Uno dei più recenti rapporti del
SITI AMICI
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5 giorni fa
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Giustiz ia: accusati
di usura, l’az ienda
in rovina; nove anni
dopo, dichiarati
innocenti. Chi paga?
Nessuno
6 giorni fa
parolando
ASTRO
GATTO/CANE è
disponibile
6 giorni fa
OMOdiario
Finalmente
pubblicato il libroscandalo "In
Nomine Patris" .
Presentaz ione
2 settimane fa
Nico Valerio
Comitato del governo islandese sul cambiamento climatico, avverte che
entro il prossimo secolo, i ghiacciai islandesi non esisteranno più.
Il cambiamento climatico continuato potrebbe accelerarne e decretarne
def initivamente la f ine.
In allegato il comunicato.
IL T IT OLO NON C'E'appunti sparsi
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Pubblicato da AMg a 18:22
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E-mail: press.journeyintof [email protected]
Web: www.journeyintof ragility.com
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“fatalità”, sono
prevedibili, e per
molti, anz i, un
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Diritti Umani: la
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Journey into Fragility: nona tappa Islanda
Posted on 6 agosto 2013 by Roberto Santoro
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l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). Questo blog
non rappresenta una testata giornalistica e i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l’approf ondimento delle notizie che
sono presenti online.
Viaggi – L'artista Maria Rebecca Ballestra in viaggio da f ebbraio 2012 per dodici
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tappe nel mondo, tante quante le dodici tesi della Carta per la Terra e per l'Uomo
creata da Massimo Marasso nel 2001, alla quale l'itinerario si ispira. La nona tappa,
dall'8 al 23 agosto prossimi, sar
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