PROTOCOLLO DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, sono:
1. gli alunni certificati in base alla Legge 104/92;
2. gli alunni certificati in base alla Legge 170/2010;
3. gli alunni che presentano certificazione di: disturbo del linguaggio, disturbo non
verbale, ADHD, funzionamento cognitivo limite, della coordinazione motoria,
disturbo lieve dello spettro autistico, altri disturbi dell'età evolutiva...
4. gli alunni con scarso rendimento scolastico, presi in carico dai Servizi Sociali per
situazioni di svantaggio socio-culturale, o per i quali la scuola ha avviato la
segnalazione agli stessi Servizi;
5. gli alunni con scarso rendimento scolastico, di recente immigrazione o che
presentano difficoltà comunque riconducibili a situazioni di svantaggio linguisticoculturale;
6. gli alunni con situazioni di apprendimento al di sotto della norma, non in possesso
di alcuna certificazione, per i quali l'Istituto ha segnalato in forma scritta alle famiglie la
situazione di difficoltà rilevata, cognitiva o comportamentale, consigliando una valutazione
presso le strutture ASL.
La rilevazione dei BES deve essere effettuata dal Consiglio di Classe o dal Team docenti
competente, i quali devono indicare in quali casi sia opportuna l'adozione di una
personalizzazione della didattica.
Ove non sia presente una certificazione clinica, il CdC o il Team docenti motiveranno a
verbale le decisioni sia per la stesura di un PDP o non, assunte sulla base delle
considerazioni pedagogiche e didattiche emerse. Si sottolinea che l’attuazione dei percorsi
personalizzati per tutti i BES è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del
Team/Consiglio di classe. Gli interventi saranno messi in atto per il tempo strettamente
necessario per superare le situazioni di disagio, avendo carattere transitorio. La Nota
MIUR 22/11/2013 dice: “Non è compito della Scuola certificare gli alunni BES, ma
individuarne i bisogni”.
I BES, dunque, non si certificano.
Per i casi di cui ai punti 2 e 3 viene predisposto il Piano Didattico Personalizzato.
Per i casi di cui al punto 1 viene predisposto il Piano Educativo Individualizzato.
L’inclusione scolastica mette tutti gli studenti in condizioni di pari opportunità, con
adeguati e personalizzati supporti e sostegni.
In questo nuovo contesto non ci si limita a riconoscere il diritto della persona, ma si mira
alla valorizzazione di ogni singolo individuo come risorsa per la collettività.
Personale coinvolto e compiti
Consiglio di classe e/o team docenti
Prende atto degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Individua i casi di svantaggio socio-culturale e promuove un’attività didattica inclusiva.
Garantisce il diritto all’istruzione riuscendo a sviluppare le singole potenzialità, riduce il
disagio favorendo il successo scolastico, crea una sensibilità diffusa nei confronti delle
problematiche legate al disagio scolastico e adotta forme di verifica e valutazione
adeguate.
Alunni stranieri
Favorisce l’inserimento dello studente straniero, fornendogli materiale didattico adeguato al
livello di competenza.
Promuove il senso di appartenenza a diverse culture e rende tutti gli studenti “cittadini del
mondo”.
Sottoscrive il PEI e/o il PDP e lo condivide con la famiglia.
Effettua una verifica delle attività programmate nel PEI e/o il PDP con eventuali
integrazioni e modifiche.
La famiglia
Fa pervenire la Diagnosi clinica e la certificazione, aggiornata per il cambio ciclo entro il 31
marzo, direttamente alla segreteria della scuola.
E’ invitata a collaborare e condividere con la scuola al fine di perseguire un armonico
sviluppo psicofisico del/la proprio/a figlio/a attraverso la definizione di un percorso didattico
individualizzato e/o personalizzato.
Mantiene scambi e contatti con gli insegnanti.
Collabora con gli insegnanti nella lettura delle difficoltà dell’alunno e nel percorso educativo
da attuare.
Gli studenti
Tutti gli studenti BES (con diagnosi e non, con svantaggio socio-culturale e ambientale,
con difficoltà nella conoscenza e nell’uso della lingua) hanno diritto a ricevere una didattica
individualizzata e personalizzata, adeguati strumenti compensativi e misure dispensative,
inoltre, devono essere informati riguardo alle diverse modalità di apprendimento e alle
strategie che possono aiutarli ad ottenere risultati positivi.
Inoltre, l’inclusione non riguarda solo gli alunni, ma dovrà rivolgersi a tutti i membri della
comunità educande. Dovrà tener conto in futuro anche dell’accoglienza dei nuovi
insegnanti.
Tipologia BES
Fasi
Tempi
Persone coinvolte
Certificazione ai sensi Osservazione e raccolta Al
manifestarsi
della L. 104/92
dati
difficoltà
Alunni
Diversamente
abili (DVA)
delle Gli insegnanti di classe,
sulla base delle difficoltà
manifestate
dall’alunno,
raccolgono
ogni
informazione, elaborato,
fatto o cosa che possa
documentare il presunto
disturbo.
Condivisione
Dopo aver accertato le Gli insegnanti di classe,
difficoltà
dopo
una
dettagliata
osservazione
e
documentazione dei fatti,
redigono
all’attenzione
della Dirigente Scolastica
una
relazione
sull’andamento didatticoeducativo dell’alunno, che
documenti quanto raccolto
ed osservato.
Poi, sentito il parere della
Dirigente Scolastica, gli
insegnanti informano la
famiglia e propongono una
valutazione
dell’alunno
presso l’ASL.
Rilascio
certificazione
Redazione
PDF
e
(Diagnosi Funzionale)
condivisione con equipe
multidisciplinare
e
famiglia.
Predisposizione del PEI
I docenti di classe, tenuto
conto delle informazioni
date dalla famiglia e
dall’ASL, redigono il PEI.
Condivisione PDF e PEI Entro i primi due mesi I
documenti
vengono
con la famiglia
dall’inizio
dell’anno condivisi per la firma con
scolastico e/o dal rilascio l’equipe e la famiglia.
della
Diagnosi
Funzionale.
Incontri
con
multidisciplinare
Verifica.
equipe Due volte all’anno
Ai colloqui individuali
quadrimestrali
fissati
dalla scuola e tutte le
volte che se ne vede la
necessità.
A
fine
quadrimestre
l’insegnante di sostegno
predispone una verifica
discorsiva e per obiettivi
dell’andamento didattico
educativo
I verbali di incontro
vengono
depositati
in
segreteria
(entro
una
settimana dal colloquio)
Gli Insegnanti valutano
percorso
globale
dell’alunno tenendo conto
della Diagnosi Funzionale
Diagnosi ai sensi della Osservazione e raccolta
L.
170/2010
(DSA- dati
Disturbi
Specifici
di
Apprendimento)
Si distinguono:
 dislessia evolutiva
 disortografia
 disgrafia
 discalculia
a questi disturbi si
possono
associare
disnomia (disturbi del
linguaggio) e disprassia
(disturbo
legato
alla
funzione motoria).
Osservazione successiva
al recupero
Al manifestarsi
difficoltà
delle Gli insegnanti di classe,
sulla base delle difficoltà
manifestate
dall’alunno,
raccolgono
ogni
informazione, elaborato,
fatto o cosa che possa
documentare il presunto
disturbo
specifico
di
apprendimento. Attivano
percorsi didattici mirati al
recupero di tali difficoltà e
interventi
di
potenziamento
della
durata di 4-6 mesi
Subito
dopo
aver Gli insegnanti condividono
accertato la persistenza con
la
famiglia
delle stesse difficoltà
l’opportunità di avviare un
percorso diagnostico e
consegnano
una
comunicazione
scritta,
secondo
il
modello
proposto in Allegato 1.
Prot. Int. F.V.G. La
documentazione
scritta
rappresenta il prerequisito
necessario all’attivazione
del
percorso
di
approfondimento
diagnostico.
Redazione di un PDP
Dopo il
diagnosi
rilascio
della In accordo con la famiglia
e il Dirigente: il Team
docenti e/o Consiglio di
Classe,
deliberano
e
verbalizzano l’attivazione
di
un
percorso
personalizzato
per
l’alunno.
Condivisione
Appena stilato il PDP
Si convoca la famiglia per
la
condivisione
ed
eventuale
revisione,
integrazione del Piano e
per concordare insieme le
modalità di aiuto nei
compiti a casa. Il PDP
viene condiviso e firmato
dai docenti, genitori e dal
Dirigente Scolastico.
Verifica
Bimestrale
durante
i Eventuale revisione del
colloqui fissati da scuola PDP insieme alla famiglia
o in altri momenti.
Quadrimestrale
BES ai sensi della L. Osservazione e raccolta Al manifestarsi delle Gli insegnanti di classe,
53/2003, della Direttiva dati
difficoltà dell’alunno in sulla base delle difficoltà
ministeriale
27
qualsiasi
momento manifestate
dall’alunno,
dicembre
2012,
dell’anno scolastico.
raccolgono
ogni
successiva
C.M.
6
informazione, elaborato,
marzo 2013 .
fatto o cosa che possa
documentare il presunto
disturbo
Stesura di un PDP
Possibilmente
l’approvazione
famiglia
con Gli insegnanti di classe,
della sulla base di comprovate
considerazioni
psicopedagogiche
e
didattiche deliberano e
Condivisione
Comunicazione
risultati
Se l’alunno è di prima
individuazione, il PDP può
essere
redatto
e
consegnato in relazione
alla data d’incontro tra
team docenti.
verbalizzano l’attivazione
o la motivazione della
mancata
personalizzazione
del
percorso didattico. Lo
stesso
dovrà
essere
firmato dai docenti, dalla
famiglia (se possibile) e
dal Dirigente Scolastico.
Si convoca la famiglia per
la condivisione e revisione
o integrazione del PDP e
per concordare insieme le
modalità di aiuto nei
compiti.
dei Durante i colloqui e al Eventuale revisione del
bisogno
PDP insieme alla famiglia.
CRITERI PER LA STESURA DEI PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI
Tipologia del chi
documento
PDF
104/92)
PEI
104/92)
quando
steso
dai
docenti di classe,
tenendo
conto
delle informazioni
ricavate
dalla
lettura
della
Diagnosi
Funzionale
Condivisione
Verifica/valutazione
con
la
famiglia
(L. E’
(L. E’
steso
dai
docenti di classe,
tenendo
conto
delle informazioni
della famiglia e
dell’ASL.
Valutazione dei Docenti
risultati scolastici
conseguiti
dall’alunno
in
base al PEI
di classe e di
sostegno, docenti
Consiglio
di classe
Progetto
richiesta ore
Stesura
del
progetto dal team
e/o consiglio di
classe
e
insegnante
di
sostegno.
P.D.P. (legge E’ steso
insegnanti
170/2010)
dalle
del
Va
aggiornato
a
conclusione della scuola
dell’infanzia, della scuola
primaria e della scuola
secondaria
solo
se
esiste il passaggio alla
secondaria di secondo
grado con sostegno. Va
compilato alla
prima
segnalazione
dopo
un’attenta osservazione
dell’alunno/a.
In cl. 1^ PDF completo a
nov. solo se mancante
dall’infanzia.
Va compilato in cl. 2^
(cl. 3^ non redatto ( salvo
caso
di
nuova
segnalazione), cl. 4^ ,
(Cl. 1^ sec va compilato
solo se mancante).
Il P.D.F. è un
documento,
redatto
successivamente
alla D.F.
Entro due mesi
dall’inizio dell’anno
scolastico o dalla
data di rilascio
D.F.
La famiglia viene
convocata per la
condivisione
ed
eventuale
revisione. Il PEI va
firmato
dalla
famiglia
Si specifica che non è
possibile fare rimandi
ad altri documenti
Si
effettua
una
valutazione formativa e
sommativa al termine dei
due quadrimestri
Primo
quadrimestre
e a fine Anno
Scolastico.
In
relazione
all’uscita
delle
indicazioni
Circolare
Regionale
Entro
il
novembre
30
La famiglia viene
convocata entro il
Registro
insegnanti.
degli
team
o
Consiglio
classe
P.D.P. (D.M.
27 dicembre
2012)
del
di
Steso
dalle
insegnanti
del
team
o
del
Consigli di classe.
Dopo
l’individuazione
del BES da parte
dei docenti e la
comunicazione
alla famiglia, della
quale
è
necessario
l’accordo.
Entro
il
novembre
30
30 novembre per
la condivisione ed
eventuale
revisione
e
integrazione
del
P.D.P. che dovrà
essere firmato.
La famiglia viene
convocata entro il
30 novembre per
la condivisione ed
eventuale
revisione
e
integrazione
del
P.D.P. che dovrà
essere firmato se
possibile.
Registro
insegnanti.
Suggerimenti nella stesura dei PDP (Dott.ssa Silvia Maffei)
degli
Caratteristiche funzionali
 Difficoltà di lettura del
testo scritto
(accuratezza e velocità)
 Difficoltà di
comprensione del testo
scritto







 Difficoltà di codifica
fonografica e di
competenza ortografica
 Errori numerosi nella
composizione di frasi o
testi e nel dettato







 Disturbi nella
componente grafomotoria della scrittura




Aree interessate
DISLESSIA
Decodifica di stimoli
visivi
Riconoscimento
fonologico
Coordinamento
temporale
Comprensione semantica
Attenzione (visiva e
uditiva)
Memoria (verbale e
fonologica)
Linguaggio verbale
DISORTOGRAFIA
Attenzione (visiva e
uditiva)
Coordinamento visuomotorio
Memoria verbale a breve
termine
Conversione fonemagrafema
Ortografia e
compitazione
Abilità fonologica e meta
fonologica
Competenze lessicali
DISGRAFIA
Percezione visiva
Coordinamento visuomotorio
Prassie fino-manuali
Memoria motoria
Strumenti
 Sintesi vocale
 Registratore
 Tabelle, formulari, mappe
concettuali, etc
 Fornire maggior tempo per le
prove scritte e ridurre il
contenuto (disciplinarmente
significativo)
 Privilegiare le prove orali
rispetto a quelle scritte
 Dispensa dalle prove scritte in
lingua straniera
 Dispensa dalla lettura ad alta
voce
 Dispensa dal prendere appunti
e dal copiare dalla lavagna
 Dispensa da un eccessivo
carico di compiti a casa
 Dispensa dallo studio
mnemonico di formule,
definizioni …
 Registratore
 Programmi di video-scrittura
con correttore ortografico
 Tabelle, formulari, mappe
concettuali, etc
 Fornire maggior tempo per le
prove scritte e ridurre il
contenuto (disciplinarmente
significativo)
 Dispensa dalla valutazione
della correttezza della scrittura
 Privilegiare le prove orali
rispetto a quelle scritte
 Dispensa dalle prove scritte in
lingua straniera
 Dispensa dal prendere appunti
e dal copiare dalla lavagna
 Dispensa da un eccessivo
carico di compiti a casa
 Registratore
 Programmi di video-scrittura
con correttore ortografico
 Calcolatrice
 Tabelle, formulari, mappe
concettuali, etc
 Fornire maggior tempo per le
prove scritte e ridurre il
contenuto (disciplinarmente
significativo)
 Dispensa dal prendere appunti
e dal copiare dalla lavagna
 Dispensa da un eccessivo
carico di compiti a casa
 Difficoltà di
comprensione dei fatti
numerici e di calcolo
 Errori sistematici
peculiari








 Deficit di inibizione degli 
stimoli irrilevanti

 Evitamento del ritardo
del rinforzo:
 risposta immediata
 disimpegno prematuro
dal compito
 disattenzione durante il
ritardo forzato


 Asincronia motoria
 Problemi di adattamento


DISCALCULIA
Concetti di quantità e
grandezza
Confronto di quantità
Seriazione
Lettura e scrittura di
numeri
Conteggio mentale
Strategie di calcolo
Memoria
Abilità visuo-spaziali –
prassiche
ADHD
Funzioni esecutive
(cognizione)
Attenzione e
concentrazione
Incapacità di tollerare
l’attesa, soprattutto di
una gratificazione
(motivazione)
Regolazione della
gestione dei rinforzi
- corretta percezione
del rinforzo
- capacità di
sopportare il
ritardo
Integrazione sensomotoria temporale
Relazioni interpersonali,
socializzazione
 Sintesi vocale
 Calcolatrice parlante
 Tabelle, formulari, mappe
concettuali, etc
 Suddividere le consegne in
step successivi
 Fornire maggior tempo per le
prove scritte e ridurre il
contenuto (disciplinarmente
significativo)
 Privilegiare le prove orali
rispetto a quelle scritte
 Dispensa dal prendere appunti
e dal copiare dalla lavagna
 Dispensa da un eccessivo
carico di compiti a casa
 Dispensa dallo studio
mnemonico di formule,
definizioni …
 Ridurre al minimo le fonti di
disattenzione
 aiuti visivi
 introduzione di routine
 organizzazione del
materiale
 tempi di lavoro brevi e/o
con piccole pause,
concordati in anticipo
 anticipare la meta
 gratificazioni immediate
 procedure di controllo degli
antecedenti e conseguenti
(spiegare chiaramente
rimproveri ed elogi)
 lavoro in piccolo gruppo
 tutoraggio e supervisione
 verifiche orali programmate
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE
 QI fra 71 e 84 (tra 1 e 2
 Funzioni cognitive
 individuare le potenzialità
deviazioni standard
globalmente considerate,  stabilire gli obiettivi minimi
dalla norma) da
correlare con il grado di
adattamento
 Competenze di
- comunicazione
- autonomia
- socializzazione
come sintesi di abilità
o verbali e non-verbali:
percettive, analitiche,
attentive, memoria di
lavoro
 Capacità spaziotemporali
 Comprensione verbale
 Deficit di comunicazione
 Difficoltà nelle
interazioni sociali
 Carenza di condivisione
ed empatia
 Routinarietà, stress per
cambiamenti
 Ipoattività o iperattività






AUTISMO
Interazione e
comunicazione
(linguaggio verbale e non
verbale)
Contatto oculare
Espressione emotiva e
gestuale
Immaginazione e
elasticità di pensiero
Stereotipie
Attenzione inappropriata
 valutare bene l’efficacia
degli strumenti
compensativi (non facilitano
il compito dal punto di vista
cognitivo)
 ridurre e semplificare il
compito
 lavoro in piccolo gruppo
 tutoraggio e supervisione
 verifiche orali programmate
 individuare le potenzialità
 stabilire gli obiettivi minimi
 adattare e calibrare il
compito
 lavoro in piccolo gruppo
 tutoraggio e supervisione
 verifiche programmate
IMMIGRATI, STRANIERI, ADOTTATI (se segnalati per specifici problemi di adattamento)
 Difficoltà linguistiche
 Prevedere un potenziamento
 Linguaggio e
 Difficoltà
dell’italiano (L2)
comunicazione verbale
comportamentali
 Relazioni interpersonali  Stabilire gli obiettivi minimi
 Difficoltà nelle
 Semplificare lessico e sintassi
 Socializzazione
interazioni sociali
 Utilizzo di supporti visivi
 Motivazione
 Adozione di testi semplificati
 Valori ed identità etnica
e facilitati per alunni stranieri
 Atteggiamenti e
 Formulare consegne semplici
percezioni
e verificarne la comprensione