La volontà di potenza del terzo reich

annuncio pubblicitario
La volontà di potenza del terzo reich
Ciò che ha originato, e ha definito, gli inizi e gli esiti delle due grandi guerre mondiali, la si può riassumere
già solo nel titolo: "la volontà di potenza del terzo reich". Nessuna nazione era mai stata capace di
risollevarsi da profonde crisi in tempi ridottissimi, con un ingente lavoro di politica interna, per poi sfociare
ad una violenta e distruttiva opera sul fronte della politica estera.
La potenza della Germania, su tutti i fronti, è stata forse superiore a quella di qualunque altra nazione, in
rapporto anche alle sue dimensioni. Si parla di "nazione" e non di "stato", proprio perché è un fenomeno
globale, che interessò non solo il mero stato geografico, ma tutto il popolo tedesco.
La rivincita tedesca nasce, dopo il tracollo subito nella prima guerra mondiale, agli albori della grande crisi
mondiale. L'unica speranza per il popolo tedesco era ora rimasta, unicamente, nel partito
Nazionalsocialista, con a capo Hitler.
Quest'ultimo, facendo leva sul sentimento di rivincita tedesco, si trasforma da semplice politico ad uno dei
più grandi statisti di tutti i tempi, portando la Germania da una situazione di grave crisi ad una situazione di
massima potenza mondiale, che si andrà a scontare su un piano globale con il resto delle potenze in gioco.
Ciò porterà ad una guerra che si potrà definire, per la prima, davvero "totale" su tutti i fronti.
A differenza della prima guerra mondiale, la seconda non sarà più scatenata dal crollo del debole equilibrio
delle potenze mondiali, ma sarà scatenata direttamente dalla voglia di rivalsa tedesca, dalle sue mire
espansionistiche che miravano ben oltre la semplice espansione territoriale, ma miravano a generare un
nuovo equilibrio mondiale che avrebbe dovuto dominare su tutto il resto. È questa la volontà di potenza del
terzo reich, la volontà di creare nuovi valori nazionali ed internazionali in tutta l'Europa e nel mondo intero.
Lo scoppio e l'evoluzione di una guerra definitiva
Il 1 settembre 1939, le truppe tedesche entrano in Polonia. Il 3 settembre, le potenze Europee Francesi e
Inglesi dichiarano guerra alla Germania.
Varsavia capitolerà meno di un mese dopo, con l'organizzatissima macchina da guerra tedesca che
raccoglieva vittorie su tutti i fronti. Tutto veniva organizzato nei minimi dettagli, e nulla era lasciato al caso.
Questa è stata la croce e la delizia di tutta la guerra, dove bastava un minimo cambiamento imprevisto, che
avrebbe potuto portare ad esiti totalmente diversi.
Tutto procedeva come previsto, con Parigi che crollerà davanti ai tedeschi, che vedranno nella distruzione
della seconda potenza militare europea la loro rivalsa di fronte allo schernimento della prima guerra
mondiale.
Il fascismo crollerà nel luglio '43, mentre nel ’41 l'invasione in Russia, nemico storico tedesco, falliva
miseramente, con le truppe tedesche bloccate nel gelo invernale russo, quasi a riprendere l'esito che fece
la spedizione di Napoleone, che venne sconfitta a causa dei bottoni dei loro pesanti cappotti: lo stagno a
bassissime temperature si frantumò con polvere, i cappotti si aprivano con il vento gelido, e finiva, così, una
delle più grandi spedizioni dell'800.
L'anno successivo gli Stati Uniti entrano in guerra a favore degli alleati, contro il nazismo tedesco. È l'inizio
del tracollo orma inarrestabile della potenza tedesca.
Russia e Stati Uniti, uno un nemico storico, l'altro un nemico inaspettato, hanno cambiato i piani di Hitler,
distruggendo quel sogno della blitzkrieg1 tanto sperato.
La Russia avanza, mentre gli americani e gli inglesi sbarcano sul fronte siciliano e in Normandia, le truppe
tedesche sono accerchiate e tornano verso Berlino.
Il 30 aprile 1945 Berlino è assediata, mentre solo due giorni prima veniva fucilato Mussolini dai partigiani.
Nella grande "battaglia di Berlino" le forze tedesche cercano di resistere a tutti i costi, senza successo.
1
“Guerra lampo”, la tecnica della guerra in pochi mesi pensata dalla Germania che, però, fallì appena la guerra
assunse dimensioni sempre maggiori.
Hitler, deluso dagli esiti che aveva avuto la guerra, comanda decisioni sbagliate e quasi suicide. Dieci giorni
dopo, i russi entrano a Berlino, Hitler si suiciderà poche ore dopo.
"Berlino capitale mondiale"2 è finita, e la guerra andrà avanti solo per pochi mesi, quando anche il
Giappone, unico rimasto in guerra, segnerà l'armistizio dopo aver visto la devastante potenza della bomba
atomica americana.
Risvolti politici nella seconda guerra mondiale
Se è vero che tutto è nato su un fronte europeo, a partire soprattutto dalla voglia di rivalsa della Germania
(che ha dato atto a tutti quei piani già preparati nell'intervallo tra le due guerre), non si può limitare il
campo di influenza di una tale guerra ad una sola nazione.
Tutte le potenze mondiali hanno giocato una loro parte nella guerra, soprattutto quando si è visto che la
Germania non aveva alcuna intenzione di fermarsi alla Polonia.
Vediamo tra le prime la Russia, che tentava alcune rivendicazioni sul fronte nordico-scandinavo già all'inizio
della guerra. Ma ce ne sono state alcune ben più importanti prima e durante la guerra stessa.
Basta già solo cominciare con la "guerra parallela" italiana, quella sperata voglia di rivalsa secolare, dove
Mussolini tentava di tornare ai fasti di Roma, solo che, suo malgrado, si basava su una concezione di guerra
estremamente antica, rapportata all'immenso salto tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Il risultato è stato un fallimento, un sognato impero italiano che si è frantumato pochi mesi dopo la sua
nascita. L'Italia tradita da se stessa, che si piegava, necessariamente, al potere americano, mettendo fine
una volta per tutte alle mire espansionistiche da tempo agognate.
Oltre a ciò, non è assolutamente da trascurare tutta la grande attività sul fronte pacifico, con il forte gioco
di conquiste coloniali da parte del Giappone a danno degli Stati Uniti.
Anche qui, il risultato non è stato altro che temporaneo, con tutto che si ristabilisce al periodo prebellico,
dopo che il Giappone si arrende di fronte agli Stati Uniti.
Il salto tecnico, sociale e concettuale dalla prima alla seconda guerra mondiale
Seppur vicine, le due guerre, sono l'una totalmente diversa dall'altra. La prima è l'ultima delle classiche
"guerre di fine secolo", che seppur ha avuto una portata decisamente più vasta, a livello espressamente
europeo, è rimasta comunque una guerra combattuta con fucili e mitragliatrici, mortai e l'aviazione ha
svolto un ruolo decisamente marginale. Il fronte interno ha cominciato a crearsi, con la gente che sentiva su
di essa il peso della guerra, dove la guerra, per usare un iperbole, entrava in casa dei cittadini.
È con la seconda guerra mondiale che si arriva alla guerra contemporanea, preavviso di quella che sarà, poi,
la guerra di distruzione reciproca assicurata, o MAD (Mutual Assured Destruction)3, che stava per accadere
nei lunghi anni della guerra fredda. Sarebbe stata una guerra combattuta in pochi giorni, con pochi soldati,
e molti missili intercontinentali pronti a sganciare distruttive bombe all'idrogeno centinaia, se non migliaia,
di volte più potenti delle "piccoline" sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
Cos'è cambiato, dunque, con la seconda guerra mondiale?
Innanzitutto, la tecnica ha fatto da padrone. L'aviazione si è sviluppata, e con essa i mezzi corazzati. I carri
armati diventano capaci di una potenza prima impensabile, e l'uso strategico di questi, congiuntamente
all'aviazione, ha reso possibile una guerra di proporzioni prima impossibili.
Bombardamenti, razzi, forze corazzate, e ancor di più comunicazioni in codice a distanza.
La tecnica ha dominato la guerra, senza mezzi termini. La guerra non è più fatta di poche immense battaglie
campali, ma la guerra è tutto. Qualunque campo ha preso parte alla guerra.
Come già detto, il ruolo delle comunicazioni crittate è stato fondamentale: ricordiamo la macchina Enigma
tedesca, le cui comunicazioni crittate sono state più volte svelate dagli americani, sventando numerose
operazioni tedesche. Non ci si può più basare su semplici sistemi di crittografia classica, magari semplici
cifrari di sostituzione, che con l’analisi delle frequenze erano facilmente attaccabili, bensì si passa a sistemi
sempre più complessi, e di conseguenza a crittoanalisti che cercano di svelare tali cifrature. È una delle
2
La “Welthauptstadt Germania” sognata da Hitler, con tutte le idee di rinnovazione e pianificazione urbana di Berlino.
“Mutua distruzione assicurata”, la teoria per la quale, se mai avvenisse un attacco atomico-missilistico con i missili
ICBM di USA e Russia, entrambe le nazioni sarebbero distrutte, in quanto la loro potenza è praticamente la stessa.
3
prime guerre dove l’attività di spionaggio internazionale svolgerà un ruolo molto importante; tale attività di
spionaggio, già iniziata nella seconda guerra mondiale, troverà poi massimo compito, ovviamente, nella
guerra fredda.
Riassumendo, quindi, si tratta di una guerra totalmente differente rispetto a tutte le altre. Non basta più
solo l’organizzazione militare degli uomini, ma è fondamentale tutto l’apparato tecnico e organizzativo a
monte delle operazioni militari.
Sul lato sociale, inoltre, è il popolo stesso a spingere la guerra stessa, o meglio, di vedere questa favorevole
questa, sebbene si vedeva coinvolto in un acceso clima di guerra. Questo è stato grazie alla fortissima
propaganda, con la stampa che si vedeva in un ruolo di primo piano, stesso discorso per la grafica
pubblicitaria.
Il livello di importanza di tale propaganda trova il culmine nel “Trionfo della Volontà4”, film monumentale
volto a mostrare la potenza del regime nazista al popolo, girato con un livello tecnico e scenografico di
altissimo livello.
Anche sul fronte italiano, il fascismo cercava di mostrare al popolo italiano un immagine di potenza e di
sicurezza nel regime, dai cinegiornali alla forte propaganda grafica, oltre a cortei, comizi, e via discorrendo.
La tecnica anche qui ha rivoluzionato il modo in cui fare propaganda, dove non basta più solo parlare al
popolo, ma bisogna anche mostrargli immagini, suoni.
Germania, possibile vincitrice della guerra
L’idea di una Germania che esce vittoriosa dalla seconda guerra mondiale non è del tutto da scartare,
soprattutto in virtù dei precisi piani espansionistici di Hitler. Nulla era lasciato al caso, né tantomeno il tutto
era portato avanti solo per interessi economici, bensì tutto si rifaceva a una volontà di rivoluzione totale sul
piano socio-politico. È particolarmente spinosa e controversa la questione secondo la quale la volontà del
nazismo fosse quella di dominare sul mondo senza particolari “limiti”. Al contrario, si rifaceva alla
riconquista di ciò che si era perso, annettendo tra loro i popoli tedeschi, e distruggendo il “pericolo rosso”
bolscevico, senza avere la cieca necessità di una distruzione piatta e inconsistente di una nazione.
Infatti il progetto nazista era tutt’altro che “costruito in aria”, e se alcune variabili fossero rimaste al suo
posto, la guerra sarebbe potuta essere effettivamente “vinta” dalla Germania, magari anche con un
ribaltamento finale delle alleanze, tale da garantirsi la protezione e l’approvazione da parte delle altre
potenze.
Tutto era in continua evoluzione anche durante la guerra, si pensi ad esempio al continuo miglioramento
nelle armi belliche, tra cui i razzi V-25, i quali, secondo alcuni, se fossero stati realizzati uno o due anni
prima, avrebbero permesso un notevole vantaggio alla Germania su scala internazionale.
Oltre a questo, è da pensare l’idea di una possibile bomba atomica, che forse non è stata realizzata dagli
ingegneri tedeschi solo per una manciata di mesi. In ultima analisi, l’improbabilità dell’attacco americano, e
la crisi di Hitler che condusse a scelte quasi assurde, portano al tracollo la macchina bellica tedesca,
distruggendo il sogno di Hitler.
Conclusioni e riflessioni sulle future evoluzioni della “guerra totale”
Da come si è potuto vedere, quindi, la seconda guerra mondiale è un esempio e un elemento
imprescindibile per capire l’intera evoluzione storica e socio-economica a livello planetario. Non si tratta di
4
Triumph des Willens, di Leni Riefenstahl (Germania, 1935)
Si tratta di alcuni proto-missili, arma totalmente nuova in tutto il mondo. Il V-2 è la quarta versione di un progetto a
lungo portato avanti dagli ingegneri tedeschi. Avevano una gittata di alcune centinaia di kilometri e una velocità
cinque volte superiore a quella del suono. Se la bomba atomica fosse arrivata nelle mani tedesche, i V-2 sarebbero
stato un ottimo vettore per sganciarla verso gli avversari.
5
una guerra di conquista ma di una guerra di trasformazione, un punto fermo a cui tutta la storia successiva
si ricollega.
Al di là di prospettive ucroniche a riguardo di un possibile ribaltamento degli schieramenti vincitori, la
seconda guerra mondiale ha segnato e spianato il terreno verso la moderna concezione di guerra fredda,
dove ci basa sulla forza potenziale di uno stato, e non può di quella effettiva. La forza potenziale, per le
principali superpotenze, è tale che la mutua distruzione assicurata (cfr. nota n.3) è più reale di quanto si
immagini.
Una futura guerra, totale e mondiale come la seconda, è complessa da immaginare per i risvolti che
potrebbe avere. Se mai avesse la stessa portata della seconda guerra mondiale, di sicuro sarebbe il culmine
massimo dello splendore militare dell’umanità: si ritornerebbe, subito dopo, a combattere piccole guerre
con clave e pietre, distruggendo ogni cosa di quel che si era costruito nei secoli.
Carmine Giangregorio
12/03/2011 - www.carminegiangregorio.it
Scarica